17 May 2024

Ita Airways: pubblicato in Gazzetta il Dpcm. Ora tocca a Lufthansa

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Riparte l’iter di privatizzazione di Ita Airways con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm – approvato dal governo lo scorso 21 dicembre – che ne fissa le modalità. Il decreto prevede che “la cessione della partecipazione in Ita Spa è effettuata dal Ministero dell’Economia e delle finanze tramite trattativa diretta limitata ai soggetti che singolarmente o nell’ambito di un raggruppamento hanno partecipato alla procedura”, “purché non siano sottoposti a vincoli che non consentano l’acquisizione del  controllo o della maggioranza del capitale  di Ita”.

“Nell’ambito degli offerenti – si legge sulla Gazzetta ufficiale – deve essere necessariamente presente una compagnia aerea che deve acquisire la maggioranza del capitale oggetto di ciascuna fase dell’operazione“.

Il vettore tedesco

Ad oggi rimane Lufthansa la principale, anzi unica, interessata: dai tedeschi è attesa la presentazione di un’offerta ufficiale che, secondo rumors, vedrebbe il vettore entrare nel capitale di Ita inizialmente con una quota del 40%, per poi salire al 100% nel medio periodo.

Il prezzo, si legge dalla Gazzetta, dovrà tener conto del patrimonio netto di Ita e il percorso potrà anche avvenire attraverso uno o più aumenti di capitale. Si tratta di un meccanismo finanziario che, di fatto, lascia gli importi all’interno della società, così da favorirne lo sviluppo.

La trattativa prevede che il Ministero dell’economia e delle finanze proceda a “definire, anche con la partecipazione di Ita: il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita, con particolare attenzione allo sviluppo degli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio; l’accordo tra azionisti; le clausole di opzione relative alla cessione della partecipazione residua detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Ita; il contratto che disciplina l’operazione di acquisto o sottoscrizione di uno o più aumenti di capitale deliberati da Ita”.

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Si prosegue attraversando la Valle delle Rose, dove crescono rigogliose le rose di Damasco, qualità antica apprezzata nella cosmetica e nella profumeria.\r\n\r\nL’affascinante percorso raggiunge poi Ouarzazate: una cittadina ricca di sorprese che porta il nome del fiume che un tempo scorreva imponente nella piana, sorvegliato dall'Ait Ben Haddou: una città fortificata o “kasr”, con vicoli, magazzini, abitazioni e una moschea. La città di terracotta venne costruita nel 1600 lungo la rotta carovaniera che collega il deserto del Sahara all’area di Marrachek. È tanto bella e ben preservata da essere patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1987 ed è stata il set cinematografico di pellicole famose.\r\n\r\nAll’inizio degli anni ‘60, infatti, il clima caldo e soleggiato della zona attirò i cineasti hollywoodiani che girarono qui Lawrence d’Arabia. Da allora, a Ouarzazate - che oggi vanta tre grandi studios e un bel museo del cinema ricco di reperti - sono stati girati film internazionali tra i quali L’uomo che volle farsi re, L’uomo che sapeva troppo, Il gioiello del Nilo, L’ultima tentazione di Cristo, Il té nel deserto e anche La Mummia, Il Gladiatore, Alexander, Le Crociate, Babel e alcune scene de Il trono di spade. È la “Hollywood del deserto” e questo ha portato tanto lavoro e ricchezza nell’area, insieme con la nascita di scuole professionali.\r\n\r\nPer concludere il percorso tra avventura, cultura e relax nel deserto del Marocco si entra a Ouarzazate e si visita la Kasbah Taourirt con il suo fascino antico: è una tra le meglio conservate del paese grazie agli attenti restauri. Fu abitata fino alla fine degli anni ‘30 da un pascià con la sua famiglia di oltre 100 persone, tra cui la favorita - madre del primo figlio maschio - altre 4 mogli e 14 concubine. 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