22 December 2025

Arkus: la versione di Atlantide

Affaire Atlantide. Appaiono sempre meno chiari i contorni della vicenda relativa all’acquisizione (vera o presunta?) del ramo d’azienda de I Viaggi di Atlantide da parte di Arkus. Dopo un primo annuncio dato per certo dal network Arkus, durante la scorsa edizione della Bmt, sono seguiti una serie di prese di posizioni e passi indietro delle realtà coinvolte nella vicenda. Dalla nota di Enac che annuncia di aver ricevuto ricevuto da parte di Neos una comunicazione relativa alla decisione della compagnia di non proseguire i servizi charter per Partours, al contrattacco di Arkus fino alla recente posizione di Aiav secondo la quale I Viaggi di Atlantide avrebbe operato senza copertura assicurativa. Tanto è stato detto fino ad oggi che il to di Brescia ha deciso di mette nero su bianco, chiarendo la propria versione sui fatti:

«Il tour operator bresciano ha, fino ad oggi, onorato tutti i propri impegni verso le agenzie e verso i clienti garantendo agli stessi tutte le partenze charter previste fino alla metà di maggio e, allo stesso modo, per i principi sopra enunciati, per le prenotazioni relative ai viaggi su misura – circa 40 –  sta provvedendo a garantire i servizi coperti dagli acconti versati dalle agenzie e a rimborsare invece le agenzie che hanno versato gli acconti ma alle quali non sono stati, ad esempio, emessi i biglietti aerei.

Al di là di ogni dietrologia, questa decisione è maturata a seguito di una situazione di immobilità operativa, dovuta ad inadempienze non certo imputabili a I Viaggi di Altantide ma semmai a chi, tuttora utilizza a seconda dei propri vantaggi, il nome dello stesso come di sua proprietà laddove faccia comodo – leggasi conferenza stampa del 09 Maggio relativa alla presentazione dell’acquisto di un noto club calcistico ndr – mentre si distacca da situazioni più meramente operative.

Si riconferma, per correttezza di informazioni, che non è stato formalizzato alcun atto finale di acquisizione di ramo di azienda, ma il preliminare sottoscritto è vincolante con efficacia operativa a partire dai primi giorni di aprile, tanto più che Partours, contrariamente a quanto dichiaro, ha emesso estratti conto recanti la propria ragione sociale ed ha incassato dei pagamenti da parte di alcune agenzie di viaggio. Cosi come risulta siano stati siglati dei contratti con alcune strutture alberghiere. Allo stesso modo, va chiarito che la sospensione dei voli a Partours è derivata dal fatto che la compagnia aerea Neos aveva sottoscritto con Partours il contratto charter per i voli di aprile e maggio e le obbligazioni in esso previste non sono state onorate dalla medesima società e non certo da I Viaggi di Atlantide. Il quale ha, piuttosto, dovuto garantire le partenze stesse alla compagnia che, a quanto risulta, non ha mai in alcuna sede dichiarato che la sospensione dei voli fosse dovuta ad inadempienze di Viaggi di Atlantide, anche perché non avrebbe potuto farlo, bensì sono dichiarazioni di terzi e/o interpretazioni degli organi di stampa i quali, sulla base di “fonti di mercato” non meglio precisate, sono unilateralmente giunti a quella conclusione.

Il comparto del turismo che, potrebbe in un futuro non lontano perdere I Viaggi di Atlantide, dovrebbe, in determinati segmenti, forse essere rivisto e ridisegnato se oggi si assiste ad una messa alla gogna di un Tour Operator che nel corso di tutta la sua attività (oltre ad aver portato qualche novità in termini di prodotto e di approccio al mercato) ha svolto il proprio lavoro nel pieno rispetto delle regole vigenti ma, soprattutto, con correttezza, serietà e dedizione, valori che negli anni hanno soddisfatto migliaia di agenzie di viaggio e centinaia di migliaia di clienti..

In merito a quanto dichiarato dal sig. Avataneo, a capo dell’associazione degli agenti di viaggio, che l’azienda aveva già avuto occasione di incrociare qualche anno fa, si precisa che, come accaduto in quell’occasione, lo stesso avrebbe potuto senza alcun problema prendere contatto con i vertici di Viaggi di Atlantide e gli stessi sarebbero stati più che disponibili a fornire ogni qualsivoglia informazione e, apprese le stesse – tutte quante supportate da relative documentazione – avrebbe sicuramente capito e compreso la situazione in maniera adeguata, probabilmente rivedendo alcune considerazioni”.

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