27 July 2024

Aci International: “L’aumento eccessivo delle tariffe aeree minaccia la ripresa”

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Sono le tariffe aeree ad essere aumentate in maniera “eccessiva” – e a minacciare di conseguenza le ripresa del trasporto aereo – e non le tasse aeroportuali, recentemente messe sotto accusa da parte dei vettori. E’ questa la posizione di Aci International e precisamente di Stefano Baronci, direttore generale di Aci Asia-Pacifico.

Il manager ha evidenziato l'”allarmante aumento” delle tariffe aeree nell’area Asia-Pacifico. Le tariffe aeree internazionali hanno registrato un aumento del 50% nel trimestre settembre-dicembre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2019 pre-pandemia.

Airports Council International ha rilevato che i prezzi del carburante e l’inflazione sono state le cause principali dell’aumento delle tariffe e il commento arriva una settimana dopo che la Iata ha criticato il settore aeroportuale per le tariffe. Willie Walsh, direttore generale della Iata,  ha puntato il dito sugli aeroporti che “scaricano i costi della loro inefficienza” sulle compagnie aeree.

Aci Asia-Pacifico afferma che è improbabile che i diritti aeroportuali abbiano un forte impatto a cascata sulle tariffe aeree, poiché rappresentano meno del 4% della base dei costi delle compagnie aeree.

Maggiore redditività

Baronci osserva inoltre che i pochi aeroporti che hanno aumentato le tariffe “lo hanno fatto significativamente al di sotto dei livelli (dell’indice dei prezzi al consumo) dopo il Covid sia nei mercati nazionali che internazionali”.
 Sottolinea poi che le compagnie aeree hanno “sfruttato la scarsa concorrenza e la domanda repressa” per aumentare la redditività. Ciò è in contrasto con gli aeroporti, che “continuano a fornire servizi migliori ai passeggeri pur sostenendo ingenti spese operative e di capitale”. Baronci esorta inoltre le compagnie aeree a “praticare prezzi equi che sostengano la ripresa e salvaguardino gli interessi dei consumatori”.

E aggiunge: “Uno squilibrio tra domanda e offerta non dovrebbe essere sfruttato dalle compagnie aeree a spese dei clienti, limitando la capacità, soprattutto quella internazionale, che è un motore fondamentale della crescita sociale ed economica e una fonte importante di entrate per il settore aeroportuale”.

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