10 giugno 2022 10:29
Zero emissioni entro il 2050. E’ questo l’obiettivo dichiarato di Msc Crociere che, mercoledì scorso, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, ha pubblicato il proprio rapporto di sostenibilità 2021. Il piano d’azione della compagnia, sviluppato con il coinvolgimento attivo dei dipendenti e dei partner esterni, stabilisce sei direttrici fondamentali: transizione verso le zero emissioni nette, monitoraggio del consumo di risorse e rifiuti, sostegno per le persone del gruppo, investimenti nel turismo sostenibile, costruzione di terminal più ecologici e approvvigionamenti sostenibili. Le azioni previste dal piano sono correlate a obiettivi con target misurabili. Ove possibile, questi sono allineati ai parametri approvati dal settore. Questi sei ambiti chiave rientrano nelle quattro aree di sostenibilità dell’azienda: pianeta, persone, luogo e approvvigionamento.
“La pertinenza e la rilevanza della nostra strategia di sostenibilità e dei piani d’azione sono state confermate attraverso una valutazione dell’impatto, che ha richiesto il coinvolgimento dei dipendenti, degli ospiti e di altri importanti stakeholder esterni, i quali sono stati di supporto nell’aiutarci a dare priorità ai nostri obiettivi – spiega il direttore della sostenibilità di Msc Crociere, Linden Coppell -. Per ognuno di essi, abbiamo stabilito chiare metriche in base alle quali misurare i progressi compiuti. Nei nostri futuri report annuali saremo chiamati a rispondere del raggiungimento dei nostri obiettivi”.
Ecco allora una sintesi dei traguardi raggiunti nel 2021 e degli sviluppi previsti nel prossimo futuro contenuti nel rapporto 2021:
Pianeta
1. Transizione verso le zero emissioni di Co2
L’efficienza energetica di tutta la nostra flotta favorisce il nostro percorso verso le zero emissioni di anidride carbonica. Nel 2021 abbiamo condotto dei test di misurazione dell’efficienza energetica su Msc Grandiosa, riducendo le emissioni dell’8% rispetto alle prestazioni previste dal progetto. Ci impegniamo a replicare queste tecnologie sul resto della flotta.
Puntiamo a limitare Sox, Nox e particolato, in particolare nei porti. Alla fine del 2021, erano 14 le nostre navi dotate di sistemi ibridi di depurazione dei gas di scarico, che riducono gli Sox del 98%. Le nostre tre navi più recenti sono dotate di convertitori catalitici selettivi, che trasformano gli Nox in nitrogeno non nocivo e acqua.
Inoltre, sette delle nostre 19 navi, comprese tutte le nuove, alla fine del 2021 erano già state ottimizzate per l’alimentazione da terra. Ciò garantisce di poter spegnere i motori di bordo, riducendo le emissioni. Ci impegniamo a utilizzare questi sistemi ogni volta che nei porti è disponibile l’alimentazione da terra.
Un passo fondamentale nel nostro percorso verso le zero emissioni è la collaborazione con i fornitori delle tecnologie, al fine di supportare e testare nuovi sistemi energetici e nuovi carburanti a emissioni ridotte o addirittura nulle. Stiamo inoltre lavorando a stretto contatto con i governi per incoraggiare misure politiche efficaci a sostegno di una transizione a livello industriale.
La velocità ha un forte impatto sulle emissioni. Per questo nel 2021 abbiamo effettuato una revisione approfondita dei nostri itinerari, che ha portato a una riduzione della velocità media di oltre due nodi rispetto al 2019.
2. Esame dell’uso delle risorse e gli sprechi
Il nostro obiettivo è ridurre la domanda di acqua a bordo del 3% ogni anno e per ogni nostra nave, grazie a un attento monitoraggio dei consumi, all’installazione di tecnologie per il risparmio idrico, ma anche alla formazione ed educazione dell’equipaggio.
Tutte le navi Msc sono dotate di sistemi di trattamento dell’acqua di zavorra approvati e certificati. Nel 2021, il 100% dell’acqua di zavorra è stato filtrato e trattato con raggi Uv prima di essere scaricato in mare, per garantire che non contenga organismi acquatici nocivi e agenti patogeni, capaci di danneggiare l’ambiente locale.
Persone
3. Sostegno al nostro personale
Nel 2021 abbiamo continuato a investire nel benessere dei nostri dipendenti, sia a bordo sia a terra. Nonostante il perdurare della pandemia, abbiamo garantito i nostri programmi di formazione, assicurando che i nostri team fossero rispettosi dei processi obbligatori e preparati all’introduzione di nuove tecnologie e di cambiamenti futuri. Abbiamo inoltre mantenuto il nostro impegno a costruire una cultura del lavoro sana e diversificata in tutta la società.
Luogo
4. Investimento nel turismo sostenibile
Il nostro team responsabile delle escursioni ha collaborato con i tour operator per individuare delle esperienze a terra fondate su solidi principi di sostenibilità. Denominate Protectours, queste escursioni sono specificamente progettate per sensibilizzare gli ospiti. Circa il 70% di questi tour prevede trasporti a basso impatto, tra cui passeggiate a piedi, spostamenti in bicicletta o in kayak, mentre molti danno un contributo diretto all’ambiente sostenendo la protezione delle specie o degli habitat.
Abbiamo collaborato con Travelife per offrire formazione e sviluppo delle capacità a tutti gli operatori turistici con cui lavoriamo. Travelife è un’iniziativa per le aziende turistiche impegnate a raggiungere la sostenibilità: i suoi indicatori specializzati, basati sui criteri industry standard del Global Sustainable Tourism Council, si concentrano sull’impatto della catena di approvvigionamento e sulle responsabilità degli operatori turistici.
Ci impegniamo a fare la nostra parte nella protezione degli ecosistemi naturali, sostenendo iniziative che promuovono un turismo responsabile e sostenibile. Attraverso la Msc Foundation sosteniamo la protezione della fauna selvatica e la rigenerazione degli habitat, in particolare per le specie oceaniche, soprattutto nella nostra isola privata, Ocean Cay. Inoltre nel 2021 abbiamo iniziato a collaborare con diverse Ong, per individuare nuovi modi per evitare gli scontri con le balene.
5. Costruzione di terminal più ecologici
Nel 2021 abbiamo continuato a investire in nuove strutture sostenibili per i terminal, e i lavori sono progrediti in molti di essi. Il terminal crociere di Durban, in Sudafrica, è diventato operativo nel dicembre 2021. È stato il primo porto sudafricano a riprendere l’operatività per quanto riguarda gli itinerari Msc dall’inizio della pandemia. La costruzione del nuovo terminal a Miami è iniziata nell’estate del 2021 con un sistema di gestione ambientale e sociale completo, per la costruzione e il successivo funzionamento del terminal. Un terzo nuovo terminal è in costruzione a Barcellona e dovrebbe essere operativo dal 2023.
Ci impegniamo a ottenere la certificazione Leed per tutti i nuovi terminal in cui investiamo. Leed (Leadership in energy and environmental design) è un modello di valutazione degli edifici verdi ampiamente diffuso a livello mondiale. I suoi rigorosi sistemi a punteggio garantiscono alti livelli di efficienza nella progettazione e nel funzionamento degli edifici.
Approvvigionamento
6. Approvvigionamento sostenibile
Nel 2021 abbiamo creato un nuovo comitato interno dedicato a garantire che il nostro approccio agli acquisti abbia un impatto positivo sulla società e riduca al minimo i danni all’ambiente. Il comitato è composto dai responsabili degli acquisti, della logistica e della sostenibilità e si riunisce ogni due mesi per esaminare gli standard operativi della nostra catena di fornitura e per individuare specifiche opportunità di cambiamento in positivo.
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[post_content] => Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
Quando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell'anno scorso al 29% di quest'anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.
“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.
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[post_content] => In attesa di scoprire i risultati del 2023 (anche se qualcuno come Alpitour, IpV e Quality hanno già svelato in parte le carte con mani più che buone, ndr), Pambianco ha elaborato la top 10 dei tour operator italiani del 2022 per fatturato totale (anno solare e anno fiscale, a seconda dei casi, ndr). A dominare la classifica, non sorprendentemente, è Alpitour la cui divisione to ha totalizzato 868 milioni di euro, seguita da Veratour (181 milioni) e Quality (111 milioni). Appena al di sotto del podio troviamo quindi Idee per Viaggiare (97 milioni) e poi Nicolaus Tour (95 milioni) e Ota Viaggi (82 milioni). In settimana piazza c'è Futura Vacanze (75 milioni), tallonata da Boscolo Tours (61 milioni) e da Alidays (60 milioni). A chiudere la top 10 infine Imperatore Travel World (58 milioni).
In generale, rivela lo studio Pambianco, anche se il turismo ha ripreso a correre e il mercato del tour operating nel 2022 ha avuto una ripresa evidente nel giro d’affari (+106% sul 2022), è anche vero che è arrivato a valere ancora solo il 70% di quanto fatturava nel 2019. Un motivo è sempre legato alla sosta pandemica: il 2022 ha infatti scontato ancora nei risultati la coda delle problematiche Covid con i primi tre mesi dell’anno soggetti a diverse chiusure e impossibilità di partenze, soprattutto per quanto riguarda la parte outgoing.
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«Un collega ha chiesto un parere su una mail ricevuta da una compagnia aerea Iata. E' lecito chiedere un minimo di fatturato per poter emettere, con loro, la biglietteria? E la licenza Iata a cosa serve?
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[post_content] => A Milano Malpensa i viaggiatori possono fruire delle nuove colonnine ultrafast per ricaricare i propri veicoli elettrici. La sinergia tra Free To X società del Gruppo Autostrade per l’Italia, e Sea, società di gestione degli scali di Milano Linate e Malpensa, ha portato a compimento il progetto di elettrificazione per una mobilità sostenibile e intermodale con l’inaugurazione della Superfast Charging Station.
A distanza di un anno dall’inaugurazione della stazione di ricarica dello scalo di Linate, la stazione di Malpensa è composta da tre colonnine Alpitronic HYC300, ciascuna dotata di due connettori CCS2, con potenza di erogazione fino a 300kW, e consente di caricare 6 veicoli contemporaneamente in 15\20 minuti, e 1 colonnina Evtec Cappuccino&Charge dotata di connettori CCS2 e CHAdeMO con potenza di erogazione fino a 64KW, oltre ad una presa Type2 per la ricarica in AC fino a 22kW.
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Ecuador protagonista di un vero e proprio rilancio dopo lo stop della pandemia. Con la campagna di comunicazione 'Ecuador, it’s time to reset' l’obiettivo è quello di incrementare i flussi turistici dall’Europa e in generale la conoscenza di un paese ancora poco noto come meta di viaggio, e che ha davvero molto da offrire.
Come ha dichiarato il sottosegretario alla promozione turistica, Diego Fernando Andrade Murtinho «Gli Stati Uniti sono il nostro primo mercato e questa è la prima volta che veniamo in Europa dopo la pausa del Covid. Vogliamo far conoscere maggiormente il nostro Paese anche all’Italia, che attualmente è posizionata al decimo posto tra i principali paesi di provenienza dei turisti in Ecuador».
Quattro highlights in grado di rendere la varietà e la ricchezza di questo territorio: isole Galápagos, Costa del Pacifico, Ande e Amazzonia. Con una superficie di circa 280.000 kmq e un territorio esteso su quattro fusi orari, non può che offrire una davvero straordinaria varietà di ecosistemi.
Collegato al resto del mondo grazie alla presenza di due aeroporti internazionali, uno a Quito e l’altro a Guayaquil, i turisti possono esplorare i 4 mondi del Paese con maggior facilità in base all'aeroporto di arrivo.
I collegamenti aerei dall’Europa partono da Madrid e da Amsterdam: 11 voli settimanali dalla Spagna, sei invece dall’Olanda.
Per viaggiare in Ecuador per turismo non è necessario alcun visto, è sufficiente un passaporto in corso di validità. Dal 2020 la valuta del paese è il dollaro statunitense adottato come valuta ufficiale, in sostituzione del sucre ecuadoriano a seguito di una grave crisi finanziaria.
Sicuramente dei 4 mondi dell’Ecuador, il più noto nel panorama turistico sono le Galápagos, isole ricche di animali selvatici e con una natura incontaminata.
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«La maggior parte dei turisti che solitamente scelgono l’Ecuador hanno come meta di viaggio le Galápagos - ha dichiarato il sottosegretario - ma il nostro obiettivo non è quello di incrementare il turismo nell’arcipelago, perché è un'area protetta e va preservata. Il nostro Paese ha un rapporto speciale con la natura, siamo l'unico paese al mondo che ha inserito i diritti della natura nella Costituzione. La tipologia di turisti che scelgono le Galápagos ha un’età media che varia dai 55 ai 65 anni, perché l’offerta è molto alta come qualità e quindi anche costosa. Nel continente invece da alcuni anni abbiamo iniziato ad attirare un turismo più giovane, con proposte economicamente più abbordabili».
Ma quello che invece si conosce ancora troppo poco di questo splendido paese sono, ad esempio, le sue montagne.
Dal vulcano Chimborazo, che è il punto più alto del paese a 6.268 metri, al vulcano Pichincha, che è la montagna più vicina alla capitale Quito, le montagne dell'Ecuador sono davvero una delle sue caratteristiche naturali più iconiche. Situate nella parte occidentale della Cordigliera delle Ande, rappresentano un vero e proprio paradiso per gli escursionisti, gli scalatori e gli amanti della natura, con una varietà di paesaggi, dai ghiacciai ai vulcani attivi, dalle foreste pluviali alle praterie alpine.
Qualcosa di strabiliante se si pensa alla collocazione geografica dell’Ecuador, sull’equatore appunto. E in solo mezz’ora di volo interno, dalle Ande è possibile andare alla scoperta di un altro paradiso naturale, l'Amazzonia: la parte ecuadoriana è un vero e proprio tesoro naturale e culturale che va protetto e preservato. Al suo interno infatti ci sono non solo parchi nazionali, ma anche riserve etniche e indigene.
Proseguendo nel sud del Paese, incontriamo Cuenca. Situata nella regione di Azuay, a circa 250 chilometri a sud-ovest di Quito. La città è nota anche come la piccola Firenze del sud America, per la sua architettura coloniale ben conservata, che le è valsa il titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco.
La ricchezza paesaggistica e naturalistica dell’Ecuador lo rende una meta fruibile in qualunque periodo dell’anno.
Tra i prodotti ecuadoregni più famosi nel mondo ci sono le banane, i gamberetti e le rose. Per non dimenticare il famoso cappello di Panama. Che in realtà viene prodotto proprio in Ecuador. Realizzato con le fibre della pianta Carludovica Palmata, che cresce nelle foreste pluviali dell'Ecuador, rappresenta un'importante fonte di reddito per le comunità locali.
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[post_content] => Palermo fa capolino nel radar di Neos: la compagnia aerea del Gruppo Alpitour punta infatti a consolidare la propria attività su New York e l'aeroporto siciliano sarebbe quello prescelto. «Siamo in attesa di alcune risposte da Palermo per prendere una decisione» afferma Carlo Stradiotti, amministratore delegato Neos.
Il volo diretto Palermo-New York - che sarebbe a tutti gli effetti un'importante opportunità per la Sicilia intera, in termini sia di outgoing sia di incoming - rappresenterebbe in verità un ritorno per il mercato: la rotta stagionale era stata infatti aperta per la prima volta da Eurofly nel 2005 e mantenuta attiva per oltre dieci anni, fino allo stop del 2018.
Neos si appresta intanto a chiudere l'anno fiscale (il prossimo 31 ottobre) con fatturato stimato «di 750 milioni di euro» rispetto a quello di 573 milioni dell'esercizio precedente «grazie soprattutto all’aumento dell’offerta, del 30-40% rispetto al 2019». Alle porte la stagione invernale, che porta con sé la grande novità del collegamento diretto da Milano Malpensa a Phuket, dal 19 dicembre.
Allungando lo sguardo alla summer 2024, non mancheranno certo le novità, a cominciare da un rafforzamento delle frequenze nell’area East Africa e su quelle nuove rotte dove il vettore ha investito per diversificare il traffico, dal Kazakistan all'India.
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La Slovenia è il paese del mondo a cui sono state assegnate più stelle Verdi Michelin per numero di abitanti. Un primato particolare, che certifica ancora una volta il ruolo da protagonista giocato dal Cuore Verde d’Europa nello scenario enogastronomico mondiale. Michelin, il marchio più influente e prestigioso in ambito gastronomico a livello globale, ha pubblicato la quarta edizione della Guida Michelin Slovenia, quella del 2023, da cui emerge uno scenario di creatività, audacia, sostenibilità e altissima qualità.
Con 120 anni di attività alle spalle, la Guida Michelin garantisce visibilità al paese quale destinazione turistica unica, contribuendo alla promozione di esperienze gastronomiche autentiche e irripetibili. Le stelle Michelin indicano quei ristoranti che offrono, secondo le valutazioni degli ispettori Michelin, esperienze gastronomiche di alto livello. I criteri di valutazione sono cinque: la qualità degli ingredienti, le tecniche di cottura, l’armonia dei sapori, la personalità degli chef e le emozioni che sono in grado di trasmettere con la loro cucina, oltre alla coerenza del menù offerto, verificata durante diverse ispezioni.
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[post_content] => Un unicum nel quadro mediorientale, vicino all’Italia, sicura, ospitale, di facile accessibilità, servizi di medio/alto livello, ottimo rapporto qualità/prezzo e aperta alle nuove tendenze: la Giordania in una fotografia scattata dall’Ente del Turismo Giordano per l’Italia e Mistral Tour.
Marco Biazzetti, responsabile Jordan Tourism Board Italia, racconta del un grande fascino e appeal sui viaggiatori professionisti e anche sui vacanzieri di oggi alla ricerca del viaggio easy e di una destinazione per tutto l’anno che mantiene accesa la concorrenza europea sull’outgoing internazionale e le richieste di prenotazioni su largo anticipo per assicurarsi la disponibilità alberghiera.
Il turismo italiano è al primo posto per arrivi nella classifica europea. Voli dall’Italia per tutte le tasche, più di 30 alla settimana. Il Pisa su Amman di Ryanair si aggiunge alle tratte di Malpensa, Bergamo, Venezia e Roma e di Wizz Air su Roma e Venezia. I voli diretti di Royal Jordanian diventano giornalieri da Roma e di quattro volte alla settimana da Milano.
“Un anno straordinario per il turismo giordano. - afferma Biazzetti - Gli investimenti e le campagne di questi ultimi tempi hanno messo in evidenza la grande potenzialità turistica della Giordania e i numeri lo confermano. Una crescita di un piccolo Paese comparabile, nell’area mediorientale, solo ai numeri della Turchia. Il boom della Giordania si è rafforzato a partire dal 2018. Con il brand i Sentieri del Regno del Tempo eravamo già pronti alla ripartenza post pandemia e il 2022 è stato il secondo anno migliore di sempre per arrivi dall’Italia, in solo otto mesi rispetto al 2019. Il 2023, l’anno straordinario. A ottobre si toccherà quota 96.738 presenze, superando il record del 2019 di 85 mila. A fine anno si conta di superare i 100 mila visitatori”.
Diversificazione dell’offerta e apertura alle nuove generazioni: “Puntiamo alla scoperta dei luoghi meno conosciuti:10 riserve naturali, percorsi di 650 chilometri per un turismo attivo e di vita locale, nuove esperienze – aggiunge Biazzetti - sarà anche un Paese che crea eventi, concerti, competizioni”.
Le novità di Mistral Tour
Turismo attivo e outdoor. La programmazione di Mistral apre a nuove destinazioni. Il viaggio culturale dei viaggiatori di Mistral rimane l’appeal principale di questa destinazione. Gli itinerari classici patrimonio culturale e archeologico, unico e straordinario, motore del turismo giordano che pesa per il 25% sul prodotto nazionale, sarà affiancato da nuovi itinerari e località esotiche – afferma Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group.
La nuova campagna promozionale sarà incentrata alla scoperta di una Giordania in tutte le sue sfaccettature, non soltanto sulle destinazioni iconiche di Wadi Rum e Petra ma su percorsi nuovi, come il Bike Jordan Trail e il Jordan Trail di 650 chilometri attraverso gli oltre 50 villaggi, da nord a sud tra diverse culture (circasse a nord e beduine a sud), tra la gente e loro ospitalità.
“Il Mar Morto l’abbiamo reso un momento tra i più importanti dei nostri itinerari, tappa per godere un relax di alto livello - spiega Antonio D’Errico, Product Manager Mistral – . Il Jordanian experience, già in programma da qualche anno, viene affiancato a itinerari e prodotti nuovi per soddisfare una clientela più giovane. Abbiamo aggiunto momenti più dinamici con il trekking lungo la Strada dei Re. Abbiamo affiancato itinerari più leggeri, glamour, divertenti, e momenti di incontro con le comunità locali. Ci sono poi gli itinerari amazing dell’Amman giovane della street art; notti negli ecolodge e pernottamenti nei campi tendati nel deserto del Wadi Rum”.
“La Giordania è stata una destinazione dalle grandi opportunità nel post covid per il turismo internazionale, sia per il mercato outgoing italiano che europeo. Lineare e precisa, tra le prime a riaprire, ha fidelizzato i viaggiatori fino a raggiungere i grandi numeri di oggi. La destinazione ora si sta avvicinando anche al turismo delle nuove generazioni – conferma Peci. - Anche noi siamo cresciuti, del 46% rispetto allo scorso anno, e abbiamo trasportato gruppi di passeggeri per un numero mai raggiunto nei nostri 35 anni di attività: è il nostro quarto prodotto per fatturato e il terzo per numero di passeggeri all’interno di Quality Group”.
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L'Enac ha pubblicato sul proprio sito web l'elenco dei voli garantiti per la giornata di domani. Ita Airways, da parte sua, spiega sul sito che lo sciopero causa «alcune modifiche dell’operativo dei voli (...) La compagnia si è vista costretta a cancellare 73 voli nazionali, di cui 68 previsti per la giornata del 29 settembre 2023 (qui l'elenco). I voli internazionali restano operativi.
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A ottobre si toccherà quota 96.738 presenze, superando il record del 2019 di 85 mila. A fine anno si conta di superare i 100 mila visitatori”. \r\n\r\nDiversificazione dell’offerta e apertura alle nuove generazioni: “Puntiamo alla scoperta dei luoghi meno conosciuti:10 riserve naturali, percorsi di 650 chilometri per un turismo attivo e di vita locale, nuove esperienze – aggiunge Biazzetti - sarà anche un Paese che crea eventi, concerti, competizioni”.\r\n\r\nLe novità di Mistral Tour\r\n\r\nTurismo attivo e outdoor. La programmazione di Mistral apre a nuove destinazioni. Il viaggio culturale dei viaggiatori di Mistral rimane l’appeal principale di questa destinazione. Gli itinerari classici patrimonio culturale e archeologico, unico e straordinario, motore del turismo giordano che pesa per il 25% sul prodotto nazionale, sarà affiancato da nuovi itinerari e località esotiche – afferma Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group. \r\n\r\nLa nuova campagna promozionale sarà incentrata alla scoperta di una Giordania in tutte le sue sfaccettature, non soltanto sulle destinazioni iconiche di Wadi Rum e Petra ma su percorsi nuovi, come il Bike Jordan Trail e il Jordan Trail di 650 chilometri attraverso gli oltre 50 villaggi, da nord a sud tra diverse culture (circasse a nord e beduine a sud), tra la gente e loro ospitalità.\r\n\r\n“Il Mar Morto l’abbiamo reso un momento tra i più importanti dei nostri itinerari, tappa per godere un relax di alto livello - spiega Antonio D’Errico, Product Manager Mistral – . Il Jordanian experience, già in programma da qualche anno, viene affiancato a itinerari e prodotti nuovi per soddisfare una clientela più giovane. Abbiamo aggiunto momenti più dinamici con il trekking lungo la Strada dei Re. Abbiamo affiancato itinerari più leggeri, glamour, divertenti, e momenti di incontro con le comunità locali. Ci sono poi gli itinerari amazing dell’Amman giovane della street art; notti negli ecolodge e pernottamenti nei campi tendati nel deserto del Wadi Rum”. \r\n\r\n“La Giordania è stata una destinazione dalle grandi opportunità nel post covid per il turismo internazionale, sia per il mercato outgoing italiano che europeo. Lineare e precisa, tra le prime a riaprire, ha fidelizzato i viaggiatori fino a raggiungere i grandi numeri di oggi. 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