2 June 2023

L’aeroporto di Venezia accelera sul green: 5,7 mln di euro per un nuovo depuratore

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L’aeroporto di Venezia ha celebrato la Giornata mondiale dell’Acqua con l’attivazione di un nuovo impianto di depurazione delle acque reflue: un investimento, interamente sostenuto da Save, da 5,7 milioni di euro, che è un modello di applicazione di economia circolare.

La principale caratteristica consiste infatti nel riutilizzo, per usi non potabili, dell’acqua ottenuta dal processo di depurazione: i reflui derivanti dalle diverse attività aeroportuali vengono convogliati al depuratore centralizzato attraverso una rete fognaria dedicata, quindi processati fino all’ottenimento di acqua non potabile che viene distribuita in varie aeree dell’aeroporto attraverso una condotta appositamente realizzata, parallela alla rete dell’acqua potabile.

In questa prima fase di attivazione, oltre la metà del volume prodotto viene utilizzata per servizi igienici all’interno del terminal e per le torri di raffreddamento della centrale di trigenerazione; in una prospettiva di breve termine, l’acqua depurata sarà usata anche per l’irrigazione di aree verdi e per il lavaggio dei mezzi di piazzale.

La grande attenzione alla gestione dell’acqua si è di recente concretizzata anche nella realizzazione di un bacino di laminazione, un invaso realizzato nell’area di Ca’ Noghera, che funge da collettore in caso di acque meteoriche straordinarie. Opere che si aggiungono al trattamento di depurazione delle acque meteoriche e ai lavori periodici di riqualifica delle barene.

“La tutela e la valorizzazione della risorsa idrica sono obiettivi primari del nostro programma di sviluppo sostenibile e si focalizzano in particolar modo su iniziative e progetti finalizzati alla sicurezza idraulica e al minor consumo di acqua – ha commentato Davide Bassano, Direttore Sostenibilità del Gruppo Save -. Tema quest’ultimo di evidente urgenza e attualità, rispetto al quale il nuovo depuratore costituisce una risposta concreta e un passo fondamentale del percorso da noi intrapreso per la completa eliminazione dell’utilizzo di acqua potabile per scopi tecnici, secondo una logica di economia circolare”.

 




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