22 December 2025

Trasporto aereo, la guerra smorza la ripresa: calo prenotazioni a doppia cifra

Una prima, brusca frenata alla ripresa della domanda di viaggio post-pandemia: una flessione tra il 10% e il 30% nel numero delle prenotazioni. E’ quella messa in luce dall’analisi di ForwardKeys ha confrontato le prenotazioni dei voli nella settimana successiva all’invasione della Russia in Ucraina, dal 24 febbraio al 2 marzo 2022, con i sette giorni precedenti. Il dato esclude chiaramente Ucraina e Moldavia, che hanno chiuso il loro spazio aereo, e la Russia e la Bielorussia, che hanno subito divieti di volo e sanzioni, e si riferisce ai paesi europei geograficamente più distanti dal conflitto. Queste ultime infatti – Bulgaria, Croazia, Estonia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia – hanno visto un calo delle prenotazioni del 30-50%. 

L’analisi per mercato di origine mostra anche che il traffico aereo intra-europeo è stato più colpito di quello transatlantico: le prenotazioni dei voli in Europa sono diminuite del 23%; mentre negli Stati Uniti sono diminuite del 13%.

“Nelle prossime settimane, mi aspetto di vedere l’inflazione e possibili problemi di approvvigionamento di carburante smorzare quella che altrimenti sarebbe una forte ripresa post-pandemia, mentre le restrizioni di viaggio legate al Covid-19 vengono gradualmente rimosse”, commenta Olivier Ponti, VP Insights, ForwardKeys,

“L’invasione della Russia in Ucraina ha avuto un impatto immediato, bloccando quella che era stata una forte ripresa dei viaggi dall’inizio di gennaio. Quello che trovo sorprendente è che i viaggi transatlantici e le destinazioni dell’Europa occidentale sono stati meno colpiti di quanto temessi – i nordamericani sanno distinguere tra la guerra in Ucraina e quella in Europa, e finora sembra che i viaggiatori considerino il resto dell’Europa relativamente sicuro. C’è anche molta domanda repressa.

“Ciò che è più notevole è la rapidità con cui la Serbia è diventata la porta d’ingresso per i viaggi tra la Russia e l’Europa. Tuttavia, questi sono solo i primi giorni di una crisi politica ed economica globale, quindi ciò che accade ai viaggi sarà certamente influenzato dal progresso della guerra e dall’impatto delle sanzioni”.

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