6 maggio 2020 10:54
Il giornalista pedante parla sempre dello stesso argomento. Quello pignolo approfondisce ma senza aprire nuovi orizzonti. Quello analitico allarga lo scenario attraverso piccole ma fondamentali aggiornamenti sulla notizia base. Spero di far parte della terza categoria, visto che sono due mesi che parlo di rimborsi aerei.
Ma veniamo a noi. Che i vettori stiano praticando un’azione che va contro ogni regola, non restituendo i rimborsi, ma conservandoli nelle loro casseforti è un dato di fatto. Si tratta di un portafoglio di 35 miliardi di euro. Ma le cose sono diverse da paese a paese.
Per esempio l’Italia. Il nostro Paese con il decreto 88bis concede la possibilità ai vettori, in deroga alla normativa Eu, di concedere voucher. Non lo ha fatto nessun altro paese. Cioè in altre parole, l’Unione europea si esprime dicendo che i vettori devono restituire i soldi, l’Italia dice che può sostituirli con i voucher. Perché? Qual è la ratio di questa norma. Perché l’Italia contravviene ad una risoluzione europea nel silenzio di tutte le istituzioni?
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Nicolas Brumelot, presidente di MisterFly si sta battendo da molto tempo (circa 20 anni) affinché le compagnie aeree aderiscano ad un fondo di garanzia per garantire i passeggeri in caso di fallimento. A maggior ragione in questa situazione di crisi eccezionale. La cosa, che sarebbe sacrosanta, però, al momento non è presa in considerazione.
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[post_content] => Sono numeri da capogiro quelli inanellati dal Polo Passeggeri del Gruppo Fs (Trenitalia, Busitalia, Ferrovie del Sud Est e Fs Treni Turistici Italiani) nei primi dieci mesi del 2023 e illustrati questa mattina alla Stazione Centrale di Milano da Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia.
Oltre mezzo miliardo di passeggeri trasportati (+20% rispetto al 2022), di cui 100 milioni solo in estate, con i picchi di maggior traffico tra luglio e agosto. Massiccio l'aumento dell'utilizzo dei «canali digitali che stanno letteralmente scoppiando - ha evidenziato Corradi -: i nostri clienti utilizzano sempre più app e web per dialogare con noi e per prenotare. Sono oltre 82 milioni i viaggi acquistati (+31% su 2022), trainati da coloro che hanno acquistato dall'estero, con un aumento addirittura del +60%».
Intermodalità, sostenibilità e innovazione le parole chiave che caratterizzano la Winter Experience 2023-24, che prenderà il via il prossimo 10 dicembre portando con sé nuovi collegamenti per le mete sciistiche e turistiche di montagna, più soluzioni di viaggio integrate con treno, bus e aereo e promozioni ad hoc per famiglie e giovani. Complessivamente, «24.000 i collegamenti nazionali al giorno in treno e bus e 13.000 in Europa. In questo caso parliamo di Spagna, Francia, Regno Unito, Grecia e Olanda».
Frecciarossa in accelerata
Tra le numerose novità dell'orario spiccano due nuovi collegamenti Frecciarossa tra Milano e Roma senza fermate intermedie «in sole 2 ore e 50 minuti», aggiungendosi agli altri 7 che già coprono la distanza tra le due città in meno di tre ore. «Continuiamo a rincorrere la velocità - sottolinea Pietro Diamantini, direttore Business Av Trenitalia - ma la caratteristica importante da sottolineare è che arriviamo a Milano alle 8.30 e partiamo dopo l'orario di cena, così da sfruttare l'intera giornata». Vengono poi inseriti altri 6 Frecciarossa, con fermate intermedie e tempi di viaggio a partire da 3ore e 10minuti porteranno a 100 il numero di collegamenti al giorno. Di questi, 4 (2 in andata e 2 al ritorno) proseguiranno la corsa a Torino, mentre 2 collegheranno Milano con Napoli. Cinque Frecciarossa ridurranno i tempi di percorrenza fino a 30 minuti tra Milano, Rimini, Ancona e la Puglia. Un totale di 26 Frecciarossa al giorno, di cui 11 più veloci, garantiranno i collegamenti tra il capoluogo lombardo e la Costa Adriatica. Inoltre, 2 nuovi Frecciarossa tra Milano e Venezia porteranno a 44 i collegamenti giornalieri tra le due città.
Promozioni Intercity
In casa Intercity, con un'offerta complessiva di 170 collegamenti al giorno, non mancano le promozioni stagionali: «quella del Natale 2x1 per raggiungere con Eurocity i mercatini in Svizzera - racconta Domenico Scida, direttore business intercity Trenitalia -; la carrozza dedicata ai passeggeri più piccoli in collaborazione con Disney; la promo per viaggiare in due nonché i collegamenti per raggiungere le principali mete turistiche del Trentino-Alto Adige, e il collegamento che porta a Bardonecchia.
Treni regionali
Sul fronte dei treni regionali, con un bilancio di circa «400.000 passeggeri trasportati» ricorda Maria Annunziata Giaconia, direttore Business Regionale Trenitalia «e l'arrivo di 175 nuovi convogli a basso impatto ambientale negli ultimi due anni e la sempre maggiore flessibilità garantita dal biglietto digitale regionale» non mancano le novità: dal 1° gennaio il nuovo servizio da Torino all'aeroporto di Caselle; nuovi link per le Dolomiti, Garda e Alleghe già da questo dicembre; nuovo impulso all'intermodalità, con i collegamenti per San Gimignano, da Palermo per Monreale Duomo, tra Milazzo e Milazzo Porto».
Busitalia e Ferrovie del Sud Est. Sono oltre 9.800 i collegamenti quotidiani di Busitalia in Umbria, Veneto e Campania, che ha ampliato il proprio parco mezzi con 150 nuovi autobus elettrici. In Puglia circolano 230 treni di Ferrovie del Sud Est insieme a 1.400 corse in bus al giorno.
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[post_content] => Direttiva e contrasti. Leggendo le dichiarazioni delle varie associazioni di categoria in merito alla Direttiva Ue un ignaro lettore potrebbe dire che non lavorano nello stesso settore. Perchè sono tutto e il contrario di tutto. Chi esprime soddisfazione per una norma, chi invece proprio per quella norma ritiene la direttiva del tutto sbagliata.
Una massima della classe dirigente dice: quando metti in conflitto le parti che invece dovrebbero difendere lo stesso orto, be' hai fatto un buon lavoro. Naturalmente noi siamo contrari a questa massima cinica. Direi che si fa un buon lavoro quando tutte le parti sociali sono soddisfatte del risultato. Perché la soddisfazione non può essere a singhiozzo.
Fondo mancante
Adesso senza addentrarci nelle varie posizioni perché sarebbe lungo e a dire la verità un po' noioso, direi che la direttiva Ue sui pacchetti turistici ha un'ombra grave che pesa su tutto il settore, ed è quella che renderà il settore stesso sempre meno forte. Infatti non ha inserito il fondo di garanzia per le comapagnie aeree. Cosa che personalmente trovo senza senso. Negli ultimi anni ne sono fallite 86. Il numero vi sembra eccessivo? Andate a guardare le relazioni ufficiali.
Ora per quale motivo le compagnie aeree non devono avere un fondo di garanzia? Semplice perché hanno una lobby più forte delle altre compagini del settore turistico internazionale. A me sembra una giustificazione senza senso. Un'Europa che si fonda sulla giustizia non dovrebbe considerare i più forti, ma tutti gli attori di un sistema. Altrimenti continueremo a stare in un mare di guai.
Giuseppe Aloe
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Il Melià Milano sorge in via Masaccio, tra San Siro e City Life: un’area di Milano che continua a rinnovarsi rispondendo alle sempre nuove esigenze dei visitatori. "Nato nel 2001, è stato uno dei primi alberghi aperti in Italia dalla Melià Hotels International - afferma il general manager Luca Barion -. In questi ultimi 15 anni l’hotel è cambiato insieme con una Milano che, dopo l’Expo, è diventata una destinazione leisure. Prima sono aumentati i concerti e gli spettacoli e poi il vicino Mico, il centro congressi, è diventato una delle più importanti realtà congressuali in Europa, con eventi da 4, 5, 10mila persone. I congressisti, hanno scoperto che Milano non è solo città del business e della moda, ma un luogo storico e culturale. Se il Melià Milano appartiene per il 60% al segmento business e congressuale, oggi siamo arrivati al 30%/40% di quel segmento leisure che 15 anni fa si fermava al 10%/11%. Dal punto di vista mice abbiamo per il 90% eventi aziendali che spaziano nel settore farmaceutico, finanziario, automobilistico e anche turistico".
È grande l’entusiasmo del general manager Barion, che racconta una struttura che vive un momento positivo: "Da aprile 2022 è cominciato un trend che è proseguito ed è migliorato nel 2023. Il forecast generale per il 2024 è di avere una stabilizzazione dei numeri importanti di quest’anno, dal punto di vista della tariffa media di vendita e dell’occupazione. Adesso aspettiamo il ritorno di due aree importanti: il mercato asiatico, che era in forte crescita prima del Covid, e quello indiano, che stava emergendo".
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[post_content] => Riyadh Air ha concordato una cooperazione strategica con Turkish Airlines, che includerà operazioni di codeshare e interlinea tra Riyadh e Istanbul e coprirà anche "punti successivi", secondo quanto spiegato dal vettore saudita.
"Gli ospiti di entrambe le compagnie aeree potranno beneficiare del network mondiale di ciascun vettore".
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[post_content] => Mentre a Bruxelles si esaminano i dettagli dell'intesa fra Ita Airways e Lufthansa, che porteranno il gruppo tedesco ad acquisire il 41% del capitale del vettore italiano, a Roma i commissari di Alitalia (in amministrazione controllata) hanno comunicato in una lettera inviata al governo e ai sindacati "l'avvio di una procedura che determina, suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale". Si tratta di 2.668 persone che negli ultimi due anni erano rimaste in cassa integrazione a zero ore.
Intanto, dal 1° gennaio prossimo, si aprirà una “finestra” per consentire ai dipendenti, su base volontaria, l’uscita anticipata con la Naspi; chi invece non vorrà aderire continuerà a prendere la Cigs fino alla scadenza. Il licenziamento collettivo avverrà infattialla scadenza di quest'ultima, il 31 ottobre 2024, termine "non ulteriormente prorogabile", si legge sempre nella lettera.
Allo stato attuale "tutti i prestatori di lavoro non impiegati nelle attività funzionali alla liquidazione appaiono come eccedenti" e "la scrivente è impossibilitata al reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione", si legge nella missiva, in cui viene illustrata la vicenda della compagnia.
Proprio sulla Cigs sono intervenuti i sindacati chiedendo, invece, una proroga, come riferito dall'Ansa: "Il governo intervenga subito affinché i lavoratori di Alitalia non vengano abbandonati al loro destino - è l'appello del segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e del segretario nazionale, Ivan Viglietti, suggerendo quindi un "ricollocamento" nelle tre aziende nate dallo "spacchettamento" di Alitalia, o in altre aziende del settore. Oppure "allungare" la Cigs per tutto il 2025.
I Commissari di Alitalia hanno precisato che la procedura avviata "è stata attentamente valutata al termine di un percorso condiviso, che prevede la sottoscrizione di un accordo specifico con le organizzazioni sindacali e che si attiverà esclusivamente su base volontaria". Per giovedì prossimo è in calendario un tavolo tra azienda e sindacati.
Nel frattempo, nei giorni scorsi il Mef e Lufthansa hanno comunicato che è stata "formalmente notificata" alla direzione generale della Concorrenza della Commissione europea "l'operazione di concentrazione" con Ita Airways. L'Antitrust Ue ora valuterà l'operazione e il via libera potrebbe arrivare a metà gennaio 2024.
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[post_content] => Non ci siamo. La questione passaporti non si risolve. Anzi, peggiora. E' sempre più difficile averne uno in tempi ragionevoli: dieci mesi di attesa a Venezia, quasi otto a Bolzano, sette a Cagliari, solo per avere l’appuntamento in questura; in sei città su 17 non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento: Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino. A un anno dalla prima rilevazione, Altroconsumo ha aggiornato l’inchiesta relativa ai passaporti. E i risultati sono allarmanti. Non solo la situazione non è migliorata; i tempi in molte città si sono persino allungati. Uniche eccezioni positive: Perugia, dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo, e Pescara.
Il ministro Santanché esulta per il progetto Polis. Ma così com'è serve a poco
Ora però arriva la novità del progetto Polis: da questo mese di dicembre le Poste italiane sono abilitate a erogare i passaporti. La novità è stata salutata dal governo, e più in particolare dal ministro Santanché, come una soluzione che "va ad affrontare in maniera strutturale una problematica, quella del rilascio dei passaporti, che ha pesato molto nei mesi scorsi. Come sempre affrontiamo pragmaticamente i problemi a cui cerchiamo di fornire soluzioni strutturali e durature nel tempo a favore degli italiani”. Bene, si dirà. Almeno è un tentativo. Ma c'è un però. E non di poco conto. Come bene evidenziato dalla ricerca Altroconsumo, i veri guai sono nelle grandi città. Perché è lì che si forma un imbuto difficilmente superabile. Il fatto è che il progetto Polis è attivo solamente nei comuni con meno di 15 mila abitanti. In quelle località, cioè, dove il problema passaporto non c'è. O se c'è, è minimo. Sembra una battuta di qualche genio della comicità. Invece è tutto vero.
In termini di costi in Europa peggio dell'Italia fa solo il Portogallo
Tornando alla ricerca Altroconsumo: non solo i tempi di attesa sono lunghissimi, ma anche i costi risultano molto elevati per le tasche dei cittadini. Il passaporto italiano è tra i più costosi in Europa, anche quello per i minori che ha una durata più breve. In Italia, infatti, fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro. Gli italiani spendono quasi il quadruplo degli spagnoli (30 euro) e quasi il doppio dei tedeschi (60 euro). Comunque, molto di più di francesi (86 euro), inglesi (82,50) e olandesi (77,87 euro). Solo il Portogallo fa peggio di noi, visto che da loro il passaporto costa 65 euro ma ha una validità di soli cinque anni, con un costo annuo (13 euro) che è di poco superiore a quello del passaporto italiano (11,60 euro).
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[post_content] => Si chiama Hampton by Hilton Budapest City Centre la prima struttura ungherese del brand budget-midscale del gruppo Usa con base in Virginia. Oltre a 219 camere, l'hotel dispone di un centro fitness e di un bar nella lobby. Le stanze sono state progettate includendo alcuni elementi di design del marchio, recentemente rinnovati. Gli interni sono caratterizzati da colori intensi e opere d'arte moderne, mentre gli spazi comuni offrono l'opportunità di lavorare e incontrarsi durante il giorno o di socializzare la sera, con spazi meeting prenotabili, parcheggio in loco e ricarica Ev per gli ospiti.
"Budapest è una capitale ricca di storia e cultura ed è la location perfetta per il primo Hampton in Ungheria - spiega Pauline Wilson, vice president, focused service operations, Emea -, Hilton -. Siamo lieti di presentare l'Hampton by Hilton Budapest City Centre, parte di un brand universalmente riconosciuto come il preferito degli ospiti che porta in Ungheria il servizio tipico del marchio e i comfort migliori della categoria". La struttura è di proprietà di Long Bridge Dessewffy utca Kf e gestita da Hilton.
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[post_content] => Salgono a quota 129 le compagnie aeree cui è vietato solcare i cieli dell'Unione europea: la Commissione Ue ha infatti aggiornato l'elenco dei vettori soggetti a divieto operativo o restrizioni operative all'interno dell'Ue per il mancato rispetto degli standard di sicurezza internazionali.
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Perfetto,preciso, sintetico – Tutto quello che in questo momento manca a livello governativo