23 December 2025

Green Line Tours vince la gara per gli open bus a Roma

Alberto Desideri

Alberto Desideri

Green Line Tours, azienda specializzata nel mercato del sightseeing a Roma dal 1978, ha vinto la gara indetta da Roma Capitale per dare una nuova regolamentazione ai servizi di Gran Turismo di linea nel centro città. L’operatore si è aggiudicato due lotti secondo la graduatoria provvisoria relativa alla procedura selettiva, e continuerà quindi ad effettuare il suo itinerario panoramico attraverso la Città Eterna, proposto con cinque differenti opzioni di uso e durata. Il percorso, della durata di circa due ore, viene effettuato con bus a due piani aperti in modalità “hop on hop off”, che consente al turista di scendere e risalire a qualsiasi fermata dell’itinerario durante il periodo di validità del biglietto: 24 ore, 48 ore, 72 ore, one run one stop, giornaliero. A bordo di ogni pullman è presente un assistente e la guida audioregistrata è proposta in dodici lingue. «Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, con la vittoria di questa gara è stata riconosciuta la nostra lunga esperienza sul campo – ha commentato Alberto Desideri, general manager Green Line Tours – Abbiamo soddisfatto appieno i requisiti richiesti e, inoltre, sono state considerate le nostre certificazioni di qualità Uniter: Iso 9001 per il management system e Iso 14001 per la gestione ambientale. Proponiamo un tour particolarmente apprezzato da tutti i mercati di provenienza turistica sia perché si tratta di un modo unico di visitare Roma e goderne dall’alto il patrimonio artistico e culturale, sia perché regala un’esperienza straordinaria a prezzi molto competitivi. Il prodotto è molto adatto anche al turismo crocieristico, perché permette di ottimizzare il giorno di permanenza a Roma mostrando tutte le principali attrazioni della città». Il tour proposto da Green Line Tours a Roma a bordo dei suoi open bus parte da Piazza dei Cinquecento alla volta di Santa Maria Maggiore, Colosseo, Bocca della Verità, Circo Massimo, Piazza Venezia, Campidoglio, Piazza Navona, Pantheon, Castel Sant’Angelo, San Pietro, Musei Vaticani, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Piazza Barberini. Oltre a questo prodotto, Green Line Tours propone itinerari unici su Roma, sia di giorno che di notte, ed escursioni giornaliere a Firenze, Assisi/Orvieto, Venezia, Napoli, Capri, Pompei. I tour vengono effettuati in otto lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, russo e giapponese. Per la commercializzazione dei suoi prodotti Green Line Tours collabora con i principali tour operator incoming e agenzie di viaggio, con cui stringe accordi per la distribuzione e a cui dedica piani di incentivazione alla vendita.

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Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé.\r\n\r\n«Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. Iezzi accompagna il visitatore sulla plancia del Conte Biancamano: un’icona della navigazione italiana. «Nato nel 1925, fu varato nell’aprile successivo e partì il 20 dicembre da Genova per il suo primo viaggio diretto a New York.\r\n\r\nNon era una nave da crociera ma un servizio di linea; un sistema di trasporto che tutte le settimane salpava verso la sua destinazione. Il transatlantico viaggiò per 15 anni verso le Americhe, lungo la tratta Genova-New York. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale fu requisito dall’esercito statunitense per il trasporto truppe. Venne restituito al governo italiano nel 1948 e riallestito nei cantieri di Monfalcone nella versione odierna. Anche Giò Ponti lavorò agli arredi. Il Biancamano navigò fino al 1960 e, finita la carriera attiva in mare, venne tagliato in diversi pezzi. Uno di questi, da mille tonnellate, è stato trasportato 20 anni fa a Milano.\r\n\r\nCostruire nel museo un padiglione che lo contesse e sorreggesse non è stato facile. - ricorda Iezzi - Oggi la plancia di comando e la suggestiva sala dal ballo del transatlantico sono musealizzate insieme con il sottomarino Enrico Toti, il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche quest’ultimo fu trasportato a Milano 20 anni fa, abbiamo quindi un doppio anniversario nel settore Trasporti del museo. Nel corso degli anni abbiamo raccolto tante testimonianze e ricordi di chi ha viaggiato a bordo del transatlantico; come quella coppia non più giovane che anni fa entrò nel museo, visitò la parte del transatlantico in mostra e poi mi mostrò un foglio ingiallito ripiegato: era un biglietto del Conte Biancamano! Marito e moglie avevano viaggiato a bordo e vollero condividere con me tanti ricordi donandomi infine il prezioso biglietto.\r\n\r\nTra i viaggiatori ci sono stati anche personaggi famosi dell'industria italiana come Luigi Lavazza, che andava in Sud America per interessi commerciali. All'epoca l'aereo non era ancora un mezzo efficace: solo nel 1960 la compagnia aerea nazionale si dotò dei grandi aerei per le trasvolate, avviando il declino del transatlantico». Conte Biancamano si trova al museo insieme con oggetti iconici sorprendenti, come la Valigia delle Indie - una locomotiva creata per collegare il Nord al Sud dell’Italia, ovvero Bardonecchia e Brindisi, testimoniando come la tecnologia ferroviaria abbia contribuito all’integrazione del Paese.\r\n\r\nTra i tanti pezzi stupefacenti e in mostra permanente al museo si possono poi ammirare il tram Carrelli del 1928, la suggestiva Nave Scuola Ebe per la navigazione a vela e il catamarano Luna Rossa del team Prada, protagonista dell’America’s Cup del 2013. Grazie alla sua collezione il Museo diventa un luogo dove “viaggiare” è un’esperienza che attraversa mare, terra, aria, spazio e pensiero.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n\r\n\r\n ","post_title":"Milano: il Museo Nazionale Scienza Leonardo da Vinci racconta la nascita del concept del viaggio e del turismo","post_date":"2025-12-18T09:30:15+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1766050215000]}]}}