9 novembre 2021 15:14

Richard Fain
Trentatré anni dopo la sua nomina a ceo, Richard Fain lascia il ruolo di amministratore delegato del gruppo Royal Caribbean. Lo ha annunciato questa mattina la stessa compagnia, sottolineando come la decisione diventerà effettiva a partire dal prossimo 3 gennaio. L’attuale chief financial officer, Jason Liberty, succederà a Fain nella carica di ceo ed entrerà a far parte del consiglio di amministrazione del gruppo, in cui continuerà a sedere anche lo stesso Fain, che conserverà pure il titolo di presidente.
Terzo ceo più longevo tra le aziende comprese nell’elemco S&P 500, Fain è diventato a.d. di Royal Caribbean nel 1988. Sotto la sua guida la compagnia ha assistito alla crescita di tutti i suoi brand, anche grazie all’introduzione di nuove classi di navi come la Sovereign, la Voyager, la Oasis, per quanto riguarda il marchio omonimo, nonché la Solstice e la Edge per Celebrity Cruises.

Jason Liberty
“Non ci sono parole per esprimere la mia ammirazione e il mio apprezzamento per le persone del gruppo Royal Caribbean – ha dichiarato Fain -. Sono stati loro i driver del nostro successo. Considerate le previsioni positive per il nostro business, questo è il momento giusto per farsi da parte e lasciare che Jason prenda il mio posto”.
Liberty è in Royal dal 2005, azienda per cui ha ricoperto una serie di ruoli differenti in campo finanziario e operativo. Da otto anni è cfo della compagnia, avendo tra l’altro contribuito all’acquisizione di Silversea Cruises nell’estate del 2020, nonché alla definizione delle joint venture con Tui Cruises e Hapag Lloyd. Naftali Holz, ora senior vice president of finance del gruppo, sostituirà Liberty come chief financial officer.
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[post_content] => In Toscana esiste una materia che ha saputo attraversare secoli e linguaggi, trasformandosi da strumento di fede a oggetto d’arte, da mezzo di conoscenza scientifica a simbolo di luce e rinascita. È la cera. E subito diventa protagonista anche di una mostra, a dicembre, alla Galleria degli Uffizi dal titolo “Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee”, dedicata all’arte ceroplastica fiorentina tra Cinquecento e Seicento.
Proprio a Firenze, pochi passi oltre gli Uffizi, c’è un luogo che sembra nato per proseguire quel racconto: La Specola, il più antico museo scientifico d’Europa.
Ma Firenze è anche la città dove la cera diventa il primo passo verso l’eternità del bronzo. Al Museo Nazionale del Bargello, nelle sale dedicate alla scultura barocca, i modelli in cera di Benvenuto Cellini, Alessandro Algardi e Massimiliano Soldani Benzi raccontano la fase segreta della creazione: quando l’artista studia la forma e la luce prima di affidare tutto al fuoco della fusione.
Anche più a sud, la cera diventa linguaggio di scienza. A Siena, nel Museo Anatomico Leonetto Comparini, si scopre una collezione che testimonia la passione per la conoscenza e l’osservazione.
Anche a Pisa, tra le aule storiche dell’Università, la cera continua a essere una chiave di lettura del mondo. Nel Museo di Anatomia Umana Filippo Civinini, i modelli anatomici e i preparati didattici tracciano la genealogia della medicina moderna, mentre nella vicina Certosa di Calci, il Museo di Storia Naturale raccoglie secoli di ricerca sulla vita e sulla materia, dalle cere agli animali imbalsamati, dai minerali alle collezioni zoologiche.
E quando la cera lascia il laboratorio per entrare nella fonderia, la scena si sposta in Versilia. A Pietrasanta, la “Piccola Atene”, la fusione a cera persa è una tradizione viva, ereditata dai maestri del Rinascimento e reinventata dagli scultori contemporanei.
Eppure, la cera è anche natura. È miele, alveare, luce. La Toscana la custodisce nei suoi paesaggi rurali, nei conventi e nelle campagne. A San Rossore, l’Università di Pisa ha creato il centro EMBRACE, dedicato alla biodiversità e alla tutela delle api, creature che trasformano il paesaggio e danno origine a quella stessa cera che un tempo modellava santi e anatomie. A Carrara, città di marmo e di creatività, l’eco-murale “Impollinemesi” unisce arte contemporanea e sensibilità ambientale, celebrando le api come simbolo di equilibrio naturale e rinascita. In Lunigiana il miele è una vera eccellenza: il Miele della Lunigiana DOP racconta un territorio dove le api trasformano erbe e fiori selvatici in un prodotto unico, oggi usato anche in cucina insieme al polline come ingrediente nutriente e profumato
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«Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vera corsa all'investimento sul nostro territorio da parte di grandi gruppi internazionali, family office e fondi che cercano soluzioni residenziali ma anche strutture complesse come hotel, dimore storiche e palazzi - spiega Claudio Citzia, fondatore della piattaforma Luxforsale, che ha realizzato l'Osservatorio 2025 sui trend del segmento lusso -. Oggi si guarda non solo alle classiche città del lusso come Milano, Firenze, Roma o Venezia, ma anche a location emergenti: Liguria, Sicilia, Puglia, Marche e Veneto sono luoghi che registrano flussi crescenti di visitatori e acquirenti».
Su Luxforsale la quota di utenti stranieri è cresciuta in modo significativo: oggi quasi il 48% dei visitatori proviene da Paesi internazionali, da mercati consolidati e, sempre più spesso, da Paesi emergenti nel luxury real estate come Indonesia (12,36%), Turchia (3,92%), Pakistan (2,74%), Ucraina (2,25%) e Kuwait (1,38%).
Emerge in modo netto il fenomeno dello short rent di lusso che oggi non costituisce più una semplice alternativa all'hotellerie, ma si evolve in strategia di investimento.
Le più richieste
A livello numerico la Lombardia e la Toscana si confermano le regioni con il maggior numero di immobili di lusso: la prima con 1.036 immobili e la seconda con 963 immobili. Segue la Liguria con ben 519 residenze di pregio. Tra le città più rappresentate, figurano Milano (185 immobili), Roma (146), Firenze (81) e Verona (28). In Emilia Romagna, Ravenna con 25 immobili prende il posto di Bologna. In Lombardia è interessante anche la presenza di Monza con 85 proprietà.
A fianco delle grandi capitali storiche, si osservano veri e propri exploit regionali. La Toscana resta un riferimento indiscusso, con il primato per numero di immobili sopra i 10 milioni di euro e una domanda diversificata fra dimore storiche, ville e appartamenti di lusso. La Sicilia si distingue sia per il mercato delle ville in zone di pregio (a Palermo e Taormina gli immobili più richiesti tra gli acquirenti), sia per località montane come Randazzo. La Liguria, trainata da mete litoranee quali Alassio e Sanremo, si posiziona tra le regioni più richieste e dinamiche. Lombardia e Veneto registrano una crescita solida delle transazioni luxury e una valorizzazione record dei prezzi medi regionali.
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[post_content] => Qatar Airways ha deciso di porre fine alla sua partecipazione in Cathay Pacific. La compagnia aerea del Qatar venderà la sua quota del 9,6% per 778 milioni di euro (896 milioni di dollari), in una transazione che segna la fine di un rapporto azionario durato otto anni. Cathay riacquisterà le azioni a 1,40 dollari per azione, in una transazione che richiede ancora l'approvazione dei suoi azionisti indipendenti.
L'uscita di Qatar Airways segna la fine di un capitolo iniziato nel 2017, quando la compagnia acquisì la quota per 662 milioni di dollari, diventando il terzo maggiore azionista e la prima compagnia aerea mediorientale a investire in una società dell'Asia orientale.
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Con il riacquisto, Cathay Pacific rafforza la sua struttura azionaria. Swire Pacific aumenterà la sua partecipazione al 47,7%, mentre Air China aumenterà la sua quota al 37,8%. Il suo presidente, Patrick Healy, ha dichiarato che l'operazione riflette la fiducia dell'azienda nel suo futuro, evidenziando il piano di investimenti da 12,9 miliardi di dollari volto ad ampliare la flotta e modernizzare le lounge nei prossimi sette anni.
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[post_content] => Virgin Atlantic , la compagnia aerea fondata da Richard Branson, annuncia il lancio di un volo giornaliero tra l'aeroporto di Londra Heathrow e l'aeroporto internazionale di Incheon a Seul.
Questa nuova rotta sarà inaugurata il 29 marzo 2026 e sarà operata con un Boeing 787-9 Dreamliner. Questo nuovo servizio fa parte della strategia di espansione verso est di Virgin Atlantic, che si basa in particolare sulla collaborazione strategica con Korean Air e altri membri dell'alleanza SkyTeam . Questa alleanza consente a Virgin Atlantic di offrire ai suoi passeggeri collegamenti senza interruzioni verso oltre 15 città della Corea del Sud , nonché verso destinazioni chiave in Giappone (Tokyo, Osaka), Australia , Nuova Zelanda , Sud-est asiatico e oltre.
Una partnership chiave tra Virgin Atlantic e Korean Air è stata rafforzata in seguito alla fusione tra Korean Air e Asiana.
Il lancio di questa rotta è reso possibile da un accordo di concorrenza con le autorità britanniche a seguito della fusione tra Korean Air e Asiana. Per evitare una riduzione della concorrenza tra Regno Unito e Corea del Sud, Korean Air ha ceduto sette coppie di slot settimanali a Heathrow a Virgin Atlantic . Ciò consente a Virgin Atlantic di diventare un nuovo operatore sulla rotta Londra-Seul. Questo posizionamento non solo rafforza la concorrenza su questa destinazione, ma segna anche un passo significativo nello sviluppo della rete asiatica di Virgin Atlantic, che già serve Riyadh, Dubai, le Maldive e diverse città in India. L' accordo di code-sharing con Korean Air semplifica inoltre il viaggio dei passeggeri per i collegamenti intercontinentali.
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[post_content] => Con un totale di 409.754 passeggeri movimentati nei primi dieci mesi del 2025 l'aeroporto di Rimini torna a superare quota 400.000 passeggeri dopo ben 10 anni.
L’ultima anno in cui il ’Fellini’ superò tale cifra fu infatti il 2014 - come ricorda Il Resto del Carlino -: in seguito l’aeroporto, a causa di alti e bassi finanziari, chiuse in anticipo la stagione, riuscendo ad arrivare comunque a 473.103 passeggeri. In un'epoca in cui i voli provenienti dalla Russia portavano a Rimini la maggior parte dei passeggeri.
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Quest'anno la rotta più trafficata è stata quella da Tirana (volo annuale) operata da Wizz Air: 62.945; a seguire Londra, che quest’anno poteva contare sui voli di tre compagnie: Ryanair, British Airways ed easyJet, tutti confermati per il 2026.
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[post_content] => John Simeone è il nuovo executive manager, offshore sales and alliances di Qantas. Simeone - che riporterà al ceo international, Cam Wallace - torna in Australia dopo quasi due anni come ceo di Jetstar Asia e sarà ufficialmente in carica dal prossimo 1° dicembre.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’aviazione globale, il manager possiede una solida competenza commerciale maturata all’interno di Qantas Group. Ha avuto un ruolo chiave nella ripresa delle vendite internazionali di Qantas dopo il Covid e ha ricoperto il ruolo di regional general manager Asia, con sede a Singapore, dal 2019.
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[post_content] => E alla fine è arrivato il giorno dell'apertura ufficiale del Grand Egyptian Museum (Gem): il più grande museo al mondo dedicato all'antico Egitto, dopo decenni di attesa e innumerevoli ritardi, è stato inaugurato il 1° novembre con una cerimonia che ha visto la partecipazione di oltre 60 delegazioni straniere.
Il museo, che attrarrà fino a 5 milioni di visitatori l'anno, rappresenta uno dei punti cardine della strategia del governo per rilanciare il settore turistico, da sempre fonte fondamentale di valuta estera per il Paese.
Situato accanto alle celebri Piramidi di Giza, l’imponente struttura dal costo di un miliardo di dollari è destinata a diventare il più grande museo del mondo dedicato a una singola civiltà, su una superficie complessiva di 470.000 metri quadrati, che ospita oltre 50.000 reperti. Il museo è uno dei mega-progetti promossi dal presidente Abdel-Fattah el-Sissi che, da quando è entrato in carica nel 2014, ha avviato enormi investimenti infrastrutturali con l’obiettivo di rilanciare un’economia indebolita da decenni di stagnazione e dalle turbolenze seguite alla primavera araba del 2011.
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Grande l'attesa per visitare la collezione del re Tutankhamon esposta nella sua interezza - per la prima volta - da quando l'archeologo britannico Howard Carter scoprì la tomba di Tutankhamon nel 1922 nella città meridionale di Luxor. Il vecchio Museo Egizio non aveva spazio sufficiente per esporre tutti i tesori. In un'apposita galleria - che da sola occupa 7.000 metri quadrati - è stato sistemato il corredo aureo della celebre tomba del faraone bambino (1341-1323 a.C.) composto da oltre 5.500 pezzi. Alcuni capolavori sono stati restaurati presso il centro di conservazione del museo, tra cui i tre letti funerari e i sei carri di Tutankhamon, ha detto Jailan Mohamed, capo restauratore del centro di conservazione. Saranno esposti insieme al suo trono d'oro, al suo sarcofago ricoperto d'oro e alla sua maschera funeraria, realizzata in oro, quarzite, lapislazzuli e vetro colorato. La barba della maschera è stata accidentalmente staccata e incollata in fretta con resina epossidica nel 2014, prima che un team di esperti tedeschi ed egiziani la riparasse l'anno successivo.
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[post_content] => Roma ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di BTO 2025 – Be Travel Onlife, il principale osservatorio italiano dedicato al rapporto tra turismo, innovazione e digitale. Presso The Social Hub, cuore pulsante dell’ospitalità contemporanea nella Capitale, si è tenuto l’incontro con la stampa per svelare il programma scientifico della diciassettesima edizione, che tornerà l’11 e 12 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze con un titolo eloquente: Cross-Travel.
Un tema che, come ha spiegato il direttore scientifico Francesco Tapinassi, nasce dall’esigenza di interpretare il nuovo modo di viaggiare, fatto di contaminazioni e libertà di scelta. «BTO non è una fiera ma un laboratorio di idee, un luogo dove il turismo dialoga con l’innovazione» – ha sottolineato Tapinassi – «Cross-Travel racconta un viaggiatore fluido, che non si riconosce più nei modelli tradizionali, capace di passare con naturalezza da un mezzo all’altro, da una piattaforma all’altra. È il riflesso di un mondo connesso ma anche imprevedibile. Il nostro comitato scientifico è una rete di menti e competenze che lavorano insieme, senza ricette magiche, per costruire un pensiero collettivo sul futuro del viaggio».
A ribadire il valore strategico di BTO come piattaforma di conoscenza e crescita è stato Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze, tra i promotori storici della manifestazione. «In diciassette edizioni BTO è diventato un punto di riferimento nazionale per chi opera nel turismo» – ha dichiarato Salvini – «È un’occasione di formazione e confronto per l’intera filiera, dagli albergatori alle agenzie di viaggio, dalla ristorazione alle start-up digitali. Quest’anno cureremo anche un focus dedicato ai mercati centrali, straordinario esempio di come food, architettura e rigenerazione urbana possano fondersi in un’unica esperienza».
Un approccio aperto e dinamico, come ha ricordato Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana: «La forza di BTO è la libertà, grazie al taglio legato alla pubblica amministrazione: ogni anno costruiamo un programma diverso, scegliendo i migliori esperti nazionali e internazionali. È una manifestazione pubblica, ma con lo spirito curioso e indipendente di un think tank. È questo che la rende viva, inclusiva e sempre in evoluzione».
Sul versante tematico, Roberta Milano, coordinatrice del focus Food & Wine, ha messo in luce una delle grandi sfide del turismo italiano: la governance del patrimonio enogastronomico. «L’Italia è riconosciuta nel mondo come patria della cultura gastronomica – ha affermato - ma per trasformare questa reputazione in leadership serve una visione strategica. A BTO parleremo di digitalizzazione, sostenibilità, governance e formazione, per aiutare le imprese a compiere il salto da un’eccellenza diffusa a un sistema competitivo e coordinato».
Il programma
L’11 e 12 novembre oltre 300 speaker in più di 90 appuntamenti dedicati racconteranno i temi che stanno ridisegnando il turismo contemporaneo: AI e nuove competenze, transizione sostenibile, governance dei dati, rigenerazione urbana, enoturismo, accessibilità e felicità al lavoro.
Promosso da Regione Toscana e Camera di commercio di Firenze, e realizzato da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, BTO 2025 conferma il suo ruolo di cerniera tra pubblico e privato, ricerca e impresa, innovazione e ospitalità.
Tra gli ospiti internazionali spiccano Rishad Tobaccowala (stratega ed ex Chief Growth Officer di Publicis Groupe), Jacques Bulchand-Gidumal (presidente di IFITT), Guido Martinetti (fondatore di Grom e Le Marne Relais), Alexander Kjerulf (Woohoo Inc.) e Sandro Formica (Humanistic Management), insieme a manager di Booking.com, Expedia, Trip.com, Ipsos, Visit Malta, Franciacorta e Slow Food.
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I panel sul turismo
Tra gli appuntamenti più attesi anche “The Future is Hybrid”, sull’ospitalità contemporanea tra format, design e comunicazione, con Michael Giuliano di The Social Hub e Giovanni Franceschelli di Rizoma Architetture; “From Aspiration to Action”, dedicato alla sostenibilità autentica con Paloma Zapata e Richard Skinner; e “Come costruire fiducia digitale nell’hospitality”, che affronterà il tema delle truffe e della blockchain con Antonino Polimeni e Alessandro Nucara. Il tema dell’intelligenza artificiale sarà filo conduttore di numerosi incontri, tra cui “AI Alberghiera: dallo ‘AI Washing’ all’Innovazione Autentica – Come Riconoscere le Tecnologie di Fiducia”, in programma il 12 novembre (Hall 6), che vedrà la partecipazione della giornalista di Travel Claudiana Di Cesare, accanto a Mariella Borghi, Marco Matarazzi e Alessandro Crotti, per un confronto sulle applicazioni realmente efficaci e trasparenti dell’AI nel settore alberghiero.
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[post_content] => Delta Air Lines collegherà Atlanta a Riyadh, con tre voli settimanali operati con Airbus A350-900, dall'ottobre 2026.
Questa apertura segna il debutto di Delta sul mercato saudita e conferma la sua ambizione di rafforzare il network intercontinentale. «L'apertura di questo collegamento verso Riyadh rappresenta una tappa fondamentale della nostra crescita globale mentre iniziamo il nostro secondo secolo di voli» ha dichiarato Ed Bastian, ceo del vettore Usa.
I voli saranno operati con Airbus A350-900, dove i passeggeri potranno usufruire dell'intera gamma di servizi premium della compagnia: Delta One (sedili completamente reclinabili), Premium Select, Comfort+ e Main Cabin. A bordo, gli arredi porteranno la firma Missoni, mentre la connettività sarà garantita dal wi-fi ad alta velocità e gratuito Delta Sync, già implementato sulla flotta a lungo raggio.
La compagnia statunitense amplia così l'offerta verso il Medio Oriente, una regione in cui la concorrenza tra vettori americani, europei e del Golfo si sta intensificando sempre di più. Delta offrirà così ai passeggeri sauditi un accesso in coincidenza a oltre 150 destinazioni negli Stati Uniti, attraverso l'hub di Atlanta.
Questa apertura fa parte di una dinamica di espansione che vedrà Delta lanciare nuove rotte verso Marrakech, Melbourne, la Sardegna, Porto, Hong Kong e Malta nei prossimi due anni. Una diversificazione geografica che conferma la volontà della compagnia di rafforzare la propria presenza sui mercati emergenti e turistici ad alto potenziale.
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