7 agosto 2024 09:14
Pacchetti su misura e tour di gruppo per scoprire un territorio affascinante e pieno di sorprese. E’ la proposta che Evolution Travel dedica all’Indocina: una destinazione con una cultura ricca e diversificata, in cui ogni angolo ha una storia da raccontare e un sorriso da condividere. Fondamentale, sottolinea l’agenzia di viaggi e tour operator con consulenti di viaggio online, è prenotare in anticipo, in quanto non esistono last minute per questa meta, e organizzarsi considerando la variabilità del clima, che cambia da zone molto calde e umide a zone in cui la temperatura scende molto.
Per un’immersione nei tre Paesi dell’Indocina, Evolution Travel propone quindi un tour di gruppo guidato tra Laos, Vietnam e Cambogia di 16 giorni e 15 notti in hotel a 4 e 3 stelle. Il viaggio parte da Luang Prabang, il cuore culturale e spirituale del Laos, detto il Paese del milione di elefanti e prosegue per il Vietnam visitando dapprima la parte nord con Hanoi, dove si potrà andare a lezione di cucina a casa di una famiglia vietnamita. Si passa, in seguito, a Ninh Binh, per scoprire il Vietnam rurale in bicicletta e si visita la baia di Halong, Patrimonio Unesco e simbolo del Vietnam nel mondo. In un villaggio tipico, lontano dalle zone turistiche, si potrà assistere tra l’altro a un tradizionale spettacolo di marionette sull’acqua.
Il tour continua a Hoi An, anch’essa Patrimonio Unesco, per un’escursione al villaggio delle verdure aromatiche di Tra Que, in cui sperimentare un tipico massaggio ai piedi, e a Hue, simbolo della più antica storia imperiale vietnamita. Infine si raggiungerà Saigon, metropoli ultra moderna, per scoprire il Paese contemporaneo e allo stesso tempo il passato recente custodito nei tunnel di Cu Chi. Da Saigon si passerà al delta del Mekong, per conoscere la Venezia verde del Vietnam e da qui in Cambogia per visitare Siem Reap, con la sua meraviglia architettonica di Angkor. Il tour è a partenze garantite con date fisse (minimo due persone, massimo 15 persone), a partire da gennaio 2025, con prezzo da 2.293 euro a persona.
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[post_content] => Aprirà con ogni probabilità a dicembre 2025 il nuovo Emerald Zanzibar, seconda struttura nella destinazione africana del gruppo fondato nel 2013 dalla famiglia Scarapicchia: "Il resort è in costruzione da praticamente un anno e segue il grande successo della prima delle nostre proprietà nel Paese, che abbiamo venduto a luglio 2023 al gruppo Tui, praticamente 12 mesi dopo la sua apertura - spiega il chief commercial officer della Emerald Collection, Simone Scarapicchia -. L'operatore tedesco ha infatti individuato la nostra struttura quale location ideale per fa debuttare il suo nuovo marchio lusso The Mora. Tra l'altro in Italia il resort era ed è tuttora commercializzato Valtur Escape. Noi l'abbiamo gestito sino allo scorso gennaio, quando ne abbiamo lasciato anche la conduzione a Tui".
Il nuovo resort avrà un concept leggermente differente, sempre di alto livello, ma più upper uscale che di lusso puro: "Stiamo realizzando 360 suite, il 90% delle quali con vista mare. A queste si aggiungeranno cinque ristoranti e un kids club, che sarà tra i più grandi dell'intero oceano Indiano. Il tutto situato praticamente di fronte all'isola di Pemba, nel luogo probabilmente migliore di Zanzibar per fare attività di snorkeling e diving".
C'è anche l'Italia nei piani della compagnia
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Ma i piani di espansione della compagnia non si fermano qui: "Continuiamo a cercare nuove opportunità. A partire dalle Maldive, dove tutto e iniziato e dove abbiamo già due resort: gli Emerald Maldives e Faarufushi. Guardiamo però a tutto l'oceano Indiano. Offerte ci sono arrivate persino dal Vietnam, Paese che ancora non conosciamo bene ma il cui appeal è destinato sempre più a crescere nel prossimo futuro. Cerchiamo strutture in vendita, ma siamo naturalmente disponibili anche a siglare contratti di management o di affitto con proprietà che credano nel nostro progetto e nei nostri concept".
Tra gli obiettivi della famiglia Scarapicchia c'è pure l'Italia e in generale l'intera area del Mediterraneo: "L'idea è quella di dare altre opportunità ai nostri ospiti più affezionati, sia in estate con strutture sul mare, sia in inverno magari con qualche proprietà sulle Dolomiti. Sicilia, Puglia, Sardegna e Toscana (in questo caso soprattutto country resort) sono sicuramente tra le mete che stiamo guardando con maggiore attenzione. Ma non è affatto facile, perché spesso le strutture che si propongono sono troppo piccole per i nostri standard. Entro la fine di questo o l'inizio del prossimo speriamo però di avere qualche novità da annunciare".
Domanda tricolore in calo ma è l'effetto rimbalzo del ritorno delle altre destinazioni
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Infine un breve accenno sull'andamento della domanda italiana verso i due resort Emerald Collection alle Maldive: "Il mercato tricolore è molto importante per noi - conclude Scarapicchia -. In Europa è uno dei tre più importanti, insieme a Germania e Inghilterra. Parliamo soprattutto di famiglie e coppie, ma anche di gruppi. La vendita passa per la maggior parte attraverso i principali tour operator nazionali e quelli specializzati sull'oceano Indiano. Ciò detto il 2024 ha visto un lieve calo di ospiti italiani rispetto all'anno scorso. Le motivazioni sono varie e non riguardano solo il caro voli. Anzi, forse le tariffe dei trasporti sono state persino leggermente inferiori, grazie a un certo incremento dell'offerta. Il fatto è che, proprio con l'aumento dei collegamenti, si è ampliato il ventaglio delle destinazioni raggiungibili dall'Italia e la domanda si è naturalmente dispersa, con mete quali la Thailandia, l'Indonesia e la Turchia, per esempio, che sono cresciute moltissimo".
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[post_content] => Si concentra sui tour culturali e sui soggiorni mare in Oriente, con in più il brasiliano DBeach resort di Natal, di proprietà dell'azienda, il prossimo Capodanno di Dimensione Turismo: "Si tratta di programmi completi che approfondiscono le destinazioni senza le inevitabili semplificazioni da alta stagione - spiega il managing director dell'operatore trevigiano, Mario Di Nicolantonio -. Sono viaggi ricchi di sorprese e di atmosfere uniche, con un’attenzione particolare alla cultura e alla natura del luogo. A tutto ciò affianchiamo poi il Brasile, con il Dbeach resort, di proprietà dell’azienda, che sta riscuotendo un rinnovato interesse, soprattutto in combinata con il tour Maravilha, ricco di esperienze avventurose e autentiche che portano alla scoperta della regione del Rio Grande do Norte, dalla natura selvaggia e dai paesaggi mozzafiato".
Le proposte del prossimo Capodanno fanno seguito a un 2024 che è tornato a registrare numeri ricchi di soddisfazione per Dimensione Turismo: "Grazie a un buon ritmo di crescita, abbiamo nuovamente raggiunto i volumi pre-Covid del 2019. Il tutto in un contesto in cui crescono però le prenotazioni in advance booking, mentre le vendite nei mesi intermedi seguono un andamento altalenante. Le richieste che riceviamo sono insomma sempre più anticipate, ma rivolte a viaggi articolati, di pregio, dall’alto contenuto culturale ed esperienziale; viaggi per cui il supporto di un booking con una solida esperienza, è imprescindibile".
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Sono state ben 130 le new entry del gruppo Radisson nel corso del solo primo semestre di quest'anno nelle aree Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) e Apac (Asia - Pacifico). Tra queste, il marchio Radisson Red si sta espandendo in diversi nuovi mercati, come Irlanda, Nuova Zelanda, Thailandia e Laos, portando il proprio portafoglio globale a quasi 90 hotel.
Da segnalare, inoltre, in area Emea, la firma del primo Radisson Collection a Parigi, situato vicino al museo del Louvre, e l'apertura del Radisson Collection Hotel, Roma Antica, vicino al Pantheon. Rafforzando la propria presenza in Arabia Saudita, il gruppo ha anche annunciato la firma del Radisson Collection Residences a Riyadh. L'apertura, prevista già per quest'anno, sarà la decima struttura della compagnia in città e la quarantaseiesima in Arabia Saudita.
Nella prima metà del 2024 sono stati poi firmati quasi 20 nuovi indirizzi Radisson Blu. Le aggiunte includono acquisizioni in Montenegro, Italia, Tunisia, Tanzania e il famoso Radisson Blu Das Triest Hotel di Vienna, che aprirà le proprie porte a breve. Ma i primi sei mesi del 2024 hanno segnato anche l'introduzione del marchio Radisson Individuals nella regione francese della costa Azzurra e l'espansione della sua presenza nel Regno Unito, con l'acquisizione di nuove proprietà a Folkestone (Kent) e nel Surrey. In collaborazione con il partner strategico di lunga data Pphe Hotel Group, Radisson ha quindi aperto le porte dell'art Hotel Hoxton a Londra. Una struttura frutto di una combinazione esclusiva di arte e lifestyle, con l'esposizione di opere d'arte dell'originale artista D*Face. E' infine proseguita la crescita delle destinazioni turistiche resort di alto livello con acquisizioni e aperture in località quali Sardegna, Polonia, Montenegro, Indonesia, Vietnam e India.
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[post_content] => Ita Airways ripristinerà dal prossimo 5 settembre il collegamento tra Roma Fiumicino e Tel Aviv Ben Gurion.
Inizialmente la compagnia ha previsto una frequenza giornaliera in orario diurno, con il seguente operativo: Roma Fiumicino-Tel Aviv, in partenza dallo scalo romano alle ore 09:10 e arrivo in Israele alle 13:30 locali; Tel Aviv-Roma Fiumicino, in partenza dalla città israeliana alle ore 14:30 locali con arrivo in Italia alle 17:15.
A seguire, dal 1° ottobre, Ita riprenderà i voli programmati in orario notturno (AZ810 da Roma a Tel Aviv e AZ809 da Tel Aviv a Roma), al momento sospesi fino al prossimo 30 settembre.
La compagnia precisa in una nota che "continuerà a monitorare attentamente le evoluzioni geopolitiche nell’area mediorientale valutando i possibili impatti delle stesse sulle proprie operazioni".
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[post_content] => E' in via di completamento la banca dati in grado di censire numeri e caratteristiche di tutte le strutture ricettive presenti in Toscana a qualunque tipologia appartengano.
«E’ un passo in avanti – spiegano gli assessori regionali al turismo e ai sistemi informatici, Leonardo Marras e Stefano Ciuoffo - verso la creazione di una banca dati nazionale completa di tutte le attività turistico-ricettive del nostro Paese. Si tratta di una piattaforma che mettiamo al servizio sia degli enti locali sia dei cittadini. Avremmo voluto che la legge nazionale si fosse spinta oltre, garantendo maggiori poteri ai Comuni nel governo di questo settore. Questo risultato non si otterrà con l’attribuzione, seppur importante, di un codice identificativo. Riteniamo che sia un passo nella giusta direzione, ma avremmo voluto maggiore coraggio e determinazione per governare un ambito, quello del turismo, in costante e continua evoluzione».
La legge nazionale prevede infatti di attribuire a ciascuna locazione turistica un Cin, ovvero un codice identificativo nazionale che serve per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. I titolari delle strutture di qualunque tipologia (dagli alberghi, agli hotel, ai campeggi, ai bed&breakfast, agli agriturismi, agli immobili destinati agli affitti brevi) sono tenuti ad esporre il Cin all’esterno della struttura, nonché ad indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato o comunicato.
Da ieri 1 settembre la Banca Dati Strutture Ricettive (Bdsr) è entrata in funzione su scala nazionale, sia pur in forma sperimentale.
«Come Regione – aggiungono gli assessori Marras e Ciuoffo – stiamo pienamente dentro al percorso nazionale. Al momento sono oltre 53.000 le strutture toscane già censite e presenti in banca dati, ma il lavoro di completamento è tuttora in corso. In questa fase è fondamentale che i titolari delle strutture verifichino la correttezza delle informazioni attualmente inserite nella banca dati regionale delle strutture ed in particolare il codice fiscale».
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Fiavet Confcommercio ha scritto al ministero del turismo sollecitando un immediato tavolo tecnico che dia vita a progetti concreti per il turismo scolastico.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico la situazione dei viaggi di istruzione è ancora nel più completo caos, senza direttive univoche.
“Non abbiamo varato il Quaderno amministrativo sul quale il Tavolo tecnico del turismo scolastico ha lavorato per molti mesi, senza sostanziali progressi” scrive Fiavet Confcommercio che ricorda la stesura di una bozza di Linee guida che non ha avuto ulteriori progressi di partecipazione .
“Certamente gli interessi coinvolti e la materia complessa non facilitano il lavoro, ma nonostante l’apporto dato e il grande impegno profuso il progetto è ancora allo stato embrionale” afferma Fiavet-Confcommercio.
Dunque la federazione chiede al ministero del murismo di intercedere presso il ministero dell’istruzione coinvolto nel Tavolo tecnico del turismo scolastico per risolvere le questioni che si rinnovano con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Non ci sono infatti proposte e soluzioni in vista della prossima scadenza della moratoria concessa da l’Autorità nazionale anticorruzione per la certificazione come stazioni appaltanti delle scuole. Fiavet Confcommercio vorrebbe sapere se varrà concessa un’ulteriore proroga, ma soprattutto vorrebbe regole univoche e certe.
Il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, aveva infatti avviato un confronto con l’Autorità nazionale anticorruzione che ha dato parere favorevole ad una deroga dall’8 marzo al 30 settembre 2024 per l’autonomia delle scuole nella procedura di acquisto di viaggi d’istruzione, stage linguistici e scambi culturali.
Non occorreva più, quindi, in questo periodo, la qualifica di stazioni appaltanti per gli istituti scolastici. Con questa deroga si è semplificato il lavoro sia delle scuole sia degli operatori turistici che si occupano di viaggi di istruzione, ma la richiesta di Fiavet Confcommercio è di un intervento politico, che possa prevedere, con una norma ad hoc, l’esclusone del turismo scolastico del Codice dei contratti pubblici, come già previsto per altri tipologie di affidamenti di beni e servizi. C’è quindi bisogno di varare delle Linee Guida o un Quaderno Amministrativo per dare indicazioni di massima uniformi alle scuole sugli affidamenti del turismo scolastico, e per mettere ordine in un settore strategico e rilevante per l’economia.
La Federazione ha quindi scritto al Ministero del Turismo richiedendo “una urgente accelerazione delle decisioni e atti deliberativi del Tavolo Tecnico per arrivare, entro il 15 settembre, ad obiettivi non più prorogabili”.
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[post_content] => Le Bahamas continuano a registrare un'impennata significativa del numero di visitatori. “Per incentivare una crescita costante degli arrivi abbiamo implementato una strategia adatta alle aspettative in continua evoluzione dei viaggiatori di oggi”, ha dichiarato Chester Cooper, vice primo ministro e Ministro del Turismo, degli Investimenti e dell'Aviazione.
“Oltre al recente lancio di voli diretti dai principali mercati degli Stati Uniti non solo verso Nassau, ma verso tutta la destinazione, la continua espansione dei nostri porti crocieristici e il miglioramento del centro città consolidano il ruolo delle Isole Bahamas come destinazione turistica di primo piano“.
Nel 2023, l'arcipelago ha registrato una crescita turistica da record, accogliendo quasi 10 milioni di visitatori. La cifra rappresenta un balzo in avanti del 38% rispetto al 2022 e un aumento del 33% rispetto al 2019. Mentre gli arrivi aerei stranieri sono aumentati del 17%, raggiungendo la quota record di 1,7 milioni nel 2023, gli arrivi via mare nello stesso anno sono aumentati del 43,5%, raggiungendo il livello record di 7,9 milioni.
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[post_content] => Doppio festeggiamento a Cortina: si sono celebrati i 100 anni dalla costruzione della prima funivia di Cortina, quella del Belvedere verso Pocol, e i 50 anni dalla fondazione del Dolomiti Superski, il più importante consorzio sciistico al mondo per numero di impianti, 450, e per km di piste sciabili, 1.200.
«Questa è una giornata importante per il nostro Consorzio impianti a fune – spiega Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld – Siamo qui per festeggiare questi primi 100 anni dalla costruzione della prima funivia di Cortina e ancora di più un percorso che attraverso gli impianti a fune ha permesso a Cortina di diventare la località simbolo degli sport invernali e delle attività outdoor. E tutto ciò grazie alle tante persone e agli imprenditori che a Cortina negli anni hanno capito e saputo cogliere questa opportunità. Ci ritroviamo – ha proseguito Zardini - anche per festeggiare il Dolomiti Superski, che nel 1974 ha introdotto una grande e rivoluzionaria innovazione nel mondo della neve, grazie al dialogo e alla collaborazione che ha saputo costruire tra valli vicine, ma lontane, diverse per cultura e lingua, ma unite nell'idea di offrire un servizio di qualità allo sciatore, proponendo un solo skipass per sciare in libertà in allora 6 valli (dal 2000 sono 12) delle Dolomiti. Siamo particolarmente orgogliosi che proprio da Cortina partano i festeggiamenti dei primi 50 anni del Dolomiti Superski».
Nell'occasione sono stati consegnati riconoscimenti ad alcune figure di particolare rilievo nella storia del mondo dello sci a Cortina. Ad iniziare da Mirella Alverà (classe 1956), impiegata storica del Consorzio Impianti a fune di Cortina dal 1971. Poi Franco Frenner (classe 1952), tecnico di valle di Cortina che negli anni '80 e '90 ha accompagnato i primi passi e la successiva evoluzione del sistema del Superski Dolomiti con la sua competenza elettrotecnica ed elettronica. Lo sviluppo dello sci ha richiesto la creazione di nuove competenze tecniche in paese, e Franco Frenner rappresenta l’ampio mondo dei tecnici legati agli impianti a fune e alle piste da sci.
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«L’auspicio – ha concluso Marco Zardini - è di poter continuare ad aggiungere nuovi capitoli a questa bella storia. Abbiamo di fronte a noi la grande sfida delle Olimpiadi a cui gli impiantisti daranno tutto il supporto possibile, esattamente come ha fatto chi è venuto prima di noi. Abbiamo ben chiara la nostra missione: lavorare sulla sostenibilità ambientale senza dimenticare la sostenibilità economica, perché ad oggi siamo sempre stati un sistema solido e questa solidità va preservata per il bene di tutta la comunità».
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[post_content] => "Oggi siamo a un punto di svolta per l'intero comparto turistico. Un momento di transizione nel quale managerialità ed empatia verso il mercato faranno la differenza. Assidema ha quindi prima di tutto il dovere di dare ai professionisti del destination management un tetto sicuro, sotto al quale attivare un confronto costante, garantire il continuo aggiornamento e favorire il lavoro di squadra. In tale contesto, il direttivo e gli associati matureranno nel tempo nuove modalità di interloquire in maniera sempre più fattiva e concreta con istituzioni e amministrazioni locali". Lo sostiene Emiliano Viola, coo & board member del Franco Grasso Revenue Team, nonché co-fondatore della neonata Associazione italiana dei destination manager inaugurata lo scorso maggio.
"Il dm contemporaneo - prosegue Viola - è molto più integrato con il territorio rispetto a prima: non comunica più solamente a una via con le istituzioni, ma ha il dovere di sensibilizzare e trainare gli operatori turistici e di rendere commercializzabile ogni anello della catena di offerta dei servizi turistici. L'industria dei viaggi ha quindi bisogno di figure in grado di interloquire con chi sul territorio ci sta e investe per generazioni: quegli imprenditori, tramite il cui apprezzamento si accresce la valorizzazione di figure tecniche e immediatamente operative come i destination manager di nuova generazione".
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