12 marzo 2025 09:30
Salvatore Ombra è stato riconfermato alla presidenze di Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani, dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.
Gli altri due componenti del consiglio di amministrazione del ‘Vincenzo Florio’ sono i mazaresi Antonina Martinciglio e Paolo Torrente.
“Ci attende un triennio di lavoro intenso, di nuovi investimenti che ci traghetteranno speriamo verso nuove rotte con sempre crescente impegno per tutta la struttura organizzativa ma soprattutto per il nostro territorio – ha commentato Ombra immediatamente dopo la conferma -. Ringrazio il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani per il rinnovo della fiducia e tutto il suo governo regionale per il supporto e la vicinanza al progetto industriale e alla linea intrapresa da Airgest che ci spinge a fare sempre meglio, con numeri degni del territorio trapanese che non ha mai smesso di credere nel proprio aeroporto”.
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L'aeroporto di Milano Bergamo ha superato ogni suo precedente record di traffico nel 2024, posizionandosi stabilmente al terzo posto in Italia, dopo Fiumicino e Malpensa, e in Europa, alla trentaquattresima posizione.
Il numero di passeggeri transitati nello scalo nel 2024 ha raggiunto quota 17,3 milioni (+8,6% rispetto al 2023), con 24 compagnie aeree che hanno operato sullo scalo, permettendo di raggiungere con voli di linea nel corso dell’anno 158 destinazioni in 42 Paesi.
Sacbo, la società che gestisce lo scalo orobico, ha approvato il bilancio 2024 con un valore della produzione di gruppo superiore a 165 milioni, in crescita del 6,5% rispetto al 2023; il risultato operativo è stato pari a 25,78 milioni, mentre il risultato netto della capogruppo Sacbo Spa è stata positivo e pari a 11,85 milioni.
«Nel 2024, caratterizzato dalla punta massima di traffico passeggeri, il Gruppo Sacbo ha confermato la grande capacità di adattamento alle mutevoli situazioni di mercato, flessibilità operativa e governo delle procedure, garantendo uno standard elevato in termini di efficienza e risultati – sottolinea il presidente, Giovanni Sanga (nella foto) –. Il Piano Investimenti concordato con Enac, nel rispetto del Piano di sviluppo aeroportuale 2030 approvato a fine 2023, ha permesso di dare corso agli interventi di ampliamento dell’area partenze dell’aerostazione, che porteranno all’apertura a metà 2025 della nuova area check-in e a fine anno all’entrata in funzione della nuova area riservata ai controlli di sicurezza dotata di macchinari di ultima generazione, e inoltre di completare il sottopasso di collegamento tra l’aerostazione e il futuro capolinea del collegamento ferroviario. L’intera azione di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture aeroportuali deve considerarsi mirata all’obiettivo della sostenibilità economica, sociale e ambientale».
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[post_content] => Rilanciare lo sviluppo strategico dell’aeroporto di Comiso e rafforzare le risorse per il traffico passeggeri: questi i principali obiettivi dei bandi per la concessione dei contributi destinati alle compagnie aeree - la cui pubblicazione ufficiale è attesa a giorni - per lo sviluppo e l’incremento del traffico passeggeri internazionali da e per lo scalo ibleo.
«La pubblicazione di questi bandi rappresenta un’opportunità concreta per attrarre nuove compagnie aeree e incrementare il traffico passeggeri internazionale - afferma Nico Torrisi, ad della società di gestione Sac -. Il nostro obiettivo è rendere lo scalo di Comiso sempre più competitivo, rafforzandone, in sinergia con l’aeroporto di Catania, il ruolo strategico all’interno del sistema aeroportuale siciliano».
Le risorse, che ammontano a 9 milioni di euro per tre anni saranno erogate previa presentazione di un progetto tecnico che tenga conto di alcuni fattori chiave come il numero atteso di movimenti e di passeggeri in transito per l’aeroporto di Comiso. L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di potenziamento dello scalo, con l’intento di favorire la connettività della Sicilia sud-orientale e stimolare il turismo e lo sviluppo economico del territorio anche attraverso il rafforzamento di una rete di trasporti intermodale, con lo sviluppo di arterie stradali e autostradali e l’incremento dei collegamenti ferroviari accanto alle rotte aeree. Le istituzioni presenti hanno confermato il loro impegno per il rilancio dell’aeroporto, considerato un’infrastruttura chiave per la crescita dell’intera area.
«Il bando è dedicato ai vettori aerei e alle rotte internazionali, mentre per i voli nazionali la gestione sarà di Provincia e Libero Consorzio di Ragusa. Per partecipare al bando, i vettori devono soddisfare specifici requisiti, tra cui la tipologia di flotta e il traffico generato. Il contributo richiesto ai passeggeri varia tra i 25 e i 30 euro a biglietto, un incremento del 15% rispetto agli incentivi offerti in altri aeroporti - ha precisato Antonio Belcuore, commissario straordinario della Camera di commercio del Sud-est Sicilia -. Confidiamo che questo stimolo sia attraente per le compagnie, con l'obiettivo di generare molte manifestazioni di interesse e avviare le procedure. L'obiettivo non è escludere, ma piuttosto diversificare i vettori e garantire una competitività costante».
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[post_content] => L'aeroporto di Perugia avanza sull'estate 2025 con un operativo che sarà il più ampio della sua storia: lo scalo dell'Umbria proporrà infatti 17 rotte servite da sei compagnie aeree, per un totale di 114 voli settimanali e oltre 580.000 posti disponibili, pari ad una crescita del +6% rispetto alla scorsa summer.
Il network include otto destinazioni domestiche e nove internazionali: tra le novità, il volo Perugia-Pantelleria operato da Hello Fly, che conferma anche la rotta per Lampedusa. Aeroitalia ripropone i collegamenti per Olbia e Lamezia Terme, attivi dal 14 giugno con due frequenze settimanali.
Ryanair si conferma il vettore principale a Perugia, con dieci destinazioni e un rafforzamento delle tratte più richieste: Londra Stansted sarà servita con un volo giornaliero, Catania salirà a cinque collegamenti settimanali, Cagliari a tre e Palermo fino a sette. Riconfermate anche le tratte per Barcellona, Bruxelles, Bucarest, Cracovia, Malta e Brindisi, quest’ultima attiva dal 3 giugno con due voli settimanali.
Sul fronte internazionale, British Airways conferma il collegamento con Londra Heathrow a partire dal 3 maggio, con quattro frequenze settimanali; Transavia opererà la rotta per Rotterdam dal 19 aprile, mentre Wizz Air manterrà i voli giornalieri per Tirana.
«L’Umbria deve investire nelle infrastrutture per superare il suo isolamento geografico e attrarre nuovi flussi turistici. L’aeroporto funziona in modo efficace e rappresenta un punto chiave per il nostro sviluppo» ha sottolineato Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, ripresa da Perugia Today, sottolineando l’impegno istituzionale per il rafforzamento dello scalo.
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[post_content] => Cresce l'offerta del gruppo Bv Hotels & Resorts che lancia anche un nuovo brand collection dedicato al segmento lusso. La new entry è il Bv Quarry Matera: ex residenza storica conosciuta come palazzo Zicari, già conosciuto col nome di Quarry Resort, è un 5 stelle affacciato sul Sasso Caveoso dotato di 13 camere distribuite su cinque piani, ristorante e bar/lounge su una terrazza panoramica.
Con questa nuova acquisizione il gruppo Bv (già Buone Vacanze) espande dunque la propria presenza nel settore dell’ospitalità luxury, ampliando un portfolio che già comprende tre city hotel a Roma, Assisi e Cosenza, a cui si aggiungono altrettanti resort in località marittime della Calabria.
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"L’acquisizione del Bv Quarry Matera e il lancio della linea Bv Hotel Collection rappresentano un traguardo significativo per il nostro gruppo - spiega il presidente della compagnia, Franco Falcone -. Il rebranding ci ha permesso di evolverci e di costruire solide basi per un’espansione strategica, con l’obiettivo di offrire ai nostri ospiti esperienze di soggiorno uniche, autentiche e in perfetta armonia con il territorio".
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
Ma che vi abbiamo fatto?
Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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Intermodalità. Una mobilità sempre più sostenibile e interconnessa: grazie allo sviluppo di nuove infrastrutture e alla collaborazione con le principali compagnie aeree, il Gruppo FS punta a rendere il treno il mezzo privilegiato per raggiungere gli aeroporti, riducendo l’uso dell’auto e abbattendo le emissioni di CO2.
Attualmente, in Italia, sono 26 gli aeroporti già collegati alla rete ferroviaria o tramite soluzioni intermodali che includono autobus, airlink e people mover.
L’obiettivo del Gruppo FS è quello di trasformare il viaggio in un’esperienza integrata "door-to-door", garantendo ai passeggeri soluzioni di viaggio integrate e intermodali. "Guardando ai numeri non vedo la competizione tra treni e aerei. FS è un'azienda che rappresenta il Paese con 97mila dipendenti, quest'anno sono stati fatti 17 miliardi di investimenti e gestiamo circa 10 mila treni al giorno, per la maggior parte regionali", ha dichiarato l’ad del Gruppo FS Stefano Antonio Donarumma durante il Convegno Fit – Cisl "Trasporto aereo e ferroviario: strategie per un sistema integrato e competitivo".
Altre tratte
Tra le eccellenze già attive c’è il Leonardo Express, servizio che collega la stazione ferroviaria di Roma Termini all’aeroporto di Fiumicino con 126 treni al giorno e un totale di 350mila viaggiatori al mese. Molteplici anche i progetti in cantiere. A Venezia Marco Polo è prevista la realizzazione di una nuova tratta ferroviaria di circa 8 km che collegherà lo scalo alla linea ferroviaria Venezia-Trieste, migliorando i collegamenti tra l’aeroporto e il Nord-Est. Per incentivare l’integrazione ferro-aereo sono in corso ulteriori progetti per connettere all’infrastruttura ferroviaria anche gli aeroporti di Bergamo, Olbia, Brindisi e Trapani.
A Bergamo, la stazione verrà collegata all’Aeroporto di Orio al Serio con un tempo di percorrenza di soli 10 minuti. Si stima che, con l’attivazione del collegamento, gli spostamenti effettuati in treno saranno oltre 13mila al giorno, riducendo il numero di auto in circolazione.
Nell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda sarà realizzato un collegamento ferroviario di 3,4 km che si diramerà dalla linea Golfo Aranci-Macomer, consentendo di integrare lo scalo con il sistema ferroviario sardo. In Sicilia, invece si prevede l’attivazione di una nuova fermata "Aeroporto Vincenzo Florio" sulla linea Trapani-Birgi.
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Un nuovo tool per il monitoraggio dei dati operativi delle navi che consente una gestione efficiente dei consumi energetici e l’ottimizzazione delle prestazioni. Gnv ha installato il Sertica Performance di Rina sulla sua nave più recente, la Polaris. I test sono stati avviati già durante il viaggio inaugurale dalla Cina all’Italia, consentendo di identificare le modalità più efficienti per gestire i macchinari di bordo in base ai diversi profili di velocità e di ridurre al minimo il consumo di carburante.
Il sistema, installato su oltre 800 navi nel mondo, tra cui unità attualmente in costruzione, raccoglie i dati in tempo reale attraverso una rete di sensori installati a bordo, registrando parametri chiave come il consumo di carburante e la potenza dei motori e dei generatori. I dati acquisiti permettono di calcolare l'effettiva efficienza della nave, fornendo all’equipaggio e al management a terra una visione completa delle sue prestazioni.
Durante il viaggio della Polaris sono stati quindi simulati vari scenari operativi a diverse velocità e configurazioni, per esempio alternando l’uso dei generatori diesel e degli shaft generator (generatori di energia elettrica collegati direttamente all’asse dell’elica di una nave), per identificare le soluzioni più efficienti in termini di consumo di carburante. Successivamente, è stata testata l’impostazione operativa per la tratta Genova-Palermo, verificando la coerenza tra i risultati delle prove in mare e le previsioni. L’analisi ha confermato l’accuratezza del sistema, consentendo di definire la configurazione ottimale per ridurre il consumo di carburante.
Il progetto include anche lo sviluppo di modelli di performance predittivi ibridi basati sia su una modellazione fisico-ingegneristica, sia su tecniche avanzate di machine learning che hanno dimostrato una elevata accuratezza. I modelli di performance si sono dimostrati strumenti affidabili per stimare con precisione l’efficienza della nave e possono essere utilizzati sia come benchmark per monitorare il degrado delle prestazioni nel tempo, sia come simulatori di scenario nel caso di variazioni della rotta o del profilo operativo. Questa analisi può anche indicare la necessità di interventi di retrofit, come la pulizia dello scafo e dell'elica o la manutenzione dei motori.
«Stiamo compiendo passi significativi nello shipping sostenibile - sottolinea la energy efficiency director di Gnv, Ivana Melillo -. Tra gli sviluppi più rilevanti, spicca proprio l’introduzione nella flotta della Polaris, la prima di quattro nuove navi progettate per migliorare la sostenibilità nel trasporto marittimo. L'unità si distingue per gli elevati standard ambientali e può raggiungere un risparmio di carburante superiore al 30%, con una riduzione significativa delle emissioni di Co₂ rispetto al resto della flotta».
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Treni fermi domani 19 marzo. E' confermato lo sciopero nazionale proclamato dalle Organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie dalle ore 9 alle ore 17, che coinvolge il personale di Trenord, Trenitalia, Tper e Italo Ntv. E' stato revocato, invece, lo sciopero inizialmente indetto inizialmente dalle ore 21 del 18 marzo alle ore 21 del 19 da altre organizzazioni sindacali.
Lo sciopero di 8 ore dei ferrovieri annunciato per il prossimo 19 marzo da Fast-Confsal, Orsa Ferrovie e Ugl Ferrovieri ci sarà, dunque, a differenza di quello di Usb (che invece era di 24 ore). Lo confermano fonti sindacali. La protesta si articolerà in un primo sit-in il 18 marzo, dalle 10:30 alle 13:30, davanti al Mit, per proseguire con lo sciopero nazionale di 8 ore il 19 marzo, dalle 09:01 alle 17:59, con una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia.
Bus e metro a rischio venerdì 21 marzo
Trasporto pubblico a rischio per lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti per venerdì 21 marzo. A Roma l'agitazione coinvolgerà sia la rete Atac e i bus periferici gestiti dagli operatori privati. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20, come rende noto l'agenzia per la mobilità della Capitale.
A Milano l'azienda di trasporto pubblico Atm comunica che nel corso dello sciopero di 24 ore, saranno rispettare le seguenti fasce orarie di garanzia, nelle quali metro, bus e tram viaggeranno regolamente: da inizio servizio fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.
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[post_content] => La giunta regionale ligure, su proposta dell'assessore al turismo Luca Lombardi, ha approvato i criteri per la formazione specifica della professione di accompagnatore di media montagna per il biennio 2025/2026. Sarà il collegio regionale delle guide alpine Liguria che si occuperà dell’organizzazione e svolgimento del ciclo formativo. Il dirigente del settore turismo sostenibile e imprese turistiche si occuperà invece di procedere con tutti gli ulteriori conseguenti adempimenti connessi alla procedura, comprensivi delle necessarie modifiche tecniche, tra le quali anche quelle di attualizzazione del corso.
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«L'accompagnatore di media montagna è una professione che valorizza costantemente il turismo outdoor e favorisce senza ombra di dubbio la valorizzazione e la promozione del nostro entroterra rendendolo fruibile dodici mesi all'anno – precisa l'assessore al turismo Luca Lombardi - Per questa seconda edizione del corso si stima che il numero degli iscritti dovrebbe essere in costante aumento, a fronte delle numerose richieste di informazioni già pervenute».
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