9 marzo 2021 11:28
Se vogliamo sul serio iniziare a pensare ad una ripresa sostanziale dell’industria del turismo non solo italiana, ma anche europea, è necessario iniziare una riflessione più ampia, che coinvolga l’Ema (European Medicines Agency), le istituzioni europee e quelle nazionali, le associazioni del turismo, gli operatori e le agenzie di viaggio.
Tutto ruota intorno al tema dei vaccini e dei viaggi. L’idea è quella di collegare questi due elementi affinché il sistema turismo possa di nuovo decollare e con esso tutto l’indotto economico che gira intorno ad esso.
In breve il progetto è questo: l’Ema dovrebbe dare indicazioni stringenti ai Paesi europei affinché venga coniato il concetto di viaggio comprensivo di vaccino.
L’Europa, a sua volta, dovrebbe disporre una quota di vaccini dedicati al turismo, che sarebbe inserita nei voucher di viaggio di operatori, alberghi, compagnia aeree, di navigazione e altri. Questi viaggi dovranno essere venduti tramite il passaggio indispensabile presso le agenzie di viaggio per dare anche a questo comparto la possibilità di riprendere a lavorare con forza
Quindi ogni Nazione dovrebbe avere a disposizione per il turismo un numero di vaccini incorporati nel biglietto. In questo modo si garantisce uno spostamento sicuro dei viaggiatori sul territorio europeo.
Ricapitolando: L’Ema deve dare un certo numero di vaccini ad ogni nazione. L’Ue garantisce che vengano utilizzati dal sistema turistico. Il viaggiatore compra la vacanza in agenzia di viaggio. Prima della partenza deve fare la dose di vaccino nelle strutture sanitarie di competenza.
E’ chiaro che una proposta come questa deve essere portata nelle sedi istituzionali, per questo motivo chiediamo alle nostre istituzioni, alle associazioni di settore e ai player del mercato turistico di unirsi a questa proposta di Travel Quotidiano.
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"Da 10 anni, Global Gsa è al fianco di agenzie e tour operator, fornendo supporto quotidiano attraverso un help desk altamente qualificato e un sales team operativo sul territorio - ha commentato Manlio Olivero, president & ceo del gsa milanese -. Abbiamo scelto di celebrare questo importante traguardo con una serie di eventi che ci hanno permesso di rafforzare i legami con i nostri partner e presentare le ultime novità dei brand rappresentati."
Le celebrazioni testimoniano l'impegno della società nel consolidare le relazioni con il trade, enfatizzando un approccio centrato sul valore delle relazioni nel mercato. "Le relazioni sono al centro del nostro approccio al mercato - ha aggiunto la managing director, Patrizia Ribaga -. Vogliamo offrire un supporto di eccellenza alle agenzie, con un team di professionisti ed un ventaglio di prodotti e servizi di assoluto valore."
Diverse le novità per il nuovo anno e i servizi offerti dai partner del gsa: Hertz, Dollar, Trhifty e FireFly per l’autonoleggio, le compagnie aeree Kenya Airways e Aircalin, la compagnia di crociere fluviali AmaWaterways, il DMC dello Sri Lanka e delle Maldive Ayubowan Tours, oltre alla partnership con Italo, Booking.com e MyParking.
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[post_content] => Passa nelle mani del gruppo internazionale con base nel Regno Unito Atpi l'italiana Fast, società con sede a Ravenna specializzata in soluzioni di viaggio per eventi specialistici di punta nel motorsport come MotoGp e il Campionato Mondiale Superbike, nonché nei settori delle trasferte aziendali, della televisione e della produzione cinematografica. Attraverso questa acquisizione, Atpi consolida il proprio posizionamento nel segmento dei viaggi motorsport, con l'obiettivo di permettere a Fast di rafforzare ulteriormente la propria presenza a livello internazionale.
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Il venditore è stato assistito per gli aspetti finanziari da Broletto Corporate Advisory, per quelli contabili da Arnaldo Cappellini di Korus Partners e per quelli legali da Fasola Corporate Law. Atpi è stata assistita da Deloitte per gli aspetti finanziari della due diligence e da Bird & Bird e per quelli legali dell’operazione di acquisizione.
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Secondo quanto riferito dal quotidiano Expansión le scadenze erano le seguenti: aprile 2024 per una rata da 52 milioni, aprile 2025 e gennaio 2026 per le successive rate da 65 milioni e 105 milioni di euro.
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[post_content] => È partito ieri da Milano il roadshow invernale di Italo dedicato alle agenzie di viaggio. Una campagna, la Winter Cash, che vuole essere una provocazione: “Siamo molto generosi con le agenzie”.
Circa 250 adv, fra le top producer, saranno presenti nelle 4 tappe di Milano, Bologna, Roma e Napoli.
“Abbiamo 4500 agenzie codificate di cui 2500 quelle con cui lavoriamo. Dal 2015 abbiamo adottato una politica di meritocrazia con un sistema di incentivazione che va a premiare in base alle performance dell’agenzia, con un livello commissionale a seconda delle tipologie”, afferma Marco De Angelis, direttore vendite di Italo.
Si lavora sulle connessioni. Con l’ingresso in flotta di Itabus, l’intermodalità, l’introduzione di tratte di trano + bus, è la novità più importante. I 100 bus di Itabus (acquisita lo scorso maggio) si sommano ai 51 treni di Italo per offrire una rete sempre più capillare.
Dopo il lancio estivo su mete al alta vocazione turistica come Sicilia, Puglia, Calabria e Campania, partiranno per l’inverno i collegamenti neve su Cortina e Courmayeur e regioni che hanno grande richiesta di trasporto come Abruzzo, Marche e Basilicata. Saranno implementati i servizi notturni per ottimizzare i tempi di viaggio tra le grandi città del centro nord e le regioni meridionali. Viene mantenuta ancora per la stagione invernale Pompei e Sorrento, mete a grande richiesta del turismo internazionale. Dal 10 dicembre Italo farà tappa a Pavia, Voghera e Tortona, sulla tratta Genova – Milano - Napoli e 2 nuovi servizi quotidiani per Brescia. Italo passa così da 54 a 62 città collegate.
L’incontro con le agenzia prevede un focus sul mercato business e la capacità di offrire maggiori servizi ai clienti grazie ai nuovi collegamenti di Itabus con l’obiettivo di alzare ancora il livello e spingere il prodotto attraverso le adv. Italo infatti sta stringendo nuovi accordi con grandi aziende e PMI con il supporto delle adv grazie alla campagna di triangolazioni appositamente studiata. Le Carte Corporate e Italo Più saranno un ulteriore vantaggio per sconti dedicati, accessi nelle Lounge Italo Club, possibilità di accumulare maggiori punti fedeltà e utilizzo illimitato del Fast Track.
Al centro Sud l’argomento di discussione sarà sopratutto sul prodotto bus con le adv protagoniste dei piccoli centri sul ticketing di tutta la mobilità.
“Lanciamo una campagna sul bus di lusso per far conoscere agli italiani bus di alto livello con una classe business dal grande comfort, con poltrone reclinabili fino a 90 gradi sui bus a due piani. Itabus possiede una flotta al 75% bipiano. Ci rivolgiamo al mercato business con la classe club per ambienti esclusivi con prezzi accessibili. Stiamo effettuando un restiling di tutte le lounge”, spiega Fabrizio Bona, direttore commerciale di Italo.
II sistema di prenotazione consente la vendita dell’intero itinerario ottimizzando i tempi di vendita con un unico biglietto intermodale.
“Puntiamo a rendere Italo protagonista del mercato e a creare una rete capillare che si intersechi con il nostro competitor, entrando anche nel mercato del lusso che ancora oggi non è di grande qualità, soprattutto nel mercato del bus”, conferma Bona.
Il mercato estero continua di interesse anche per Italo consci del fatto che manca ancora il mercato cinese e in generale tutto il mercato asiatico. L’Italia esce dalla sfera dei top 10 cinesi. Si affaccia invece il mercato indiano con cui Italo ha preso nuovi accordi intrapresi.
“Abbiamo modificato tutto a partire dal 2015. Sarà un anno di consolidamento. Dopo aver coperto tutta l’alta velocità, profilato le tratte a maggior redditività e aver più che raddoppiato le connessioni per servire al meglio il Paese, restiamo in attesa dei nuovi treni prima di aggiungere ulteriori novità al network”, aggiunge Marco De Angelis
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[post_content] => Volotea cresce dalla base di Venezia con l'apertura, dal prossimo 4 aprile, di una nuova rotta per Tolosa, con due frequenze alla settimana, il giovedì e la domenica, e un’offerta complessiva di circa 13.600 posti in vendita. Il vettore rafforza, così, la sua presenza presso il Marco Polo per il 2024, con un incremento del +16% in termini di capacità rispetto al 2023.
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«Con questo nuovo collegamento - ha dichiarato Valeria Rebasti, international market director di Volotea - non solo i turisti veneti potranno viaggiare facilmente verso Tolosa, la “città rossa” del sud della Francia, ma allo stesso modo, tutti i viaggiatori di Tolosa potranno organizzare un fine settimana in una delle città italiane più famose e romantiche al mondo»
Venezia ricopre da sempre un ruolo primario nelle attività di Volotea: scelta nel 2012 come prima base operativa a livello europeo, la compagnia ha operato ad oggi più di 59.000 voli e trasportato più di 6,6 milioni di passeggeri. Questa nuova rotta conferma ancora una volta lo stretto legame tra Volotea e il Veneto, sostenendo il flusso di turisti incoming e l’economia locale. A testimonianza di questa sinergia anche le numerose iniziative promosse da Volotea sul territorio, come il restauro della balconata sansoviniana di Palazzo Ducale, affacciata su Piazza San Marco, e il contest #Volotea4Veneto, pensato per promuovere, tutelare e valorizzare le bellezze artistiche locali.
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[post_content] => «Siamo molto preoccupati della nuova Direttiva europea» così esordisce Stefano Corbari presidente di Fiavet Lazio.
«Ci preoccupa parecchio anche sei dettagli non sono ancora confermati. Però l’aria che tira non è molto buona. Noi come Fiavet nazionale abbiamo già inviato una lettera all’Unione europea preparata anche dal nostro legale, Federico Lucarelli. In cui facciamo presente una serie di dubbi e di preoccupazioni. Ci sembra anche strana questa accelerazione in questo momento di elezioni europee.
Ma qualcuno vi ha risposto?
«Per ora no. Ma guardi ci può anche essere un'idea di cambiamento, ma se c’è un po’ di dialettica e di dialogo fra le parti, se le cose non vengono imposte dall'alto, magari si possono fare delle modifiche. Naturalmente non siamo solo noi ad essere critici sulla direttiva. Dobbiamo aspettare che qualcuno risponda, altrimenti dovremo in ogni caso insistere ancora di più, sia noi che le altre associazioni. La cosa da evitare è che vengano prese decisioni frettolose. Anche perché vorrei ricordare di nuovo che tutto questo dibattito sulla Direttiva si fa in procinto delle nuove elezioni europee e poi ci troviamo un altro parlamento europeo, un’altra commissione e quindi la questione diventa complicata da cambiare. Sì confermo che siamo abbastanza preoccupati.
Due domande: i famosi 39 milioni stanno arrivando. Qual è la salute delle associazioni del turismo?
Per quanto riguarda i famosi 39 milioni, posso dire che la prima tranche è partita. Quindi stanno arrivando. Nell'associazione Fiavet Lazio, ma anche nelle altre regionali siamo ritornati a livelli di tesseramento pre pandemici. Durante la pandemia e anche dopo le associazioni sono state importanti e questo si è capito. Le associazioni si sono date da fare. Io penso che si è tornati a capire l’importanza dell’aspetto associativo. Quello che vorrei io come tutti i miei colleghi che lavorano nelle associazioni è un maggiore impegno di tutti. Noi come federazione ci stiamo muovendo in molte direzioni. C’è un grande ritorno della formazione, per esempio, con un sacco di ore dedicate a questa attività. Quindi maggiore richiesta e maggiore formazione.
Territorio
Vi vedono crescere agenzie incoming in mdo forse caotico. E' una nostra impressione o è cosdì?Incoming
Penso che ci siano molte agenzie incoming nuove, ma anche agenzie di vecchia generazione che hanno aperto ma divisione incoming. Questo porterà una saturazione del mercato nel medio periodo. Ma credo che questo sia un percorso naturale. Dopo la saturazione chi ha le basi solide rimarrà. E poi quersto rinnovamento dell'incoming locale dà molto spazio al territorio. Del resto noi come federazione abbiamo sempre spinto per promuovere anche le altre provincie, e queste nuove agenzie incoming agiscono proprio questo ambito, accendendo riflettori su territori ancora poco conosciuti. La cosa che dobbiamo promuovere è lo sviluppo dei fornitori locali. Ne beneficiano sia i colleghi che i territori.
Ultima considerazione sull'intelligenza artificiale. Cosa ne pensa?
Per alcuni aspetti può essere utile. Ma non è è una cosa che risolve tutto. Anzi se presa in modo superficiale può essere dannosa. Noi come adv non siamo ancora pronti. Secondo me prima di dire che si lavorerà con l’Intelligenza artificiale ce ne vuole molto. Noi abbiamo bisogno di formazione. Ricominciare a lavorare sulla persona. Che è la cosa più importante, senza mai però rimanere indietro.
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[post_content] => L'Austria ha avviato il conto alla rovescia per il debutto ufficiale di Bad Ischl Salzkammergut come Capitale Europea della Cultura 2024, programmato per il 20-21 gennaio prossimi.
Una grande opportunità per il turismo austriaco che accende i riflettori su una regione non così nota, in particolare al mercato italiano: «Una vera occasione considerando che addirittura per un terzo dei turisti provenienti dall'Italia la cultura è il motivo principale del viaggio - afferma Herwig Kolzer, direttore di Austria Turismo in Italia (nella foto) - e un altro terzo intraprende tour itineranti che prevedono la visita a luoghi e istituzioni culturali. Vogliamo far capire ai turisti italiani che l'Austria ha molto altro da offrire, oltre a Vienna e Salisburgo».
Per la prima volta nella storia, una Capitale Europea della Cultura nel 2024 si troverà in una regione alpina e rurale: questo territorio - che include la città storica di Bad Ischl, insieme ad altri 22 comuni rurali del territorio del Salzkammergut - è diventato prosperoso grazie al sale e ora guarda al futuro con il motto: “La cultura è il nuovo sale”. La regione offre un’infinità di vicende, luoghi e persone memorabili, inseriti in un paesaggio di grande bellezza. I progetti nell’ambito della Capitale Europea della Cultura propongono nuovi approcci a temi importanti, e saranno in grado di dare impulsi per il futuro, di chi abita la regione, e di chi la visita.
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Intanto, tra gennaio e ottobre 2023 «gli arrivi italiani in Austria hanno registrato una crescita del +24,7% mentre i pernottamenti sono aumentati del +20,8% rispetto al 2022: un buon risultato, anche se ancora non siamo tornati ai numeri del 2019 (meno 11,2%), al contrario di altri mercati come Germania e Paesi Bassi, che hanno già recuperato i livelli pre-pandemia. In questo quadro sono state molto positive le performance di Vienna, con un incremento degli arrivi del 49,2% e della regione del Tirolo - da sempre tra le mete preferite degli italiani - con un +28,7%. Da segnalare, poi, un significativo miglioramento dei dati di settembre e ottobre, che evidenziano un cambiamento nelle abitudini di viaggio degli italiani che mostrano un sempre maggiore interesse a questi mesi come periodo di viaggio».
Buone aspettative per la stagione invernale ormai cominciata, «benché l'Austria non rappresenti la prima scelta degli italiani per gli sport invernali. Ma c'è una domanda molto elevata, ancora una volta, per le città: Vienna, Salisburgo, Innsbruck come pure per le località più piccole. Senza dimenticare l'avvento e i mercatini di Natale che rappresentano una grande attrattiva per i turisti».
Prosegue, infine, l'impegno sulla formazione del trade: «Con i workshop che a marzo 2024 si svolgeranno a Milano, Verona e Roma (il 12, 13 e 14) e i webinar che realizziamo in collaborazione con Travel Quotidiano. Crediamo molto in queste iniziative poiché gli agenti di viaggio conoscono la destinazione Austria, ma ancora non così a fondo e quindi è necessario investire in queste opportunità».
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[post_content] => Raddoppia la proposta intermodale firmata Italo-Itabus, che dal prossimo dicembre conterà 56 collegamenti giornalieri rispetto agli attuali 26. Trenta dunque i nuovi viaggi intermodali che ogni giorno attraverseranno il Paese: 6 collegamenti (3 di andata e 3 di ritorno a partire dal 4 dicembre) per la Campania, la Basilicata e la Puglia, che serviranno Eboli, Potenza, Ferrandina, Matera e Altamura. Mete turistiche che richiamano viaggiatori da tutto il mondo durante ogni periodo dell’anno messe in collegamento con grandi città come Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna e Roma, utilizzando Napoli Centrale come hub intermodale.
C’è poi l’Abruzzo, new entry nel network di Italo: da Torino, Milano, Venezia, Padova, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Firenze e Napoli si arriva a Roma Tiburtina in treno e ci sarà Itabus in coincidenza per raggiungere L’Aquila, Teramo, Giulianova-Mosciano e San Benedetto del Tronto, toccando così anche le Marche con quest’ultima fermata. 6 viaggi al giorno che prenderanno il via dal 4 dicembre.
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Per la Puglia nuova rotta fino a Lecce passando per Bari, Monopoli, Fasano, Ostuni e Brindisi. 2 collegamenti al giorno (uno di andata e uno di ritorno) che servono numerose località pugliesi, avvicinandole all’Alta Velocità. Si arriva in treno da Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna, Firenze e Roma e si cambia a Napoli Centrale prendendo Itabus.
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Trenta dunque i nuovi viaggi intermodali che ogni giorno attraverseranno il Paese: 6 collegamenti (3 di andata e 3 di ritorno a partire dal 4 dicembre) per la Campania, la Basilicata e la Puglia, che serviranno Eboli, Potenza, Ferrandina, Matera e Altamura. 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Non posso in alcun modo appoggiare l’idea che cerca di obbligare il vaccino. La strada corretta è quella di un protocollo unificato
per la cura domiciliare; ormai è chiaro che il COVID-19 è una malattia curabile e che la cura c’è. Questa è la strada, facile e corretta.
l’idea è a mio avviso OTTIMA ma irrealizzabile. Come credi che reagirà l’opinioe pubblica ad una prosta del genere?? già adesso ci sono polemiche a non finore sulle vaccinazioni e sugli aventi diritto. Sarebbe un caos immenso. Purtroppo.