11 dicembre 2024 14:55
L’Ente del Turismo di La Paz, Baja California Sur, in collaborazione con Konrad Travel, presenta e rilancia la destinazione Baja California Sur, pronta a riconquistare il mercato post-Covid.
«C’è un grandissimo segmento di gente che vuole tutto tranne che l’ovvio, che è disposta a spendere di più di quello che pensava se il valore aggiunto della meta, dell’esperienza, della destinazione vale la pena». Così Gianluca Sposito, General Manager di Konrad Travel, descrive la destinazione Baja California Sur, che il tour operator vende da 30 anni.
Grazie alla recente introduzione di voli diretti da Francoforte a San José del Cabo, operati da Condor a partire da novembre 2024, la regione, situata tra l’Oceano Pacifico e il Golfo di California, è ancora più accessibile per il mercato europeo.
La Baja California Sur di Konrad Travel accoglie i viaggiatori con un budget medio-alto in resort e hotel di lusso dalle dimensioni contenute, come l’Hotel Chablé, la cui apertura è prevista per il 2025.
Fondamentale il noleggio di un veicolo per gli spostamenti. Il tour operator propone itinerari fly&drive su misura comprensivi di tutto il necessario per vivere spensierati l’esperienza messicana, incluso anche uno smartphone programmato con tutte le informazioni di viaggio, utile per assistenza e monitoraggio da remoto. Gli itinerari variano dai 10 ai 13 giorni in selfdrive o con guida. Interessante anche la possibilità di campeggiare con un luxury concierge.
Oltre a trattarla come meta a sé stante, Gianluca Sposito rivela: «Stiamo cercando di portare la Baja California come estensione “balneare” al west americano – la costa pacifica, a differenza del Golfo di California, è poco adatta alla balneazione -. Abbiamo, per questo, studiato un itinerario più raccolto con solo tre tappe», magari abbinabile ad altri Paesi del Centro America.
Tappe ed attività imperdibili durante un viaggio a Baja California Sur comprendono il Mar de Cortez, con le sue spiagge bianche, le acque cristalline e la barriera corallina di Cabo Pulmo, le escursioni in barca come quelle in partenza da La Paz verso la meravigliosa Isola Espíritu Santo, la visita del “Pueblo Mágico” di Todos Santos. Praticabili il sand boarding tra le dune del deserto del Vizcaìno, uno dei cinque siti UNESCO della zona e sport acquatici di vario tipo. Esperienza unica al mondo: la possibilità di relazionarsi in acqua con le balene grigie, in migrazione da gennaio ad aprile lungo tutta la costa pacifica.
Meta ancora poco battuta dal turismo, la Baja California Sur è perfetta per una vacanza attiva e autentica, ideale per chi ricerca mete naturalistiche fuori dai circuiti più turistici. Fruibile tutto l’anno, con un’estate che si estende da maggio a dicembre, la destinazione si presta a itinerari di mare ma anche botanici, data la grande varietà di cactus locali.
Foto e testo di Elisa Biagioli
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[post_content] => In attesa della Fiera del Cicloturismo, la cui quinta edizione si terrà a Padova dal 27 al 29 marzo 2026, ecco alcune proposte per il cicloturista, con itinerari da percorrere anche in inverno.
Le mete tra cui scegliere sono numerose e adatte a ogni esigenza: la Fiera del Cicloturismo riunisce oltre 100 destinazioni ciclistiche in tutto il mondo, tanto da aver recentemente ottenuto il riconoscimento ufficiale di “evento internazionale”.
Il mercato delle destinazioni cicloturistiche stia vivendo una forte crescita, guidata dall’interesse per un turismo esperienziale. Sono sempre più numerosi gli itinerari tematici che seguono la cultura e tradizione locale, unendo la conoscenza del territorio all’esperienza del viaggio in bici.
Nel 2025, l’Europa ha rappresentato oltre il 43% del mercato globale del cicloturismo, confermandosi una meta attrattiva per cicloturisti di tutto il mondo. L’Italia è al primo posto come destinazione, seguita da Francia e Germania.
Chi sceglie la Sicilia invernale trova percorsi per ogni tipo di ciclista: dalla tranquillità delle strade costiere ai sentieri sterrati dell’entroterra, l’isola offre itinerari per esperti e per chi è alla prima avventura. Ci sono tracciati ideali per la gravel o la mountain bike, ma anche strade perfette per le bici da turismo o le e-bike.
Un esempio è la “Via dei Tramonti”, da Palermo ad Agrigento: un itinerario che segue la costa occidentale attraversando luoghi iconici come Scopello, la Riserva dello Zingaro, e poi giù fino alla Valle dei Templi. Chi vuole proseguire può addentrarsi verso l’interno lungo la Magna Via Francigena, tra colline e paesi in pietra che profumano di legna e pane appena sfornato.
In Portogallo tra le esperienze più affascinanti c’è la Via Algarviana: un percorso escursionistico che si estende per 300 km attraverso l’entroterra. Il tracciato parte da Alcoutim, vicino al fiume Guadiana, e termina a Capo San Vincenzo, a Sagres.
Un’alternativa è percorrere l’Ecovia Costiera, composta da 12 segmenti per circa 214 km lungo la costa dell’Algarve, o il percorso di San Vincenzo, che si estende per oltre 400 km tra Capo San Vincenzo e Santiago do Cacém.
In Turchia, più precisamente nella zona di Antalya, tra Mediterraneo e montagne, nasce una specie di “triathlon” naturale che non ha bisogno di cronometri né di medaglie: bici da corsa, sci e nuoto.
L’Antalya è già conosciuta tra i ciclisti grazie all’UCI Gran Fondo World Series, una delle tappe più suggestive del calendario internazionale.
Con più giorni a disposizione, le vacanze invernali possono trasformarsi in un suggestivo viaggio in bicicletta nelle Isole Ionie, combinando pedalate e spostamenti in barca tra Corfù, Lefkada, Cefalonia, Itaca (la leggendaria patria di Ulisse) Paxi, nota per i suoi uliveti secolari, e la piccola Meganisi. I percorsi si snodano su terreni vari, alternando strade panoramiche lungo la costa a tratti immersi nell’entroterra verde e rigoglioso, offrendo un’esperienza di viaggio intensa ma rilassata anche nei mesi più freddi.
Andalusia e Catalogna sono mete perfette per le vacanze invernali in bici, grazie al clima mite e ai percorsi adatti a tutti i livelli. La varietà del territorio spagnolo permette di pedalare tra vallate, pianure, coste, altopiani, catene montuose e foreste, con itinerari che soddisfano sia chi ama le tranquille pedalate su strade rurali, sia chi cerca sfide più impegnative tra colline e alte vette.
Gli amanti del cicloturismo non devono perdersi le Vie Verdi (o Greenways), ideali per pedalare su percorsi pianeggianti immersi nella natura: si tratta di oltre 3.500 km di linee ferroviarie dismesse riconvertite in itinerari cicloturistici, che attraversano tutta la Spagna offrendo percorsi ben segnalati e scenari spettacolari.
Tra i percorsi più celebri il Cammino di Santiago con le sue numerose diramazioni, la Via dell’Argento (un’antica strada romana da Siviglia a Gijón in 12 tappe), il Cammino del Cid, percorso letterario da Vivar a Orihuela, e la TransAndalus, un itinerario ad anello di 2.000 km in mountain bike che attraversa tutta l’Andalusia.
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Formazione, competenze e nuovi ecosistemi: con Next Level e Future Travel Minds, BIT diventa la piattaforma che connette changemakers, professionisti emergenti e imprese alla ricerca di nuove visioni.
In un momento in cui i cambiamenti nell’industria del turismo richiedono energie sempre nuove, a BIT 2026, presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi, gli operatori dialogano con chi il futuro lo sta già immaginando: studenti d’eccellenza, innovatori e professionisti emergenti. Con questo focus su professionalità e talento, BIT 2026 amplia e rafforza la propria vocazione di piattaforma evoluta, un hub di contenuti e relazioni di qualità dove i giovani talenti incontrano l’industria per creare connessioni che generano valore per tutta la filiera. L’obiettivo è costruire un ecosistema che metta al centro persone, competenze e territori, permettendo ai nuovi Travel Expert di formarsi, ispirarsi e inserirsi nel mercato in modo consapevole e preparato.
Future Travel Minds e Next Level: due arene per i professionisti di domani
L’investimento sui giovani passa innanzitutto da Future Travel Minds, l’evento pensato per dare voce alla nuova generazione di professionisti, studenti universitari e changemaker che stanno immaginando un turismo più sostenibile, digitale, inclusivo e umano. Una giornata intera dedicata a leadership, sviluppo delle soft skill, innovazione e tecnologia, destinazioni smart, sostenibilità, ESG, marketing e storytelling, personal branding, start-up e imprenditorialità.
Una visione che si esprime anche in Next Level, il programma di workshop tematici pensato per fornire formazione pratica e avanzata agli operatori del settore. Dalla Travel Agents Academy all’Hospitality Academy, fino alla Storytelling Farm dedicata a narrazione dei territori, scrittura creativa, social media e fotografia, e alla Discovery Italy Academy focalizzata sul racconto dell’offerta italiana ai buyer nazionali e internazionali: un arco di tre giorni che parla la lingua delle competenze reali richieste dal mercato.
Come le aziende attirano i giovani talenti: l’employer branding
L’employer branding sarà uno dei temi affrontati al Future Travel Minds per aiutare le aziende a dialogare con i nuovi talenti. Nel turismo infatti, ancora più che in altri settori, il capitale umano incide direttamente sulla qualità della customer experience e presentarsi come un datore di lavoro credibile e attrattivo è diventato essenziale.
Ma da dove parte una strategia efficace nel Travel? Dal racconto chiaro della propria identità: cultura aziendale, valori, opportunità di crescita, attenzione al benessere. Come ricorda Luca Limongelli, Responsabile Ufficio Commerciale & Marketing di AlmaLaurea per le Imprese, “fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati”, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione. “Fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione”.
Nel turismo, questo approccio si traduce in percorsi formativi, piani di sviluppo, iniziative di welfare e momenti di confronto dal vivo che, secondo Limongelli, “potenziano la credibilità del brand e portano candidature più qualificate. Anche strumenti come gli employee referral contribuiscono a rafforzare la reputazione interna: quando sono i collaboratori stessi a farsi ambassador, l’immagine dell’azienda si consolida”.
In un mercato competitivo e caratterizzato da forte stagionalità, come il turismo, l’employer branding diventa così una leva per attrarre e trattenere i profili migliori, offrendo ai giovani un ingresso nel settore fondato su crescita, valori condivisi e un forte senso di appartenenza. A BIT 2026, questo tema trova una piattaforma dedicata in cui aziende e talenti possono incontrarsi in modo diretto, concreto e qualificato.
Empatia, la nuova abilità per muoversi nel mondo (anche nelle professioni del turismo)
Altrettanto importanti del talento sono nel turismo le soft skill relazionali, che a BIT 2026 saranno un altro dei focus di Future Travel Minds. A cominciare dall’empatia, che diventa uno strumento concreto per migliorare la qualità delle relazioni, sia all’interno delle organizzazioni sia nell’incontro quotidiano con i viaggiatori. Un percorso che parte da una provocazione: da “terza parola più ricercata al mondo dopo Resilienza e Trump” a nuovo significato, quello di un luogo-terzo che co-creiamo insieme. Verranno esplorati temi come l’impatto delle emozioni, l’intelligenza emotiva, il senso della diversità, la ricerca di un cambiamento personale e collettivo, e la distinzione tra cambiamento – ciò che ci accade – ed evoluzione, cioè ciò che scegliamo di far accadere.
Ne parlerà Andrea De Beni, coach, formatore e speaker motivazionale oltre che cofondatore e vicepresidente dell’associazione Bionic People, che porta sul palco un approccio profondamente umano: “Quando dico che per me l’empatia è la creazione di un luogo-terzo, intendo uno spazio condiviso che sovrascrive due stati emotivi diversi e li trasforma in una connessione nuova e generativa. Quando lavoriamo sulle nostre competenze emotive cambia il modo in cui stiamo in relazione: l’empatia non è solo sostegno nei momenti difficili, è anche la capacità di celebrare insieme i successi senza pregiudizi e senza paura di essere visti. La diversità è una lente che può bloccarci oppure aprirci possibilità: sta a noi decidere se viverla come limite o come un’occasione per evolvere, nelle aziende come nei viaggi”.
Per De Beni, empatia significa generare uno spazio condiviso in cui le emozioni, anche quelle difficili, diventano terreno fertile per la comprensione reciproca e per la collaborazione: “Anche il riconoscimento delle nostre fragilità può trasformarsi in risorsa professionale”, conclude.
Una piattaforma che amplifica i talenti
Con una community che coinvolge buyer italiani e internazionali, professionisti della filiera, giornalisti, esperti viaggiatori, storyteller, content creator, rappresentanti dei territori e innovatori, BIT diventa una piattaforma amplificata che riconosce tutti come Travel Makers: protagonisti diversi, ma accomunati dalla capacità di generare valore condiviso. È questa pluralità – fatta di chi progetta prodotti turistici, di chi li racconta, di chi li distribuisce e di chi li vive – a definire l’identità della manifestazione e a rendere il viaggio un’esperienza multidimensionale, ricca di competenze e punti di vista.
A BIT 2026, tutti i Travel Makers condivideranno contenuti, conoscenze, ispirazione e occasioni di confronto per costruire un turismo che sia davvero esperienza, unica e personale.
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Appuntamento a Fiera Milano, quartiere di Rho, da martedì 10 a giovedì 12 febbraio 2026.
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[post_content] => Gli appassionati della serie televisiva animata "Bluey" incontreranno Bluey e Bingo nei resort Disneyland e Disney World e sulle navi di Disney Cruise Line.
Un nuovo spettacolo, "Bluey's Best Day Ever!", debutterà il 22 marzo al Fantasyland Theatre di Disneyland in California. Il teatro diventerà la sede della scuola di Bluey. Il gioco interattivo, come riporta Travel Weekly, si svolgerà in un villaggio degli gnomi e in un giardino delle fate a grandezza naturale. Bluey e Bingo si esibiranno dal vivo sul palco per tutta la giornata, insieme ad attori e musicisti, condividendo la musica e i giochi che i fan conoscono bene. Cibo a tema sarà in vendita alla Troubadour Tavern.
Durante l'estate Bluey e Bingo inizieranno a fare la loro comparsa al Disney's Animal Kingdom Park in Florida. Le sorelle saranno presenti anche alla Conservation Station, dove giocheranno e balleranno con i visitatori.
Il prossimo anno, le sorelle organizzeranno anche incontri di benvenuto e feste danzanti su alcune crociere Disney, tra cui la festa mattutina Wakey Wakey, il quiz per famiglie Who's Behind the Curtain e il Pyjama Bash.
Gli eventi
In California e Florida, l'attrazione di Star Wars Millennium Falcon: Smugglers Run avrà una nuova storia basata sul film "The Mandalorian and Grogu" il 22 maggio. Il film debutterà quel fine settimana.
A Disneyland, i festeggiamenti per il 70° anniversario del resort si concluderanno il 9 agosto.
Il 2 luglio, l'attrazione Soarin' debutterà con la nuova "Soarin' Across America" al Disney's California Adventure, in occasione del 250° anniversario del Paese. Disney ha annunciato che l'esperienza arriverà anche al Disney World in Florida la prossima estate, ma non è stata ancora indicata una data precisa.
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[post_content] => Ampliare lo sguardo del viaggiatore e ridefinire il modo di vivere i Caraibi: parte da questo presupposto l'attività futura di Star Clippers, che ha inserito nuove rotte che puntano su autenticità, accessibilità selettiva e luoghi che sfuggono ai circuiti più battuti.
La sfida è quella di proporre un’esperienza di viaggio che tenga il passo del presente senza perdere l’anima della vela. Itinerari agili, tempi distesi, scali selezionati, in un equilibrio tra comfort, scoperta e quel ritmo fluido che permette di apprezzare davvero ogni scalo. Le nuove proposte includono isole minori, riserve marine e piccoli porti locali che valorizzano la dimensione più autentica della regione caraibica.
A bordo, lo stile Star Clippers rimane quello di sempre: ambienti di bordo dalle dimensioni contenute, un servizio attento alle necessità di ciascun passeggero e un rapporto diretto tra l’ospite e l’equipaggio.
Home port a Grenada
Con la partenza dal nuovo home port a St. George’s, Grenada, il veliero Star Clipper inaugura una stagione che porta i Caraibi in primo piano. A partire da fine gennaio, i passeggeri del quattro alberi potranno partire da qui e fare tappa in diverse altre destinazioni. Le Tobago Cays, con i loro isolotti appena sfiorati dalla presenza umana, sono un invito all’esplorazione lenta, maschera e pinne alla mano. Admiralty Bay, a Bequia, introduce un ritmo più vivace. Saint-Pierre, in Martinica, racconta invece un passato complesso, fatto di rovine e rinascit. Soufrière a St. Lucia accompagna verso le colline, le sorgenti minerali, le cascate immerse nella giungla. Il viaggio si chiude a Saline Bay, Mayreau. Si tratta di una rotta ampia, curata, che offre ai viaggiatori un mosaico di Caraibi diversi, ognuno con un carattere preciso ma un filo comune: autenticità, luce, spazio.
In rotta da St. Martin
L’itinerario Isole Leeward (o Sottovento) dura sette notti, partendo a bordo di Star Flyer da St. Martin. La rotta include approdi in isole come le Îles des Saintes e St. Barths. Questa crociera è pensata per chi desidera una fuga in ambienti esclusivi e sofisticati, in un contesto di relax e comfort a bordo, con possibilità di escursioni fra natura e cultura locale.
Sempre partendo da St. Martin, i passeggeri Star Flyer potranno scegliere in alternativa gli itinerari delle Isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla, Jost van Dyke, il Sir Francis Drake Channel, Norman Island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Martin, si passa dai "baths" di Virgin Gorda.
A bordo di Royal Clipper
Dalle Sottovento, alle Sopravento. L’itinerario Windward Islands è un viaggio di sette notti a bordo dell’ammiraglia Royal Clipper che parte da Philipsburg, Barbados, esplorando le isole situate nella parte orientale dei Caraibi. Durante la crociera si visitano St. Lucia, con le sue Pitons, e Martinica.
Bridgetown fa da punto di partenza anche per un altro itinerario invernale di Royal Clipper: le isole Grenadine, che oltre ad accarezzare i Tobago Cays e luoghi del la Martinica francese, lascia anche spazio all'improvvisazione da parte del capitano. A seconda delle condizioni atmosferiche e dei venti, infatti, sarà proprio l’equipaggio a scegliere alcuni dei porti di scalo.
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Viaggi del Mappamondo conferma il solido rapporto con la distribuzione e sta lavorando a una serie di iniziative per il 2026.
Dopo aver condotto nel mese di novembre un gruppo di agenti alla scoperta del Perù e dell’Uzbekistan marchiati Shiruq, è già tutto pronto per il fam trip che nel mese di marzo, in collaborazione con Emirates, porterà un gruppo di agenzie a scoprire alcuni dei prodotti esclusivi che Mappamondo propone da 50 anni a Bali e Lombok.
A gennaio è prevista invece la partenza del fam trip in Algeria firmato Shiruq. Un’importante occasione di formazione diretta per conoscere l’anima più profonda di una destinazione ancora poco conosciuta ma sorprendente, per la quale Shiruq propone tre itinerari di viaggio differenti sempre accompagnati da esperti.
La formazione con Shiruq
Da qualche mese proprio Shiruq sta lavorando intensamente sulla formazione delle agenzie coinvolgendole con webinar dedicati a specifiche destinazioni e proposte di viaggio. Il calendario è fitto e da segnare in agenda c’è sicuramente l’appuntamento del 2 dicembre dedicato all’Algeria e alla Mauritania, e quello del 16 dicembre per scoprire tutte le peculiarità dei viaggi che Shiruq propone in Cina e in Laos.
«Crediamo molto nella relazione diretta e costante con selezionate agenzie di viaggio che si confermano il nostro unico canale di vendita - commenta Francesco Maio, direttore commerciale di Viaggi del Mappamondo -, per questo continuiamo ad investire molte risorse affinchè possano conoscere a fondo tutte le specificità ed unicità della nostra ricca programmazione ed essere quindi preparate per una perfetta consulenza».
E’ con questo approccio che l’operatore coinvolgerà le agenzie anche in un evento speciale dedicato al Qatar, nel mese di gennaio a Roma: l’iniziativa, in collaborazione con Qatar Airways e Visit Qatar, rappresenterà la conclusione di un percorso di promozione congiunta e celebrerà lo storico legame di Mappamondo con il vettore e l’ente del turismo del Paese.
Dall’8 al 14 marzo infine, il tradizionale appuntamento con il roadshow “Mappamondo Around Italy” che, con focus Thailandia e Bali, farà due tappe in Sicilia a Palermo e a Catania, e due tappe nel nord Italia a Monza e a Como, durante le quali gli agenti potranno conoscere le novità della programmazione e incontrare face to -face gli hotel top partner dell’operatore.
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[post_content] => Tradizione, innovazione e meraviglia sono stati i tre assi portanti della XXIII edizione di Travel Hashtag | Italy Edition, ospitata il 26 novembre negli spazi di Nordelaia Resort e Hemanaire, a Cremolino (Al). Un appuntamento denso di contenuti che ha raccontato un nuovo modo di guardare al turismo incoming: più consapevole, più integrato e, soprattutto, più capace di dare voce ai territori e alle comunità che li abitano.
Verso una nuova visione dell’incoming
Ad aprire i lavori sono stati gli interventi istituzionali, seguiti da una serie di contributi che hanno delineato un nuovo modo di intendere il turismo incoming. Sauro Mariani, ad di Nordelaia, ha sottolineato che oggi innovare significa «valorizzare territori meno conosciuti senza invaderli, creando connessioni virtuose con il tessuto socioeconomico locale». A seguire, Enzo Carella, èresidente di Filiera Turismo Italia, ha ricordato quanto sia necessario «reingegnerizzare l’organizzazione del turismo» per attivare davvero processi di destagionalizzazione e promozione equilibrata.
Un punto di vista orientato alle opportunità del settore è arrivato da Giorgio Palmucci, hospitality development advisor, che ha evidenziato come nuovi modelli di accoglienza possano rappresentare leve strategiche per la competitività. Sul fronte dell’innovazione tecnologica, Edoardo Colombo, presidente di Turismi.AI, ha parlato del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale, destinata a rivoluzionare il modo di costruire e distribuire i contenuti turistici: «Non basta più ragionare in logica seo, dobbiamo imparare a comunicare in ottica AI».
A chiudere la cornice introduttiva, Nicola Romanelli, founder di Travel Hashtag Advisory, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un maggiore coinvolgimento degli attori della filiera: «Il turismo ha bisogno di una visione condivisa e di un dialogo continuo tra operatori, istituzioni e comunità».
Slow tourism, identità e comunità
Nel panel dedicato al turismo lento e sostenibile, moderato da Massimo Terracina, diversi professionisti hanno offerto un’analisi sul valore dell’identità locale come leva di sviluppo.
L’intervento dell’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica della provincia di Alessandria ha evidenziato l’importanza della riconoscibilità territoriale; Andrea Cerrato, presidente del Consorzio degli Operatori turistici, ha ricordato la necessità di modelli di accoglienza costruiti sulle diverse esigenze delle comunità; Giancarlo Dell’Orco, destination manager, ha insistito sul concetto di equilibrio tra crescita e tutela.
Sul fronte dei media, Simona Tedesco, direttore di Dove, ha invitato a mutare lo storytelling «passando dalle icone alle trame», restituendo così valore all’imperfezione e alla verità. Secondo Tedesco la vera sfida, oggi, è dare un senso a parole come tempo, sostenibilità e relazione, che devono diventare pratiche misurabili. «Parlare di turismo lento significa accettare che sia un territorio che ti chiede di cambiare rotta, trovando un equilibrio tra il proprio ritmo e il ritmo del luogo» ha dichiarato la direttrice di Dove.
La docente Carmen Bizzarri ha posto invece l’accento sul turismo rigenerativo, che crea relazione con natura e persone, superando il concetto di semplice fruizione.
Competenze, formazione e cultura dell’eccellenza
Il panel dedicato alle professioni del turismo ha messo in luce l’importanza crescente della personalizzazione. Maria Paola De Rosa, responsabile trade di Trenitalia - ha raccontato come anche sulle tratte regionali si stiano ridefinendo i target di qualità, richiedendo nuove competenze al personale. Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, ha spiegato come la formazione sul campo avvicini gli studenti al vero significato di eccellenza.
In collegamento da Dubai, Flavio Ghiringhelli (Emirates) ha portato invece una visione internazionale sulle nuove esigenze del cliente.
Cucina, accoglienza e storytelling gastronomico
Nel dialogo tra Charles Pearce, Executive Chef di Nordelaia, e Sauro Mariani, è emerso un punto chiave: il valore dell’equilibrio tra tradizione ed evoluzione in cucina. Team giovani e consapevoli e identità gastronomica coerente sono essenziali per raccontare il territorio attraverso il gusto.
Shopping tourism: un driver che non conosce stagionalità
Molto atteso l’intervento di Daniele Rutigliano, senior tourism manager di Serravalle Designer Outlet. Rutigliano ha ricordato come, in oltre 25 anni di attività, Serravalle sia diventata una destinazione globale, contribuendo alla valorizzazione del territorio e intercettando flussi internazionali costanti grazie a un calendario che annulla di fatto la stagionalità. La sfida? Potenziare l’offerta di servizi e l'ospitalità del territorio durante tutto l’anno.
Eventi, Mice e nuove forme di esperienza
Il confronto dedicato agli eventi – con Aci blueteam, RelazionExpo, Stile Divino Italy, Wim – We Inspire Memories, Flyness e Travel Hashtag Advisory – ha approfondito le prospettive del settore tra innovazione, sostenibilità e capacità di integrare l’identità locale in meeting, team building e matrimoni.
Wellness e turismo medicale: il benessere che evolve
L'ultimo panel ha offerto una panoramica sulla crescita del turismo del benessere e del turismo medicale. Federica Mancinelli ha evidenziato come «dalla Pandemia ad oggi il turismo del benessere e il turismo termale hanno registrato un sempre maggiore interesse e contribuito fortemente alla destagionalizzazione». Anche i dati lo confermano; infatti secondo il Global Wellness Institute in Italia il mercato vale oltre 50 miliardi di euro.
Cinzia Galletto, giornalista specializzata in turismo del benessere, ha parlato del viaggio in senso olistico «che parte dal corpo per rigenerare la mente», mentre Roberta Farinola, founder di Faro Comunicazione, ha ribadito l’importanza di creare reti territoriali basate sul genius loci, e ha posto in luce l'urgenza di «cambiare la narrazione legata al benessere, trovando nuovi linguaggi che integrino il tema termale con il tema medicale, senza dimenticare l'importanza di trasmettere emozioni».
Condividere valore, costruire futuro
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Nel corso della giornata è emersa con chiarezza una visione comune: il turismo non può crescere senza comunità coinvolte, identità rispettate e un equilibrio tra tradizione e innovazione.
Il senatore Gian Marco Centinaio ha ricordato infatti che «l’Italia è il Paese dei turismi», dove la vera sfida però è far emergere oggi le destinazioni fuori dai circuiti consolidati.
Per Nicola Romanelli, «tutta la filiera deve includere il valore emozionale tra le priorità da comunicare: è l’impatto emotivo a rendere autentica la scoperta dei territori».
La XXIII edizione, patrocinata dal Ministero del Turismo, conferma ancora una volta il ruolo di Travel Hashtag come laboratorio di idee e piattaforma trasversale di confronto, capace di dare visibilità ai territori meno battuti e di proporre nuovi modelli per il futuro del turismo incoming italiano.
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[post_content] => In coincidenza con l’inaugurazione dei mercatini dell’Avvento a Bolzano, CartOrange ha organizzato la convention “Harmonia. Coltiviamo benessere. Raccogliamo successi”: non un semplice evento per presentare a 200 consulenti di viaggio e partner le linee di sviluppo della stagione 2026 - fra cui una nuova piattaforma booking del tour operator interno, in aggiunta a una nuova intranet aziendale - ma un invito a ritrovare concretamente equilibrio dentro e fuori se stessi.
La filosofia dello “stare bene per dare il meglio” premia anche nei rapporti lavorativi. Lo dimostrano i risultati 2025 conseguiti da CartOrange: +11% di crescita come miglior dato di sempre, supportato da un +26% di crescita dell’attività del proprio tour operator, oltre che da un miglioramento di performance riscontrato addirittura nel 70% dei Consulenti per viaggiare.
«Il benessere psicofisico è la chiave per ottenere grandi risultati - spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange - e questo sarà anche il nostro obiettivo per il futuro: trovare il giusto equilibrio fra benessere e successo. In una parola, Armonia. Ecco perché continueremo a concentrarci con coerenza e costanza sul raggiungimento degli obiettivi strategici che ci siamo posti, ma consapevoli che sono innanzitutto la conseguenza della nostra gratificazione, non la loro causa: è un completo ribaltamento della visione di mercato tradizionale, al centro della quale torna l’uomo anziché un’idea di competitività basata sul mero calcolo, senza però perdere di vista il valore pragmatico delle scelte. Vogliamo continuare a inseguire i nostri sogni, ma migliorarci anche ogni giorno: solo la sinergia che trasforma la passione per i viaggi in un’attività stabile, gratificante e capace di apportare benessere è infatti in grado di alimentare il gioco di squadra tra staff e consulenti. Il nostro vero punto di forza».
Gli investimenti
Rispetto allo sviluppo della tecnologia, il 2026 darà priorità al potenziamento dell’assistente digitale Lysa, mentre il prodotto sarà rafforzato sia attraverso attività con i tour operator partner, sia ricorrendo alle risorse del tour operator CartOrange; relativamente alla formazione, è poi previsto un incremento degli eventi di learning e di fam trip dedicati ai consulenti di viaggio. Già nel 2025, il loro numero è stato notevole: 98 webinar per 150 ore di formazione in diretta e 130 consulenti coinvolti in fam trip.
Gli altri due punti chiave d’investimento sono, infine, la sostenibilità, improntata alla continuità del percorso verso una maggiore responsabilità ambientale, così come il capitale umano, destinato ad ampliarsi ulteriormente sia con nuovi membri dello staff e sia tra i consulenti di viaggio.
L’andamento di mercato del 2025 conferma una crescita significativa di alcune destinazioni: il Giappone, ad esempio, ha registrato un +19% sul 2024, ma indici molto positivi hanno interessato sia l’Oman che il Marocco, così come Mauritius e Maldive nell’oceano Indiano, dove è stato possibile cogliere appieno la spinta della collaborazione con The Residence Maldives. Se gli Stati Uniti hanno subito una contrazione del 10%, mar Rosso ed Egitto hanno, invece, fatto segnare un ritorno importante, contribuendo in tal modo alla chiusura record della stagione.
Alla convention hanno preso parte anche i partner strategici dell’azienda, Turkish Airlines, Civitatis, Tourism Australia, Borghini e Cossa e The Residence Maldives.
«Per dimostrare che il benessere non è per noi solo un concetto fondamentale - dichiara Silvia Poli, responsabile hr di CartOrange - ma una vera e propria esperienza, abbiamo pensato di coinvolgere gli ospiti della convention in un innovativo Harmonia Lab. Al talk di apertura di Emanuele De Nobili sul tema ‘Nutrire il corpo, nutrire la mente’, proposto per valorizzare il legame tra alimentazione e benessere quotidiano, risponde la sessione pratica di tecniche di respirazione e tapping di Arianna Piazzi, yoga teacher ed health coach, dal titolo “Respira, ritrova il tuo centro”. In calendario, dopo un energy break rigenerante con prodotti locali e bio, anche un workshop su “Pensieri lenti e veloci”’ a cura del formatore Massimiliano Moscarda e della psicologa Letizia Vibi».
Durante la convention, CartOrange ha presentato in anteprima una serie di novità e strumenti pensati per supportare i consulenti in ogni fase del lavoro, migliorando l’efficacia dei processi e l’esperienza del cliente.
La mattinata è proseguita con gli Awards CartOrange.
Il sabato sera si è svolto il Golden Christmas Party, una vera e propria festa di Natale durante la quale CartOrange ha ricreato un mercatino natalizio esclusivo per i propri ospiti. All’interno della serata si è tenuto anche il momento del “Secret Sustainable Santa di CartOrange”: ogni partecipante ha lasciato un proprio regalo riciclato sotto l’albero della convention, da cui gli altri ospiti hanno potuto attingere liberamente.
Durante la convention Silvia Poli, hr & sustainability manager, unitamente a Eleonora Sasso, responsabile marketing operativo e Claudio Asborno, responsabile t.o. CartOrange hanno fatto il punto sull’introduzione della nuova intranet aziendale e sulle nuove funzionalità della piattaforma di booking TravelPlace.
Simbolo e lascito dell’evento, infine, il mandala che ha ispirato la grafica di Harmonia: le sue linee flessuose e le sue sfumature dorate si intrecciano proprio come le esperienze, le competenze e i valori delle persone che rendono unica CartOrange.
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[post_content] => La Rioja, protagonista de La Spagna al Femminile 2025, la più piccola delle regioni spagnole conosciuta per l’enoturismo, si svela in tutte le sue sfaccettature: gastronomia, natura, attività e vita rurale, patrimonio Unesco, cultura popolare, monasteri e castelli, cammino di Santiago.
Alla terza edizione dell'appuntamento dedicato al ruolo delle donne nel turismo, scopriamo dunque La Rioja, nota in Italia come la regione del vino, che si presenta come polo di attrazione per un turismo slow e autentico.
«La Spagna al Femminile è un format che ci consente di far conoscere territori meno noti attraverso il quale riusciamo a raccontare di una Spagna meno conosciuta; far scoprire il turismo esperienziale e lento dei territori dell’entroterra spagnolo, Castiglia-La Mancha, Navarra, Estremadura e La Rioja» - ha spiegato Blanca Pérez Sauquillo López, direttrice dell’ente del turismo spagnolo in Italia, in occasione dell’evento -. Il prodotto realizzato da questo gemellaggio, connubio tra La Rioja e il territorio piacentino di Borgonovo Val Tidone, dalle molteplici caratteristiche comuni, è solo la base, un “aperitivo” di ciò che si può gustare e vivere in Spagna».
Mentre Virginia Borges, direttrice generale del turismo della Rioja, ha confermato come il vino sia il loro migliore ambasciatore, conosciuto in tutto in mondo, con il Tempranillo tra i vitigni più diffusi. E aggiunge: «La nostra regione è molto più di una destinazione vinicola: è natura, patrimonio, tradizione; è un modo di vivere che desideriamo condividere con il viaggiatore italiano. Questo incontro riflette l’essenza riojana: autenticità, cura dei dettagli e passione per le cose fatte bene».
Nella piccola regione di 5 mila metri quadri con poco più di 300 mila abitanti e tanti piccoli comuni di soli 400 abitanti, si procede a ritmo lento e rurale, meta ideale da riscoprire in ogni stagione. Attraversata dal fiume Ebro, paradiso delle cicogne e contornata a sud da una catena montuosa di 1200 metri di altitudine, La Rioja, con le sue valli, restituisce una terra ricca di vigneti, di frutta e verdure e le sue famose pere e carciofi dop. Il suo patrimonio archeologico racconta, inoltre, dell’epoca romana da cui si fa risalire l’evoluzione del castigliano, ossia lo spagnolo, culla della sua lingua. La gastronomia infine è l’elemento portante in cui perdersi “tra profumi e sapori, specialità di una regione unica e autentica”.
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L'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo ha nominato Gaia Crespi quale nuova direttrice marketing per il mercato italiano.
Gaia Crespi ha ricoperto diversi ruoli nel settore turistico, maturando un’esperienza significativa e distinguendosi per creatività e visione strategica. Nel corso della sua carriera ha lavorato in agenzie di marketing e comunicazione, collaborando con numerosi stakeholder del settore. La sua recente esperienza in un tour operator le ha permesso di approfondire le dinamiche corporate, sviluppando competenze che oggi porta con sé nel nuovo contesto istituzionale.
"Accogliamo con grande gioia Gaia nel nostro staff nella speranza che la sua ventata di freschezza sia di buon auspicio per la ripresa della nostra destinazione" ha dichiarato Kalanit Goren, direttrice dell'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.
"Ringrazio l’ente per avermi affidato questo ruolo di grande responsabilità. Intraprendo questo percorso con determinazione, con l’obiettivo di ascoltare le esigenze del mercato, sperimentare nuove collaborazioni e promuovere approcci innovativi. Il mio obiettivo è contribuire alla valorizzazione delle unicità del territorio israeliano, affinché il turismo possa tornare a essere uno strumento di arricchimento, condivisione e conoscenza reciproca".
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