16 ottobre 2025 09:24
Nuova vita per l’ormai tradizionale partnership – la prima sponsorizzazione risale al 2007 – tra Emirates e l’AC Milan: la compagnia aerea di Dubai continuerà a essere principal partner, official Airline partner e official men’s jersey partner del club italiano.
Come parte dell’accordo, il logo “Fly Better” di Emirates continuerà a campeggiare sulla parte davanti delle maglie della prima squadra maschile dell’Ac Milan in tutte le principali partite, tra cui quelle in Serie A e Coppa Italia, le competizioni Uefa e Fifa, e nelle amichevoli internazionali.
Il logo di Emirates sarà anche sulle maglie dei giovani giocatori delle scuole calcio rossonere, rafforzando una partnership che punta non solo all’eccellenza sportiva, ma anche a far crescere nuovi talenti, dai settori giovanili fino al palcoscenico mondiale.
Emirates beneficerà anche di ampi diritti di branding e attivazione, come la presenza del proprio marchio sui display led allo stadio e nei centri di allenamento per tutte le partite in casa, oltre che contenuti digitali esclusivi, esperienze di coinvolgimento per i tifosi e servizi di ospitalità premium. Per rafforzare ulteriormente il legame tra la compagnia aerea e il Club, il rinnovo della partnership include anche iniziative speciali per coinvolgere i tifosi, come “watch party” organizzati in diverse città del mondo.
«Questa collaborazione, fondata su valori condivisi e su un impegno comune verso l’eccellenza, ha dato vita a esperienze indimenticabili per milioni di tifosi in tutto il mondo – commenta il presidente di Emirates Airline, Tim Clark -. Il nostro legame profondo con l’Italia rende questo rinnovo un passo naturale, mentre prosegue il nostro impegno nel continuare a collegare Milano e altre città italiane con il mondo attraverso Dubai, avvicinando al contempo i tifosi rossoneri della nostra rete globale al loro club e ai loro giocatori preferiti».
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Nuova iniziativa in casa Egyptair grazie alla partnership con Trenitalia per l'offerta di un biglietto integrato in grado di unire rotte aeree e tratte ferroviarie tra Italia ed Egitto.
L’accordo aereo+treno, valido fino al 30 giugno 2026, si applica ai viaggi ferroviari in partenza dalle principali città italiane per arrivi e partenze di voli internazionali Egyptair da Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Il biglietto combinato, disponibile solo per determinate tariffe e classi di prenotazione, può essere acquistato presso gli uffici del vettore a Roma e Milano e le agenzie di viaggio presenti sul territorio.
Dopo l’acquisto, il passeggero riceverà il biglietto integrato via mail e dovrà poi effettuare il check-in del treno direttamente online entro 72 ore prima della partenza. Sulla piattaforma, il check-in sul treno sarà quindi disponibile in concomitanza con l’apertura del check-in aereo.
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Il portafoglio ordini totale della compagnia aerea con Boeing sale così a 315 widebody, di cui 270 Boeing 777X, 10 Boeing 777 cargo e 35 Boeing 787; e il suo portafoglio ordini con GE Aerospace per i motori GE9X a un totale di 540 unità, comprese le 130 unità aggiuntive firmate oggi. Si tratta di un impegno a lungo termine di enorme portata per l'industria aerospaziale statunitense, che garantirà sostegno a centinaia di migliaia di posti di lavoro ad alto valore aggiunto nel settore manifatturiero negli Stati Uniti per tutta la durata dei programmi.
L'ultimo accordo di Emirates con Boeing fornisce anche un forte sostegno allo studio di fattibilità di Boeing per lo sviluppo del 777-10, una variante più grande della famiglia 777X, con la compagnia aerea che ha sottoscritto opzioni per convertire l'ultimo ordine di 777-9 in 777-10 o 777-8.
«Emirates è già il più grande operatore al mondo di Boeing 777 e oggi stiamo ampliando il nostro impegno nei confronti del programma con ulteriori ordini del valore di 38 miliardi di dollari per 65 Boeing 777-9 e 130 motori GE9X - dichiara Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e ceo di Emirates Airline and Group -. Si tratta di un impegno a lungo termine e di una testimonianza della nostra partnership con Boeing e GE, nonché con l'industria aerospaziale statunitense. Ciascuno dei nostri aeromobili in ordine è stato attentamente inserito nel piano di espansione di Emirates, in linea con la crescita di Dubai».
Con l'ordine odierno, Emirates riceverà consegne di aeromobili Boeing fino al 2038.
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[post_content] => La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association).
L’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale.
Questa tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%).
La Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$.
Segue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$.
Al terzo posto, Singapore il cui PIL del 2024 è cresciuto del +4,4% con il settore turismo e gli eventi business come fattori chiave di questo sviluppo, con 144 meetings, oltre 93 mila delegati e 290 milioni di US$.
Da queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions):
Roma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$;
Milano con 100 meetings internazionali e oltre 80 mila delegati ha avuto un ritorno economico di 237 milioni di US$.
E l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale.
Nel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886).
La Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%).
Dalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale.
Il nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile.
Un ulteriore elemento di attrattività è rappresentato dal fenomeno del bleisure, che fonde esigenze professionali e piacere personale. Sempre più partecipanti agli eventi MICE scelgono di prolungare il soggiorno per esplorare il territorio, approfittando delle bellezze artistiche, dei paesaggi naturali e delle eccellenze enogastronomiche italiane. Questa tendenza rafforza il posizionamento dell’Italia come destinazione ideale non solo per il business, ma anche per un turismo esperienziale di alta qualità.
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[post_content] => Settanta milioni di euro, a tanto ammonta il piano di investimenti previsto dal piano industriale allo studio per l'aeroporto di Palermo: stanziamento suddiviso in quattro macro aree e precisamente l’ampliamento e modernizzazione del terminal passeggeri, lo sviluppo delle aree commerciali e dei servizi al pubblico, la digitalizzazione completa dei processi infrastrutturazione Saf-ready e, su tutto, la privatizzazione della Gesap, la società di gestione dello scalo “Falcone-Borsellino” di Punta Raisi.in venga varato il piano industriale cui stanno lavorando i tecnici in questi giorni:
Una road map anticipata in occasione della presentazione della stagione invernale 2025-26, come riferisce Il Sole 24 Ore che riprende il commento dell'ad della Gesap, Gianfranco Battisti: «La capitalizzazione è necessaria, non siamo in grado di andare avanti con i soli fondi pubblici» ha spiegato. Il bando per la scelta dell’advisor è quasi pronto e potrebbe essere pubblicato a metà dicembre.
Il futuro dello scalo è ben delineato: «Palermo non sarà più un aeroporto di passaggio. Stiamo lavorando su un piano industriale ambizioso, costruito su basi concrete, sostenibili e aperte alle partnership. In un mondo in cui la geografia torna a contare, scegliere Palermo significa investire in un progetto con radici profonde e soprattutto prospettive solide». Battisti precisa che l’obiettivo è connettere Palermo ai grandi hub globali, ricordando che oggi lo scalo vanta collegamenti diretti verso città come New York, Istanbul, Parigi, Londra, Madrid e Vienna. L’intenzione è rafforzare i rapporti con il Nord Africa e il Medio Oriente, considerati mercati in espansione. Il traguardo è attivare tra 7 e 9 nuove rotte intercontinentali entro il 2030.
Intanto, la winter conta 45 rotte, 14 compagnie aeree e collegamenti con 13 Paesi: le due principali novità della stagione sono le nuove rotte internazionali verso Varsavia e Bratislava, operate da Ryanair e Wizz Air. Tra novembre 2025 e marzo 2026 saranno oltre 19.500 i movimenti, il 4% in più rispetto allo scorso anno, mentre i posti disponibili superano i 3,4 milioni, con un incremento dell’8%.
Il 2025 che volge al termine si chiuderà con circa «9,2 milioni di passeggeri e un load factor dell’87,4% (...) Ma il dato più significativo è la trasformazione strutturale e organizzativa che stiamo guidando, soprattutto per il traffico internazionale che ha superato il 34% del totale. Palermo non vuole più essere un aeroporto regionale, ma una piattaforma intercontinentale, dinamica, connessa e orientata al futuro».
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Alpitour festeggia i nuovi uffici “Pirelli 35” di piazza Einaudi a Milano. E' il general manager tour operating di Alpitour, Pier Ezhaya, a commentare il traguardo raggiunto. In un post su Linkedin, il manager spieca come «dopo la straordinaria sede di Pesaro e la già prestigiosa di Torino, anche Milano si dota di uno nuovo spazio esclusivo, elegante, moderno ma soprattutto funzionale nella Milano più innovativa e contemporanea. Per un tour operator essere nel cuore pulsante della città non è vitale ma abbiamo voluto offrire ai nostri collaboratori una location comoda e prestigiosa, nella quale “sentirsi bene”» .
Valore alla squadra
«Molti pensano che la qualità degli uffici non sia così essenziale al benessere psicofisico dei collaboratori - aggiunge Ezhaya -; noi la pensiamo diversamente e crediamo nel condividere il successo con tutti i team, anche attraverso un ufficio di cui essere orgogliosi.Un grazie sincero a Christian Catiello, nostro direttore organizzazione, e a tutta la squadra dei servizi Ggenerali per aver “pensato” questa sede e averla “fatta accadere”. Spero che dopo i primi giorni di stupore lo Skyline che abbiamo a portata di vista non ci distragga oltre. Avanti così».
«Grazie Pier Ezhaya per aver condiviso questo importante traguardo - fa eco, sempre su Linkedin, Christian Catiello, managing director - expert in organizational management, hr, procurement & it -. I nuovi uffici di Milano non sono solo uno spazio fisico, ma rappresentano un ulteriore tassello di una strategia più ampia di Alpitour World, dove al centro ci sono sempre le persone e il loro benessere. È un disegno che si costruisce giorno dopo giorno, con visione e cura».
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[post_content] => Etihad Airways archivia i primi nove mesi 2025 con un nuovo record di risultati: l'utile netto è cresciuto infatti del 26% raggiungendo quota 463 milioni di dollari, con un margine di profitto salito all'8% rispetto al 7% dello stesso periodo dell'anno precedente.
Il fatturato totale è aumentato del 18% su base annua, raggiungendo i 5,9 miliardi di dollari, grazie alle ottime prestazioni registrate sia nel segmento passeggeri che in quello merci. Il fatturato della divisione passeggeri è cresciuto del 20% fino a 4,9 miliardi di dollari, riflettendo l'aumento della capacità e il potenziamento del network.
Nel periodo considerato, Etihad ha trasportato 16,1 milioni di passeggeri, dato che rappresenta il numero più alto mai registrato nella sua storia, con un incremento del 18% rispetto al 2024, sostenuto da un aumento del 17% della capacità e da un load factor più elevato dell'88% (+1pp rispetto all'anno precedente).
Etihad Airways ha introdotto nove aeromobili nel terzo trimestre, compresi i suoi primi tre Airbus A321Lr, contribuendo a un aumento della capacità di oltre il 20% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La flotta è cresciuta con tre Boeing 787, due Airbus A350 e un singolo A320 nei tre mesi fino al 30 settembre.
Ad oggi la flotta del vettore di Abu Dhabi conta quindi 115 aeromobili, 19 velivoli in più rispetto allo scorso anno. Etihad afferma che il trimestre è stato “uno dei periodi di consegna più intensi”.
«La performance di quest'anno ha stabilito un nuovo punto di riferimento, superando il mercato e guidando quasi la metà della crescita totale dei passeggeri degli Emirati Arabi Uniti - ha affermato il ceo, Antonoaldo Neves -. È una chiara conferma della nostra strategia, della forza del nostro team e del fascino di Abu Dhabi come destinazione di livello mondiale. Stiamo espandendo la nostra attività, migliorando l'esperienza dei nostri ospiti e mantenendo la nostra attenzione sull'efficienza e sulle prestazioni».
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[post_content] => La diciassettesima edizione di BTO – Be Travel Onlife ha confermato l'evento come uno dei punti di osservazione più solidi sull’innovazione turistica in Italia. L’edizione 2025, ospitata l’11 e 12 novembre, ha riunito oltre 350 speaker su sette hall, con un focus chiaro: leggere un settore che non è più in ripresa, ma nel pieno di una trasformazione strutturale.
Il tema Cross-Travel ha accompagnato un programma che ha incrociato tecnologia, capitale umano, governance territoriale, enoturismo, hospitality e data economy, evidenziando la necessità – sempre più urgente – di far dialogare competenze e mondi diversi.
Phocuswright: mercato globale solido, digitale e guidato dall’AI
Tra gli appuntamenti più seguiti, la presentazione del nuovo report Phocuswright Travel Forward. I dati illustrati da Giancarlo Carniani, Italian Analyst Phocuswright, confermano un settore in espansione: 1,61 trilioni di dollari di prenotazioni globali nel 2024 e una proiezione a 1,72 trilioni, con un tasso di crescita tra il 6 e il 9 per cento.
Quasi 6 prenotazioni su 10 sono già online e la quota salirà ancora nel 2026. Aereo, hotellerie e affitti brevi restano i comparti più dinamici, mentre l’AI generativa, già adottata dal 18 per cento dei viaggiatori leisure, è destinata a superare il 50 per cento nell’arco di un anno. Segnali positivi anche dal travel tech: i finanziamenti del 2024 hanno raggiunto 4,3 miliardi di dollari, con le startup b2b che superano le B2C per investimenti.
Enogastronomia e turismo
Molto partecipata anche la sessione dedicata al turismo enogastronomico. Nel panel Tra il dire e il fare: come il turismo enogastronomico può diventare un driver strategico per territori e operatori, Francesco Tapinassi , direttore scientifico BTO ha messo a confronto la necessità di affiancare alla ricchezza di prodotti Dop e Igp una governance solida, una visione basata sui dati e un’offerta esperienziale strutturata.
Il panel Cross-Over d’Eccellenza: il viaggio di Guido Martinetti ha invece ripercorso l’evoluzione dell’imprenditore, dal progetto Grom alla gestione di Mura Mura / Le Marne Relais. Dialogando con Roberta Milano, coordinatrice scientifica BTO Food & Wine Tourism, e Nicola Zoppi, coordinatore della sezione Hospitality, Guido Martinetti ha raccontato il passaggio dal food alla viticoltura fino all’ospitalità di alto livello, facendo emergere coerenza, cura del cliente e radicamento territoriale come chiavi di un modello trasversale ma riconoscibile.
Il panel Mangia, viaggia, ama. Il ruolo dei media content nel turismo enogastronomico ha acceso il dibattito su come podcast, video, reel e format digitali influenzino la percezione delle destinazioni.
Sono intervenuti Lucia Aliotta, consulente di web marketing, Fabrizio Todisco, tourism media strategist, Francesco Marino, giornalista, autore e digital strategist, Francesca Ferrara, media creator & consultant. Marino ha osservato come «il cibo sia diventato un linguaggio, capace di trasformare anche il modo in cui i piatti vengono pensati». Todisco ha portato il caso Napoli, oggi fortemente orientata dai contenuti di TikTok: un fenomeno che ha generato opportunità reali, ma che richiede attenzione per non ridurre le identità urbane a pochi format virali.
AI alberghiera: come distinguere innovazione e AI washing
Molto seguito il panel AI Alberghiera: dallo AI washing all’innovazione autentica, moderato da Marco Matarazzi, ceo di Slope. L’incontro ha messo in guardia dagli strumenti che si presentano come “AI-powered” senza esserlo davvero, generando rischi operativi e strategici. Matarazzi ha ricordato come nei sistemi di revenue management la mancanza di trasparenza possa far perdere il controllo sulla tariffazione. Per Mariella Borghi, di Aidea, una vera AI parte da dati proprietari e capacità di apprendimento misurabile, mentre Alessandro Crotti, Empori AI ha avvertito sul problema dei dati sporchi: «l’AI amplifica ciò che trova, errori compresi». Claudiana Di Cesare, esperta di turismo e innovazione, ha invece sottolineato come l’AI funzioni «solo se inserita in una visione chiara. Se non migliora l’esperienza dell’ospite o il lavoro dei team, non è innovazione ma marketing».
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[post_content] => Per Terme Merano in 20 anni di attività oltre 7,2 milioni di ospiti (esclusi i bambini sotto i 4 anni, confermando una media annuale di circa 378.000 visitatori), 6.700 posti di lavoro (con un effetto sul PIL di circa 860 milioni di euro), 643 milioni di euro di spese con impatto diretto sulla creazione di valore economico, 31 milioni di euro investiti.
I numeri provengono da uno studio sul valore economico delle Terme Merano sul territorio, realizzato dall’economista Friedrich Schneider dell’università Johannes Kepler di Linz.
«La nuova analisi sul valore economico creato dalle Terme Merano conferma in modo chiaro – spiega la direttrice di Terme Merano Adelheid Stifter - quanto il nostro modello di sviluppo sia radicato nel territorio e allo stesso tempo orientato al futuro. Siamo orgogliosi di contribuire in maniera significativa alla qualità della vita, all’attrattività turistica e alla sostenibilità economica della città. Questo risultato è merito di un lavoro di squadra e della fiducia che la comunità ripone in noi. Continueremo a investire in innovazione, benessere e qualità per generare valore duraturo per Merano e per tutto l’Alto Adige».
L’analisi scientifica mostra inoltre che Terme Merano genera ogni anno tra 17 e 19 milioni di euro di entrate fiscali per la pubblica amministrazione, derivanti dalle spese per il personale, dai costi di gestione e dai consumi degli ospiti. Gli effetti fiscali complessivi per il periodo 2006–2024 sono stimati in un valore compreso tra 317 e 375 milioni di euro.
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La Polonia vuole farsi conoscere anche come destinazione per turismo enogastronomico: dalla tipicità ai produttori locali al fine dining, forte di una new wave di chef e cultura che sta facendo riscoprire letteralmente la cucina polacca e le sue produzioni. Barbara Minczewa, direttore dell'Ente del Turismo della Polonia, vede la gastronomia come uno dei driver principali per intercettare i flussi turistici qualificati, in particolare il segmento giovane alla ricerca di esperienze autentiche.
«Una Polonia diversa dai soliti cliché che ci sono stati per anni», ha dichiarato Minczewa durante l'evento "Armonie di Sapori. Viaggio gastronomico da Varsavia a Milano" Il Paese, destination partner di Guida Michelin da tre anni, conta oggi cinque città e cinque regioni polacche inserite nella prestigiosa guida, con numerosi ristoranti stellati che rappresentano il nuovo corso della ristorazione nazionale.
«Le città d'arte continuano ad essere il nostro primo importante prodotto, ma sempre più turisti sono attratti dal turismo esperienziale e sostenibile», afferma la direttrice dell'ente. L'offerta si amplia includendo le foreste primordiali che ospitano i bisonti europei, animali che vivono esclusivamente in Polonia, elemento distintivo per il segmento nature-based.
Il Paese, che conta 16 regioni con forte identità territoriale, punta sulla regionalità come asset competitivo nel mercato italiano. e si concentra anche sulla valorizzazione delle specificità locali.
Chef protagonisti del rilancio
L'operazione di marketing territoriale ha visto protagonisti due chef di eccellenza di Varsavia: Marcin Przybysz del ristorante Epoka e Bartosz Szymczak del ristorante Rozbrat 20 (1 stella Michelin). Entrambi rappresentano la nuova generazione di chef polacchi che, dopo esperienze formative internazionali in Regno Unito, Svizzera, Danimarca e Italia, sono tornati in patria per reinterpretare la tradizione culinaria nazionale.
«Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo comunista abbiamo perso la nostra cultura e le tradizioni gastronomiche», ha spiegato Przybysz durante la presentazione. Il suo ristorante Epoka utilizza esclusivamente ricettari polacchi antecedenti al 1939, con un menu che riporta le date originali delle ricette e una mappa della Polonia con i prodotti del territorio.
La scoperta? La cucina polacca va molto oltre i luoghi comuni che vedono in menu patate, cavoli o gulash, ma si arricchisce di molti vegetali, funghi, anche tartufo, pesce, e il pregiato caviale locale.
La strategia di educazione del mercato
Il progetto gastronomico polacco include una componente educativa rivolta sia al mercato interno che a quello internazionale. «Vogliamo insegnare alle persone, educarle, perché crediamo di poter tornare sulla giusta strada», ha sottolineato Przybysz, evidenziando come l'operazione miri a creare consapevolezza anche tra gli operatori polacchi stessi.
L'iniziativa si inserisce in un più ampio piano di promozione turistica che vede nella gastronomia uno strumento di narrazione territoriale. «La gastronomia racconta molto del popolo e del territorio», conferma Minczewa, sottolineando il potenziale ancora inespresso della destinazione in questo segmento.
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L'offerta si amplia includendo le foreste primordiali che ospitano i bisonti europei, animali che vivono esclusivamente in Polonia, elemento distintivo per il segmento nature-based.\r\nIl Paese, che conta 16 regioni con forte identità territoriale, punta sulla regionalità come asset competitivo nel mercato italiano. e si concentra anche sulla valorizzazione delle specificità locali.\r\n\r\nChef protagonisti del rilancio\r\nL'operazione di marketing territoriale ha visto protagonisti due chef di eccellenza di Varsavia: Marcin Przybysz del ristorante Epoka e Bartosz Szymczak del ristorante Rozbrat 20 (1 stella Michelin). 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La cucina polacca va molto oltre i luoghi comuni che vedono in menu patate, cavoli o gulash, ma si arricchisce di molti vegetali, funghi, anche tartufo, pesce, e il pregiato caviale locale.\r\n\r\nLa strategia di educazione del mercato\r\nIl progetto gastronomico polacco include una componente educativa rivolta sia al mercato interno che a quello internazionale. «Vogliamo insegnare alle persone, educarle, perché crediamo di poter tornare sulla giusta strada», ha sottolineato Przybysz, evidenziando come l'operazione miri a creare consapevolezza anche tra gli operatori polacchi stessi.\r\nL'iniziativa si inserisce in un più ampio piano di promozione turistica che vede nella gastronomia uno strumento di narrazione territoriale. «La gastronomia racconta molto del popolo e del territorio», conferma Minczewa, sottolineando il potenziale ancora inespresso della destinazione in questo segmento.","post_title":"La Polonia punta sulla gastronomia per attrarre il turismo italiano","post_date":"2025-11-14T11:56:17+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1763121377000]}]}}