21 marzo 2018 10:48
Fiere & Eventi

Quentin Desurmont, anima di Traveller Made
Si chiude il IV meeting organizzato da Traveller Made, il network dedicato al Lusso ideato cinque anni fa da Quentin Desurmont, che sta sempre più prendendo piede a livello globale.
«Quando abbiamo iniziato eravamo una quarantina di travel designer – spiega l’anima del gruppo – ma oggi la nostra crescita sta davvero dando risultati importanti. Le 318 agenzie che aderiscono al progetto (con oltre mille travel designer) sono cresciute in un anno di oltre il 10% con 25 nuovi ingressi. In totale abbiamo un “turn over” di 2 miliardi di euro, le strutture singole fatturano fra 1 e 35 milioni di euro, con una media di 7 milioni, cifre che vanno viste, soprattutto, nel livello dei viaggi oggetto della consulenza, non tanto nella massa critica».
I partner alberghieri, per lo più indipendenti con poca influenza da parte delle grandi catene, sono aumentati di 150 unità, arrivando a 750 alberghi di alto livello che hanno un rapporto particolare con TM, e così anche per i dmc, in aumento numerico, sempre con caratteristiche peculiari.
La media vendite fra leisure e business è più o meno stabile con un 83% del primo e 17 del secondo segmento, nel 2017, stando ai risultati del “barometro” ottenuto con un questionario molto dettagliato inviato a 612 travel designer di Traveller Made.
Un dato davvero importante emerso dal IV Essence of Luxury a Deauville, è che la crescita di turnover delle agenzie del gruppo, che è stato del 18,1%, molto di più della crescita del turismo mondiale stimata dall’UNWTO (United Nations World Travel Organisation) del 7% (2017 su 2016).
«La nostra analisi verso il mercato è sempre molto attenta – spiega Desurmont – non solo cerchiamo di formare i nostri associati nelle cinque aree di “expertise”, ma analizziamo anche i trend. Ad esempio grazie al barometro abbiamo profilato che la tendenza del 2017 è rimasta più o meno come il 2016 con un preferenza per i viaggi a sfondo relax (27%), seguiti da quelli a sfondo culturale (20%), avventura 18%,celebrazioni 16%, poi gastronomia 7%, spa e wellness 6%, sport 5%, medicali 1%».
Anche le mete sono restate più o meno stabili, nei piani 2018 rispetto al consuntivo 2017, con l’Europa in testa con circa un quarto delle proposte».
Insomma grande soddisfazione per come sta procedendo il lavoro iniziato cinque anni fa con una visione, che anno dopo anno, si sta rivelando vincente e sempre più condivisa, con un aumento degli associati anche sul territorio italiano e la nuova categoria di associati (Associated agency) che prelude all’entrata a pieno titolo per diventare Member Agency. (#EOL2018)
L’appuntamento è rinnovato per la prossima edizione ancora a Deauville, per chiudere il ciclo triennale dedicato a questa destinazione francese che ha sposato appieno la teoria di Desurmont.
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[post_content] => Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
Quando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell'anno scorso al 29% di quest'anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.
“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.
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[post_content] => Il Ministero del Turismo dell'Arabia Saudita rinsalda la partnership con il World Travel & Tourism Council attraverso la firma di un Memorandum of Understanding.
L'intesa evidenzia l'impegno del Regno a migliorare ulteriormente il settore dei viaggi e del turismo: l'Arabia Saudita sta impegnando ben 800 miliardi di dollari per massimizzare il potenziale della propria offerta per i viaggiatori di tutto il mondo. L'accordo unisce i settori pubblico e privato in uno sforzo concertato per creare un piano di crescita sostenibile.
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[post_content] => Riceviamo da Cesare Foà, presidente di AdvUnite la seguente lettera e volentieri la pubblichiamo.
«Un collega ha chiesto un parere su una mail ricevuta da una compagnia aerea Iata. E' lecito chiedere un minimo di fatturato per poter emettere, con loro, la biglietteria? E la licenza Iata a cosa serve?
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Silenzio
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Cesare Foà
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[post_content] => Progetto, curiosità, coerenza, forza di scegliere. Quattro sono le parole chiave che, nella visione di Danilo Curzi, tratteggiano oggi il cammino di Idee per Viaggiare. Un cammino spesso ricco di colpi di scena, mai banale e che oggi ha visto la partenza di un progetto nato per gioco e diventato realtà: l'Unconvention World Tour 2023.
L'operazione, che si concluderà il 4 ottobre, ha condotto 150 agenti di viaggio, 30 componenti dello staff, 9 content creators e rappresentanti dei media in giro per il mondo, in ben 15 nazioni, dal Canada all'Australia, passando per Mauritius, Giappone e Maldive.
Nella prima tappa a Dubai, che ha visto la presenza fisica di 80 partecipanti e quella virtuale degli altri gruppi già in viaggio ma collegati su Webex, il ceo Danilo Curzi ha ripercorso la storia dell'azienda, dalla nascita al post pandemia.
"Tutto nasce 28 anni fa da un'agenzia di viaggi che ancora esiste - ricorda -. Eravamo poco più che ventenni ma avevamo visione, forza di volontà. Oggi diamo un messaggio importante proprio sullo spirito di collaborazione e sul duro impegno che ci hanno portato fin qui".
Se è vero, quindi, che tutte le strade portano a Roma, centro nevralgico della storia e dell'operatività del tour operator, è anche vero che, da Roma, tutte le strade portano al mondo. Un'immagine che rende bene lo sviluppo del progetto Idee per Viaggiare in questi anni e che incarna anche la finalità dell'Unconvention world tour: "All routes lead to travel - spiega Curzi -. Abbiamo scelto come prima tappa Dubai perché è stata cruciale nella nostra storia. Dopo di lei, 25 anni fa, abbiamo iniziato a programmare molte altre destinazioni e oggi ci ritroviamo qui per un 'restart', dopo un periodo complicato che ha visto le 170 persone impiegate nell'azienda affrontare cambiamenti e sfide importanti. Voglio ringraziarle tutte perché è grazie a loro e ai nostri partner che non ci siamo mai fermati".
Il periodo della pandemia è servito all'azienda per riordinare le idee, analizzare le prospettive, studiare nuovi investimenti. "Abbiamo lavorato con curiosità, coerenza, mettendo a frutto quanto di positivo avevamo realizzato fino a quel momento. E poi abbiamo provato a fare delle scelte, perché se non scegli tu sarà il futuro a farlo per te".
Da queste consapevolezze sono scaturiti nuovi investimenti: circa 40 nuove figure professionali assunte, l'acquisizione del marchio Marcelletti, l'operazione Chinasia e gli investimenti sulla digitalizzazione aziendale, oltre al lancio di Act, la scuola di formazione turistica per preparare nuove figure professionali all'inserimento in un mercato sempre più esigente e bisognoso di professionalità.
Unconvention World Tour 2023
L'iniziativa ha portato gli agenti di viaggio in Australia, Giappone, Usa West Coast, Canada, Messico, Mauritius, Seychelles, Maldive, Thailandia, Tanzania, Zanzibar, Oman, Giordania, Doha e Dubai. Alcuni di questi itinerari sono esattamente quelli proposti alla clientela, come ad esempio il tour in Giordania. Tutti i viaggi sono itineranti e alcune destinazioni sono per la prima volta meta di fam trip, come Tanzania, Australia e Usa West Coast.
Tra i partner incontrati in occasione della Convention a Dubai, oltre alla compagnia alberghiera Address che ha ospitato i partecipanti nelle sue famose strutture, diversi DMC locali che hanno coinvolto agenti di viaggio, talent e rappresentati della stampa trade in attività ed escursioni, come Arabian Adventures, Magic Arabia e Malatacca. Quest'ultima ha accompagnato un gruppo di 30 persone in un tour "unconventional" nella città, tra le gallerie d'arte di Alserkal Avenue e gli ambienti affascinanti di Courtyard, edificio unico nel suo genere nel cuore di Al Quoz.
Claudiana Di Cesare
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[post_content] => Israele investe sulla destagionalizzazione con il lancio della nuova campagna promozionale “Israele può portarti ovunque”, creata e pianificata dal Ministero del Turismo Israeliano per stimolare proprio i flussi invernali. Nel mirino il raggiungimento di oltre 70.000.000 di potenziali viaggiatori, con un investimento superiore a 2.700.000 euro.
La campagna globale interesserà naturalmente l’Italia e, tra gli altri, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Spagna. Sarà declinata esclusivamente online con video ritmati e di grande appeal che giocano sull’effetto Fomo (Fear of Missing Out), simulando la ricerca di un viaggio online che, indipendentemente dalla chiave utilizzata, vede nella scelta di Israele la meta ideale per poter vivere ogni tipo di esperienza.
“Smetti di cercare. Inizia a viaggiare” è il claim finale, che riprende esortazioni come “Don’t get Fomo. Get a ticket now”. Obiettivo: raggiungere oltre 70.000.000 di potenziali viaggiatori. Oltre 2.700.000 euro l’investimento.
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[post_content] => Be Ambassador of Change è la nuova iniziativa che il tour operator Travel World Escape ha pensato di lanciare in occasione della prossima fiera di Rimini, in programma dall'11 al 13 ottobre. L'idea è quella di coinvolgere tutti gli agenti di viaggio che desiderano fare la differenza e lavorare insieme per promuovere un turismo migliore per il nostro pianeta.
La parola chiave del progetto di durata triennale è cooperazione. L'obiettivo principale di questo percorso è quello di promuovere il turismo sostenibile e rigenerativo, che sostiene e rispetta le destinazioni e le comunità locali. Si pensa perciò di creare una rete esclusiva di professionisti che, collaborando sinergicamente, svilupperà partnership strategiche e accederà a nuove opportunità di vendita, contribuendo così a una crescita benefica per tutti.
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[post_content] => Ricorrenze. Le Nazioni Unite e tutto il mondo celebrano oggi, 27 settembre, la giornata mondiale del turismo che quest'anno si focalizza sugli "investimenti verdi" e in particolare sull'urgenza di investimenti più mirati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, la tabella di marcia delle Nazioni Unite per un mondo migliore.
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Intanto sono ottimi i segnali che il settore lancia a livello mondiale dopo il lungo periodo di "sofferenza" dovuto alle restrizioni per il Covid19 mostrando una notevole resilienza e una ripresa sostenuta, anche di fronte alle sfide economiche e geopolitiche.
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[post_content] => E’ record di visitatori al Salone Nautico Internazionale di Genova che ha chiuso con 118 mila 269 unità, il 13,9 per cento in più rispetto all’edizione di 2022.
«Il Salone 2023, oltre ad aver incassato uno straordinario successo di pubblico – spiega Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria - ha ottenuto anche un altro risultato: l’aver cementato il suo legame con la città di Genova, con le sue imprese e il suo tessuto commerciale. Oggi tutto quello che ha rappresentato una debolezza o una ferita nel recente passato è diventato una leva per fare uno scatto di qualità come mai si era visto, non solo qui, ma in nessun comparto e in nessuna città di questo Paese».
1.043 brand esposti, con un incremento del 4,5% rispetto al 2022, un totale di imbarcazioni che ha superato ampiamente le 1.000 unità – da 2 a 40 metri di lunghezza – 143 posti barca in più in acqua grazie all’apertura dei nuovi canali. 184 novità in esposizione e premiere (+9,5% sul 2022). 3.190 sono state le prove in mare.
E, inoltre: 120 tra convegni e workshop, 1.316 i giornalisti accreditati, 2.294 gli articoli pubblicati solo nel periodo di manifestazione, dal 20 al 26 settembre, oltre 11 ore di servizi televisivi dedicati alla manifestazione.
«Questi sono i numeri di un Salone che continua a superarsi anno dopo anno e che, in questa edizione, è andato oltre le nostre stesse aspettative – aggiunge Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica e I Saloni Nautici -Ringrazio la mia squadra che ha lavorato strenuamente a questo risultato, io sono fiero di esserne il timoniere di questo equipaggio. Il nostro obiettivo è diventare la manifestazione numero uno di settore nel mondo. Stiamo lavorando per ottenere questo obiettivo, anche grazie alla stretta collaborazione tra pubblico e privato per far sì che il nuovo Waterfront di Levante, progettato da Renzo Piano, sia il primo quartiere espositivo al mondo tagliato espressamente per la nautica da diporto. Da domani iniziamo a lavorare per la prossima edizione in programma dal 19 al 24 settembre 2024».
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"A Sky full of Italy" ha fatto il suo debutto a New York: la nuova campagna marketing è stata protagonista di un evento al Consolato Generale d’Italia a Park Avenue, di fronte ad un vasto pubblico fra stampa, istituzioni e stakeholder.
«I collegamenti diretti con gli Stati Uniti di Ita Airways sono importanti, perché avvicinano ancora di più l'America all'Italia e ci permettono di rafforzare non solo i flussi turistici, ma anche le relazioni economiche, culturali e interpersonali tra i nostri due Paesi» ha sottolineato il Console Generale Fabrizio Di Michele.
«Gli Stati Uniti - ha ricordato Massimo Allegri, regional manager Americas del vettpre - sono il primo mercato internazionale per la nostra compagnia, che colleghiamo all’Italia grazie a molteplici voli diretti da New York, Boston, Washington, Miami, Los Angeles e San Francisco verso il nostro hub di Roma Fiumicino. Con 122 voli settimanali, puntiamo a diventare il vettore di riferimento dagli Stati Uniti all'Italia e, attraverso Roma, all'Europa per la comunità italiana e le comunità d'affari internazionali del Nord America».
La campagna prende il via oggi, 26 settembre a San Francisco e Los Angeles, dove sarà on air per circa un mese; dal 28 settembre debutterà a Boston e Washington e proseguirà a partire dal 5 ottobre a New York e Miami. “A Sky full of Italy” sarà visibile sulle principali piattaforme televisive in streaming e sarà diffusa su cartelloni digitali in aree chiave di Boston, New York, Los Angeles e Miami, su autobus completamente personalizzati a Los Angeles, San Francisco e Washington, su una barca con uno schermo digitale a Miami e attraverso una significativa presenza digitale e online in tutte le città.
«Non vogliamo essere solo la compagnia aerea scelta dai passeggeri, ma quella più desiderata quando viaggiano da e verso il nostro Paese, un vero ambassador dello spirito italiano. Vogliamo che i nostri clienti vivano un'esperienza italiana memorabile e unica ogni volta che volano con noi. Questo è stato anche il messaggio che abbiamo voluto trasmettere immaginando la nuova campagna che partirà da San Francisco e Los Angeles e proseguirà a Boston, Washington, New York e Miami” - ha aggiunto Giovanni Perosino, chief marketing officer di Ita.
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