20 ottobre 2025 12:43
Dalla partnership tra Cisalpina Tours International e Ambimed, è nato un white paper dedicato alle aziende clienti, che approfondisce le best practice del travel risk management e riassume “lo stato dell’arte” sul tema. Il contesto di mercato evidenzia criticità crescenti e ancora troppa poca informazione sul tema. Da una recente indagine di Ambimed emerge come alcune zone, considerate non a rischio, rappresentino invece pericoli concreti per i viaggiatori business. I dati 2024 mostrano un aumento del 36% rispetto al 2023 dei viaggi annullati per pericoli legati a destinazioni specifiche.
Le statistiche rivelano l’impatto dei rischi: il 40% dei viaggiatori d’affari ha sperimentato problemi di salute durante le trasferte internazionali, mentre i rischi legati alla geopolitica hanno registrato un incremento del 70% rispetto all’era pre-pandemica. La criminalità e instabilità politica nel 2024 hanno causato una diminuzione del 17% delle trasferte verso determinate aree geografiche, considerate ad alto rischio.
Dati che fanno riflettere: soprattutto se si pensa anche che il duty of care impone ai datori di lavoro l’obbligo legale e morale di garantire salute, sicurezza e benessere dei dipendenti in trasferta. Chi non rispetta queste norme rischia sanzioni salate, conseguenze legali e danni reputazionali. Ma quanti sono davvero informati su questo? I costi finanziari per le aziende che non implementano piani di Trm efficaci subiscono incrementi superiori al 30% rispetto a quelle con strategie consolidate.
Il quadro normativo
Il white paper offre un quadro normativo e delle best practice sul tema e delinea sei aree di intervento prioritarie: conoscenza dei rischi (67% delle aziende sottostima i pericoli reali), processo di autorizzazione delle trasferte, conformità normativa, risorse disponibili per i viaggiatori, verifica delle destinazioni e valutazione psicologica del personale. Il documento evidenzia che il 76% dei viaggiatori d’affari apprezza il supporto psicologico post-viaggio dopo trasferte in aree critiche. Il documento rappresenta per le aziende clienti di Cti uno strumento operativo per coloro che devono adeguarsi alla norma ISO 31030:2021 e alle linee guida 2024 della Società Italiana di Medicina del Lavoro, offrendo un approccio che passa da una gestione puramente logistica a una incentrata sul benessere e sulla responsabilità aziendale, con potenziali risparmi sui costi di gestione delle emergenze fino al 45%.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503084
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Le parole che ispirano i trend del turismo nel 2026 sono tutte rigorosamente in inglese e spesso terminano, come da tradizione, con il suffisso -cation.
Run-cation
Tra le prime c’è run-cation, combinazione di running e vacation. Come le versioni walking e bicicletta.
C'è poi la boy-cation: si parte lasciando a casa fidanzati o compagni. Quasi conseguente il prossimo trend segnalato da Vanity Fair, che segna la fine dell'epoca del post-pandemia: human connection.
Al viaggio di chiede di essere trasformative. Un tempo prezioso che ci farà tornare a casa diversi. Le ormai abusate "experience" devono essere pensate su di noi, anzi devono coinvolgerci nell’ideazione. Questi momenti non sono più semplicemente fruiti, ma creati dall’incontro con chi ce li offre, tanto che nel viaggio si parla già di “post-esperienza".
Le destinazioni top
Con più filosofia e meno bucket list, le destinazioni perdono un po’ di importanza, ma restano comunque in primo piano. La domanda si concentra sulla natura, soprattutto sui deserti, che siano le grandi dune dell’Algeria o le rocce nella meta che non c’era, il mar Rosso di The Red Sea Global, in Arabia Saudita, ma anche le dune della Maremma toscana o le spiagge rosa dell’Indonesia.
Quanto all’AI, nel turismo è già in uso nel campo dei dati, ma è ancora troppo facile all’errore per prenderla in considerazione.
[post_title] => I trend del 2026: dalla run-cation ai viaggi "trasformative"
[post_date] => 2025-12-04T08:53:36+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764838416000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503008
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Asia Centrale e Caucaso meridionale protagoniste di una crescita turistica significativa: i dati più recenti presentati in occasione della 30a Fiera Internazionale del Turismo di Tashkent, ripresi da Euronews, mostrano che il settore sta registrando un'accelerazione ben superiore ai livelli pre-pandemia, trainato da nuovi collegamenti aerei, dallo sviluppo del turismo outdoor, dall'artigianato e dal rapido aumento degli strumenti di pianificazione basati sull'intelligenza artificiale.
I rappresentanti di oltre 40 paesi si sono riuniti a Tashkent per tre giorni di negoziati b2b, forum di settore, realizzando una rara panoramica multinazionale di come l'economia turistica della Via della Seta si stia ricostruendo.
Uno degli indicatori più significativi è quello che giunge dall'Uzbekistan, dove gli arrivi dall'estero sono passati da poco più di 2 milioni nel 2017 a oltre 10 milioni nel 2024.
E, come affermano gli operatori turisti, questo cifra quintuplicata riflette la crescita a beneficio degli itinerari di viaggio multinazionali piuttosto che i brevi soggiorni in una sola destinazione.
Uno dei fattori principali alla base di questo aumento è il miglioramento della mobilità aerea: il corridoio Azerbaijan-Uzbekistan ne è uno degli esempi più evidenti, con due voli giornalieri tra i due Paesi e sono stati aggiunti voli bisettimanali tra Samarcanda e Baku.
Da nota poi come, al di fuori delle grandi città, le regioni si stiano sempre più adeguando per rispondere alla crescente domanda di ecoturismo: la regione di Namangan, in Uzbekistan, sta mappando i suoi distretti montuosi come Pop, Chust, Kosonsoy e Chortoq per costruire percorsi strutturati per il turismo d'avventura e per quello speleologico.
[post_title] => Nuovo slancio del turismo lungo la Via della Seta fra Asia centrale e Caucaso meridionale
[post_date] => 2025-12-03T11:30:08+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764761408000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502942
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Secondo l'ultimo Barometro mondiale del turismo di Un Tourism, tra gennaio e settembre 2025 oltre 1,1 miliardi di turisti hanno viaggiato a livello internazionale. Ciò rappresenta un aumento di circa 50 milioni di viaggi rispetto allo stesso periodo del 2024, registrando una crescita del 5%.
I dati indicano una domanda stabile per tutto l'anno, nonostante i servizi turistici siano alle prese con un'inflazione persistente e la fiducia dei viaggiatori vacilli a causa delle tensioni geopolitiche e commerciali. Il terzo trimestre ha registrato un aumento del 4% rispetto al 2024, alimentato da una stagione turistica estiva sostenuta nell'emisfero settentrionale.
Il segretario generale uscente delle Nazioni Unite per il Turismo, Zurab Pololikashvili, ha dichiarato: «Il turismo internazionale ha continuato a crescere costantemente nel 2025, sia in termini di arrivi che, soprattutto, di ricavi, nonostante l'elevata inflazione e l'instabilità geopolitica. Africa ed Europa, in particolare, si stanno distinguendo per le loro performance».
L'ultima edizione del Barometro Mondiale del Turismo ha analizzato i viaggi internazionali nei primi nove mesi del 2025, analizzando regioni e sottoregioni.
Le aree del mondo
L'Africa ha registrato secondo il Barometro di Un Tourism la crescita sostenuta più rapida tra tutte le regioni, con arrivi in aumento del 10% fino a settembre, sulla base dei dati limitati disponibili. Sia il Nord Africa (+11%) che l'Africa subsahariana (+10%) hanno registrato incrementi a due cifre.
L'Europa, la destinazione turistica più visitata al mondo, ha accolto 625 milioni di turisti internazionali dall'inizio dell'anno, con un aumento del 4% rispetto al 2024. I risultati sono stati ampiamente positivi, sostenuti da una stagione estiva positiva. L'Europa occidentale (+5%) e l'Europa mediterranea meridionale (+3%) hanno registrato uno slancio particolarmente solido, mentre l'Europa settentrionale (-1%) ha registrato numeri leggermente inferiori. L'Europa centrale e orientale ha continuato la sua robusta ripresa (+8%), sebbene gli arrivi complessivi siano ancora inferiori dell'11% rispetto ai livelli del 2019.
Le Americhe sono cresciute complessivamente del 2% nei nove mesi. I risultati di inizio 2025 sono stati più solidi (+3% nel primo e secondo trimestre), ma il terzo trimestre ha registrato una leggera flessione (-1%). Le performance hanno registrato forti variazioni a seconda della sottoregione: il Sud America (+9%) ha trainato la ripresa, l'America Centrale è cresciuta del 3% e i Caraibi hanno registrato una crescita modesta (+1%). Il Nord America (-1%) è rimasto indietro, in parte a causa di lievi cali sia negli Stati Uniti che in Canada.
Il Medio Oriente ha registrato una crescita degli arrivi del 2% tra gennaio e settembre 2025. Rispetto al 2019, tuttavia, la regione rimane leader mondiale nella ripresa a lungo termine, con arrivi ora superiori del 33% rispetto ai livelli pre-pandemia.
L'area Asia-Pacifico ha visto gli arrivi aumentare dell'8% da inizio anno, raggiungendo il 90% dei volumi del 2019 (-10% rispetto al 2019). L'Asia nord-orientale si è distinta con un aumento del 17% rispetto al 2024, sebbene gli arrivi siano ancora inferiori del 12% rispetto ai livelli del 2019.
Le mete in crescita
Tra le destinazioni in più rapida crescita al mondo quest'anno figurano Brasile (+45% rispetto al 2024), Vietnam ed Egitto (entrambi +21%), Etiopia e Giappone (entrambi +18%), Sudafrica (+17%), Sri Lanka e Mongolia (entrambi +16%) e Marocco (+14%). Tutti questi mercati hanno superato i livelli di arrivi del 2019.
Secondo Iata, il traffico aereo internazionale globale è aumentato del 7% da gennaio a settembre 2025 rispetto al 2024, mentre la capacità aerea è cresciuta del 6%. Nel frattempo, l'occupazione alberghiera globale ha raggiunto il 68% a settembre 2025, eguagliando i livelli di settembre 2024, secondo i dati Str.
I dati mensili sui ricavi del turismo fino a settembre 2025 mostrano una continua solidità nella spesa dei visitatori, guidata da Giappone (+21%), Nicaragua (+19%), Egitto (+18%), Mongolia e Marocco (entrambi +15%), Lettonia (+13%), Brasile (+12%) e Francia (+9%).
Anche i grandi mercati dei viaggi in uscita hanno segnalato una spesa resiliente: secondo il Barometro di Un Tourism i viaggiatori statunitensi hanno aumentato la spesa turistica internazionale del 7% fino ad agosto, mentre Spagna (+15%), Germania, Italia (entrambe +4%), Francia (+5%) e Corea del Sud (+7%) hanno registrato anch'essi notevoli aumenti.
A gennaio, Un Tourism aveva previsto un aumento del 3-5% degli arrivi turistici globali nel 2025. I risultati attuali fino a settembre sono in linea con tale previsione, sebbene l'aumento dei prezzi dei viaggi e l'incertezza geopolitica continuino a rappresentare rischi al ribasso per i mesi a venire.
[post_title] => Un Tourism: arrivi turistici in crescita del 5% nei primi nove mesi del 2025
[post_date] => 2025-12-02T14:00:53+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764684053000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502934
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_502570" align="alignleft" width="300"] Luca Patanè[/caption]
Raccogliere e interpretare correttamente i dati per orientare l’attività futura: il presidente del gruppo Uvet, Luca Patanè, ha sottolineato a più riprese l’importanza dell’analisi della propria attività per individuare trend di domanda emergenti.
Domanda nuova
Durante l’ultima edizione di BizTravel Forum Patanè ha segnalato ad esempio come la richiesta di appartamenti per soggiorni anche brevi stia crescendo a ritmi molto più sostenuti rispetto a quella della classica camera in hotel.
«Le aziende sono alla ricerca di mercati e stimoli sempre nuovi e in quest’ottica la creatività e il saper investire in nuove idee sono elementi indispensabili della crescita. Perché tutti i giorni si crea domanda nuova da soddisfare, come ad esempio quella emergente, relativa proprio agli appartamenti».
[post_title] => Patanè, gruppo Uvet: «Cresce la domanda di soggiorni in appartamento»
[post_date] => 2025-12-02T13:13:53+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764681233000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502909
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L'hotel The St. Regis di Roma ha accolto questa mattina la conferenza stampa degli Italian Tourism Awards – The Night of Excellence, l’evento ideato da MHR – MediaHotelRadio che ogni anno racconta e premia la professionalità, la creatività e la dedizione che compongono il grande mosaico del turismo italiano: 15 categorie in concorso per oltre 300 candidati e soltanto 45 finalisti in lizza per aggiudicarsi il microfono d’oro.
Quest’anno, il premio raggiunge una maturità nuova, entrando in televisione su Rai2, dove sarà trasmesso il 16 dicembre in seconda serata, mentre la cerimonia ufficiale si svolgerà il 10 dicembre alle 18 negli stessi spazi storici dell’hotel.
Debora Garlando, ceo di MHR e ideatrice del premio, ha aperto l’incontro visibilmente emozionata. “Competenze e creatività delle persone sono formule magiche che, miste a passione e impegno, rendono le destinazioni, la cultura e la storia del luogo, un viaggio incantevole. Era necessario creare uno spazio riconoscibile per promuovere i valori del turismo italiano e celebrare le eccellenze”. Ha quindi ricordato come il progetto sia nato durante il Covid, in un momento difficile in cui si sentiva la necessità di sostenere chi, nonostante tutto, continuava a tenere accesa la fiaccola del turismo italiano. Garlando ha spiegato il tema scelto per questa edizione, La magia del turismo, un concetto che si rifà alla capacità tutta umana di creare valore attraverso il talento, l’ingegno, la passione e la professionalità.
Categorie e Nominations 2025
Durante la conferenza sono state presentate le categorie in gara e le nominations 2025. A condurre l’annuncio è stato Palmiro Noschese, presidente della giuria e figura di riferimento dell’hôtellerie di lusso.
Destinazioni Italiane: Cinque Terre, Regione Liguria. Cortina d’Ampezzo, Regione Veneto. Ischia, Regione Campania
Travel Italy: Nicolaus, Ota Viaggi, Futura Vacanze
Trasporti e Mobilità: Frecciarossa, MSC Crociere, Prime Rent Exclusive
Grandi Eventi: Rome Foil Festival, Bracciano. TedX, Forte dei Marmi. Concorso Ippico Internazionale di Roma, Roma
Hotel: Forte Village, Pula (Cagliari). Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Verdura Resort, Sciacca (Agrigento)
New Hospitality: The Padel Resort, Como. The Social Hub, Roma. Glamping & Spa Terme dei Vulci, Canino (Viterbo)
Spa & Wellness: Health Clinic Longlife Formula, Castrocaro Terme. Fonteverde, San Casciano dei Bagni (Siena). De Montel Terme, Milano
Ristoranti: Mirabelle, Roma. Villa Corallo, Sant’Omero (Teramo). Twiga, Milano
International: Cisalpina Tours. Explora Journeys. On Location, Hospitality Olimpiadi Invernali Milano-Cortina
Innovazione: Dante per i Borghi, progetto di Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Palazzo di Varignana, Metodo Acquaviva (Castel San Pietro Terme, Bologna). Blastness, fondatore e presidente Andrea Delfini
Start-up: Tasting Opera, itinerante. Stradivaria, Roma. Strappa-La, itinerante
Media e Racconti di Viaggio: Dante per i Borghi, Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Dove, Magazine RCS. Francesco Gasparri, giornalista Rai1
Turismo Sostenibile: Zacchera Hotels, Lago Maggiore. Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Naturalis Bio Resort, Santa Maria di Leuca (Lecce)
Donna del Turismo – alla memoria di Elena David: Lucia Magnani, fondatrice AD Health Clinic. Carmela Colaiacovo, ad Tourist SpA, presidente FiSCE, Il Sole 24 Ore. Sara Digiesi, ceo BWH Hotels Italy & South-East Europe
Manager dell’Anno: Tommaso Tanzilli, presidente di Ferrovie dello Stato Italiane. Marco Gilardi, senior operations director Italia & Usa Minor Hotels Group. Andrea Delfini, fondatore e presidente Blastness
Al fianco dell’iniziativa, in rappresentanza di Roma Capitale, è intervenuto l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda Alessandro Onorato. Nelle sue parole, la fotografia di una città che non cresce per caso, ma grazie a un lavoro strutturale iniziato negli ultimi anni. Ha ricordato che il turismo romano nel 2025 è cresciuto del 5,5 per cento, un dato particolarmente significativo se confrontato con il 2019, considerato anno record, quando la crescita era dell’1,8 per cento. Roma oggi corre tre volte più veloce rispetto alla stagione pre-Covid, con un’occupazione in aumento e un soggiorno medio che ha superato le 2,7 notti, segno di un interesse più profondo e consapevole verso la città.
Onorato ha enfatizzato il peso dei grandi eventi nella strategia turistica della Capitale. La Maratona di Roma, con oltre l’80 per cento di partecipanti stranieri, è l’esempio più evidente di come sport e turismo possano procedere insieme generando indotto, reputazione internazionale e distribuzione territoriale dei flussi.
[gallery ids="502923,502924,502925,502926,502928,502929"]
[post_title] => Italian Tourism Awards 2025: svelate le terne finaliste di ogni categoria
[post_date] => 2025-12-02T12:55:21+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764680121000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502872
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Le Seychelles hanno ufficialmente superato l'obiettivo di arrivi di visitatori rispetto al 2024, registrando oltre 354.000 arrivi a quattro settimane dalla fine dell'anno. Questo rappresenta un aumento del 12% rispetto ai 316.800 arrivi registrati nello stesso periodo del 2024.
Gli arrivi turistici, come riporta Eturbonews, continueranno a rafforzarsi. L'Europa, il principale mercato di origine, ha registrato un aumento del 13%, mentre Africa e Asia hanno registrato rispettivamente una crescita del 22% e del 23%. L'Oceania ha registrato una crescita eccezionale del 94% e le Americhe hanno registrato un aumento del 5%.
I mercati europei
La Germania rimane il mercato più grande delle Seychelles, con 49.310 arrivi fino ad oggi, seguita da Francia (38.899) e Russia (32.443). Italia (20.478) e Regno Unito e Irlanda del Nord (20.165) completano i primi cinque mercati.
In Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti rimangono un mercato di origine resiliente, con 17.221 visitatori attratti nel 2025. In Africa, il Sudafrica è in testa alla regione con una performance costante di 7.598 visitatori. La segretaria per il turismo, Sherin Francis, ha osservato che questo risultato riflette una forte collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, un coinvolgimento attivo delle parti interessate, sforzi di marketing mirati e un impegno costante nel fornire servizi e prodotti di alta qualità in tutte le isole.
«Il superamento del nostro obiettivo è il risultato del nostro impegno comune e delle solide partnership che continuiamo a costruire. Abbiamo ricevuto un enorme supporto dai nostri partner del settore nel portare avanti le nostre iniziative e ampliare la nostra presenza sul mercato mondiale. Questo risultato dimostra cosa si può realizzare quando rimaniamo allineati, proattivi e impegnati a migliorare gli standard qualitativi della nostra destinazione. Non diamo per scontato questo risultato, perché sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare. Il dipartimento rimane concentrato sul mantenimento di un forte slancio attraverso un marketing mirato, il rafforzamento delle capacità e il continuo miglioramento dell'esperienza dei visitatori».
Sulla base dei dati sulle prenotazioni future, le Seychelles prevedono che il numero di visitatori continuerà ad aumentare nelle prossime quattro settimane, contribuendo a un nuovo record di arrivi quest'anno.
[post_title] => Seychelles: obiettivo superato. Arrivi internazionali a +12%
[post_date] => 2025-12-02T10:57:52+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764673072000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502809
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Quando si pianifica un viaggio in Marocco, una delle domande più frequenti riguarda il clima e le temperature: "Quando fa caldo? Quando piove? Qual è il periodo migliore per visitare il deserto?" Sono interrogativi legittimi, considerando che il Marocco è un paese geograficamente complesso, dove si può passare dalla neve sulle montagne dell'Atlante al calore torrido del Sahara nel giro di poche ore di auto. Capire il clima marocchino significa saper scegliere non solo quando partire, ma anche cosa mettere in valigia e quali destinazioni privilegiare in base alla stagione.
La verità è che il Marocco non ha un clima unico, ma piuttosto una collezione di microclimi che variano drasticamente a seconda della regione, dell'altitudine e della vicinanza all'oceano o al deserto. Questa diversità climatica è al tempo stesso una sfida e un'opportunità: sfida perché richiede una pianificazione attenta, opportunità perché significa che in qualsiasi periodo dell'anno c'è sempre una parte del Marocco che offre condizioni meteo ideali per essere visitata.
Le Quattro Zone Climatiche del Marocco
Per capire davvero il clima marocchino, bisogna pensare al paese diviso in quattro zone climatiche distinte, ciascuna con le proprie caratteristiche e i propri ritmi stagionali.
La Costa Atlantica: Mite tutto l'Anno
La fascia costiera che si affaccia sull'Oceano Atlantico – da Tangier a nord fino a Dakhla nel sud del Sahara Occidentale – gode di un clima mediterraneo temperato dall'influenza oceanica. Città come Casablanca, Rabat, Essaouira e Agadir vivono un clima sorprendentemente mite tutto l'anno.
Le temperature in queste zone raramente scendono sotto i 10°C in inverno o superano i 28-30°C in estate. L'oceano funziona come un gigantesco regolatore termico, raffreddando le estati e riscaldando gli inverni. Le mattine possono essere fresche anche d'estate, con nebbie che si dissolvono verso mezzogiorno, mentre i pomeriggi sono piacevolmente ventilati.
L'inverno atlantico (dicembre-febbraio) porta occasionali piogge, generalmente concentrate e brevi piuttosto che persistenti. Le temperature diurne si aggirano sui 16-20°C, perfette per passeggiate sul lungomare ma troppo fresche per chi sogna bagni in mare. La primavera (marzo-maggio) è probabilmente il periodo più bello: temperatura dell'aria intorno ai 20-25°C, mare che inizia a scaldarsi, vegetazione verde e fiorita grazie alle piogge invernali.
L'estate atlantica (giugno-agosto) sorprende i visitatori abituati ai 35-40°C del Mediterraneo: qui difficilmente si superano i 28°C grazie all'aliseo costante che soffia dall'oceano. Essaouira, in particolare, è famosa come "città del vento" ed è meta prediletta dei surfisti e kitesurfisti proprio per questo vento affidabile. Agadir, più a sud, ha un clima ancora più stabile con 300 giorni di sole all'anno e temperature che oscillano tra 20 e 26°C praticamente sempre.
Le Città Imperiali: Quattro Stagioni Distinte
Marrakech, Fes, Meknes e la pianura interna del Marocco vivono un clima continentale con escursioni termiche importanti sia tra giorno e notte che tra estate e inverno. Qui le stagioni sono ben definite e molto più marcate rispetto alla costa.
L'inverno (dicembre-febbraio) può essere sorprendentemente freddo, soprattutto di notte. A Marrakech le temperature notturne scendono regolarmente sotto i 5°C, con occasionali gelate nelle prime ore del mattino. Fes, più a nord e circondata da montagne, può essere ancora più fredda con temperature che toccano lo zero. Le giornate sono però spesso soleggiate e piacevoli, con massime intorno ai 18-20°C. La pioggia è presente ma non abbondante – qualche giorno ogni tanto, mai settimane di pioggia continua come in Nord Europa.
La primavera (marzo-maggio) è il periodo magico di queste città. Le temperature risalgono gradualmente dai 20°C di marzo ai 28-30°C di maggio, con notti ancora fresche che garantiscono un sonno riposante. I giardini sono in fiore, le montagne dell'Atlante ancora innevate sullo sfondo creano contrasti fotografici spettacolari, e l'aria ha quella limpidezza particolare che solo la primavera mediterranea regala. Aprile è probabilmente il mese ideale per visitare Marrakech e Fes.
L'estate (giugno-settembre) è il vero banco di prova per chi visita le città imperiali. Marrakech diventa un forno, con temperature che regolarmente superano i 38-40°C a luglio e agosto. Il sole picchia impietoso dal mattino alla sera, l'aria è secca e il caldo secco del deserto invade la città. Molti marrakchini benestanti fuggono verso Essaouira o le montagne. Per i turisti, significa svegliarsi all'alba per visitare i monumenti, ritirarsi nelle ore più calde (12-17) e riemergere solo al tramonto. Fes è leggermente meno calda ma l'umidità maggiore rende il caldo più opprimente.
L'autunno (ottobre-novembre) è l'altra stagione d'oro. Le temperature scendono gradualmente dai 30°C di ottobre ai 22-25°C di novembre, il caldo torrido si stempera lasciando posto a giornate piacevoli. I colori del tramonto sembrano ancora più intensi nell'aria limpida autunnale, e i giardini rifioriscono dopo la pausa estiva. Ottobre in particolare è un mese eccellente per esplorare queste città.
Le Montagne dell'Atlante: Il Regno delle Quattro Stagioni
La catena dell'Atlante attraversa il Marocco da sudovest a nordest, creando una barriera climatica che separa la costa atlantica dal deserto del Sahara. Qui il clima è montano puro, con variazioni estreme legate all'altitudine.
Il Medio Atlante, con città come Ifrane (chiamata la "Svizzera marocchina"), vive inverni rigidi con abbondanti nevicate tra dicembre e marzo. Non è raro vedere temperature che scendono a -10°C di notte, mentre le cime più alte come il Jbel Bou Iblane (3.340m) rimangono innevate fino a maggio. Esistono persino piccole stazioni sciistiche come Mischliffen, dove i marocchini vengono a sciare nei weekend invernali.
L'Alto Atlante, con il Jbel Toubkal che tocca i 4.167 metri (la vetta più alta del Nord Africa), presenta un clima ancora più estremo. L'inverno porta neve abbondante sopra i 2.000 metri, rendendo molti passi impraticabili tra dicembre e marzo. Le temperature possono scendere a -20°C sulle vette. Anche in estate, le notti sopra i 3.000 metri sono gelide, con temperature vicine allo zero, mentre le giornate possono essere calde con il sole diretto che scalda intensamente.
Le valli dell'Atlante, come la Valle dell'Ourika o la Valle delle Rose, godono di un clima più mite ma comunque fresco rispetto alle pianure circostanti. Queste zone sono rifugi ideali durante l'estate torrida delle città imperiali: a 1.500-2.000 metri di altitudine, le temperature estive raramente superano i 28-30°C di giorno e scendono piacevolmente di notte.
La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per il trekking nelle montagne dell'Atlante: temperature diurne gradevoli (15-25°C a seconda dell'altitudine), sentieri accessibili, e paesaggi spettacolari con la fioritura primaverile o i colori autunnali.
Il Deserto del Sahara: Estremi Climatici
Il Sahara marocchino, con le sue dune iconiche di Merzouga e M'hamid, rappresenta forse l'ambiente climatico più estremo e affascinante del paese. Qui le temperature oscillano tra due estremi che sorprendono sempre i visitatori impreparati.
L'inverno desertico (dicembre-febbraio) può essere gelido. Le notti nel deserto scendono regolarmente sotto lo zero, con temperature che in gennaio possono toccare i -5°C prima dell'alba. Molti turisti arrivano immaginando il deserto sempre caldo e si ritrovano a tiritar di freddo nei campi tendati. Le giornate sono però piacevoli, con temperature intorno ai 18-22°C e un sole che scalda intensamente. Questa escursione termica di 25-30 gradi tra giorno e notte è una caratteristica tipica dei climi desertici, dove l'assenza di umidità nell'aria impedisce la conservazione del calore notturno.
La primavera desertica (marzo-maggio) è generalmente considerata il periodo migliore per visitare il Sahara. Le temperature notturne risalgono gradualmente sopra lo zero (5-10°C), rendendo le notti nei campi berberi più sopportabili, mentre le giornate si mantengono piacevoli sui 25-30°C. Aprile in particolare offre condizioni quasi ideali: né troppo freddo di notte né troppo caldo di giorno. È anche il periodo delle tempeste di sabbia occasionali, spettacolari anche se possono disturbare i piani.
L'estate desertica (giugno-settembre) è brutale. Le temperature diurne superano regolarmente i 45°C, con picchi che a luglio e agosto possono toccare i 50°C all'ombra nelle ore più calde. Il sole del deserto è impietoso, il calore si riverbera dalla sabbia, e anche solo camminare per pochi minuti diventa estenuante. Le notti però rimangono sorprendentemente fresche, scendendo a 20-25°C – una differenza di 25-30 gradi rispetto al giorno. Solo i più avventurosi visitano il deserto d'estate, e anche loro si muovono principalmente all'alba e al tramonto.
L'autunno desertico (ottobre-novembre) replica le condizioni primaverili: temperature che scendono dai 35-40°C di settembre ai 25-30°C di novembre, notti che diventano gradualmente più fresche. Ottobre è un mese eccellente per il deserto, forse anche migliore di aprile perché la sabbia ha ancora il calore accumulato durante l'estate, rendendo le notti leggermente più miti.
Fenomeni Climatici Particolari
Il Chergui: Il Vento del Deserto
Il chergui (o scirocco) è un vento caldo e secco che soffia dal Sahara verso nord, investendo tutto il Marocco con ondate di calore improvvise. Può verificarsi in qualsiasi stagione ma è più comune in primavera e autunno. Quando arriva il chergui, le temperature possono salire di 10-15 gradi in poche ore: Marrakech può passare da 25°C a 40°C in una mattinata. L'aria diventa secca e polverosa, la visibilità si riduce per la sabbia in sospensione, e tutto sembra ricoperto da una patina ocra. I marocchini dicono che il chergui "rende tutti nervosi" – c'è persino un detto che giustifica comportamenti irrazionali durante questi giorni: "È colpa del chergui!"
Le Piogge: Quando e Quanto
Il Marocco non è un paese particolarmente piovoso, ma le precipitazioni si concentrano nei mesi invernali (novembre-marzo) con pattern che variano notevolmente da regione a regione. La costa atlantica e le montagne del Rif a nord ricevono le piogge più abbondanti (600-800mm annui), mentre il deserto del Sahara può rimanere senza una goccia d'acqua per anni interi.
Le piogge marocchine raramente sono di lunga durata come in Nord Europa. Più tipicamente si tratta di acquazzoni intensi e brevi, spesso accompagnati da temporali spettacolari, seguiti da schiarite. Questo pattern può creare problemi di alluvioni improvvise (flash floods) nei wadi e nelle zone desertiche, dove il terreno arido non assorbe l'acqua che scorre velocemente formando torrenti impetuosi. I turisti che campano nel deserto devono sempre informarsi sulle previsioni meteo prima di dormire nei wadi.
La Neve: Sì, Nevica in Marocco!
Molti si sorprendono scoprendo che in Marocco nevica, e anche abbondantemente. L'Atlante riceve nevicate regolari ogni inverno sopra i 1.500-2.000 metri, con accumuli che possono superare i 2 metri sulle vette più alte. Anche città di pianura come Meknes e Fes possono vedere occasionali nevicate, rare ma non impossibili.
La neve trasforma il paesaggio marocchino in qualcosa di magico e surreale: vedere kasbe di argilla rossa circondate da campi innevati, o palme coperte di neve a Midelt, crea contrasti fotografici incredibili. Per i trekker, la neve apre possibilità di escursioni invernali e persino arrampicate su ghiaccio sulle pareti nord del Toubkal.
Quando Visitare il Marocco: Consigli Pratici
La domanda da un milione di dollari: quando è il momento migliore per visitare il Marocco? La risposta dipende da cosa volete vedere e fare.
Per le città imperiali (Marrakech, Fes, Meknes): Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) sono ideali. Temperature piacevoli, poca pioggia, giornate lunghe e soleggiate.
Per il deserto del Sahara: Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) offrono il miglior compromesso tra temperature diurne e notturne. Evitate luglio-agosto a meno che non siate masochisti.
Per la costa atlantica: Praticamente tutto l'anno è buono, ma l'estate (giugno-settembre) offre le temperature più calde per chi vuole fare bagni in mare.
Per le montagne dell'Atlante: Dipende dall'attività. Trekking estivo (giugno-settembre) per evitare neve e freddo. Sci invernale (dicembre-marzo). Primavera per vedere la fioritura e i wadi pieni d'acqua.
Per un tour completo del paese: Aprile-maggio e ottobre-novembre sono i mesi d'oro che permettono di visitare tutte le regioni in condizioni ottimali.
Cosa Mettere in Valigia
Il clima vario del Marocco richiede un guardaroba versatile:
Primavera/Autunno: Vestiti a strati. T-shirt e camicie leggere per il giorno, ma anche un maglione o giacca leggera per serate e montagne. Scarpe comode da camminata. Cappello e occhiali da sole. Crema solare.
Estate: Vestiti leggeri e traspiranti in fibre naturali (cotone, lino). Cappello essenziale. Foulard per proteggersi dal sole e dalla sabbia. Se visitate il deserto, portate comunque un pile per le serate che possono essere fresche.
Inverno: Abbigliamento caldo a strati. Le case marocchine tradizionali non hanno riscaldamento centralizzato, quindi serve vestirsi bene anche al chiuso. Giacca impermeabile per la pioggia occasionale. Se andate in montagna o deserto, abbigliamento da freddo vero: pile, piumino, guanti, berretto.
Tutto l'anno: Scarpe comode e robuste (si cammina molto). Abbigliamento rispettoso della cultura locale (spalle e ginocchia coperte, soprattutto per le donne nelle zone più tradizionali). Farmacia da viaggio con protezione solare alta fattore.
Conclusioni: Il Marocco in Ogni Stagione
La bellezza del clima marocchino sta proprio nella sua diversità. Non esiste un "periodo sbagliato" per visitare il paese – esiste il periodo sbagliato per visitare una specifica regione con aspettative specifiche. Ma c'è sempre una parte del Marocco che in quel momento offre condizioni ideali.
L'inverno che rende il deserto troppo freddo di notte è lo stesso inverno che porta neve spettacolare sulle montagne e temperature miti sulla costa. L'estate che rende Marrakech un forno è la stessa estate che regala giornate perfette a Essaouira. Questa varietà climatica è un invito a tornare più volte, in stagioni diverse, per scoprire facce diverse dello stesso affascinante paese.
Capire il clima marocchino significa pianificare meglio, aspettarsi meno sorprese sgradevoli, e godersi di più ogni momento del viaggio. Che sia il calore secco del deserto, il fresco delle montagne, o la brezza oceanica della costa, il Marocco ha un clima perfetto da offrire in ogni periodo dell'anno – basta sapere dove cercarlo.
Informazione PR
[post_title] => Temperature Marocco: Guida Completa al Clima per Organizzare il Viaggio Perfetto
[post_date] => 2025-12-01T14:14:59+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
[0] => citta-imperiali-marocco
[1] => clima-marocco
[2] => consigli-viaggio-marocco
[3] => costiera-atlantica-marocco
[4] => deserto-sahara-marocco
[5] => escursioni-marocco
[6] => meteo-marocco
[7] => montagne-atlante-marocco
[8] => neve-marocco
[9] => piogge-marocco
[10] => quando-visitare-marocco
[11] => stagioni-marocco
[12] => temperature-marocco
[13] => tour-operator-3
[14] => viaggi-marocco
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => città imperiali Marocco
[1] => clima Marocco
[2] => consigli viaggio Marocco
[3] => costiera atlantica Marocco
[4] => deserto Sahara Marocco
[5] => escursioni Marocco
[6] => meteo Marocco
[7] => montagne Atlante Marocco
[8] => neve Marocco
[9] => piogge Marocco
[10] => quando visitare Marocco
[11] => stagioni Marocco
[12] => temperature Marocco
[13] => tour operator
[14] => viaggi Marocco
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764598499000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502725
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Un migliaio di partecipanti tra dipendenti e partner per la convention 2025 del gruppo Bluvacanze, che da Milano si è spostata sul Monte Bianco, a La Thuile. Il gruppo di Msc ha registrato nel 2025 un travel value di circa 1 miliardo di euro nelle tre business unit e ha fissato una previsione al 2029 di crescita del 50% fino a 1,5 miliardi di euro.
L'evento, dal concept "Come together, right now" ispirato all'album Abbey Road dei Beatles, ha coinvolto le diverse anime del gruppo: Cti-Cisalpina Tours International, i marchi Bluvacanze, Vivere&Viaggiare, il polo Blunet e Going, tour operator specializzato in prodotti su misura ed esperienze di qualità superiore.
«È uno sforzo importante che stiamo facendo e i nostri partner ci stanno aiutando a sostenerlo - ha dichiarato il ceo Domenico Pellegrino -. Vogliamo disegnare una nuova geometria del turismo organizzato italiano, facendo squadra con gli attori strategici che operano in questo Paese. Abbiamo il Dna di un gruppo che ha fatto dell'innovazione, dell'internazionalizzazione, dell'impulso irrefrenabile alla crescita, della centralità della persona umana i fattori strategici del suo successo».
Gli interventi
Tra gli interventi dei partner, Pier Ezhaya, general manager di Alpitour World e alla guida di Astoi, ha evidenziato la solidità del turismo organizzato. Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere del gruppo Msc, ha annunciato: «Lo scorso anno abbiamo trasportato 5 milioni di ospiti. Arriveremo a otto navi World Class e investiremo oltre 7 miliardi di euro, mettendo quasi 18.000 nuove camere sul mercato. La flotta dispone oggi di 45.000 camere al giorno, arriveremo a oltre 70.000».
Marco de Angelis, direttore vendite di Italo ha sottolineato la connettività intermodale: «Trasportiamo su 118 servizi giorno circa 35.000 passeggeri, per un totale di quasi 25 milioni di passeggeri in un anno, con 51 treni operativi». Tommaso Fumelli, vice president sales Italy di Ita Airways ha illustrato le sinergie con Lufthansa Group: «Da gennaio abbiamo implementato servizi integrati su circa 130 voli, con connessioni armonizzate su Roma Fiumicino, Linate e gli hub europei».
Mediaworld Viaggi
Durante la convention è stato annunciato il lancio di Mediaworld Viaggi. Lorenzo Mazzucchelli, travel welfare commercial manager, ha presentato l'operazione: «La rete di Mediaworld conta più di 1 milione di iscritti. In due anni con questa strategia (da Carrefour Viaggi ad Ard fino ai viaggi Giordano Vini, ndr) abbiamo distribuito 30 milioni di volantini cartacei, 6 milioni di email, 800.000 impression sui social e 250.000 visualizzazioni su YouTube».
Tra le operazioni più ambiziose, Maurizio Casabianca, cco di Going, ha annunciato: «Siamo distributori ufficiali per il mercato italiano di Walt Disney World Florida Resort. Entro gennaio completeremo l'integrazione con l'inventario Disney, che include tutte le tipologie di biglietti e i 27 alberghi. Quest'anno abbiamo registrato un incremento del 36% sulla destinazione Stati Uniti».
È stato inoltre presentato l'accordo con WeRoad per il target giovani, che ha già generato cento passeggeri da quest'estate.
Durante la convention è stato istituito il premio Sandro Gargiulo, dedicato al country manager Italia e Malta di Travelport, assegnato per la prima volta a Valentina Leone.
(Alessandra Favaro)
[post_title] => Bluvacanze: travel value a 1 miliardo; target 1,5 miliardi al 2029
[post_date] => 2025-12-01T11:06:56+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764587216000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502675
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_502570" align="alignleft" width="300"] Luca Patanè[/caption]
«Le agenzie di viaggio devono imparare a tornare a fare quel che facevano con i clienti»: il messaggio del presidente del gruppo Uvet, Luca Patanè, vuole essere un invito a recuperare quella personalizzazione e quella cura sartoriale del cliente che rappresentano l'unica leva in grado di accompagnarle nella nuova era dei viaggi. Un'epoca che è stata radiografata nel corso del BizTravel Forum, evento durante il quale le sfide del turismo di oggi hanno fornito strumenti e analisi per prepararsi a quelle del 2026.
A tenere banco durante l'evento, il ruolo della Cina nello scenario geopolitico mondiale e i rapporti di equilibrio fra Stati Uniti ed Europa, che influenzano tutti i comparti economici e quindi anche quello turistico.
Uomo al centro
«Le guerre frenano lo sviluppo del settore, questo è un dato innegabile - ha ammesso Patanè -. In uno scenario così complesso è necessario sapersi reinventare: le nuove generaizoni devono prendere spunto dalle novità e dalla rivoluzione tecnologica per mettere in atto un cambiamento che abbia sempre al centro l'uomo».
Di estrema importanza anche una corretta analisi dei dati: «Quest'anno abbiamo assistito anche nel business travel a un andamento altalenante. Il gruppo Uvet ha totalizzato una crescita di circa il 5% quanto a valori e viaggi. All'interno di questo dato tuttavia abbiamo notato alcuni trend del tutto nuovi, come quello che vede aumentare la prenotazione di appartamenti, triplicata rispetto a quella delle camere in hotel».
[post_title] => Uvet, Patanè: «Le agenzie devono saper tornare al passato»
[post_date] => 2025-11-28T15:45:03+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764344703000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "travel risk management dati dal white paper cisalpina ambimed"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":78,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":702,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503084","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Le parole che ispirano i trend del turismo nel 2026 sono tutte rigorosamente in inglese e spesso terminano, come da tradizione, con il suffisso -cation.\r\nRun-cation\r\nTra le prime c’è run-cation, combinazione di running e vacation. Come le versioni walking e bicicletta.\r\n\r\nC'è poi la boy-cation: si parte lasciando a casa fidanzati o compagni. Quasi conseguente il prossimo trend segnalato da Vanity Fair, che segna la fine dell'epoca del post-pandemia: human connection.\r\n\r\nAl viaggio di chiede di essere trasformative. Un tempo prezioso che ci farà tornare a casa diversi. Le ormai abusate \"experience\" devono essere pensate su di noi, anzi devono coinvolgerci nell’ideazione. Questi momenti non sono più semplicemente fruiti, ma creati dall’incontro con chi ce li offre, tanto che nel viaggio si parla già di “post-esperienza\".\r\nLe destinazioni top\r\nCon più filosofia e meno bucket list, le destinazioni perdono un po’ di importanza, ma restano comunque in primo piano. La domanda si concentra sulla natura, soprattutto sui deserti, che siano le grandi dune dell’Algeria o le rocce nella meta che non c’era, il mar Rosso di The Red Sea Global, in Arabia Saudita, ma anche le dune della Maremma toscana o le spiagge rosa dell’Indonesia.\r\n\r\nQuanto all’AI, nel turismo è già in uso nel campo dei dati, ma è ancora troppo facile all’errore per prenderla in considerazione.","post_title":"I trend del 2026: dalla run-cation ai viaggi \"trasformative\"","post_date":"2025-12-04T08:53:36+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764838416000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503008","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Asia Centrale e Caucaso meridionale protagoniste di una crescita turistica significativa: i dati più recenti presentati in occasione della 30a Fiera Internazionale del Turismo di Tashkent, ripresi da Euronews, mostrano che il settore sta registrando un'accelerazione ben superiore ai livelli pre-pandemia, trainato da nuovi collegamenti aerei, dallo sviluppo del turismo outdoor, dall'artigianato e dal rapido aumento degli strumenti di pianificazione basati sull'intelligenza artificiale.\r\n\r\nI rappresentanti di oltre 40 paesi si sono riuniti a Tashkent per tre giorni di negoziati b2b, forum di settore, realizzando una rara panoramica multinazionale di come l'economia turistica della Via della Seta si stia ricostruendo.\r\n\r\nUno degli indicatori più significativi è quello che giunge dall'Uzbekistan, dove gli arrivi dall'estero sono passati da poco più di 2 milioni nel 2017 a oltre 10 milioni nel 2024.\r\nE, come affermano gli operatori turisti, questo cifra quintuplicata riflette la crescita a beneficio degli itinerari di viaggio multinazionali piuttosto che i brevi soggiorni in una sola destinazione.\r\n\r\nUno dei fattori principali alla base di questo aumento è il miglioramento della mobilità aerea: il corridoio Azerbaijan-Uzbekistan ne è uno degli esempi più evidenti, con due voli giornalieri tra i due Paesi e sono stati aggiunti voli bisettimanali tra Samarcanda e Baku.\r\n\r\nDa nota poi come, al di fuori delle grandi città, le regioni si stiano sempre più adeguando per rispondere alla crescente domanda di ecoturismo: la regione di Namangan, in Uzbekistan, sta mappando i suoi distretti montuosi come Pop, Chust, Kosonsoy e Chortoq per costruire percorsi strutturati per il turismo d'avventura e per quello speleologico.","post_title":"Nuovo slancio del turismo lungo la Via della Seta fra Asia centrale e Caucaso meridionale","post_date":"2025-12-03T11:30:08+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1764761408000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502942","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Secondo l'ultimo Barometro mondiale del turismo di Un Tourism, tra gennaio e settembre 2025 oltre 1,1 miliardi di turisti hanno viaggiato a livello internazionale. Ciò rappresenta un aumento di circa 50 milioni di viaggi rispetto allo stesso periodo del 2024, registrando una crescita del 5%.\r\nI dati indicano una domanda stabile per tutto l'anno, nonostante i servizi turistici siano alle prese con un'inflazione persistente e la fiducia dei viaggiatori vacilli a causa delle tensioni geopolitiche e commerciali. Il terzo trimestre ha registrato un aumento del 4% rispetto al 2024, alimentato da una stagione turistica estiva sostenuta nell'emisfero settentrionale.\r\nIl segretario generale uscente delle Nazioni Unite per il Turismo, Zurab Pololikashvili, ha dichiarato: «Il turismo internazionale ha continuato a crescere costantemente nel 2025, sia in termini di arrivi che, soprattutto, di ricavi, nonostante l'elevata inflazione e l'instabilità geopolitica. Africa ed Europa, in particolare, si stanno distinguendo per le loro performance».\r\nL'ultima edizione del Barometro Mondiale del Turismo ha analizzato i viaggi internazionali nei primi nove mesi del 2025, analizzando regioni e sottoregioni. \r\n\r\nLe aree del mondo\r\nL'Africa ha registrato secondo il Barometro di Un Tourism la crescita sostenuta più rapida tra tutte le regioni, con arrivi in aumento del 10% fino a settembre, sulla base dei dati limitati disponibili. Sia il Nord Africa (+11%) che l'Africa subsahariana (+10%) hanno registrato incrementi a due cifre.\r\nL'Europa, la destinazione turistica più visitata al mondo, ha accolto 625 milioni di turisti internazionali dall'inizio dell'anno, con un aumento del 4% rispetto al 2024. I risultati sono stati ampiamente positivi, sostenuti da una stagione estiva positiva. L'Europa occidentale (+5%) e l'Europa mediterranea meridionale (+3%) hanno registrato uno slancio particolarmente solido, mentre l'Europa settentrionale (-1%) ha registrato numeri leggermente inferiori. L'Europa centrale e orientale ha continuato la sua robusta ripresa (+8%), sebbene gli arrivi complessivi siano ancora inferiori dell'11% rispetto ai livelli del 2019.\r\nLe Americhe sono cresciute complessivamente del 2% nei nove mesi. I risultati di inizio 2025 sono stati più solidi (+3% nel primo e secondo trimestre), ma il terzo trimestre ha registrato una leggera flessione (-1%). Le performance hanno registrato forti variazioni a seconda della sottoregione: il Sud America (+9%) ha trainato la ripresa, l'America Centrale è cresciuta del 3% e i Caraibi hanno registrato una crescita modesta (+1%). Il Nord America (-1%) è rimasto indietro, in parte a causa di lievi cali sia negli Stati Uniti che in Canada.\r\nIl Medio Oriente ha registrato una crescita degli arrivi del 2% tra gennaio e settembre 2025. Rispetto al 2019, tuttavia, la regione rimane leader mondiale nella ripresa a lungo termine, con arrivi ora superiori del 33% rispetto ai livelli pre-pandemia.\r\nL'area Asia-Pacifico ha visto gli arrivi aumentare dell'8% da inizio anno, raggiungendo il 90% dei volumi del 2019 (-10% rispetto al 2019). L'Asia nord-orientale si è distinta con un aumento del 17% rispetto al 2024, sebbene gli arrivi siano ancora inferiori del 12% rispetto ai livelli del 2019.\r\n\r\nLe mete in crescita\r\nTra le destinazioni in più rapida crescita al mondo quest'anno figurano Brasile (+45% rispetto al 2024), Vietnam ed Egitto (entrambi +21%), Etiopia e Giappone (entrambi +18%), Sudafrica (+17%), Sri Lanka e Mongolia (entrambi +16%) e Marocco (+14%). Tutti questi mercati hanno superato i livelli di arrivi del 2019.\r\nSecondo Iata, il traffico aereo internazionale globale è aumentato del 7% da gennaio a settembre 2025 rispetto al 2024, mentre la capacità aerea è cresciuta del 6%. Nel frattempo, l'occupazione alberghiera globale ha raggiunto il 68% a settembre 2025, eguagliando i livelli di settembre 2024, secondo i dati Str.\r\nI dati mensili sui ricavi del turismo fino a settembre 2025 mostrano una continua solidità nella spesa dei visitatori, guidata da Giappone (+21%), Nicaragua (+19%), Egitto (+18%), Mongolia e Marocco (entrambi +15%), Lettonia (+13%), Brasile (+12%) e Francia (+9%).\r\nAnche i grandi mercati dei viaggi in uscita hanno segnalato una spesa resiliente: secondo il Barometro di Un Tourism i viaggiatori statunitensi hanno aumentato la spesa turistica internazionale del 7% fino ad agosto, mentre Spagna (+15%), Germania, Italia (entrambe +4%), Francia (+5%) e Corea del Sud (+7%) hanno registrato anch'essi notevoli aumenti.\r\nA gennaio, Un Tourism aveva previsto un aumento del 3-5% degli arrivi turistici globali nel 2025. I risultati attuali fino a settembre sono in linea con tale previsione, sebbene l'aumento dei prezzi dei viaggi e l'incertezza geopolitica continuino a rappresentare rischi al ribasso per i mesi a venire.\r\n ","post_title":"Un Tourism: arrivi turistici in crescita del 5% nei primi nove mesi del 2025","post_date":"2025-12-02T14:00:53+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764684053000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502934","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_502570\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Luca Patanè[/caption]\r\n\r\nRaccogliere e interpretare correttamente i dati per orientare l’attività futura: il presidente del gruppo Uvet, Luca Patanè, ha sottolineato a più riprese l’importanza dell’analisi della propria attività per individuare trend di domanda emergenti.\r\nDomanda nuova\r\nDurante l’ultima edizione di BizTravel Forum Patanè ha segnalato ad esempio come la richiesta di appartamenti per soggiorni anche brevi stia crescendo a ritmi molto più sostenuti rispetto a quella della classica camera in hotel.\r\n\r\n«Le aziende sono alla ricerca di mercati e stimoli sempre nuovi e in quest’ottica la creatività e il saper investire in nuove idee sono elementi indispensabili della crescita. Perché tutti i giorni si crea domanda nuova da soddisfare, come ad esempio quella emergente, relativa proprio agli appartamenti».","post_title":"Patanè, gruppo Uvet: «Cresce la domanda di soggiorni in appartamento»","post_date":"2025-12-02T13:13:53+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764681233000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502909","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'hotel The St. Regis di Roma ha accolto questa mattina la conferenza stampa degli Italian Tourism Awards – The Night of Excellence, l’evento ideato da MHR – MediaHotelRadio che ogni anno racconta e premia la professionalità, la creatività e la dedizione che compongono il grande mosaico del turismo italiano: 15 categorie in concorso per oltre 300 candidati e soltanto 45 finalisti in lizza per aggiudicarsi il microfono d’oro.\r\n\r\nQuest’anno, il premio raggiunge una maturità nuova, entrando in televisione su Rai2, dove sarà trasmesso il 16 dicembre in seconda serata, mentre la cerimonia ufficiale si svolgerà il 10 dicembre alle 18 negli stessi spazi storici dell’hotel.\r\n\r\nDebora Garlando, ceo di MHR e ideatrice del premio, ha aperto l’incontro visibilmente emozionata. “Competenze e creatività delle persone sono formule magiche che, miste a passione e impegno, rendono le destinazioni, la cultura e la storia del luogo, un viaggio incantevole. Era necessario creare uno spazio riconoscibile per promuovere i valori del turismo italiano e celebrare le eccellenze”. Ha quindi ricordato come il progetto sia nato durante il Covid, in un momento difficile in cui si sentiva la necessità di sostenere chi, nonostante tutto, continuava a tenere accesa la fiaccola del turismo italiano. Garlando ha spiegato il tema scelto per questa edizione, La magia del turismo, un concetto che si rifà alla capacità tutta umana di creare valore attraverso il talento, l’ingegno, la passione e la professionalità.\r\n\r\n \r\n\r\nCategorie e Nominations 2025\r\nDurante la conferenza sono state presentate le categorie in gara e le nominations 2025. A condurre l’annuncio è stato Palmiro Noschese, presidente della giuria e figura di riferimento dell’hôtellerie di lusso.\r\nDestinazioni Italiane: Cinque Terre, Regione Liguria. Cortina d’Ampezzo, Regione Veneto. Ischia, Regione Campania\r\nTravel Italy: Nicolaus, Ota Viaggi, Futura Vacanze\r\nTrasporti e Mobilità: Frecciarossa, MSC Crociere, Prime Rent Exclusive\r\nGrandi Eventi: Rome Foil Festival, Bracciano. TedX, Forte dei Marmi. Concorso Ippico Internazionale di Roma, Roma\r\nHotel: Forte Village, Pula (Cagliari). Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Verdura Resort, Sciacca (Agrigento)\r\nNew Hospitality: The Padel Resort, Como. The Social Hub, Roma. Glamping & Spa Terme dei Vulci, Canino (Viterbo)\r\nSpa & Wellness: Health Clinic Longlife Formula, Castrocaro Terme. Fonteverde, San Casciano dei Bagni (Siena). De Montel Terme, Milano\r\nRistoranti: Mirabelle, Roma. Villa Corallo, Sant’Omero (Teramo). Twiga, Milano\r\nInternational: Cisalpina Tours. Explora Journeys. On Location, Hospitality Olimpiadi Invernali Milano-Cortina\r\nInnovazione: Dante per i Borghi, progetto di Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Palazzo di Varignana, Metodo Acquaviva (Castel San Pietro Terme, Bologna). Blastness, fondatore e presidente Andrea Delfini\r\nStart-up: Tasting Opera, itinerante. Stradivaria, Roma. Strappa-La, itinerante\r\nMedia e Racconti di Viaggio: Dante per i Borghi, Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Dove, Magazine RCS. Francesco Gasparri, giornalista Rai1\r\nTurismo Sostenibile: Zacchera Hotels, Lago Maggiore. Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Naturalis Bio Resort, Santa Maria di Leuca (Lecce)\r\nDonna del Turismo – alla memoria di Elena David: Lucia Magnani, fondatrice AD Health Clinic. Carmela Colaiacovo, ad Tourist SpA, presidente FiSCE, Il Sole 24 Ore. Sara Digiesi, ceo BWH Hotels Italy & South-East Europe\r\nManager dell’Anno: Tommaso Tanzilli, presidente di Ferrovie dello Stato Italiane. Marco Gilardi, senior operations director Italia & Usa Minor Hotels Group. Andrea Delfini, fondatore e presidente Blastness\r\nAl fianco dell’iniziativa, in rappresentanza di Roma Capitale, è intervenuto l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda Alessandro Onorato. Nelle sue parole, la fotografia di una città che non cresce per caso, ma grazie a un lavoro strutturale iniziato negli ultimi anni. Ha ricordato che il turismo romano nel 2025 è cresciuto del 5,5 per cento, un dato particolarmente significativo se confrontato con il 2019, considerato anno record, quando la crescita era dell’1,8 per cento. Roma oggi corre tre volte più veloce rispetto alla stagione pre-Covid, con un’occupazione in aumento e un soggiorno medio che ha superato le 2,7 notti, segno di un interesse più profondo e consapevole verso la città.\r\n\r\nOnorato ha enfatizzato il peso dei grandi eventi nella strategia turistica della Capitale. La Maratona di Roma, con oltre l’80 per cento di partecipanti stranieri, è l’esempio più evidente di come sport e turismo possano procedere insieme generando indotto, reputazione internazionale e distribuzione territoriale dei flussi.\r\n\r\n[gallery ids=\"502923,502924,502925,502926,502928,502929\"]\r\n\r\n ","post_title":"Italian Tourism Awards 2025: svelate le terne finaliste di ogni categoria","post_date":"2025-12-02T12:55:21+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764680121000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502872","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Le Seychelles hanno ufficialmente superato l'obiettivo di arrivi di visitatori rispetto al 2024, registrando oltre 354.000 arrivi a quattro settimane dalla fine dell'anno. Questo rappresenta un aumento del 12% rispetto ai 316.800 arrivi registrati nello stesso periodo del 2024.\r\n\r\nGli arrivi turistici, come riporta Eturbonews, continueranno a rafforzarsi. L'Europa, il principale mercato di origine, ha registrato un aumento del 13%, mentre Africa e Asia hanno registrato rispettivamente una crescita del 22% e del 23%. L'Oceania ha registrato una crescita eccezionale del 94% e le Americhe hanno registrato un aumento del 5%.\r\nI mercati europei\r\nLa Germania rimane il mercato più grande delle Seychelles, con 49.310 arrivi fino ad oggi, seguita da Francia (38.899) e Russia (32.443). Italia (20.478) e Regno Unito e Irlanda del Nord (20.165) completano i primi cinque mercati.\r\n\r\nIn Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti rimangono un mercato di origine resiliente, con 17.221 visitatori attratti nel 2025. In Africa, il Sudafrica è in testa alla regione con una performance costante di 7.598 visitatori. La segretaria per il turismo, Sherin Francis, ha osservato che questo risultato riflette una forte collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, un coinvolgimento attivo delle parti interessate, sforzi di marketing mirati e un impegno costante nel fornire servizi e prodotti di alta qualità in tutte le isole.\r\n\r\n«Il superamento del nostro obiettivo è il risultato del nostro impegno comune e delle solide partnership che continuiamo a costruire. Abbiamo ricevuto un enorme supporto dai nostri partner del settore nel portare avanti le nostre iniziative e ampliare la nostra presenza sul mercato mondiale. Questo risultato dimostra cosa si può realizzare quando rimaniamo allineati, proattivi e impegnati a migliorare gli standard qualitativi della nostra destinazione. Non diamo per scontato questo risultato, perché sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare. Il dipartimento rimane concentrato sul mantenimento di un forte slancio attraverso un marketing mirato, il rafforzamento delle capacità e il continuo miglioramento dell'esperienza dei visitatori».\r\n\r\nSulla base dei dati sulle prenotazioni future, le Seychelles prevedono che il numero di visitatori continuerà ad aumentare nelle prossime quattro settimane, contribuendo a un nuovo record di arrivi quest'anno.","post_title":"Seychelles: obiettivo superato. Arrivi internazionali a +12%","post_date":"2025-12-02T10:57:52+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1764673072000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502809","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Quando si pianifica un viaggio in Marocco, una delle domande più frequenti riguarda il clima e le temperature: \"Quando fa caldo? Quando piove? Qual è il periodo migliore per visitare il deserto?\" Sono interrogativi legittimi, considerando che il Marocco è un paese geograficamente complesso, dove si può passare dalla neve sulle montagne dell'Atlante al calore torrido del Sahara nel giro di poche ore di auto. Capire il clima marocchino significa saper scegliere non solo quando partire, ma anche cosa mettere in valigia e quali destinazioni privilegiare in base alla stagione.\r\n\r\n\r\n\r\nLa verità è che il Marocco non ha un clima unico, ma piuttosto una collezione di microclimi che variano drasticamente a seconda della regione, dell'altitudine e della vicinanza all'oceano o al deserto. Questa diversità climatica è al tempo stesso una sfida e un'opportunità: sfida perché richiede una pianificazione attenta, opportunità perché significa che in qualsiasi periodo dell'anno c'è sempre una parte del Marocco che offre condizioni meteo ideali per essere visitata.\r\nLe Quattro Zone Climatiche del Marocco\r\n\r\n\r\nPer capire davvero il clima marocchino, bisogna pensare al paese diviso in quattro zone climatiche distinte, ciascuna con le proprie caratteristiche e i propri ritmi stagionali.\r\n\r\nLa Costa Atlantica: Mite tutto l'Anno\r\n\r\nLa fascia costiera che si affaccia sull'Oceano Atlantico – da Tangier a nord fino a Dakhla nel sud del Sahara Occidentale – gode di un clima mediterraneo temperato dall'influenza oceanica. Città come Casablanca, Rabat, Essaouira e Agadir vivono un clima sorprendentemente mite tutto l'anno.\r\n\r\nLe temperature in queste zone raramente scendono sotto i 10°C in inverno o superano i 28-30°C in estate. L'oceano funziona come un gigantesco regolatore termico, raffreddando le estati e riscaldando gli inverni. Le mattine possono essere fresche anche d'estate, con nebbie che si dissolvono verso mezzogiorno, mentre i pomeriggi sono piacevolmente ventilati.\r\n\r\nL'inverno atlantico (dicembre-febbraio) porta occasionali piogge, generalmente concentrate e brevi piuttosto che persistenti. Le temperature diurne si aggirano sui 16-20°C, perfette per passeggiate sul lungomare ma troppo fresche per chi sogna bagni in mare. La primavera (marzo-maggio) è probabilmente il periodo più bello: temperatura dell'aria intorno ai 20-25°C, mare che inizia a scaldarsi, vegetazione verde e fiorita grazie alle piogge invernali.\r\n\r\nL'estate atlantica (giugno-agosto) sorprende i visitatori abituati ai 35-40°C del Mediterraneo: qui difficilmente si superano i 28°C grazie all'aliseo costante che soffia dall'oceano. Essaouira, in particolare, è famosa come \"città del vento\" ed è meta prediletta dei surfisti e kitesurfisti proprio per questo vento affidabile. Agadir, più a sud, ha un clima ancora più stabile con 300 giorni di sole all'anno e temperature che oscillano tra 20 e 26°C praticamente sempre.\r\n\r\nLe Città Imperiali: Quattro Stagioni Distinte\r\n\r\nMarrakech, Fes, Meknes e la pianura interna del Marocco vivono un clima continentale con escursioni termiche importanti sia tra giorno e notte che tra estate e inverno. Qui le stagioni sono ben definite e molto più marcate rispetto alla costa.\r\n\r\nL'inverno (dicembre-febbraio) può essere sorprendentemente freddo, soprattutto di notte. A Marrakech le temperature notturne scendono regolarmente sotto i 5°C, con occasionali gelate nelle prime ore del mattino. Fes, più a nord e circondata da montagne, può essere ancora più fredda con temperature che toccano lo zero. Le giornate sono però spesso soleggiate e piacevoli, con massime intorno ai 18-20°C. La pioggia è presente ma non abbondante – qualche giorno ogni tanto, mai settimane di pioggia continua come in Nord Europa.\r\n\r\nLa primavera (marzo-maggio) è il periodo magico di queste città. Le temperature risalgono gradualmente dai 20°C di marzo ai 28-30°C di maggio, con notti ancora fresche che garantiscono un sonno riposante. I giardini sono in fiore, le montagne dell'Atlante ancora innevate sullo sfondo creano contrasti fotografici spettacolari, e l'aria ha quella limpidezza particolare che solo la primavera mediterranea regala. Aprile è probabilmente il mese ideale per visitare Marrakech e Fes.\r\n\r\nL'estate (giugno-settembre) è il vero banco di prova per chi visita le città imperiali. Marrakech diventa un forno, con temperature che regolarmente superano i 38-40°C a luglio e agosto. Il sole picchia impietoso dal mattino alla sera, l'aria è secca e il caldo secco del deserto invade la città. Molti marrakchini benestanti fuggono verso Essaouira o le montagne. Per i turisti, significa svegliarsi all'alba per visitare i monumenti, ritirarsi nelle ore più calde (12-17) e riemergere solo al tramonto. Fes è leggermente meno calda ma l'umidità maggiore rende il caldo più opprimente.\r\n\r\nL'autunno (ottobre-novembre) è l'altra stagione d'oro. Le temperature scendono gradualmente dai 30°C di ottobre ai 22-25°C di novembre, il caldo torrido si stempera lasciando posto a giornate piacevoli. I colori del tramonto sembrano ancora più intensi nell'aria limpida autunnale, e i giardini rifioriscono dopo la pausa estiva. Ottobre in particolare è un mese eccellente per esplorare queste città.\r\n\r\nLe Montagne dell'Atlante: Il Regno delle Quattro Stagioni\r\n\r\nLa catena dell'Atlante attraversa il Marocco da sudovest a nordest, creando una barriera climatica che separa la costa atlantica dal deserto del Sahara. Qui il clima è montano puro, con variazioni estreme legate all'altitudine.\r\n\r\nIl Medio Atlante, con città come Ifrane (chiamata la \"Svizzera marocchina\"), vive inverni rigidi con abbondanti nevicate tra dicembre e marzo. Non è raro vedere temperature che scendono a -10°C di notte, mentre le cime più alte come il Jbel Bou Iblane (3.340m) rimangono innevate fino a maggio. Esistono persino piccole stazioni sciistiche come Mischliffen, dove i marocchini vengono a sciare nei weekend invernali.\r\n\r\nL'Alto Atlante, con il Jbel Toubkal che tocca i 4.167 metri (la vetta più alta del Nord Africa), presenta un clima ancora più estremo. L'inverno porta neve abbondante sopra i 2.000 metri, rendendo molti passi impraticabili tra dicembre e marzo. Le temperature possono scendere a -20°C sulle vette. Anche in estate, le notti sopra i 3.000 metri sono gelide, con temperature vicine allo zero, mentre le giornate possono essere calde con il sole diretto che scalda intensamente.\r\n\r\nLe valli dell'Atlante, come la Valle dell'Ourika o la Valle delle Rose, godono di un clima più mite ma comunque fresco rispetto alle pianure circostanti. Queste zone sono rifugi ideali durante l'estate torrida delle città imperiali: a 1.500-2.000 metri di altitudine, le temperature estive raramente superano i 28-30°C di giorno e scendono piacevolmente di notte.\r\n\r\nLa primavera e l'autunno sono i periodi migliori per il trekking nelle montagne dell'Atlante: temperature diurne gradevoli (15-25°C a seconda dell'altitudine), sentieri accessibili, e paesaggi spettacolari con la fioritura primaverile o i colori autunnali.\r\n\r\nIl Deserto del Sahara: Estremi Climatici\r\n\r\nIl Sahara marocchino, con le sue dune iconiche di Merzouga e M'hamid, rappresenta forse l'ambiente climatico più estremo e affascinante del paese. Qui le temperature oscillano tra due estremi che sorprendono sempre i visitatori impreparati.\r\n\r\nL'inverno desertico (dicembre-febbraio) può essere gelido. Le notti nel deserto scendono regolarmente sotto lo zero, con temperature che in gennaio possono toccare i -5°C prima dell'alba. Molti turisti arrivano immaginando il deserto sempre caldo e si ritrovano a tiritar di freddo nei campi tendati. Le giornate sono però piacevoli, con temperature intorno ai 18-22°C e un sole che scalda intensamente. Questa escursione termica di 25-30 gradi tra giorno e notte è una caratteristica tipica dei climi desertici, dove l'assenza di umidità nell'aria impedisce la conservazione del calore notturno.\r\n\r\nLa primavera desertica (marzo-maggio) è generalmente considerata il periodo migliore per visitare il Sahara. Le temperature notturne risalgono gradualmente sopra lo zero (5-10°C), rendendo le notti nei campi berberi più sopportabili, mentre le giornate si mantengono piacevoli sui 25-30°C. Aprile in particolare offre condizioni quasi ideali: né troppo freddo di notte né troppo caldo di giorno. È anche il periodo delle tempeste di sabbia occasionali, spettacolari anche se possono disturbare i piani.\r\n\r\nL'estate desertica (giugno-settembre) è brutale. Le temperature diurne superano regolarmente i 45°C, con picchi che a luglio e agosto possono toccare i 50°C all'ombra nelle ore più calde. Il sole del deserto è impietoso, il calore si riverbera dalla sabbia, e anche solo camminare per pochi minuti diventa estenuante. Le notti però rimangono sorprendentemente fresche, scendendo a 20-25°C – una differenza di 25-30 gradi rispetto al giorno. Solo i più avventurosi visitano il deserto d'estate, e anche loro si muovono principalmente all'alba e al tramonto.\r\n\r\nL'autunno desertico (ottobre-novembre) replica le condizioni primaverili: temperature che scendono dai 35-40°C di settembre ai 25-30°C di novembre, notti che diventano gradualmente più fresche. Ottobre è un mese eccellente per il deserto, forse anche migliore di aprile perché la sabbia ha ancora il calore accumulato durante l'estate, rendendo le notti leggermente più miti.\r\nFenomeni Climatici Particolari\r\nIl Chergui: Il Vento del Deserto\r\n\r\nIl chergui (o scirocco) è un vento caldo e secco che soffia dal Sahara verso nord, investendo tutto il Marocco con ondate di calore improvvise. Può verificarsi in qualsiasi stagione ma è più comune in primavera e autunno. Quando arriva il chergui, le temperature possono salire di 10-15 gradi in poche ore: Marrakech può passare da 25°C a 40°C in una mattinata. L'aria diventa secca e polverosa, la visibilità si riduce per la sabbia in sospensione, e tutto sembra ricoperto da una patina ocra. I marocchini dicono che il chergui \"rende tutti nervosi\" – c'è persino un detto che giustifica comportamenti irrazionali durante questi giorni: \"È colpa del chergui!\"\r\n\r\nLe Piogge: Quando e Quanto\r\n\r\nIl Marocco non è un paese particolarmente piovoso, ma le precipitazioni si concentrano nei mesi invernali (novembre-marzo) con pattern che variano notevolmente da regione a regione. La costa atlantica e le montagne del Rif a nord ricevono le piogge più abbondanti (600-800mm annui), mentre il deserto del Sahara può rimanere senza una goccia d'acqua per anni interi.\r\n\r\nLe piogge marocchine raramente sono di lunga durata come in Nord Europa. Più tipicamente si tratta di acquazzoni intensi e brevi, spesso accompagnati da temporali spettacolari, seguiti da schiarite. Questo pattern può creare problemi di alluvioni improvvise (flash floods) nei wadi e nelle zone desertiche, dove il terreno arido non assorbe l'acqua che scorre velocemente formando torrenti impetuosi. I turisti che campano nel deserto devono sempre informarsi sulle previsioni meteo prima di dormire nei wadi.\r\n\r\nLa Neve: Sì, Nevica in Marocco!\r\n\r\nMolti si sorprendono scoprendo che in Marocco nevica, e anche abbondantemente. L'Atlante riceve nevicate regolari ogni inverno sopra i 1.500-2.000 metri, con accumuli che possono superare i 2 metri sulle vette più alte. Anche città di pianura come Meknes e Fes possono vedere occasionali nevicate, rare ma non impossibili.\r\nLa neve trasforma il paesaggio marocchino in qualcosa di magico e surreale: vedere kasbe di argilla rossa circondate da campi innevati, o palme coperte di neve a Midelt, crea contrasti fotografici incredibili. Per i trekker, la neve apre possibilità di escursioni invernali e persino arrampicate su ghiaccio sulle pareti nord del Toubkal.\r\nQuando Visitare il Marocco: Consigli Pratici\r\nLa domanda da un milione di dollari: quando è il momento migliore per visitare il Marocco? La risposta dipende da cosa volete vedere e fare.\r\n\r\nPer le città imperiali (Marrakech, Fes, Meknes): Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) sono ideali. Temperature piacevoli, poca pioggia, giornate lunghe e soleggiate.\r\n\r\nPer il deserto del Sahara: Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) offrono il miglior compromesso tra temperature diurne e notturne. Evitate luglio-agosto a meno che non siate masochisti.\r\n\r\nPer la costa atlantica: Praticamente tutto l'anno è buono, ma l'estate (giugno-settembre) offre le temperature più calde per chi vuole fare bagni in mare.\r\n\r\nPer le montagne dell'Atlante: Dipende dall'attività. Trekking estivo (giugno-settembre) per evitare neve e freddo. Sci invernale (dicembre-marzo). Primavera per vedere la fioritura e i wadi pieni d'acqua.\r\n\r\nPer un tour completo del paese: Aprile-maggio e ottobre-novembre sono i mesi d'oro che permettono di visitare tutte le regioni in condizioni ottimali.\r\nCosa Mettere in Valigia\r\nIl clima vario del Marocco richiede un guardaroba versatile:\r\n\r\nPrimavera/Autunno: Vestiti a strati. T-shirt e camicie leggere per il giorno, ma anche un maglione o giacca leggera per serate e montagne. Scarpe comode da camminata. Cappello e occhiali da sole. Crema solare.\r\n\r\nEstate: Vestiti leggeri e traspiranti in fibre naturali (cotone, lino). Cappello essenziale. Foulard per proteggersi dal sole e dalla sabbia. Se visitate il deserto, portate comunque un pile per le serate che possono essere fresche.\r\n\r\nInverno: Abbigliamento caldo a strati. Le case marocchine tradizionali non hanno riscaldamento centralizzato, quindi serve vestirsi bene anche al chiuso. Giacca impermeabile per la pioggia occasionale. Se andate in montagna o deserto, abbigliamento da freddo vero: pile, piumino, guanti, berretto.\r\n\r\nTutto l'anno: Scarpe comode e robuste (si cammina molto). Abbigliamento rispettoso della cultura locale (spalle e ginocchia coperte, soprattutto per le donne nelle zone più tradizionali). Farmacia da viaggio con protezione solare alta fattore.\r\nConclusioni: Il Marocco in Ogni Stagione\r\nLa bellezza del clima marocchino sta proprio nella sua diversità. Non esiste un \"periodo sbagliato\" per visitare il paese – esiste il periodo sbagliato per visitare una specifica regione con aspettative specifiche. Ma c'è sempre una parte del Marocco che in quel momento offre condizioni ideali.\r\n\r\nL'inverno che rende il deserto troppo freddo di notte è lo stesso inverno che porta neve spettacolare sulle montagne e temperature miti sulla costa. L'estate che rende Marrakech un forno è la stessa estate che regala giornate perfette a Essaouira. Questa varietà climatica è un invito a tornare più volte, in stagioni diverse, per scoprire facce diverse dello stesso affascinante paese.\r\n\r\nCapire il clima marocchino significa pianificare meglio, aspettarsi meno sorprese sgradevoli, e godersi di più ogni momento del viaggio. Che sia il calore secco del deserto, il fresco delle montagne, o la brezza oceanica della costa, il Marocco ha un clima perfetto da offrire in ogni periodo dell'anno – basta sapere dove cercarlo.\r\n\r\nInformazione PR","post_title":"Temperature Marocco: Guida Completa al Clima per Organizzare il Viaggio Perfetto","post_date":"2025-12-01T14:14:59+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":["citta-imperiali-marocco","clima-marocco","consigli-viaggio-marocco","costiera-atlantica-marocco","deserto-sahara-marocco","escursioni-marocco","meteo-marocco","montagne-atlante-marocco","neve-marocco","piogge-marocco","quando-visitare-marocco","stagioni-marocco","temperature-marocco","tour-operator-3","viaggi-marocco"],"post_tag_name":["città imperiali Marocco","clima Marocco","consigli viaggio Marocco","costiera atlantica Marocco","deserto Sahara Marocco","escursioni Marocco","meteo Marocco","montagne Atlante Marocco","neve Marocco","piogge Marocco","quando visitare Marocco","stagioni Marocco","temperature Marocco","tour operator","viaggi Marocco"]},"sort":[1764598499000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502725","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un migliaio di partecipanti tra dipendenti e partner per la convention 2025 del gruppo Bluvacanze, che da Milano si è spostata sul Monte Bianco, a La Thuile. Il gruppo di Msc ha registrato nel 2025 un travel value di circa 1 miliardo di euro nelle tre business unit e ha fissato una previsione al 2029 di crescita del 50% fino a 1,5 miliardi di euro.\r\nL'evento, dal concept \"Come together, right now\" ispirato all'album Abbey Road dei Beatles, ha coinvolto le diverse anime del gruppo: Cti-Cisalpina Tours International, i marchi Bluvacanze, Vivere&Viaggiare, il polo Blunet e Going, tour operator specializzato in prodotti su misura ed esperienze di qualità superiore.\r\n«È uno sforzo importante che stiamo facendo e i nostri partner ci stanno aiutando a sostenerlo - ha dichiarato il ceo Domenico Pellegrino -. Vogliamo disegnare una nuova geometria del turismo organizzato italiano, facendo squadra con gli attori strategici che operano in questo Paese. Abbiamo il Dna di un gruppo che ha fatto dell'innovazione, dell'internazionalizzazione, dell'impulso irrefrenabile alla crescita, della centralità della persona umana i fattori strategici del suo successo».\r\n\r\nGli interventi\r\nTra gli interventi dei partner, Pier Ezhaya, general manager di Alpitour World e alla guida di Astoi, ha evidenziato la solidità del turismo organizzato. Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere del gruppo Msc, ha annunciato: «Lo scorso anno abbiamo trasportato 5 milioni di ospiti. Arriveremo a otto navi World Class e investiremo oltre 7 miliardi di euro, mettendo quasi 18.000 nuove camere sul mercato. La flotta dispone oggi di 45.000 camere al giorno, arriveremo a oltre 70.000».\r\nMarco de Angelis, direttore vendite di Italo ha sottolineato la connettività intermodale: «Trasportiamo su 118 servizi giorno circa 35.000 passeggeri, per un totale di quasi 25 milioni di passeggeri in un anno, con 51 treni operativi». Tommaso Fumelli, vice president sales Italy di Ita Airways ha illustrato le sinergie con Lufthansa Group: «Da gennaio abbiamo implementato servizi integrati su circa 130 voli, con connessioni armonizzate su Roma Fiumicino, Linate e gli hub europei».\r\n\r\nMediaworld Viaggi\r\nDurante la convention è stato annunciato il lancio di Mediaworld Viaggi. Lorenzo Mazzucchelli, travel welfare commercial manager, ha presentato l'operazione: «La rete di Mediaworld conta più di 1 milione di iscritti. In due anni con questa strategia (da Carrefour Viaggi ad Ard fino ai viaggi Giordano Vini, ndr) abbiamo distribuito 30 milioni di volantini cartacei, 6 milioni di email, 800.000 impression sui social e 250.000 visualizzazioni su YouTube».\r\nTra le operazioni più ambiziose, Maurizio Casabianca, cco di Going, ha annunciato: «Siamo distributori ufficiali per il mercato italiano di Walt Disney World Florida Resort. Entro gennaio completeremo l'integrazione con l'inventario Disney, che include tutte le tipologie di biglietti e i 27 alberghi. Quest'anno abbiamo registrato un incremento del 36% sulla destinazione Stati Uniti».\r\nÈ stato inoltre presentato l'accordo con WeRoad per il target giovani, che ha già generato cento passeggeri da quest'estate.\r\nDurante la convention è stato istituito il premio Sandro Gargiulo, dedicato al country manager Italia e Malta di Travelport, assegnato per la prima volta a Valentina Leone.\r\n(Alessandra Favaro)","post_title":"Bluvacanze: travel value a 1 miliardo; target 1,5 miliardi al 2029","post_date":"2025-12-01T11:06:56+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1764587216000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502675","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_502570\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Luca Patanè[/caption]\r\n\r\n«Le agenzie di viaggio devono imparare a tornare a fare quel che facevano con i clienti»: il messaggio del presidente del gruppo Uvet, Luca Patanè, vuole essere un invito a recuperare quella personalizzazione e quella cura sartoriale del cliente che rappresentano l'unica leva in grado di accompagnarle nella nuova era dei viaggi. Un'epoca che è stata radiografata nel corso del BizTravel Forum, evento durante il quale le sfide del turismo di oggi hanno fornito strumenti e analisi per prepararsi a quelle del 2026.\r\n\r\nA tenere banco durante l'evento, il ruolo della Cina nello scenario geopolitico mondiale e i rapporti di equilibrio fra Stati Uniti ed Europa, che influenzano tutti i comparti economici e quindi anche quello turistico.\r\nUomo al centro\r\n«Le guerre frenano lo sviluppo del settore, questo è un dato innegabile - ha ammesso Patanè -. In uno scenario così complesso è necessario sapersi reinventare: le nuove generaizoni devono prendere spunto dalle novità e dalla rivoluzione tecnologica per mettere in atto un cambiamento che abbia sempre al centro l'uomo».\r\n\r\nDi estrema importanza anche una corretta analisi dei dati: «Quest'anno abbiamo assistito anche nel business travel a un andamento altalenante. Il gruppo Uvet ha totalizzato una crescita di circa il 5% quanto a valori e viaggi. All'interno di questo dato tuttavia abbiamo notato alcuni trend del tutto nuovi, come quello che vede aumentare la prenotazione di appartamenti, triplicata rispetto a quella delle camere in hotel».","post_title":"Uvet, Patanè: «Le agenzie devono saper tornare al passato»","post_date":"2025-11-28T15:45:03+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764344703000]}]}}