27 settembre 2023 10:45
Si è appena concluso il fam trip organizzato da Sand Tour che ha visto protagonista una Turchia che sa appagare il turista che ha sete di cultura ma anche chi vuole godersi mare e il sole. Imperdibile il tour con tappa in Cappadocia a cui si associa l’esperienza in mongolfiera e a seguire la visita alle cascate pietrificate di Pamukkale; entrambi dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Per chiudere in bellezza, mare di Bodrum con esperienza caicco.
Gli undici agenti di viaggio che hanno preso parte al tour hanno fatto rientro alle rispettive zone di provenienza e avendo testato il prodotto, potranno vendere ancora meglio una destinazione che di per sé è già in forte crescita. Da considerare, inoltre, che la Turchia è particolarmente adatta alle destagionalizzazione dell’offerta. Le sue coste, infatti, hanno un clima mite, ideale per un soggiorno al mare da maggio a ottobre.
Il to toscano offre il prodotto Turchia già da tre anni ma è solo con il 2023 che è possibile parlare di vero lancio. “Quest’anno è stato un banco di prova per noi, con risultati che vanno ben oltre le aspettative sia per quanto riguarda gli itinerari, sia per il prodotto mare– ha precisato Sonia Porru, responsabile prodotto Turchia di Sand Tour -. Il nostro principale obiettivo è quello di raggiungere entro un paio di anni i volumi della Giordania, che in termini di passeggeri è una delle nostre destinazioni principali”
La manager vanta una ventennale esperienza nell’industria e fa parte della famiglia Sand da marzo 2023, a conferma della volontà del to di raggiungere traguardi davvero importanti sulla destinazione: “Per il 2024 puntiamo a raddoppiare il fatturato rispetto agli eccellenti risultati raggiunti nel corso di questo anno – prosegue Sonia Porru -. Lo faremo potenziando i tour che cresceranno numericamente arrivando a cinque/sei con programmi differenti. Inoltre punteremo sulla destinazione mare dove avremo i nostri charter a partire dalla prima settimana di giungo con cinque partenze settimanali dall’Italia”.
Nel 2024 Sand Tour si concentrerà quindi in maniera particolare sul prodotto mare, grazie a voli diretti per Bodrum in partenza da Milano Malpensa, Verona, Roma, Napoli e Bari, abbinati a strutture 4 e 5 stelle. La programmazione della summer verrà annunciata a tutte le agenzie entro gennaio 2024 e sono già in calendario una serie di webinar ed educational.
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Nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, distribuita in quasi 3.300 comuni turistici italiani. Il settore rappresenta il 9,4% della distribuzione del valore aggiunto nel comparto turistico, posizionandosi dopo le seconde case (27,0%) e prima di hotel e ricettività (16,6%).
Roma guida la classifica con 1,16 miliardi
La geografia del valore aggiunto nella ristorazione turistica vede Roma in testa con 1.163,8 milioni di euro (36,5% del totale), seguita da Milano con 452,3 milioni (14,2%), Venezia con 371,8 milioni (11,7%) e Firenze con 303,1 milioni (9,5%). Rimini si attesta a 169,5 milioni (5,3%), mentre seguono Napoli (159,3 milioni), Torino (123,0 milioni) e Lignano Sabbiadoro (91,0 milioni).
Il totale dei dieci comuni genera complessivamente 3.186 milioni di euro, con una media di 318,6 milioni per comune, sebbene solo quattro comuni superino effettivamente questa media.
Turismo internazionale pesa il 67,7% nei top comuni
Il dato più significativo riguarda l'incidenza del turismo internazionale nei primi dieci comuni turistici italiani, che genera complessivamente il 67,7% del valore aggiunto totale. Venezia rappresenta il caso più emblematico con l'86,6% del valore aggiunto generato da visitatori stranieri, seguita da Firenze (80,4%), Milano (71,6%) e Roma (70,3%).
Nel confronto nazionale, la spesa in ristorazione dei turisti italiani raggiunge 4.364,40 milioni di euro (52,5%), mentre quella dei turisti stranieri si attesta a 3.941,20 milioni di euro (47,5%).
Le tre Italie della ristorazione turistica
Il rapporto identifica tre diversi modelli di sviluppo turistico. Il Centro Italia, con Roma e Firenze, è caratterizzato dalla più alta incidenza di turismo internazionale (72,4%) e da un peso economico del 46,0% sul valore aggiunto totale, trainato dalle città d'arte di rilevanza mondiale. Il Nord Italia, con Milano, Venezia, Rimini, Bologna, Torino e Jesolo, registra un'incidenza di turismo internazionale del 65,2% e un peso economico del 44,8% sul totale.
Ristoranti italiani nel mondo come soft power
Il rapporto evidenzia come la cucina italiana rappresenti uno strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani nel mondo che rafforzano l'immagine del Paese. «La ristorazione valorizza le economie locali ed è un patrimonio, anche immateriale, che accompagna ogni esperienza turistica», ha sottolineato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio. «Non è solo valore economico, ma cultura e identità attraverso cui raccontare il Paese. È un settore che contribuisce in modo determinante alla competitività del turismo italiano e alla promozione del brand Italia nel mondo».
Alla presentazione, curata da Antonio Preiti di Sociometrica, sono intervenuti anche Daniele D'Amario, coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Chiara Bergadano del Consorzio Langhe Experience e lo chef patron Moreno Cedroni.
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Ora, a parte che esprimere con tanta ostentazione questo superamento mi sembra una specie di gioco di ragazzini. Quelli che tirano la palla verso l'alto per capire chi ha il calcio più forte. Il turismo non è questo, almeno secondo me. Non si qualifica un paese per il numero di turisti che ha, ma per la qualità dell'offerta, e visto che siamo in Italia, anche l'impatto che ha sulle nostre città. Che ricordiamo sono tutte città d'arte e quindi per definizione fragili.
Città d'arte
Venezia ha dovuto mettere il numero chiuso con pagamento del biglietto. E penso che altre capitali dell'arte la seguiranno. Ma questo non frena l'ondata di turisti, che stanno ridisegnando anche la mappa abitativa del nostro Paese. Quando il ministero parla di turismo sostenibile vorrei sapere a cosa si riferisce. Se ci sono 458,4 milioni di presenze turistiche in un anno doc'è la sostenibilità?
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[post_content] => Dal 19 al 21 marzo l'Ateneo Università Europea di Roma ospita l'edizione 2025 di FareTurismo, appuntamento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche turistiche. Oltre 2.000 i colloqui per 500 posti di lavoro ricercati dalle circa 40 aziende presenti provenienti da catene alberghiere, hotel, terme, agenzie per il lavoro, enti e società di consulenza e di servizi L'Università Europea di Roma presenterà il nuovo indirizzo in management dell'ospitalità e dell'impresa turistica.
Nel 2024 il settore turistico in Italia ha ripreso a correre registrando un giro d'affari di 48,8 miliardi di euro con ulteriori prospettive di crescita. Secondo l'Enit lo scorso anno il comparto turistico ha contribuito al 10,8% del Pil italiano, generando il 13% dell'occupazione totale, con 458,4 milioni di presenze turistiche negli esercizi ricettivi, con un incremento del +2,5% rispetto all'anno precedente (fonte Istat).
Dal punto di vista dell'occupazione le previsioni indicano che entro il 2034 la crescita del settore turistico porterà a un contributo occupazionale del 15,7%, con migliaia di nuovi posti di lavoro in un mercato sempre più tecnologico e globalizzato.
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[post_content] => Spesso sono in contrasto con le politiche del ministro del turismo Daniela Santanchè. E su questo giornale le ho scritte. In alcune occasione l'ho anche difesa quando tutti gli altri giornali la criticavano aspramente per le sue vicende imprenditoriali. In questi casi di solito io non attacco mai. Non mi piace fare il maramaldo. Secondo un sistema etico per cui bisogna difendere chi è attaccato da tutte le parti.
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Dilemmi
Quindi: come si fa a fare turismo di qualità quando lo scorso anno (soprattutto nei mesi estivi) l'Italia ha registrato 50 milioni di turisti, con 458,4 milioni di presenze turistiche? Ora questi sono numeri da turismo di massa, non di qualità. Poi se esiste un sistema per far convivere il turismo di massa con quello di qualità, io non lo so. Magari sarebbe interessante sapere le opinioni degli esperti di turismo. Ma secondo un punto di vista generale le cose sono semplici: i due modelli sono inconciliabili.
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Secondo un sistema etico per cui bisogna difendere chi è attaccato da tutte le parti.\r\n\r\nFatta questa premessa devo dire però che le ultime dichiarazioni del ministro sono ampiamente criticabili. Lei durante l'apertura della Bmt di Napoli ha detto: Andiamo sempre più verso un turismo di qualità\". Ma questa frase contiene una contraddizione in termini. In filosofia si chiamano aporie. L'aporia è un problema le cui possibilità di soluzione risultano annullate in partenza dalla contraddizione.\r\nDilemmi\r\nQuindi: come si fa a fare turismo di qualità quando lo scorso anno (soprattutto nei mesi estivi) l'Italia ha registrato 50 milioni di turisti, con 458,4 milioni di presenze turistiche? Ora questi sono numeri da turismo di massa, non di qualità. Poi se esiste un sistema per far convivere il turismo di massa con quello di qualità, io non lo so. Magari sarebbe interessante sapere le opinioni degli esperti di turismo. 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