21 novembre 2019 09:23
E alla fine è arrivato anche lo stop di Fs. O quanto meno la frenata, sulla cordata con Atlantia. Ieri, alla vigilia del termine per la presentazione dell’offerta vincolante – fissato appunto per oggi 21 novembre – il cda di Ferrovie dello Stato guidato da Gianfranco Battisti, pur confermando la disponibilità ad andare avanti, ha constatato che, tra Lufthansa che non intende aprire il portafoglio e Atlantia che si sfila, non ci sono ancora le «condizioni necessarie» per il consorzio. Ma il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ritiene ancora che “ci sia un margine” nelle trattative con Delta e Lufthansa.
La palla torna dunque nella metà campo dei commissari, che da mesi ripetono la necessità di fare presto. L’intenzione sarebbe quella di concedere una nuova proroga (l’ottava) – una ventina di giorni in più – purché l’intera operazione venga chiusa entro marzo 2020.
Riassumendo: Delta Air Lines ha “confermato la disponibilità a partecipare all’equity” con 100 milioni per una quota del 10%; Lufthansa nella lettera trasmessa ieri ha «prospettato la disponibilità ad un accordo commerciale, ma non ad un ingresso immediato nell’equity»; infine Atlantia, pur restando disponibile a proseguire il confronto, non vede ancora realizzate le condizioni per l’adesione al progetto. Alla luce di tutto questo, nonostante non siano «ancora maturate le condizioni necessarie» per il consorzio, le Fs confermano «l’impegno e la disponibilità a proseguire le negoziazioni» e attendono le valutazioni dei commissari su come procedere.
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
Ma che vi abbiamo fatto?
Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
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Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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[post_content] => Dal 2 al 27 luglio 2025, la Svizzera sarà il palcoscenico dei Campionati Europei di calcio femminile Uefa Women’s Euro 2025. Otto città elvetiche ospiteranno il prestigioso torneo, trasformando il Paese in una meta ideale per gli appassionati di sport e di viaggi. L'evento non sarà solo una celebrazione del calcio femminile, ma anche un'opportunità per scoprire una Svizzera dinamica, variegata e adatta a tutta la famiglia.
Un viaggio tra sport e turismo
Le città svizzere coinvolte nel torneo offrono un mix interessante di cultura, natura e divertimento. Dalle montagne facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici ai caratteristici laghi alpini e cittadini, fino ai musei di fama mondiale. Il 2025 si annuncia dunque come un anno ricco di eventi internazionali: dal 10 al 17 maggio, Basilea ospiterà l'Eurovision Song Contest, il più grande evento musicale del mondo, presentato dalla brand ambassador Michelle Hunziker. Ad agosto, il Vallese diventerà la capitale della mountain bike con i Campionati Mondiali di questa disciplina, mentre a Losanna si terranno per la prima volta in Svizzera i Campionati mondiali di basket U19.
Non mancano anche gli appuntamenti culturali e gastronomici di rilievo, come il Locarno Film Festival, Art Basel e il Cully Jazz Festival, che rendono così la Svizzera una destinazione coinvolgente per tutto l'anno.
Calcio e pari opportunità: il protagonismo femminile in campo
Il calcio femminile sta guadagnando sempre più visibilità e il Uefa Women’s Euro 2025 rappresenta un'importante vetrina per le atlete. "Svizzera Turismo ha deciso di raccontare il Paese attraverso gli occhi di otto giocatrici della nazionale elvetica, che con la loro energia e passione svelano le bellezze delle città che ospiteranno le partite" - ha commentato Christina Gläser, direttrice di Svizzera Turismo Italia.
L'evento non è solo una competizione sportiva, ma anche un simbolo dell'evoluzione del calcio femminile e della crescente attenzione verso le pari opportunità. Il numero di calciatrici in Europa è in costante aumento, così come l'interesse da parte di sponsor e tifosi, che apprezzano i valori di fair play, spirito di squadra e inclusività che caratterizzano questo sport. Con Uefa Women’s Euro 2025, la Svizzera si prepara a un'estate all'insegna dello sport, del turismo e dell'inclusione.
Trend positivo del mercato italiano
L’Italia è al sesto posto fra i mercati esteri, con una distribuzione piuttosto lineare su tutto l’arco dell’anno, e due picchi importanti nei mesi di agosto e dicembre.
Come commentato dalla direttrice Christina Gläser “Novembre è stato un mese di grande successo con un aumento del 9.1% dei pernottamenti e del 14,1% degli arrivi (rispetto al 2023). Merito anche delle campagne di Svizzera Turismo, realizzate tra ottobre e dicembre come lo Swiss Winter Village a Milano, la campagna Rinascente a Roma, in collaborazione con la compagnia di bandiera Swiss, e la promozione congiunta con Trenitalia per visitare le città svizzere in treno”.
Anche in vista di Uefa Women’s Euro 2025 e degli altri grandi eventi continua la collaborazione tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere con offerte speciali per viaggiare sui treni Eurocity e incentivare così gli ospiti a visitare le città elvetiche durante tutto l’anno, in maniera più sostenibile.
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[post_content] => Busitalia, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, punta con decisione sul turismo. Lo ha ribadito Serafino Lo Piano, a.d. e direttore generale di Busitalia, intervenuto alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli a pochi giorni dal suo insediamento ina azienda. "Busitalia investe in nuovi autobus per una mobilità turistica integrata con la rete ferroviaria nazionale e internazionale - ha esordito -. Entro il 2025 saranno consegnati 111 nuovi bus, per un investimento di 44 milioni di euro e attiveremo nuovi collegamenti in sinergia con Trenitalia per raggiungere il cuore delle destinazioni turistiche, contribuendo concretamente ad una mobilità turistica moderna e sostenibile”.
I nuovi autobus di Busitalia rappresentano un’evoluzione per il trasporto turistico, garantendo elevati standard di comfort e accessibilità. Saranno dotati di sedili ergonomici, prese USB, USB-C e 230V per ogni coppia di sedili, connessione Wi-Fi e spazi dedicati alle persone con disabilità. Inoltre, i nuovi autobus avranno sistemi di sicurezza avanzati, tra cui telecamere di visione a 360° e specchietti digitali su alcuni modelli, migliorando l’esperienza di viaggio per tutti i passeggeri.
I servizi Airlink e gli altri collegamenti
In risposta alla crescita del traffico turistico e all’ampliamento dell’offerta voli, Busitalia potenzia i servizi Airlink, progettati con coincidenze ottimizzate tra bus navetta e treni regionali o Alta Velocità di Trenitalia, garantendo collegamenti rapidi tra le principali città e gli aeroporti.
Dal 14 aprile al via l’offerta primaverile di Orio al Serio Airlink, nuovo servizio che collega la Stazione FS di Verona Porta Nuova e Brescia con l’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio. Padova-Venezia Aeroporto, la connessione diretta e frequente tra il centro di Padova e l’Aeroporto Marco Polo di Venezia; Umbria Airlink, il collegamento tra Perugia, Assisi e l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria, con orari in sinergia con i treni per garantire spostamenti fluidi e senza attese; Salerno Airlink, il servizio che unisce la stazione ferroviaria di Salerno all’Aeroporto Salerno Costa d'Amalfi.
A partire dal 30 marzo 2025, il Lago Trasimeno vedrà un significativo aumento dei collegamenti giornalieri verso le sue isole. Le partenze da Passignano sul Trasimeno, Tuoro e Castiglione del Lago saranno potenziate, garantendo un servizio di navigazione ancora più accessibile, efficiente ed efficace, pensato per rispondere alle esigenze di turisti e residenti e per valorizzare ulteriormente il patrimonio naturalistico e culturale del lago.
L’obiettivo dichiarato da Lo Piano è chiaro: offrire un servizio complementare che possa coprire le aree meno servite e garantire un ultimo miglio più efficiente. “Vogliamo studiare, non fare competizione con gli altri mezzi di trasporto - conclude - ma integrare l’ultimo miglio o fare collegamenti laddove altre modalità di trasporto non arrivano nel cuore della destinazione turistica".
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Treni fermi domani 19 marzo. E' confermato lo sciopero nazionale proclamato dalle Organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie dalle ore 9 alle ore 17, che coinvolge il personale di Trenord, Trenitalia, Tper e Italo Ntv. E' stato revocato, invece, lo sciopero inizialmente indetto inizialmente dalle ore 21 del 18 marzo alle ore 21 del 19 da altre organizzazioni sindacali.
Lo sciopero di 8 ore dei ferrovieri annunciato per il prossimo 19 marzo da Fast-Confsal, Orsa Ferrovie e Ugl Ferrovieri ci sarà, dunque, a differenza di quello di Usb (che invece era di 24 ore). Lo confermano fonti sindacali. La protesta si articolerà in un primo sit-in il 18 marzo, dalle 10:30 alle 13:30, davanti al Mit, per proseguire con lo sciopero nazionale di 8 ore il 19 marzo, dalle 09:01 alle 17:59, con una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia.
Bus e metro a rischio venerdì 21 marzo
Trasporto pubblico a rischio per lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai sindacati Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti per venerdì 21 marzo. A Roma l'agitazione coinvolgerà sia la rete Atac e i bus periferici gestiti dagli operatori privati. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20, come rende noto l'agenzia per la mobilità della Capitale.
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[post_content] => Un aeroporto come punto di connessione del territorio che aiuterà la città ad essere più attrattiva. E’ questo l’obiettivo del rilancio del Cristoforo Colombo di Genova, che ha inaugurato la nuova ala est alla presenza del viceministro dei trasporti e delle infrastrutture Edoardo Rixi, del presidente della regione Liguria Marco Bucci, del vice sindaco reggente del comune di Genova Pietro Piciocchi, del presidente di Enac Pierluigi Di Palma e del presidente dell’aeroporto di Genova Enrico Musso.
Quindici milioni di euro e 18 mesi di lavori, la nuova ala comprende 5.500 mq, di cui 550 mq destinati a nuova area commerciale con duty free e un punto vendita multiprodotto.
«Il sistema della mobilità deve essere sempre in divenire - spiega il vice ministro Edoardo Rixi - Putroppo nel passato lo scalo ligure è rimasto indietro rispetto ad altri aeroporti. La visione degli ultimi anni invece ha fatto in modo che lo scalo fosse rivalutato. Bisogna continuare ad agire su più fronti».
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Un primo tassello di un più ampio piano di restyling che, dopo 12/18 mesi di lavori e ulteriori 12,6 milioni di euro di investimenti, ridisegnerà interamente il volto dello scalo entro la fine del 2026.
I prossimi interventi prevedranno il restyling esterno dell’aerostazione e, internamente, l’ammodernamento delle sale di imbarco, la realizzazione di un nuovo bar nel salone arrivi, l’installazione di un nuovo impianto di smistamento bagagli, la realizzazione di 10 check-in aggiuntivi, il potenziamento delle zone di controllo frontiera, di apparecchiature automatiche per il controllo dei passaporti elettronici e, infine, la ristrutturazione del secondo piano, con i nuovi uffici e la nuova lounge con terrazza fronte mare. L’intervento di restyling sarà effettuato mantenendo lo scalo pienamente operativo.
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«Nel 2024 abbiamo registrato 1,33 milioni di passeggeri – sottolinea Enrico Musso, presidente del Colombo – Quest’anno puntiamo su record storico. Attualmente sono 8 le compagnie che servono Genova con 24 rotte su 12 paesi. Grazie ai lavori in programma ancora e agli interventi previsti per collegare lo scalo alla città l’aeroporto diventerà attrattivo per le compagnie aeree».
In aggiunta ai 27,6 milioni di euro di investimenti sopra descritti relativi all’aerostazione, l’aeroporto beneficerà di ulteriori importanti investimenti infrastrutturali, del valore complessivo di circa 80 milioni di euro, destinati a modificare significativamente l’accessibilità e la connettività dello scalo con il territorio. In particolare, è prevista la realizzazione della nuova stazione ferroviaria Genova Aeroporto e la realizzazione di una passerella pedonale con tapis roulant che, in soli 6 minuti, consentirà di collegare lo scalo alla nuova stazione rendendo pertanto l’aeroporto interconnesso con la ferrovia.
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[post_content] => E' operativo il nuovo Tivoli Kopke Porto Gaia Hotel. Situato sulla sponda sud del fiume Douro, nella città di Vila Nova de Gaia, nasce dalla ristrutturazione delle storiche cantine Kopke e si sviluppa su una proprietà di 20 mila mq, distribuita su terrazze che richiamano i vigneti. La proprietà, l'ottava del brand portoghese di casa Minor nel paese lusitano, è suddivisa in tre aree, Vintage, Tawny e White, organizzate attorno a una cantina di vino Porto Kopke ristrutturata, che fa parte integrante della tenuta e sarà presto aperta agli ospiti.
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[post_content] => In linea con un turismo sempre più inclusivo, la Valle d’Aosta sta orientando sempre più la propria offerta puntando alla naturale verticalità di un territorio che vanta ben 4 cime over 4000m e panorami unici in Italia, fra i quali la scenografia del Monte Bianco che si ammira dallo Skyway, già considerata l'ottava meraviglia del Mondo. Senza dimenticare cultura e storia: dall’area megalitica nel cuore di Aosta, museo open air dove si ripercorrono 6000 anni di storia della regione, al Forte di Bard, vedetta all’imbocco della Valle che ora accoglie un grande centro culturale ed espositivo.
“Nel 2024, abbiamo sfondato i 4 milioni di presenze: 50% italiano e 50% straniere in inverno, quota quest’ultima, del 40% in altre stagioni - dichiara Giulio Grosjacques, assessore regionale al turismo, sport e commercio (nella foto) -. Oggi, oltre al Regno Unito e ai paesi francofoni, da sempre nostri mercati prioritari, stiamo aprendoci alla Scandinavia e a Paesi, come gli Usa, che stanno crescendo “spontaneamente” e al momento transitano in Valle d’Aosta all’interno di tour più ampi”.
Per trasformarsi da tappa in destinazione a pieno titolo, si sta diversificando un’offerta che a bassa, media ed alta quota possa intercettare discipline outdoor alla portata di tutti “A bassa e media quota si snodano passeggiate, gite in mountain bike o a cavallo su 5.000 km di sentieri e mulattiere in parte fruibili, in parte in via di adeguamento della segnaletica e messa in sicurezza nei tratti di proprietà privata. Da mezza costa fino ai 1330 metri d’altitudine molto battuto è il Cammino Balteo che si dipana fra vigneti, pascoli, prati e che consente piacevoli intermezzi gastronomici”. Vini sempre più apprezzati, frutto di una viticultura eroica che caratterizza le terrazzate scoscese del fondovalle e i quattro prodotti Dop della Valle: lo Jambon de Bosses, un prosciutto crudo le cui origini risalgono al 1397; la fontina, nel 2016 inserita dal Wall Street Jourmal tra i 26 formaggi del mondo da consigliare; il lardo di Arnad e il fromadzo, particolarità casearia prodotta in un unico caseificio della regione.
Le Alte Vie, censite, segnalate scandite da soste in rifugi e bivacchi oltre che attrazioni per i turisti più esperti sono ribalta di gare mondiali di trail in quota. “Seguita in streaming nei Cinque Continenti, il Tor des Géants è un appuntamento tra più importanti del circuito mondiale – spiega Grosjacques - .Ogni anno, in settembre, vi partecipano 2500 appassionati da tutto il mondo che per una settimana si sfidano sul tracciato tradizionale di 330 km o sul percorso di 450 km che vede autentici campioni inerpicarsi fra i ghiacciai”. Un evento che consolida la visibilità internazionale della Valle d’Aosta e che rappresenta un significativo indotto, considerando che oltre agli atleti, che necessitano di periodi di acclimatamento, in valle soggiornano famiglie e sostenitori al seguito.
Sport e accessibilità delineano anche strategie a lungo termine. “Nel 2030, secondo le stime l’Europa sarà meta di circa 100 milioni di visitatori con disabilità, il più delle volte accompagnati. Noi ci stiamo preparando per accoglierli al meglio. Già da tempo puntiamo a far vivere a 360° piste e montagne a persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. Investiamo su ausili e sugli impianti a fune, formiamo accompagnatori di media montagna, maestri di sci e guide alpine. Allo stesso tempo stiamo adattando il circuito dei beni culturali, così come le attività e le strutture del territorio. Una strada che prevede anche alcuni progetti Interreg e farà della Valle d’Aosta una destinazione praticabile da tutti”.
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Cambio al vertice per alcune società controllate da Ferrovie delle Stato Italiane, dopo le recenti assemblee di Rfi, Trenitalia, Anas, Italferr, Busitalia FS Sistemi Urbani, Ferservizi e FS International.
Nell'ordine, Rete Ferroviaria Italiana ha nominato la presidente Paola Firmi e indicato come ad Aldo Isi in sostituzione degli uscenti Dario Lo Bosco e Gianpiero Strisciuglio. Le cariche scadranno con l’approvazione del bilancio 2025.
Trenitalia, invece, ha nominato il nuovo consigliere Gianpiero Strisciuglio indicandolo come amministratore delegato in sostituzione dell’uscente Luigi Corradi; anche in questo caso, la carica scadrà con l’approvazione del bilancio 2025.
Ad Anas c’è la nomina del nuovo cda in carica per il triennio 2025-2027, con presidente Giuseppe Pecoraro e come ad Claudio Andrea Gemme.
L’assemblea di Italferr ha nominato il nuovo cda in carica per il triennio 2025-2027, indicando come amministratore delegato Dario Lo Bosco, che lascia la Presidenza di Rfi.
Busitalia, società specializzata nel trasporto su gomma, ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione in carica per il triennio 2025-2027, indicando Flavio Nogara alla presidenza e Serafino Lo Piano come ad.
Per Sistemi Urbani, anche in questo caso, la nomina è relativa al nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per il triennio 2025-2027, indicando alla Presidenza Maria Rosa Sessa e come amministratore delegato Matteo Colamussi.
Ferservizi, invece, ha nominato il nuovo Consigliere Stefano Cervone indicandolo come ad. La carica scadrà con l’approvazione del bilancio 2025.
Infine, FS International che ha nominato amministratore unico Luigi Corradi, per il triennio 2025-2027, che lascia la guida di Trenitalia.
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[post_content] => L'aeroporto di Roma Fiumicino mantiene per l'ottava volta consecutiva il titolo di miglior scalo d'Europa per il 2024, nella categoria degli hub con oltre 40 milioni di passeggeri, per la qualità dei servizi offerti ai viaggiatori.
A decretare il primato è come sempre l'indagine firmata da Airports Council International, “Airport Service Quality” realizzata in collaborazione con Amadeus.
Con il punteggio record mai registrato prima di 4,61 (su una scala di valutazione che va da 1 al massimo di 5), Roma Fiumicino, si posiziona, nel 2024, al primo posto tra tutti i 119 aeroporti europei partecipanti al sondaggio ed è l’unico tra i grandi hub internazionali, insieme a Singapore, ad aggiudicarsi tutte le categorie di premi.
Con questo risultato, inoltre, il Leonardo Da Vinci, che nel 2024 ha sfiorato i 50 milioni di transiti, è anche l’aeroporto in cui si registra la maggiore soddisfazione dei passeggeri tra tutti gli aeroporti con traffico superiore ai 25 milioni di viaggiatori annui in Emea e America.
Oltre al “Best Airport” award, Fiumicino è stato premiato, anche quest’anno, nelle sottocategorie: Airport with the Most Dedicated Staff in Europe; Easiest Airport Journey in Europe; Most Enjoyable Airport in Europe; Cleanest Airport in Europe.
Ad affiancarlo nuovamente anche il “Giovan Battista Pastine” di Ciampino, premiato come “Best Airport in Europe” nella categoria da 2 a 5 milioni di passeggeri.
“Anche quest’anno gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino vengono premiati insieme a livello internazionale per la qualità e i servizi offerti ai passeggeri: un riconoscimento sempre più importante, non scontato, che ancora una volta testimonia la dedizione, passione e impegno delle nostre persone e di tutti i colleghi delle aziende, enti ed istituzioni che lavorano sinergicamente nei nostri scali” ha dichiarato Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma: “Guardando alle previsioni di traffico per quest’anno e per i prossimi, siamo consapevoli che, per poter continuare a garantire questo livello di qualità e servizi sempre più innovativi, sia urgente poter sviluppare, in modo pienamente sostenibile, le infrastrutture di Fiumicino, grazie ad importanti investimenti autofinanziati già pronti, con l’obiettivo di competere al livello degli altri grandi hub geograficamente più prossimi, con prospettive di sviluppo già tracciate. Solo in questo modo potremo consolidare il ruolo di primo piano che l’Italia, destinazione turistica di riferimento globale e piattaforma di transito ad elevato potenziale, merita nei flussi di connettività aerea a livello internazionale”.
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Senza dimenticare cultura e storia: dall’area megalitica nel cuore di Aosta, museo open air dove si ripercorrono 6000 anni di storia della regione, al Forte di Bard, vedetta all’imbocco della Valle che ora accoglie un grande centro culturale ed espositivo.\r\n\r\n“Nel 2024, abbiamo sfondato i 4 milioni di presenze: 50% italiano e 50% straniere in inverno, quota quest’ultima, del 40% in altre stagioni - dichiara Giulio Grosjacques, assessore regionale al turismo, sport e commercio (nella foto) -. 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