17 November 2025

I ritardi nelle consegne degli aerei pesano fino a 11 mld di dollari sui conti dei vettori

iataOltre 11 miliardi di dollari: questo l’impatto sui conti delle compagnie aeree a livello globale derivante dai ripetuti ritardi nelle consegne dei velivoli nel 2025. La stima è il risultato del recente studio di Iata in collaborazione con la società di consulenza gestionale Oliver Wyman.

Lo studio ha rilevato che le difficoltà nella catena di approvvigionamento dell’industria aerospaziale stanno ritardando la produzione di nuovi aeromobili e componenti, costringendo i vettori a rivalutare i propri piani di flotta e, in molti casi, a mantenere in servizio macchine più datate per periodi di tempo prolungati, oltre a impedire loro di stare al passo con la crescente domanda di trasporto passeggeri.

Il portafoglio ordini commerciale mondiale ha raggiunto il massimo storico di oltre 17.000 aeromobili nel 2024, significativamente superiore al quello del periodo 2010-2019, pari a circa 13.000 aeromobili all’anno.

Secondo la ricerca sono quattro i fattori a cui ricondurre i maggiori costi: circa 4,2 miliardi di dollari sono ascrivibili agli eccessivi prezzi del carburante, poiché le compagnie aeree continuano a utilizzare aeromobili più vecchi e meno efficienti dal punto di vista dei consumi; circa 3,1 miliardi di dollari derivano dai costi di manutenzione aggiuntivi legati all’invecchiamento della flotta; 2,6 miliardi di dollari dipendono dall’aumento dei costi di leasing dei motori, poiché questi ultimi rimangono più a lungo a terra per la manutenzione, e 1,4 miliardi di dollari sono i costi di gestione delle scorte in eccesso, poiché le compagnie aeree immagazzinano più pezzi di ricambio per ridurre l’impatto delle interruzioni imprevedibili dei fornitori. Anche i tassi di leasing degli aeromobili sono aumentati del 20-30% dal 2019.

In aggiunta ai costi diretti, lo studio rileva che le difficoltà della catena di approvvigionamento impediscono ai vettori  di operare con un numero di velivoli sufficiente a soddisfare la crescente domanda di passeggeri, con un aumento del 10,4% della domanda di passeggeri nel 2024 che supera l’espansione della capacità dell’8,7%, spingendo i fattori di carico al livello record dell’83,5%.

Secondo la Iata la tendenza all’aumento della domanda di passeggeri continuerà anche nel 2025.

Il rapporto evidenzia inoltre le interruzioni causate dall’instabilità geopolitica, dalla carenza di materie prime e dalla scarsità di manodopera.  «Non esiste una soluzione semplice per risolvere questo problema, ma ci sono diverse azioni che potrebbero fornire un certo sollievo – ha affermato il direttore generale, Willie Walsh -. Per cominciare, l’apertura del mercato post-vendita aiuterebbe le compagnie aeree offrendo loro una scelta più ampia e un migliore accesso ai ricambi e ai servizi. Parallelamente, una maggiore trasparenza sullo stato della catena di approvvigionamento fornirebbe alle compagnie aeree i dati necessari per pianificare le operazioni in caso di blocchi, aiutando al contempo gli Oem ad alleviare le strozzature sottostanti». 

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