22 December 2025

Neos centra un utile da 12 milioni di euro. E mira a oltre 730 mln di fatturato nel 2023

Una flotta totalmente rinnovata – oggi a quota 15 velivoli -, offerta aumentata, diversificazione del traffico – dal leisure all’etnico – il contributo del cargo. Sono alcuni degli atout che hanno consentito a Neos di archiviare l’ultimo esercizio con un utile di 12 milioni di euro. A spiegarlo è l’amministratore delegato, Carlo Stradiotti, in un’intervista a Il Corriere della Sera.

L’ad precisa come nell’ultimo anno pre-pandemia (2018-19) il vettore del gruppo Alpitour ha chiuso con un fatturato di 465 milioni di euro e 1,8 milioni di passeggeri; “nei due anni successivi abbiamo chiuso rispettivamente con 260 milioni e 236 milioni. Abbiamo sostenuto le entrate di fatto con il cargo e non abbiamo toccato un contratto di lavoro”. Il bilancio 2021-22 (chiuso lo scorso ottobre) “con il ritorno dei passeggeri abbiamo chiuso con 585 milioni di euro di ricavi e quasi 12 milioni di utile. In questo caso devo dire che sono inclusi anche gli aiuti pubblici per il Covid, la rata del 2020″. Un indennizzo da 52 milioni di euro, sottolinea Stradiotti, sempre in attesa della “rata per i danni del 2021 che per il nostro bilancio sono stati più significativi”.

L’andamento degli ultimo anni evidenzia una volta di più il cambio di passo sostenuto da Neos, che proprio durante la pandemia ha cercato “passeggeri e ricavi anche al di fuori del nostro segmento tradizionale che è quello charter. Questo vuole dire, tra le altre cose, esplorare il trasporto merci (“849 voli operati dal 2020″), aprire la rotta Milano-New York e investire sulle direttrici etniche. Il tutto su una flotta che oggi conta 15 aerei: 5 Boeing 737-800, 4 Boeing 737 Max e 6 Boeing 787-9”.

Le prime stime per l’anno in corso – l’esercizio che chiuderà quindi il prossimo 31 ottobre – sono improntate su “un budget di fatturato da 683 milioni di euro, ma puntiamo ai 730-740 milioni, grazie soprattutto all’aumento dell’offerta, del 30-40% rispetto al 2019“. E con una suddivisione dei ricavi che si attesterà “al 70% sulle operazioni leisure, al 2% per il cargo e al 28% su quelle ad hoc/nuove”.

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