12 novembre 2020 09:00
Per Ticketcrociere ecco il messaggio positivo da lanciare: in Italia esistono anche zone verdi, sono le navi da crociera attualmente in servizio nei nostri mari.
Salvate dai veti del nuovo dpcm perché considerate sicure, le crociere prevedono innanzitutto il test Covid-19 con tampone pre imbarco obbligatorio per tutti. Quindi le navi sono “verdi” prima di tutto perché si imbarca solo chi è risultato negativo. In aggiunta, durante il viaggio, dopo 4 giorni di navigazione viene effettuato un secondo tampone. Se la nave appare come unica zona verde in questo momento è anche perché – a differenza del resto d’Italia – a bordo è possibile pranzare al buffet, cenare al ristorante, fare l’aperitivo anche prima di cena (non c’è infatti la chiusura di bar e ristoranti alle 18), andare a teatro, in piscina, in palestra, al centro benessere, bere un drink dopo cena ascoltando musica dal vivo. Infatti non c’è nemmeno il coprifuoco alle 22.
Ovviamente indossando – com’è d’obbligo – la mascherina nelle aree comuni, rispettando il distanziamento sociale, provvedendo a frequente e accurata igienizzazione delle mani. Sono stati proprio i protocolli rigidi applicati dalle compagnie dal giorno della ripartenza a portare il governo a non interrompere le crociere. Tra le misure adottate, oltre al tampone, i filtri per il riciclo dell’aria, la sanificazione delle cabine e delle aree comuni (un ascensore viene igienizzato quasi 50 volte al giorno, ed è impensabile che questo accada per esempio nel condominio in cui si vive), la misurazione della temperatura corporea dei passeggeri prima dei pasti e delle escursioni, i braccialetti hi-tech che seguono lo stesso principio dell’app Immuni per il tracciamento dei contatti in maniera anonima. Un sistema rodato, tanto che nelle ultime settimane si è parlato di “modello crociere”.
«La nave da crociera oggi è l’unica comfort zone, che dà la possibilità di fare una vacanza sentendosi allo stesso tempo protetti, in un momento in cui l’intrattenimento altrove è praticamente fermo, con le chiusure per esempio dei musei o dei comprensori sciistici – commenta Andrea Barbaro, responsabile Qualità e Produzione di Ticketcrociere – Siamo passati dallo stop durato per buona parte dell’estate mentre il resto d’Italia “riapriva”, fino all’essere considerati unica zona verde. Merito del grande lavoro delle compagnie, che nei mesi di lockdown hanno messo a punto protocolli rigidi in grado però di far divertire gli ospiti». Oggi la crociera resta un viaggio possibile e anche un modo per concedersi una boccata d’aria optando per lo smartworking a bordo. Ma un modello che funziona potrebbe anche essere la base per studiare prodotti nuovi. «Come rilanciare le minicrociere al posto dei city break, ora penalizzati dalle restrizioni. O puntare nuovamente sui viaggi di nozze, in tempi in cui manca il lungo raggio», conclude Barbaro.
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[post_content] => Un nuovo livello top per il programma fedeltà di Msc Voyagers Club: il Blue Diamond si aggiunge agli esistenti Classic, Silver, Gold e Diamond e sblocca una serie di vantaggi esclusivi, tra cui l'orario del check-in flessibile con imbarco prioritario e servizio di consegna bagagli dedicato, tramite il banco check-in dello Yacht Club. A ciò si aggiunge la ristorazione My Choice, che consente agli ospiti di cenare in qualsiasi momento, scegliendo tra i diversi turni di orari di apertura del ristorante principale, il pacchetto Internet gratuito, disponibile su un dispositivo per ogni socio, i biglietti gratuiti per il bus navetta in porti selezionati, l'incontro e il saluto con il comandante o un ufficiale della nave, nonché l'imbarco prioritario e l'accesso prioritario ai tender boats in porto.
Questi vantaggi si sommano a quelli già esistenti del livello Diamond. Inoltre, sia i soci Diamond, sia quelli Blue Diamond avranno la massima priorità per l’upgrade della cabina, qualora fosse disponibile. A differenza degli altri livelli, il Blue Diamond è però raggiungibile solo navigando con Msc Crociere, e non attraverso programmi come lo Status Match.
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L'edificio principale completamente rinnovato a cui si aggiunge l'inaugurazione di Beatrice, prima villa privata del portfolio del gruppo. Si apre con una nuova veste la stagione 2025 dello Splendido, a Belmond Hotel, Portofino. A giugno l'hotel simbolo della Dolce Vita degli anni '50 concluderà infatti un'importante fase del progetto pluriennale di ristrutturazione guidato dal Martin Brudnizki design studio, all'insegna della valorizzazione del legame con il territorio, dell'arte e della tradizione artigiana ligure. Tra i punti di forza non solo nuove suite, ma anche le aree comuni di bar e coffee lounge, oltre alla Dior spa. Per l'apertura di Villa Beatrice, arroccata sul promontorio di Punta Caiega, bisognerà invece attendere il mese di luglio.
Nel dettaglio, gli spazi dedicati al benessere comprenderanno in particolare quattro cabine per trattamenti, nonché una zona relax dedicata su un'esclusiva terrazza panoramica. Ad arricchire camere e suite sarà invece una selezione di opere d'arte contemporanea e stampe botaniche locali, mentre i corridoi esporranno schizzi di Portofino, foto d'epoca dell'hotel e dei suoi ospiti.
A breve distanza dallo Splendido, lungo il tranquillo pendio collinare del parco naturale regionale, si trova Villa Beatrice, che aprirà a luglio 2025. Conosciuta un tempo come castello Odero, costruita dal magnate Attilio Odero, offre un punto panoramico sul Levante ligure. La nuova proprietà godrà di accesso privato al mare, beneficiando al contempo di tutti i servizi di Splendido. Immersa nel verde e disposta su tre piani principali, con un ulteriore piano attico con terrazza panoramica ribattezzato Torretta, la villa potrà ospitare fino a dieci persone, con quattro suite nel corpo centrale e un'ulteriore suite nella Casetta: un cottage indipendente, immerso in un agrumeto.
Villa Beatrice è stata progettata nel 1913 dall'architetto toscano Gino Coppedè, che ha fuso elementi neogotici con innovazioni Art Nouveau. Belmond ha acquisito la villa nel 2021 e da allora ne ha avviato il restauro, affidando l'interior design a Martin Brudnizki e la progettazione del paesaggio a Marco Bay. Tra gli elementi di spicco del progetto figurano il recupero degli affreschi esterni e dei soffitti interni originali di Coppedè, i bagni in marmo e una collezione di pezzi d'antiquariato e opere d'arte contemporanea della regione. Gli ospiti potranno anche godere di un giardino subtropicale molto intimo, con accesso al mare, una piscina con solarium, servizio di maggiordomo, una cucina completamente attrezzata con chef personale su richiesta, una palestra, un'area per yoga o trattamenti, nonché un'ampia terrazza per cene all'aperto.
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[post_content] => Frequenze potenziate per i collegamenti Ryanair da Genova, dove la compagnia celebra i primi 25 anni di attività presso l’aeroporto con 5 milioni di passeggeri trasportati.
Nella winter 2024-25 la low cost opererà da e per il Colombo 44 voli settimanali, pari ad una crescita del +29% rispetto all'inverno scorso, su 8 rotte - Bari, Cagliari, Bruxelles Charleroi, Catania, Napoli, Palermo, Londra Stansted e Lamezia Terme – 4 delle quali, tra cui Londra Stansted e Catania, vedranno un aumento delle frequenze.
“I 25 anni di attività a Genova rappresentano un importante traguardo che evidenzia la continua crescita di Ryanair e il suo impegno a Genova, dove la compagnia ha avviato operazioni fin dal 1999, portando crescita, investimento e posti di lavoro nella regione" afferma Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair.
“Il vettore irlandese si conferma un partner fondamentale nella strategia di sviluppo del traffico dell'Aeroporto di Genova - sottolinea il presidente dell'aeroporto di Genova, Enrico Musso -. Dopo 25 anni dall'inizio delle operazioni sullo scalo genovese, Ryanair è oggi la compagnia leader a Genova sia per numero di rotte che di passeggeri. I collegamenti di Ryanair permettono ai liguri di volare a tariffe estremamente competitive, ma anche a decine di migliaia di turisti italiani e stranieri di visitare la nostra regione".
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[post_content] => La regione delle Fiandre, in occasione dell’appuntamento annuale con Essenza Fiandre dedicato agli operatori del trade, mette in luce nuovi itinerari che vanno oltre le attrazioni turistiche principali. E lo fa partendo dai Deep trends, individuati grazie alla collaborazione con la società di ricerca Blue eggs, per poi tradurli in una narrazione dei luoghi e delle esperienze che va oltre gli stereotipi tradizionali legati al viaggio.
«In questa giornata di formazione e confronto vogliamo approfondire tre Deep trends, Sub-Limen, Ritual and Rules,Only Humans?, mettendoli in parallelo con alcuni elementi della destinazione, con l’obiettivo di andare a rispondere in modo più puntuale e mirato alle nuove sensibilità del pubblico di viaggiatori» ha dichiarato Mayra Caroppo Venturini, responsabile trade e mice di Visit Flanders.
Un approccio che consente di valorizzare il turismo come un'opportunità di crescita sostenibile per le destinazioni, allontanandosi dalla concezione di turismo come mero sfruttamento.
Bruges e i suoi dintorni
Bruges offre paesaggi affascinanti non solo in città, ma anche nei suoi dintorni, come Ommeland, un’area verde vicino a Bruges, oppure la costa fiamminga, a pochi chilometri di distanza.
«Per chi arriva a Bruxelles, città d’accesso alla cultura fiamminga, il nostro consiglio è quello di pianificare dei city break di 48 ore per visitare le città d’arte nelle vicinanze come Lovanio e Mechelen - ha commentato Mayra Caroppo Venturini - luoghi meno turistici e frequentati, che permettono di scoprire lati nascosti del patrimonio fiammingo».
Le città fiamminghe come Lovanio e Mechelen sono tappe ideali per chi desidera scoprire la cultura fiamminga autentica senza l'affollamento turistico tipico di luoghi più inflazionati. A breve distanza da Bruxelles, queste due città offrono un mix tra ambiente universitario e cultura storica. A Lovanio, l'Abbazia del Parco è una meta per chi ama l’arte e la storia, mentre a Mechelen il Giardino d’Inverno delle Suore Orsoline incanta i visitatori con la sua architettura Art Nouveau.
Non lontano da Bruges si trovano luoghi pittoreschi con castelli e dimore storiche. Tra queste, il Castello di Loppem è un esempio di architettura neogotica delle Fiandre, raggiungibile in bicicletta o con l’autobus dalla stazione ferroviaria. Qui, i visitatori possono esplorare l’edificio e i giardini, incluso un labirinto del 1873.
La costa fiamminga
A soli 15 minuti di treno da Bruges, la costa fiamminga si estende per 67 chilometri, percorribile interamente in tram. Il Beaufort Sculpture Park è un parco permanente di sculture con oltre 40 opere d’arte, conosciuto in tutto il mondo e capace di attrarre turisti internazionali. Anche questo è un luogo che si può facilmente raggiungere ed esplorare in bicicletta, oppure a piedi dividendo l’itinerario in più tappe o, in alternativa, con il tram che raggiunge comodamente tutte le località sulla costa divenute sedi espositive. Lungo la costa si può visitare anche Ostenda, dove si trova la casa-museo del pittore James Ensor.
Anversa e i quartieri riqualificati
La città di Anversa rappresenta un esempio unico di riqualificazione urbana, dove storia e innovazione si incontrano in un equilibrio affascinante. Il quartiere Eilandje, situato a nord della città, è il fulcro culturale grazie alla presenza del Mas(Museum aan de Stroom) e del Red Star Line Museum, che raccontano il profondo legame di Anversa con l’acqua e la sua storia di emigrazione. Questo paesaggio urbano è ulteriormente caratterizzato dall’imponente Port House, progettato da Zaha Hadid, che svetta come una scultura di vetro a forma di diamante.
Proseguendo verso il quartiere Zurenborg, si possono ammirare le eleganti facciate in stile Art Nouveau. Quest'area è il simbolo della trasformazione di vecchie fabbriche e ospedali militari, oggi rinnovati in spazi vivaci e accoglienti, come nel caso del Green Quarter. Infine, a sud di Anversa si estende il quartiere Zuid, dove sorge il Museo Reale di Belle Arti (KMSKA). Questa zona ospita anche il Nieuw Zuid, un moderno distretto concepito secondo i principi della sostenibilità urbana dall'architetto Stefano Boeri, e che rappresenta un'icona di architettura green e di rigenerazione. In ogni quartiere, Anversa racconta una storia di cambiamento e di rispetto per il proprio passato, aprendosi con slancio verso il futuro.
Una giornata tipica nelle Fiandre
Partendo dall’invito del Deep Trend Rituals & Rules, VisitFlanders punta anche sulla promozione di esperienze basate su regole e rituali socialmente condivisi che rappresentano la cultura e l’identità di un popolo.
«Vogliamo fornire agli operatori trade che collaborano con noi strumenti per raccontare e arricchire le proposte di itinerari con attività ispirate ai rituali tipici della vita quotidiana fiamminga. Abbiamo creato una "ricetta" per una giornata perfetta nelle Fiandre, da mattina a sera, con esempi di attività da svolgere a Ostenda e a Gent. Naturalmente, è possibile adattare l'itinerario in base alle preferenze dei clienti» ha sottolineato Mayra Caroppo Venturini.
La giornata tipica nelle Fiandre si basa dunque su esperienza semplici, legate alla quotidianità, che spaziano dalla colazione con prodotti tipici, alla gita lunga la costiera in tram per raggiungere la riserva naturale di Het Zwin, una tappa al mercato del pesce Vistrap, un giro in bicicletta lungo uno dei 16 percorsi ciclabili Flanders Finest, dai 25 ai 65 km, per esplorare le città d’arte e i loro dintorni.
Un turismo consapevole e sostenibile
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Visit Flanders promuove un modello di turismo responsabile e inclusivo, in cui il rispetto per i residenti e per il territorio è centrale. «L'obiettivo è valorizzare la regione come una "Flourishing Destination", ovvero una destinazione che arricchisce tutti: turisti, residenti e imprese locali - ha dichiarato Giovanna Sainaghi, direttrice dell’Ente del Turismo delle Fiandre - Con questo approccio si mira a creare connessioni autentiche che trasformano il turismo in un’esperienza di crescita sostenibile per l'intero ecosistema locale. In quest’ottica abbiamo ridotto le attività promozionali all’estero per dare più spazio a investimenti diretti sul territorio, in modo che siano le connessioni locali a generare promozione e attrazione».
Un esempio di questo approccio è dato dai progetti di recupero e valorizzazione di proprietà locali pubbliche, come castelli e abbazie abbandonate. Visit Flanders ha scelto di coinvolgere i residenti nelle decisioni, organizzando workshop e raccogliendo le loro opinioni, considerando i turisti come residenti temporanei che non devono impattare negativamente sugli abitanti permanenti. L'obiettivo è quindi quello di aggiungere valore alle attività di promozione turistica attraverso una riflessione costante sui benefici generati e sul legame con i valori locali.
Coerenza, selezione attenta del target e delle esperienze proposte, scelta mirata degli operatori da coinvolgere sono i pilastri dell'essenza di Visit Flander.
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[post_content] => La lobby delle agenzie di viaggio europee (Ectaa) mette in guardia dalle terribili conseguenze che deriveranno dalla modifica più che possibile della Direttiva sui viaggi tutto compreso. Che dopo essere stata presentata dalla Commissione Europea sarà ora discussa al Parlamento Europeo.
L'organizzazione è particolarmente preoccupata per i cambiamenti riguardanti i rimborsi perché la responsabilità ricadrà sulle agenzie di viaggio. La proposta è la seguente. Gli intermediari devono restituire tutti i soldi in caso di disdetta entro un massimo di 14 giorni, mentre i fornitori devono fare lo stesso con le agenzie entro 7 giorni.
Proposte non attuabili
Per Ectaa, il nuovo standard è “irrealistico”. I suoi promotori “ignorano i processi esistenti” perché i fornitori raramente rispettano le scadenze previste. “Graverebbe gli intermediari con obblighi indebiti”, aggiunge.
Nelle parole del suo presidente, Frank Oostdam, le norme proposte “sono praticamente impossibili da attuare”. Se così fosse, “danneggerebbero i canali di distribuzione indiretti a vantaggio dei canali diretti”. Il che “sarebbe dannoso”. "contro i consumatori."
Ectaa è anche preoccupata per il trattamento dei dati dei clienti. Chiede “misure rigorose per impedire agli operatori di trasporto di abusare delle informazioni sensibili dei clienti condivise dagli intermediari per scopi commerciali”.
E non ultimo, è contrario alla limitazione degli anticipi: la Commissione Europea vuole limitarli al 25% dell'importo totale, non consentendo di riscuotere il resto fino a 28 giorni prima della partenza del viaggio tutto compreso
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[post_content] => Una divisione specializzata nella gestione di boutique hotel, serviced apartments e alberghi diffusi. E' una delle ultime novità in casa Destination Italia, la travel tech company guidata da Dina Ravera, che nel corso del primo semestre ha visto i margini operativi lordi girare in territorio positivo (ebitda): "Pensiamo a strutture in grado di garantire agli ospiti un'esperienza autentica - spiega la presidente, nella seconda parte dell'intervista realizzata con noi di Travel Quotidiano -. L'idea è quella di cercare contratti in affitto o di management. Tutto ciò anche grazie al supporto di istituzioni finanziarie sia pubbliche, quali Invimit o Invitalia, sia private come la Equiter di Intesa Sanpaolo e altri fondi immobiliari".
Al momento il progetto può contare su cinque operazioni in pipeline nell'alto Molise, nelle Marche, sull'isola toscana di Capraia, in Sicilia di fronte alle Eolie e in Basilicata. "Abbiamo già assunto personale esperto in hotellerie - aggiunge Dina Ravera - e stiamo attivamente partecipando ad altri bandi pubblici per la gestione di hotel controllati da Cdp o dalle regioni". Coerentemente con la visione strategica complessiva della compagnia, il focus è ancora sul mercato alto-spendente; una domanda oggi sempre più alla ricerca di zone esclusive, lontane dal rischio overtourism: "Si desidera la magia del silenzio e della tranquillità, dello sentirsi speciale per la destinazione in cui si soggiorna, per un'immersione autentica nella storia e nello spirito dei luoghi".
Oggi in Italia esistono oltre 4 mila comuni che sono a rischio spopolamento: zone distanti più di un'ora da centri dotati di scuole superiori, di ospedali o di stazioni a lungo raggio. Ed è proprio in questi contesti che Destination Italia sta lavorando: "Ci sono sindaci che ci chiamano direttamente. Come a Capraia dove il comune rischia la chiusura perché c'è carenza di residenti impegnati in attività a carattere permanente. Proprio in quest'isola stiamo quindi lavorando su un progetto articolato, pensato per garantire alla località di avere continuità di business e quindi riaprire servizi come le scuole superiori. Stiamo anche cercando di lanciare un collegamento via traghetto e in elicottero con la Corsica, in collaborazione con il ministero degli Esteri".
Nell'alto Molise il progetto riguarda invece un'area di 16 comuni con il sindaco di Agnone a fare da apripista. Nelle Marche, nell'area del Montefeltro, l'idea è quella di puntare sull'offerta detox, bio e slow. "In fondo oggi il 40% della produzione bio nazionale proviene proprio da questa regione". L'obiettivo in tutti questi casi è quello di valorizzare i territori rispettandone le caratteristiche, per non farle delle piccole Dinseyland italiane. "Dopo la riqualificazione occorre inoltre concentrarsi sulla promozione. Non si può infatti pensare che lo faccia Booking, soprattutto perché non è questo il canale a cui guardano i turisti alto spendenti. L'offerta va inoltre integrata con altri servizi. Ci vuole collaborazione tra pubblico e privato. Il nostro compito è così anche quello di fare da catalizzatori delle risorse".
E in tale contesto un ruolo di rilievo lo gioca pure il trade: "Noi collaboriamo con molti tour operator e agenzie. Da una parte offriamo loro i nostri prodotti, da un'altra accogliamo alcuni di loro come nostri local expert - conclude Dina Ravera -. A oggi ne abbiamo una cinquantina attivi sull'intero territorio italiano. Molti di loro provengono o lavorano con to incoming o agenzie".
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E' un momento di grande fermento per il mondo delle assicurazioni viaggi. Lo conferma anche Michele Cossa, socio e a.d. di Borghini e Cossa: “In un contesto sempre più sfidante dal punto di vista economico, geopolitico e ambientale, l’industria del turismo è alla ricerca di soluzioni assicurative evolute, in grado di salvaguardare la sostenibilità delle aziende nel medio e lungo periodo”.
In particolare, se la richiesta di polizze viaggi da parte dei clienti finali si dimostra in costante incremento, nei primi otto mesi del 2024 la domanda delle imprese si concentra soprattutto sulle coperture rivolte alla protezione del business, come le polizze cyber, la tutela legale, che registra un balzo del 27% rispetto allo stesso periodo del 2023, e la responsabilità civile professionale, in crescita del 16%.
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Da segnalare l’interesse per il welfare sanitario a favore dei dipendenti: una leva vantaggiosa per le aziende dal punto di vista fiscale e contributivo, ma anche per i dipendenti, a fronte di un sistema sanitario sempre più congestionato. Se in altri settori il welfare sanitario è ormai un must-have per attrarre la forza lavoro e fidelizzarla nel tempo, nei primi otto mesi del 2024 la domanda di polizze e fondi spesa sanitari da parte delle imprese turistiche è aumentata del 49%.
Riflettori infine inevitabilmente puntati anche sulle polizze catastrofali, in seguito all’introduzione dell’obbligo a carico di tutte le imprese a partire dal prossimo 31 dicembre. Matteo Maria Rossi, socio di Borghini e Cossa, mette però in guardia da un eccessivo allarmismo: “Il nostro suggerimento è di evitare scelte avventate, perché stiamo ancora aspettando il decreto attuativo che, oltre a stabilire i requisiti minimi delle coperture, dovrà sciogliere molti dubbi applicativi. Considerato l’iter travagliato del decreto e le tempistiche ristrette, il mercato si aspetta che l’entrata in vigore effettiva dell’obbligo non sarà, probabilmente, prima di fine marzo 2025, salvo ulteriori proroghe, già trapelate dal dibattito parlamentare. Allo stesso modo, ricordiamo a chi è già in possesso di coperture catastrofali, che l’adeguamento dei contratti in corso alla nuova normativa potrà avvenire alla prima occasione utile o alla successiva scadenza annuale: nel frattempo, le garanzie catastrofali dei contratti in corso, ove previste in polizza, manterranno la loro piena validità, garantendo una buona tutela dalle principali fonti di rischio”.
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[post_content] => Ryanair, a distanza di sei mesi dall'apertura della base di Reggio Calabria, ha posizionato qui il suo secondo aeromobile e lanciato 7 nuove rotte invernali.
La low cost irlandese opererà 80 voli settimanali su 13 rotte, tra cui le 7 nuove verso Bruxelles, Francoforte, Katowice, Londra, Milano, Parigi, Pisa. L'obiettivo è quello di trasportare oltre 300.000 passeggeri all’anno.
Alla crescita ha contribuito la decisione della Regione Calabria "di eliminare l’addizionale municipale, consentendo quindi a Ryanair di aumentare rapidamente la propria capacità e di sfruttare tutto il potenziale turistico della Regione".
"Questa crescita riflette l’impegno di Ryanair nei confronti di Reggio, con l’aggiunta di un aereo per quest’inverno, arrivando ad un totale di due aeromobili basati e supportando più di 300 posti di lavoro nella regione - ha dichiarato Fabrizio Francioni, head of communications Italy del vettore -. Ci auguriamo di trasportare un numero sempre maggiore di passeggeri sui voli low-cost di Ryanair da/per Reggio Calabria nei prossimi anni”.
"L’arrivo del secondo aeromobile Ryanair a Reggio Calabria rafforza ulteriormente il nostro impegno verso un network di collegamenti integrato e strategico, che permette ai passeggeri di usufruire di voli comodi e frequenti - ha aggiunto Marco Franchini, amministratore unico di Sacal -. Le nuove rotte invernali da Reggio si sposano con questa visione, offrendo all’utenza la possibilità di volare verso destinazioni come Bruxelles su giorni alternati, raddoppiando di fatto le opzioni di viaggio da e per la Calabria. Questa espansione non solo facilita gli spostamenti, ma consolida la connettività domestica e internazionale, a vantaggio dell’economia e del turismo locale".
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[post_content] => E' stato un 2024 davvero brillante quello del Chia Laguna, complesso sardo che include i tre indirizzi Conrad Chia Laguna Sardinia, Baia di Chia Resort Sardinia, Curio Collection, e Hotel Village: "In estate abbiamo registrato numeri record, con i ricavi medi per camera disponibile cresciuti del 18% (revpar) e un tasso di occupazione a luglio e agosto vicino al 100%. grazie alla domanda sia italiana, sia internazionale", spiega il general manager del complesso, Marco Pedna.
Un trend in ascesa che sta peraltro proseguendo anche nei mesi autunnali: "Sostenuto dalla clientela individuale ma soprattutto dai gruppi mice, pure ottobre è infatti andato molto bene - prosegue Pedna -. A fronte di tutto ciò, stimiamo quindi di chiudere la stagione con un’occupazione media del 75%".
L'Italia è il primo mercato del resort, seguito da Regno Uniti, Stati Uniti, Germania e Svizzera. "Recentemente abbiamo notato però anche un aumento di arrivi dai Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia). Cresce inoltre la domanda per escursioni e attività di scoperta da parte sia della clientela italiana sia internazionale che sempre più desidera fare esperienze uniche legate al territorio, visitare luoghi autentici con la guida dei locali, conoscere i piatti della tradizione".
Chia mira infatti ad attrarre non solo i viaggiatori che desiderano il relax fronte mare, ma anche gli appassionati di sport e di scoperta. Il resort quest'anno ha arricchito ulteriormente la propria offerta sportiva con nuove Academy dedicate per grandi e piccoli ospiti. Oltre ai due beach club del resort, sulle spiagge di monte Cogoni e dune di Campana, gli amanti del mare non lontano trovano cala Cipolla e Tuerredda, fra le più suggestive della costa. Dal resort si può partire inoltre per gite a cavallo fino a capo Spartivento o in barca lungo il litorale di Chia. Per gli amanti del wellbeing, la Conrad Spa propone percorsi benessere con vasche idromassaggio nel verde e trattamenti legati al territorio. L’intrattenimento serale, con spettacoli e musica dal vivo, completa l’offerta insieme alle diverse specialità gastronomiche proposte negli undici ristoranti del resort, per un vero e proprio viaggio gastronomico.
E poi c'è il tema sostenibilità: “Notizia di questi ultimi giorni, l’Hotel Village ha ottenuto la certificazione internazionale Biosphere: un importante riconoscimento al nostro impegno in gesti concreti verso un modello di turismo/ospitalità eco-compatibile”, conclude Pedna. Lo standard Biosphere si basa sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile identificati tramite l’analisi e gli indicatori dell’Unwto del Global Compact, dell’Ue e dei criteri del Global Sustainable Tourism Council (Gstc).
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A fronte di tutto ciò, stimiamo quindi di chiudere la stagione con un’occupazione media del 75%\".\r\n\r\nL'Italia è il primo mercato del resort, seguito da Regno Uniti, Stati Uniti, Germania e Svizzera. \"Recentemente abbiamo notato però anche un aumento di arrivi dai Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia). Cresce inoltre la domanda per escursioni e attività di scoperta da parte sia della clientela italiana sia internazionale che sempre più desidera fare esperienze uniche legate al territorio, visitare luoghi autentici con la guida dei locali, conoscere i piatti della tradizione\".\r\n\r\nChia mira infatti ad attrarre non solo i viaggiatori che desiderano il relax fronte mare, ma anche gli appassionati di sport e di scoperta. Il resort quest'anno ha arricchito ulteriormente la propria offerta sportiva con nuove Academy dedicate per grandi e piccoli ospiti. Oltre ai due beach club del resort, sulle spiagge di monte Cogoni e dune di Campana, gli amanti del mare non lontano trovano cala Cipolla e Tuerredda, fra le più suggestive della costa. Dal resort si può partire inoltre per gite a cavallo fino a capo Spartivento o in barca lungo il litorale di Chia. Per gli amanti del wellbeing, la Conrad Spa propone percorsi benessere con vasche idromassaggio nel verde e trattamenti legati al territorio. L’intrattenimento serale, con spettacoli e musica dal vivo, completa l’offerta insieme alle diverse specialità gastronomiche proposte negli undici ristoranti del resort, per un vero e proprio viaggio gastronomico.\r\n\r\nE poi c'è il tema sostenibilità: “Notizia di questi ultimi giorni, l’Hotel Village ha ottenuto la certificazione internazionale Biosphere: un importante riconoscimento al nostro impegno in gesti concreti verso un modello di turismo/ospitalità eco-compatibile”, conclude Pedna. 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