22 December 2025

Il network Agenzia per Amica lancia il fondo “Never Alone”

Achille Lauro

Le difficoltà legate alla pandemia, il settore travel in ginocchio, l’impossibilità di programmare i prossimi mesi: le agenzie di viaggio vivono un momento di profonda crisi. Per soccorrerle Agenzia per Amica, il più esteso network di agenzie di viaggio del Sud Italia (ne raggruppa quasi 200), ha pensato – insieme ai tour operator partner – a “Never Alone”,un percorso per sostenere le piccole e micro realtà del turismo, composto dalle agenzie di viaggio, che sono tra le imprese più fragili e a maggiore rischio di crisi.
Sarà così istituito il fondo “Agenzia per Amica Never Alone”, sostenuto con una parte delle quote di adesione delle agenzie partner e con una percentuale dei fatturati attivi dei tour operator partner: a regolarne il funzionamento sarà un comitato etico di sorveglianza (inizialmente coordinato da Lorenzo Iacovone dell’agenzia “Albatros” di Matera e composto dalle stesse agenzie), anche attraverso un accurato regolamento di gestione del fondo.

Una sorta di “ciambella di salvataggio” che potrà essere utilizzata dalle circa 300 agenzie di viaggio dei network Agenzia per Amica e VeryNet. (i due network hanno recentemente siglato una solida partnership).
«Siamo al lavoro dal primo lockdown – spiega Achille Lauro, general manager di Agenzia per Amica – consapevoli che quello delle agenzie di viaggio, motore trainante dell’economia del turismo, sia un segmento fragile, in evidente difficoltà, e che poco efficace è stato sin qui il sostegno del governo, incapace di interventi strutturali per il rilancio del settore e di un reale ascolto delle esigenze. Andrebbero immaginati interventi come l’Iva al 7% o un cashback dedicato al turismo. Ma nel frattempo è solo attraverso una rete sinergica virtuosa che possiamo evitare il de profundis: senza adeguati interventi, che auspichiamo ci siano con il Recovery Plan, le agenzie di viaggio rischiano e rischieranno il fallimento».

Tra gli operatori che hanno aderito a “Never Alone” Grimaldi Lines, Ota Viaggi, Kappa Viaggi, Msc, Tour 2000.
«E’ oramai evidente che non è più possibile farsi cogliere impreparati al verificarsi di crisi di tali dimensioni. Siamo coscienti come, ancora oggi, non vi siano certezze né sulla rapida risoluzione degli effetti della pandemia e né sul rispetto degli impegni presi dalle Istituzioni per avviare un processo strutturale di sostegno al Turismo – prosegue Lauro – ed è per questo che, con gli operatori partner, abbiamo deciso di agire subito per non farci cogliere impreparati in futuro. Le agenzie di viaggio sono un’immensa ricchezza produttiva per il turismo e, noi di Agenzia per Amica, riteniamo che sia nostro dovere contribuire e proporre iniziative a tutela della loro stessa esistenza”.
Intanto Agenzia per Amica porta avanti una serie di interlocuzioni con le istituzioni, regionali e nazionali, per rappresentare proposte e criticità, auspicando per il prossimo futuro interventi mirati a sostegno del turismo italiano».

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[caption id="attachment_503802" align="alignleft" width="200"] Graziano Debellini, presidente Th Group[/caption] Più capitale di qualità Nel suo intervento, Antonino Turicchi, amministratore delegato di Cdp Real Asset Sgr, ha ricordato come «il turismo rappresenti il 10% del Pil italiano» e come l’aumento della qualità dell’offerta passi necessariamente da una maggiore qualità del capitale investito. Cdp sostiene operazioni di acquisizione e rilancio delle strutture, e ha annunciato la creazione di un nuovo fondo dedicato alle iniziative che richiedono nuovi investimenti, oltre a un fondo specifico per il turismo dei giovani. Ripensare la montagna Giulio Lattanzi, direttore generale del Touring Club Italiano, ha posto l’accento sulla necessità di ripensare il prodotto montagna oltre la stagionalità invernale, anche per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni: «La montagna sta vivendo un segnale di crescita importante. 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Un luogo simbolico, set anche di numerosi film nazionali e internazionali, che ora entra in una nuova fase grazie all’investimento di Th Group.\r\n\r\nAd aprire i lavori è stato Graziano Debellini, fondatore e presidente di Th Group, che ha ricordato come la ristrutturazione sia stata guidata da una visione strategica capace di integrare il valore storico dell’hotel – ripercorso anche nel volume curato da Alberto Beggiolini – con una lettura contemporanea delle esigenze del territorio. Th punta a rendere il Parc Hotel Des Dolomites un motore di rivitalizzazione per l’intera valle: «Siamo leader nella ricettività in montagna e auspichiamo che, oltre alle Olimpiadi, anche questa struttura possa rappresentare un’occasione di riscatto per tutta l’area. Partiremo con nove mesi di apertura, con l’obiettivo di arrivare a un’apertura annuale, per riportare vita nei paesi e incentivare la presenza dei giovani. Il vero lusso qui è la natura, incastonata tra due giganti come Pelmo e Antelao».\r\n\r\n[caption id=\"attachment_503802\" align=\"alignleft\" width=\"200\"] Graziano Debellini, presidente Th Group[/caption]\r\nPiù capitale di qualità\r\nNel suo intervento, Antonino Turicchi, amministratore delegato di Cdp Real Asset Sgr, ha ricordato come «il turismo rappresenti il 10% del Pil italiano» e come l’aumento della qualità dell’offerta passi necessariamente da una maggiore qualità del capitale investito. Cdp sostiene operazioni di acquisizione e rilancio delle strutture, e ha annunciato la creazione di un nuovo fondo dedicato alle iniziative che richiedono nuovi investimenti, oltre a un fondo specifico per il turismo dei giovani.\r\nRipensare la montagna\r\nGiulio Lattanzi, direttore generale del Touring Club Italiano, ha posto l’accento sulla necessità di ripensare il prodotto montagna oltre la stagionalità invernale, anche per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni: «La montagna sta vivendo un segnale di crescita importante. Il cambiamento climatico ci impone di immaginare un’offerta più ampia, capace di creare un’economia continua e rigenerativa».\r\n\r\nMolto atteso l’intervento del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, che ha ricordato il ruolo centrale dello sport come fattore sociale: «Dove c’è sport, c’è migliore qualità della vita, e i dati lo confermano. Servirà concludere i cantieri ancora aperti, ma l’auspicio è che i sacrifici affrontati dai territori in vista delle Olimpiadi possano tradursi in benefici concreti anche dopo il 2026».\r\nIl ministro ha sottolineato inoltre il trend positivo del turismo sportivo e la necessità di una montagna che lavori sulle quattro stagioni, con lo sport come leva per ripensare l’offerta turistica.\r\n\r\nI rappresentanti dei comuni di Borca, San Vito e Pieve di Cadore hanno evidenziato il clima positivo con cui la valle sta vivendo l’avvicinamento alle Olimpiadi, pur tra disagi legati ai cantieri. È emersa la volontà condivisa di sfruttare la visibilità olimpica per far conoscere al mondo l’offerta dei territori minori delle Dolomiti Bellunesi e recuperare un rapporto più stretto tra comunità locali e sviluppo turistico.\r\n\r\nMaurizio Rossini, di Trentino Marketing, ha ricordato che l’ultimo decennio è stato il migliore per il turismo regionale, grazie anche alla capacità dei territori di valorizzare l’esperienza dell’ospite e il ruolo dei visitatori come promotori digitali delle destinazioni. Barbara Casillo, direttore generale di Confindustria Alberghi, ha richiamato l’urgenza di integrare maggiormente la visione industriale con quella turistica: secondo il Centro Studi, nel 2026 sono attesi oltre 10 milioni di turisti internazionali in più rispetto allo scorso anno.\r\n\r\nPer Alessandro Belli, Presidente del comitato hospitality di Confindustria Assimobiliare, i volumi di transazioni hospitality nel turismo supereranno i 2 miliardi nel 2026: «Ora serve la capacità manageriale per gestire sia le strutture sia i territori».\r\nVerso performance più stabili\r\nAlberto Peroglio Longhin, a.d. di Th Group, ha evidenziato la necessità di destagionalizzare il prodotto montagna e creare performance economiche più stabili: «La montagna non è solo sport. È cultura, identità, comunità. Gli impatti economici sui territori minori possono essere molto significativi».\r\nSalvatore Piazza, vice direttore generale Th Group - prevede per il 2026 un +10% delle performance legate al segmento neve, con una rilevante  componente di clientela internazionale. Piazza ha sottolineato l’importanza della sinergia con i territori per rendere unica l’esperienza dell’ospite.\r\n\r\nGiulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, ha sottolineato come sia fondamentale il riposizionamento del lavoro nell’hospitality, che deve superare la percezione di precarietà per tornare ad attrarre giovani professionisti. La formazione, ha ricordato Contini, è un fattore chiave anche per le aziende che vogliono migliorare la qualità dell’offerta.\r\n\r\nA chiudere l’evento, Maria Debellini, vicepresidente Th Group, che ha annunciato che nei prossimi giorni sarà completata l’apertura delle 11 strutture che compongono il prodotto montagna del gruppo: «Oggi non celebriamo solo una riapertura, ma l’inizio di una nuova pagina per il Th Dolomites e per tutto il territorio».\r\n\r\n(Enzo Scudieri)\r\n\r\n[gallery ids=\"503803,503804,503805\"]","post_title":"Th Borca di Cadore riapre: nuovo impulso alla montagna verso Milano-Cortina 2026","post_date":"2025-12-15T10:19:47+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1765793987000]}]}}