2 novembre 2020 09:51
Si tinge di rosso il risultato semestrale di Ryanair, che nei mesi tra marzo e settembre 2020 segna una perdita netta di 197 milioni di euro, rispetto all’utile da 1,15 miliardi di euro totalizzato nello stesso periodo del 2019; i ricavi si sono fermati a 1,18 miliardi (-78%) mentre il load factor si è attestato al 72%, in calo di 24 punti percentuali rispetto al 96% del primo semestre 2019; i passeggeri trasportati sono stati solo 17 milioni, pari ad una flessione dell’80%.
La low cost irlandese ha accusato i governi dei Paesi Ue di continuare a “gestire male” la ripresa dei viaggi aerei mentre l’Inghilterra si prepara al secondo lockdown nel tentativo di frenare la seconda ondata di Covid-19. Iniziativa che il ceo del gruppo, Michael O’Leary, non manca di criticare: “La stessa Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha confermato che i lockdown dovrebbero essere l’ultima opzione. I lockdown sono di fatto un fallimento” ha sottolineato durante un’intervista alla Cnbc.
“Il gruppo – si legge in una nota ufficiale – prevede di trasportare circa 38 milioni di passeggeri nell’intero anno fiscale 2020-21, anche se questa stima potrebbe essere ulteriormente rivista al ribasso se i governi dell’Ue continueranno a gestire male i viaggi aerei e ad imporre restrizioni o blocchi di viaggio non scoordinati durante l’inverno”.
O’Leary lascia spazio però anche ad una nota positiva, prevedendo per la prossima estate “una domanda molto forte” che consentirà a Ryanair di offrire una capacità tra il 50% e l’80% rispetto ai livelli di traffico pre-pandemia. Il ceo si aspetta un contributo al miglioramento della redditività anche dalla consegna dei 30 Boeing 737 Max.
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Sulla base della sentenza della Corte d'Appello di Milano di gennaio che ha respinto le accuse delle ota, e in particolare quelle dell'agenzia di viaggi online spagnola eDreams, O'Leary ha ribadito che le conclusioni della Corte erano che le pratiche di Ryanair non solo sono «ragionevoli» ma che portano anche a una riduzione dei costi e delle tariffe per i consumatori. «Inoltre - ha proseguito il ceo - Ryanair protegge il consumatore dalle truffe delle ota e, come dichiarato dalla stessa Corte milanese, beneficia indubbiamente i consumatori, il che smentisce chiaramente le pretese dell'Agcm».
Tariffe più basse
«E’ vero che abbiamo una grande quota di mercato in Italia, con 60 milioni di passeggeri quest’anno, ma non perché deteniamo una posizione dominante, bensì perché offriamo le tariffe più basse» ha rimarcato O’Leary che ha sottolineato l’impegno per la trasparenza rivolto alla tutela dei consumatori, citando gli accordi già siglato con vari partner ota tra cui Tui, Kiwi, El Corte Inglés, Loveholidays On the Beach, ed eSky.
«Pensiamo che il caso sollevato dalle ota pirata non abbia alcun merito, ma qualora l’Agcm si schierasse contro di noi domani, faremo appello al Tar del Lazio. E vinceremo».
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La compagnia aerea è stata infatti costretta a bloccare la propria flotta di Boeing 737 Max 9 per tre settimane in seguito all'incidente che lo scorso gennaio aveva coinvolto un velivolo della Alaska Airlines.
United ha registrato una perdita ante imposte di 164 milioni di dollari nel primo trimestre e ha dichiarato che altrimenti «avrebbe registrato un utile trimestrale».
Il vettore statunitense conta 79 Boeing 737 Max 9 nella sua flotta, più di qualsiasi altra compagnia aerea e seconda solo ad Alaska Airlines. Le due sono state costrette a cancellare migliaia di voli a causa delle ispezioni effettuate a gennaio prima che l'autorità di regolamentazione dell'aviazione statunitense autorizzasse i velivoli a riprendere il volo.
Scott Kirby, ceo di United, ha dichiarato: «Abbiamo modificato il nostro piano di flotta per rispecchiare al meglio la realtà di ciò che i produttori sono in grado di consegnare».
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Nonostante l'interruzione dell'attività del Boeing, il vettore ha registrato una forte domanda di voli nazionali e transatlantici, oltre a una ripresa della spesa per i viaggi aziendali.
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[post_content] => Quella di Qc Spa of Wonders è una realtà in continuo divenire, che fino al 21 aprile si racconterà negli spazi di Casa Qc sui Navigli, interagendo con gli ospiti della Milano Design Week e presentando la nuova campagna Wonder makes memories realizzata con gli artisti Jacopo di Cera e Pietro Terzini. Qc persegue quello che è stato sempre il suo obiettivo: portare qualità di vita ai propri ospiti.
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[post_content] => Le compagnie aeree low cost si confermano la scelta prediletta dei viaggiatori italiani, con una quota di mercato che nel 2023 ha raggiunto il 65% e, in particolare, il 69,2% sulle rotte domestiche e il 62,5% su quelle internazionali.
L'analisi è quella elaborata da Il Corriere della Sera in base ai dati di traffico dell'Enac, che evidenziano inoltre il predominio di Ryanair: lo scorso anno il vettore irlandese ha trasportato quasi 56 milioni di passeggeri, in altre parole più della metà degli italiani che hanno scelto di volare e un viaggiatore su tre (considerate tutte le nazionalità) tra quelli che sono transitati dagli aeroporti italiani.
In pratica, la low cost ha imbarcato più passeggeri del totale di quelli trasportati dai successivi cinque vettori in classifica: easyJet, Ita Airways, Wizz Air, Vueling e Lufthansa.
Tra le curiosità emerse anche la perdita del primato di rotta più traffico d'Italia della Roma Fiumicino-Catania, che nel 2023 si è fermata a 1,56 milioni di passeggeri (in entrambe le direzioni, rispetto al dato di 1,54 milioni dell’anno precedente), meno degli 1,75 milioni della Roma-Madrid (1,29 milioni nel 2022). Un sorpasso solo in parte dovuto all’incendio del Terminal 1 dello scalo siciliano che ha spostato diversi voli in altri impianti, soprattutto a Comiso.
Da segnalare infine la significativa crescita del traffico su Roma (che nel 2023 si è confermato l'aeroporto più utilizzato): complice anche l’espansione dell'attività di Ita Airways, il “Leonardo da Vinci” è tornato al primo posto sulle rotte intercontinentali: sul gradino più alto del podio troviamo la Fiumicino-New York Jfk, con quasi 1 milione di passeggeri trasportate in entrambe le direzioni (981.030), che supera così la Milano Malpensa-Jfk (833 mila viaggiatori) che nel 2022 si era ritrovata prima. Lo scalo lombardo si conferma però principale base italiana del trasporto merci.
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Tra le novità principali del 2023, si segnala inoltre la modifica del modello di business relativo alla contrattazione alberghiera, che ha aggiunto una parte significativa di acquisto in vuoto per pieno di strutture selezionate alla precedente formula di free sale, utilizzata negli anni precedenti. Sono nati così gli Amareclub. "In Sardegna, in particolare, la capacità acquisita per il primo anno in vuoto per pieno, e quindi non soggetta a rincari, è stata in parte utilizzata per sussidiare il caro trasporti. Per il futuro si sta valutando l’acquisizione di una piccola parte dell’esigenza di trasporto attraverso contratti di acquisizione della capacità in vuoto pieno per proteggersi in parte dalle forti oscillazioni. Il nuovo prodotto progettato per destagionalizzare l’attività Amaresharm è stato lanciato sempre nel corso del 2023 e subito addormentato a valle degli eventi del 7 ottobre in Israele. Contemporaneamente si è spinto con maggior forza rimodulando gli investimenti sui due nuovi prodotti Amareturchia e Amarekenya, la cui performance è risultata più che soddisfacente, compensando tuttavia solo in parte la marginalità attesa perduta".
Sempre l'anno scorso è poi iniziato un percorso di distribuzione multicanale, che ha compreso anche le agenzie di viaggio: "L’azienda ha stipulato un patto con la rete distributiva italiana mettendo a disposizione un portale digitale costruito per la commercializzazione dei servizi travel tramite adv". E' stata inoltre implementata la vendita tramite canali addizionali dei servizi del partner Trawellco s.p.a., con cui Sostravel ha un accordo commerciale di distribuzione: coinvolti, tour operator, agenzie di viaggio, network, aziende di welfare e compagnie di crociera, che possono ora incorporare o vendere gli stessi servizi Lost luggage concierge e Dr. Travel ai loro clienti.
Approvato infine pure il piano industriale 2023 – 2027 con le strategie che la società intende intraprendere per la crescita del business, "puntando sullo sviluppo di soluzioni digitali di viaggio proprietarie denominate private label, che includono la concezione digitale e la distribuzione online di viaggi con i marchi AmareItalia, AmareSharm e AmareKenya, Amareturchia. L’investimento effettuato per la struttura Jumbo resort, di cui sostravel ha la commercializzazione in esclusiva mondiale per tre anni, ha trovato il gradimento del maggior player Italiano di turismo che con il marchio Edenviaggi / gruppo Alpitour che ha deciso di distribuire la metà delle camere della struttura per il 2023 a partire dal mese di febbraio 2023". Gli obiettivi per il 2027 prevedono in particolare che i ricavi totali raggiungano quota 32 milioni, con un ebitda di 3,8 mln.
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«Ryanair sta mentendo ed è chiaramente in preda al panico dopo essere stata messa alle strette dalle autorità di regolamentazione. Si comportano spudoratamente come se fossero al di sopra della legge, ma non lo sono e saranno ritenuti responsabili nella misura massima consentita dalla legge.
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Ryanair non dettare lezioni
Questo comportamento è inaccettabile e dimostra il disprezzo di Ryanair nei confronti delle autorità di regolamentazione e di controllo e dei consumatori da loro tutelati.
L'Agcom sta adempiendo al suo mandato e Ryanair non può dettare le azioni di questo o di qualsiasi altro regolatore: Ryanair deve smettere di mentire e rispettare la legge, una volta per tutte.
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[post_content] => «Stiamo rispondendo alle obiezioni che l’Europa sta sollevando e studieremo anche le remedies legate alle sovrapposizioni, che non esistono tra noi e Lufthansa»: Antonio Turicchi, presidente di Ita Airways, risponde così in merito alle preoccupazioni espresse dalla commissione Ue sulle tratte tra Roma e il resto del mondo: «Lì non c’è il problema». In altre parole la risposta si concentrerà sulle rotte europee in sovrapposizione.
L'affermazione di Turicchi, ripresa da Il Sole 24 Ore (a margine del convegno su “Modalità e sfide future tra sviluppo delle reti e crescente instabilità globale” organizzato da Regione Lombardia nell’ambito del G7 dei Trasporti a Milano), arriva in vista dell'attesa risposta della Commissione europea che nello Statement of objections inviato lo scorso 25 marzo al Mef e a Lufthansa aveva dato un mese di tempo per rispondere ai rilievi mossi sull’acquisizione da parte del colosso tedesco di una quota del 41% della compagnia aerea italiana.
Le rotte
Oggetto del contendere sono le rotte a corto raggio tra l'Italia e i paesi dell’Europa centrale, dove i competitor sono principalmente le low cost; le rotte di lungo raggio fra l’Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone, considerando le attività di Ita, Lufthansa e dei suoi partner in joint venture un’unica entità (comprese, dunque, United Airlines, Air Canada e All Nippon Airways); infine, la posizione dominante di Ita nel city airport di Milano Linate.
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[post_content] => Ryanair ha chiesto di spiegare perché ha permesso all'Agcom di essere ingannata dalle ota come eDreams. E perché ha ignorato la recente sentenza della Corte d'Appello di Milano, che ha respinto le false affermazioni delle ota. Stabilendo inoltre che la politica di vendita diretta di Ryanair fosse "ragionevole" e ha portato a costi più bassi e tariffe inferiori.
«L'Agcom e il suo presidente Roberto Rustichelli non devono lasciarsi ingannare dalle affermazioni delle ota come eDreams - afferma michael O'Leary -. Soprattutto quando queste affermazioni contraddicono le recenti dichiarazioni “market-sensitive” rilasciate ai propri investitori e la sentenza pro-consumatore della Corte d'Appello di Milano del gennaio 2024».
La battaglia continua
Ryanair ha firmato accordi "Approved ota" con molteplici ota, tra cui Loveholidays, Kiwi, TUI, On the Beach, eSky e El Corte Inglés. Queste partnership si basano su prezzi trasparenti per i consumatori come richiesto dalla normativa Ue. Ció contrasta con il modello delle ota attualmente utilizzato da eDreams ed altri, che comporta lo screenscraping di Ryanair.com, e il rigonfiamento dei prezzi delle compagnie aeree con sovrapprezzi nascosti o "tasse" che danneggiano i consumatori italiani.
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