5 febbraio 2009 12:38
L’edizione 2009 di Expo Riva Hotel chiude oggi i battenti con numeri soddisfacenti: 491 espositori (+28% rispetto al 2008) e un totale certificato di 17 mila 331 visitatori (in crescita dell’8%) nei quattro giorni dell’evento. «Expo Riva Hotel si è rivelata una manifestazione all’avanguardia – commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi – capace di riunire filiere differenti, offrendo numerose possibilità di business in una logica del “fare sistema”. Questa 33° edizione si chiude all’insegna della crescita sia dal punto di vista dei numeri, con la partecipazione di un’utenza professionale di alto livello proveniente da tutta Italia, sia dal punto di vista degli standard qualitativi: gli eventi collaterali, come i workshop e i convegni, hanno suscitato l’interesse degli operatori che percepiscono la fiera come un momento fondamentale per la loro professione».
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La Grecia riconferma la sua vocazione di meta favorita dagli italiani e continua a investire nella promozione della vacanza fuori stagione.
L'occasione per fare il punto su un'estate soddisfacente è stata offerta dalla presentazione dell'isola di Skiathos, che ha visto la partecipazione del sindaco Thodoris Tzoumas e del vice sindaco Alexandros Efstathiou.
I numeri
«L'estate 2024 ci aveva regalato grandi soddisfazioni - commenta la direttrice per l'Italia dell'ente del turismo ellenico, Kyriaki Boulasidou -. Avevamo superato il picco dei 2 milioni di visitatori giunti i Grecia dal vostro mercato. Quest'anno siamo riusciti a consolidare i numeri mantenendoci, sul fronte dei visitatori, sugli stessi livelli dello scorso anno».
Buone notizie sul fronte dei ricavi, che sempre per quanto riguarda il mercato tricolore sono aumentati fino ad agosto del 25%, portandosi a quota 553,3 milioni di euro. «Merito anche dell'ottima performance registrata dai mesi di spalla, favoirita anche dal prolungamento dei collegamenti diretti verso le isole» specifica Boulasidou.
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[post_content] => Per Terme Merano in 20 anni di attività oltre 7,2 milioni di ospiti (esclusi i bambini sotto i 4 anni, confermando una media annuale di circa 378.000 visitatori), 6.700 posti di lavoro (con un effetto sul PIL di circa 860 milioni di euro), 643 milioni di euro di spese con impatto diretto sulla creazione di valore economico, 31 milioni di euro investiti.
I numeri provengono da uno studio sul valore economico delle Terme Merano sul territorio, realizzato dall’economista Friedrich Schneider dell’università Johannes Kepler di Linz.
«La nuova analisi sul valore economico creato dalle Terme Merano conferma in modo chiaro – spiega la direttrice di Terme Merano Adelheid Stifter - quanto il nostro modello di sviluppo sia radicato nel territorio e allo stesso tempo orientato al futuro. Siamo orgogliosi di contribuire in maniera significativa alla qualità della vita, all’attrattività turistica e alla sostenibilità economica della città. Questo risultato è merito di un lavoro di squadra e della fiducia che la comunità ripone in noi. Continueremo a investire in innovazione, benessere e qualità per generare valore duraturo per Merano e per tutto l’Alto Adige».
L’analisi scientifica mostra inoltre che Terme Merano genera ogni anno tra 17 e 19 milioni di euro di entrate fiscali per la pubblica amministrazione, derivanti dalle spese per il personale, dai costi di gestione e dai consumi degli ospiti. Gli effetti fiscali complessivi per il periodo 2006–2024 sono stimati in un valore compreso tra 317 e 375 milioni di euro.
Anche l’attività d’investimento di Terme Merano ha avuto un impatto significativo sull’economia regionale: dal 2006 sono stati investiti 31 milioni di euro, generando ulteriori 50 milioni di euro di valore aggiunto a livello provinciale e 388 posti di lavoro creati o mantenuti sul territorio.
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Alla scoperta del Wizz Air Training Center di Budapest per toccare con mano come il controllo rigoroso dell'operatività e la gestione del dato siano asset fondamentali della low cost. La visita ha combinato il confronto con Andras Rado, head of communication, con la dimensione pratica e tecnologica dei simulatori, fornendo elementi concreti sui fattori di espansione e sulle direttrici che influenzano il rapporto con il trade: l'apertura alla distribuzione b2b, i catalizzatori della capacità e l'identità di brand non negoziabile.
L'identità Ulcc di Wizz Air, definita dai costi di gestione del business, richiede un investimento meticoloso nella preparazione del personale. Rado ha definito il Training Center un "grande investimento per la compagnia” - il costo dei simulatori è pari a 10 milioni - un'infrastruttura cruciale per garantire che, operando con volumi elevati (la compagnia prevede 72 milioni di passeggeri trasportati nel 2025), nulla possa andare storto.
La struttura include tre simulatori Full Motion di ultima generazione a Budapest (e ulteriori tre a Roma), che impiegano la più avanzata tecnologia di simulazione. A supporto della formazione della cabin crew (8-10 settimane di training), il mock-up (ottenuto da un aeromobile reale) permette simulazioni complesse. Queste includono la gestione del fuoco e l'addestramento a procedure di emergenza come le simulazioni di ditched (atterraggio sull'acqua) o combinazioni di multi-emergency.
Wizz Air ha inoltre intrapreso una direzione strategica verso la collaborazione con partner esterni per incrementare la penetrazione in mercati meno consolidati. L'esempio più rilevante di questa apertura b2b è la partnership con Travel Fusion. Il partner, in questo modello, distribuisce il biglietto mantenendo lo stesso prezzo, senza alcun ricarico. Tuttavia, la priorità assoluta di Wizz Air rimane l'acquisizione dei contatti personali del passeggero. Questa governance del dato è cruciale per il vettore, che affida alle push notifications il servizio di comunicazione essenziale in caso di interruzione del servizio, garantendo così la qualità del post-vendita.
La compagnia è ferma nel mantenere la propria identità Ultra low cost: nonostante i test di mercato, il progetto della "Wizz Class" — di cui si è parlato nelle ultime settimane — non rappresenta una transizione verso un modello ibrido.
Rado ha categoricamente escluso la possibilità di un cambio di rotta: «Non vogliamo diventare una business airline. La Wizz Class è un adattamento puramente reattivo alle esigenze del segmento di mercato che utilizza i voli per lavoro e che richiede la possibilità di blocco dei posti, senza snaturare l'efficienza strutturale Ulcc».
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Grecia tutto l'anno? A Skiathos si può. La conferma viene dal sindaco dell'isola greca, Thodoris P. Tzoumas, intervenuto a Milano insieme al vice sindaco Alexandros Efstathiou e alla drettrice per l'Italia dell'ente ellenico per il turismo, Kyriaki Bolìulasidou, proprio per rilanciare un'offerta che ha nei mesi di spalla la sua punta di diamante.
"Skiathos offre molto di più del semplice sole e mare - spiega il sindaco -. Abbiamo un patrimonio di 60 spiagge bellissime ma l'isola è tanto altro, a cominciare dalla fitta rete di percorsi trekking: 15 i sentieri percorribili per circa 100 chilometri totali, presentati sia su un'apposita cartina sia sull'app dedicata".
Le opportunità
Skiathos, patria dello scrittore Alexandros Papadiamantis, è anche sinonimo di cultura - quattro i musei visitabili -, di turismo nautico e di cicloturismo, ma anche di shopping e di nightlife. "Anche i collegamenti diretti tendono ad allungare la stagionalità, con easyJet impegnata da maggio a ottobre e SkyExpress, che via Atene collega l'isola tutto l'anno". A questi voli si associano molte altre possibilità, non solo in aereo ma anche in traghetto, con connessioni via mare utilizzabili tutto l'anno.
Fiore all'occhiello dell'isola è l'attenzione all'accessibilità: Skiathos è infatti il primo comune greco ad aver attrezzato un sentiero, quello di Koukounaries, per i diversamente abili. Inoltre, il comune collabora attivamente sul tema della sostenibilità e dell'accessibilità turistica con la World Trade Organization.
"Dai 45.000 del 2024, nel 2025 l'isola ha accolto circa 55.000 italiani e l'obiettivo per l'anno prossimo è di incrementare ulteriormente i numeri. Quello italiano si riconferma il secondo mercato dopo la Gran Bretagna ed è destinato a crescere. Basti pensare che sul totale di circa 500.000 visitatori registrati da aprile a ottobre 2025, 100.000 erano britannici e 50.000 italiani, lasciando la restante parte agli altri mercati".
Mercati comunque profittevoli, visto che l'isola viene complessivamente raggiunta con voli diretti da 26 città in 14 paesi europei.
Accanto ai voli, le connessioni via mare garantiscono
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[post_content] => Il Portogallo varerà una nuova strategia decennale per la crescita del turismo che mira a proiettare il paese nella top ten dell'Indice di sviluppo dei viaggi e del turismo del World Economic Forum.
La destinazione, che lancerà la nuova Strategia per il turismo 2035 alla fine dell'anno, punta a uno sviluppo “equilibrato e coeso” del turismo in tutto il Portogallo.
Attualmente occupa il 12° posto nell'indice di sviluppo del turismo e dei viaggi del Wef, ma punta a superare Canada e Svizzera per entrare nella top 10 entro i prossimi tre anni, come dichiarato da Carlos Abade, presidente di Visit Portugal, ripreso da Travel Weekly.
L'indice, nato nel 2022, valuta e misura le politiche che consentono uno sviluppo sostenibile e resiliente del settore turistico e il loro contributo allo sviluppo di un paese.
La nuova strategia del Portogallo avrà 12 programmi incentrati su diversi “pilastri”, che spazieranno dal cambiamento climatico, alla formazione dei professionisti del turismo, dalla mobilità sostenibile alla capacità dei collegamenti aerei.
Tra le priorità, il rafforzamento del connubio turismo-residenti locali; maggiore unione fra turismo e industria locale, ad esempio attraverso tour enogastronomici; specializzarsi, diversificare e investire nei mercati di origine concentrandosi su cultura, arte e gastronomia; e concentrarsi sulle nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale.
«Vogliamo migliorare la qualità dell'esperienza di chi visita il Portogallo, ma allo stesso tempo migliorare la qualità della vita di chi ci vive» ha affermato Abade.
Nel 2024 oltre 30 milioni di turisti hanno visitato il Portogallo e, complessivamente, il paese ha totalizzato 28 miliardi di euro di entrate turistiche, provenienti da visitatori domestici e internazionali, che era l'obiettivo fissato per il 2027.
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[post_content] => Perugia inaugura Lab – Luisa Annibale Base, progetto fortemente voluto da Destinazione Cioccolato Srl SB. Un intervento di riqualificazione che si inserisce in un disegno più ampio: a pochi metri dal Lab, infatti, il primo novembre ha aperto ufficialmente la Città del Cioccolato, il più grande museo esperienziale al mondo dedicato al cacao e al cioccolato, ospitato negli spazi dell’ex Mercato Coperto di Perugia.
«Il LAB è stato un obiettivo proposto dal nostro Direttore Artistico Eugenio Guarducci – dichiara Vasco Gargaglia, presidente del Cda di Destinazione Cioccolato Srl SB – che ha da sempre accompagnato la nostra mission e visione aziendale. A tal proposito, ringraziamo, da una parte la Famiglia Ansidei proprietaria di questi meravigliosi spazi, e dall’altra, Luisa Spagnoli SPA che ha contribuito in maniera significativa ai costi di ristrutturazione, di restauro e di allestimento di questa importante location alla quale è affidata un’importante funzione complementare a quella interpretata dalla Città del Cioccolato».
«Proprio tra queste mura, più di un secolo fa, Luisa e Annibale Spagnoli hanno dato forma a un sogno – dichiara Nicoletta Spagnoli, Amministratore Delegato e Direttore Creativo di Luisa Spagnoli – quello di trasformare la passione per il cioccolato in un’impresa capace di unire creatività, impegno e amore per la bellezza. Oggi restituiamo alla città di Perugia un pezzo importante della sua storia ma, soprattutto, la promessa che continueremo a custodirla, valorizzarla e farla vivere con la stessa energia e lo stesso amore di chi, più di cent’anni fa, seppe credere in un sogno chiamato cioccolato».
Il Lab accoglierà un calendario di esperienze dedicate al cioccolato, articolate in più ambienti ricavati dagli spazi che un tempo ospitavano i magazzini e le caldaie della Perugina in via Angusta: un’area per show cooking e corsi pratici, per un gruppi fino a 14 persone, una sala adibita ad ospitare gruppi fino a 36 persone per degustazioni guidate di cioccolato, e un ambiente più raccolto (18 persone) destinato a laboratori ed esperienze immersive, tra cui la suggestiva Cerimonia del Cacao.
In via Alessi 23, all’interno della prima sede produttiva della Perugina, il Lab si sviluppa su due livelli distinti. La prima area, dedicata all’accoglienza, rievoca quella che era l’antica Confetteria Corelli e successivamente la Confetteria Spagnoli e primo negozio Perugina. Lo spazio è una ricostruzione fedele dell’ambiente del negozio della fiction Rai “Luisa Spagnoli”, i cui arredi di scena sono stati gentilmente messi a disposizione dall’azienda Luisa Spagnoli Spa. Un video permetterà ai visitatori di rivivere le scene più iconiche della serie.
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Fu proprio qui che il giovane Giovanni Buitoni, chiamato dal padre Francesco nel 1909 a occuparsi della contabilità dell’azienda di famiglia, conobbe Luisa Spagnoli.
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Room Mate Hotels si prepara al Natale invitando gli ospiti a vivere le feste in una delle strutture del gruppo in Europa. La catena alberghiera fondata da Kike Sarasola consolida il suo posizionamento nel segmento lifestyle, puntando su design, accoglienza e integrazione con il tessuto urbano locale.
«Per noi l’hotel è sempre stato molto più di un luogo dove dormire. È una casa per chi viaggia, ma anche una parte viva della città - afferma Sarasola -. Le nostre strutture vogliono riflettere quella stessa energia: creativa, accogliente e autentica».
Natale in Italia
In dettaglio, in Italia Room Mate Hotels concentra la propria proposta natalizia a Milano, Firenze e Roma. A pochi passi dal Duomo di Milano, il Room Mate Collection Giulia celebra il design italiano attraverso gli spazi firmati da Patricia Urquiola, caratterizzati da colori vibranti e un’eleganza contemporanea che si connette con lo spirito creativo della città.
Per un Natale all’insegna della cultura, invece, il Room Mate Collection Isabella, nel cuore di Firenze, è il punto di partenza perfetto per visitare le mostre del momento, come quella dedicata al Beato Angelico a Palazzo Strozzi.
Infine, il Mia Room Mate Collecion, a pochi passi da Piazza di Spagna e Via Veneto a Roma, propone un’ospitalità contemporanea e personalizzata, diventando un hub strategico per raggiungere il mercatino di piazza Navona, il Christmas World di Villa Borghese e la versione natalizia di Cinecittà World.
Europa in primo piano
Allargando lo sguardo alle altre destinazioni europee, Madrid, Barcellona e Valencia rappresentano le tre città sulle quali si focalizza l’offerta di Room Mate Hotels.
Affacciato sulla Gran Via di Madrid, il Room Mate Macarena regala una vista privilegiata sulle luminarie più iconiche della capitale dalla sua terrazza panoramica. A Barcellona, il Room Mate Anna offre un Natale più tradizionale. Con un design ispirato ai colori del Mediterraneo e alla creatività di Gaudí, l’hotel è situato vicino alla Fira de Santa Llúcia, uno dei mercatini più antichi e caratteristici della città. Il Room Mate Helen Berger di Valencia, premiato con una Chiave Michelin per il secondo anno consecutivo, si aggiunge alle destinazioni imperdibili di questo Natale. Oltre a distinguersi per i suoi ambienti modernisti restaurati, l’atmosfera accogliente e un’attenta proposta gastronomica con influenze internazionali, questo hotel è un punto strategico per godersi una città che a dicembre si riempie di luci, mercatini e attività..
Infine, spazio ad Amsterdam e Londra, nel cuore del Nord Europa. Il Room Mate Aitana di Amsterdam sorge su un’isola artificiale sull’IJ, a soli dieci minuti dal centro storico. Con un design moderno e grandi vetrate affacciate sui canali, permette di vivere la città illuminata dall’Amsterdam Light Festival, pattinare al Museumplein o godersi il Winter Paradise. A Londra, Room Mate Lime Tree, offre un’esperienza boutique con un’anima locale e rappresenta la proposta più intima e raffinata del gruppo. Situato in un’elegante townhouse a Belgravia, combina il classico fascino britannico con dettagli moderni e un’attenzione particolare all’esperienza locale.
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[post_content] => Squadra che vince, non si cambia. Ma si potenzia. Questo il disegno che ha mosso la duplice inaugurazione tenutasi oggi presso i cantieri di Chantiers de l’Atlantique a Saint Nazaire.
Il float out di Msc World Asia si è accompagnato alla coin ceremony di Msc World Atlantic: due momenti fondamentali in quel piano di ampliamento progressivo della flotta.
Ma la vera notizia è un nuovo ordine, del valore di 3,5 miliardi di euro, per la realizzazione di due ulteriori unità di classe World, la 7 e la 8, che verranno consegnate da Chantiers de l’Atlantique rispettivamente nel 2030 e nel 2031.
Le commesse annunciate oggi portano l’investimento di Msc Crociere a quasi 7 miliardi di euro per le 4 navi ordinate quest’anno, che raggiunge i 10,5 miliardi di euro se si considerano anche le due unità attualmente in costruzione. Sono quindi sei le navi che Msc prenderà in consegna entro il 2032, anno in cui la flotta toccherà le 29 unità.
La partnership con Chantiers de l’Atlantique
Navi sempre più grandi, all’insegna di quelle economie di scala che spingono i numeri delle compagnie di crociera, ma anche un nuovo modo di intendere la navigazione che riscriverà il futuro: nel corso della cerimonia ufficiale, l’executive chairman della divisione crociere del gruppo Msc, Pierfrancesco Vago, ha ricordato l’importanza del settore crocieristico, in grado di produrre occupazione e contribuire in modo significativo al Pil. «Insieme a Chantiers de l’Atlantique, nostro partner da oltre 20 anni, stiamo costruendo più di nuove navi, stiamo costruendo il futuro del mercato».
«Nel giorno della doppia celebrazione di Msc World Asia e Msc World Atlantic, accogliamo con entusiasmo l’annuncio dell’accordo per la realizzazione di due ulteriori unità – aggiunge Laurent Castaing, direttore generale di Chantiers de l’Atlantique -. Msc è il nostro primo partner e con questa notizia rinsaldiamo ulteriormente una collaborazione basata sulla fiducia e sull’innovazione”.
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[post_content] => L’Mkte, tenutosi la prima settimana di ottobre a Nairobi, ha consentito ai diversi operatori italiani presenti di aggiornare e innovare la propria proposta turistica rispetto alla destinazione.
Oggi il Kenya sta ampliando la propria offerta turistica. L’Mkte l’ha raccontato ai suoi ospiti testimoniando una storia antica fatta di tradizioni, cultura e safari - tanto apprezzata dai viaggiatori - ma anche mettendo in evidenza l’evoluzione del segmento luxury, il wellness con i focus sullo yoga, l’attenzione alla gastronomia rinnovata nel trend afro-fusion dei tanti ristoranti di tendenza di Nairobi e le vivaci città; significativa anche l’apertura al turismo business e mice, dove i momenti lavorativi si completano incontrando la natura; bisogna anche ricordare che il Kenya è stato uno dei primi paesi africani a promuovere i cambiamenti sostenibili, utilizzando le energie rinnovabili e bandendo la plastica. Importante il contributo di alcuni operatori italiani presenti all’expo.
«Graffiti Travel ha partecipato all’Mkte per conoscere in modo più approfondito il mercato turistico locale, incontrando potenziali partner e prodotti altrimenti non visibili. - ha affermato Vladimiro Farina, gm di Graffiti Travel - Operiamo in Kenya dai primi anni 2000, con itinerari su misura per gruppi e individuali, in particolare per viaggiatori amanti dei fotosafari. Il nostro mercato è cambiato dopo il Covid: oggi vengono richiesti soprattutto viaggi combinati safari/mare e la crescita della domanda impone una conoscenza più profonda dell’offerta locale, portando sul mercato prodotti diversificati, nuove locations e nuove tipologie di viaggio, come un self-drive guidato o pacchetti semplificati per le combo safari/mare. Ogni anno Graffiti Travel organizza dei viaggi itineranti in Kenya con guida e land-cruiser per 80/100 dei suoi clienti. L'introduzione di nuovi pacchetti di viaggio e l'abbassamento della soglia di budget medio raccontata dall’Mkte favorirà l’aumento dei viaggiatori» conclude Farina.
«È stato importante vedere da vicino quello che vendiamo, non solo per quanto riguarda i safari, l'attrazione più importante del Kenya, ma anche per capire le estensioni mare, tanto amate dai clienti italiani. - sottolinea invece Susanna Ingenito, del reparto operativo Africa di Oltremare Tour Operator - L’Mkte mi ha dato la possibilità di incontrare decine di operatori locali e il Famtrip successivo mi ha permesso di scoprire il parco Tsavo, est di Nairobi. Abbiamo viaggiato in treno ed è stata un’esperienza davvero interessante. Ho poi alloggiato al Salt Lick Safari Lodge, dove le camere si trovano su dei piloni e si può ammirare il bush dall’alto, senza invadere gli spazi degli animali che si abbeveravano nelle pozze d’acqua sottostanti. Bellissima anche la baia di Kilifi, un’insenatura da scoprire in barca a vela, immersi nel silenzio e, magari, - conclude Ingenito - ammirando il tramonto».
Interessante, infine, la chiave di lettura offerta da Carlo Dagaradi, tour leader del to Kailas: «Kailas è gestito da specialisti in scienze naturali: geologi, naturalisti ed etologi. Anche noi guide abbiamo una formazione scientifica: io stesso sono un etologo esperto di comportamento animale. Partecipare al Magical Kenya Travel Expo mi ha dato la possibilità di conoscere l’offerta naturalistica del Kenya incontrando specialisti e trovando un to locale con cui lavorare. Insieme metteremo a punto nuovi percorsi che indagano la struttura e organizzazione sociale delle diverse specie del paese. Kailas vorrebbe replicare anche in Kenya le esperienze di scoperta che già offre in Uganda e Tanzania. Ovvero i safari a piedi o il trekking all'interno delle comunità locali e in parchi che non siano toccati dall'overtourism».
(Chiara Ambrosioni)
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