30 maggio 2024 09:15
Aer Lingus farà del Terminal 6 la sua nuova casa all’aeroporto Jfk di New York, dove comincerà a operare il primo giorno di apertura del Terminal ai passeggeri, all’inizio del 2026.
La compagnia aerea irlandese collaborerà con Jfk Millennium Partners, la società selezionata dall’Autorità Portuale di New York e New Jersey per costruire e gestire il nuovo T6 dello scalo, del valore di 4,2 miliardi di dollari.
Aer Lingus aprirà anche una nuova signature lounge nel Terminal 6, che offrirà anche un’esperienza di check-in senza soluzione di continuità con opzioni di consegna bagagli self-service.
«Abbiamo goduto di una stretta collaborazione con Aer Lingus da quando si è trasferita al Terminal 7 del Jfk nell’aprile 2023, e siamo entusiasti di continuare questa collaborazione nel nuovo T6 e di accogliere i loro passeggeri nel nostro primo giorno di attività all’inizio del 2026», ha dichiarato Steve Thody, ceo di Jfk Millennium Partners.
Il vettore opera attualmente un collegamento diretto due volte al giorno dal Terminal 7 del Jfk per Dublino, un volo giornaliero per Shannon e un altro sempre giornaliero per Manchester, utilizzando aeromobili Airbus A330 e A321Lr.
«Non vediamo l’ora di trasferirci al Terminal 6 del Jfk una volta terminati i lavori – ha dichiarato Susanne Carberry, chief customer officer di Aer Lingus -. Il nuovo terminal promette ai clienti di Aer Lingus uno spazio moderno, luminoso e tecnologico. L’aggiunta di una nuovissima lounge dedicata migliorerà ulteriormente l’esperienza dei nostri ospiti, offrendo loro uno spazio moderno e all’avanguardia».
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494453
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Tutto pronto in casa Royal Caribbean per il debutto della Star of the Seas, dopo un iter di costruzione di quasi due anni presso il cantiere Meyer Turku di Turku, in Finlandia: le chiavi della nuova unità della classe Icon sono state ufficialmente consegnate alla compagnia a poche settimane dal suo debutto ad agosto a Port Canaveral.
«La consegna della Star of the Seas segna un altro passo avanti nel percorso di Royal Caribbean Group verso la reinvenzione del futuro delle vacanze - ha dichiarato Jason Liberty, presidente e ceo del Royal Caribbean Group -. Star e la Icon Class sono un simbolo di ciò che è possibile realizzare quando l'innovazione, l'immaginazione e la nostra incessante attenzione nel fornire esperienze eccezionali si uniscono, creando ricordi indimenticabili per milioni di famiglie e viaggiatori».
Star sarà anche la terza nave della compagnia di crociere alimentata a gas naturale liquefatto (Gnl) e sarà dotata di una comprovata serie di programmi ambientali all'avanguardia nel settore.
Oltre a Star, la compagniacontinua ad ampliare la sua offerta di esperienze di vacanza in destinazioni esclusive con il debutto a dicembre del 2025 del Royal Beach Club Paradise Island alle Bahamas; a seguire, toccherà al Royal Beach Club Cozumel, in arrivo nel 2026, il Perfect Day Mexico che debutterà nell’autunno del 2027 e, sempre nel 2027, un'esclusiva destinazione balneare a Lelepa, nel Pacifico meridionale.
[post_title] => Royal Caribbean: conto alla rovescia per il debutto d'agosto della Star of the Seas
[post_date] => 2025-07-14T12:53:46+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752497626000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494437
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Itabus rafforza i collegamenti verso le più richieste destinazioni leisure dell'estate, con un particolare focus sulle destinazioni balneari.
Nel dettaglio: 6 nuovi collegamenti da e per Gallipoli (collegata con Roma, Napoli e Salerno), aumento dei servizi verso la Calabria (località quali Sibari e Crotone), raddoppiati i collegamenti diretti per Messina e Catania da 4 a 6, introdotti 2 viaggi ogni giorno sulla costa Adriatica con fermate a Cattolica, Riccione e Rimini, 2 servizi quotidiani con Pompei e Sorrento dalle principali città italiane (come Torino, Milano, Bologna, Roma).
La società, parte del Gruppo Italo, ad oggi conta su una flotta di 100 bus, 80 servizi quotidiani e 126 località collegate da Nord a Sud, oltre alle mete europee connesse.
Itabus conferma poi i collegamenti tra le principali città italiane e gli aeroporti di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Bergamo Orio Al Serio, Venezia Marco Polo e Catania Fontanarossa. Invece, sul fronte marittimo, (in sinergia con Italo) Itabus serve i porti di Napoli, Venezia e Civitavecchia in connessione con le navi di Msc Crociere.
«L’estate appena iniziata sta facendo registrare una grande voglia di Italia. Turisti da tutto il mondo arrivano e vogliono visitare le nostre città e raggiungere le nostre coste - commenta Francesco Fiore, amministratore delegato di Itabus -. Abbiamo attivato questi nuovi servizi proprio per portare i viaggiatori nelle località maggiormente richieste. Abbiamo connessioni con treni e navi, raggiungiamo le principali stazioni dell’Alta Velocità, i maggiori aeroporti italiani e porti strategici per tutto l’indotto crocieristico. Stiamo crescendo in Italia ed in Europa, soddisfacendo le esigenze dei passeggeri».
[post_title] => Itabus potenzia i collegamenti verso le principali mete turistiche estive
[post_date] => 2025-07-14T11:20:06+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752492006000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494426
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Un progetto allo studio ormai da anni che potrebbe vedere la luce entro fine 2025: è quello del visto turistico unificato per i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) - Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein, Kuwait e Oman - che semplificherebbe gli spostamenti dei viaggiatori nella regione.
Attualmente, gli Emirati Arabi offrono il visto all'arrivo a 85 Paesi e ai 5 Paesi del Ccg. Anche il Qatar e l'Oman offrono il visto d'arrivo gratuito, a seconda della durata del soggiorno, ai cittadini di circa 100 nazionalità. I visitatori di Bahrain, Kuwait e Arabia Saudita devono richiedere un visto elettronico. Il Kuwait è l'ultimo a fornire un visto elettronico di 90 giorni, disponibile dal 1° luglio 2025.
Il nuovo sistema di visti del Ccg, che ricalca il visto europeo di Schengen, consentirà ai viaggiatori di spostarsi liberamente tra i sei Stati membri con un unico permesso di ingresso. L'obiettivo è quello di incentivare il turismo regionale, incoraggiare soggiorni più lunghi e posizionare il Golfo come destinazione turistica collettiva globale.
Come riporta Travelmole, l'iniziativa rappresenterebbe un passo fondamentale per realizzare le strategie di diversificazione turistica della regione. Semplificando i viaggi transfrontalieri, il blocco spera di attirare un maggior numero di visitatori internazionali promuovendo itinerari multi-paese. I viaggiatori potrebbero organizzare, ad esempio, un viaggio che inizia a Dubai, prosegue a Muscat e termina a Riyadh, senza la necessità di richiedere visti separati.
Secondo i dati pubblicati lo scorso dicembre dal Centro statistico del Ccg, nel 2023 i sei paesi del Golfo hanno accolto circa 68,1 milioni di turisti internazionali. Una cifra che rappresenta un aumento del 42,8% rispetto al 2019. Le entrate totali del turismo internazionale nei Paesi del Ccg sono aumentate del 28,2% alla fine del 2023 rispetto al 2019. Le entrate hanno raggiunto i 110,4 miliardi di dollari.
[post_title] => I Paesi del Golfo pronti a varare il visto turistico unificato entro fine 2025
[post_date] => 2025-07-14T10:17:35+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752488255000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494414
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Mega investimento per l'aeroporto di Londra Heathrow che stanza fino a 10 miliardi di sterline per ampliare la capacità di trasporto passeggeri, che aumenterà di 10 milioni all'anno entro il 2031.
E' questo l'obiettivo è al centro della sua commerciale 2027-2031, presentata di recente all'Autorità per l'aviazione civile. Il principale scalo londinese spiega che ciò comporterebbe tariffe per i passeggeri attorno ad una media di 33,26 sterline, in altri termini una crescita a due cifre rispetto all'attuale tariffario concordato.
Il piano di espansione prevede la costruzione di nuove lounge, ristoranti e negozi. Lo spazio verrebbe ricavato demolendo il vecchio Terminal 1, ampliando il Terminal 2 e costruendo un nuovo tunnel stradale di accesso a sud.
Thomas Woldbye, ceo dell'aeroporto di Heathrow, ha dichiarato: «Stiamo facendo buoni progressi nella nostra strategia di diventare un aeroporto straordinario, essendo diventato quest'anno il grande aeroporto più puntuale d'Europa. Per competere con gli hub globali, dobbiamo investire. Il nostro piano quinquennale offre il servizio migliore che i passeggeri si aspettano e sblocca la capacità di crescita che le compagnie aeree desiderano. Inoltre, questi investimenti privati creeranno posti di lavoro e favoriranno la crescita nazionale».
Nel 2024 lo scalo ha gestito oltre 83,9 milioni di passeggeri.
[post_title] => Londra Heathrow studia un ampliamento da 10 miliardi di sterline
[post_date] => 2025-07-14T09:53:12+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752486792000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494411
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_494413" align="alignleft" width="300"] Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana[/caption]
Si è concluso venerdì scorso a Roma, presso la sede di Unioncamere, il IV Summit nazionale sull’economia del mare – Blue Forum. Al centro del confronto, la necessità di un nuovo approccio strategico per valorizzare il potenziale della Blue Economy italiana, in vista della pianificazione marittima nazionale 2026–2028.
Durante i tre giorni di lavori, è emersa l'urgenza di costruire una governance più chiara, fondata su semplificazione normativa, investimenti mirati, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano. I dati del XIII Rapporto nazionale sull’economia del mare 2025 a cura di Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne - Unioncamere – OsserMare, parlano chiaro: 232.841 imprese, oltre un milione di posti lavoro, e un valore aggiunto pari all’11,3% del PIL. Numeri che confermano il peso crescente del comparto, in particolare nel Mezzogiorno.
“Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali,” ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.
Il ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy “un asset strategico al pari della space economy.” Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come “l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta,” e Raffaele Fitto, vice presidente della Commissione ruropea, ha ribadito l’impegno dell’Ue per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.
(pmf)
[post_title] => IV del Blue Forum: l’Italia punta sul mare come leva strategica per il futuro
[post_date] => 2025-07-14T09:46:48+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752486408000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494408
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Nuove destinazioni in Africa e Centro America per Creo: si tratta di Uganda, Ruanda, Costa Rica e Panama, che vanno a consolidare la proposta che ruota attorno ad esperienze autentiche, sostenibilità operativa e partnership locali selezionate.
La nuova programmazione in Uganda - in collaborazione con il fornitore locale Destination Jungle - offre tour collettivi e privati in veicoli 4x4 da 6 posti con tettuccio apribile, sul modello di quanto già consolidato in Tanzania e Kenya. «In Uganda la natura parla al cuore: qui puoi guardare negli occhi un gorilla di montagna tra le nebbie dei suoi monti, seguire gli scimpanzé nella foresta, perderti nelle savane punteggiate di acacie e incontrare tribù che custodiscono tradizioni antiche. Un viaggio in Uganda non è solo una destinazione, è un'emozione che resta per sempre» afferma Mattia Giorgi, pm & booking di creo.
I tour collettivi, di carattere internazionale, prevedono la possibilità di aggiunta di guida parlante italiano con supplemento, mentre per i tour privati tale opzione è disponibile su richiesta. Il permesso per l’incontro con gorilla e scimpanzé è già incluso nella quota del tour, così come l’accesso a contenuti informativi dettagliati su trekking, clima, bagagli, usanze locali e molto altro, accessibili tramite le note automatiche nel sistema.
I voli fanno riferimento unicamente all’aeroporto internazionale di Entebbe (EBB), mentre per i tour che includono il Ruanda il rientro avviene da Kigali. In caso di voli con arrivo notturno o nelle prime ore del mattino è previsto l’inserimento automatico di una pre-night per garantire un corretto allineamento logistico con il tour.
Sul fronte centroamericano, creo apre le porte anche a Costa Rica e Panama: i dettagli dei pacchetti, con proposte che spaziano dalla foresta pluviale alle coste caraibiche e pacifiche, saranno disponibili nelle prossime settimane.
«Con l’ingresso di queste nuove destinazioni vogliamo ampliare la nostra capacità di raccontare il mondo attraverso viaggi costruiti con rigore, passione e attenzione al dettaglio. L’Uganda rappresenta oggi una delle esperienze naturalistiche più intense a livello globale, mentre Costa Rica e Panama rispondono perfettamente a una domanda crescente di turismo consapevole, vario e avventuroso. La nostra visione rimane quella di offrire prodotti su misura, in grado di coniugare emozione, organizzazione e autenticità» cconclude Giovanni Guardabassi, pm e booking creo.
[post_title] => Il tailor made Creo si allarga con Uganda, Ruanda, Costa Rica e Panama
[post_date] => 2025-07-14T09:44:29+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752486269000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494404
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_494405" align="alignright" width="300"] Mauro Santinato[/caption]
«L’Italia ha un grande appeal a livello internazionale nel settore dell’hotellerie di lusso. Tante le aperture in programma, i brand in arrivo e le novità, che consentiranno al nostro paese di raggiungere il livello che merita e di rispondere a una domanda potenziale che, ancora, non riuscivamo a coprire».
È quanto evidenzia Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality e ideatore della Luxury Hospitality Conference, nel cui ambito è nato il Best Luxury Hotel Awards. Santinato aggiunge poi che «la grande potenzialità del nostro paese è dimostrata dalla recente riapertura dell’Aman Rosa Alpina di San Cassiano, del W Florence di Marriot, del Romeo Roma firmato Zaha Hadid Architects, del luxury boutique Hotel Goethe, sempre nella capitale e di tanti alberghi 5 stelle - anche indipendenti - oltre che l’avvio di numerosi progetti annunciati. Abbiamo ancora molte aree che possono esprimere e cogliere queste opportunità.
Lo ha dimostrato il matrimonio di Bezos in laguna a fine giugno scorso: la meravigliosa Venezia non sarebbe stata scelta se non ci fossero degli alberghi di lusso. Il suo contesto di ospitalità le ha consentito di accogliere 200 ospiti prestigiosi. Questo ci deve incoraggiare a guardare al futuro del nostro sistema: perché il lusso fa da locomotiva e da traino per tutto il resto: laddove arrivano alberghi di lusso si alza immediatamente tutto il livello. Un albergo di lusso è un laboratorio che rilascia sul territorio un valore aggiunto: competenze, esperienze, professionalità… Anche l’arrivo di catene internazionali porta esperienze e know-how.
L’apertura a Firenze del Collegio alla Querce, della statunitense Auberge Resort Collection, dimostra che il nostro paese può esprimere anche nel lusso lo stesso potenziale e ingegno che esprimiamo nella moda, nel design, nella gioielleria e in tutti gli ambiti del lusso. La crescita è costante se si pensa a quanti alberghi hanno aperto e continuano ad aprire: nel biennio 2025/2026 sono annunciate una trentina di nuove aperture. E se in passato la crescita si concentrava solo nelle grandi città turistiche - le big-four Roma, Milano, Firenze e Venezia - oggi le catene internazionali guardano anche a destinazioni secondarie. C’è interesse per le destinazioni leisure e di vacanza: per il mare come per i laghi, quello di Como, il Lago Maggiore e il Lago di Garda, dove sono in via di realizzazione 5 nuovi progetti 5 stelle.
Ritengo sia un ottimo segnale. Faccio questo lavoro da 40 anni e non ho mai sentito il fermento di questi ultimi anni. Il prossimo 30 di ottobre faremo la quinta edizione della Luxury Hospitality Conference, a cui parteciperanno oltre 60 relatori internazionali e nell’ambito della quale verranno conferiti i 10 Best Luxury Awards. È un evento che conferma e testimonia il forte interesse di tutto il settore.
Il premio, un riconoscimento per chi fa bene e uno stimolo per chi vuole fare meglio, è alla sua seconda edizione e ha creato immediatamente una sana competizione che spinge a migliorare, è un incentivo a migliorare la qualità che ha creanto un circolo virtuoso. Avere degli esempi virtuosi è fondamentale, - conclude Santinato - perché anche il settore fa benchmark, si guarda. E l'innovazione, l'evoluzione avviene per emulazione: se vedo qualcuno che fa qualcosa di bello, tendo a copiarlo».
Chiara Ambrosioni
[post_title] => Teamwork Hospitality racconta l’evoluzione del Luxury in Italia
[post_date] => 2025-07-14T09:41:47+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752486107000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494395
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Il governo portoghese ha formalmente approvato la parziale privatizzazione di Tap Air Portugal, avviando un processo che potrebbe vedere la vendita di una quota fino al 49,9% della compagnia di bandiera.
La mossa è stata confermata durante una riunione del Consiglio dei Ministri, in cui il primo ministro Luís Montenegro ha dichiarato che la vendita rappresenta il compimento di un impegno elettorale e governativo fondamentale.
Secondo il governo, il 44,9% del capitale di Tap sarà aperto a uno o più investitori strategici, con un ulteriore 5% riservato ai dipendenti, in linea con la legislazione vigente in materia di privatizzazione.
«Questo è un obiettivo che vogliamo garantire - che la nostra compagnia aerea salvaguardi l'hub di Lisbona, come pure l'utilizzo di tutte le infrastrutture aeroportuali del Paese”, ha precisato Montenegro. Ciò include non solo l'aeroporto di Lisbona esistente e l'esistente progetto del Luís de Camões di Lisbona, ma anche gli scali di Porto, Faro e nelle regioni autonome del Portogallo.
Il primo ministro ambisce ad una compagnia aerea «redditizia, ben gestita, competitiva, finanziariamente sostenibile e al servizio degli interessi strategici del Paese».
Tra gli asset più appetibili di Tap figurano gli strategici slot per il Brasile, i paesi africani di lingua portoghese e gli Stati Uniti, tutti operati dall'hub di Lisbona, che il governo intende mantenere e, se possibile, ampliare.
Si prevede che i principali gruppi aerei europei - Iag, Lufthansa Group e Air France-Klm - presenteranno tutti offerte per rafforzare la loro posizione nel mercato sempre più competitivo dell'Atlantico meridionale.
[post_title] => Tap Air Portugal: riparte l'iter di privatizzazione, in vendita fino al 49,9% delle quote
[post_date] => 2025-07-11T13:31:17+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752240677000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494379
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_443822" align="alignleft" width="300"] Barbara Mazzali[/caption]
“La Lombardia si conferma la locomotiva turistica d’Italia anche per gli investimenti alberghieri: solo nel 2024 abbiamo registrato oltre 53,5 milioni di pernottamenti, con due terzi di presenze straniere e un trend in costante crescita che ci pone al centro dell’attenzione degli investitori globali”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali, intervenendo oggi all’Hospitality Forum 2025, all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia.
“La nostra regione è ormai una delle aree più attrattive d’Europa per l’hotellerie di qualità: Milano ha superato i 230 euro di ADR (Average Daily Rate Tariffa Media Giornaliera), nel segmento lusso, con un RevPAR (Revenue Per Available Room, Ricavi per camera disponibile) in crescita oltre il +16% rispetto al 2019. Il Lago di Como è diventato un vero e proprio polo di investimento internazionale, rappresentando da solo il 30% degli investimenti resort a livello nazionale”.
Durante il suo intervento, Mazzali ha sottolineato l’arrivo in Lombardia di grandi catene internazionali del settore alberghiero: “A Milano apriranno entro i prossimi due anni il Rosewood, il W Hotel e il Six Senses, mentre sul Lago di Como sono attesi il Ritz-Carlton, il Raffles e l’Edition del gruppo Marriott. Sono investimenti di lungo periodo che scelgono la Lombardia perché qui trovano stabilità, domanda internazionale e ritorni economici certi”.
Non solo Milano e Como: l’assessore ha anche richiamato nuovi progetti di grande impatto economico su altri territori strategici.
Infine, l’assessore ha ricordato le azioni della Regione a sostegno degli operatori: “Dal 21 luglio sarà attivo un nuovo bando da 15 milioni di euro, con contributi fino al 50% a fondo perduto per la riqualificazione sostenibile delle strutture ricettive. A ciò si aggiunge il grande volano rappresentato dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che genereranno nuovi flussi turistici e importanti opere di mobilità e accoglienza”.
“La Lombardia – ha concluso – è oggi la prima scelta degli investitori globali che cercano progetti solidi, redditizi e di qualità. Qui si può costruire un modello di turismo che non è solo sostenibile ma anche economicamente vincente”.
[post_title] => Mazzali (Lombardia): grandi investimenti alberghieri in Lombardia
[post_date] => 2025-07-11T12:05:10+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752235510000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "aer lingus traslochera al nuovo terminal 6 del jfk di new york a inizio 2026"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":105,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":2909,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494453","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Tutto pronto in casa Royal Caribbean per il debutto della Star of the Seas, dopo un iter di costruzione di quasi due anni presso il cantiere Meyer Turku di Turku, in Finlandia: le chiavi della nuova unità della classe Icon sono state ufficialmente consegnate alla compagnia a poche settimane dal suo debutto ad agosto a Port Canaveral.\r\n«La consegna della Star of the Seas segna un altro passo avanti nel percorso di Royal Caribbean Group verso la reinvenzione del futuro delle vacanze - ha dichiarato Jason Liberty, presidente e ceo del Royal Caribbean Group -. Star e la Icon Class sono un simbolo di ciò che è possibile realizzare quando l'innovazione, l'immaginazione e la nostra incessante attenzione nel fornire esperienze eccezionali si uniscono, creando ricordi indimenticabili per milioni di famiglie e viaggiatori».\r\nStar sarà anche la terza nave della compagnia di crociere alimentata a gas naturale liquefatto (Gnl) e sarà dotata di una comprovata serie di programmi ambientali all'avanguardia nel settore.\r\n\r\nOltre a Star, la compagniacontinua ad ampliare la sua offerta di esperienze di vacanza in destinazioni esclusive con il debutto a dicembre del 2025 del Royal Beach Club Paradise Island alle Bahamas; a seguire, toccherà al Royal Beach Club Cozumel, in arrivo nel 2026, il Perfect Day Mexico che debutterà nell’autunno del 2027 e, sempre nel 2027, un'esclusiva destinazione balneare a Lelepa, nel Pacifico meridionale.","post_title":"Royal Caribbean: conto alla rovescia per il debutto d'agosto della Star of the Seas","post_date":"2025-07-14T12:53:46+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1752497626000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494437","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Itabus rafforza i collegamenti verso le più richieste destinazioni leisure dell'estate, con un particolare focus sulle destinazioni balneari.\r\n\r\nNel dettaglio: 6 nuovi collegamenti da e per Gallipoli (collegata con Roma, Napoli e Salerno), aumento dei servizi verso la Calabria (località quali Sibari e Crotone), raddoppiati i collegamenti diretti per Messina e Catania da 4 a 6, introdotti 2 viaggi ogni giorno sulla costa Adriatica con fermate a Cattolica, Riccione e Rimini, 2 servizi quotidiani con Pompei e Sorrento dalle principali città italiane (come Torino, Milano, Bologna, Roma).\r\n\r\nLa società, parte del Gruppo Italo, ad oggi conta su una flotta di 100 bus, 80 servizi quotidiani e 126 località collegate da Nord a Sud, oltre alle mete europee connesse.\r\n\r\nItabus conferma poi i collegamenti tra le principali città italiane e gli aeroporti di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Bergamo Orio Al Serio, Venezia Marco Polo e Catania Fontanarossa. Invece, sul fronte marittimo, (in sinergia con Italo) Itabus serve i porti di Napoli, Venezia e Civitavecchia in connessione con le navi di Msc Crociere.\r\n\r\n«L’estate appena iniziata sta facendo registrare una grande voglia di Italia. Turisti da tutto il mondo arrivano e vogliono visitare le nostre città e raggiungere le nostre coste - commenta Francesco Fiore, amministratore delegato di Itabus -. Abbiamo attivato questi nuovi servizi proprio per portare i viaggiatori nelle località maggiormente richieste. Abbiamo connessioni con treni e navi, raggiungiamo le principali stazioni dell’Alta Velocità, i maggiori aeroporti italiani e porti strategici per tutto l’indotto crocieristico. Stiamo crescendo in Italia ed in Europa, soddisfacendo le esigenze dei passeggeri». ","post_title":"Itabus potenzia i collegamenti verso le principali mete turistiche estive","post_date":"2025-07-14T11:20:06+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1752492006000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494426","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un progetto allo studio ormai da anni che potrebbe vedere la luce entro fine 2025: è quello del visto turistico unificato per i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) - Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein, Kuwait e Oman - che semplificherebbe gli spostamenti dei viaggiatori nella regione.\r\n\r\nAttualmente, gli Emirati Arabi offrono il visto all'arrivo a 85 Paesi e ai 5 Paesi del Ccg. Anche il Qatar e l'Oman offrono il visto d'arrivo gratuito, a seconda della durata del soggiorno, ai cittadini di circa 100 nazionalità. I visitatori di Bahrain, Kuwait e Arabia Saudita devono richiedere un visto elettronico. Il Kuwait è l'ultimo a fornire un visto elettronico di 90 giorni, disponibile dal 1° luglio 2025.\r\n\r\nIl nuovo sistema di visti del Ccg, che ricalca il visto europeo di Schengen, consentirà ai viaggiatori di spostarsi liberamente tra i sei Stati membri con un unico permesso di ingresso. L'obiettivo è quello di incentivare il turismo regionale, incoraggiare soggiorni più lunghi e posizionare il Golfo come destinazione turistica collettiva globale.\r\n\r\nCome riporta Travelmole, l'iniziativa rappresenterebbe un passo fondamentale per realizzare le strategie di diversificazione turistica della regione. Semplificando i viaggi transfrontalieri, il blocco spera di attirare un maggior numero di visitatori internazionali promuovendo itinerari multi-paese. I viaggiatori potrebbero organizzare, ad esempio, un viaggio che inizia a Dubai, prosegue a Muscat e termina a Riyadh, senza la necessità di richiedere visti separati.\r\n\r\nSecondo i dati pubblicati lo scorso dicembre dal Centro statistico del Ccg, nel 2023 i sei paesi del Golfo hanno accolto circa 68,1 milioni di turisti internazionali. Una cifra che rappresenta un aumento del 42,8% rispetto al 2019. Le entrate totali del turismo internazionale nei Paesi del Ccg sono aumentate del 28,2% alla fine del 2023 rispetto al 2019. Le entrate hanno raggiunto i 110,4 miliardi di dollari.","post_title":"I Paesi del Golfo pronti a varare il visto turistico unificato entro fine 2025","post_date":"2025-07-14T10:17:35+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1752488255000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494414","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Mega investimento per l'aeroporto di Londra Heathrow che stanza fino a 10 miliardi di sterline per ampliare la capacità di trasporto passeggeri, che aumenterà di 10 milioni all'anno entro il 2031.\r\n\r\nE' questo l'obiettivo è al centro della sua commerciale 2027-2031, presentata di recente all'Autorità per l'aviazione civile. Il principale scalo londinese spiega che ciò comporterebbe tariffe per i passeggeri attorno ad una media di 33,26 sterline, in altri termini una crescita a due cifre rispetto all'attuale tariffario concordato.\r\n\r\nIl piano di espansione prevede la costruzione di nuove lounge, ristoranti e negozi. Lo spazio verrebbe ricavato demolendo il vecchio Terminal 1, ampliando il Terminal 2 e costruendo un nuovo tunnel stradale di accesso a sud.\r\n\r\nThomas Woldbye, ceo dell'aeroporto di Heathrow, ha dichiarato: «Stiamo facendo buoni progressi nella nostra strategia di diventare un aeroporto straordinario, essendo diventato quest'anno il grande aeroporto più puntuale d'Europa. Per competere con gli hub globali, dobbiamo investire. Il nostro piano quinquennale offre il servizio migliore che i passeggeri si aspettano e sblocca la capacità di crescita che le compagnie aeree desiderano. Inoltre, questi investimenti privati creeranno posti di lavoro e favoriranno la crescita nazionale».\r\n\r\nNel 2024 lo scalo ha gestito oltre 83,9 milioni di passeggeri.","post_title":"Londra Heathrow studia un ampliamento da 10 miliardi di sterline","post_date":"2025-07-14T09:53:12+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1752486792000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494411","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_494413\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana[/caption]\r\nSi è concluso venerdì scorso a Roma, presso la sede di Unioncamere, il IV Summit nazionale sull’economia del mare – Blue Forum. Al centro del confronto, la necessità di un nuovo approccio strategico per valorizzare il potenziale della Blue Economy italiana, in vista della pianificazione marittima nazionale 2026–2028.\r\nDurante i tre giorni di lavori, è emersa l'urgenza di costruire una governance più chiara, fondata su semplificazione normativa, investimenti mirati, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano. I dati del XIII Rapporto nazionale sull’economia del mare 2025 a cura di Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne - Unioncamere – OsserMare, parlano chiaro: 232.841 imprese, oltre un milione di posti lavoro, e un valore aggiunto pari all’11,3% del PIL. Numeri che confermano il peso crescente del comparto, in particolare nel Mezzogiorno.\r\n“Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali,” ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.\r\nIl ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy “un asset strategico al pari della space economy.” Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come “l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta,” e Raffaele Fitto, vice presidente della Commissione ruropea, ha ribadito l’impegno dell’Ue per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.\r\n(pmf)\r\n ","post_title":"IV del Blue Forum: l’Italia punta sul mare come leva strategica per il futuro","post_date":"2025-07-14T09:46:48+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1752486408000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494408","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nuove destinazioni in Africa e Centro America per Creo: si tratta di Uganda, Ruanda, Costa Rica e Panama, che vanno a consolidare la proposta che ruota attorno ad esperienze autentiche, sostenibilità operativa e partnership locali selezionate.\r\n\r\nLa nuova programmazione in Uganda - in collaborazione con il fornitore locale Destination Jungle - offre tour collettivi e privati in veicoli 4x4 da 6 posti con tettuccio apribile, sul modello di quanto già consolidato in Tanzania e Kenya. «In Uganda la natura parla al cuore: qui puoi guardare negli occhi un gorilla di montagna tra le nebbie dei suoi monti, seguire gli scimpanzé nella foresta, perderti nelle savane punteggiate di acacie e incontrare tribù che custodiscono tradizioni antiche. Un viaggio in Uganda non è solo una destinazione, è un'emozione che resta per sempre» afferma Mattia Giorgi, pm & booking di creo.\r\n\r\nI tour collettivi, di carattere internazionale, prevedono la possibilità di aggiunta di guida parlante italiano con supplemento, mentre per i tour privati tale opzione è disponibile su richiesta. Il permesso per l’incontro con gorilla e scimpanzé è già incluso nella quota del tour, così come l’accesso a contenuti informativi dettagliati su trekking, clima, bagagli, usanze locali e molto altro, accessibili tramite le note automatiche nel sistema.\r\n\r\nI voli fanno riferimento unicamente all’aeroporto internazionale di Entebbe (EBB), mentre per i tour che includono il Ruanda il rientro avviene da Kigali. In caso di voli con arrivo notturno o nelle prime ore del mattino è previsto l’inserimento automatico di una pre-night per garantire un corretto allineamento logistico con il tour.\r\n\r\nSul fronte centroamericano, creo apre le porte anche a Costa Rica e Panama: i dettagli dei pacchetti, con proposte che spaziano dalla foresta pluviale alle coste caraibiche e pacifiche, saranno disponibili nelle prossime settimane.\r\n\r\n«Con l’ingresso di queste nuove destinazioni vogliamo ampliare la nostra capacità di raccontare il mondo attraverso viaggi costruiti con rigore, passione e attenzione al dettaglio. L’Uganda rappresenta oggi una delle esperienze naturalistiche più intense a livello globale, mentre Costa Rica e Panama rispondono perfettamente a una domanda crescente di turismo consapevole, vario e avventuroso. La nostra visione rimane quella di offrire prodotti su misura, in grado di coniugare emozione, organizzazione e autenticità» cconclude Giovanni Guardabassi, pm e booking creo.\r\n\r\n ","post_title":"Il tailor made Creo si allarga con Uganda, Ruanda, Costa Rica e Panama","post_date":"2025-07-14T09:44:29+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1752486269000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494404","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_494405\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Mauro Santinato[/caption]\r\n\r\n«L’Italia ha un grande appeal a livello internazionale nel settore dell’hotellerie di lusso. Tante le aperture in programma, i brand in arrivo e le novità, che consentiranno al nostro paese di raggiungere il livello che merita e di rispondere a una domanda potenziale che, ancora, non riuscivamo a coprire».\r\n\r\nÈ quanto evidenzia Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality e ideatore della Luxury Hospitality Conference, nel cui ambito è nato il Best Luxury Hotel Awards. Santinato aggiunge poi che «la grande potenzialità del nostro paese è dimostrata dalla recente riapertura dell’Aman Rosa Alpina di San Cassiano, del W Florence di Marriot, del Romeo Roma firmato Zaha Hadid Architects, del luxury boutique Hotel Goethe, sempre nella capitale e di tanti alberghi 5 stelle - anche indipendenti - oltre che l’avvio di numerosi progetti annunciati. Abbiamo ancora molte aree che possono esprimere e cogliere queste opportunità.\r\n\r\nLo ha dimostrato il matrimonio di Bezos in laguna a fine giugno scorso: la meravigliosa Venezia non sarebbe stata scelta se non ci fossero degli alberghi di lusso. Il suo contesto di ospitalità le ha consentito di accogliere 200 ospiti prestigiosi. Questo ci deve incoraggiare a guardare al futuro del nostro sistema: perché il lusso fa da locomotiva e da traino per tutto il resto: laddove arrivano alberghi di lusso si alza immediatamente tutto il livello. Un albergo di lusso è un laboratorio che rilascia sul territorio un valore aggiunto: competenze, esperienze, professionalità… Anche l’arrivo di catene internazionali porta esperienze e know-how.\r\n\r\nL’apertura a Firenze del Collegio alla Querce, della statunitense Auberge Resort Collection, dimostra che il nostro paese può esprimere anche nel lusso lo stesso potenziale e ingegno che esprimiamo nella moda, nel design, nella gioielleria e in tutti gli ambiti del lusso. La crescita è costante se si pensa a quanti alberghi hanno aperto e continuano ad aprire: nel biennio 2025/2026 sono annunciate una trentina di nuove aperture. E se in passato la crescita si concentrava solo nelle grandi città turistiche - le big-four Roma, Milano, Firenze e Venezia - oggi le catene internazionali guardano anche a destinazioni secondarie. C’è interesse per le destinazioni leisure e di vacanza: per il mare come per i laghi, quello di Como, il Lago Maggiore e il Lago di Garda, dove sono in via di realizzazione 5 nuovi progetti 5 stelle.\r\n\r\nRitengo sia un ottimo segnale. Faccio questo lavoro da 40 anni e non ho mai sentito il fermento di questi ultimi anni. Il prossimo 30 di ottobre faremo la quinta edizione della Luxury Hospitality Conference, a cui parteciperanno oltre 60 relatori internazionali e nell’ambito della quale verranno conferiti i 10 Best Luxury Awards. È un evento che conferma e testimonia il forte interesse di tutto il settore.\r\n\r\nIl premio, un riconoscimento per chi fa bene e uno stimolo per chi vuole fare meglio, è alla sua seconda edizione e ha creato immediatamente una sana competizione che spinge a migliorare, è un incentivo a migliorare la qualità che ha creanto un circolo virtuoso. Avere degli esempi virtuosi è fondamentale, - conclude Santinato - perché anche il settore fa benchmark, si guarda. E l'innovazione, l'evoluzione avviene per emulazione: se vedo qualcuno che fa qualcosa di bello, tendo a copiarlo».\r\nChiara Ambrosioni","post_title":"Teamwork Hospitality racconta l’evoluzione del Luxury in Italia","post_date":"2025-07-14T09:41:47+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1752486107000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494395","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il governo portoghese ha formalmente approvato la parziale privatizzazione di Tap Air Portugal, avviando un processo che potrebbe vedere la vendita di una quota fino al 49,9% della compagnia di bandiera.\r\n\r\nLa mossa è stata confermata durante una riunione del Consiglio dei Ministri, in cui il primo ministro Luís Montenegro ha dichiarato che la vendita rappresenta il compimento di un impegno elettorale e governativo fondamentale.\r\n\r\nSecondo il governo, il 44,9% del capitale di Tap sarà aperto a uno o più investitori strategici, con un ulteriore 5% riservato ai dipendenti, in linea con la legislazione vigente in materia di privatizzazione.\r\n\r\n«Questo è un obiettivo che vogliamo garantire - che la nostra compagnia aerea salvaguardi l'hub di Lisbona, come pure l'utilizzo di tutte le infrastrutture aeroportuali del Paese”, ha precisato Montenegro. Ciò include non solo l'aeroporto di Lisbona esistente e l'esistente progetto del Luís de Camões di Lisbona, ma anche gli scali di Porto, Faro e nelle regioni autonome del Portogallo.\r\n\r\nIl primo ministro ambisce ad una compagnia aerea «redditizia, ben gestita, competitiva, finanziariamente sostenibile e al servizio degli interessi strategici del Paese».\r\n\r\nTra gli asset più appetibili di Tap figurano gli strategici slot per il Brasile, i paesi africani di lingua portoghese e gli Stati Uniti, tutti operati dall'hub di Lisbona, che il governo intende mantenere e, se possibile, ampliare.\r\n\r\nSi prevede che i principali gruppi aerei europei - Iag, Lufthansa Group e Air France-Klm - presenteranno tutti offerte per rafforzare la loro posizione nel mercato sempre più competitivo dell'Atlantico meridionale.","post_title":"Tap Air Portugal: riparte l'iter di privatizzazione, in vendita fino al 49,9% delle quote","post_date":"2025-07-11T13:31:17+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1752240677000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494379","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_443822\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Barbara Mazzali[/caption]\r\n\r\n“La Lombardia si conferma la locomotiva turistica d’Italia anche per gli investimenti alberghieri: solo nel 2024 abbiamo registrato oltre 53,5 milioni di pernottamenti, con due terzi di presenze straniere e un trend in costante crescita che ci pone al centro dell’attenzione degli investitori globali”.\r\n\r\nLo ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali, intervenendo oggi all’Hospitality Forum 2025, all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia.\r\n\r\n“La nostra regione è ormai una delle aree più attrattive d’Europa per l’hotellerie di qualità: Milano ha superato i 230 euro di ADR (Average Daily Rate Tariffa Media Giornaliera), nel segmento lusso, con un RevPAR (Revenue Per Available Room, Ricavi per camera disponibile) in crescita oltre il +16% rispetto al 2019. Il Lago di Como è diventato un vero e proprio polo di investimento internazionale, rappresentando da solo il 30% degli investimenti resort a livello nazionale”.\r\n\r\nDurante il suo intervento, Mazzali ha sottolineato l’arrivo in Lombardia di grandi catene internazionali del settore alberghiero: “A Milano apriranno entro i prossimi due anni il Rosewood, il W Hotel e il Six Senses, mentre sul Lago di Como sono attesi il Ritz-Carlton, il Raffles e l’Edition del gruppo Marriott. Sono investimenti di lungo periodo che scelgono la Lombardia perché qui trovano stabilità, domanda internazionale e ritorni economici certi”.\r\n\r\nNon solo Milano e Como: l’assessore ha anche richiamato nuovi progetti di grande impatto economico su altri territori strategici.\r\n\r\nInfine, l’assessore ha ricordato le azioni della Regione a sostegno degli operatori: “Dal 21 luglio sarà attivo un nuovo bando da 15 milioni di euro, con contributi fino al 50% a fondo perduto per la riqualificazione sostenibile delle strutture ricettive. A ciò si aggiunge il grande volano rappresentato dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che genereranno nuovi flussi turistici e importanti opere di mobilità e accoglienza”.\r\n\r\n“La Lombardia – ha concluso – è oggi la prima scelta degli investitori globali che cercano progetti solidi, redditizi e di qualità. Qui si può costruire un modello di turismo che non è solo sostenibile ma anche economicamente vincente”.","post_title":"Mazzali (Lombardia): grandi investimenti alberghieri in Lombardia","post_date":"2025-07-11T12:05:10+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1752235510000]}]}}