3 dicembre 2024 10:16
I piccoli si divertono di più quando i nonni si uniscono alla vacanza. Lo rivela una recente ricerca condotta da Royal Caribbean su un campione di mille bambini di età compresa tra i sei e gli 11 anni su tutto il territorio italiano, isole comprese. Il 41% di loro dichiara infatti che si divertirebbe di più se in vacanza ci fosse la nonna e il 39% se ci fosse il nonno. Se il divertimento condiviso con loro è la ragione principale (63%) per cui i piccoli preferiscono averli in vacanza, i bambini sono anche impazienti di scoprire le attività interessanti che potrebbero fare insieme (53%) e di sentirsi loro più vicini (30%).Più di un terzo dei partecipanti al sondaggio ama essere viziato quando viaggia con i regali fatti dai nonni (42%), ma anche avere grazie a loro tempi di gioco più lunghi (33%).
La ricerca rivela inoltre che la vacanza ideale dei bambini va da una (26%) a due settimane (20%), con il desiderio di fare più attività al giorno. Quelle principali sono le piscine e la visita a un parco acquatico (entrambe 65%) e le discese sugli scivoli (59%). Lo studio evidenzia pure che i bambini amano esplorare nuovi luoghi (50%), gustare cibi diversi (39%), andare sulle montagne russe (32%) e persino provare un simulatore di surf (11%) e una zip-line (9%). Se i bambini potessero poi pianificare il loro viaggio perfetto, la lista dei desideri includerebbe tempo illimitato in piscina (14%), gelato illimitato (11%) e nessuna regola (11%). È interessante notare che il 37% dei bambini ammette che userebbe meno tablet e telefoni in vacanza perché semplicemente troppo impegnati a divertirsi. La possibilità di viaggiare con gli amici è infine uno desideri principali per il 31% dei bambini
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[post_content] => Un primo semestre 2025 in netta crescita per Aries Group, che centra un fatturato in crescita del +15,9% rispetto allo stesso periodo del 2024 con l’Ebitdar a +8% e l’Ebitda che segna un +35%. In particolare, i risultati più rilevanti arrivano dal segmento Mice (+22%), grazie al consolidamento della domanda per eventi corporate, congressi e incentive nelle strutture del gruppo.
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“Il forte sviluppo del segmento Mice e la risposta positiva all’upcycling edilizio delle strutture di Aries Group dimostrano che è possibile coniugare crescita economica, sostenibilità e innovazione - commenta il ceo, Stefano de Santis -. Guardiamo con determinazione alla seconda parte dell’anno, con una strategia che mira ad ampliare e differenziare l’offerta, mantenendo alti gli standard di qualità grazie a un utilizzo mirato delle competenze gestionali, all’integrazione tecnologica e alla valorizzazione di immobili esistenti”.
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[post_content] => Trainline, piattaforma indipendente leader in Europa nella prenotazione di treni e pullman, vuole comprendere come i nuovi strumenti digitali stiano rivoluzionando il modo in cui ci spostiamo. Per fare questa analisi Trainline ha creato dei momenti di incontro con i principali attori del settore della mobilità ed esperti, uno spazio per discutere di come la tecnologia - in particolare con l'Ia e il machine learning - stia cambiando le abitudini di spostamento.
Il 3 luglio si è svolto a Milano il primo Trainline Talk italiano intitolato: "Smart travel: la nuova era del trasporto digitale". All’evento hanno partecipato alcuni tra i principali protagonisti del settore, tra cui Paola De Filippo (Ceo di Sabre), Leonardo Cesarini (Cco di Trenord), Mario Ferretti (Co-founder di Wayla) e Simone Lini (Ceo di Navifare). Insieme hanno discusso del ruolo crescente della tecnologia nella mobilità, tra innovazione, sostenibilità e integrazione dei servizi.
«Trainline Talk è un format itinerante che ci porta in diverse città d'Europa per parlare dei temi caldi del mondo dei trasporti insieme con personalità del settore. - ha sottolineato Andrea Saviane, country manager Italia di Trainline - Milano è una città molto importante per Trainline: perché è la nostra sede italiana e anche per l'innovazione nel mondo dei trasporti e dei viaggi che testimonia. Abbiamo condotto lo studio “Ia e mobilità” con Doxa, che ci ha confermato come le abitudini dei viaggiatori stiano cambiando molto rapidamente. Secondo l’indagine l'86% degli italiani utilizza piattaforme digitali per pianificare i viaggi.
Il risparmio ha un ruolo importante nell’innovazione: il 51% degli intervistati cerca il confronto tra i prezzi e ben il 29% dei viaggiatori dichiara che può viaggiare di più grazie alle maggiori possibilità offerte dalle tecnologie digitali in termini di risparmio e di praticità nella pianificazione del viaggio. In questo contesto si inserisce il tema dell'Ia. Il 73% degli intervistati prevede che cambierà il proprio modo di viaggiare. C’è una forte consapevolezza del fatto che stia succedendo qualcosa di importante. Abbiamo chiesto agli italiani cosa si aspettino dall’Ia per quanto riguarda il mondo del viaggio in treno. Il 91% dei viaggiatori ha affermato che si fida dell'intelligenza artificiale per migliorare la propria esperienza di viaggio.
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Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Capitolo due per Explora Club: il programma fedeltà del brand Explora Journeys, dopo il lancio nell’aprile 2025, è entrato in una seconda fase che consente ai soci di godere di benefici e privilegi a bordo e visualizzare il saldo punti e lo status fedeltà tramite il proprio account My Explora.
Ogni notte trascorsa a bordo, gli acquisti idonei effettuati a bordo e le prenotazioni di Destination Experience contribuiscono ora all’accumulo di punti, sbloccando una collezione in continua espansione di privilegi e benefici esclusivi a ogni viaggio.
Per coloro che non sono ancora iscritti, Explora Journeys invita gli ospiti a registrarsi per iniziare subito a godere di privilegi come eventi personalizzati a bordo, risparmi esclusivi, regali a sorpresa e servizi di alto livello pensati per rendere ogni viaggio un’esperienza unica e personale.
Inoltre, il brand sta ampliando il programma di Status Match di Explora Club per includere gli ospiti di Oceania Cruises, portando a 11 il numero totale di brand partecipanti. Questo aggiornamento nasce direttamente dai feedback degli ospiti, che hanno manifestato un forte interesse per l’inclusione di Oceania. I viaggiatori con status in uno dei programmi idonei possono facilmente ottenere un livello equivalente in Explora Club fornendo una prova del proprio status, sbloccando così benefici esclusivi fin dal primo viaggio.
Explora Club offre una struttura intuitiva e lineare con cinque livelli – Classic, Silver, Gold, Platinum e Diamond – ognuno dei quali rivela una collezione curata di benefici, che spaziano dall’accesso prioritario a eventi personalizzati, regali esclusivi e risparmi dedicati. Con l’aumentare dei viaggi, i membri di Explora Club sbloccano una gamma di privilegi incrementali, pensati per arricchire il tempo trascorso sia a bordo che a terra.
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[post_content] => Nuova vita per il Voi Vila Do Farol a Capo Verde, storico resort della divisione hôtellerie di Alpitour World, che verrà completamente demolito e ricostruito secondo un concept architettonico completamente nuovo e ispirato ai principi di responsabilità ambientale, economica e sociale.
Il progetto, che prevede un investimento da oltre 30 milioni di euro, avrà una durata complessiva di circa 18 mesi, con consegna prevista entro la fine del 2026: si estende su un’area di oltre 52.000 mq e prevede un incremento della capacità ricettiva con 302 camere, circa 60 in più rispetto alla configurazione attuale. L’intervento porterà alla creazione di due archi composti da 21 edifici singoli disposti a mezzo cerchio, come ad abbracciare l’orizzonte. Gli edifici saranno di due differenti tipologie: a due livelli lungo l’arco interno e a tre lungo quello esterno, progettati per integrarsi armoniosamente con il contesto naturale.
«Abbiamo immaginato un’architettura che fosse un abbraccio tra terra e oceano, capace di dialogare con la potenza del paesaggio e l’heritage del luogo. Un'oasi in cui ogni edificio è stato pensato per integrarsi nel contesto naturale, con strutture vibranti dai volumi sfalsati e dalle grandi aperture affacciate sull'oceano Atlantico. Un progetto concepito per raccontare l'intreccio delle culture locali, lasciando un’impronta identitaria» spiegano Igor Rebosio, founder architect & design director di De.Tales, lo studio internazionale di architettura, progettazione e design che coordina il progetto) e Giuseppe Varsavia, founder architect & managing director.
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«Voihotels continua a evolversi, riqualificando ed elevando il comfort delle proprie strutture - commenta Paolo Terrinoni, ad Voihotels -. Stagione dopo stagione incrementa gli standard qualitativi della propria offerta per garantire esperienze di soggiorno sempre più innovative e in sintonia con le esigenze dei viaggiatori italiani e internazionali. La riqualificazione del Voi Vila Do Farol a Capo Verde rappresenta un passo significativo in questo percorso, con un progetto che ci restituisce un nuovo resort con un linguaggio architettonico di forte personalità ed un intervento capace di declinare un’idea di sostenibilità responsabile ed inclusiva, attenta alle realtà circostanti ed alle comunità in cui si trova ad operare. Crediamo, infatti, che l’ospitalità debba essere un ponte, un incontro tra persone e culture, capace di lasciare un impatto positivo e duraturo»
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Cannes, la città del cinema, ha deciso che, a partire dal 2026, consentirà l'attracco di una sola nave da crociera con più di 3.000 passeggeri, e mai di due alla volta. Le navi da crociera a Cannes, non avendo a disposizione un porto sufficiente, attraccano nella baia. Cosa proibita.
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In ogni caso, il comune di Cannes ha annunciato che vieterà tutte le imbarcazioni di questo tipo entro il 2030 e consentirà solo crociere con un massimo di 1.300 passeggeri.
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"Non si tratta di essere contrari alle navi da crociera", afferma il sindaco David Lisnard, ma piuttosto "accogliamo con favore imbarcazioni più piccole, esteticamente più gradevoli, moderne e rispettose dell'ambiente".
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[post_content] => La regione francese del Beaujolais, a nord di Lione, è conosciuta per la produzione vinicola e la bellezza naturale. Copre 160mila ettari e produce ogni anno 1mln di ettolitri di vino, di cui il 97% dal vitigno del Gamey, la parte restante dallo Chardonnay. Secondo un rituale avviato nel 1985 il terzo giovedì di novembre di ogni anno prendono il via la degustazione e la commercializzazione del Beaujolais Noveau. Da diversi anni la regione lavora alla restituzione del giusto riconoscimento al suo vino: se il Beaujolais Noveau dev’essere consumato rapidamente, il Beaujolais - rosso, bianco e rosato - è un vino di grande qualità. Nell’area tenute come lo Château des Jaques offrono visite guidate delle cantine, seguite da momenti di degustazione che rivelano gli attenti processi di produzione e invecchiamento del vino, oltre alla continua ricerca e la capacità di rinnovarsi. La regione del Beaujolais, dalla ricca conformazione geologica, rivela altri aspetti nel Museo Fossilea che espone preziosi fossili, strumenti di indagine tecnologici, schermi interattivi e diverse varietà di roccia che testimoniano la ricchezza del terreno della regione. Nel Beaujolais si trovano infatti 50 dei 600 tipi di roccia esistenti al mondo (www.fossilea.fr). Nei secoli le cave - di cui alcune ancora in attività - hanno fornito materiale per costruire chiese, castelli e abitazioni. La caratteristica pietra dorata del territorio è stata utilizzata per edificare paesi come Oingt, uno dei Les Plus Beaux Villages de France. La cittadina, situata nel dipartimento del Rodano è ottimamente conservata e ancora viva con una chiesa, la scuola e tante attività. Le strette vie caratteristiche si inerpicano sulla collina fino a raggiungere la torre. Salendo 73 gradini si può ammirare un panorama a 360° del Beaujolais. Nei mesi di luglio e agosto ogni sabato è anche possibile partecipare all’Unusual Aperitif con una degustazione di vini accompagnata da salumi e formaggi - da prenotare rivolgendosi al locale ufficio turistico. Durante l’anno si possono visitare i castelli della zona e i loro vigneti facendo un picnic o dedicandosi all’hiking. Il museo della città accoglie un’interessante raccolta di organi a manovella: il 6 e 7 settembre prossimi è in programma la 44esima edizione del Festival d’Orgues de Barbarie de Oingt. Si possono scoprire i sapori della regione nelle sale antiche e curate dello Château Les Loges, delizioso anche nella cura dei piatti e con una bella cantina dove assaggiare diversi vini locali. Les Maritonnes Hôtel è il luogo ideale dove pernottare, anche in famiglia: la prima ala allungata ospita le camere accoglienti e la piscina, la seconda uno dei 6 ristoranti de L’Esprit Blanc Collection dello chef 3 stelle Michelin Georges Blanc: una vivace esperienza culinaria da vivere nei caratteristici spazi bianchi e rossi. Tra le due ali un giardino spazioso, intorno solo i vigneti del Beaujolais.
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre. L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”.
Il pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità.
Bizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali.
Il prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio.
Ne sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti».
Ma qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini.
Le criticità da affrontare
Tra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole.
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Claudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli».
Modelli e visioni a confronto
Guardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini.
Il prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto.
Il contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni».
L’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita.
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[post_content] => Il gruppo Save e l’Università Ca’ Foscari Venezia hanno siglato un accordo che offra opportunità internazionali e sostegno allo studio per giovani meritevoli, con borse di mobilità di doppio diploma verso la Cina.
L’intesa prevede un contributo da parte di Save di 30.000 euro per l’anno accademico 2025-2026, che sarà destinato a integrare il finanziamento di borse di studio rivolte a studentesse e studenti selezionate/i nell’ambito dei due programmi di doppio diploma con la Capital Normal University di Pechino: uno per il corso di laurea in Lingue, culture e società dell’Asia e dell’Africa mediterranea e uno per il corso di laurea magistrale in Lingue e civiltà dell’Asia e dell’Africa mediterranea. Grazie a questo sostegno, le studentesse e gli studenti selezionati potranno svolgere parte del loro percorso formativo in Cina, immergendosi in un contesto accademico e culturale di grande rilevanza internazionale.
Attualmente nell’ambito degli accordi con la Capital Normal University di Pechino sono disponibili 30 posti per il programma di doppio diploma di livello triennale in Chinese language e 8 posti per il programma di doppio diploma magistrale in Teaching Chinese to Speakers of Other Languages.
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"La mobilità internazionale è da sempre un tratto distintivo del nostro Ateneo e oggi proseguiamo con determinazione il nostro percorso di internazionalizzazione con sempre più opportunità per vivere esperienze formative all’estero e divenire cittadini globali - commenta la rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello In questo contesto, Ca’ Foscari dedica particolare attenzione ai percorsi di doppio diploma, offrendo alla nostra comunità studentesca una straordinaria opportunità formativa. Con questo accordo Ca’ Foscari e il Gruppo Save confermano la volontà condivisa di investire nelle competenze e nella formazione internazionale delle giovani generazioni, contribuendo concretamente alla costruzione di ponti culturali e accademici tra Italia e Cina”.
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(Secondo il mio modesto parere a loro dei passeggeri interessa poco, e anche delle loro vacanze. Ai vettori interessano solo i margini. Quindi il denaro. Questo gioco è ipocrita)
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Ursula von der Leyen non ha preso alcuna iniziativa negli ultimi 6 anni per riformare il servizio ATC europeo, che continua a compromettere il mercato unico del trasporto aereo e a rovinare i piani di viaggio di migliaia di passeggeri dell’Ue e delle loro famiglie ogni estate.\r\n\r\n(Secondo il mio modesto parere a loro dei passeggeri interessa poco, e anche delle loro vacanze. Ai vettori interessano solo i margini. Quindi il denaro. Questo gioco è ipocrita)\r\n\r\nI vettori e Ryanair ne è un esempio formidabile pensano che tutto giri intorno a loro. Non hanno un fondo di garanzia, per cui se falliscono a riportare i passeggeri ci devono pensare altri. Hanno un atteggiamento abbastanza arrogante con gli operatori perché sentono di avere il controllo della situazione. Pagano i rimborsi con grande difficoltà. Pensano di poter governare la politica, mentre è la politica che dovrebbe governare loro. Cosa che per i low cost è stata fatta in tutti i paesi d'Europa tranne che in Italia. 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