29 settembre 2023 13:11
Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall’edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell’inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l’aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L’88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell’alloggio (rispetto alla media globale dell’80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l’85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all’anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
Quando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell’anno scorso al 29% di quest’anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.
“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget – spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.
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Milano Linate assumerà un ruolo da protagonista nei piani di sviluppo di easyJet in Italia. Lo spiega Lorenzo Lagorio, country manager della compagnia nel nostro Paese, in occasione della presentazione del consuntivo dell'esercizio 2023 (terminato lo scorso 30 settembre) che, tra l'altro, ha visto il vettore consolidare la sua posizione di seconda compagnia operante in Italia per numero di passeggeri, con un totale di 20 milioni di viaggiatori, il 15% in più sul 2022.
In un più ampio piano che prevede nel breve termine il «rafforzamento» della compagnia «su mercati regionali di riferimento, per l’Italia la strategia passa da Milano: da Malpensa e da Linate - afferma il manager -. Qui (sul City Airport, ndr) abbiamo l’ambizione di crescere benché gli slot siano contingentati. Ma abbiamo una presenza costruita negli anni e, con l'opportunità che deriverebbe dall'operazione Lufthansa-Ita - qualora vengano richiesti dei rimedi (dalla Commissione europea, ndr) - con il rilascio di alcuni slot avremmo allora la possibilità di crescere».
Lagorio precisa che la crescita sarebbe «complementare» a quella già prevista e in essere sull'aeroporto di Malpensa: «La vocazione di Linate è p2p: l'unico modo per crescere qui è quello di utilizzare gli slot in modo più efficiente. E il nostro progetto prevede lo sviluppo di nuovo rotte p2p, non di feederaggio su altri scali europei (andando quindi ad alimentare i i voli long haul dai grandi hub, ndr) a scapito di Malpensa e della sua vocazione al lungo raggio». L'ipotesi è quella di fare del City Airport una nuova base per il vettore «dove andrebbero posizionati almeno tre aeromobili».
Su Linate, inoltre l'ambizione è quella di incentivare ulteriormente il traffico business, considerando che già oggi «quasi un passeggero su tre vola con easyJet per motivi di lavoro da Linate verso Parigi, Amsterdam, Berlino e Londra».
Ruolo centrale quindi per Milano e il suo sistema aeroportuale, che già a chiusura dell'anno fiscale ha visto il vettore movimentare 8,5 milioni di passeggeri, di cui 7,2 milioni da Malpensa, il 18% in più rispetto allo scorso anno. A rimarcare questa centralità è Armando Brunini, amministratore delegato di Sea Aeroporti: «easyJet continua a rappresentare il nostro principale vettore a Malpensa, coprendo circa un quarto del mercato, con oltre 60 rotte su un totale di 170. La compagnia (con 33 velivoli basati a Malpensa) garantisce uno zoccolo duro di connettività fondamentale».
Complessivamente, dalle tre basi italiane di Milano, Napoli e Venezia, nell’anno finanziario 2023 easyJet ha operato un totale di 226 rotte da e per i 21 aeroporti italiani in cui è presente. Le rotte totali operate da Milano Malpensa sono state 65; quelle da Napoli Capodichino 43 e quelle da Venezia Marzo Polo 24.
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[post_content] => Sarà l'attuale Emerald Zanzibar Resort & Spa della famiglia Scarapicchia, oggi operato anche con il brand Valtur Escape, la struttura di debutto del nuovo brand lusso del gruppo Tui, The Mora. L'operatore tedesco ha infatti recentemente acquisito la proprietà a 5 stelle aperta poco più di un anno fa, attraverso il fondo di investimento alberghiero Tui Global Core Hospitality promosso insieme alla società Hansainvest.
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[post_content] => Volotea investe sulla Puglia con l'annuncio della sua ottava base italiana presso l'aeroporto di Bari: qui con un aumento di capacità del +38% e un Airbus A320, debutteranno nel 2024 otto nuove rotte, delle quali cinque sono già state svelate: Tolosa, operativa dal prossimo 4 luglio con frequenza bisettimanale e un’offerta complessiva di 6.480 posti in vendita; Dubrovnik, sempre dal 4 luglio, con tre frequenze a settimana e più di 9.000 posti in vendita. A partire dal 5 luglio sarà la volta di Comiso e Bilbao, con due frequenze settimanali e un’offerta di oltre 6.000 posti ciascuno. Malaga, attiva dal 6 luglio, con frequenza bisettimanale e 6.120 posti in vendita.
Attiva presso lo scalo pugliese dal 2012, Volotea ha operato ad oggi circa 19.400 voli e trasportato più di 2 milioni di passeggeri. Grazie agli annunci di oggi, la compagnia consolida ulteriormente il suo legame con il territorio ed è pronta a decollare da e per Bari alla volta di nuove destinazioni.
«L’apertura della base estiva di Bari conferma ancora una volta la crescita di Volotea in Italia – ha dichiarato Valeria Rebasti, international market director della compagnia aerea spagnola -. Questo importante traguardo e i collegamenti annunciati oggi ci permettono di consolidare la connettività del territorio, con un totale di 18 destinazioni verso 5 Paesi diversi, tra i quali Croazia e Spagna, novità assolute per la nostra estate 2024 a Bari. L’apertura di questa nuova base ci consente di rafforzare ulteriormente la nostra presenza a livello locale, sostenendo l’economia attraverso un incremento dei flussi turistici».
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[post_content] => Cresce la presenza del gruppo Numa, che mette a segno un importante colpo di mercato acquisendo da Proprium Capital Partners la piattaforma di serviced apartment Yays. La società con sede ad Amsterdam gestisce 489 unità in Olanda, Belgio e Francia, a cui si aggiunge una pipeline di ulteriori 124 appartamenti a Madrid, Francoforte e L’Aia. L'operazione, il cui valore non è stato rivelato, è stata supportata da Dla Piper, Cbre e Ey per la parte venditrice, nonché da Greenberg Traurig, Taylor Wessing e Eight Advisory per conto dell'acquirente.
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[post_content] => Cambio di direzione in vista dell'apertura della stagione invernale, il prossimo 1° dicembre, per il Valtur Cristallo Ski Resort di Cervinia. A guidare la struttura valdostana sarà infatti il nuovo gm Giampaolo Padula. Il manager vanta una lunga esperienza in diverse realtà alberghiere, centrando nell’arco di pochi mesi dal suo arrivo risultati importanti come il conseguimento della stella Michelin in diversi hotel, partnership con brand stellari quali la celebre Maison Krug;e netti miglioramenti della tariffa media giornaliera. Padula è stato tra le altre cose general manager dell'hotel Caesar Augustus di Capri, dell’hotel d'Inghilterra di Roma, del Grand Hotel Parker's di Napoli, nonché dell’Hotel Cristallo, a Luxury Collection Resort &Spa di Cortina d'Ampezzo.
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[post_content] => EasyJet archivia l'esercizio fiscale 2022-23 con un ritorno all'utile spinto dall'aumento della domanda di viaggio, che consente alla compagnia anche di distribuire un dividendo.
Nell'anno chiuso lo scorso 31 settembre i ricavi sono aumentati del 42% a 8 miliardi di sterline, con un utile prima delle imposte di 455 milioni di sterline, dopo la perdita di 178 milioni di sterline dell'anno precedente.
«La nostra performance estiva record dimostra il successo della nostra strategia e che la domanda rimane forte» ha dichiarato il ceo Johan Lundgren -. Malgrado ciò, il vettore segnala che i risultati dell'inizio dell'inverno per l'anno fiscale 2024 subiranno l'impatto della guerra a Gaza, con la sospensione temporanea dei voli verso Israele e la Giordania.
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[post_content] => SkyAlps decollerà anche alla volta della Grecia nell'estate 2024, con i collegamenti tra Bolzano a Corfù che prenderanno il via dal prossimo giugno, con una frequenza alla settimana (il venerdì), sino alla fine di settembre.
I collegamenti con Olbia e Cagliari, Catania, Lamezia Terme e Brindisi in Puglia inizieranno già a metà maggio 2024: durante l'alta stagione, le destinazioni di Cagliari e Brindisi saranno entrambe integrate da un volo aggiuntivo ogni settimana. Ci saranno anche voli per Ibiza e l'isola croata Brač. I turisti tedeschi potranno continuare a viaggiare in Alto Adige da Berlino, Amburgo e Düsseldorf. L'offerta estiva dalla Germania è completata da Kassel.
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[post_content] => La Cina, ancora in attesa di un recupero significativo degli arrivi turistici post pandemia, lancia una nuova iniziativa per incentivare i flussi internazionali: dal prossimo 1° dicembre il Paese consentirà l'ingresso senza visto ai viaggiatori provenienti da Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Malesia.
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[post_content] => Fiavet-Confcommercio ha scritto alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al ministro del turismo Daniela Santanchè, ai capi delegazione Italia del Parlamento Europeo, agli europarlamentari italiani in Commissione trasporti e turismo, all’Ectaa in merito alla prossima pubblicazione della proposta sulla nuova Direttiva Pacchetti turistici.
Alla vigilia dell’avvio dell’iter legislativo del provvedimento che condiziona le regole di un mercato vastissimo e che rappresenta la maggior parte dei fatturati del settore, Fiavet-Confcommercio ha manifestato la propria preoccupazione di fronte ad una impostazione di base errata “che – scrivono nella missiva - sarà difficile correggere in corsa, se non con il rischio di una forte contrapposizione tra le componenti dell’industria e dei consumatori - ipotesi da scongiurare - ovvero di varare una normativa iniqua e squilibrata che rafforzerà solo sulla carta i diritti dei consumatori, in realtà rendendoli più precari e di difficile esercizio”.
In particolare la Federazione fa riferimento alla ipotesi di introdurre limitazioni degli anticipi per il pacchetto turistico, frutto di una errata impostazione di fondo, nata da una criticità emersa in occasione della pandemia Covid-19, che rappresenta un evento unico nel suo genere, e che non può essere assunta come parametro per le regolamentazione delle ordinarie dinamiche giuridiche legate alla vendita di pacchetti.
Pandemia
Qualora ci fossero situazioni similari alla recente pandemia, il legislatore europeo potrebbe valutare la previsione del rimborso tramite voucher assistiti da garanzie come quelle previste nella direttiva già esistente, ampliandone il raggio di azione.
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