10 November 2025

Il Capodanno di Kel 12? Nella natura selvaggia di Cile e Argentina

Perdersi negli spazi sconfinati della Patagonia, ammirare i più bei parchi nazionali o avventurarsi nel fascino della regione della Puna. Kel 12 offre quattro itinerari esclusivi per dare il benvenuto al nuovo anno in luoghi magici e accogliere l’inizio del 2025 con un’immersione totale in una natura selvaggia e incontaminata: percorsi pensati per chi desidera un’esperienza unica, scoprendo l’essenza dei luoghi e seguendo strade meno battute, tra atmosfere autentiche e panorami che toccano l’anima.

La prima proposta, Patagonia Carretera Austral e Ruta 40, è dedicata ad Argentina e Cile, con partenza programmata per il 22 dicembre. Il viaggio, di 17 notti e 14 giorni, ha un costo di 6.860 euro per persona, con esperto Kel 12 parlante italiano in loco (dalla penisola Valdes) e guida locale a Buenos Aires parlante italiano.

La seconda, Deserto di Atacama e Patagonia Cilena, riguarda solo il Cile. In questo caso si parte il 27 dicembre per un viaggio di 13 giorni e 12 notti. Quota individuale 6.690 euro, con esperto Kel 12 e guide locali parlanti inglese/spagnolo.

Il programma di Patagonia lungo la mitica Ruta 40 si snoda invece in Argentina. Al via il 27 dicembre, l’itinerario è lungo 13 giorni e undici notti. Quota individuale di 5.750 euro, con esperto Kel 12 parlante italiano in loco (dalla penisola Valdes) e guida locale a Buenos Aires parlante italiano.

Infine, Puna Argentina canyon, montagne Colorate e Buenos Aires riguarda ancora una volta l’Argentina, con decollo dall’Italia il 27 dicembre, per un tour di 13 giorni e undici notti. Quota individuale 5.500 euro con esperto Kel 12 parlante italiano in loco (da Salta) e guida locale a Buenos Aires parlante italiano.

 

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501131 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Le terme italiane cambiano pelle a Fiuggi e la cittadina, il cui ecosistema termale è stato scientificamente certificato, si propone come prima destinazione slow. Non più semplici luoghi di cura, ma autentici laboratori di salute rigenerativa, prevenzione e “longevità sana”, capaci di trainare innovazione e sviluppo economico. È la visione emersa dal convegno “Dalla ricerca del benessere alla scoperta della salute”, che ha riunito all’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi, professionisti del settore, operatori turistici e amministratori. Promosso dall'Associazione ProFiuggi, che riunisce oltre 60 operatori della filiera turistica locale, l'evento ha segnato l'avvio di un percorso strategico di confronto permanente sul futuro del settore. Il termalismo in Italia rappresenta una delle più antiche forme di medicina naturale, con 317 stabilimenti attivi e una quota del 15,9% del mercato termale europeo (dati Federterme 2024). «Vogliamo puntare su un appuntamento annuale sul termalismo e un punto di partenza per un percorso di confronto stabile tra gli attori del territorio – spiega Antonio Russo, presidente di ProFiuggi - Nel 2026 il progetto proseguirà con tre cluster tematici dedicati a outdoor, enogastronomia e cultura, per rafforzare la collaborazione tra imprese, territorio e comunità». Quattro i pilastri emersi: la salute intesa come prevenzione, per una "longevità sana", in cui l'individuo diventa protagonista del proprio star bene; il valore della cura idropinica e l'ecosistema termale certificato di Fiuggi come modello scientifico; il ruolo della natura intesa come biofilia, il bisogno innato di connessione con l’ambiente naturale; una nuova visione del turismo, da soggetto estrattore di valore a soggetto generatore di valore. A livello istituzionale, Aurelio Crudeli, direttore generale Federterme, ha presentato la piattaforma europea Italcares, co-finanziata dal Ministero del Turismo, che si conferma come la prima infrastruttura digitale che valorizza la salute italiana. Nata dall’esigenza di creare flussi di “turisti della salute”, punta a renderla “un asset strategico del ‘made in Italy’, posizionando l'Italia come destinazione leader europea della longevità attiva”. La piattaforma, operativa dal 2024, mette a sistema oltre 100 strutture termali e sanitarie d’eccellenza, con circa 300 specialità cliniche e programmi di prevenzione e longevità, connesse al Tourism Digital Hub e al progetto Italian Golden Age, che promuove soggiorni di lungo periodo per senior internazionali nei borghi termali italiani. Sul fronte del turismo rigenerativo Virgilio Gay, direttore Simtur (Associazione nazionale dei professionisti del turismo rigenerativo), ha lanciato un invito ad agire chiaro: "Fiuggi si può riposizionare in termini di benessere ma è necessaria una coerenza: la comunità si riconosce in questo benessere? Serve una cabina di regia pubblico-privato, per proporre Fiuggi come prima destinazione slow certificata, che vada contro la velocità del Novecento e la voracità del consumismo. Il turismo deve passare da soggetto estrattore di valore a soggetto di creazione di valore». «Da Fiuggi vogliamo ispirare il termalismo italiano: questi luoghi possono rilanciare l'economia facendo sistema tra terme, strutture ricettive e territorio" conclude Paola Rizzitelli, Wellness Economy Strategist - La volontà di essere sistema e condividere un obiettivo comune: questo per diventare laboratorio, altrimenti si rimane in una condizione di sopravvivenza, senza agire». L'incontro è stato ospitato dall'Ambasciatori Place Hotel, tra i soci fondatori di ProFiuggi.   [post_title] => Fiuggi, obiettivo rilanciare l'economia facendo sistema tra terme, strutture ricettive e territorio [post_date] => 2025-11-10T10:20:59+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762770059000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501066 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La Nuova Caledonia è una terra dalla bellezza selvaggia e incontaminata, un’isola del Pacifico del Sud – si trova tra le Isole Fiji e l’Australia - con un'incredibile diversità di paesaggi, cultura e natura. Era parte del supercontinente di Gondwana e flora e fauna si sono evolute in condizioni di isolamento quando l’isola maggiore Grande Terre si staccò dal continente 80milioni di anni fa: per questo in Nuova Caledonia si possono ammirare specie animali e vegetali davvero uniche. L’arcipelago si estende per 18.575km2 ed è abitato da circa 265mila persone; il clima è tropicale con umidità e temperature fino ai 30 gradi da novembre a marzo, seguite da una stagione più secca da giugno ad agosto, quando le temperature scendono a 20°. «Dopo un periodo di tensioni politiche, la situazione è tornata tranquilla e sicura, ideale per viaggiare. - spiega Hélène Bertheau, marketing director di Nouvelle Calédonie Tourisme - È in corso una ripresa positiva del turismo. I risultati sono già visibili: negli ultimi mesi abbiamo recuperato più del 60% del traffico dall’Europa e stiamo facendo un importante lavoro per rilanciare la destinazione. In passato i turisti erano circa 200mila all’anno». Il workshop French Overseas Destinations di Atout France, che si è tenuto a Parigi, è stato l’occasione per raccontare le tante sfaccettature di una terra che si è riaperta al turismo con entusiasmo e attenzione e vuole raccontare la sua unicità. «Abbiamo la più grande laguna al mondo, che si estende per 24mila km2 ed è un sito dell’Unesco. - prosegue Bertheau - Nel nord dell’isola maggiore, la Grande Terre, ci si può invece immergere nell’universo dei cowboy, fatto di pianure sconfinate e dove vivere avventura uniche. I più sportivi potranno esplorare la grotta d’Oumagne. Nella zona orientale di Grande Terre si può poi incontrare la tribù Kanak per vivere esperienze autentiche e tradizionali scoprendo la gastronomia locale e trascorrendo una notte in una casa tipica della Nuova Caledonia. Emozionante anche la possibilità di ammirare il famoso cuore di Voh - una radura scavata tra le mangrovie, che è il logo della Nuova Caledonia - o visitare la capitale Nouméa, un centro cosmopolita ricco di atmosfere francesi, un pezzetto di Francia nel mezzo dell’Oceano Pacifico. Di fronte alla costa orientale si trovano anche le Isole della Lealtà con le loro spiagge bianche e le acque cristalline. È un piccolo paradiso e si è soli sulla spiaggia, perché in Nuova Caledonia ci sono meno di 14 abitanti per km2. Un isolamento che è il vero lusso della destinazione! Riguardo l’accoglienza sono disponibili strutture a 3, 4 e 5*. - conclude Bertheau -. Il volo per raggiungere la destinazione dura 24 ore. Siamo serviti da Aircalin, la nostra compagnia di bandiera, da Air France con 3 voli a settimana da Parigi Charles-de-Gaulle - con scalo a Singapore o Bangkok - e da Air New Zealand, che opera voli da: Australia, Singapore, Bangkok e da altre destinazioni del Pacifico del Sud. In media i viaggiatori si fermano 21 notti. Il turismo è uno dei principali pilastri dell’economia della Nuova Caledonia: per questo facciamo una grande promozione in Europa, in Francia e nei nostri mercati strategici e ci rivolgiamo anche agli italiani, dicendogli che possono tornare a visitarci, perché oggi il paese è sicuro: vi aspettiamo e la Nuova Caledonia saprà conquistarvi!». Chiara Ambrosioni   [gallery ids="501080,501074,501070"] [post_title] => Nuova Caledonia: l’Outremer Francese offre incanto e il lusso dell’isolamento [post_date] => 2025-11-07T13:02:55+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762520575000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501092 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_501093" align="alignleft" width="300"] Grand hotel Sharm[/caption] Mar Rosso al centro dell'offerta che Eti Viaggi - Express Travel International  riserva alle festività natalizie.  La destinazione prescelta è Sharm el Sheikh, con voli diretti da Verona e Bari. Le strutture proposte sono The Grand Hotel Sharm El Sheikh 5 stelle e Sharm Plaza Hotel 4 stelle. Le partenze per il Natale sono programmate il 20 dicembre da Verona e da Bari, con possibilità di pernottare nelle due strutture segnalate a quote particolarmente competitive.. Medesimo discorso per la partenza del 27 dicembre, ideale per chi vuole festeggiare il Capodanno al caldo. Tutti i pacchetti includono volo charter diretto, trasferimenti aeroporto–hotel, sistemazione in camera doppia standard, trattamento all inclusive, bagaglio a mano e da stiva e assistenza in lingua italiana in loco. [post_title] => Eti Viaggi: Capodanno sul Mar Rosso a quote competitive [post_date] => 2025-11-07T12:58:07+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762520287000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501082 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => In Toscana esiste una materia che ha saputo attraversare secoli e linguaggi, trasformandosi da strumento di fede a oggetto d’arte, da mezzo di conoscenza scientifica a simbolo di luce e rinascita. È la cera.  E subito diventa protagonista anche di una mostra, a dicembre, alla Galleria degli Uffizi  dal titolo “Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee”, dedicata all’arte ceroplastica fiorentina tra Cinquecento e Seicento. Proprio a Firenze, pochi passi oltre gli Uffizi, c’è un luogo che sembra nato per proseguire quel racconto: La Specola, il più antico museo scientifico d’Europa. Ma Firenze è anche la città dove la cera diventa il primo passo verso l’eternità del bronzo. Al Museo Nazionale del Bargello, nelle sale dedicate alla scultura barocca, i modelli in cera di Benvenuto Cellini, Alessandro Algardi e Massimiliano Soldani Benzi raccontano la fase segreta della creazione: quando l’artista studia la forma e la luce prima di affidare tutto al fuoco della fusione. Anche più a sud, la cera diventa linguaggio di scienza. A Siena, nel Museo Anatomico Leonetto Comparini, si scopre una collezione che testimonia la passione per la conoscenza e l’osservazione. Anche a Pisa, tra le aule storiche dell’Università, la cera continua a essere una chiave di lettura del mondo. Nel Museo di Anatomia Umana Filippo Civinini, i modelli anatomici e i preparati didattici tracciano la genealogia della medicina moderna, mentre nella vicina Certosa di Calci, il Museo di Storia Naturale raccoglie secoli di ricerca sulla vita e sulla materia, dalle cere agli animali imbalsamati, dai minerali alle collezioni zoologiche. E quando la cera lascia il laboratorio per entrare nella fonderia, la scena si sposta in Versilia. A Pietrasanta, la “Piccola Atene”, la fusione a cera persa è una tradizione viva, ereditata dai maestri del Rinascimento e reinventata dagli scultori contemporanei. Eppure, la cera è anche natura. È miele, alveare, luce. La Toscana la custodisce nei suoi paesaggi rurali, nei conventi e nelle campagne. A San Rossore, l’Università di Pisa ha creato il centro EMBRACE, dedicato alla biodiversità e alla tutela delle api, creature che trasformano il paesaggio e danno origine a quella stessa cera che un tempo modellava santi e anatomie. A Carrara, città di marmo e di creatività, l’eco-murale “Impollinemesi” unisce arte contemporanea e sensibilità ambientale, celebrando le api come simbolo di equilibrio naturale e rinascita. In Lunigiana il miele è una vera eccellenza: il Miele della Lunigiana DOP racconta un territorio dove le api trasformano erbe e fiori selvatici in un prodotto unico, oggi usato anche in cucina insieme al polline come ingrediente nutriente e profumato .   [post_title] => Toscana, la cera protagonista di mostre tra gli Uffizi, Siena, Pisa e Carrara [post_date] => 2025-11-07T12:40:11+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762519211000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501047 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L’Adsp (Autorità di sistema portuale del mar Ligure Orientale porti della Spezia e Carrara) ha approvato il bilancio di previsione 2026 e la programmazione triennale. Il documento contabile conferma la resilienza dell’ AdSP, con una buona tenuta dei   traffici  ed una ulteriore spinta nella realizzazione di  infrastrutture essenziali, grazie anche alla buona capacità di autofinanziamento dell’ente . Il bilancio, stima in maniera prudenziale entrate correnti superiori ai 34 milioni di euro (oltre 20 milioni riferiti ai diritti portuali e 11 milioni ai canoni derivanti dalle concessioni demaniali) a fronte di spese della stessa natura per circa 21 milioni di euro, con un avanzo corrente di circa  13 milioni di euro. Grazie a questo positivo risultato di bilancio, sarà possibile avviare rilevanti operazioni di prestito, allo scopo di assicurare la copertura finanziaria per procedere con i grandi investimenti infrastrutturali previsti dall’ente nel 2026 e che ammontano, nel complesso, a circa 127 milioni di euro, di cui 52 a carico dei privati. Tra gli interventi più significativi spiccano la realizzazione del dragaggio del terzo bacino nel porto della Spezia e del canale di accesso nel porto di Marina di Carrara, la realizzazione del ponte mobile in località Pagliari e gli altri interventi infrastrutturali mirati sia ad incrementare  l’efficienza degli scali di competenza, sia ad armonizzare il rapporto tra le attività portuali, ambiente e tessuto cittadino, quali la fascia di rispetto. Oltre a ciò, l’attività dell’ente si concretizzerà nel portare avanti importanti interventi già avviati, in primis l’elettrificazione del porto e il nuovo molo crociere.   [post_title] => Porti La Spezia e Marina di Carrara, la programmazione prosegue con l’elettrificazione del porto e il nuovo molo crociere [post_date] => 2025-11-07T12:02:04+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762516924000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500988 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Palladium Hotel Group viaggia in positivo. La catena alberghiera chiude l'estate con un aumento di oltre il 6% del RevPar rispetto all’anno precedente per gli hotel gestiti dal brand in Europa. L’analisi della distribuzione delle nazionalità degli ospiti mostra una composizione strategica dei mercati di riferimento nelle destinazioni europee: Il Regno Unito rimane il principale mercato di provenienza per un altro anno. Seguono gli Stati Uniti, che si consolidano come secondo mercato più importante, dopo una crescita costante negli ultimi tre anni. Al terzo posto si trova la Spagna, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. A seguire Italia, Germania, Paesi Bassi e Francia. Palladium Hotel Group prevede di chiudere l’ultimo trimestre del 2025 in America con un aumento del 6% del RevPar rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in destinazioni quali Messico, Repubblica Dominicana, Brasile e Giamaica. Gli Stati Uniti si confermano come primo mercato di riferimento, seguiti da Canada, Argentina, Messico e Regno Unito. Le previsioni sul 2026 Le previsioni per il primo trimestre del 2026 sono incoraggianti e indicano il proseguimento della crescita, con un trend positivo degli Stati Uniti verso le destinazioni in cui Palladium Hotel Group opera. Secondo i dati attuali, la average daily rate risulta superiore del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Abbiamo chiuso la stagione estiva con un aumento del 6% del RevParin Europa rispetto all’anno precedente. Questa crescita riflette una strategia orientata non solo alla redditività, ma anche al rafforzamento della nostra proposta di valore. Il nostro obiettivo va oltre l’occupazione: puntiamo ad aumentare il ricavo totale attraverso leve chiave come gastronomia, intrattenimento e benessere. Continuiamo a impegnarci per offrire una proposta di alta qualità che valorizzi l’esperienza dei nostri ospiti e consolidi la nostra posizione nel mercato europeo» afferma Jesús Sobrino, ceo di Palladium Hotel Group. La stagione 2025 si è presentata come un anno di consolidamento per Palladium Hotel Group, segnato dal lancio di progetti chiave, dall’espansione e dal riposizionamento strategico dei suoi servizi. Uno dei pilastri di questa strategia è stata la tanto attesa apertura di The Unexpected Ibiza Hotel, un concetto di lusso esperienziale unico. L’hotel ha inoltre integrato l’essenza culinaria del celebre brand Hell’s Kitchen dello chef Gordon Ramsay, aggiungendo un tocco distintivo, innovativo ed esperienziale. Inoltre, quest’anno il gruppo ha introdotto Grand Palladium Select Palace Ibiza all’interno di Grand Palladium Select Collection. Questo nuovo concept rafforza l’impegno del brand nel valorizzare la sua proposta in destinazioni iconiche come Costa Mujeres in Messico e, prossimamente, Punta Cana in Repubblica Dominicana. Il riposizionamento di Playa d’en Bossa di Ibiza, al quale Palladium Hotel Group mira a dare il carattere di una destinazione di lusso pionieristica sull’isola, compie un ulteriore passo avanti con l’arrivo di The Site Hotel Ibiza e di Ibiza Gallery, che offriranno rispettivamente un rinnovato concetto di ospitalità lusso altamente personalizzabile e uno spazio dedicato allo shopping e all’intrattenimento di alto livello. Il gruppo ha inoltre avviato la trasformazione di Palladium Hotel Palmyra, che diventerà il primo del brand Only Yoy Hotel situato in una destinazione di vacanza. Anche Barcellona sarà un punto di crescita strategica con la ristrutturazione dell’attuale 45 Times Hotel Barcelona, che entrerà a far parte di Bless Collection Hotels nel 2026. [post_title] => Palladium Hotel, cresce il RevPar: estate in Europa a +6% [post_date] => 2025-11-06T10:43:48+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762425828000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500985 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_500986" align="alignleft" width="300"] El Nido[/caption] Le Filippine rappresentano un'ottima occasione di viaggio per chi vuole abbinare la natura alle esperienze. Kibo invita a scoprirle con un viaggio  che fa due tappe a Manila, due notti all’arrivo e una prima della partenza: una metropoli davvero straordinaria, nota come la Perla d’Oriente. Le altre tappe La seconda tappa del viaggio – che si raggiunge in aereo e dove si soggiorna per cinque notti – è El Nido, sull’isola di Palawan. In questo caso è evidente come ci si trovi in un vero e proprio paradiso naturale. El Nido è attualmente classificato al quarto posto assoluto nella lista delle "20 spiagge più belle del mondo" stilata da Condé Nast Traveller, mentre la Cnn l'ha definita “la migliore spiaggia e destinazione dell'isola nelle Filippine per il suo straordinario splendore naturale e ecosistema”. National Geographic Traveller, ha scelto Palawan come una delle migliori destinazioni di viaggio al mondo, e in particolare, ha raccomandato El Nido e le isole Calamianes. I viaggiatori scendono al resort The Funny Lion,  adagiato sulla baia, per giornate di relax e avventura tra spiagge e scogliere. Terza tappa del viaggio è Coron – che si raggiunge sempre in aereo e dove ci si ferma per cinque notti -, isola situata più a nord proprio nell'arcipelago delle Calamianes. Qui protagonista è la vegetazione: un paradiso di mangrovie naturali, da percorrere in kayak lungo torrenti e nei laghi. Il viaggio firmato Kibo, in programma per i mesi da novembre 2025 ad aprile 2026, ha una durata di 14 giorni e 13 notti . [post_title] => Kibo invita a scoprire il meglio delle Filippine con un tour ad hoc [post_date] => 2025-11-06T10:10:58+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762423858000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500944 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Durante il WTM, Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit e Elena Palazzo, assessore al turismo della regione Lazio hanno fatto un quadro della presenza  territorio sulla scena nazionale e internazionale. Specialmente sulla materia dei cammini che negli ultimi tempi hanno assunti contorni di grande interesse, sia sul profilo turistico che su quello dell'esperienza. «La regione Lazio suo cammini sta lavorando benissimo, tanto che è è diventato argomento cardine di tantissimi stranieri, ma anche di italiani - ha affermato Ivana Jelinic -. Naturalmente c'è un cambiamento dei nostri comportamenti che deve essere intercettato per poi trasformarsi in prodotto turistico. Oggi quale è il grande lusso che tutti noi vogliamo a nostra disposizione? Il tempo. Per fare delle esperienze soprattutto autentiche. le persone che vivono nei grandi centri e che sono soggette ad enorme stress quotidiano, quando si riappropriamo del proprio tempo scelgono di riavvicinarsi alla natura, ad abbassare i ritmi, cosa che nella vita di tutti i giorni non riusciamo a fare. Quello che la regione Lazio ha fatto in modo intelligente, è puntare su un tema che è una tendenza, ma anche un'esigenza. Naturalmente il compito della politica e delle istituzioni è quella du tracciare un quadro, ma poi ci vogliono i professionisti del turismo che mettono in pratica le idee. Quindi dobbiamo dare sempre il massimo supporto ai professionisti del turismo affinché possano lavorare liberamente». «La r4egioen Lazio può essere definita la regione per eccellenza dei cammini. Due mila chilometri di cammini, penso alla via Francigena, a quella di San Francesco, di San benedetto - ha raccontato Elena palazzo -. Noi abbiamo un patrimonio immenso sul quale stiamo cercando di puntare una forte attenzione, e lo facciamo anche attraverso i concetti di turismo lento e quindi di turismo esperenziale. Stiamo cercando di investire sull'accoglienza diffusa. Come siamo partiti? Dal 2024 al 2025 siamo partiti investendo quasi 2 milioni di euro per mettere in sicurezza questi cammini. Abbiamo fatto un lavoro sulla segnaletica, dando inoltre la possibilità alle imprese che si trovano sui cammini di farsi conoscere le loro realtà. Il lavoro della regione è quello di creare una connessione fra tutte le potenzialità del Lazio. Dal mare alle città d'arte, dalla cultura al turismo storico. Per il 2026 abbiamo investito 1 milione di euro sul settore Sport e Salute. Che naturalmente possiamo legare ai cammini che sono itinerari per il turismo salutare, ma anche luoghi dove fare sport all'aria aperta. Si tratta quindi di un collegamento fondamentale per unire i vari cluster.   [post_title] => Il Lazio al WTM promuove i cammini, ma anche lo sport e il turismo lento [post_date] => 2025-11-05T11:41:33+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762342893000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500930 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_500931" align="alignleft" width="300"] Simona Meloni, Giorgo Mencaroni e Federico Quaranta[/caption] L’Umbria si prepara alle celebrazioni dell’800° anniversario di San Francesco, nel 2026, raccontando sé stessa attraverso un mosaico di territori, ruralità, spiritualità, cultura e innovazione. Una regione dalle mille sfumature, dove paesaggi olivati, borghi antichi, cucina contadina, arte contemporanea e luoghi simbolici – come la Basilica di San Benedetto, riaperta al culto dopo il sisma di nove anni fa – compongono un’identità condivisa. I suoi cinque GAL valorizzano le peculiarità locali con progetti che vanno oltre la promozione turistica. Il Gal Alta Umbria, con Città di Castello e Gubbio, unisce natura, arte e spiritualità: il Monte Cucco dove è stato inaugurato il nuovo Osservatorio Astronomico della Pezza (tre cupole osservative, un planetario e percorsi sensoriali accessibili), coniuga ricerca scientifica, inclusione e attività outdoor e alla scoperta dei sapori tradizionali, dal tartufo al Friccò. L’acqua e la pietra sono il mood del GAL Trasimeno-Orvietano che, tra il lago e la rupe di Orvieto, tramandano antiche tradizioni di pesca e della cucina locale, come il Tegamaccio, insieme a produzioni vitivinicole di eccellenza. Il GAL Valle Umbra e Sibillini, con Spoleto, Montefalco e Trevi, rappresenta il cuore agricolo e spirituale dell’Umbria, patria del Sagrantino e dell’olio extravergine, ma anche della Fiorita di Castelluccio e del Sedano Nero di Trevi, presidio Slow Food, che incarnano la biodiversità agricola della valle. Il Tevere, emblema del GAL Media Valle del Tevere valorizza il territorio che da Deruta a Torgiano unisce tradizione ceramica, cultura enologica e i diletti di una tavola che rimandano alle feste contadine di un tempo. Le acque delle Cascate delle Marmore e il del lago di Piediluco sono il simbolo del GAL Ternano, elementi che connotano un paesaggio dialoga con la storia e il futuro: ad Amelia e Narni sono in corso interventi per potenziare il turismo sostenibile. Entro fine anno, a Narni saranno inaugurate due nuove aree camper lungo le Gole del Nera, con 38 piazzole, colonnine elettriche e percorsi accessibili. Sempre a Narni, la Rocca Albornoz ospita fino al 1° marzo 2026 la nuova edizione di ARTE al CUBO 2007/2011 & 2025, un “cantiere di arti urbane” che mette in dialogo opere storiche e lavori di giovani artisti under 33 del collettivo Arnia33. Tra le installazioni più attese, Nera di Maria Sky, pensata per interagire con gli spazi del castello trecentesco. F.D.L [post_title] => Umbria, tra ruralità, cultura e innovazione in vista dell’800° anniversario di San Francesco [post_date] => 2025-11-05T10:37:49+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762339069000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "il capodanno di kel 12 nella natura selvaggia di cile e argentina" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":52,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1160,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501131","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Le terme italiane cambiano pelle a Fiuggi e la cittadina, il cui ecosistema termale è stato scientificamente certificato, si propone come prima destinazione slow. Non più semplici luoghi di cura, ma autentici laboratori di salute rigenerativa, prevenzione e “longevità sana”, capaci di trainare innovazione e sviluppo economico. È la visione emersa dal convegno “Dalla ricerca del benessere alla scoperta della salute”, che ha riunito all’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi, professionisti del settore, operatori turistici e amministratori.\r\n\r\nPromosso dall'Associazione ProFiuggi, che riunisce oltre 60 operatori della filiera turistica locale, l'evento ha segnato l'avvio di un percorso strategico di confronto permanente sul futuro del settore. Il termalismo in Italia rappresenta una delle più antiche forme di medicina naturale, con 317 stabilimenti attivi e una quota del 15,9% del mercato termale europeo (dati Federterme 2024).\r\n\r\n«Vogliamo puntare su un appuntamento annuale sul termalismo e un punto di partenza per un percorso di confronto stabile tra gli attori del territorio – spiega Antonio Russo, presidente di ProFiuggi - Nel 2026 il progetto proseguirà con tre cluster tematici dedicati a outdoor, enogastronomia e cultura, per rafforzare la collaborazione tra imprese, territorio e comunità».\r\n\r\nQuattro i pilastri emersi: la salute intesa come prevenzione, per una \"longevità sana\", in cui l'individuo diventa protagonista del proprio star bene; il valore della cura idropinica e l'ecosistema termale certificato di Fiuggi come modello scientifico; il ruolo della natura intesa come biofilia, il bisogno innato di connessione con l’ambiente naturale; una nuova visione del turismo, da soggetto estrattore di valore a soggetto generatore di valore.\r\n\r\nA livello istituzionale, Aurelio Crudeli, direttore generale Federterme, ha presentato la piattaforma europea Italcares, co-finanziata dal Ministero del Turismo, che si conferma come la prima infrastruttura digitale che valorizza la salute italiana. Nata dall’esigenza di creare flussi di “turisti della salute”, punta a renderla “un asset strategico del ‘made in Italy’, posizionando l'Italia come destinazione leader europea della longevità attiva”.\r\n\r\nLa piattaforma, operativa dal 2024, mette a sistema oltre 100 strutture termali e sanitarie d’eccellenza, con circa 300 specialità cliniche e programmi di prevenzione e longevità, connesse al Tourism Digital Hub e al progetto Italian Golden Age, che promuove soggiorni di lungo periodo per senior internazionali nei borghi termali italiani.\r\n\r\nSul fronte del turismo rigenerativo Virgilio Gay, direttore Simtur (Associazione nazionale dei professionisti del turismo rigenerativo), ha lanciato un invito ad agire chiaro: \"Fiuggi si può riposizionare in termini di benessere ma è necessaria una coerenza: la comunità si riconosce in questo benessere? Serve una cabina di regia pubblico-privato, per proporre Fiuggi come prima destinazione slow certificata, che vada contro la velocità del Novecento e la voracità del consumismo. Il turismo deve passare da soggetto estrattore di valore a soggetto di creazione di valore».\r\n\r\n«Da Fiuggi vogliamo ispirare il termalismo italiano: questi luoghi possono rilanciare l'economia facendo sistema tra terme, strutture ricettive e territorio\" conclude Paola Rizzitelli, Wellness Economy Strategist - La volontà di essere sistema e condividere un obiettivo comune: questo per diventare laboratorio, altrimenti si rimane in una condizione di sopravvivenza, senza agire».\r\n\r\nL'incontro è stato ospitato dall'Ambasciatori Place Hotel, tra i soci fondatori di ProFiuggi.\r\n\r\n ","post_title":"Fiuggi, obiettivo rilanciare l'economia facendo sistema tra terme, strutture ricettive e territorio","post_date":"2025-11-10T10:20:59+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1762770059000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501066","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Nuova Caledonia è una terra dalla bellezza selvaggia e incontaminata, un’isola del Pacifico del Sud – si trova tra le Isole Fiji e l’Australia - con un'incredibile diversità di paesaggi, cultura e natura. Era parte del supercontinente di Gondwana e flora e fauna si sono evolute in condizioni di isolamento quando l’isola maggiore Grande Terre si staccò dal continente 80milioni di anni fa: per questo in Nuova Caledonia si possono ammirare specie animali e vegetali davvero uniche.\r\n\r\nL’arcipelago si estende per 18.575km2 ed è abitato da circa 265mila persone; il clima è tropicale con umidità e temperature fino ai 30 gradi da novembre a marzo, seguite da una stagione più secca da giugno ad agosto, quando le temperature scendono a 20°. «Dopo un periodo di tensioni politiche, la situazione è tornata tranquilla e sicura, ideale per viaggiare. - spiega Hélène Bertheau, marketing director di Nouvelle Calédonie Tourisme - È in corso una ripresa positiva del turismo. \r\n\r\nI risultati sono già visibili: negli ultimi mesi abbiamo recuperato più del 60% del traffico dall’Europa e stiamo facendo un importante lavoro per rilanciare la destinazione. In passato i turisti erano circa 200mila all’anno». Il workshop French Overseas Destinations di Atout France, che si è tenuto a Parigi, è stato l’occasione per raccontare le tante sfaccettature di una terra che si è riaperta al turismo con entusiasmo e attenzione e vuole raccontare la sua unicità.\r\n\r\n«Abbiamo la più grande laguna al mondo, che si estende per 24mila km2 ed è un sito dell’Unesco. - prosegue Bertheau - Nel nord dell’isola maggiore, la Grande Terre, ci si può invece immergere nell’universo dei cowboy, fatto di pianure sconfinate e dove vivere avventura uniche. I più sportivi potranno esplorare la grotta d’Oumagne. Nella zona orientale di Grande Terre si può poi incontrare la tribù Kanak per vivere esperienze autentiche e tradizionali scoprendo la gastronomia locale e trascorrendo una notte in una casa tipica della Nuova Caledonia. Emozionante anche la possibilità di ammirare il famoso cuore di Voh - una radura scavata tra le mangrovie, che è il logo della Nuova Caledonia - o visitare la capitale Nouméa, un centro cosmopolita ricco di atmosfere francesi, un pezzetto di Francia nel mezzo dell’Oceano Pacifico.\r\n\r\nDi fronte alla costa orientale si trovano anche le Isole della Lealtà con le loro spiagge bianche e le acque cristalline. È un piccolo paradiso e si è soli sulla spiaggia, perché in Nuova Caledonia ci sono meno di 14 abitanti per km2. Un isolamento che è il vero lusso della destinazione! Riguardo l’accoglienza sono disponibili strutture a 3, 4 e 5*. - conclude Bertheau -.\r\n\r\nIl volo per raggiungere la destinazione dura 24 ore. Siamo serviti da Aircalin, la nostra compagnia di bandiera, da Air France con 3 voli a settimana da Parigi Charles-de-Gaulle - con scalo a Singapore o Bangkok - e da Air New Zealand, che opera voli da: Australia, Singapore, Bangkok e da altre destinazioni del Pacifico del Sud. In media i viaggiatori si fermano 21 notti. Il turismo è uno dei principali pilastri dell’economia della Nuova Caledonia: per questo facciamo una grande promozione in Europa, in Francia e nei nostri mercati strategici e ci rivolgiamo anche agli italiani, dicendogli che possono tornare a visitarci, perché oggi il paese è sicuro: vi aspettiamo e la Nuova Caledonia saprà conquistarvi!».\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n \r\n\r\n[gallery ids=\"501080,501074,501070\"]","post_title":"Nuova Caledonia: l’Outremer Francese offre incanto e il lusso dell’isolamento","post_date":"2025-11-07T13:02:55+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1762520575000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501092","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_501093\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Grand hotel Sharm[/caption]\r\nMar Rosso al centro dell'offerta che Eti Viaggi - Express Travel International  riserva alle festività natalizie.  La destinazione prescelta è Sharm el Sheikh, con voli diretti da Verona e Bari.\r\nLe strutture proposte sono The Grand Hotel Sharm El Sheikh 5 stelle e Sharm Plaza Hotel 4 stelle.\r\nLe partenze per il Natale sono programmate il 20 dicembre da Verona e da Bari, con possibilità di pernottare nelle due strutture segnalate a quote particolarmente competitive..\r\n\r\nMedesimo discorso per la partenza del 27 dicembre, ideale per chi vuole festeggiare il Capodanno al caldo.\r\nTutti i pacchetti includono volo charter diretto, trasferimenti aeroporto–hotel, sistemazione in camera doppia standard, trattamento all inclusive, bagaglio a mano e da stiva e assistenza in lingua italiana in loco.\r\n","post_title":"Eti Viaggi: Capodanno sul Mar Rosso a quote competitive","post_date":"2025-11-07T12:58:07+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1762520287000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501082","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"In Toscana esiste una materia che ha saputo attraversare secoli e linguaggi, trasformandosi da strumento di fede a oggetto d’arte, da mezzo di conoscenza scientifica a simbolo di luce e rinascita. È la cera.  E subito diventa protagonista anche di una mostra, a dicembre, alla Galleria degli Uffizi  dal titolo “Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee”, dedicata all’arte ceroplastica fiorentina tra Cinquecento e Seicento.\r\n\r\nProprio a Firenze, pochi passi oltre gli Uffizi, c’è un luogo che sembra nato per proseguire quel racconto: La Specola, il più antico museo scientifico d’Europa.\r\n\r\nMa Firenze è anche la città dove la cera diventa il primo passo verso l’eternità del bronzo. Al Museo Nazionale del Bargello, nelle sale dedicate alla scultura barocca, i modelli in cera di Benvenuto Cellini, Alessandro Algardi e Massimiliano Soldani Benzi raccontano la fase segreta della creazione: quando l’artista studia la forma e la luce prima di affidare tutto al fuoco della fusione.\r\n\r\nAnche più a sud, la cera diventa linguaggio di scienza. A Siena, nel Museo Anatomico Leonetto Comparini, si scopre una collezione che testimonia la passione per la conoscenza e l’osservazione.\r\n\r\nAnche a Pisa, tra le aule storiche dell’Università, la cera continua a essere una chiave di lettura del mondo. Nel Museo di Anatomia Umana Filippo Civinini, i modelli anatomici e i preparati didattici tracciano la genealogia della medicina moderna, mentre nella vicina Certosa di Calci, il Museo di Storia Naturale raccoglie secoli di ricerca sulla vita e sulla materia, dalle cere agli animali imbalsamati, dai minerali alle collezioni zoologiche.\r\n\r\nE quando la cera lascia il laboratorio per entrare nella fonderia, la scena si sposta in Versilia. A Pietrasanta, la “Piccola Atene”, la fusione a cera persa è una tradizione viva, ereditata dai maestri del Rinascimento e reinventata dagli scultori contemporanei.\r\n\r\nEppure, la cera è anche natura. È miele, alveare, luce. La Toscana la custodisce nei suoi paesaggi rurali, nei conventi e nelle campagne. A San Rossore, l’Università di Pisa ha creato il centro EMBRACE, dedicato alla biodiversità e alla tutela delle api, creature che trasformano il paesaggio e danno origine a quella stessa cera che un tempo modellava santi e anatomie. A Carrara, città di marmo e di creatività, l’eco-murale “Impollinemesi” unisce arte contemporanea e sensibilità ambientale, celebrando le api come simbolo di equilibrio naturale e rinascita. In Lunigiana il miele è una vera eccellenza: il Miele della Lunigiana DOP racconta un territorio dove le api trasformano erbe e fiori selvatici in un prodotto unico, oggi usato anche in cucina insieme al polline come ingrediente nutriente e profumato\r\n\r\n.\r\n ","post_title":"Toscana, la cera protagonista di mostre tra gli Uffizi, Siena, Pisa e Carrara","post_date":"2025-11-07T12:40:11+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1762519211000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501047","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’Adsp (Autorità di sistema portuale del mar Ligure Orientale\r\nporti della Spezia e Carrara) ha approvato il bilancio di previsione 2026 e la programmazione triennale.\r\n\r\nIl documento contabile conferma la resilienza dell’ AdSP, con una buona tenuta dei   traffici  ed una ulteriore spinta nella realizzazione di  infrastrutture essenziali, grazie anche alla buona capacità di autofinanziamento dell’ente .\r\n\r\nIl bilancio, stima in maniera prudenziale entrate correnti superiori ai 34 milioni di euro (oltre 20 milioni riferiti ai diritti portuali e 11 milioni ai canoni derivanti dalle concessioni demaniali) a fronte di spese della stessa natura per circa 21 milioni di euro, con un avanzo corrente di circa  13 milioni di euro.\r\n\r\nGrazie a questo positivo risultato di bilancio, sarà possibile avviare rilevanti operazioni di prestito, allo scopo di assicurare la copertura finanziaria per procedere con i grandi investimenti infrastrutturali previsti dall’ente nel 2026 e che ammontano, nel complesso, a circa 127 milioni di euro, di cui 52 a carico dei privati.\r\n\r\nTra gli interventi più significativi spiccano la realizzazione del dragaggio del terzo bacino nel porto della Spezia e del canale di accesso nel porto di Marina di Carrara, la realizzazione del ponte mobile in località Pagliari e gli altri interventi infrastrutturali mirati sia ad incrementare  l’efficienza degli scali di competenza, sia ad armonizzare il rapporto tra le attività portuali, ambiente e tessuto cittadino, quali la fascia di rispetto. Oltre a ciò, l’attività dell’ente si concretizzerà nel portare avanti importanti interventi già avviati, in primis l’elettrificazione del porto e il nuovo molo crociere.\r\n\r\n ","post_title":"Porti La Spezia e Marina di Carrara, la programmazione prosegue con l’elettrificazione del porto e il nuovo molo crociere","post_date":"2025-11-07T12:02:04+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1762516924000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500988","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Palladium Hotel Group viaggia in positivo. La catena alberghiera chiude l'estate con un aumento di oltre il 6% del RevPar rispetto all’anno precedente per gli hotel gestiti dal brand in Europa.\r\nL’analisi della distribuzione delle nazionalità degli ospiti mostra una composizione strategica dei mercati di riferimento nelle destinazioni europee: Il Regno Unito rimane il principale mercato di provenienza per un altro anno. Seguono gli Stati Uniti, che si consolidano come secondo mercato più importante, dopo una crescita costante negli ultimi tre anni. Al terzo posto si trova la Spagna, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. A seguire Italia, Germania, Paesi Bassi e Francia.\r\nPalladium Hotel Group prevede di chiudere l’ultimo trimestre del 2025 in America con un aumento del 6% del RevPar rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in destinazioni quali Messico, Repubblica Dominicana, Brasile e Giamaica. Gli Stati Uniti si confermano come primo mercato di riferimento, seguiti da Canada, Argentina, Messico e Regno Unito.\r\n\r\nLe previsioni sul 2026\r\nLe previsioni per il primo trimestre del 2026 sono incoraggianti e indicano il proseguimento della crescita, con un trend positivo degli Stati Uniti verso le destinazioni in cui Palladium Hotel Group opera. Secondo i dati attuali, la average daily rate risulta superiore del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Abbiamo chiuso la stagione estiva con un aumento del 6% del RevParin Europa rispetto all’anno precedente. Questa crescita riflette una strategia orientata non solo alla redditività, ma anche al rafforzamento della nostra proposta di valore. Il nostro obiettivo va oltre l’occupazione: puntiamo ad aumentare il ricavo totale attraverso leve chiave come gastronomia, intrattenimento e benessere. Continuiamo a impegnarci per offrire una proposta di alta qualità che valorizzi l’esperienza dei nostri ospiti e consolidi la nostra posizione nel mercato europeo» afferma Jesús Sobrino, ceo di Palladium Hotel Group.\r\nLa stagione 2025 si è presentata come un anno di consolidamento per Palladium Hotel Group, segnato dal lancio di progetti chiave, dall’espansione e dal riposizionamento strategico dei suoi servizi. Uno dei pilastri di questa strategia è stata la tanto attesa apertura di The Unexpected Ibiza Hotel, un concetto di lusso esperienziale unico. L’hotel ha inoltre integrato l’essenza culinaria del celebre brand Hell’s Kitchen dello chef Gordon Ramsay, aggiungendo un tocco distintivo, innovativo ed esperienziale.\r\n\r\nInoltre, quest’anno il gruppo ha introdotto Grand Palladium Select Palace Ibiza all’interno di Grand Palladium Select Collection. Questo nuovo concept rafforza l’impegno del brand nel valorizzare la sua proposta in destinazioni iconiche come Costa Mujeres in Messico e, prossimamente, Punta Cana in Repubblica Dominicana.\r\nIl riposizionamento di Playa d’en Bossa di Ibiza, al quale Palladium Hotel Group mira a dare il carattere di una destinazione di lusso pionieristica sull’isola, compie un ulteriore passo avanti con l’arrivo di The Site Hotel Ibiza e di Ibiza Gallery, che offriranno rispettivamente un rinnovato concetto di ospitalità lusso altamente personalizzabile e uno spazio dedicato allo shopping e all’intrattenimento di alto livello.\r\nIl gruppo ha inoltre avviato la trasformazione di Palladium Hotel Palmyra, che diventerà il primo del brand Only Yoy Hotel situato in una destinazione di vacanza. Anche Barcellona sarà un punto di crescita strategica con la ristrutturazione dell’attuale 45 Times Hotel Barcelona, che entrerà a far parte di Bless Collection Hotels nel 2026.","post_title":"Palladium Hotel, cresce il RevPar: estate in Europa a +6%","post_date":"2025-11-06T10:43:48+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1762425828000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500985","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_500986\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] El Nido[/caption]\r\n\r\nLe Filippine rappresentano un'ottima occasione di viaggio per chi vuole abbinare la natura alle esperienze. Kibo invita a scoprirle con un viaggio  che fa due tappe a Manila, due notti all’arrivo e una prima della partenza: una metropoli davvero straordinaria, nota come la Perla d’Oriente.\r\nLe altre tappe\r\nLa seconda tappa del viaggio – che si raggiunge in aereo e dove si soggiorna per cinque notti – è El Nido, sull’isola di Palawan. In questo caso è evidente come ci si trovi in un vero e proprio paradiso naturale. El Nido è attualmente classificato al quarto posto assoluto nella lista delle \"20 spiagge più belle del mondo\" stilata da Condé Nast Traveller, mentre la Cnn l'ha definita “la migliore spiaggia e destinazione dell'isola nelle Filippine per il suo straordinario splendore naturale e ecosistema”.\r\n\r\nNational Geographic Traveller, ha scelto Palawan come una delle migliori destinazioni di viaggio al mondo, e in particolare, ha raccomandato El Nido e le isole Calamianes. I viaggiatori scendono al resort The Funny Lion,  adagiato sulla baia, per giornate di relax e avventura tra spiagge e scogliere.\r\n\r\nTerza tappa del viaggio è Coron – che si raggiunge sempre in aereo e dove ci si ferma per cinque notti -, isola situata più a nord proprio nell'arcipelago delle Calamianes. Qui protagonista è la vegetazione: un paradiso di mangrovie naturali, da percorrere in kayak lungo torrenti e nei laghi.\r\n\r\nIl viaggio firmato Kibo, in programma per i mesi da novembre 2025 ad aprile 2026, ha una durata di 14 giorni e 13 notti .","post_title":"Kibo invita a scoprire il meglio delle Filippine con un tour ad hoc","post_date":"2025-11-06T10:10:58+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1762423858000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500944","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Durante il WTM, Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit e Elena Palazzo, assessore al turismo della regione Lazio hanno fatto un quadro della presenza  territorio sulla scena nazionale e internazionale. Specialmente sulla materia dei cammini che negli ultimi tempi hanno assunti contorni di grande interesse, sia sul profilo turistico che su quello dell'esperienza.\r\n\r\n«La regione Lazio suo cammini sta lavorando benissimo, tanto che è è diventato argomento cardine di tantissimi stranieri, ma anche di italiani - ha affermato Ivana Jelinic -. Naturalmente c'è un cambiamento dei nostri comportamenti che deve essere intercettato per poi trasformarsi in prodotto turistico. Oggi quale è il grande lusso che tutti noi vogliamo a nostra disposizione? Il tempo. Per fare delle esperienze soprattutto autentiche. le persone che vivono nei grandi centri e che sono soggette ad enorme stress quotidiano, quando si riappropriamo del proprio tempo scelgono di riavvicinarsi alla natura, ad abbassare i ritmi, cosa che nella vita di tutti i giorni non riusciamo a fare. Quello che la regione Lazio ha fatto in modo intelligente, è puntare su un tema che è una tendenza, ma anche un'esigenza. Naturalmente il compito della politica e delle istituzioni è quella du tracciare un quadro, ma poi ci vogliono i professionisti del turismo che mettono in pratica le idee. Quindi dobbiamo dare sempre il massimo supporto ai professionisti del turismo affinché possano lavorare liberamente».\r\n\r\n«La r4egioen Lazio può essere definita la regione per eccellenza dei cammini. Due mila chilometri di cammini, penso alla via Francigena, a quella di San Francesco, di San benedetto - ha raccontato Elena palazzo -. Noi abbiamo un patrimonio immenso sul quale stiamo cercando di puntare una forte attenzione, e lo facciamo anche attraverso i concetti di turismo lento e quindi di turismo esperenziale. Stiamo cercando di investire sull'accoglienza diffusa. Come siamo partiti? Dal 2024 al 2025 siamo partiti investendo quasi 2 milioni di euro per mettere in sicurezza questi cammini. Abbiamo fatto un lavoro sulla segnaletica, dando inoltre la possibilità alle imprese che si trovano sui cammini di farsi conoscere le loro realtà. Il lavoro della regione è quello di creare una connessione fra tutte le potenzialità del Lazio. Dal mare alle città d'arte, dalla cultura al turismo storico. Per il 2026 abbiamo investito 1 milione di euro sul settore Sport e Salute. Che naturalmente possiamo legare ai cammini che sono itinerari per il turismo salutare, ma anche luoghi dove fare sport all'aria aperta. Si tratta quindi di un collegamento fondamentale per unire i vari cluster.\r\n\r\n ","post_title":"Il Lazio al WTM promuove i cammini, ma anche lo sport e il turismo lento","post_date":"2025-11-05T11:41:33+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1762342893000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500930","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_500931\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Simona Meloni, Giorgo Mencaroni e Federico Quaranta[/caption]\r\n\r\nL’Umbria si prepara alle celebrazioni dell’800° anniversario di San Francesco, nel 2026, raccontando sé stessa attraverso un mosaico di territori, ruralità, spiritualità, cultura e innovazione.\r\n\r\nUna regione dalle mille sfumature, dove paesaggi olivati, borghi antichi, cucina contadina, arte contemporanea e luoghi simbolici – come la Basilica di San Benedetto, riaperta al culto dopo il sisma di nove anni fa – compongono un’identità condivisa. I suoi cinque GAL valorizzano le peculiarità locali con progetti che vanno oltre la promozione turistica.\r\n\r\nIl Gal Alta Umbria, con Città di Castello e Gubbio, unisce natura, arte e spiritualità: il Monte Cucco dove è stato inaugurato il nuovo Osservatorio Astronomico della Pezza (tre cupole osservative, un planetario e percorsi sensoriali accessibili), coniuga ricerca scientifica, inclusione e attività outdoor e alla scoperta dei sapori tradizionali, dal tartufo al Friccò.\r\n\r\nL’acqua e la pietra sono il mood del GAL Trasimeno-Orvietano che, tra il lago e la rupe di Orvieto, tramandano antiche tradizioni di pesca e della cucina locale, come il Tegamaccio, insieme a produzioni vitivinicole di eccellenza. Il GAL Valle Umbra e Sibillini, con Spoleto, Montefalco e Trevi, rappresenta il cuore agricolo e spirituale dell’Umbria, patria del Sagrantino e dell’olio extravergine, ma anche della Fiorita di Castelluccio e del Sedano Nero di Trevi, presidio Slow Food, che incarnano la biodiversità agricola della valle. Il Tevere, emblema del GAL Media Valle del Tevere valorizza il territorio che da Deruta a Torgiano unisce tradizione ceramica, cultura enologica e i diletti di una tavola che rimandano alle feste contadine di un tempo.\r\n\r\nLe acque delle Cascate delle Marmore e il del lago di Piediluco sono il simbolo del GAL Ternano, elementi che connotano un paesaggio dialoga con la storia e il futuro: ad Amelia e Narni sono in corso interventi per potenziare il turismo sostenibile. Entro fine anno, a Narni saranno inaugurate due nuove aree camper lungo le Gole del Nera, con 38 piazzole, colonnine elettriche e percorsi accessibili. Sempre a Narni, la Rocca Albornoz ospita fino al 1° marzo 2026 la nuova edizione di ARTE al CUBO 2007/2011 & 2025, un “cantiere di arti urbane” che mette in dialogo opere storiche e lavori di giovani artisti under 33 del collettivo Arnia33. Tra le installazioni più attese, Nera di Maria Sky, pensata per interagire con gli spazi del castello trecentesco.\r\n\r\nF.D.L","post_title":"Umbria, tra ruralità, cultura e innovazione in vista dell’800° anniversario di San Francesco","post_date":"2025-11-05T10:37:49+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1762339069000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti