4 ottobre 2024 12:42
Novità Oman per Giver Viaggi e Crociere. Sviluppata negli ultimi 12 mesi dalla product manager il Grande Nord Cristina Ferrando, in collaborazione e con il supporto del ministero della Cultura e del turismo del sultanato dell’Oman e con Turkish Airlines, il prodotto si presenta al mercato italiano con tre proposte di viaggio esclusive Giver, con accompagnatore esperto di lingua italiana, declinate in un catalogo distribuito nelle agenzie di viaggi dallo scorso mese di settembre.
“La nuova programmazione Oman – sottolinea la stessa Cristina Ferrando – prevede tre tour realizzati secondo il nostro stile e pensati per dare ai nostri clienti più affezionati la possibilità di viaggiare in altre destinazioni, ritrovando la formula che da sempre ci contraddistingue: tour esclusivi per piccoli gruppi con i nostri accompagnatori esperti. Un focus particolare del prodotto saranno i fiordi della penisola di Musandam, un angolo incontaminato dell’Oman che richiama idealmente gli scenari della Norvegia, destinazione regina della nostra proposta turistica”.
Le agenzie partner avranno la possibilità di vendere in esclusiva le singole partenze con le condizioni gruppo del to. “Il numero contenuto di passeggeri per ciascun viaggio offre la garanzia di un itinerario curato in ogni aspetto, per visitare i fiordi del Nord nella penisola del Musandam, una zona turisticamente meno conosciuta dell’Oman, oltre a un tour classico che si svolge attraverso il deserto, il mare e le oasi di montagna – aggiunge la responsabile commerciale Giver, Giorgia Paciotta -. Siamo certi che i clienti affezionati che hanno già avuto modo di apprezzare le nostre proposte di tour e crociere potranno individuare in questi programmi una nuova opportunità di viaggiare con Giver affidandosi alla nostra gestione attenta”.
Il tour operator genovese illustrerà alla prossima fiera di Rimini il nuovo prodotto agli agenti di viaggio, in un incontro nel proprio stand corporate (pad A3/405) in calendario alle ore 11 di giovedì 10 ottobre.
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[post_content] => Il gruppo Nicolaus Valtur è in forte espansione ed entro la fine dell’anno si trasformerà in una s.p.a., con headquarter a Ostuni. L’annuncio è stato dato da Roberto Pagliara, ceo del gruppo, durante l’inaugurazione dei nuovi uffici, sia di rappresentanza che operativi, a Roma, situati al quinto piano di un elegante edificio storico di via del Tritone, a due passi da piazza Barberini.
«Entro dicembre faremo questo passaggio e cambieremo assetto societario. Si tratta di un passo decisivo per la crescita del nostro gruppo. Abbiamo chiuso il il 2023 con circa 150 milioni di euro di fatturato, in crescita rispetto al 2022 nonostante il taglio di alcune strutture dal portfolio, e termineremo il 2024 con 160 milioni. Siamo molto soddisfatti di questi risultati che premiano un lavoro sempre attento alla soddisfazione dei nostri clienti e alle esigenze del canale agenziale, che oggi copre l'85 per cento delle nostre vendite, quindi resta strategico».
Oltre al cambio di assetto societario, Pagliara sottolinea l'importanza che da sempre il prodotto Italia rappresenta per il business e che potrebbe portare presto a delle novità: «Non escludiamo un ritorno alle origini - annuncia Pagliara -, per esempio la creazione di una business unit che si occupi di incoming, non solo in Puglia ma in tutto il Sud Italia». Il gruppo è inoltre in fase di registrazione del marchio Valtur nel registro speciale dei Marchi storici italiani: una scelta che servirà per attestare il valore del brand nel turismo italiano e darà il motore a una serie di azioni collaterali che saranno portate avanti in collaborazione con le istituzioni.
Nuove aperture
Nel corso dell’evento, Pagliara ha ricordato i successi del 2024, che ha visto l’inaugurazione del Valtur Baia del Gusmay a Peschici in Puglia e del Reef Oasis Suakin Resort a Marsa Alam in Egitto. Queste strutture hanno consolidato la presenza del marchio Valtur sul mercato sia nazionale, sia internazionale. In Calabria, un ulteriore tassello di questa espansione è il nuovo Valtur Calabria Maritim Resort a Villapiana Scalo, adiacente al Valtur Calabria Otium Resort. Dotato di mille camere e una sala meeting con oltre mille posti, attrezzature all’avanguardia, una grande spa e una piscina coperta, il resort mira a rimanere aperto tutto l’anno, ospitando eventi di benessere, sportivi e formativi.
Sardegna: espansione del Nicolaus Club
In Sardegna, il 2025 vedrà l’apertura di due nuovi club Nicolaus: il Nicolaus Club Li Cucutti a Budoni, un 4 stelle di 120 camere situato a 300 metri da una spiaggia sabbiosa, ideale per famiglie, e il Nicolaus Prime Villas Resort a Castiadas, nella località Santa Giusta, un resort di 84 camere incastonato in un parco verdeggiante, con accesso alla spiaggia. «L'apertura a Budoni andrà a consolidare la nostra presenza sulla parte nord della Sardegna - spiega Pagliara - mentre quella a San Giusta è strategica per iniziare a fare un po' di massa critica anche al Sud, dove finora avevamo solo un prodotto generalista».
Lifestyle e musica: il nuovo Valtur a Gallipoli
La proposta lifestyle del Gruppo si arricchirà ulteriormente nell’estate 2025 con il Valtur Gallipoli Beach Resort & Spa. Questo 5 stelle di 120 camere, affacciato su oltre un chilometro e mezzo di spiaggia bianca, sarà il primo resort italiano a tema musicale, con junior suite dotate di postazioni dj.
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[post_content] => Un to in crescita, che punta a svilupparsi diversificando prodotto e mercati. Isola Azzurra nasce in Sicilia nel 2009 per organizzare viaggi di gruppo da e per l'isola mediterranea. Quindici anni dopo si propone come un operatore completo, iscritto Astoi dal 2019, che oltre al mare Italia generalista dispone di un prodotto club in fase di espansione, di un'offerta incoming importante con focus sull'intero Sud Italia e di una proposta outgoing in fase di progressiva definizione.
E a testimoniare l'importante sviluppo in corso sono gli stessi numeri: tra il 2019 e il 2024 Isola Azzurra ha infatti visto il proprio fatturato più che raddoppiare, passando da 10,6 milioni a 23,6 milioni di euro. "Per il 2025 - racconta il titolare e ceo, Andrea Lorenzoni - contiamo di crescere ulteriormente di una percentuale compresa tra il 10% e il 15%". Anche le marginalità sono più che positive: "Quest'anno prevediamo di chiudere attorno all'8% ante imposte e ammortamenti, tenendo però conto che la maggior parte degli investimenti nel nostro bilancio sono inclusi nell'anno di riferimento e quindi non ammortati". Le presenze totali saranno 350 mila, per un'azienda che oggi vanta uno staff di 29 collaboratori, di cui sei commerciali.
A fronte di ciò, i piani per il futuro sono davvero ambiziosi, soprattutto lato Zeta Club, il prodotto villaggistica brandizzato del to. Al momento Isola Azzurra può già contare su tre indirizzi in Sicilia: un villaggio ad Alicudi a gestione Mangia's, il resort Donnalucata di Marina di Ragusa e la prima struttura di proprietà e a conduzione diretta a Selinunte (stagione inaugurale nel 2024, per un complesso da 135 camere e 44 mila presenze con stagionalità estesa sino a fine ottobre, ndr). "E il prossimo anno ne aggiungeremo altri due: il Sikania Eco Resort del gruppo Lindbergh, nonché il nostro primo Zeta Club al di fuori della Sicilia, il sardo San Teodoro Le Rose". Isola Azzurra non esclude neppure ulteriori acquisizioni dirette: "Siamo sempre aperti alle nuove opportunità di mercato, essendo pure disponibili a offrire i nostri servizi di gestione".
Ma non finisce qui, perché il to aprirà anche una sede locale alle Eolie per rafforzare la propria attività di dmc, estendendo inoltre l'offerta incoming oltre i confini di Sicilia e Puglia con l'aggiunta della Sardegna: "Integreremo poi la nostra proposta pacchettizzata su ciascuna delle nostre linee con flussi xml per i voli (linea e low cost) e i traghetti. Il tutto combinabile dalle adv partner direttamente sul nostro sito".
Non bisogna infine dimenticare il brand Azzurra World dedicato al lungo raggio, nato due anni fa con l'inserimento di alcune figure specifiche: un prodotto tailor made con focus su Usa e Caraibi, ma anche Oriente, molto forte sul segmento viaggi di nozze e pure in grado di proporre pacchettizzazioni ad hoc per partenze speciali da Roma, Palermo e Catania con tariffe molto competitive. L'obiettivo ora è consolidare la proposta, con una crescita progressiva che mira anche a conquistare il Nord Italia. Il to al momento può contare su una rete commerciale presente direttamente in Campania, Sicilia, Lazio e Piemonte, a cui si aggiunge un ufficio inside sales in sede per gestire le vendite nelle aree finora non coperte. Le agenzie partner con codice a oggi sono circa 2 mila.
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[post_content] => Si chiama "Vivi la Sicilia tutto l'anno" la campagna promozionale che la regione siciliana ha prodotto per incentivare il turismo nell'isola anche nei mesi di bassa stagione. Un video e diversi contenuti fotografici per otto settimane saranno diffusi su piattaforme di diversa natura, digitali e tradizionali, raccontando l'esperienza soddisfacente di un gruppo di giovani che si trovano in vacanza in Sicilia durante la stagione autunnale.
«Con questa iniziativa - afferma il presidente della regione Renato Schifani - inauguriamo un percorso virtuoso, una strategia di comunicazione destinata a favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici verso la Sicilia dall'Italia, dall'Europa e dai paesi extra Ue. Raccontiamo la nostra terra come un caleidoscopio di colori, natura, esperienze e cultura di cui godere praticamente tutto l'anno. Ci aspettiamo molteplici e tangibili benefici per un settore che da sempre risulta trainante per la nostra economia».
Distribuzione
In Italia la promozione è iniziata il 4 novembre su Google e YouTube, sui canali social, con contenuti organici e con campagne sponsorizzate su Meta (Facebook e Instagram), LinkedIn e TikTok, e si rafforzerà da metà novembre, per 14 giorni, con la distribuzione di banner su Corriere.it. La campagna, nel nostro Paese, prevede anche una pubblicità, a dicembre, su due delle principali riviste dedicate al turismo: Dove e Bell'Italia.
In Francia e Germania è prevista la diffusione del video e della campagna visual su Google e YouTube, sui social attraverso distribuzioni sponsorizzate su Meta, LinkedIn e TikTok.
Tra i Paesi extra Ue, la promozione è prevista nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, anche qui con una pianificazione pubblicitaria su Google, YouTube, Meta, LinkedIn e TikTok. La diffusione verrà effettuata nei mercati target attraverso un'attività di analisi e di ottimizzazione costante in virtù delle performance che si registreranno, al fine di raggiungere il massimo risultato. Inoltre, da metà novembre il video sarà trasmesso sul display di Times Square, a New York, per 10 giorni con 22 passaggi giornalieri.
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[post_content] => Kibo propone una settimana di vacanza di fine anno alternativa, lontano dai soliti brindisi con gli amici e cenoni con familiari e parenti. La meta è la Thailandia e si parte da Milano Malpensa il 27 o il 29 dicembre. Il tour operator biellese ha messo a punto diverse proposte, in grado di soddisfare le più eterogenee esigenze: si va dal 5 stelle al 3 stelle superiore, dal trattamento di all inclusive alla sola prima colazione.
La prima scelta da fare è tra l’isola di Phuket, intramontabile destinazione per un soggiorno mare in Thailandia, e il villaggio di Khao Lak, situato sulla costa del mare delle Andamane, più a nord. Le diverse strutture selezionate da Kibo, che da molti anni ha un rapporto privilegiato con la Thailandia, una delle destinazioni best seller del tour operator, sono pensate per venire incontro a differenti viaggiatori. Se le coppie alla ricerca di un soggiorno romantico possono orientarsi su un resort di lusso con pensione completa, un gruppo di amici può valutare la vicinanza a discoteche e luoghi di ritrovo, mentre una famiglia si potrebbe orientare sulle escursioni alla ricerca di animali esotici. I prezzi vanno da 2.745 a 3.390 euro a persona per sette pernottamenti a Phuket e da 2.595 a 3.190 euro a persona per sette pernottamenti a Khao Lak. Voli, tasse aeroportuali, assicurazione medico-bagaglio e annullamento e tutti i trasferimenti sono inclusi.
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[post_content] => Una divisione specializzata nella gestione di boutique hotel, serviced apartments e alberghi diffusi. E' una delle ultime novità in casa Destination Italia, la travel tech company guidata da Dina Ravera, che nel corso del primo semestre ha visto i margini operativi lordi girare in territorio positivo (ebitda): "Pensiamo a strutture in grado di garantire agli ospiti un'esperienza autentica - spiega la presidente, nella seconda parte dell'intervista realizzata con noi di Travel Quotidiano -. L'idea è quella di cercare contratti in affitto o di management. Tutto ciò anche grazie al supporto di istituzioni finanziarie sia pubbliche, quali Invimit o Invitalia, sia private come la Equiter di Intesa Sanpaolo e altri fondi immobiliari".
Al momento il progetto può contare su cinque operazioni in pipeline nell'alto Molise, nelle Marche, sull'isola toscana di Capraia, in Sicilia di fronte alle Eolie e in Basilicata. "Abbiamo già assunto personale esperto in hotellerie - aggiunge Dina Ravera - e stiamo attivamente partecipando ad altri bandi pubblici per la gestione di hotel controllati da Cdp o dalle regioni". Coerentemente con la visione strategica complessiva della compagnia, il focus è ancora sul mercato alto-spendente; una domanda oggi sempre più alla ricerca di zone esclusive, lontane dal rischio overtourism: "Si desidera la magia del silenzio e della tranquillità, dello sentirsi speciale per la destinazione in cui si soggiorna, per un'immersione autentica nella storia e nello spirito dei luoghi".
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Nell'alto Molise il progetto riguarda invece un'area di 16 comuni con il sindaco di Agnone a fare da apripista. Nelle Marche, nell'area del Montefeltro, l'idea è quella di puntare sull'offerta detox, bio e slow. "In fondo oggi il 40% della produzione bio nazionale proviene proprio da questa regione". L'obiettivo in tutti questi casi è quello di valorizzare i territori rispettandone le caratteristiche, per non farle delle piccole Dinseyland italiane. "Dopo la riqualificazione occorre inoltre concentrarsi sulla promozione. Non si può infatti pensare che lo faccia Booking, soprattutto perché non è questo il canale a cui guardano i turisti alto spendenti. L'offerta va inoltre integrata con altri servizi. Ci vuole collaborazione tra pubblico e privato. Il nostro compito è così anche quello di fare da catalizzatori delle risorse".
E in tale contesto un ruolo di rilievo lo gioca pure il trade: "Noi collaboriamo con molti tour operator e agenzie. Da una parte offriamo loro i nostri prodotti, da un'altra accogliamo alcuni di loro come nostri local expert - conclude Dina Ravera -. A oggi ne abbiamo una cinquantina attivi sull'intero territorio italiano. Molti di loro provengono o lavorano con to incoming o agenzie".
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[post_content] => "Per attirare nuovi talenti servono remunerazione e percorsi di carriera interessanti che compensino la fatica e i sacrifici di chi lavora in un ambito a volte fisicamente pesante e sicuramente sempre con tempi di lavoro disagevoli". Niente questione reddito di cittadinanza e affini, dunque, come qualcuno aveva strumentalmente ventilato qualche anno fa, ma salari e prospettive adeguati alla professionalità richiesta. Lo conferma la ricetta tanto elementare quanto ovvia che anche Eleonora Cattaneo suggerisce per affrontare la cronica carenza di personale del mondo del turismo.
"Si tratta di una criticità che si è accentuata ulteriormente nell'era post-Covid, dopo che in molti, tra coloro che sono stati licenziati, sono riusciti a trovare occupazione in altri settori e hanno scoperto lavori meno stressanti - ammette la luxury management director di una delle più prestigiose accademie alberghiere a livello globale, lo svizzero Glion Institute of Higher Education -. I giovani sono infatti particolarmente attenti al benessere lavorativo che però purtroppo non è un tema spesso affrontato a sufficienza nel settore. Inoltre, gli investimenti in formazione continua e in tecnologie che semplificano i processi operativi aiutano a rendere il comparto più interessante per i nuovi talenti".
Le nuove frontiere: Ai e sensibilità esg
D'altronde negli ultimi dieci anni, l'insegnamento delle professioni dell'ospitalità ha subito un'evoluzione significativa, per rispondere alle nuove esigenze e tendenze del settore: "Con l'avvento delle nuove tecnologie, soprattutto l'intelligenza artificiale, si è assistito a un cambiamento radicale sia nei metodi di insegnamento sia nei contenuti offerti agli studenti. Di conseguenza, nei programmi di studio sono stati introdotti corsi specifici su data analytics, machine learning e gestione dell’esperienza cliente basata sull'Ai".
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Il talento è innato; le competenze si insegnano
Ma il talento si insegna o è innato? "L'inclinazione naturale verso un settore, l'empatia, o la capacità di adattarsi a diverse culture, sono caratteristiche innate e rappresentano un vantaggio, soprattutto nel settore dell’ospitalità di lusso. Tuttavia, le competenze tecniche e trasversali, come la gestione della clientela internazionale e l’attenzione ai dettagli, possono e devono essere insegnate".
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Le competenze soft essenziali nel lusso
Nel lusso, in particolare, oltre alle competenze hard, come la gestione delle operazioni e la conoscenza avanzata dei prodotti e servizi, sono infatti essenziali alcune soft skill che spaziano dall’empatia alla capacità di creare esperienze personalizzate: "In questo specifico segmento un professionista deve avere capacità di ascolto, attenzione al dettaglio e un approccio proattivo al servizio. Sono le persone naturalmente inclini a notare e a perfezionare i dettagli a eccellere solitamente nel lusso. Da noi gli studenti hanno la possibilità di lavorare direttamente con la clientele sofisticata che frequenta il ristorante stellato del campus, acquisendo in questo modo le capacità necessarie a gestire un servizio in un contesto di lusso".
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Massimiliano Sarti
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[post_content] => Si chiama Go Camper il nuovo brand di casa Go World dedicato agli amanti dei viaggi on the road. La proposta è adatta a tutti, ma con un occhio di riguardo per le famiglie con bambini e per coloro che non rinuncerebbero mai a condividere il loro viaggio con i propri amici a quattro zampe.
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“Continua il nostro progetto di aggiungere nuovi cluster a quelli già presenti dedicati a surfisti, motociclisti, pescatori no kills, sciatori... - aggiunge il ceo del to marchigiano, Ludovico Scortichini -. Per tutti, un prodotto di alto livello per vivere esperienze di viaggio uniche, costruiti con grande professionalità e cura delle passioni del cliente". Il prodotto Go Camper è stato creato per soddisfare i camperisti che vogliono conoscere sia borghi e campagne italiani, sia le principali località europee, ma anche una selezione di proposte in Tunisia, Marocco, negli Stati Uniti, in Canada, in Alaska, senza dimenticare l’Australia e la Nuova Zelanda: tutte destinazioni in cui viaggiare in camper a facilissimo.
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[post_content] => Un sodalizio lungo oltre 20 anni, che non smette di crescere ed evolvere, perché «il meglio deve ancora venire». Così Bjorn Bender, executive chairman & ceo di Rail Europe, sottolinea la partnership di lunga data con Trenitalia, in occasione del Wtm di Londra.
Una collaborazione che per il futuro, complice la forte domanda di Italia nel mondo, non può che rafforzarsi. «Sono convinto che i nostri obiettivi vadano di pari passo, poiché vediamo un'elevata domanda di viaggi in Europa, in particolare da oltreoceano - afferma Bender -. E su tutto un forte interesse per l'Italia, in particolare per i prodotti di lusso come il Frecciarossa. Quindi stiamo intensificando e rafforzando la nostra collaborazione per attrarre sempre più clienti che magari non hannoNegli anni ancora viaggiato su questi treni. Questo è il nostro principale obiettivo da raggiungere insieme e, naturalmente, per noi come distributore e per semplificare l'accessibilità e l'accessibilità globale ai treni di Trenitalia».
Negli anni il Frecciarossa che ormai ha acquisito un suo preciso status «di benchmark internazionale, non più solo italiano - precisa Pietro Diamantini, direttore business Alta Velocità di Trenitalia -, riconosciuto per le sue caratteristiche intrinseche, per un'offerta che garantisce il cliente in termini di comfort, servizio a bordo e nella scelta di iniziative che producono un’immagine particolare. Un riconoscimento internazionale, che non si esaurisce ai paesi limitrofi all'Italia, ma raggiunge mercati lontani, quelli da cui arrivano grandi flussi turistici verso l'Italia. I visitatori provenienti da questi paesi - che sono anche turisti di ritorno, seconde e terze generazioni che riscoprono le loro radici italiane - non cercano più solo Roma, Firenze o Venezia ma il Sud Italia, Napoli, la Costiera, le isole o ancora terme, la montagna: tante opportunità per una vacanza in cui l'utilizzo del Frecciarossa consente di fruire al meglio del tempo a disposizione e assaporare mete diverse».
Una sorta di viaggio dentro «la Dolce Vita - sottolinea Bender -: si potrebbe così sintetizzare quel che cercano i viaggiatori in Italia. Trenitalia è sempre stato uno dei nostri tre prodotti top per l’Europa. Da notare poi che, rispetto al passato, la domanda per la destinazione Italia, specie per paesi quali Brasile, India e Americhe in generale, non è mai stata così alta». Ed è una domanda di viaggi sostenibili, «con il treno si possono esplorare destinazioni che 20 anni fa non si potevano nemmeno sognare. Non solo, i nostri gruppi internazionali che desiderano andare oltre i confini italiani possono approfittare dei collegamenti internazionali in treno dall'Italia ai Paesi vicini».
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“Secondo la nostra analisi, la crescita della domanda gruppi nasce da una maggiore volontà di aggregazione e di condivisione da parte delle nuove generazioni, come i Millennials e sicuramente la generazione Z - spiega il chief commercial officer Reisenplatz, Norman Tassin -. Al giorno d’oggi molti giovani, e non soltanto, lamentano la mancanza di momenti relazionali per connettersi realmente con altre persone, senza barriere digitali. I viaggi di gruppo che coinvolgono persone con interessi e valori simili sono diventati anche un modo per stringere relazioni”.
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