4 novembre 2024 09:49
Segno meno per il primo semestre di Ryanair: nel periodo compreso tra marzo e fine settembre la low cost ha registrato un calo dei profitti, legato alla diminuzione dei prezzi dei biglietti, e ha anticipato una revisione al ribasso delle previsioni di crescita dei passeggeri, a causa dei ritardi nelle consegne da parte di Boeing.
La compagnia aerea ha infatti riportato un utile netto di 1,79 miliardi di euro, pari ad con una flessione del 18% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (2,18 miliardi di euro). Il traffico è cresciuto del 9% fino alla cifra record di 115 milioni, ma la tariffa media è scesa del 10% (-15% nel primo trimestre e -7% nel secondo trimestre). I ricavi totali del primo semestre sono aumentati dell’1% a 8,69 miliardi di euro.
Considerate le consegne in ritardo dei nuovi aeromobili, Ryanair ritiene “ragionevole” moderare l’obiettivo di crescita del traffico per l’intero esercizio 2026 a 210 milioni di passeggeri (in precedenza 215 milioni). Mentre per l’anno fiscale 2025 la stima passeggeri rimane compresa tra 198 e 200 milioni (+8%), salvo – anche in questo caso – peggioramento nei ritardi nelle consegne dei Boeing.
«I costi unitari hanno avuto un buon andamento nel primo semestre, poiché il divario di costo tra Ryanair e le compagnie aeree competitor dell’Ue continua ad ampliarsi – ha commentato il ceo del gruppo Ryanair, Michael O’Leary -. Ci aspettiamo che i costi unitari per l’intero anno siano sostanzialmente stabili, poiché i nostri risparmi sulla copertura del carburante, i forti interessi attivi e una modesta compensazione per i ritardi degli aeromobili compenseranno ampiamente l’inflazione dei costi ex-carburante (in particolare gli stipendi dell’equipaggio e gli aumenti di produttività, le maggiori commissioni di movimentazione e Atc e l’inefficienza dei costi dei ripetuti ritardi nelle consegne del B737). Le prenotazioni anticipate suggeriscono che la domanda del terzo trimestre è forte e il calo dei prezzi sembra moderarsi. Restiamo cauti sulle prospettive delle tariffe medie del terzo trimestre, prevedendo che saranno leggermente inferiori rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente (soggetto alle prenotazioni di Natale e Capodanno in chiusura)».
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[post_content] => La Thailandia è una destinazione emozionale ed è un paradiso per tutti i viaggiatori, anche per gli honeymooners. Sono almeno 20 i motivi per scoprirla, spiega Mario Degli Innocenti dell’Ente del turismo thailandese in Italia, sottolineando come gli arrivi siano cresciuti grazie al volo giornaliero di Thai Airways da Milano Malpensa che, da luglio a metà novembre ha portato 200 mila viaggiatori in destinazione, tornando ai numeri pre-pandemici.
«La Thailandia può essere proposta tutto l’anno, tenendo conto della stagionalità. È un paese tropicale a regime monsonico, quindi ci sono 2 stagioni: quella umida delle piogge che va da maggio/giugno fino a ottobre inoltrato e quella secca da novembre a maggio, si possono scegliere diverse aree del paese con diverse condizioni climatiche. L’ospitalità locale, la Thainess, è davvero unica, come lo sono la tranquillità e la sicurezza. Le statistiche ci dicono che la Thailandia è una delle destinazioni più sicure al mondo. Bangkok, che è la città più prenotata al mondo per il 2025 (seguita da Parigi, Londra e Roma) pur essendo abitata da 13 mln di persone, è estremamente sicura. È stata istituita una Polizia Turistica, da contattare digitando 1155 sullo smartphone. L’elevato standard degli alberghi in tutto il paese consente avere un’esperienza di alto livello pagando meno che in tante altre destinazioni e il rapporto qualità/prezzo è sempre vantaggioso.
Anche per questo - continua Degli Innocenti - la scorsa settimana l’importante rivista Travel+Leisure ha decretato la Thailanda “destinazione dell’anno” per il 2025 e otteniamo tanti riconoscimenti: Lonely Planet, ad esempio, ha inserito la Thailandia nei “Best in Travel 2025”. Il mare, sia nel golfo che sul versante occidentale, accoglie meravigliosi siti di immersione, per incontrare mante giganti, tartarughe e delfini, ammirando i fondali colorati e le spiagge bianche non scottano mai perché la sabbia è di origine organica e non minerale.
A solo un’ora e mezza dall’aeroporto di Bangkok - viaggiando in auto e poi in barca - si raggiunge Koh Samet con i suoi meravigliosi resort affacciati su spiagge esclusive come il “Paradee”, perfetto per i viaggi di nozze e per chi non ha tempo per arrivare a Phuket o alle splendide isole del Golfo e del Mare delle Andamane. Su ogni spiaggia c’è poi un’ampia proposta di sport balneari.
Tra i 20 motivi per visitare la Thailandia bisogna ricordare lo shopping, con le sete preziose e i manufatti in legno di teak, in particolare al Nord. A Bangkok si trovano delle mecche dello shopping: opulenti e sfarzosi centri commerciali che vendono di tutto. Ma i turisti sono soprattutto attratti dai colorati mercatini thailandesi, come quelli galleggianti, sulla linea della ferrovia - dove tutto viene spostato ogni volta che passa un treno - o come Chatuchak: il mercato all’aperto più grande del mondo con le sue 16mila bancarelle.
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In Thailandia è importante il retaggio culturale, dal Nord al Sud, tra templi antichi e moderni e architetture suggestive, come il sito Unesco di Sukhothai, una delle capitali storiche del regno del Siam, rimasta intatta perché coperta dalla giungla e oggi visitabile anche in bicicletta. Oppure a Nord Est i templi misteriosi del regno Khmer o, ancora, la meravigliosa Ayutthaya, per 4 secoli capitale del Siam e non lontana da Bangkok: fu costruita su un ansa di un fiume che l’ha protetta naturalmente nel corso del tempo.
La Thailandia è ideale per praticare il golf - ci sono oltre 300 campi. Tra i motivi per visitare questo paese c’è anche Bangkok: uno scrigno dal punto di vista culturale con templi come il Wat Arun (il tempio dell’alba) o il Grand Palace (il palazzo reale) e il Wat Poh, il più antico tempio della città che ospita la prima università medica della Thailandia, dove i massaggiatori imparano la loro arte. A Bangkok la night-life è sorprendente: è “la città che non dorme mai”. - conclude Degli Innocenti – Infine l’importanza del turismo-sostenibile, un turismo community-based che include tutti i gruppi etnici del paese e consente al turista di vivere esperienze fuori dall’ordinario, sperimentando la vita quotidiana degli abitanti».
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[post_content] => Korean Air ha completato l'acquisizione di Asiana Airlines, quattro anni dopo aver annunciato la sua decisione il 16 novembre 2020. Oggi, 12 dicembre, la compagnia ha infatti acquisito 131.578.947 azioni di nuova emissione di Asiana Airlines, che rappresentano una quota di proprietà del 63,88%.
L'investimento totale ammonta a 1,8 trilioni di won (1,3 miliardi di dollari).
Asiana Airlines terrà un'assemblea generale straordinaria degli azionisti il 16 gennaio 2025 per nominare i nuovi consiglieri di amministrazione scelti da Korean Air.
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[post_content] => Sea Prime è tra gli espositori di Mebaa 2024, uno dei principali appuntamenti per la business aviation, in corso a Dubai fino al 12 dicembre (stand 883).
La kermesse rappresenta un’occasione unica per presentare il progetto infrastrutturale che coinvolge Linate Prime: con i lavori in corso per l'ampliamento del Terminal e delle aree di parcheggio, il progetto migliorerà i servizi ai passeggeri e fornirà nuovi spazi lounge. L'espansione, in linea con le prossime Olimpiadi Invernali di Milano Cortina del 2026, è progettata per migliorare l'esperienza di viaggio dei clienti locali e internazionali.
Un aspetto qualificante del progetto è l’ampliamento di circa 10 mila m2 del piazzale aeromobili, che precederà i lavori del terminal.
“Il progetto di espansione di Linate Prime è un passo significativo nel nostro impegno per fornire un'esperienza di alto livello ai nostri clienti, compresi quelli dal Middle East che rappresentano circa il 5% del traffico gestito nei nostri scali - ha dichiarato Chiara Dorigotti, ceo di Sea Prime -. Con il comfort e l'efficienza al centro di questo nuovo sviluppo, stiamo rafforzando la nostra posizione di leadership nella business aviation in Italia e in Europa, preparandoci anche alle esigenze delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina del 2026”.
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[post_content] => Assoviaggi e festività. Con la festa dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre, si apre tradizionalmente il periodo delle festività invernali: saranno circa 2 milioni gli italiani che faranno un viaggio o una vacanza per le prossime feste natalizie e di fine anno attraverso i servizi delle agenzie.
Ma le richieste di prenotazione sono in calo del 4% rispetto allo scorso anno: il mercato del turismo globale in forte ripresa ha comportato l’aumento delle tariffe in tutto il mondo, ma gli alti costi dei servizi turistici pesano in particolar modo sul mercato domestico, con i viaggiatori italiani che hanno meno capacità di spesa.
Uno scenario che però non dovrebbe compromettere i risultati dell’anno: il fatturato delle imprese del turismo organizzato si avvia verso una crescita nel 2024 del +5%, grazie soprattutto alle buone prestazioni registrate ad inizio 2024.
È questa la sintesi che emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 648 agenzie di viaggio.
Le vendite
I dati della ricerca confermano il cambiamento delle abitudini di viaggio degli italiani, mentre si assesta un trend ormai consolidato per il turismo organizzato: l’aumento dei costi dei servizi turistici frena la domanda nel periodo delle festività e sposta le vacanze lontano dai periodi di alta stagione.
Le agenzie di viaggio segnalano, infatti, una flessione dei volumi di vendita per le prossime festività del -3,4% per le prenotazioni dei viaggi all’estero, mentre la contrazione si fa più marcata per le prenotazioni delle destinazioni italiane: -5,2%.
Ma se la domanda di viaggi per l’ultimo periodo dell’anno rallenta, questo non avviene in maniera uniforme per le diverse macroaree geografiche: per quanto riguarda la richiesta di prenotazioni, si registrano andamenti meno positivi nelle regioni del Nord Ovest, rispetto alle regioni del Nord Est e del Centro che evidenziano, invece, risultati migliori.
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[post_content] => Ci sono due nuovi ingressi nel portfolio Mandarin Oriental Hotel Group da inizio 2025: l'Hôtel Lutetia a Parigi e il Conservatorium Hotel ad Amsterdam.
Una volta finalizzate le trattative con i relativi consigli aziendali, l'Hôtel Lutetia sarà ribattezzato Mandarin Oriental Lutetia, Paris, mentre l'Hotel Conservatorium - che terminerà la ristrutturazione nel gennaio 2026 - diventerà Mandarin Oriental Conservatorium, Amsterdam.
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“Questi nuovi accordi di gestione a lungo termine di due degli hotel che hanno fatto la storia d'Europa sono importanti per la nostra strategia di espansione e per il rafforzamento della presenza del marchio nelle principali destinazioni mondiali - ha sottolineato Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental -. L'ingresso di Hôtel Lutetia nel nostro portfolio, 115 anni dopo la sua apertura, rafforza ulteriormente la presenza del gruppo in questo mercato, dove gestiamo il Mandarin Oriental, Paris in Rue Saint Honoré dal 2011. Con due Palace hotel a Parigi, uno sulla Rive Gauche e uno sulla Droite, riaffermiamo il nostro impegno nel mercato dell'ospitalità francese. Abbiamo infatti esperienza nella gestione di due hotel in destinazioni chiave del centro città - tra cui Hong Kong, Londra, Pechino e presto Dubai - dove siamo riusciti a mostrare due aspetti distinti di ciascuna destinazione. Inoltre, l'aggiunta del Conservatorium Hotel incrementa ulteriormente la nostra presenza nelle principali Capitali europee.”
Entrambi gli hotel manterranno la proprietà della compagnia Locka Holding BV. “Da quando abbiamo aperto gli hotel, abbiamo notato una crescente soddisfazione da parte degli ospiti, rendendoli mete ambite in Europa - ha commentato il fondatore, Alfred Akirov -. Questa partnership segna un capitolo significativo nella storia di entrambe le proprietà e siamo certi che l'esperienza di Mandarin Oriental Hotel Group nel campo dell'ospitalità eleverà ulteriormente queste proprietà portando nuovi ospiti a scoprire la destinazione.”
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[post_content] => La Vallonia è una delle tre regioni del Belgio: a 700km di distanza dall’Italia, è una terra ricca di storia, cultura e bellezza naturale. Il numero dei visitatori internazionali ha raggiunto quest’anno i 9 milioni.
«Anche l’Italia è andata molto bene con 78.000 pernottamenti. Nel 2023 abbiamo superato il dato positivo del 2019 e nel 2024 c’è stata un’ulteriore crescita: del 10% sul 2022 e del 14% sul 2019. - afferma Silvia Lenzi, italian market manager di VisitWallonia - La Vallonia ha un patrimonio architettonico e storico, con le belle città d’arte Liegi, Mons, Tournai, Charleroi, Dinant e la capitale Namur. Gli spostamenti sono facili perché si viaggia comodamente in treno, scegliendo una modalità green. Le distanze sono relative perché la regione si estende per 17.500 kmq, è la metà della Sicilia. Il territorio ha però una grande concentrazione di città, villaggi, castelli e abbazie, dove vivere esperienze attive. Molti manieri sono arredati e anche abitati: famiglie antiche e cordiali accolgono i visitatori e mantengono le dimore avite grazie alle visite: si possono fare itinerari a piedi o in bicicletta intorno ai castelli per vivere più lentamente una vacanza e apprezzarla a fondo, regalandosi del tempo».
La Vallonia è una regione molto speciale, che ha qualcosa da offrire a tutti: coppie e famiglie. C’è un popolo di camperisti italiani che arriva in Vallonia per la presenza di campeggi e aree di sosta comunali attrezzati: è la scelta ideale per ridurre i costi e prolungare la durata del soggiorno. L’età media dei visitatori va dai 25 ai 54 anni, ma ci sono anche molti 60enni. I viaggiatori italiani arrivano in macchina o con l’aereo - Ryanair vola in Vallonia a Charleroi da 23 aeroporti italiani, mentre Brusselles Airlines vola da 10 scali italiani. L’aeroporto di Bruxelles è collegato via treno a diverse città della Vallonia, ma scegliendo un fly&drive c’è qualcosa da vedere e da vivere ogni 5/10km.
«Abbiamo 1500km. di vie lente per chi ama andare piedi, in bicicletta o a cavallo. Percorsi da seguire alla scoperta di monumenti o dei circa 50 patrimoni Unesco. - prosegue Lenzi - Siti come Waterloo, che commemora l’importante battaglia del 1815, ma anche i 4 maggiori centri minerari della Vallonia - una testimonianza storica che gli stessi minatori hanno voluto preservare - o i Beffroi: le caratteristiche torri civiche delle città, utilizzate in passato per comunicare e segnalare i pericoli e oggi visitabili per ammirare il panorama o per conoscere la storia. Tra le proposte anche le passeggiate o il trekking lungo le alzaie dei fiumi, seguendo un itinerario delle 3 frontiere che collega Belgio, Olanda e Germania, oppure le mini-crociere sul fiume Mosa: magari partendo dalla città fortificata di Dinant, dove sono nati il sassofono e anche la birra Leffe».
In Vallonia è sempre stata importante l’attenzione all’ambiente: sin dall’800 la regione si è presa cura del proprio patrimonio naturale; per questo è una terra ricca di boschi e foreste e c’è una grande varietà di paesaggi. «Anche se il turismo aumenta da marzo a settembre, la Vallonia è un territorio per tutte le stagioni con il foliage autunnale delle riserve naturali e la possibilità di visitare le riserve faunistiche, ascoltando l’emozionante bramito del cervo, o vedendo i Big Five europei: l’orso bruno, la lince, il lupo, lo sciacallo dorato e il ghiottone, per i quali è stato avviato un progetto di protezione insieme con il Wwf.
La gastronomia è in primo piano tutto l’anno con i prodotti tipici, mentre alla fine dell’anno la Vallonia vive l’attesa del Natale tra profumi, colori e meraviglia. Tanti gli spettacoli, con suoni e luci e proiezioni in monumenti storici. «Quest’anno saranno le storie dei Puffi ad accompagnare il percorso degli ospiti nella cittadella di Dinant, i divertenti personaggi amati da grandi e piccini che sono nati proprio in Belgio. - conclude Silvia Lenzi - In ogni città e villaggio ci sono mercatini di Natale dove trovare idee regalo, gustare specialità stagionali e bere le gustose birre locali».
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[post_content] => Sncf Voyages Italia - Svi - ha scelto Caroline Chabrol come nuova direttrice generale: la società si prepara così al debutto nei collegamenti di Alta Velocità in Italia, previsto per il 2026.
Il suo ruolo sarà inizialmente quello di condurre la ripresa del servizio ferroviario tra Milano e Parigi, e contribuirà allo sviluppo dell’offerta di alta velocità con i nuovi treni TgvM di ultima generazione, promuovendo l'innovazione e la mobilità sostenibile come alternativa al trasporto aereo e su gomma.
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[post_content] => Obiettivo 1,3 milioni di passeggeri per fine 2024, in attesa del decollo - nel 2025 - di quattro nuove destinazioni: accelera la crescita del Trieste Airport che già da questo dicembre assumerà nuove risorse per supportare lo sviluppo.
“Dopo un primo anno di proficua collaborazione con Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa, progetto che ci ha visti impegnati in diverse attività sia sul fronte della ricerca e selezione che dello sviluppo di collaborazioni con alcuni Istituti Scolastici del territorio, siamo orgogliosi di potere confermare questa partnership anche per il 2025”, ha annunciato Roberta Paulin, permanent recruitment manager di Adhr Group.
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Le novità 2025
Tra le novità - oltre alla svolta green di Trieste Airport, che sta riducendo drasticamente le emissioni di CO₂ grazie all’impianto fotovoltaico più grande in esercizio in un aeroporto italiano e il nuovo parco mezzi elettrici per l’operatività dello scalo - l’aggiunta di nuove destinazioni.
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[post_content] => Ryanair amplia il raggio d'azione da Miano Malpensa, con due nuove rotte: dal prossimo 30 marzo 2025 l'aeroporto vedrà il debutto del collegamento verso Pescara, che sarà operativo tutti i giorni, una volta al giorno a/r fino all’1 giugno quando saliranno a due i voli giornalieri che collegheranno l’Abruzzo al capoluogo lombardo e viceversa: uno al mattino presto e uno alla sera, sette giorni su sette.
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