23 marzo 2023 10:58
Ita Airways accende i riflettori sui collegamenti tra Francia e Italia con una campagna pubblicitaria che sarà on-air nell’area di Parigi fino al prossimo 16 aprile. I voli verso l’Italia saranno promossi attraverso affissioni digitali nelle zone di maggiore traffico della capitale francese, tra cui stazioni ferroviarie, della metropolitana, centri commerciali e aree business, e sui canali web, con la presenza su siti e principali network del Paese.
La Francia rappresenta per Ita il secondo mercato in Europa: qui vanta una forte presenza grazie alle connessioni tra Parigi – collegata sia dall’aeroporto Charles De Gaulle che da quello di Orly-, Roma, con l’hub di Fiumicino e Milano, con il city airport di Linate. Dal 1° giugno e durante tutta l’estate 2023, la compagnia potenzierà l’offerta per il mercato francese, aggiungendo frequenze supplementari sulle rotte Charles De Gaulle – Roma Fiumicino e Nizza – Roma Fiumicino.
In tal modo nel picco dell’estate Ita opererà fino a 92 voli settimanali e fino a 14 voli giornalieri di andata e ritorno tra i due Paesi, in connessione attraverso l’hub di Fiumicino con le 64 destinazioni mondiali della compagnia, incluse le 10 di lungo raggio e quelle vacanziere del Mediterraneo.
Nel dettaglio, l’operativo prevede: 7 voli giornalieri di andata e ritorno da Parigi Cdg/Ory a Milano Linate (dal lunedì al venerdì), 3 il sabato e 5 la domenica; 4 voli giornalieri di andata e ritorno da Parigi Cdg a Roma Fco; 3 voli giornalieri di andata e ritorno da Nizza a Roma Fco.
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[post_content] => Si prospetta un'ottima estate per il gruppo Emerald Collection: "Su Zanzibar stiamo già registrando per i mesi di luglio e agosto occupazioni medie sopra l’80%, spesso con punte da full-booked. Per quanto riguarda le Maldive, invece, al momento l'andamento è leggermente più lento rispetto allo scorso anno. Una tendenza dovuta a diversi fattori, come per esempio il caro prezzi dei voli e quindi del pacchetto generale per il lungo raggio - spiega Simone Scarapicchia, chief commercial officer della compagnia italiana che gestisce una serie di resort a 5 stelle nelle due destinazioni africane e dell'oceano Indiano -. A sommarsi c'è poi pure la nuova tendenza delle prenotazioni last-minute: non più entro i 90-60 giorni ma addirittura entro i 40/30 giorni. Siamo comunque fiduciosi in una ripresa. Anche solo perché il Mediterraneo sta già registrando occupazioni molto alte in quasi tutte le destinazioni. Pensiamo quindi che un forte flusso si muoverà verso l’estero, incluse le Maldive".
In tale contesto c'è grande soddisfazione anche per le ultime new entry del 2022 del gruppo: "Il maldiviano Emerald Faarufushi e l'Emerald Zanzibar hanno registrato un'occupazione elevatissima per tutto l'inverno, siano a fine aprile - inizio maggio - prosegue Scarapicchia -. Ma anche l'estate si apre sotto eccellenti prospettive. Sta andando in particolare molto bene la nostra partnership con Valtur Escape per la struttura di Zanzibar, che sicuramente proseguiremo nel tempo". A livello di prezzi, gli incrementi alle Maldive riguarderanno esclusivamente proprio il Faarufushi, che però viene dal suo anno di debutto ed è quindi abbastanza scontato che alzi un po' le tariffe: "Per il 2023 e il 2023 prevediamo una crescita media del 5% massimo - rivela sempre Scarapicchia -. Il Maldives, al contrario, non subirà aumenti in quanto ne è già stato testimone in passato, dopo l'apertura. Per l'Emerald Zanzibar praticheremo invece un aumento medio del 12%, in quanto siamo partiti con prezzi da opening/pre-opening per il primo anno e, visto il grande successo, occorre revisionare le tariffe".
Prosegue infine la strategia di espansione del gruppo, che mira ad approdare anche nel Mediterraneo: "La trattativa per l'hotel a Palermo, a cui avevo accennato l'ultima volta che ci siamo incontrati, purtroppo si è momentaneamente arenata ma non è ancora affatto esclusa. Guardiamo inoltre con estremo interesse alla Puglia". Procedono inoltre spediti i piani relativi all’ulteriore proprietà a Zanzibar da circa 500 camere, che dovrebbe sorgere nei pressi di quella inaugurato l'anno scorso: "La fase di progettazione inizierà a ottobre - conclude Scarapicchia - mentre la costruzione è prevista successivamente, indicativamente dopo Pasqua 2024".
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Prosegue la discussione sulla questione affitti brevi. Dopo la presa di posizione di Federalberghi sul disegno di legge in fase di preparazione da parte del governo, nonché la recente ricerca sul tema promossa dalla stessa associazione degli albergatori, arriva ora una nota del gestore Halldis, che mira a fare chiarezza in un mercato in cui operano una serie differente e distinta di operatori. Stando a una elaborazione della stessa compagnia su dati Istat e Scenari Immobiliari 2021, in Italia il mercato degli immobili destinati ad affitti bevi riguarderebbe circa 600 mila immobili. Il valore delle compravendite online del comparto extralberghiero nel nostro Paese, la terza piazza mondiale del mercato degli affitti brevi, preceduta solo da Usa e Francia, ammonta quindi a circa 3 miliardi di euro (fonte: Osservatorio digitale Politecnico Milano, 2021). Un comparto in cui si stima che operino 25 mila gestori professionali, il cui giro d’affari valore è pari a circa 1,2 miliardi.
Per Halldis è però fondamentale distinguere tra piattaforme (Airbnb, Booking e Vrbo), gestori professionali (property manager in inglese, come la stessa Halldis e poi Italianway, CleanBnb, Wonderful Italy) e proprietari privati. Le piattaforme digitali sono distributori del prodotto casa di cui non sono proprietari, si limitano a fare incontrare domanda e offerta e ricevono una fee che varia dal 15 al 20%. Sono tipicamente società internazionali che operano a livello mondiale. I property manager gestiscono invece per conto terzi il prodotto casa, pari a circa 25% del totale di quelle destinate degli affitti brevi, di cui anch’essi non sono proprietari: sono società italiane che operano nelle località dove sono presenti gli immobili. Per esempio, a differenza delle piattaforme, fanno l’accoglienza, le pulizie, gestiscono la burocrazia (tassa di soggiorno, cedolare secca...). Per la promozione, oltre che ai propri mezzi (sito, social...) possono utilizzare le medesime piattaforme online come distributori. La fee dei property manager varia dal 20% al 30%. I privati, che mettono sul mercato il restante 75% delle case destinate agli affitti brevi, fanno tutto da soli. Possono anche decidere di affidarsi a una piattaforma e/o a un property manager. In questo caso al guadagno viene sottratto il costo della piattaforma o del property manager.
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“Dall’assessore Pierfrancesco Maran a Milano al sindaco Dario Nardella - afferma Vincenzo Cella, managing director Halldis – dalle prese di posizione di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia a quelle di Matteo Lepore (Bologna) e Roberto Gualtieri (Roma), condividiamo appieno le loro istanze e preoccupazioni. Il nostro studio vuole essere uno stimolo sia sul fronte dell’informazione che della normativa. Sarebbe molto utile un confronto costruttivo tra le parti politiche e rappresentanze associative per chiarire eventuali dubbi. Sarà compito del legislatore nazionale definire bene le regole attuative della normativa comunitaria e su questo punto analizzare bene il mercato e dare un senso concreto ed equo a questa iniziativa.”
“Il settore degli affitti brevi in Italia – aggiunge Michele Diamantini, ceo Halldis - è estremamente variegato e composto da centinaia di migliaia di host proprietari di singoli appartamenti e centinaia di gestori di immobili in locazione breve, che con modalità diverse e in contesti differenti, si occupano di un numero variabile di appartamenti. L’attività di property management è un business a bassa marginalità e quindi impone la scalabilità di processi e dimensioni per fare ricavi e coprire costi fissi. La possibilità di scalare richiede un quadro normativo incentivante, stabile, non frammentato. Col nostro studio abbiamo voluto da un lato fare chiarezza e dall’altro proporre la nuova direttiva europea come punto di partenza per risolvere le tante problematicità. È importante non frenare un settore in forte crescita che riesce a dare valore agli investimenti immobiliari, creare posti di lavoro, avere forte ricadute sul territorio”.
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C'è Linate nel futuro prossimo di easyJet. E' Johan Lundgren, amministratore delegato del vettore, a confermare le mire sui preziosi slot del City Airport milanese, ora che l'affaire Lufthansa-Ita Airways passa al vaglio dell'Ue che - pressoché inevitabilmente - metterà dei paletti alla presenza sullo scalo per garantire la concorrenza.ù
"E' ovvio che la Commissione europea dovrà chiedere a italiani e tedeschi di rilasciare alcuni diritti di decollo e atterraggio - spiega il ceo in un'intervista a Il Corriere della Sera -. Ci aspettiamo che vengano liberati degli slot, noi vogliamo prenderne una parte così da offrire maggiore scelta ai consumatori perché riteniamo non ce ne sia abbastanza".
Proprio Linate sembra essere centrale nei progetti di sviluppo di easyJet, anche in rapporto a Roma Fiumicino o altri scali in Germania: "Innanzitutto vogliamo lavorare per aumentare la presenza a Milano. Linate è un aeroporto che si adatta molto bene a noi e per questo sarà la nostra priorità (...) Dopo Parigi e Londra anche a Milano vogliamo una maggiore presenza nei due aeroporti".
Il network che prenderà eventualmente forma da Linate non sarà di solo respiro internazionale: "Quello che facciamo è volare negli aeroporti primari dell’Europa più di qualunque altra compagnia aerea. Quindi certo i voli punteranno sulla connettività con gli hub europei, ma anche su destinazioni nazionali". E a proposito del mercato Italia, Lundgren sottolina come sul fronte domestico "abbiamo registrato delle buone prestazioni e abbiamo già raggiunto i livelli del 2019" ma la domanda "è forte anche sui voli internazionali".
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[post_content] => Le vacanze estive rimangono una priorità per gli italiani. Lo conferma l’ultima ricerca condotta da Skyscanner, in collaborazione con OnePoll, secondo cui 9 italiani su 10 (88%) stanno pianificando di partire quest’estate. Tuttavia, più della metà (52%) deve ancora prenotare la propria vacanza. Tra coloro che devono ancora prenotare, la metà (51%) ha dichiarato di stare ancora decidendo le date, mentre il 24% sta aspettando di trovare l'offerta migliore.
Nonostante il 70% sia sicuro di come trovare le migliori offerte, i dati della piattaforma mostrano che solo il 2% delle ricerche effettuate dagli italiani coincide con la settimana più economica del periodo estivo.
Per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori, Skyscanner ha quindi lanciato la nuova versione del Savings Generator, che consentirà agli utenti di risparmiare sui viaggi dell’estate 2023.
Il nuovo innovativo strumento è a disposizione di chi ancora non ha prenotato le vacanze e di coloro che si dichiarano disposti a programmare più di un viaggio (volontà espressa da 2 italiani su 3 se il prezzo è conveniente). Il Savings Generator permette infatti di individuare la settimana più economica dell'estate per viaggiare verso le rotte più popolari dall'Italia, compresi la Spagna, gli Stati Uniti e la Grecia.
Skyscanner ricerca attualmente oltre 80 miliardi di prezzi ogni giorno e i suoi esperti hanno analizzato i dati e condiviso alcuni consigli per ottenere le migliori occasioni di viaggio quest'estate:
1. Viaggiare la prima settimana di settembre consente di risparmiare circa il 35%
2. Viaggiare di venerdì permette un maggior risparmio (il più delle volte). Secondo il Savings Generator, i viaggiatori più flessibili saranno in grado di risparmiare fino al 59% sul costo dei voli estivi evitando così un ulteriore congestionamento degli aeroporti.
3. Ricercare “ovunque” per trovare prezzi migliori. Secondo il sondaggio, gli italiani che non hanno ancora prenotato il loro viaggio estivo stimano che i voli costeranno in media 209 euro a persona, ma grazie all’algoritmo di Skyscanner, selezionando la ricerca "Ovunque", molte mete risulteranno più accessibili, tra cui: Parigi a partire da 36 euro, Palma di Maiorca da 80 euro e Santorini a partire da 95 euro questo agosto
4. Confrontare l’aeroporto di partenza per trovare migliori occasioni
"Sappiamo quanto gli italiani attendano e ricerchino le vacanze estive ed è quindi nostro compito analizzare tutti i dati a cui abbiamo accesso e condividere queste informazioni attraverso il nostro Savings Generator in vista dell'estate 2023, in modo che i viaggiatori italiani sappiano come risparmiare – spiega - Stefano Maglietta, Travel Insights Expert di Skyscanner - La nostra ricerca mostra che oltre la metà degli italiani (53%) fa sacrifici, spendendo meno in beni di consumo e facendo meno pasti fuori casa per risparmiare in vista delle vacanze, ma è meno propensa a fare acquisti per le vacanze come farebbe per la spesa settimanale o per i vestiti. Siamo consapevoli che le vacanze estive rappresentino un periodo costoso per viaggiare, così abbiamo aggiornato il nostro Savings Generator per supportare gli italiani a capire come partire rispettando il proprio budget”.
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[post_content] => Mediterraneo, Caraibi ed Emirati Arabi. Oltre alla nuova edizione del Giro del mondo, in partenza a dicembre 2024. Sono queste le destinazioni Costa Crociere per l'inverno 2024-25, di cui si sono appena aperte le vendite. La meta più comoda è sicuramente il Mediterraneo: l’ammiraglia Costa Toscana partirà per crociere di una settimana alla scoperta di Italia, Francia e Spagna, con tappe anche nelle isole Baleari e in Sicilia, che prevedono quattro soste di oltre dieci ore per godersi al meglio le esperienze a terra. L’itinerario comprende Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo e Civitavecchia/Roma.
I Caraibi sono poi l’ideale per una pausa al caldo. La Fortuna e la Fascinosa proporranno ognuna due diversi itinerari di una settimana, alternati tra loro, che possono essere combinati in un’unica vacanza lunga 14 giorni. La formula proposta è quella del pacchetto volo+crociera. La Fortuna navigherà esclusivamente tra le Piccole Antille. Il primo viaggio comprende Guadalupa, Tortola, St. Marteen, Antigua, St. Lucia e Martinica; il secondo Guadalupa, Trinidad e Tobago, Grenada, St. Vincent, Barbados e Martinica. Tutte le soste sono almeno di dieci ore per vivere in comodità queste splendide isole, per esempio facendo snorkeling, scoprendo le tradizioni locali o assaporando le prelibatezze caraibiche. Il primo itinerario della Fascinosa è invece una full immersion nella Repubblica Dominicana, anche qui con soste lunghe, tra foreste di mangrovie, piantagioni di caffè e una giornata intera a Catalina, isola esclusiva di Costa. Le tappe comprendono La Romana (Rep. Dominicana), Ocho Rios (Giamaica), Grand Turk, Amber Cove, Samanà e appunto l'isola Catalina (ancora Rep. Dominicana). Il secondo itinerario va invece alla scoperta di sei tra le più belle isole dei Caraibi, facendo tappa a La Romana (Rep. Dominicana), St. Lucia, Barbados, Guadalupa, Antigua, Isole Vergini Britanniche, per esplorare spiagge, grotte, giardini botanici o nuotare tra le razze.
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Richiesta che a onor del vero all'inizio di maggio, era stata formulata anche da Airlines for Europe, con un sollecito di intervento da parte dell'Unione.
Secondo il ceo la posizione della Francia comporta la cancellazione dei voli che passano semplicemente attraverso il suo spazio aereo durante gli scioperi locali, con conseguenze particolarmente dannose oltre che inquinanti.
"Il prossimo sciopero francese è previsto per il 6-7 giugno: i nostri voli sono pieni e siamo costretti a cancellare i voli. C'è una soluzione semplice per questo. Altri Stati membri hanno leggi che proteggono i sorvoli", ha precisato O'Leary, riferendosi a Grecia, Italia e Spagna.
Ryanair ha dichiarato di aver chiesto alla Commissione di proteggere il 100% dei sorvoli, di richiedere un preavviso di 21 giorni per le azioni di sciopero e un preavviso di 72 ore per la partecipazione dei dipendenti agli scioperi Atc, oltre ad altre misure.
La più grande compagnia aerea europea per numero di passeggeri ha inoltre specificato in un comunicato che 57 giorni di scioperi Atc nei primi cinque mesi del 2023 hanno costretto le compagnie aeree a cancellare migliaia di voli. Il tasso di scioperi è stato dieci volte superiore a quello del 2022.
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[post_content] => Lufthansa rilancia i voli dell'Airbus A380, inizialmente tra Monaco e Boston e poi all'inizio di luglio verso New York-Jfk. La compagnia aerea tedesca reintrodurrà il collegamento giornaliero tra la sua base di Monaco-Frantz Josef Strau e l'aeroporto di Boston-Logan il 1° giugno 2023. Dopo essere rimasto a terra per tre anni a causa della pandemia, l'A380 di Lufthansa, configurato per ospitare 8 passeggeri in Prima Classe, 78 in Business Class, 52 in Premium e 371 in Economy (509 posti), decollerà alle 15.35, arriverà alle 18.00 e ripartirà dal Massachusetts alle 20.30, atterrando alle 9.40 del giorno successivo. L'aeromobile sostituirà l'A340-600 solitamente impiegato sulla rotta.
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L'appuntamento di Michael O'Leary a Bruxelles per una conferenza stampa che riportasse una volta di più l'attenzione sul diritto a sorvolare i cieli di Francia per i sempre più numerosi scioperi dei controllori di volo, è stata l'occasione per un nuovo affondo sull'acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa.
Senza freni, come d'abitudine, O'Leary ha messo in fila tutti i protagonisti dell'operazione, con aspre critiche che hanno coinvolto i tedeschi, il governo italiano e persino la Commissione europea.
Come più volte ribadito, secondo il ceo "Lufthansa farà con Ita la stessa cosa che ha fatto con le acquisizioni in Belgio, Austria e Svizzera: tutte le promesse scompaiono e l'Italia sarà usata per portare i passeggeri verso gli hub di Francoforte e Monaco (...) per fortuna l'Italia non dipende più da un monopolio e i suoi passeggeri continueranno a volare grazie alle tariffe convenienti di Ryanair (...) A Lufthansa non importa davvero dell'Italia, si preoccupa soltanto di trasformarla in una grande macchina di trasferimento passeggeri" in Germania.
Governi incompetenti
Secondo il ceo, la Commissione europea "approverà come sempre in automatico" l'acquisizione perché "Lufthansa e Air France possono sempre comprare tutto ciò che vogliono". Ironicamente, O'Leary sostiene che il tutto sia "parte della politica di concorrenza aperta e trasparente dell'Ue". "Vogliamo migliorare il modo in cui la Commissione europea supervisiona questo tipo di fusioni".
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[post_content] => Dopo un 2022 che ha chiuso al 70% di arrivi dall'Italia rispetto agli anni pre-Covid, il 2023 della Cechia parte con il vento in poppa. "Nei primi tre mesi a Praga abbiamo registrato un +162% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - spiega il direttore generale di Czech Tourism Italia, Luboš Rosenberg -. In generale i flussi dalla Penisola sono ormai solo il 6% sotto le quote del 2019. Se si escludono i Paesi confinanti, l'Italia è oggi il secondo mercato più importante per il nostro incoming appena dietro al Regno Unito. Il sesto a livello complessivo".
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Focus sul mice
Ma il turismo ceco dell'era post-Covid è in parte differente da quello che si poteva sperimentare negli anni pre-pandemia. "Siamo più attenti alla sostenibilità, in primis. E poi crediamo molto nelle potenzialità del comparto meeting e incentive - rivela il direttore generale di Czech Tourism, Jan Herget, in visita a Milano proprio in occasione di un evento ad hoc tenuto nel capoluogo lombardo -. Stando dall'Icca, il nostro Paese è nella top 10 delle mete mice a livello globale, con Praga che è addirittura in quinta posizione. E poi naturalmente non mancano le occasione di scoprire la Cechia della storia e della cultura, della musica (l'anno prossimo si celebrerà il duecentesimo anniversario dalla nascita di Smetana), nonché della natura e delle vacanze attive".
Più collaborazione con i to italiani
Con il ritorno della normalità dei flussi di visitatori, si rafforza inoltre la collaborazione tra ente e operatori del turismo organizzato. "Li aiutiamo a conoscerci meglio. Per esempio tramite i Travel Trade Day, che ogni anno allestiamo in una destinazione differente - racconta Lara Cereda, trade manager di Czech Tourism in Italia -. Per il 2023 abbiamo scelto Brno, invitando quattro tour operator tricolori, per un programma che ha previsto un fam trip di quattro giorni alla scoperta del territorio e un workshop per incontrare i partner locali. Inoltre dall'anno scorso sul nostro sito e su Youtube ci sono delle pillole video dedicate ogni volta a un tema di viaggio differente".
Podcast mensili per raccontare l'altra Cechia
Lo sforzo di Czech Tourism per promuovere le mete alternative a Praga prosegue quindi con la nuova serie di otto podcast mensili, disponibili su Spotify e ancora sul sito, che da questo mese di maggio racconta ogni volta il Paese da un punto di vista differente. "Naturalmente supportiamo pure i to nelle loro azioni promozionali - prosegue Lara Cereda -, organizzando eventi sia live, sia digital. A febbraio con Caldana abbiamo fatto un fam trip. Stessa cosa per Alpitour che recentemente ha deciso di investire sulla nostra destinazione, lanciando un nuovo tour ad hoc per questa primavera".
Il turismo organizzato vale il 30% dei flussi dalla Penisola
Per la Cechia il comparto del turismo organizzato vale circa il 30% dei flussi di visitatori dall'Italia, "ma è soprattutto utile a diversificare l'offerta", sottolinea Rosenberg. L'unica criticità, al momento, conclude Lara Cereda, è l'assenza di collegamenti di linea: "Funzionano solo le low cost, che peraltro uniscono molte città della Penisola con la Cechia. Il problema è che, come si sa, fanno più fatica a collaborare con i to, soprattutto in tema di gruppi".
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