7 marzo 2023 10:19
E’ stata Dubai la meta del primo educational griffato da creo in collaborazione con Air Arabia. Nato un anno e mezzo fa, il tour operator pesarese ha coinvolto nel proprio fam trip inaugurale otto agenti di viaggi, invitati a a vivere la destinazione con gli occhi dei suoi product manager. “Il primo educational non si scorda mai – racconta la direttrice commerciale e marketing, Anya Bracci -. Partiti da Bergamo, gli agenti e i nostri accompagnatori sono atterrati a Sharjah, un’ottima soluzione sia di prezzo sia di servizio. Il programma, ricco di visite ai migliori hotel di Dubai, ha incluso numerose attività che hanno permesso agli agenti di vivere in prima persona il viaggio dei loro clienti: dai suck tradizionali (senza lasciarsi sfuggire qualche trattativa nel mercato delle spezie), al safari nel deserto; dalla vista mozzafiato del Burj Khalifa alla crociera notturna in Dhow Cruise a Dubai Marina, dove non sono mancate danze tradizionali improvvisate dai passeggeri”.
Immancabile anche la salita al The View per ammirare l’isola a forma di palma e lo skyline di Dubai. “E come non concedersi un fine serata a bocca aperta guardando La Perle: il primo show permanente di Dubai in cui si mixano performance artistiche e visioni futuristiche del Paese – prosegue Anya Bracci -. Imprevisti (valige perse e ritrovate), risate, ore nel deserto a fotografarsi con la luce giusta e a tentare anche solo una discesa senza cadere in sandboarding; apertitivi notturni, fontane danzanti, hotel appena aperti (sì… eravamo all’apertura del Royal at The Palm!), infinite site inspection con gli occhi attenti immaginando a quali clienti consigliare la struttura, 20 mila passi al giorno, luci, ruote panoramiche, moschee e una città in continua evoluzione… Esausti, entusiasti ma soprattutto, pronti per raccontare con nuove parole questa destinazione e per organizzare i prossimi educational!“.
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[post_content] => “Esportiamo insieme il modello Italia, evidenziando l’importanza del partenariato pubblico-privato, all’interno di una dimensione che riunisce i principali leader e innovatori del settore a livello internazionale. Vogliamo, così, consolidare la partnership turistica tra Italia e Arabia Saudita, favorendo e attraendo investimenti essenziali per il benessere, la crescita e lo sviluppo dell’industria. Un’occasione per le nostre imprese per sviluppare nuove sinergie, attrarre investimenti e crescere in una dimensione internazionale”.
Queste le parole del ministro del turismo Daniela Santanchè, impegnata, insieme a una nutrita delegazione di aziende italiane, nella giornata conclusiva della missione istituzionale a Riad orientata al potenziamento delle relazioni turistiche tra l’Italia e l’Arabia Saudita.
Il ministro, nell’ambito dell’iniziativa Tourise, ha guidato la tavola rotonda Italia-Arabia Saudita alla quale hanno partecipato imprese italiane e saudite; tra quelle italiane erano presenti i rappresentanti di Acque e Terme di Fiuggi, Alpemare, Arsenale, Eurobuilding, Ferrovie dello Stato Italiane, ITA Airways, Mangia’s, MSC Crociere, Nicolaus Group, Sicis, TechnoGym, Venini Spa e White Milano. Obiettivo sviluppare nuove progettualità e creare le migliori condizioni per favorire investimenti e crescita delle imprese.
Le dichiarazioni
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A questo proposito Giuseppe Pagliara, amministratore delegato del Gruppo Nicolaus – Valtur, ha dichiarato: “È da tempo che il nostro gruppo guarda con interesse alla destinazione di questa missione, che rappresenta un’importante occasione di confronto e collaborazione tra Italia e Arabia Saudita. Il Gruppo Nicolaus – Valtur, attivo nel turismo integrato e nell’ospitalità, riconosce nel dialogo internazionale una leva strategica per la crescita del comparto e per la valorizzazione del modello italiano di accoglienza, fondato su qualità, innovazione e sostenibilità. Valtur e Nicolaus rappresentano un esempio di Italian style e wellbeing esperienziale che può generare sinergie significative con la visione di sviluppo turistico dell’Arabia Saudita, aprendo nuove prospettive di collaborazione e investimento reciproco”.
E inoltre, il presidente del Gruppo FS Tommaso Tanzilli ha afferamto: “I significativi investimenti che l’Arabia Saudita sta effettuando nel campo delle infrastrutture, della mobilità e del turismo fanno di questo Paese uno dei protagonisti a livello globale, con importati prospettive di crescita e di attrazione di turisti e competenze. Come Ferrovie dello Stato Italiane siamo presenti in Arabia Saudita sin dal 2019 e siamo impegnati in alcuni dei progetti più significativi della crescita infrastrutturale del Paese. Oggi operiamo 4 linee del progetto della metropolitana di Riyadh, la più lunga al mondo senza conducente: è un progetto di cui andare fieri come italiani nel mondo, conferma dell’eccellenza che ci viene riconosciuta a livello internazionale”.
Il presidente e ceo di Mangia’s Marcello Mangia ha dichiarato: “Il gruppo Mangia’s Hotels and Resort crede fortemente che un interscambio tra le due industrie dell’Ospitalità Saudita e Italiana possa creare grande valore. Il Made in Italy è un brand di eccellenza mondiale e la sua declinazione nel mondo del Turismo si è affermato come la chiave vincente nel segmento del lusso ed in particolare nel suo nuovo modo d’intendere in modo autentico una Vacanza. Il nostro gruppo è pronto ad intraprendere un percorso di collaborazione per investimenti in Italia e in Arabia Saudita, condividendo il know how Italiano per un’industria dell’Ospitalità Saudita lanciate a sfide che cambieranno il panorama mondiale del turismo”.
La vice president government affairs del Gruppo MSC Rosana Morillo ha commentato: “MSC Crociere è orgogliosa di prendere parte a questo dialogo tra Italia e Arabia Saudita per esplorare nuove opportunità di turismo innovativo e di investimento. Forte di una presenza e di una leadership consolidate in Italia, e di una collaborazione in crescita con l’Arabia Saudita, vediamo un grande potenziale di cooperazione nello sviluppo di destinazioni attraenti e sostenibili. Il nostro obiettivo è contribuire a un modello di turismo che unisca innovazione, creazione di valore locale e responsabilità ambientale, in linea con la visione di lungo periodo di MSC per il settore”.
[post_title] => La delegazione del turismo italiano a Riad. Soddisfazione degli operatori
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[post_content] => Nonostante le eccezionali nevicate che hanno influito sul traffico a Keflavík, Icelandair ha trasportato 464.000 passeggeri nel mese di ottobre, con un aumento del 14% rispetto all'anno precedente. La compagnia di bandiera consolida così la sua posizione di vettore dominante nei cieli islandesi, dove il recente fallimento di Play ha rimescolato gli equilibri del mercato locale.
Il load factor ha raggiunto l'85%, dimostrando una buona resilienza della domanda internazionale nonostante le condizioni climatiche avverse. Il tasso di puntualità complessivo, in calo di 3,1 punti all'81,4%, è stato influenzato da una forte tempesta di neve verificatasi alla fine di ottobre, che ha causato ritardi e cancellazioni per due giorni sul principale hub del Paese.
Dall'inizio dell'anno, 4,4 milioni di passeggeri hanno viaggiato con Icelandair, l'8% in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
«La crescita registrata nel mese di ottobre è in linea con la nostra strategia volta a rafforzare le operazioni al di fuori dell'alta stagione e a ridurre la forte stagionalità delle nostre attività - ha dichiarato il ceo del vettore, Bogi Nils Bogason -. I nostri dipendenti hanno dimostrato una dedizione esemplare in condizioni meteorologiche difficili e insolite».
La compagnia ha anche ufficializzato l'apertura del nuovo collegamento per Miami, una naturale estensione della sua strategia invernale. «Miami è una destinazione entusiasmante per gli islandesi e gli europei, oltre ad offrire un forte potenziale per attirare i viaggiatori dalla Florida verso l'Islanda e oltre» ha sottolineato il ceo.
L'uscita di scena di Play, lo scorso ottobre, lascia Icelandair praticamente sola su diverse rotte e rafforza il suo ruolo centrale nella connettività del Paese: secondo gli analisti sarebbe in una buona posizione per assorbire i flussi di Play, in particolare sulle rotte transatlantiche tra il Nord Europa e il Nord America.
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[post_content] => Condor, dopo il ritiro ufficiale dopo 35 anni dell'ultimo Boeing 757-300, entra nella nuova era 100% Airbus, con una flotta più silenziosa e più efficiente in termini di consumo di carburante.
Il 5 novembre, il vettore tedesco ha dato l'addio al suo iconico Boeing 757-300 con un volo speciale tra Francoforte e Vienna, seguito da una cerimonia che ha riunito oltre 300 ospiti: dipendenti, partner di lunga data, appassionati di aviazione e rappresentanti politici ed economici.
«La scelta di Vienna come destinazione del volo d'addio sottolinea la crescente importanza di questa città e di altre grandi capitali europee nella nostra rete - ha dichiarato Peter Gerber, ceo di Condor -. Ringraziamo sinceramente gli aeroporti di Francoforte e Vienna per il loro eccezionale sostegno. Questa celebrazione comune simboleggia una transizione di successo verso il nostro nuovo futuro. Per celebrare l'evento, Condor ha alimentato il suo ultimo volo in parte con Saf. La miscela era pari al 50%, la percentuale massima consentita dalle attuali norme internazionali».
Il phase-out dei velivoli Boeing pone fine a una storia iniziata nel 1990, quando la compagnia aveva introdotto i primi 757-200 e 767-300Er. Una decisione che rientra nel profondo processo di modernizzazione della flotta avviato da Condor nel 2022, con l'arrivo degli Airbus A330-900neo sui voli a lungo raggio e l'ordine di 41 A320neo e A321neo, le cui consegne sono previste a partire dal 2026. Oggi la compagnia opera quindi una flotta composta da 35 Airbus della famiglia A320ceo (A319, A320 e A321), 3 A320neo, 6 A321neo e 18 A330-900.
L'uscita di scena del Boeing 757 segna anche la graduale scomparsa di questo tipo di velivolo in Europa. Oltre a Condor, solo pochi operatori (compresi quelli charter), tra cui Icelandair, utilizzano ancora questo modello nel Vecchio Continente, mentre la sua produzione è stata interrotta da Boeing nel 2004.
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[post_content] => Nel turismo di oggi non si parla più soltanto di destinazioni, ma di direzioni. BIT 2026, presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi, si prepara a esplorare il futuro del settore con il nuovo Think Tank, un laboratorio di idee che mette in dialogo esperti, operatori e istituzioni.
Pochi giorni fa sono stati rivelati i nomi dei cinque esperti che formeranno il suo Advisory Board, orientandone i lavori: Simon Anholt, Paolo Audino, Giovanna Manzi, Caroline Schaefer e Paolo Verri. In parallelo, sono partiti gli inviti che coinvolgeranno nel Think Thank un numero crescente di professionisti rappresentativi di tutte le diverse anime del Travel.
I cinque protagonisti hanno commentato il lancio dell’Advisory Board, ciascuno dalla propria prospettiva.
Per Simon Anholt, fondatore del Nation Brands Index, «la reputazione di un Paese può incidere molto sul turismo. L’Italia ne è una riprova: pur passando dal terzo al quarto posto nell’Index 2025, ha migliorato il punteggio complessivo, rafforzando l’immagine di nazione autentica e ispirazionale».
Una visione che si intreccia con quella di Paolo Audino, giornalista e manager fieristico, per il quale «le manifestazioni del turismo stanno cambiando pelle: il valore non risiede più solo nella dimensione commerciale, ma nella capacità di generare conoscenza, relazioni e ispirazione».
Giovanna Manzi, già CEO di Best Western Italia, invita a leggere l’innovazione come leva umana oltre che tecnologica: «L’intelligenza artificiale non sostituirà l’uomo: lo libererà da attività ripetitive, permettendo di dedicare più tempo all’ospite e all’esperienza».
A questo si collega la riflessione di Caroline Schaefer, esperta di aviation e formazione: «Nel turismo, la competitività cresce con il digitale, che abilita intermodalità e personalizzazione per ampliare i flussi e ridurre l’impatto ambientale».
Paolo Verri, infine, direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, sottolinea la dimensione culturale del viaggio: «Il turista è un cittadino temporaneo, con diritti ma anche responsabilità verso i luoghi che attraversa».
Con il Think Tank e il suo Advisory Board, BIT 2026 consolida la propria vocazione a essere piattaforma di confronto e innovazione per tutta la filiera. Un ecosistema che si esprimerà anche negli appuntamenti del Travel Makers Fest e nei sei distretti espositivi.
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Scopri di più: https://bit.fieramilano.it/programma/think-tank.html
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[post_content] => Go Global Travel, piattaforma specializzata nella distribuzione b2b di viaggi, diventa Yanolja Go Global, segnando un nuovo capitolo nella storia dell'azienda e un maggiore allineamento con Yanolja Group, leader mondiale nella tecnologia dei viaggi.
Il nuovo marchio riflette l'impegno di Yanolja Go Global a costruire sulle solide basi di Go Global Travel, ampliando al contempo le possibilità offerte dalla tecnologia, dai dati e dall'innovazione nell'ambito dell'intelligenza artificiale di Yanolja.
Fondata nel 2000, Go Global Travel oggi serve oltre 20.000 partner, fornendo accesso a soluzioni di alloggio, trasferimenti e noleggio auto supportate da competenze locali e team di assistenza dedicati.
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[post_content] => Sagabri, della famiglia Madonna, in collaborazione con il brand Vista, annuncia la nascita del primo hotel 5 stelle lusso di Pisa, che sorgerà nel cuore di piazza dei Miracoli, all’interno del Palazzo dei Trovatelli, affacciato direttamente sulla Torre Pendente. L’apertura è prevista nel 2029.
L'operazione avviene a distanza di pochi mesi dall’inaugurazione di Vista Ostuni ed è stata possibile grazie alla partnership siglata tra la famiglia Madonna e la famiglia Passera.
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Andrea Madonna, presidente di Sagabri, afferma: «Siamo contenti di annunciare questo accordo con la famiglia Passera che senza dubbio accelera il progetto di riqualificazione di un immobile così importante per la nostra città. Desidero ringraziare Gennaro Gattuso, dimostrando ancora una volta un forte legame con la nostra città, che ha reso possibile il passaggio di quote, che sono state acquistate per metà dalla mia famiglia (che ora detiene il 75% della società padrona dell’immobile) e il restante 25% alla famiglia Passera».
Nel riassetto societario, Gennaro Gattuso, che aveva rilevato l'immobile insieme alla famiglia Madonna nel 2019, esce dall'operazione in un contesto di proficua sinergia e collaborazione.
La gestione dell'hotel, tramite un contratto di affitto di lungo termine, sarà affidata al marchio Vista.
La struttura
Vista Pisa occuperà un palazzo risalente al 1315, custode di sette secoli di storia e di architettura italiana, situato in una posizione straordinaria con affaccio diretto su Piazza del Duomo, e vista sulla Torre Pendente. Un tempo “Ospedale della Pace” e poi “Ospizio dei Trovatelli” che accoglieva i bambini abbandonati della città, oggi si prepara a rinascere come luogo di accoglienza, bellezza e memoria.
Il palazzo sarà oggetto di un importante lavoro di restauro e ristrutturazione e riconversione in hotel. L’intervento sarà eseguito in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e con la soprintendenza con l’obiettivo di restituire alla città uno spazio di incontro, ospitalità e di pregio, capace di dialogare con la storia e l’identità del luogo.
«Siamo grati alla famiglia Madonna per avere reso il progetto possibile e per averci considerati all'altezza di questa importante sfida - dichiara Luigi Passera, ceo di Vista -. È stato un grande lavoro di squadra, per il quale esprimo la nostra gratitudine a tutti gli attori coinvolti. Pisa con la sua enorme attrattiva turistica potrà sicuramente beneficiare di un nuovo albergo di questa qualità, e ovviamente per lo sviluppo di Vista è una location eccezionale. La nostra strategia è portare il lusso dove ancora non c'è e quindi non possiamo che essere entusiasti di aprire letteralmente di fronte alla Torre di Pisa».
Con una superficie complessiva di circa 5.800 metri quadrati e oltre 1.300 metri quadrati di corti e giardini interni, il palazzo ospiterà circa 40 camere e suite con vista sulla Torre, un ristorante gourmet ispirato alla cucina toscana contemporanea, un american bar, una spa, oltre a spazi dedicati all'arte. Il progetto architettonico e di ristrutturazione è affidato all'architetto Roberto Murgia, già incaricato per il recente Vista Ostuni. Lo sviluppo del progetto verrà presentato nel corso del prossimo anno.
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[post_content] => Air Astana ha ordinato a Boeing fino a 15 B787 Dreamliner: si tratta del più grande acquisto singolo di aeromobili da parte del vettore del Kazakisthan, la cui flotta crescerà fino a 18 velivoli 787-9 per alimentare la capacità dedicata al lungo raggio.
«Air Astana è strategicamente impegnata a potenziare i collegamenti dall'Asia centrale/Caucaso verso l'Asia, l'Europa e il resto del mondo nel prossimo decennio: con l'arrivo del primo Boeing 787-9 Dreamliner il prossimo anno che segnerà l'inizio di questa nuova fase di sviluppo - ha dichiarato il ceo, Peter Foster -. Con la sua cabina accogliente, l'efficienza nei consumi e la flessibilità di autonomia, la flotta composta da un massimo di 18 Boeing 787-9 è destinata a diventare un successo straordinario per la compagnia aerea e i suoi passeggeri più esigenti».
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«Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vera corsa all'investimento sul nostro territorio da parte di grandi gruppi internazionali, family office e fondi che cercano soluzioni residenziali ma anche strutture complesse come hotel, dimore storiche e palazzi - spiega Claudio Citzia, fondatore della piattaforma Luxforsale, che ha realizzato l'Osservatorio 2025 sui trend del segmento lusso -. Oggi si guarda non solo alle classiche città del lusso come Milano, Firenze, Roma o Venezia, ma anche a location emergenti: Liguria, Sicilia, Puglia, Marche e Veneto sono luoghi che registrano flussi crescenti di visitatori e acquirenti».
Su Luxforsale la quota di utenti stranieri è cresciuta in modo significativo: oggi quasi il 48% dei visitatori proviene da Paesi internazionali, da mercati consolidati e, sempre più spesso, da Paesi emergenti nel luxury real estate come Indonesia (12,36%), Turchia (3,92%), Pakistan (2,74%), Ucraina (2,25%) e Kuwait (1,38%).
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Le più richieste
A livello numerico la Lombardia e la Toscana si confermano le regioni con il maggior numero di immobili di lusso: la prima con 1.036 immobili e la seconda con 963 immobili. Segue la Liguria con ben 519 residenze di pregio. Tra le città più rappresentate, figurano Milano (185 immobili), Roma (146), Firenze (81) e Verona (28). In Emilia Romagna, Ravenna con 25 immobili prende il posto di Bologna. In Lombardia è interessante anche la presenza di Monza con 85 proprietà.
A fianco delle grandi capitali storiche, si osservano veri e propri exploit regionali. La Toscana resta un riferimento indiscusso, con il primato per numero di immobili sopra i 10 milioni di euro e una domanda diversificata fra dimore storiche, ville e appartamenti di lusso. La Sicilia si distingue sia per il mercato delle ville in zone di pregio (a Palermo e Taormina gli immobili più richiesti tra gli acquirenti), sia per località montane come Randazzo. La Liguria, trainata da mete litoranee quali Alassio e Sanremo, si posiziona tra le regioni più richieste e dinamiche. Lombardia e Veneto registrano una crescita solida delle transazioni luxury e una valorizzazione record dei prezzi medi regionali.
«Da quindici anni a questa parte, l'Italia non ha mai vissuto un periodo così favorevole per gli investimenti immobiliari di fascia alta: oggi il nostro Paese è di nuovo sotto i riflettori internazionali, e nei prossimi cinque anni probabilmente assisteremo ad una ulteriore crescita, per effetto dell'instabilità geopolitica globale e ai conflitti internazionali che spingono molti investitori a scegliere mete sicure e affidabili».
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[post_content] => Ci sono destinazioni che continuano a essere un must per la clientela italiana, ma che nel corso degli anni hanno radicalmente cambiato fisionomia. Un esempio eclatante è quello offerto dalla Thailandia, meta che continua a raccogliere consensi sul nostro mercato ma che deve essere interpretata e proposta in modo nuovo. A confermarlo è Loredana Santinelli, product manager Oriente di Idee per Viaggiare, che ha incontrato gli agenti di viaggio milanesi proprio per raccontare gli ultimi sviluppi sulla destinazione.
«La Thailandia è una meta in continua evoluzione - spiega Santinelli -. Alcuni prodotti "classici", come il Triangolo d'Oro, hanno perso parte del loro appeal a vantaggio di nuove esperienze emergenti per entrare in contatto con la cultura locale».
La Thailandia di Idee per Viaggiare rappresenta una delle mete più richieste nel portfolio dell'offerta del t.o., in grado di muovere «circa 2.500-2.600 passeggeri in un anno». Proprio per questo il t.o. la propone con quattro diverse linee di prodotto.
«Idee On Tour raccoglie il meglio dei tour all'insegna delle esperienze. Ad esempio, grazie al nuovo collegamento di Etihad Airways su Chiang Mai possiamo effettuare l'itinerario al Triangolo d'Oro al contrario, partendo da Chiang Mai e rientrando su Bangkok, abbinando anche la visita delle antiche capitali».
La collaborazione con Etihad Airways si rivela particolarmente importante, come sottolinea Sergio Matarazzo, key account della compagnia per il Centro-sud Italia. «La collaborazione con Idee per Viaggiare è per noi di grande rilievo. Vogliamo essere "Not the biggest but the best" e in questo senso la proposta di qualità del t.o. si sposa perfettamente alla nostra filosofia».
Una seconda linea di prodotto è Iter Experientia, che propone soluzioni di viaggio particolari, come la visita della regione di Kanchanaburi, un'area dell'ovest vicino al confine con il Myanmar che è ancora poco nota al turismo. «Presenta parchi nazionali con paesaggi spettacolari e reminescenze storiche come il ponte sul fiume Kwai» aggiunge Santinelli.
Iter Sublime, con una selezione sdi strutturee di lusso e Idee Mix, con viaggi combinati fra Thailandia e Cina o Giappone o Indocina, completano l'offerta.
Un ulteriore punto di forza riguarda poi "In viaggio con Jaime", una selezione di itinerari - 10 le partenze programmate nel 2026 - che verranno realizzati in compagnia del travel ambassador di Idee per Viaggiare e viaggiatore per vocazione. Sarà lui ad accompagnare piccoli gruppi di persone alla scoperta di diverse destinazioni fra le quali la Thailandia, nel tour in partenza il 20 gennaio.
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Vogliamo essere \"Not the biggest but the best\" e in questo senso la proposta di qualità del t.o. si sposa perfettamente alla nostra filosofia».\r\n\r\nUna seconda linea di prodotto è Iter Experientia, che propone soluzioni di viaggio particolari, come la visita della regione di Kanchanaburi, un'area dell'ovest vicino al confine con il Myanmar che è ancora poco nota al turismo. «Presenta parchi nazionali con paesaggi spettacolari e reminescenze storiche come il ponte sul fiume Kwai» aggiunge Santinelli.\r\n\r\nIter Sublime, con una selezione sdi strutturee di lusso e Idee Mix, con viaggi combinati fra Thailandia e Cina o Giappone o Indocina, completano l'offerta.\r\n\r\nUn ulteriore punto di forza riguarda poi \"In viaggio con Jaime\", una selezione di itinerari - 10 le partenze programmate nel 2026 - che verranno realizzati in compagnia del travel ambassador di Idee per Viaggiare e viaggiatore per vocazione. 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