27 gennaio 2014 16:13

Nick Costantini
Le isole Cook al centro di una nuova campagna promozionale, che propone di scoprire la “Polinesia neozelandese, nuova frontiera del sud Pacifico” e che le vedrà protagoniste in Bit. E’ Nick Cosantini, general manager Southern Europe di Cook Islands Tourism Corporation, a presentare le novità di una destinazione«Che rappresenta qualcosa di innovativo e particolare nel panorama internazionale, con un grande futuro sul nostro mercato». Nel 2013 gli arrivi dall’Italia sono cresciuti del 24% e per quest’anno Costantini punta ad arrivare ai mille passeggeri. «Le isole Cook sono la risposta alle a richiesta di un turismo ecosostenibile, in un ambiente naturale autentico, con una gamma di soluzioni e servizi che avvicinano non solo gli sposi ma anche le famiglie e le coppie di mezza età». I prezzi non sono proibitivi e sarà anche questo uno dei temi sui quali farà leva la campgana promozionale 2014, che ha lo scopo di formare gli agenti di viaggio per farne dei veri “Cook Islands specialists”.
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[post_content] => Il governo ha ordinato la rimozione di 53.876 annunci di appartamenti turistici illegali dopo aver rilevato migliaia di irregolarità in immobili destinati ad affitti per le vacanze. Questi alloggi non hanno ottenuto il numero di registrazione obbligatorio, in vigore dal 1° luglio, a causa del mancato rispetto dei requisiti di legge.
"Questi appartamenti saranno ora affittati in modo permanente, per giovani e famiglie del nostro Paese", ha dichiarato il primo ministro Pedro Sánchez.
l'Andalusia è in testa alla lista delle comunità con il maggior numero di registrazioni revocate, con 16.740, seguita dalle Isole Canarie (8.698), dalla Catalogna (7.729), dalla Comunità Valenciana (7.499), dalla Galizia (2.640), dalle Isole Baleari (2.373), dalla Comunità di Madrid (1.531) e da Murcia (1.402).
Tra le città con la più alta concentrazione di pubblicità rimosse ci sono Siviglia (2.289), Marbella (1.802), Barcellona (1.564), Malaga (1.471), Madrid (1.257) e Benalmadena (926).
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[post_content] => Ha circa 38 anni ed è già abituato a viaggiare in coppia. Sceglie pacchetti di 15 giorni orientati al solo tour e vuole vivere un’esperienza memorabile, senza lesinare nel comfort, nei servizi personalizzati e nei momenti esclusivi. Molte coppie coinvolgono i figli nel proprio viaggio o partono con parenti e amici. Sono alcuni dei dati emersi dalla seconda edizione dell’Osservatorio Viaggi di Nozze realizzato da CartOrange a partire da un campione relativo a 1683 viaggi a tema prenotati nell’ultima stagione e realizzati dal to.
Un’analisi disponibile a operatori e viaggiatori di nozze, con delle interessanti verticali sulle macro-regioni, quindi: Nord-Est, Nord-Ost, Centro-Sud. https://www.cartorange.com/osservatorio-viaggi-di-nozze-cartorange. Eleonora Sasso, responsabile marketing di CartOrange, presenta l’identikit degli sposi raccontando chi sono, dove vogliono andare nel loro viaggio e cosa cercano.
Generazione
«Offriamo uno spaccato generazionale: i protagonisti assoluti dei Viaggi di Nozze sono i Millennial, quindi persone che hanno tra i 29 e i 44 anni e rappresentano il 70% dei viaggi di nozze. - afferma Sasso - Ma è interessante notare come si muovono in questo mercato anche le altre generazioni, in particolare la Gen Z, quella dei nativi digitali, che si attesta sull’8% ed è in continua crescita. Nell’Osservatorio abbiamo poi unito la Generazione X e quella dei Boomer, che insieme costituisco il 22%. Sono viaggiatori che oggi hanno più di 44 anni. Quindi certamente i Millennial sono i protagonisti dei viaggi di nozze, ma l’esperienza è trasversale su più generazioni.
Infatti se l'età media generale dei viaggiatori di nozze è di 38 anni, in realtà si spazia dai 19 agli 84 anni, che sono rispettivamente i nostri viaggiatori di nozze più giovani e i più anziani. Si conferma, quindi, che il viaggio di nozze non ha età. - prosegue Sasso - Può essere il primo viaggio di nozze, che solitamente viene fatto entro i 45 anni, ma ci sono anche le seconde nozze e i viaggi che vengono fatti dopo diversi anni, come gli over 50 che partono in compagnia di figli adulti o familiari e amici, dando vita al fenomeno dei Buddymoon. Rispetto all'anno scorso l'età media è in crescita: calano i viaggiatori tra i 30-34 anni e crescono quelli della fascia tra i 35 e i 39 anni, con gli over 50, che rappresentano da soli il 17% del campione».
Interessante la verticale realizzata dall’Osservatorio di CartOrange sulla Gen Z: «Oggi ha meno di 29 anni, rappresenta l'8% del campione, è in costante crescita e offrendo elementi di discontinuità rispetto al campione nazionale, ci orienta e detta nuove tendenze, aiutandoci a capire e anticipare quelli che saranno i desideri dei clienti del prossimo futuro. Il primo dato interessante è il budget a persona, che è in media di 4.068 euro, circa 1000euro in meno a persona rispetto alla media del campione nazionale. Le motivazioni possono essere diverse, come una capacità di spesa più contenuta. Un altro tema è il periodo di partenza: la Gen Z sceglie giugno, settembre e ottobre, mentre prima le partenze erano distribuite durante l'anno. C’è anche una volontà maggiore di partire subito dopo le nozze, per una media di 14 giorni.
Lista nozze
L'ultimo dato interessante ed emblematico è l'utilizzo della lista nozze. Nella Gen Z la lista nozze viene utilizzata dal 22% dei viaggiatori, quindi un più 7% rispetto alla media nazionale. Le motivazioni possono essere la facilità di raccogliere il regalo da parte di parenti e amici, per poi affidarsi a piattaforme online per la gestione del denaro e per l’organizzazione del viaggio di nozze. In continuità rispetto all’Osservatorio dell’anno scorso c’è la trasformazione costante del Viaggio di Nozze, che non è più un viaggio solo di coppia: del nostro campione ben il 10% parte con i figli e di questo 10% il 20% - quindi 2 su 10 - con figli che hanno meno di due anni. Si sdogana, quindi, anche il concetto del viaggio con figli piccoli fuori dall'Italia e soprattutto fuori dall'Europa.
L’altra tendenza in crescita rispetto al 2024 è quella dei Buddymoon, ovvero i piccoli gruppi di amici e parenti che partono con gli sposi per il viaggio di nozze. È un fenomeno molto legato a viaggiatori di età più matura, con una media di 51 anni. Un altro elemento è l'anticipo sulla prenotazione: in linea con l'anno scorso in tutta Italia si prenota il viaggio cinque mesi prima della partenza. Questo ci fa capire quanto sia importante per gli sposi pianificare per tempo il viaggio di nozze, uno degli elementi fondamentali nell'organizzazione del matrimonio». Un’analisi ricca e approfondita, quindi, quella dell’Osservatorio di CartOrange, che offre già alcune indicazioni sul 2025:
«La spesa media a persona per il viaggio di nozze continua a crescere in maniera moderata - dell’1,8% - arrivando a a 5.152 euro. Questo ci dice che gli sposi continuano a investire nel viaggio di nozze» conclude Sasso, che ricapitola le destinazioni predilette dagli honeymooners per quest’anno: «Tutto dovrà essere riconfermato a fine anno, ma si può dire che il Giappone continua a essere la destinazione più amata, seguono gli Stati Uniti, il Sudafrica, l'Indonesia, il Perù e l'Australia. In crescita anche la Polinesia Francese, che con dei numeri veramente importanti, rientra tra le destinazioni preferite dagli sposi nel 2025».
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[post_content] => Ci sarebbe il gruppo Msc dietro all'operazione che ha portato qualche giorno fa Tamburi Investment Partners a salire a circa il 95% delle quote di Alpitour. Lo rivela Milano Finanza che spiega come il socio di minoranza uscente Andrea Ruben Levi (a monte delle società Dal 1802 e da Parabensa già detentrici delle quote cedute, ndr) avesse ricevuto un'offerta dal gruppo guidato da Gianluigi Aponte. Stando alla ricostruzione del quotidiano economico, Msc avrebbe cercato di fare leva sulla volontà di Levi di uscire velocemente dal proprio investimento nella compagnia turistica, per concentrare le proprie risorse sul progetto Newcleo di Stefano Buono, impegnato nel campo delle centrali nucleari di nuova generazione.
Ricevuta la comunicazione di Levi, volta a consentire l'eventuale esercizio del diritto di prelazione, il socio di maggioranza Asset 1 (controllato da Tip) ha quindi fin da subito considerato l'offerta "particolarmente interessante per l'acquirente". Le indiscrezioni su un possibile interessamento di Msc per Alpitour vanno avanti peraltro da tempo. La mossa di Tamburi potrebbe quindi rappresentare anche un modo per alzare la posta in gioco, suggerisce sempre Milano Finanza.
Stando a quanto rivelato dalla stessa Tip, la valorizzazione attuale delle azioni del gruppo Alpitour ammonterebbe a 565 milioni. Il che corrisponderebbe a un rapporto equity value / ebitda di appena 5,7, sulla base dei margini operativi lordi dichiarati alla chiusura di bilancio dello scorso fine ottobre (138,2 milioni). A ciò si dovrebbero tuttavia aggiungere i 900 milioni stimati degli hotel di proprietà, oltre ai canoni di leasing degli aerei della compagnia. Se quindi Aponte, o chiunque altro visto che le candidature certo non mancano, decidesse di puntare al 100% di Alpitour ci si avvicinerebbe a quella quota 1,2-1,3 miliardi, che da tempo il mercato associa al gruppo turistico.
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Anche alla luce dei numeri di bilancio appena approvati dal cda di Alpitour, Tamburi Investment Partners conferma la decisione di impegnarsi maggiormente nel gruppo, esercitando la prelazione per l’acquisto dell’intera quota detenuta in Alpiholding dalla società Dal 1802 Educazione Cultura Salute Ambiente Tecnologia e assicurando al contempo alla stessa Alpiholding i mezzi finanziari per esercitare a propria volta la prelazione per l’acquisto di tutte le azioni detenute in Alpitour da Dal 1802 e da Parabensa.
"Le partecipazioni offerte in prelazione ad Alpiholding e Asset 1 (il veicolo d'investimento in Alpitour, di cui Tip detiene il 36,2% del capitale tramite Asset Italia, ndr) - si legge in una nota - rappresentano complessivamente il 36,027% del capitale del gruppo turistico al netto delle azioni proprie. Conseguentemente, per effetto dell’esercizio delle due prelazioni, Asset 1 verrà a detenere in Alpitour una partecipazione in via diretta e indiretta pari al 94,661% del capitale. Tale partecipazione potrà ulteriormente incrementarsi, in caso di esercizi di diritti di co-vendita e/o opzioni di vendita, fino al 95,328% del capitale".
"Tip - prosegue la nota - si impegna ad aderire alla procedura non solo per la quota individuale a essa spettante, ma anche per quella che non risultasse coperta per effetto dell’adesione all’add-on da parte di altri soci correlati Alpitour, così da garantire comunque ad Asset Italia la copertura dell’intero fabbisogno finanziario per questo ulteriore investimento. L’investimento di Tamburi Investment Partners necessario per sottoscrivere la propria quota di add-on ammonterebbe a circa 74,2 milioni, mentre nel caso in cui nessun altro socio correlato partecipasse all’ulteriore impegno, l’investimento totale massimo di Tip sarebbe di circa 207,2 milioni di euro. La valorizzazione del 100% di Alpitour, cui fanno riferimento tali esborsi, è di circa 565 milioni".
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[post_content] => Boeing e Airbus. Il settore dell’aviazione globale affronta l’anno 2025 con gravi complicazioni nella catena di fornitura degli aeromobili. Secondo l'ultimo rapporto Iata, le consegne, che hanno raggiunto il loro picco nel 2018 con 1.813 unità, hanno subito un forte calo negli ultimi anni, mettendo sotto controllo le operazioni delle compagnie aeree.
Nel 2024 le consegne totali sono stimate in circa 1.254 aeromobili, il 30% in meno rispetto a quanto inizialmente previsto. Inoltre, sebbene nel 2025 sia previsto un aumento fino a 1.802 dispositivi, questa previsione è già stata rivista al ribasso e si potrebbero registrare ulteriori riduzioni.
17 mila ordini inevasi
Il ritardo nella produzione ha generato un record di 17.000 ordini inevasi, il che significa che, al ritmo attuale, l’industria avrebbe bisogno di 14 anni per soddisfare questa domanda, il doppio della media registrata tra il 2013 e il 2019. Si prevede tuttavia che questa volta ridurre man mano che i tassi di consegna accelerano.
Questi ritardi hanno invecchiato significativamente la flotta globale, con un’età media record di 14,8 anni, rispetto ai 13,6 anni del periodo 1990-2024. Ciò si traduce in maggiori investimenti nella manutenzione degli aeromobili e in maggiori consumi di carburante.
Inoltre, i problemi della catena di fornitura hanno fatto salire alle stelle la domanda di aeromobili usati, che ha aumentato i tassi di leasing per gli aeromobili a fusoliera stretta del 20-30% rispetto al 2019. Questo fenomeno, insieme all’aumento dei tassi di interesse, ha aumentato i costi finanziari delle compagnie aeree, incidendo sui loro utili netti (-10% nell’ultimo anno).
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[post_content] => Non solo la vendita di Alpitour può attendere, ma Tamburi Investment Partners starebbe persino seriamente prendendo in considerazione la possibilità di aumentare le proprie quote nel più grande gruppo turistico italiano. Sul tavolo ci sarebbe infatti l'offerta in prelazione di poco più del 36% del capitale di Alpitour a condizioni ritenute da Tip, "allo stato delle preliminari valutazioni svolte, particolarmente interessanti per l’acquirente". Il tutto considerando "l'unicità del gruppo Alpitour nel panorama turistico internazionale" e tenendo conto "delle ingenti consistenze patrimoniali dello stesso", nonché della "sostanziale strutturalità della redditività raggiunta e delle molto promettenti prospettive economiche e finanziarie".
Nel dettaglio, la compagnia guidata da Giovanni Tamburi comunica che "la propria partecipata Asset Italia 1, della quale, attraverso Asset Italia, Tip detiene indirettamente circa il 36% del capitale e partecipata per la restante parte da investitori a suo tempo individuati dalla stessa Tip, ha ricevuto dalle società Dal 1802 Educazione Cultura Salute Ambiente Tecnologia e Parabensa offerte in prelazione per l’acquisto di tutte le partecipazioni dalle stesse detenute in Alpiholding e in Alpitour, che complessivamente rappresentano (in via diretta e indiretta) il 36,03% del capitale di Alpitour. Analoga offerta in prelazione risulta inviata dalle medesime società anche ad Alpiholding, della quale Asset Italia 1 detiene il 49,9% del capitale sociale, in quanto diretta detentrice di azioni Alpitour". L’esercizio dei diritti di prelazione avrà scadenza il 6 febbraio 2025.
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[post_content] => Una vacanza nella bellezza e nella storia, nello charme e nella natura. Ma soprattutto nell’arte e nella cultura. È questa la proposta di Ville Castelli Dimore: un itinerario alla scoperta del fascino senza tempo del Veneto, con una particolare attenzione al patrimonio artistico delle dimore storiche che arricchiscono il territorio, sia in centro città che nei piccoli borghi.
Padova, detta anche Urbs picta grazie al ciclo di affreschi del XIV secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è la prima tappa dell’itinerario culturale proposto da Ville Castelli Dimore. A pochi passi dalla Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto, sorge infatti Palazzo Mantua Benavides, un’antica dimora nobiliare del Cinquecento. Un’atmosfera di pace ed eleganza in centro città, ma anche un viaggio nella storia. Il palazzo mette a disposizione infatti alcune suite di charme, ognuna con arredi unici e preziosi, e raffinati appartamenti attrezzati con tutti i comfort, dove trascorrere una vacanza all’insegna dell’arte e della bellezza.
La pittura rinascimentale è protagonista anche a Villa Roberti, a una ventina di chilometri, meta ideale per una visita in giornata. Situata a Brugine in provincia di Padova, questa villa cinquecentesca permette di apprezzare in particolare gli affreschi di Giambattista Zelotti e Paolo Veronese che impreziosiscono il salone principale.
L’arte e lo stile di Giovanni Battista Zelotti si ritrova anche nei sei magnifici saloni, completamente affrescati, che compongono il piano nobile dell’affascinante Castello del Catajo di Battaglia Terme (Pd). Da visitare in zona, anche il Castello di San Pelagio a Due Carrare, che ospita il Museo del Volo in memoria del volo su Vienna di Gabriele d’Annunzio, che qui ha dimorato.
Tappa obbligata Villa Emo Capodilista a Selvazzano Dentro (PD), altro gioiello dei Colli Euganei, progettata e affrescata da Dario Varotari, allievo del Veronese. Qui l’arte incontra il sapore, grazie alle degustazioni dell’ottimo vino della storica cantina La Montecchia.
L’itinerario veneto di Ville Castelli Dimore nella cultura, nell’arte e nella bellezza prosegue verso Vicenza, la città del Palladio che qui ha realizzato alcuni dei suoi capolavori, tra cui il bellissimo Teatro Olimpico.
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[post_content] => Un convento dell'ordine di Santa Chiara del 1604, successivamente occupato dall'ordine della Visitazione di Santa Maria dal 1803 agli inizi degli anni '80. Da queste radici originarie ha preso forma la nuova struttura di design Hôtel du Couvent. Situata nel cuore del centro storico di Nizza, la proprietà è stata realizzata da Valéry Grégo, il nome dietro gli hotel di design Les Roches Rouges e La Pigalle, che ne ha curato un restauro durato ben dieci anni. I lavori sono stati realizzati in collaborazione con lo studio Mumbai e lo studio Méditerranée, che ha sua volta lavorato con Festen Architecture per gli interni.
Il risultato sono 88 camere arredate con un mix di pezzi su misura e di antiquariato d'epoca, con vista sul centro storico, sui giardini terrazzati, sul porto o sulle colline circostanti. Tra le soluzioni disponibili ci sono pure 18 suite, alcune delle quali dotate di cucina, con la possibilità di richiedere uno chef o un maggiordomo.
All'interno delle mura esterne del convento, si cela inoltre un giardino segreto di più di 8 mila metri quadrati. In collaborazione con Tom-Stuart Smith, paesaggista, e James Basson di Scape Design, lo spazio è stato ripensato in un’ottica di connessione con lo stesso convento. Nel chiostro centrale rivivrà poi l'antica erboristeria fondata dalle suore, guidata dall'erborista locale Gregory Unrein di Nice Organic. Fornirà agli ospiti consigli personalizzati e rimedi su misura, oltre a tè, tisane e tinture con le erbe del giardino, e, allo stesso tempo, servirà anche la cucina e il bar del convento di erbe essiccate.
La biblioteca, dove approfondire la storia della città, mette in luce l'École de Nice: un movimento artistico che si è sviluppato a Nizza a partire dalla fine degli anni Cinquanta e che ha riunito molti artisti riconosciuti a livello internazionale, tra cui Martial Raysse, Ben, Yves Klein, Arman e Alocco, Sosno. Archivio ufficiale di tutto ciò che è stato pubblicato sul movimento, lo spazio si presterà a collaborazioni con scuole d'arte, conferenze e workshop per gli ospiti e la comunità locale.
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Valéry Grégo vive a Londra da vent'anni ed è entrato nel mondo dell'ospitalità come si entra in una vecchia libreria: per caso. Nato nella periferia parigina da due ricercatori aerospaziali, ha studiato inizialmente letteratura e materie umanistiche a Parigi, per poi dedicarsi alla finanza. Dopo un primo periodo come imprenditore nel settore finanziario, il suo background letterario e il suo spirito avventuriero lo hanno portato a creare Perseus nel 2010, con l'obiettivo di ribaltare il concetto di viaggio. Le Pigalle, inaugurato nel 2015, gli ha permesso di esprimere questa ospitalità moderna, radicata e consapevole, che si adatta a un mondo in rapida evoluzione. Grégo ha poi fatto rinascere diversi resort in montagna e stabilimenti costieri, tra cui Les Roches Rouges a Saint-Raphaël e Les 3 Vallées a Courchevel 1850, con il marchio Hôtels d'en Haut, che ha venduto nel 2019 per concentrarsi sull'Hôtel du Couvent, l'ultimo di questa generazione di luoghi.
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