27 luglio 2018 11:11
Ancora guai per l’Alitalia, in questo casi si tratta delle nuove divise. Il Corriere della Sera riporta che la Commissione europea vuole vederci chiaro sulla decisione della compagnia aerea — in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017 — di rifare dopo poco tempo le divise degli assistenti di volo e del personale di terra. A Bruxelles aggiungono che questa vicenda finirà nell’indagine avviata lo scorso aprile sui 900 milioni di presto ponte che rischiano di configurarsi come aiuto di Stato.
Infatti la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager, spiega che «la Commissione ha appreso sulla stampa dell’acquisto delle nuove divise per il personale di Alitalia». Data la situazione in cui si trova la compagnia aerea tricolore, continua Vestager, «questo fatto sarà attentamente valutato dalla Commissione nel contesto dell’indagine in corso in questo momento».
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[post_content] => Sono 15 i primi Sandals Ambassador, nuovi volti del programma di fidelizzazione firmato Sandals Resorts International, che ha svelato anche una serie di attività dedicate che li vedranno protagonisti per i prossimi mesi.
Il programma lanciato nell’aprile 2025 in Italia, mercato che ha fatto da apripista ad un’iniziativa che avrà rilevanza e diffusione europea in futuro, è nato con una visione chiara e ambiziosa: quella di formare un gruppo selezionato di professionisti altamente coinvolti, capaci di andare oltre il ruolo tradizionale di venditori per diventare veri e propri ambasciatori del marchio. Figure in grado di rappresentare Sandals come specialisti del prodotto, con una conoscenza profonda dell’offerta e una narrazione autentica delle esperienze nei Caraibi.
“Questo progetto rappresenta un riconoscimento importante per un mercato, quello italiano, che da anni si distingue per il suo dinamismo, la qualità dei professionisti coinvolti e l’eccezionale fiducia dimostrata nei confronti del nostro brand – spiega Christian Casagrande, sales manager Southern Europe di Sandals Resorts International (nella foto) -. L’Italia si è rivelata terreno fertile per Sandals Resorts, grazie a una rete solida di partner fidelizzati, a una reputazione costruita nel tempo e ad una sensibilità commerciale che valorizza appieno l’unicità dell’esperienza che offriamo nei Caraibi. È per questo che proprio da qui abbiamo scelto di partire, aprendo la strada a un programma che avrà respiro europeo”.
I professionisti scelti avranno accesso ad una serie di vantaggi esclusivi, pensati per rafforzare la conoscenza del prodotto e supportare la comunicazione in agenzia. Ogni Ambassador riceverà materiale personalizzato per il punto vendita, sarà inoltre garantito un percorso di formazione continua, l’accesso a contenuti digitali riservati. Nei prossimi mesi verrà inoltre pianificato un evento dedicato agli Ambassador, realizzato con il coinvolgimento di enti del turismo, compagnie aeree e altri partner strategici (attualmente in fase di definizione).
Non mancheranno, infine, le occasioni di formazione esperienziale, grazie a due sessioni di fam trip, previste tra l’autunno e l’inverno 2025. Infine, dove possibile, il team sales che rappresenta Sandals Resorts in Italia offrirà supporto attivo alle iniziative promozionali locali organizzate dagli Ambassador, rafforzando così ulteriormente la sinergia sul territorio.
I 15 Sandals Ambassador 2025 selezionati in Italia sono: Claudio Benedetti – West Coast Viaggi, Viareggio; Sara Zappa – Ankiroa Viaggi, Roma; Gabriel Provenzano – Banfield Travel, Poggio a Caiano (PO); Valentina Filippini – Il Mondo Capovolto Viaggi, Genova; Marco Losi – Maracaibo Viaggi e Vacanze, Piacenza; Natalie Vogt – BSK Travel [Benetti Viaggi], Como; Carmine Pagnano – Gecotour sas di Carmine Pagnano & C, Napoli; Fabiana Raffani – Avventure Esotiche Srl, Aprilia (LT); Barbara Montuori – Viaggiatori e... Ostia, Ostia (RM); Sandro Cristanini – Cristanini Viaggi, Novara; Maria Preziosa Corvino – Terre Preziose, Casal di Principe (NA); Giorgia Guadagni – Futuradria Srl, Bologna; Onofrio Claudio Dambrosio – I Viaggi di Claudio, Altamura (BA); Emanuele Marzano – Partenze in Corso, Napoli; Luca Marescia – Roncalli Viaggi, Bergamo.
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[post_content] => Nel 2025 che celebra il primo secolo di vita di Delta Air Lines, la compagnia aerea ha lanciato un nuovo video per la sicurezza a bordo che ne ripercorre la storia attraverso le uniformi indossate dagli assistenti di volo nei diversi decenni.
Dai tagli sofisticati degli anni Quaranta alle forme più sbarazzine degli anni Settanta, fino alle collaborazioni con designer di grido come Richard Tyler e Zac Posen, le divise Delta sono le protagoniste del nuovo video, che accompagna i passeggeri attraverso le norme da rispettare a bordo con ambientazioni contestualizzate, rimandando allo scorrere del tempo.
Nell’anno del suo centenario, Delta si è impegnata a migliorare ulteriormente il suo customer service, i servizi innovativi e l’evoluzione tecnologica, coni iniziative che includono l’utilizzo di nuovi strumenti digitali per la gestione del viaggio e dell’intrattenimento a bordo, alle collaborazioni con brand di fama mondiale, come lo champagne Taittinger e Missoni.
Nata nel 1925 come piccola compagnia aerea specializzata in irrorazione aerea per le colture, è oggi il vettore statunitense più premiato in assoluto e il primo al mondo per fatturato. La compagnia, che negli anni ha acquisito Northeast Airlines (1972), Western Airlines (1987) e il network transatlantico di Pan American World Airway (1991), si è fusa nel 2008 con Northwest, arrivando ad operare così in ogni regione del mondo
La storia di Delta in Italia è invece cominciata nel 1991. Il vettore è membro fondatore dell’alleanza SkyTeam e parte della joint-venture transatlantica con Air France-Klm e Virgin Atlantic che trasporta ogni giorno 30.000 passeggeri tra Europa e Stati Uniti.
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[post_content] => Minor Hotels compie un passo decisivo nella sua strategia di vendita b2b con il lancio di Minor Pro, nuovi marchio e piattaforma appositamente studiati per agenzie di viaggio, tour operator, organizzatori di eventi, aziende e altri professionisti del settore.
Con questa nuova piattaforma il gruppo continua a sviluppare la sua strategia di marchio globale: il marchio diventa una forza unificante, anch'essa incentrata sul consumatore, supportata da una forte strategia di distribuzione, da un programma di fidelizzazione semplificato e da un nuovo approccio b2b incarnato da Minor Pro.
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«Con questa piattaforma, stiamo compiendo un passo decisivo nella nostra strategia di trasformazione, concentrandoci su un'offerta b2b più internazionale, digitale e coerente - spiega Fernando Vives, chief commercial officer di Minor Hotels Europe & Americas -. Abbiamo creato una piattaforma moderna e globale che risponde alle reali esigenze dei nostri clienti business, riflettendo al contempo la scala, la diversità e la forza del nostro portafoglio alberghiero».
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[post_content] => La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre. L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”.
Il pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità.
Bizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali.
Il prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio.
Ne sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti».
Ma qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini.
Le criticità da affrontare
Tra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole.
La prof. Claudia Caneva (Università Ecclesia Mater) ha aggiunto alle criticità il problema della formazione non sempre all'altezza delle esigenze, oltre che quello della perdita di consapevolezza culturale nei luoghi sacri. «Servono percorsi formativi per gli operatori, come per esempio per le guide turistiche, che siano capaci di restituire senso e codici simbolici a chi accompagna e accoglie i pellegrini: una formazione ispirata, storica e umanistica».
Claudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli».
Modelli e visioni a confronto
Guardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini.
Il prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto.
Il contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni».
L’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita.
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[post_content] => Ryanair ha chiesto alla presidente della commissione UE Ursula von der Leyen di dimettersi, se non è disposta a riformare il fallimentare servizio di controllo del traffico aereo europeo, mentre i controllori di volo francesi sono impegnati nel secondo giorno di scioperi ricreativi, giovedì 3 e venerdì 4 luglio. Ursula von der Leyen non ha preso alcuna iniziativa negli ultimi 6 anni per riformare il servizio ATC europeo, che continua a compromettere il mercato unico del trasporto aereo e a rovinare i piani di viaggio di migliaia di passeggeri dell’Ue e delle loro famiglie ogni estate.
(Secondo il mio modesto parere a loro dei passeggeri interessa poco, e anche delle loro vacanze. Ai vettori interessano solo i margini. Quindi il denaro. Questo gioco è ipocrita)
I vettori e Ryanair ne è un esempio formidabile pensano che tutto giri intorno a loro. Non hanno un fondo di garanzia, per cui se falliscono a riportare i passeggeri ci devono pensare altri. Hanno un atteggiamento abbastanza arrogante con gli operatori perché sentono di avere il controllo della situazione. Pagano i rimborsi con grande difficoltà. Pensano di poter governare la politica, mentre è la politica che dovrebbe governare loro. Cosa che per i low cost è stata fatta in tutti i paesi d'Europa tranne che in Italia. Se fossi la von der Leyen ( pur nutrendo verso di lei una straordinaria antipatia) manderei un audio con una lunga pernaccha. (Per non dire altro).
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A segnare le celebrazioni del 75° anniversario di All Nippon Airways - nel dicembre 2027 - ci saranno anche le nuove uniformi per tutti i dipendenti, che verranno indossate a partire dalla seconda metà dell'anno finanziario 2027.
La compagnia giapponese ha scelto i designer che realizzeranno le uniformi, suddivise in tre categorie: Operazioni di volo (equipaggi di volo); Accoglienza (assistenti di volo e personale di terra); e Reparti funzionali (ingegneri, personale di assistenza a terra, personale di carico e catering). Ana ha scelto specificatamente partner che rispecchiano il suo brand e che insieme affronteranno le sfide globali.
L'uniforme per il personale di volo sarà disegnata da Naoki Takizawa della Naoki Takizawa Design, che ha creato numerose uniformi aziendali e costumi imperiali. La divisa per l'accoglienza sarà disegnata da Satoshi Kuwata di Setchu, vincitore all'unanimità del Premio LVMH 2023; infine, quelle per i reparti funzionali saranno realizzate da adidas, leader mondiale nel settore degli articoli sportivi.
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“Ana sta investendo in modo significativo nell'eccellenza del design delle sue nuove uniformi, collaborando con designer e marchi sportivi di primo piano - ha affermato il ceo del vettore, Shinichi Inoue -. Il nostro obiettivo è quello di creare un design che sia funzionale e adeguato alla natura del lavoro, che sostenga il morale dei dipendenti e che sia riconosciuto e apprezzato a livello globale dai nostri clienti. Abbiamo creato un team dedicato per guidare il processo di creazione delle uniformi e prevediamo una collaborazione produttiva con tutte le parti coinvolte”.
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Alle 16:00 di ieri erano "oltre 1.500 i voli cancellati per il 3 e il 4 luglio, con ripercussioni su quasi 300.000 passeggeri - evidenzia una nota di A4E -. Oltre ad essere responsabile di migliaia di cancellazioni, questo sciopero è responsabile di quasi 500.000 minuti di ritardo, ovvero lo stesso numero di minuti in 365 giorni o un anno intero".
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[post_content] => Prenotazioni aperte per il Royal Beach Club Paradise Island: i viaggiatori che a partire da fine dicembre del 2025 faranno una crociera con scalo Nassau possono già acquistare in anticipo i pass giornalieri all-inclusive sul sito di Royal Caribbean, in vista dell'atteso debutto della destinazione a dicembre 2025.
Gli ospiti potranno prendere il sole su due spiagge incontaminate e a bordo di tre piscine, godendo delle vibes rilassate della piscina The Deep End o del ritmo dei dj di The Floating Flamingo, il più grande swim-up bar del mondo. In tutto il beach club, gli ospiti potranno rifocillarsi con piatti locali in tre grill sulla spiaggia e 10 bar, e immergersi nella cultura delle Bahamas con musica dal vivo, intrattenimento, negozi di artigianato locale e altro ancora. E anche tutto il resto è incluso: trasferimento via mare di andata e ritorno, giochi da spiaggia per tutta la famiglia, Wi-Fi, ombrelloni e sedie a sdraio, armadietti e asciugamani.
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Le famiglie potranno creare nuovi momenti da ricordare all'Ultimate Family Cabana, la prima cabana a due piani del marchio di vacanze. Questo rifugio privato offrirà una serie di servizi e dotazioni premium per ogni membro della famiglia, tra cui un emozionante scivolo, un distributore di bevande ghiacciate, un assistente personale e molto altro.
Chi desidera sperimentare una modalità di relax totalmente nuova, sia nelle cabine in spiaggia che in quelle a bordo piscina, vivrà davvero qualcosa di inedito, grazie a un servizio di assistenza personale, lettini e servizio bevande dedicato, ombrellone, spazio per riporre i bagagli e asciugamani.
Gli amanti dell’avventura potranno prenotare il lato est o ovest di The Party Deck, situato al secondo piano del The Floating Flamingo. Questo spazio privato a bordo piscina, che può ospitare fino a 12 persone, comprende un servizio di ristorazione dedicato e servizi unici, oltre a una vista mozzafiato sull'oceano e al ritmo incessante dei dj.
Il Royal Beach Club Paradise Island sarà raggiungibile quindi da dicembre 2025, con vacanze da sei città. Grazie, infatti, a diverse partenze, ci sono più opportunità per visitare Nassau, tra cui una vacanza con tutte le esperienze e servizi firmati Royal Caribbean a bordo di Utopia of the Seas. Il Royal Beach Club Paradise Island rappresenta la prossima apertura della serie di destinazioni di ultima generazione del brand, tra cui figurano il Royal Beach Club Cozumel nel 2026, Lelepa all'inizio del 2027 e Perfect Day Mexico nell'autunno del 2027.
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In occasione della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo, Roma ha celebrato il Giubileo del Tevere e del Canottaggio Sociale: un’iniziativa pensata per valorizzare il fiume simbolo della Capitale e rafforzare il legame tra cittadini, sport e territorio. L’evento è stato promosso dall’assessorato alla Tutela del Territorio della Regione Lazio, dalla Commissione speciale per il Giubileo 2025 di Roma Capitale, in collaborazione con Coni Lazio, le Federazioni di Canottaggio, Tevere Day, Mare Vivo Deportivo e diversi circoli sportivi del territorio.
Cuore della serata è stata la cerimonia simbolica del versamento dell’acqua del fiume Giordano nel Tevere, gesto altamente evocativo che simboleggia l’unione tra i fiumi battesimali del Cristianesimo e rappresenta un ponte di amicizia tra i popoli. Alla cerimonia hanno partecipato l’ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania, Qais Abu Dayeh, l’onorevole Federico Mollicone, e l'area manager Italy di Royal Jordanian, Ramzi Zawaideh. La benedizione è stata impartita da padre Daniel Luz Rocchetti, rettore della Chiesa del Santissimo Salvatore in Onda.
A coordinare la Regata del Giubileo è stato l’assessore della Regione Lazio, Ghera, insieme agli altri promotori della manifestazione. L’atto simbolico del versamento dell’acqua del Sacro Giordano nel Tevere – alla presenza dell’ambasciatore giordano – ha rappresentato un forte segnale di dialogo e fratellanza, in un momento storico particolarmente delicato, come sottolineato dall’onorevole Mollicone.
Questo evento si è intrecciato con la tradizionale Girandola di Castel Sant’Angelo, rievocazione storica legata ai festeggiamenti per i Santi Patroni, che da secoli è espressione della diplomazia papale e del ruolo universale di Roma. «Con questa 18ª edizione – ha aggiunto Mollicone – la manifestazione è ormai consolidata come evento nazionale e riconosciuta come patrimonio immateriale legato a Castel Sant’Angelo. La presenza di numerose ambasciate sottolinea il ritorno della Girandola a essere un momento di diplomazia culturale, in linea con la nuova legge sulle rievocazioni storiche e il patrimonio immateriale, che ho avuto l’onore di firmare e che è in vigore da novembre».
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(Quirino Falessi)
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