15 settembre 2023 10:46
Il gruppo Lufthansa ha esteso la tecnologia Ndc anche ad Air Dolomiti: i voli operati e commercializzati dal vettore italiano vengono ora distribuiti e venduti attraverso il canale Ndc dalle agenzie di viaggio che accedono all’offerta. In questo modo Air Dolomiti si allinea con le altre compagnie aeree del gruppo: Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Discover Airlines.
Le agenzie di viaggio possono utilizzare tre opzioni per accedere al canale Ndc di Air Dolomiti: l’integrazione diretta dell’Api Ndc delle compagnie aeree del gruppo tedesco, la connessione con un aggregatore Ndc certificato o tramite la piattaforma Sprk, l’interfaccia web-based gratuita disponibile per i partner con un numero Iata valido.
“Il Gruppo Lufthansa amplia l’innovazione nei canali Ndc con l’introduzione di Continuous Pricing per Air Dolomiti e da settembre 2023 anche sulle rotte intercontinentali del Gruppo Lufthansa – ha dichiarato Johannes Walter, acting head of Digital Retailing di Lufthansa Group.Siamo orgogliosi che sei vettori del Gruppo Lufthansa abbiano adottato la tecnologia Ndc. Più di 6.000 agenzie di viaggio hanno richiesto l’accesso alla nostra offerta Ndc”.
Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti, ha commentato: “Questo passo rappresenta una tappa fondamentale per collegare Air Dolomiti al futuro dell’industria aeronautica e porta la compagnia allo stesso livello delle più moderne compagnie aeree del mondo. L’attivazione della piattaforma si inserisce nel nostro percorso costante di aggiornamento tecnologico al fine di offrire sempre soluzioni all’avanguardia”.
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[post_content] => Con un numero di arrivi a livello globale che ha raggiunto l'84% dei livelli pre-pandemia tra gennaio e luglio, l'industria mondiale del turismo prosegue la sua marcia verso il pieno recupero dei flussi pre-pandemia.
I dati elaborati dal World Tourism Barometer 2023 dell'Unwto evidenziamo come la domanda turistica sia rimasta resistente in tutti i mercati nonostante le sfide economiche e geopolitiche, ma il settore deve ora adattarsi alle nuove realtà.
Nel periodo gennaio-luglio, 700 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale, con un aumento del 43% rispetto agli stessi mesi del 2022. Il mese più affollato è stato luglio, con 145 milioni di turisti nel mondo, pari al 20% del totale dei sette mesi. Europa, Medio Oriente e Africa hanno trainato il rimbalzo del settore.
Proprio l'Europa spicca con numeri oltre la media, recuperando il 91% dei livelli pre-crisi, grazie alla robusta domanda intraregionale e agli arrivi dagli Stati Uniti. Il Medio Oriente ha registrato i risultati migliori, con arrivi superiori del 20% ai livelli 2019, mentre l'Africa ha recuperato il 92% del numero di visitatori pre-crisi.
«Il turismo è in forte ripresa in ogni parte del mondo. Ma mentre il nostro settore si riprende, deve anche adattarsi - ha sottolineato il Segretario generale dell'Unwto, Zurab Pololikashvili -. Gli eventi meteorologici estremi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi e le sfide critiche legate alla gestione dei flussi turistici in aumento sottolineano la necessità di costruire un settore più inclusivo, sostenibile e resiliente e di garantire che la ripresa vada di pari passo con il ripensamento del nostro settore».
Sulla base del tasso di viaggi in corso e delle prenotazioni per settembre-dicembre, gli analisti Unwto prevedono che il turismo internazionale globale raggiungerà l'80-95% dei livelli pre-pandemia nel 2023. Allo stesso tempo, la riapertura della Cina e di altri mercati asiatici dovrebbe incrementare i viaggi in tutto il mondo.
Tra i rischi per la ripresa vi sono l'inflazione elevata e l'aumento dei prezzi del petrolio, che hanno fatto lievitare i costi di trasporto e alloggio, incidendo sui modelli di spesa dei viaggiatori.
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[post_content] => Si chiamano Columbus Explorer, Columbus Vacanze e Columbus Platinum e sono tre delle quattro linee di prodotto (la quarta è Columbus Club) con cui il to padovano ha riorganizzato la propria offerta, in concomitanza con l'approdo in azienda della nuova direttrice, Manuela Altinier, dello scorso anno. Un approccio che si applica anche alla destinazione Stati Uniti, che in questo modo viene declinato in tutti i suoi aspetti: dalla formula fly and drive alle grandi metropoli New York, San Francisco, Las Vegas, passando per i parchi nazionali e le terre degli indiani d’America, percorrendo la Route 66 e volando nelle immancabili città del New England, per poi passare nel profondo Sud, andando sempre oltre le destinazioni conosciute.
Columbus Explorer è dunque la sezione dedicata al vero viaggiatore, che percorre rotte poco battute dal turismo per scoprire e godere della parte più genuina delle destinazioni. Columbus Vacanze è invece pensata per le proposte più classiche e collaudate che non vanno mai fuori moda. Una collezione di itinerari imperdibili in grado di rispondere a ogni esigenza di budget. Infine, Columbus Platinum, nata per sorprendere, affascinare, stupire e superare ogni aspettativa: una categoria dedicata ai viaggi di lusso con sistemazioni di charme e location esclusive.
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«Grazie all’alta velocità ferroviaria la domanda di mobilità in Italia è cresciuta dal 2009 al 2019 del 200%, con un abbattimento delle distanze tra i territori e un calo dei prezzi del 40%». E' quanto affermato dall'amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, intervenendo al dibattito "High-Speed Rail Crossing Borders", presso l'Europarlamento a Bruxelles.
L'inizio dell'avventura nell’Alta Velocità in Italia - ricorda FS News, portale informativo del GruppoonFS Italiane - ha preso il via nel 2009 con il completamento della dorsale Torino-Salerno e nei prossimi anni si estenderà, collegando alla rete altre città come Bari e Reggio Calabria.
«I passeggeri della linea Torino-Salerno in questi anni sono quadruplicati – ha spiegato Ferraris - passando da circa 15 milioni all'anno a circa 60 milioni. Inoltre, sulla linea italiana più rilevante, tra Roma e Milano, il treno e l’aereo detengono ora quote di mercato rispettivamente del 70% e del 30%, invertendo le loro posizioni precedenti».
Know How
Il Gruppo FS ha poi portato il suo know how nel resto d'Europa, considerato un mercato domestico. Lo dimostra l'esperienza di Trenitalia France, che "dal dicembre 2021 è stata il primo operatore internazionale a lanciare i propri collegamenti alta velocità nel mercato francese tra Parigi e Milano via Lione", e di ILSA in Spagna - partnership tra Trenitalia, Air Nostrum e Globalvia - che ha avviato con iryo i servizi con il Frecciarossa a novembre 2022 e si sta espandendo sui tre principali corridoi (Madrid-Barcellona, Madrid-Valencia/Alicante, Madrid-Malaga/Siviglia)
“In entrambi i paesi stiamo registrando risultati molto positivi – ha sottolineato Ferraris - con un tasso di riempimento dei treni superiore al 70%, una riduzione dei prezzi medi dei biglietti e alti livelli di soddisfazione dei clienti".
Il processo di internazionalizzazione del Gruppo FS proseguirà, parallelamente allo sviluppo della rete TEN-T, con altre tratte, ad esempio fra Parigi e Barcellona, fra Parigi a Bruxelles-Amsterdam e, infine, verso Berlino. Trenitalia con Deutsche Bahn lancerà poi due connessioni da Roma e Milano per Monaco entro il 2026.
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[post_content] => Fino a oggi erano solo un'opzione, frutto di un memorandum d'intesa siglato a luglio 2022. Ora però l'ordine diventa definitivo con la conferma da parte della divisione crociere del gruppo Msc della commessa a Fincantieri per due ulteriori navi Explora Jorneys. L'accordo va a completare un investimento totale di 3,5 miliardi di euro per sei unità destinate alla flotta del brand lusso di casa Msc. I contratti sono condizionati al conseguimento del finanziamento all’armatore come da prassi di mercato.
Le Explora V e VI disporranno di nuove soluzioni di efficienza energetica e potranno utilizzare carburanti alternativi come il gas bio sintetico e il metanolo. La divisione crociere di Msc lavorerà con Fincantieri per valutare la possibilità di dotare entrambe della più recente tecnologia per le batterie, oltre a una serie di potenziali soluzioni, tra cui la cattura del carbonio e sistemi più avanzati di gestione dei rifiuti. Le due navi saranno consegnate nel 2027 e nel 2028.
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Grande soddisfazione per Aiav e le sue oltre 1.900 agenzie di viaggi associate, in seguito alla decisione dell’Antitrust di avviare un’istruttoria in merito al possibile abuso di posizione dominante da parte di Ryanair DAC “primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia”.
Secondo quanto si legge nella delibera, l’Autorità ha dato seguito alle “segnalazioni di due associazioni di agenzie di viaggio, Aiav e a Fto, pervenute, rispettivamente, il 10 maggio e il 6 giugno 2023”.
Segnalazioni che, secondo l’Autorità, permettono di ipotizzare la volontà di escludere le agenzie di viaggio dai mercati della prenotazione e vendita di servizi turistici ancillari. La delibera affronta due aspetti chiave, più volte richiamati con dovizia di particolari nella documentazione presentata da Aiav nei mesi scorsi: la “Preclusione agli acquisti sul sito ryanair.com” nei confronti degli agenti di viaggio e l’offerta agli stessi di “Condizioni peggiorative su gds”.
Fulvio Avataneo, presidente Aiav, dichiara: “Siamo estremamente orgogliosi di questo risultato, frutto di un lavoro di analisi durato 3 mesi – vedi comunicati stampa AIAV del 11/5 e del 19/6 – in collaborazione con diverse agenzie di viaggio che ci hanno fornito i dati e che ringraziamo. Un risultato ancora più evidente se si considera il recente cambio di passo sul decreto legge contro il caro voli. Ci auguriamo che su questo tema il Governo sia incalzante e rigoroso, a beneficio di tutti.
Questa battaglia sta avendo una forte eco sulla stampa nazionale, perché, considerata la posizione dominante del vettore, non tutela solo le agenzie di viaggio, ma guarda anche ai consumatori finali: ai cittadini che per ragioni del tutto legittime scelgono di avvalersi di un intermediario per acquistare il loro volo e ancora di più ai viaggiatori che preferiscono avvalersi di un pacchetto di viaggio organizzato per godendo così delle tutele previste dal Codice del Turismo”.
Nella delibera, infatti, si fa esplicito riferimento al danno che le condotte oggetto di contestazione provocherebbero anche ai consumatori finali: in caso di acquisto tramite intermediari di singoli voli Ryanair o di pacchetti turistici che li comprendono, riceverebbero un’offerta “peggiorativa in termini qualitativi e quantitativi”. Inoltre, “qualora il viaggiatore decida di acquistare separatamente e in autonomia il volo sul sito del vettore – per spuntare condizioni migliori come soggetto non professionista – e in agenzia i restanti servizi turistici (ad esempio alloggio, noleggio auto) non potrà godere della tutela massima che il Codice del Turismo estende a tutti gli altri elementi del pacchetto acquistato”.
L’istruttoria si concluderà entro il 31 dicembre 2024: le parti avranno tempo 60 giorni dalla notifica per chiedere udienza e presentare le proprie istanze.
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[post_content] => A novembre dell'anno scorso aveva previsto un ritorno ai livelli pre-Covid, quando la divisione tour operating del gruppo Alpitour toccava gli 1,35 miliardi di euro di fatturato. E così è stato, o quasi, visto che la parte to della compagnia si appresta a chiudere l'anno finanziario, il prossimo 31 ottobre, ben al di sopra di quota 1,3 miliardi. "Abbiamo vissuto un anno con qualche chiaro scuro ma finalmente normale, che ci ha permesso di tornare a operare con la consueta capacità su tutte le destinazioni - spiega il general manager tour operating di Alpitour World, Pier Ezhaya -. E' un traguardo importante, perché la nostra macchina funziona se genera ricavi compresi tra gli 1,3 e gli 1,4 miliardi. Un livello che ci consente di sfruttare appieno tutte le nostre risorse, rotazioni del volato comprese. Per quanto riguarda i dati sui margini, dobbiamo aspettare ancora un po' per l'approvazione dei bilanci, ma posso già dire che siamo soddisfatti".
Effetto caro prezzi: flussi via dalla Grecia verso Egitto, Tunisia e in parte Capo Verde
Nel dettaglio, il mercato ha mostrato un po' di sofferenza sull'area mediterranea, in particolare sulla Grecia: "Sono aumentati i prezzi in modo esasperato, specialmente verso le isole più alla moda, come Santorini, Mykonos e Paros. Inoltre c'è stato l'effetto degli incendi di Rodi, che ha inciso negativamente su alcuni prodotti, tra cui Creta e Kos - aggiunge Ezhaya -. Tutto ciò ha inciso su un contesto già caratterizzato da una forte inflazione. Abbiamo quindi assistito a una riconversione della domanda su Egitto, Tunisia e in parte Capo Verde". Più cauto invece il discorso Albania, destinazione che nei mesi estivi è stata indicata da molti quale meta emergente dell'anno. "In realtà, il Paese sta investendo molto nel turismo, ma non è ancora in grado di accogliere realmente volumi importanti".
Altri trend: East Africa sugli scudi e il ritorno del Giappone
Molto bene è andato poi l'East Africa, specialmente Kenya, Tanzania (con Zanzibar) e Madagascar. "Per il tailor made, il 2023 è stato l'anno del Giappone, che già nel biennio 2018-2019 aveva registrato numeri record, ma che è stato evidentemente penalizzato successivamente dall'emergenza Covid" prosegue Ezhaya. Venendo alle nostre latitudini, l'Italia ha sostanzialmente pareggiato i livelli di quattro anni fa, rimanendo quindi un po' sotto le aspettative iniziali: "Credo che ci abbia fatto male il biennio in cui abbiamo operato quasi in assenza di competizione. Probabilmente ci si aspettava una domanda più forte, ma con le frontiere aperte la concorrenza si fa sentire".
Eden Viaggi sopra i 200 mln di fatturato ma stenta ancora ad attirare i fai-da-te
Infine una parola sul brand Eden Viaggi, sui cui il gruppo ha puntato particolarmente per quest'anno anche tramite un'importante campagna pubblicitaria dedicata da 4 milioni di euro. "Sul pari perimetro abbiamo raggiunto livelli del 22% superiori al 2019 - rivela Ezhaya -. Per la fine dell'anno finanziario contiamo di superare i 200 milioni di euro. Siamo molto soddisfatti, anche se non riusciamo ancora ad attirare i clienti del fai-da-te, che è il nostro obiettivo di medio periodo. La domanda si è rivelata comunque molto forte, forse anche a causa del caro prezzi".
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Audizione di Fiavet-Confcommercio presso la Camera dei deputati alla IX Commissione trasporti. Al centro dell’intervento di Fiavet-Confcommercio è stata posta la continuità territoriale, per consentire a tutte le regioni, isole comprese, di godere di un’adeguata connessione.
«Le agenzie di viaggio si trovano in seria difficoltà nel gestire la biglietteria dei vettori aggiudicatisi i bandi della continuità territoriale» fa osservare il presidente di Fiavet-Confcommercio Giuseppe Ciminnisi.
Coordinare le prenotazioni presso i call center di questi vettori è molto difficile sia per i passeggeri che acquistano in autonomia, sia per coloro che si affidano all’intermediazione.
Per le agenzie di viaggi sarebbe molto più semplice la gestione della biglietterie tramite gds. Fiavet-Confcommercio ha quindi richiesto di vendere le tariffe di continuità territoriale tramite questo strumento, per non gravare sui call center.
A questo proposito è stata portata ad esempio Aeroitalia, che esercita in continuità territoriale da Alghero su Roma e Linate e da Olbia su Linate. La compagnia, pur avendo annunciato che avrebbe reso disponibile la biglietteria su gds da marzo 2023 non ha mai attivato questa possibilità che è invece obbligatoria e prevista dal bando. Inoltre, non essendoci un’auspicabile lista d’attesa, molte volte i posti aerei sono stati lasciati vuoti proprio per l’impossibilità di contattare il call center.
Fiavet-Confcommercio, oltre a ciò, ha richiesto la rimborsabilità immediata in denaro dei biglietti in continuità territoriale. Anche in questo caso Aeroitalia, sta rilasciando voucher con scadenza 12 mesi. La Federazione ha fatto osservare in Commissione trasporti che anche Adiconsum Sardegna ha segnalato all’Antitrust il diniego del rimborso pecuniario di Aeroitalia per i biglietti cancellati dai passeggeri.
Diritti e doveri
Inoltre per i turisti dovrebbe essere fissato un tetto massimo di tariffa, perché questi spesso si trovano a pagare biglietti che costano il triplo di quelle dei residenti. Sarebbe anche auspicabile, secondo Fiavet-Confcommercio, che chi si trova a viaggiare spesso per lavoro verso la Sardegna possa godere di una tariffa quantomeno agevolata.
Un altro grave danno per i sardi e per le agenzie di viaggio sarde, è quello che costringe i passeggeri della regione, in caso di più voli consecutivi, a ritirare i bagagli e ripetere il check-in senza passare per i transiti, come avviene per qualunque altro passeggero delle Regioni italiane che debba, dopo lo scalo a Roma o a Milano, raggiungere altre destinazioni nazionali o internazionali. Allo stesso modo il bagaglio a mano e da stiva dovrebbe essere compreso nella tariffa del biglietto, altrimenti le compagnie in continuità territoriale operano come le low cost emettendo biglietteria a tariffa bassa, ma obbligando, di fatto, il passeggero ad acquistare uno spazio per il bagaglio che supera, il più delle volte, il costo di un biglietto aereo medio.
Infine Fiavet-Confcommercio ha fatto osservare che Aeroitalia per il rimborso delle tasse aeroportuali versate per l’acquisto di biglietteria in continuità territoriale, nel caso in cui i biglietti siano annullati, applica una tassa amministrativa di 30 euro “che appare iniqua e esorbitante”, soprattutto perché si tratta di tasse che non sarebbero esigibili in considerazione del fatto che il passeggero non ha volato e quindi non ha usufruito dei servizi aereoportuali.
“Per descrivere le criticità che sono emerse dall’esperienza lavorativa quotidiana e i dati raccolti dalle imprese associate abbiamo preso ad esempio il caso Sardegna in quanto già noto alle cronache, esemplificativo di alcune problematiche – ha specificato in aula il consulente legale Fiavet-Confcommercio, Federico Lucarelli -. Non si tratta pertanto del tema peculiare legato ad un vettore, ma di assumere la Sardegna come caso pilota per analizzare problematiche e criticità che non rendono effettivo l’esercizio della continuità territoriale, pregiudicando l’interesse dei cittadini isolani a fruire di tale servizio, danneggiando il turismo, le relazioni economiche e gli interessi primari di chiunque utilizzi la continuità territoriale per i propri bisogni”.
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[post_content] => Ryanair finisce sotto la lente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair Dac.
Come riferito da Adnkronos, nel provvedimento viene spiegato come Ryanair «farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi».
La condotta
Per l'Antitrust, in particolare, Ryanair «da un lato sembra ostacolare l’acquisto - da parte delle agenzie - dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma gds a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto».
E ancora: «La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei - che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il 'punto di accesso' per la vendita di ulteriori servizi - avrebbe - prosegue la nota dell'Antitrust - effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione».
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[post_content] => Sono passati quasi due anni da quando Going, il tour operator di Msc Crociere, ha presentato il proprio piano quinquennale. «Partivamo da una to pre-Covid che si attestava intorno ai 12 milioni annui - spiega il chief commercial & operations officer, Maurizio Casabianca, -. Abbiamo presentato un piano che, in cinque anni, ci dovrebbe portare a più di 70 milioni. Oggi siamo in linea e per il 2023 riteniamo raggiungibile un obiettivo di 30 milioni. Quest’anno hanno performato molto bene gli Stati Uniti; a seguire l'Egitto, quindi l'Oriente e gli Emirati Arabi/oceano Indiano, sia combinati, sia come singola destinazione. Entro queste destinazioni le nostre linee di prodotto sono il tailor made, Going Resort, con Sharm el-Sheikh e Marsa Alam in Egitto, e Going4Cruise; quindi tutta la proposta combinata con Msc e la novità Explora Journeys per il 2024, nonché altre inedite soluzioni".
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