24 March 2025

Ryanair: già cancellati 400 voli a causa dello sciopero dei controllori di volo in Francia

[ 0 ]

Ryanair ha cancellato circa 400 voli in Europa a causa dello sciopero di 36 ore iniziato lunedì dai controllori del traffico aereo francesi. Secondo quanto dichiarato dal ceo del gruppo, Michael O’Leary, “la grande maggioranza” delle cancellazioni riguarda rotte la cui destinazione finale non è la Francia, ma quelle che “sorvolano” quel Paese.

«Rispettiamo il diritto di sciopero dei controllori di volo francesi, ma se scioperano, i voli che dovrebbero essere cancellati sono quelli nazionali o locali in Francia», ha dichiarato in un video messaggio pubblicato sull’account Twitter della compagnia aerea, ripreso dall’Agi. O’Leary ha sottolineato che i viaggiatori in Francia hanno “altre alternative”, come la ferrovia ad alta velocità o la strada, e ha insistito sul fatto che Ryanair sta “inutilmente cancellando” i voli perché la Commissione europea, “presieduta da Ursula von der Leyen”, “non interverrà”.

«È indifendibile che i voli dall’Irlanda all’Italia, dalla Polonia al Portogallo o dalla Spagna alla Germania debbano essere cancellati solo perché la Francia vuole dare priorità ai suoi voli nazionali per cancellare tutti i sorvoli”, ha dichiarato O’Leary.

Il ceo ha anche ricordato che la scorsa settimana la compagnia aerea ha inviato alla Commissione europea una petizione firmata da 1,1 milioni di clienti che chiede all’esecutivo dell’Ue di proteggere i cieli in modo che gli aerei possano sorvolare i Paesi in cui sono in corso gli scioperi, in particolare la Francia.

Negli ultimi cinque mesi, secondo Ryanair, ci sono stati 58 giorni di sciopero dei controllori, undici volte di più rispetto al 2022, che hanno costretto le compagnie aeree a cancellare “migliaia di voli” che dovevano sorvolare l’Ue da Spagna, Germania, Italia, Regno Unito e Irlanda. Nel frattempo, ha denunciato, la legge francese consente servizi minimi per proteggere i voli nazionali e a corto raggio.

«È ingiusto. La Francia (e tutti gli altri Stati membri) dovrebbero utilizzare queste leggi sui servizi minimi per proteggere il traffico che vola sul (loro territorio) durante gli scioperi dei controllori, come fanno in Grecia, Italia e Spagna», ha dichiarato un portavoce della compagnia aerea irlandese in un comunicato. 

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487122 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Presto due nuovi hotel Baglioni in Italia e Grecia. "Li annunceremo a breve", ha rivelato in occasione della terza edizione dell’Hôtellerie Summit Pambianco a Milano Massimo Baldo, che da fine 2023 ha preso il posto di Guido Polito alla guida della compagnia italiana, in qualità di vice president Europa The Palace Company. Quest'ultimo è il gruppo messicano che a novembre 2022 ha acquisito proprio Baglioni, in un'ottica di espansione e diversificazione della propria offerta. "Attorno al 60% del nostro fatturato, che nel 2024 è stato di 1,7 miliardi di dollari, proviene dalla divisione vacation club - ha raccontato lo stesso Baldo, spiegando la ratio dell'operazione -. Ne fanno parte circa 97 mila membri, l’82% dei quali proviene dal Nord America. Il modello garantisce un alto grado di fidelizzazione, per un pubblico a cui tuttavia dovevamo offrire alternative in destinazioni differenti. E l’Italia, seguita da Grecia e Francia, erano tra i Paesi in cima alla lista dei desideri dei nostri ospiti". Nei piani della compagnia messicana il marchio tricolore sarebbe inoltre destinato a debuttare anche ai Caraibi, innescando sinergie con gli altri brand del gruppo: i Palace e Moon Palace, dedicati ai resort all inclusive per famiglie da 300-400 camere e oltre le mille chiavi rispettivamente, nonché il format adults-only con focus sul benessere Le Blanc, che presto verrà sviluppato nel Vecchio continente. A sostenere i piani europei della compagnia, un cannone da 1 miliardo di euro in equity in cinque anni da utilizzare per operazioni di acquisizione diretta. [post_title] => Baldo, The Palace Company: presto due nuovi Baglioni in Italia e Grecia [post_date] => 2025-03-21T12:14:25+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742559265000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487108 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Negli Usa sono in aumento i casi di viaggiatori bloccati alle dogane al loro in arrivo. A volte respinti, in altri casi portati in centri di permanenza temporanea. Il Corriere della Sera ha scritto su questa materia e  ha messo in evidenza come questo può impattare sul turismo e sulle prenotazioni verso gli States.  Di recente il ministero degli Esteri della Germania ha modificato le raccomandazioni di viaggio per gli Stati Uniti avvertendo che “le false dichiarazioni sul motivo del soggiorno o anche un leggero superamento della validità del visto possono portare all’arresto, alla detenzione e all’espulsione”. Si sono moltiplicati i casi di cittadini europei respinti alla frontiera statunitense. Alcuni tedeschi sono stati trattenuti per giorni, come accaduto a Jessica Brösche, bloccata per 46 giorni, o Lucas Sielaff, trattenuto per 16 giorni in un centro di deportazione. A uno studioso francese è stato negato l’ingresso nel Paese, secondo l’Afp per le sue idee. Gli sono stati controllati telefono e pc in cui sono state trovate critiche alle politiche di Trump nei confronti del mondo accademico.  Opportunità Come spiega il Corriere della Sera, chi viaggia verso gli Usa comincia a fare valutazioni sull’opportunità di rimandare o cancellare il volo in direzione Stati Uniti. L’argomento sarà affrontato nella prossima riunione dell’organizzazione che riunisce gli aeroporti. Per ora questa nuova linea di fermezza alla dogane statunitensi non ha impattato significativamente sulle prenotazioni aeree, spiegano le compagnie. Ma il timore è che i vacanzieri possano a breve iniziare a scegliere altre destinazioni. Secondo Tourism Economics i viaggi internazionali verso gli Usa caleranno del 5% quest’anno a causa delle “politiche e la retorica divisiva dell’amministrazione Trump”, con una perdita di 64 miliardi di dollari per il settore turistico.  Il quotidiano milanese nella sua analisi ha verificato che secondo i dati del Dipartimento americano della sicurezza interna, nei primi due mesi del 2025 si nota un calo degli stranieri in ingresso negli Usa rispetto al bimestre del 2024: -9,5% dall’Italia, -6% dalla Francia, -7% dalla Germania. [post_title] => Usa: le dogane diventano passaggi difficili. Impatto sul il turismo? [post_date] => 2025-03-21T11:07:52+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742555272000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487103 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Dovremmo prendere esempio dagli spagnoli, invece di continuare a stringere accordi per margini sempre più risicati. Infatti oltre 400 hotel spagnoli hanno già aderito alla class action avviata dall'Associazione spagnola dei direttori d'albergo contro Booking.com. La richiesta mira al risarcimento economico dei danni derivanti dall'applicazione delle controverse clausole di parità, recentemente contestate dalla Corte di giustizia dell'Unione europea. "Presentare un reclamo a Booking.com può sembrare intimidatorio, ma è un diritto che hai come albergatore", sottolinea l'associazione. Il numero dei partner è cresciuto notevolmente da gennaio, quando sono stati contati circa 300 esercizi. Risarcimento Questa mossa arriva in un momento in cui il settore alberghiero spagnolo chiede all'ota un risarcimento che potrebbe raggiungere potenzialmente i 3 miliardi di euro. La cifra è stimata in base all'impatto delle politiche commerciali della piattaforma, in particolare della clausola di parità, in vigore tra il 2004 e giugno 2024, anche se varierà a seconda del numero di hotel che aderiranno. La Corte di giustizia dell'UE ha stabilito nel settembre 2023 che tali clausole violano il diritto europeo, confermando così la sentenza della Commissione nazionale per il mercato e la concorrenza, che aveva imposto a Booking una sanzione storica di 413 milioni di euro. [post_title] => 400 hotel in class action contro Booking. Risarcimento sulla clausola di parità [post_date] => 2025-03-21T10:58:32+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742554712000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487080 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il salone del camper, giunto alla 16^ edizione, si svolgerà dal 13 al 21 settembre. Organizzata da fiere di Parma in collaborazione con Apc, associazione produttori caravan e camper, la manifestazione è prima in Italia e seconda in Europa per numero di visitatori, espositori e metri quadrati occupati. Da gennaio a dicembre 2024, il numero di immatricolazioni di camper in Italia ha registrato un aumento del 19,20% rispetto all’anno precedente, una cifra che evidenzia il sempre più positivo approccio degli italiani verso questo strumento per il tempo libero. In tutta Europa si è registrato un incremento delle immatricolazioni di nuovi camper del 9,5% nel 2024.  Il 2024 ha visto grande attenzione anche istituzionale verso questo settore: il ministero del turismo ha infatti emesso un bando rivolto ai comuni italiani per lo sviluppo di aree di sosta per camper (32.870.000 euro le risorse a disposizione), un’azione poi ripresa anche da alcune regioni, come il Piemonte, che ha messo a disposizione 1.900.000 euro per la creazione e la riqualificazione di aree di sosta. L’Italia è il terzo produttore europeo di camper (dopo Germania e Francia) con un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di euro. Gli addetti diretti e indiretti del comparto industriale sono oltre 8.000 unità, a cui si aggiungono le concessionarie della distribuzione. Oltre l’80% della produzione italiana è destinato all’export. Ancora una volta il made in Italy piace non solo per il suo design, ma anche per l’alto standard qualitativo.  Secondo i dati di Faita Federcamping, sono stati registrati nel 2024 +53 milioni di pernottamenti, +1,8% rispetto al 2023. Nel settore ricettivo, il segmento degli alberghi e similari ha rappresentato 677,4 milioni di notti (+1,1% rispetto al 3° trimestre 2023), pari al 54,5% del totale dei pernottamenti negli esercizi ricettivi turistici. Il segmento delle strutture ricettive per le vacanze e altri soggiorni di breve durata ha registrato un aumento del 2,0% a 308,3 milioni di notti, pari al 24,8% del settore. Il restante 20,7% dei pernottamenti è stato trascorso nei campeggi.  Sono stimati in circa 25 milioni i turisti italiani ed europei che ogni anno viaggiano in camper e caravan; i camperisti scelgono solitamente destinazioni cosiddette “minori”, piccoli borghi, parchi, riserve naturali, territori non ancora interessati dal turismo di massa. «Il salone del camper rappresenta il punto di riferimento per il turismo outdoor, ed è il più importante appuntamento di business per gli operatori di settore italiani. - dichiara Antonio Cellie, ceo di fiere di Parma - Nonostante la crisi generale registrata dall’automotive, il mercato del vr è in espansione: le stime prevedono una crescita del mercato europeo, circa il 7% annuale. Camper e caravan rappresentano sempre più uno stile di vacanza e di vita, un nuovo tipo di lusso, quello della libertà di viaggio e spostamento».  «Il viaggiatore/turista vuole sempre di più disporre del proprio tempo per vivere esperienze uniche con la propria famiglia a contatto con la natura. – dichiara Simone Niccolai presidente Apc Italia – Lo testimonia la crescita delle immatricolazioni, + 19% nel 2024, e il continuo investimento da parte delle aziende italiane e straniere, che utilizzano le tecnologie più avanzate per creare camper sempre più confortevoli, sicuri e rispettosi dell'ambiente». Il turismo open air evolve aprendosi a nuove richieste, quelle di veicoli ricreazionali sempre più connessi e attrezzati, per viaggiare, lavorare e vivere, in ambienti dotati di ogni comfort e sempre più amici del lusso.  La tendenza oggi è duplice: quella di avere camper personalizzati e tecnologici che consentono anche di lavorare da remoto. Un numero sempre crescente di professionisti sceglie infatti di lavorare in camper, con un panorama diverso ogni giorno. Ma la tendenza è anche verso camper sempre più green e di design, quasi “modaioli”.  Il lusso di questi nuovi modelli è quello di essere un appartamento su ruote ben equipaggiato, sia nella fascia alta che parte da 150.000 euro in su, sia in fascia media e in fascia di accesso.  [post_title] => Parma, dal 13 al 21 settembre la 16^ edizione del salone del camper [post_date] => 2025-03-21T10:51:36+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742554296000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487079 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Estate 2025 da record per gli aeroporti del Nord Sardegna: saranno sei milioni i posti disponibili da Alghero e Olbia, per una crescita del +3% rispetto al 2024, con un network di 89 destinazioni e 154 collegamenti, di cui 105 internazionali e 49 domestici. L'operativo della summer conta 11 nuove destinazioni e due nuove compagnie aeree, per un totale di 43 vettori che collegheranno il Nord Sardegna a 26 Paesi.  Il network da Olbia prevede 118 collegamenti, di cui 84 internazionali e 34 domestici, operati da 40 compagnie aeree per/da 22 Paesi. Sei le nuove rotte: easyJet, prima compagnia aerea per numero di posti in vendita ad Olbia, amplierà l’offerta con Regno Unito e Svizzera, con le nuove rotte su Edimburgo e Zurigo. Altra novità dal Regno Unito il nuovo collegamento con London City della sussidiaria di British, Ba Cityflyer. Condor aprirà invece il collegamento con Norimberga. Una prima assoluta quella di Air Corsica che collegherà lo scalo della Costa Smeralda con un volo da/per Figari. Nel picco estivo Ita Airways volerà su Torino. Numerose novità anche per Alghero, con un totale di 36 collegamenti: 15 domestici e 21 internazionali, che lo uniranno a 15 Paesi europei oltre all’Italia. Sul fronte domestico, Ryanair collegherà Alghero a Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa e Venezia. Volotea offrirà i collegamenti per Torino, Verona e inaugurerà la nuova rotta per Firenze. Ita Airways, opera la continuità territoriale per Roma Fiumicino e Milano Linate.  Per quanto riguarda il segmento internazionale, Ryanair volerà verso Bruxelles, Francoforte e Monaco, Londra Stansted, Cork e Dublino, Katowice, Bratislava, Barcellona e Madrid e Budapest.  Volotea introdurrà la rotta per Bordeaux e quella per Parigi Orly, offrendo interessanti opportunità di collegamento e di sviluppo turistico da/per la Francia, il secondo mercato turistico internazionale della Sardegna per numero di arrivi. Wizz Air arricchirà l’offerta con collegamenti per Bucarest, Budapest e inaugurerà il primo collegamento in assoluto per la Sardegna verso Sofia.  Ulteriore novità per il Riviera del Corallo è il collegamento diretto con Belgrado di Air Serbia. Non mancano infine i voli charter di JetTime per Copenaghen, Tui per Stoccolma, Norwegian per Oslo e Air Horizont per Bratislava.  [post_title] => Lo scatto del Nord Sardegna sull'estate: 6 mln di posti, +3%, da Alghero e Olbia [post_date] => 2025-03-21T10:42:59+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742553779000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487056 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => I voli all'aeroporto di Heathrow "sono ripresi dopo l'interruzione di corrente di ieri", si legge sul sito dello scalo londinese. "Se dovete partire oggi, vi consigliamo di contattare comunque la vostra compagnia aerea per le ultime informazioni sul volo prima di andare  all'aeroporto - prosegue il messaggio -. Ci scusiamo per l'interruzione e apprezziamo la vostra  pazienza mentre le operazioni tornano alla normalità". Il primo volo dopo l'incendio che ha colpito ieri l'aeroporto causando un'interruzione di corrente è partito ieri notte. E' caos a Londra Heathrow, dove "a causa di un incendio in una sottostazione elettrica che rifornisce l'aeroporto, è in corso una significativa interruzione di corrente. Per garantire la sicurezza dei nostri passeggeri e colleghi, Heathrow rimarrà chiuso fino alle 23:59 del 21 marzo". Questa la comunicazione che appare sul sito del principale scalo britannico, che consiglia inoltre ai passeggeri "di non recarsi all'aeroporto e di contattare la propria compagnia aerea per ulteriori informazioni" oltre a scusarsi "per l'inconveniente".     [post_title] => Londra Heathrow: l'aeroporto riapre. Partito il primo volo [post_date] => 2025-03-21T09:37:05+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742549825000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 487001 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ryanair in allungo dall'aeroporto di Trieste dove, per l'estate 2025, propone una crescita del 35% con 3 nuove rotte verso Lamezia, Praga e Stoccolma, e l'aumento delle frequenze su nove rotte, tra cui Barcellona, Bari, Londra, Cagliari e Olbia. Al Trieste Airport, la low cost irlandese baserà quindi un ulteriore aeromobile (+100 milioni di dollari di investimento) per un totale di due, supportando oltre 800 posti di lavoro nella regione. Obiettivo: trasportare 1,1 milioni di passeggeri all'anno attraverso le 21 rotte del network. «Abbiamo collaborato strettamente con la regione Friuli Venezia Giulia e l'aroporto di Trieste sin dall’inizio delle nostre operazioni nel 2001, e la decisione del presidente Fedriga nel 2024 di abolire l’addizionale municipale ha segnato un punto di svolta per la connettività nel Nord-est dell’Italia - commenta il ceo di Ryanair, Eddie Wilson -. Questa mossa ha permesso a Ryanair di raddoppiare il traffico a 1,1 milioni di passeggeri all'anno. Come parte di questa crescita continua, apriremo un operativo estivo 2025 senza pari». Prosegue Wilson: «Il successo della regione evidenzia l'impatto trasformativo della riduzione dei costi di accesso, ed è giunto il momento in cui altre regioni come il Veneto, la Lombardia e le principali isole (Sardegna e Sicilia) seguano l'esempio abolendo l’addizionale municipale per sbloccare il loro pieno potenziale turistico e di connettività.   «Per potenziare la crescita e la competitività, il Governo italiano dovrebbe subito abolire l’addizionale municipale in tutte le regioni per stimolare la crescita e ridurre le tariffe. Soltanto così Ryanair potrà raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi per l'Italia, inclusi 80 milioni di passeggeri all'anno, 15.000 nuovi posti di lavoro, 40 aeromobili aggiuntivi (4 miliardi di dollari di investimento) e oltre 250 nuove rotte. Ryanair chiede al Governo di abolire l’addizionale per favorire la crescita del turismo e dell'occupazione in tutta Italia, durante tutto l’anno». [post_title] => Ryanair posiziona a Trieste un secondo aeromobile e lancia tre nuove destinazioni [post_date] => 2025-03-21T09:15:42+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742548542000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486969 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_486988" align="alignleft" width="300"] Il team di Meet Boston insieme a chef e storyteller a Milano per la promozione della destinazione[/caption] Una Boston tutta da riscoprire. Una città che porta con sé numerose nuove attrattive e che, dal prossimo maggio, sarà ancora più facilmente raggiungibile da Milano grazie al nuovo volo di Delta Air Lines. Città eclettica, smart, inclusiva e dinamica, la destinazione che è tra le porte d'accesso privilegiate agli Usa, «è sicuramente conosciuta dagli italiani, ma credo che pubblico e trade siano fermi alla 'vecchia Boston', quella del Fenway Park e del Freedom Trail - osserva Martha J. Sheridan, presidente e ceo di Meet Boston -. Non conoscono, invece, le numerose novità degli ultimi anni: è quindi importante per noi rimanere costantemente in contatto, non solo con il consumer ma in particolare con il trade, poiché sappiamo che molti turisti europei prenotano ancora i loro viaggi attraverso agenzie e tour operator. Vogliamo quindi assicurarci di educare non solo i consumatori, ma anche il settore dei viaggi, in modo che abbiano a portata di mano tutto ciò di cui hanno bisogno per pianificare l'esperienza perfetta per i loro clienti». In particolare, la destinazione è ben presente sul mercato Italia grazie «alla solida collaborazione con Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, che rappresenta il nostro link diretto con il canale trade», e proprio questa settimana affianca Meet Boston nella mission milanese di presentazione dell'offerta, insieme a Delta Air Lines: «Abbiamo con noi circa 15 bostoniani per parlare della nostra incredibile città e durante la serata di ieri abbiamo accolto un'ottantina membri del settore turistico e dei media, che speriamo di rivedere al prossimo Ipw di Chicago e in occasione del Discover New England». In crescita gli arrivi dall'Italia Posizione di tutto rispetto per l'Italia in relazione al numero di arrivi: «Quasi 60.000 visitatori italiani all'anno vengono a Boston e il trend è in crescita» precisa David O’Donnell, vice president of strategic communications di Meet Boston, dato che posiziona il nostro mercato al quarto posto tra quelli più importanti in Europa «in un testa a testa con l'Irlanda, alle spalle di Regno Unito, Francia e Germania». A livello globale Boston accoglie «circa 20 milioni di viaggiatori all'anno e abbiamo completamente recuperato i livelli pre-Covid. Di questi, 3 milioni sono turisti internazionali e di questi ultimi, 2 milioni provengono da oltre oceano: quindi non Canada (nostro mercato principale) o Messico». Una tappa strategica che apre ad un approfondimento della destinazione Usa: «Abbiamo 60 rotte dirette senza scalo verso Boston, che naturalmente è la porta d'ingresso non solo per il Massachusetts, ma per il New England e, come mi piace dire, per gli Stati Uniti, perché è il volo transatlantico più vicino per molte aree. In particolare, per i visitatori internazionali che magari trascorreranno qui sette o dieci giorni, Boston è il luogo ideale da cui partire per raggiungere luoghi come Cape Cod, il Maine, il New Hampshire, il Nord del New England». Boston Logan International [caption id="attachment_486989" align="alignright" width="300"] Martha J. Sheridan, president e ceo di Meet Boston[/caption] L'aeroporto di Boston «Il Logan ha ampliato in modo significativo il numero di rotte verso l'Europa e il Regno Unito negli ultimi sette-dieci anni - sottolinea Martha Sheridan -. E nonostante il Covid, ogni lancio è stato molto positivo. Crediamo quindi che anche il volo per Milano sarà molto, molto popolare. Abbiamo già un collegamento diretto per Roma, ma l'aggiunta di Milano ci mette in contatto con un nuovo pubblico: penso in particolare a operatori del settore Mice e del business travel, in virtù del posizionamento della città quale hub per la tecnologia e l'innovazione. Ma anche per il settore farmaceutico, che si allineerà molto bene con alcuni degli interessi delle aziende basate a Milano. E molte delle nostre aziende statunitensi con sede a Boston hanno anche uffici in questa regione». Il nuovo panorama gastronomico Se i prossimi mesi e il 2026 saranno caratterizzati da eventi di richiamo internazionale - uno su tutti, le 7 partite dei Mondiali di calcio 2026 che si svolgeranno proprio a Boston - che contribuiranno a fare da richiamo ai viaggiatori nella città, una vivace e sorprendente proposta gastronomica è diventata una vera e propria attrattiva della destinazione. Un assaggio di questa nuova food experience è arrivato anche a Milano, con i tre chef che hanno partecipato alla missione dell'ente in Italia: Tracy Chang (Pagu Restaurant, Cambridge), Douglass Williams, Mida (Boston) e Tom Schlesinger Guidelli (Alcove Boston). [post_title] => Meet Boston si promuove a Milano: «Una destinazione da riscoprire, anche per il trade» [post_date] => 2025-03-20T14:18:38+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742480318000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486974 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo. «Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre. Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando. Il vaso è colmo Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap? E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato. Vediamone alcune perle Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza. Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere? Istituzione di un Trust per garantire gli acconti. Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia. Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale.  In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza. Niente perimetro Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc. In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri. Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema? Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi. Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui. Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva. Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo. Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi? Colpo di sciabola E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza! Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid. Ma che vi abbiamo fatto? Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”   La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo». Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi  [post_title] => Ezhaya (Astoi): «La direttiva Ue distrugge il turismo organizzato» [post_date] => 2025-03-20T13:16:57+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1742476617000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "ryanair gia cancellati 400 voli a causa dello sciopero dei controllori di volo in francia" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":104,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1805,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487122","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Presto due nuovi hotel Baglioni in Italia e Grecia. \"Li annunceremo a breve\", ha rivelato in occasione della terza edizione dell’Hôtellerie Summit Pambianco a Milano Massimo Baldo, che da fine 2023 ha preso il posto di Guido Polito alla guida della compagnia italiana, in qualità di vice president Europa The Palace Company. Quest'ultimo è il gruppo messicano che a novembre 2022 ha acquisito proprio Baglioni, in un'ottica di espansione e diversificazione della propria offerta.\r\n\r\n\"Attorno al 60% del nostro fatturato, che nel 2024 è stato di 1,7 miliardi di dollari, proviene dalla divisione vacation club - ha raccontato lo stesso Baldo, spiegando la ratio dell'operazione -. Ne fanno parte circa 97 mila membri, l’82% dei quali proviene dal Nord America. Il modello garantisce un alto grado di fidelizzazione, per un pubblico a cui tuttavia dovevamo offrire alternative in destinazioni differenti. E l’Italia, seguita da Grecia e Francia, erano tra i Paesi in cima alla lista dei desideri dei nostri ospiti\".\r\n\r\nNei piani della compagnia messicana il marchio tricolore sarebbe inoltre destinato a debuttare anche ai Caraibi, innescando sinergie con gli altri brand del gruppo: i Palace e Moon Palace, dedicati ai resort all inclusive per famiglie da 300-400 camere e oltre le mille chiavi rispettivamente, nonché il format adults-only con focus sul benessere Le Blanc, che presto verrà sviluppato nel Vecchio continente. A sostenere i piani europei della compagnia, un cannone da 1 miliardo di euro in equity in cinque anni da utilizzare per operazioni di acquisizione diretta.","post_title":"Baldo, The Palace Company: presto due nuovi Baglioni in Italia e Grecia","post_date":"2025-03-21T12:14:25+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1742559265000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487108","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Negli Usa sono in aumento i casi di viaggiatori bloccati alle dogane al loro in arrivo. A volte respinti, in altri casi portati in centri di permanenza temporanea. Il Corriere della Sera ha scritto su questa materia e  ha messo in evidenza come questo può impattare sul turismo e sulle prenotazioni verso gli States. \r\n\r\nDi recente il ministero degli Esteri della Germania ha modificato le raccomandazioni di viaggio per gli Stati Uniti avvertendo che “le false dichiarazioni sul motivo del soggiorno o anche un leggero superamento della validità del visto possono portare all’arresto, alla detenzione e all’espulsione”.\r\n\r\nSi sono moltiplicati i casi di cittadini europei respinti alla frontiera statunitense. Alcuni tedeschi sono stati trattenuti per giorni, come accaduto a Jessica Brösche, bloccata per 46 giorni, o Lucas Sielaff, trattenuto per 16 giorni in un centro di deportazione. A uno studioso francese è stato negato l’ingresso nel Paese, secondo l’Afp per le sue idee. Gli sono stati controllati telefono e pc in cui sono state trovate critiche alle politiche di Trump nei confronti del mondo accademico. \r\nOpportunità\r\nCome spiega il Corriere della Sera, chi viaggia verso gli Usa comincia a fare valutazioni sull’opportunità di rimandare o cancellare il volo in direzione Stati Uniti. L’argomento sarà affrontato nella prossima riunione dell’organizzazione che riunisce gli aeroporti. Per ora questa nuova linea di fermezza alla dogane statunitensi non ha impattato significativamente sulle prenotazioni aeree, spiegano le compagnie.\r\n\r\nMa il timore è che i vacanzieri possano a breve iniziare a scegliere altre destinazioni. Secondo Tourism Economics i viaggi internazionali verso gli Usa caleranno del 5% quest’anno a causa delle “politiche e la retorica divisiva dell’amministrazione Trump”, con una perdita di 64 miliardi di dollari per il settore turistico. \r\n\r\nIl quotidiano milanese nella sua analisi ha verificato che secondo i dati del Dipartimento americano della sicurezza interna, nei primi due mesi del 2025 si nota un calo degli stranieri in ingresso negli Usa rispetto al bimestre del 2024: -9,5% dall’Italia, -6% dalla Francia, -7% dalla Germania.","post_title":"Usa: le dogane diventano passaggi difficili. Impatto sul il turismo?","post_date":"2025-03-21T11:07:52+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1742555272000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487103","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dovremmo prendere esempio dagli spagnoli, invece di continuare a stringere accordi per margini sempre più risicati. Infatti oltre 400 hotel spagnoli hanno già aderito alla class action avviata dall'Associazione spagnola dei direttori d'albergo contro Booking.com. La richiesta mira al risarcimento economico dei danni derivanti dall'applicazione delle controverse clausole di parità, recentemente contestate dalla Corte di giustizia dell'Unione europea.\r\n\r\n\"Presentare un reclamo a Booking.com può sembrare intimidatorio, ma è un diritto che hai come albergatore\", sottolinea l'associazione. Il numero dei partner è cresciuto notevolmente da gennaio, quando sono stati contati circa 300 esercizi.\r\nRisarcimento\r\nQuesta mossa arriva in un momento in cui il settore alberghiero spagnolo chiede all'ota un risarcimento che potrebbe raggiungere potenzialmente i 3 miliardi di euro. La cifra è stimata in base all'impatto delle politiche commerciali della piattaforma, in particolare della clausola di parità, in vigore tra il 2004 e giugno 2024, anche se varierà a seconda del numero di hotel che aderiranno.\r\n\r\nLa Corte di giustizia dell'UE ha stabilito nel settembre 2023 che tali clausole violano il diritto europeo, confermando così la sentenza della Commissione nazionale per il mercato e la concorrenza, che aveva imposto a Booking una sanzione storica di 413 milioni di euro.","post_title":"400 hotel in class action contro Booking. Risarcimento sulla clausola di parità","post_date":"2025-03-21T10:58:32+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1742554712000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487080","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il salone del camper, giunto alla 16^ edizione, si svolgerà dal 13 al 21 settembre.\r\n\r\nOrganizzata da fiere di Parma in collaborazione con Apc, associazione produttori caravan e camper, la manifestazione è prima in Italia e seconda in Europa per numero di visitatori, espositori e metri quadrati occupati.\r\nDa gennaio a dicembre 2024, il numero di immatricolazioni di camper in Italia ha registrato un aumento del 19,20% rispetto all’anno precedente, una cifra che evidenzia il sempre più positivo approccio degli italiani verso questo strumento per il tempo libero. In tutta Europa si è registrato un incremento delle immatricolazioni di nuovi camper del 9,5% nel 2024. \r\n\r\nIl 2024 ha visto grande attenzione anche istituzionale verso questo settore: il ministero del turismo ha infatti emesso un bando rivolto ai comuni italiani per lo sviluppo di aree di sosta per camper (32.870.000 euro le risorse a disposizione), un’azione poi ripresa anche da alcune regioni, come il Piemonte, che ha messo a disposizione 1.900.000 euro per la creazione e la riqualificazione di aree di sosta.\r\n\r\nL’Italia è il terzo produttore europeo di camper (dopo Germania e Francia) con un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di euro. Gli addetti diretti e indiretti del comparto industriale sono oltre 8.000 unità, a cui si aggiungono le concessionarie della distribuzione. Oltre l’80% della produzione italiana è destinato all’export. Ancora una volta il made in Italy piace non solo per il suo design, ma anche per l’alto standard qualitativo. \r\n\r\nSecondo i dati di Faita Federcamping, sono stati registrati nel 2024 +53 milioni di pernottamenti, +1,8% rispetto al 2023. Nel settore ricettivo, il segmento degli alberghi e similari ha rappresentato 677,4 milioni di notti (+1,1% rispetto al 3° trimestre 2023), pari al 54,5% del totale dei pernottamenti negli esercizi ricettivi turistici. Il segmento delle strutture ricettive per le vacanze e altri soggiorni di breve durata ha registrato un aumento del 2,0% a 308,3 milioni di notti, pari al 24,8% del settore. Il restante 20,7% dei pernottamenti è stato trascorso nei campeggi. \r\n\r\nSono stimati in circa 25 milioni i turisti italiani ed europei che ogni anno viaggiano in camper e caravan; i camperisti scelgono solitamente destinazioni cosiddette “minori”, piccoli borghi, parchi, riserve naturali, territori non ancora interessati dal turismo di massa.\r\n\r\n«Il salone del camper rappresenta il punto di riferimento per il turismo outdoor, ed è il più importante appuntamento di business per gli operatori di settore italiani. - dichiara Antonio Cellie, ceo di fiere di Parma - Nonostante la crisi generale registrata dall’automotive, il mercato del vr è in espansione: le stime prevedono una crescita del mercato europeo, circa il 7% annuale. Camper e caravan rappresentano sempre più uno stile di vacanza e di vita, un nuovo tipo di lusso, quello della libertà di viaggio e spostamento». \r\n\r\n«Il viaggiatore/turista vuole sempre di più disporre del proprio tempo per vivere esperienze uniche con la propria famiglia a contatto con la natura. – dichiara Simone Niccolai presidente Apc Italia – Lo testimonia la crescita delle immatricolazioni, + 19% nel 2024, e il continuo investimento da parte delle aziende italiane e straniere, che utilizzano le tecnologie più avanzate per creare camper sempre più confortevoli, sicuri e rispettosi dell'ambiente».\r\n\r\nIl turismo open air evolve aprendosi a nuove richieste, quelle di veicoli ricreazionali sempre più connessi e attrezzati, per viaggiare, lavorare e vivere, in ambienti dotati di ogni comfort e sempre più amici del lusso. \r\n\r\nLa tendenza oggi è duplice: quella di avere camper personalizzati e tecnologici che consentono anche di lavorare da remoto. Un numero sempre crescente di professionisti sceglie infatti di lavorare in camper, con un panorama diverso ogni giorno. Ma la tendenza è anche verso camper sempre più green e di design, quasi “modaioli”.  Il lusso di questi nuovi modelli è quello di essere un appartamento su ruote ben equipaggiato, sia nella fascia alta che parte da 150.000 euro in su, sia in fascia media e in fascia di accesso. ","post_title":"Parma, dal 13 al 21 settembre la 16^ edizione del salone del camper","post_date":"2025-03-21T10:51:36+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1742554296000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487079","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Estate 2025 da record per gli aeroporti del Nord Sardegna: saranno sei milioni i posti disponibili da Alghero e Olbia, per una crescita del +3% rispetto al 2024, con un network di 89 destinazioni e 154 collegamenti, di cui 105 internazionali e 49 domestici.\r\n\r\nL'operativo della summer conta 11 nuove destinazioni e due nuove compagnie aeree, per un totale di 43 vettori che collegheranno il Nord Sardegna a 26 Paesi. \r\n\r\nIl network da Olbia prevede 118 collegamenti, di cui 84 internazionali e 34 domestici, operati da 40 compagnie aeree per/da 22 Paesi. Sei le nuove rotte: easyJet, prima compagnia aerea per numero di posti in vendita ad Olbia, amplierà l’offerta con Regno Unito e Svizzera, con le nuove rotte su Edimburgo e Zurigo. Altra novità dal Regno Unito il nuovo collegamento con London City della sussidiaria di British, Ba Cityflyer. Condor aprirà invece il collegamento con Norimberga. Una prima assoluta quella di Air Corsica che collegherà lo scalo della Costa Smeralda con un volo da/per Figari. Nel picco estivo Ita Airways volerà su Torino.\r\n\r\nNumerose novità anche per Alghero, con un totale di 36 collegamenti: 15 domestici e 21 internazionali, che lo uniranno a 15 Paesi europei oltre all’Italia.\r\n\r\n Sul fronte domestico, Ryanair collegherà Alghero a Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa e Venezia. Volotea offrirà i collegamenti per Torino, Verona e inaugurerà la nuova rotta per Firenze. Ita Airways, opera la continuità territoriale per Roma Fiumicino e Milano Linate. \r\n\r\nPer quanto riguarda il segmento internazionale, Ryanair volerà verso Bruxelles, Francoforte e Monaco, Londra Stansted, Cork e Dublino, Katowice, Bratislava, Barcellona e Madrid e Budapest.  Volotea introdurrà la rotta per Bordeaux e quella per Parigi Orly, offrendo interessanti opportunità di collegamento e di sviluppo turistico da/per la Francia, il secondo mercato turistico internazionale della Sardegna per numero di arrivi.\r\n\r\nWizz Air arricchirà l’offerta con collegamenti per Bucarest, Budapest e inaugurerà il primo collegamento in assoluto per la Sardegna verso Sofia. \r\n\r\nUlteriore novità per il Riviera del Corallo è il collegamento diretto con Belgrado di Air Serbia. Non mancano infine i voli charter di JetTime per Copenaghen, Tui per Stoccolma, Norwegian per Oslo e Air Horizont per Bratislava. ","post_title":"Lo scatto del Nord Sardegna sull'estate: 6 mln di posti, +3%, da Alghero e Olbia","post_date":"2025-03-21T10:42:59+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1742553779000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487056","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"I voli all'aeroporto di Heathrow \"sono ripresi dopo l'interruzione di corrente di ieri\", si legge sul sito dello scalo londinese. \"Se dovete partire oggi, vi consigliamo di contattare comunque la vostra compagnia aerea per le ultime informazioni sul volo prima di andare  all'aeroporto - prosegue il messaggio -. Ci scusiamo per l'interruzione e apprezziamo la vostra  pazienza mentre le operazioni tornano alla normalità\".\r\n\r\nIl primo volo dopo l'incendio che ha colpito ieri l'aeroporto causando un'interruzione di corrente è partito ieri notte. E' caos a Londra Heathrow, dove \"a causa di un incendio in una sottostazione elettrica che rifornisce l'aeroporto, è in corso una significativa interruzione di corrente. Per garantire la sicurezza dei nostri passeggeri e colleghi, Heathrow rimarrà chiuso fino alle 23:59 del 21 marzo\".\r\n\r\nQuesta la comunicazione che appare sul sito del principale scalo britannico, che consiglia inoltre ai passeggeri \"di non recarsi all'aeroporto e di contattare la propria compagnia aerea per ulteriori informazioni\" oltre a scusarsi \"per l'inconveniente\".\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Londra Heathrow: l'aeroporto riapre. Partito il primo volo","post_date":"2025-03-21T09:37:05+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1742549825000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487001","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ryanair in allungo dall'aeroporto di Trieste dove, per l'estate 2025, propone una crescita del 35% con 3 nuove rotte verso Lamezia, Praga e Stoccolma, e l'aumento delle frequenze su nove rotte, tra cui Barcellona, Bari, Londra, Cagliari e Olbia.\r\n\r\nAl Trieste Airport, la low cost irlandese baserà quindi un ulteriore aeromobile (+100 milioni di dollari di investimento) per un totale di due, supportando oltre 800 posti di lavoro nella regione. Obiettivo: trasportare 1,1 milioni di passeggeri all'anno attraverso le 21 rotte del network.\r\n\r\n«Abbiamo collaborato strettamente con la regione Friuli Venezia Giulia e l'aroporto di Trieste sin dall’inizio delle nostre operazioni nel 2001, e la decisione del presidente Fedriga nel 2024 di abolire l’addizionale municipale ha segnato un punto di svolta per la connettività nel Nord-est dell’Italia - commenta il ceo di Ryanair, Eddie Wilson -. Questa mossa ha permesso a Ryanair di raddoppiare il traffico a 1,1 milioni di passeggeri all'anno. Come parte di questa crescita continua, apriremo un operativo estivo 2025 senza pari».\r\n\r\nProsegue Wilson: «Il successo della regione evidenzia l'impatto trasformativo della riduzione dei costi di accesso, ed è giunto il momento in cui altre regioni come il Veneto, la Lombardia e le principali isole (Sardegna e Sicilia) seguano l'esempio abolendo l’addizionale municipale per sbloccare il loro pieno potenziale turistico e di connettività.  \r\n\r\n«Per potenziare la crescita e la competitività, il Governo italiano dovrebbe subito abolire l’addizionale municipale in tutte le regioni per stimolare la crescita e ridurre le tariffe. Soltanto così Ryanair potrà raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi per l'Italia, inclusi 80 milioni di passeggeri all'anno, 15.000 nuovi posti di lavoro, 40 aeromobili aggiuntivi (4 miliardi di dollari di investimento) e oltre 250 nuove rotte. Ryanair chiede al Governo di abolire l’addizionale per favorire la crescita del turismo e dell'occupazione in tutta Italia, durante tutto l’anno».","post_title":"Ryanair posiziona a Trieste un secondo aeromobile e lancia tre nuove destinazioni","post_date":"2025-03-21T09:15:42+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1742548542000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486969","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_486988\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il team di Meet Boston insieme a chef e storyteller a Milano per la promozione della destinazione[/caption]\r\n\r\n Una Boston tutta da riscoprire. Una città che porta con sé numerose nuove attrattive e che, dal prossimo maggio, sarà ancora più facilmente raggiungibile da Milano grazie al nuovo volo di Delta Air Lines.\r\n\r\nCittà eclettica, smart, inclusiva e dinamica, la destinazione che è tra le porte d'accesso privilegiate agli Usa, «è sicuramente conosciuta dagli italiani, ma credo che pubblico e trade siano fermi alla 'vecchia Boston', quella del Fenway Park e del Freedom Trail - osserva Martha J. Sheridan, presidente e ceo di Meet Boston -. Non conoscono, invece, le numerose novità degli ultimi anni: è quindi importante per noi rimanere costantemente in contatto, non solo con il consumer ma in particolare con il trade, poiché sappiamo che molti turisti europei prenotano ancora i loro viaggi attraverso agenzie e tour operator. Vogliamo quindi assicurarci di educare non solo i consumatori, ma anche il settore dei viaggi, in modo che abbiano a portata di mano tutto ciò di cui hanno bisogno per pianificare l'esperienza perfetta per i loro clienti».\r\n\r\nIn particolare, la destinazione è ben presente sul mercato Italia grazie «alla solida collaborazione con Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, che rappresenta il nostro link diretto con il canale trade», e proprio questa settimana affianca Meet Boston nella mission milanese di presentazione dell'offerta, insieme a Delta Air Lines: «Abbiamo con noi circa 15 bostoniani per parlare della nostra incredibile città e durante la serata di ieri abbiamo accolto un'ottantina membri del settore turistico e dei media, che speriamo di rivedere al prossimo Ipw di Chicago e in occasione del Discover New England».\r\nIn crescita gli arrivi dall'Italia\r\nPosizione di tutto rispetto per l'Italia in relazione al numero di arrivi: «Quasi 60.000 visitatori italiani all'anno vengono a Boston e il trend è in crescita» precisa David O’Donnell, vice president of strategic communications di Meet Boston, dato che posiziona il nostro mercato al quarto posto tra quelli più importanti in Europa «in un testa a testa con l'Irlanda, alle spalle di Regno Unito, Francia e Germania».\r\n\r\nA livello globale Boston accoglie «circa 20 milioni di viaggiatori all'anno e abbiamo completamente recuperato i livelli pre-Covid. Di questi, 3 milioni sono turisti internazionali e di questi ultimi, 2 milioni provengono da oltre oceano: quindi non Canada (nostro mercato principale) o Messico». Una tappa strategica che apre ad un approfondimento della destinazione Usa: «Abbiamo 60 rotte dirette senza scalo verso Boston, che naturalmente è la porta d'ingresso non solo per il Massachusetts, ma per il New England e, come mi piace dire, per gli Stati Uniti, perché è il volo transatlantico più vicino per molte aree. In particolare, per i visitatori internazionali che magari trascorreranno qui sette o dieci giorni, Boston è il luogo ideale da cui partire per raggiungere luoghi come Cape Cod, il Maine, il New Hampshire, il Nord del New England».\r\n\r\nBoston Logan International\r\n\r\n[caption id=\"attachment_486989\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Martha J. Sheridan, president e ceo di Meet Boston[/caption]\r\n\r\nL'aeroporto di Boston «Il Logan ha ampliato in modo significativo il numero di rotte verso l'Europa e il Regno Unito negli ultimi sette-dieci anni - sottolinea Martha Sheridan -. E nonostante il Covid, ogni lancio è stato molto positivo. Crediamo quindi che anche il volo per Milano sarà molto, molto popolare. Abbiamo già un collegamento diretto per Roma, ma l'aggiunta di Milano ci mette in contatto con un nuovo pubblico: penso in particolare a operatori del settore Mice e del business travel, in virtù del posizionamento della città quale hub per la tecnologia e l'innovazione. Ma anche per il settore farmaceutico, che si allineerà molto bene con alcuni degli interessi delle aziende basate a Milano. E molte delle nostre aziende statunitensi con sede a Boston hanno anche uffici in questa regione».\r\n\r\nIl nuovo panorama gastronomico\r\n\r\nSe i prossimi mesi e il 2026 saranno caratterizzati da eventi di richiamo internazionale - uno su tutti, le 7 partite dei Mondiali di calcio 2026 che si svolgeranno proprio a Boston - che contribuiranno a fare da richiamo ai viaggiatori nella città, una vivace e sorprendente proposta gastronomica è diventata una vera e propria attrattiva della destinazione. Un assaggio di questa nuova food experience è arrivato anche a Milano, con i tre chef che hanno partecipato alla missione dell'ente in Italia: Tracy Chang (Pagu Restaurant, Cambridge), Douglass Williams, Mida (Boston) e Tom Schlesinger Guidelli (Alcove Boston).","post_title":"Meet Boston si promuove a Milano: «Una destinazione da riscoprire, anche per il trade»","post_date":"2025-03-20T14:18:38+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1742480318000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486974","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.\r\n\r\n«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.\r\n\r\nSe verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.\r\nIl vaso è colmo\r\nMa perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?\r\n\r\n E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.\r\n\r\nVediamone alcune perle\r\n\r\nReintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.\r\nOra io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?\r\nIstituzione di un Trust per garantire gli acconti.\r\nQui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.\r\n\r\nNessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale.  In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.\r\nNiente perimetro\r\nGià oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.\r\n\r\nIn questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.\r\n\r\nAnche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?\r\nRiduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.\r\nBeh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.\r\nSono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.\r\n\r\nMi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.\r\nDavvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?\r\nColpo di sciabola\r\nE allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!\r\n\r\nIl ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.\r\nMa che vi abbiamo fatto?\r\n\r\nSu questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”  \r\nLa diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».\r\nPier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi ","post_title":"Ezhaya (Astoi): «La direttiva Ue distrugge il turismo organizzato»","post_date":"2025-03-20T13:16:57+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1742476617000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti