5 agosto 2021 09:42

Daniela Panetta, direttore commerciale Ergo Assicurazione Viaggi
Ergo Assicurazione Viaggi estende in tutte le sue polizze, la copertura per quarantena derivante da Covid-19, sia per il viaggio in corso che per l’annullamento dello stesso prima della partenza.
Nell’ottica di offrire sempre maggiori garanzie ai propri assicurati e di sostenere il mercato dei tour operator e delle agenzie di viaggi in questo momento di grande incertezza, da oggi tutte le polizze emesse da Ergo copriranno, oltre che spese mediche e annullamento, i costi derivanti dalla quarantena per Covid-19.
In altri termini significa che, a chiunque sottoscriva uno dei prodotti Ergo Assicurazione Viaggi, verranno rimborsate le spese sostenute sia qualora manifesti prima del viaggio sintomi del Covid-19, sia nel caso in cui il contatto con un “positivo” lo costringa alla quarantena fiduciaria e conseguente annullamento del viaggio.
“Il nostro impegno verso il mercato non si è mai fermato e con l’inclusione della copertura quarantena dimostriamo di poter andare incontro alle reali esigenze dei viaggiatori -ha commentato Daniela Panetta, direttore commerciale Ergo Assicurazione Viaggio -. Dopo un’analisi attenta dei costi, abbiamo deciso di inserire la quarantena nelle condizioni standard, senza farne oggetto di un prodotto aggiuntivo soggetto a costo separato ed ulteriore. Un benefit che vuole essere anche una dimostrazione di riguardo verso la filiera, che ci auguriamo si rivelerà premiante nei prossimi mesi“.
Allo stesso modo, se la malattia si presenta durante il viaggio, oltre alle prestazioni di assistenza previste dalla polizza e di rimborso per eventuali spese mediche, si potrà ottenere la copertura dei costi generati dalla prolungata permanenza obbligata, e lo stesso tipo di garanzia verrà applicato anche in caso di permanenza prolungata dovuta a contatto con un “positivo” e a conseguente quarantena obbligatoria.
L’assicurazione di viaggio non è più solo una garanzia fondamentale per chi intraprende viaggi all’estero, come peraltro raccomandato dal Ministero degli Affari Esteri, ma pure un incentivo per gli agenti di viaggio per stimolare le prenotazioni, anche all’interno del nostro Paese.
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[post_content] => Sea Aeroporti ha firmato un Protocollo di collaborazione con la Polizia di Stato per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici. L’accordo si colloca nell’ambito delle iniziative tese al costante e continuo potenziamento dell’attività di prevenzione, promosse dal Ministero dell’Interno, nei confronti delle minacce cyber alle infrastrutture informatizzate di maggiore rilievo per il sistema-paese.
Il protocollo mira a sviluppare una sinergia tra la Polizia Postale e gli aeroporti di Milano Malpensa e Linate allo scopo di condividere e analizzare ogni informazione utile a prevenire e contrastare attacchi cibernetici o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche del gruppo Sea Milan Airports.
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Il Questore di Milano Bruno Megale e il Questore di Varese Carlo Mazza hanno sottolineato come “nell’ottica della sicurezza partecipata, questo Protocollo miri a sviluppare una sinergica collaborazione tra la Polizia di Stato e SEA Milan Airports per contrastare e prevenire attacchi cyber a due strutture aeroportuali leader in Europa che vedranno, tra l’altro, un flusso crescente di passeggeri in occasione delle imminenti Olimpiadi invernali 2026”
«Questa collaborazione è un passo importante per garantire la sicurezza, la continuità operativa e la safety dei nostri aeroporti - dichiara Alessandro Fidato, chief operating officer e accountable manager di Sea -. Mettere a sistema competenze, esperienze e tecnologie all’avanguardia, insieme al Centro operativo per la sicurezza cibernetica, garantisce una cultura della prevenzione e consapevolezza nelle nostre organizzazioni».
«La continuità dell’erogazione dei servizi offerti al pubblico e di telecomunicazione, minacciata dai cyber attacchi in continuo aumento, può essere tutelata attraverso una maggiore sinergia nel fronteggiare eventuali situazioni di cris - osservaDirigente del Cosc - Polizia Postale Lombardia Manuela De Giorgi -. Sul fronte della prevenzione, inoltre, un costante interscambio informativo permetterà di perfezionare l‘azione di difesa rendendola sempre più adeguata alle criticità contemporanee, mentre l’attività formativa, curata dagli specialisti della Polizia Postale, consentirà di aumentare la consapevolezza del rischio cibernetico».
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[post_content] => La Cina amplia ulteriormente il numero dei Paesi che beneficiano dell'esenzione dal visto - per viaggi di massimo 30 giorni - che ora sale a quota 74: una mossa che punta a rilanciare il turismo e l'economia della destinazione.
Secondo l'Amministrazione nazionale dell'immigrazione, nel 2024 sono entrati senza visto oltre 20 milioni di visitatori stranieri, più del doppio rispetto all'anno precedente.
Dopo aver eliminato le severe restrizioni imposte dal Covid, la Cina ha riaperto le frontiere ai turisti all'inizio del 2023, quando gli arrivi si sono fermati a 13,8 milioni di persone, meno della metà dei 31,9 milioni di visitatori del 2019.
Nel dicembre 2023, il Paese ha quindi promosso l'esenzione dal visto per i cittadini di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Malesia. Da allora sono stati aggiunti all'elenco quasi tutti i paesi dell'Europa, mentre il mese scorso sono stati ammessi i viaggiatori di cinque Paesi dell'America Latina e dell'Uzbekistan, seguiti da quattro Paesi del Medio Oriente. Il prossimo 16 luglio il totale salirà a 75 con l'aggiunta dell'Azerbaijan.
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Il 2024 e i primi mesi del 2025 confermano la qualità e la competitività della Toscana turistica, attestata dal gradimento del mercato internazionale. La riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, già in atto a partire dagli effetti della crisi del 2008, ma accentuata dal covid e dall’ondata inflazionistica del 2022-23, determina il protrarsi della debolezza della domanda interna; il 2024 segna il grande ritorno dei mercati asiatici e la persistenza della crescita dal continente americano. Il rapporto Irpet sul turismo in Toscana prova, poggiandosi su questi elementi, a fare un quadro della situazione nel 2024 .
Il 2024 è stato un anno positivo con un aumento degli arrivi del +5,9% e delle presenze del +4,1% rispetto all’anno precedente. È stato anche l’anno del definitivo recupero rispetto ai flussi pre-pandemia. Si accentua la contrapposizione tra mercato interno ed estero: all’aumento delle presenze straniere (+10,3%), in particolare dagli altri continenti (+17,5%) ma anche europee (+6,9%), fa da contraltare la diminuzione degli italiani (-3,4%) penalizzati dalla riduzione dei redditi reali. Diminuiscono i turisti dal sud Italia ma anche dalle principali regioni del nord, tradizionali clienti forti della Toscana.
L’affievolimento graduale dei flussi nel 2024 e nei primi quattro mesi del 2025 indicano una stagnazione delle presenze (-0,4%), trend confermato anche a maggio. Il dato peggiore nelle aree balneari (-15%), in parte bilanciato da quello nelle città d’arte (+4%). Più stabili i flussi nelle aree di campagna (+ 0,2%) e in lieve regresso in quelle montane (-1,4%). Resta ancora forte la spinta della componente extra-europea (+9,2%), non solo nelle città d’arte. Flessione ulteriore dei flussi nazionali (-8,6%) a cui si aggiunge la riduzione degli europei nelle destinazioni costiere (-6,8%), in particolare dalle nazioni di lingua tedesca.
«I dati presentati da Irpet – ha dichiarato il presidente Eugenio Giani - confermano la vitalità del nostro settore turistico, uno dei motori dell'economia toscana. La crescita registrata, soprattutto nei confronti del mercato internazionale, è il frutto del lavoro sinergico di tutti gli attori del sistema: dagli operatori turistici alle istituzioni, dai cittadini alle imprese. La congiuntura sfavorevole ha colpito il turismo interno. Tante famiglie devono fare i conti con una situazione economica che le penalizza. Grazie al nuovo "testo unico" e al lavoro di tutto il settore va impostata una riflessione approfondita che permetta di creare un’offerta più attenta ed economicamente sostenibile».
«Nel 2024 – ha detto l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras - il settore turistico ha registrato un ritorno ai livelli pre-pandemia, dimostrando una forte capacità di ricostruzione e rilancio della propria competitività. L’aumento dei visitatori internazionali rappresenta un segnale decisamente positivo. Tuttavia, si tratta di un equilibrio ancora fragile, messo alla prova da fattori esterni come turbolenze internazionali e oscillazioni del dollaro. I primi mesi 2025 mostrano già segnali di incertezza, che il settore deve saper leggere per avviare una riflessione attenta sull’offerta turistica. Persistono inoltre le difficoltà del turismo interno, con molti italiani che devono fare i conti con risorse economiche limitate. Questo tema merita un approfondimento: è necessario ripensare l’offerta per renderla più accessibile al turista italiano e, allo stesso tempo, cogliere le opportunità derivanti dalla riapertura di mercati importanti, come quello asiatico. Per affrontare questioni come la congestione in alcune aree – ha proseguito Marras -, la Toscana ha adottato un nuovo "testo unico", che mette a disposizione strumenti concreti per migliorare l’accessibilità, promuovere la sostenibilità e rafforzare la collaborazione tra ambiti territoriali nell’organizzazione dell’offerta. Nonostante alcune modifiche apportate dal governo, la Regione proseguirà con determinazione su questa strada. Il 2025 sarà un anno cruciale per verificare l’efficacia degli strumenti messi in campo».
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[post_content] => Ci sarà una doppia inchiesta che dovrà far luce su quanto avvenuto martedì mattina, 8 luglio, sulla pista dell’aeroporto di Orio al Serio, dove un uomo di 35 anni, Andrea Russo, è riuscito ad arrivare alla pista dove è morto risucchiato da uno dei motori dell’Airbus Volotea che stava rullando per decollare per le Asturie.
Da un lato la Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di accusa di istigazione al suicidio, perché è questa l’ipotesi che prevale, anche sulla base delle testimonianze raccolte e su un video in cui si vedrebbe Russo, invano inseguito da un poliziotto sfiancato (mentre altri assistono alla scena da lontano), andare prima a sbattere contro la fusoliera e poi, aggirato l’aereo, lanciarsi letteralmente nel motore, con tanto di piccola rincorsa.
Il fascicolo della Procura serve per svolgere tutti gli accertamenti necessari, tra cui le perquisizioni dell’abitazione di Russo e della sua auto, una Cinquecento rossa lasciata davanti allo scalo, dov’era entrata poco prima contromano e già passata al setaccio, ieri, dalla polizia scientifica.
Dall’altro lato anche Enac ha deciso di vederci chiaro e ha chiesto a Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco, una relazione dettagliata su quanto accaduto. L’obiettivo è infatti far luce sulle falle della sicurezza e capire come mai una persona estranea allo scalo – non un dipendente né un passeggero – sia riuscito, in pochi attimi, a oltrepassare l’area degli arrivi, aprire una porta di emergenza e ritrovarsi sulla pista, a pochi metri da un velivolo che stava decollando.
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[post_content] => Circa 30 croceristi provenienti da Catania Ragusa e Noto hanno versato il saldo a un’agenzia di viaggi, ma la compagnia di crociera ha comunicato che quei pagamenti non risultano essere mai stati ricevuti, configurando ciò il reato di truffa. Detto questo vediamo cosa rispondono alcune assicuazioni del settore.
A seguito della truffa che ha coinvolto un gruppo di viaggiatori della Sicilia orientale, raggirati da un’agenzia che ha incassato somme per crociere mai prenotate, interviene con fermezza Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto. In una nota, Milani esprime solidarietà ai clienti coinvolti e rilancia il tema della trasparenza e della legalità nel turismo organizzato, sottolineando la necessità di tutele concrete e di un registro pubblico delle agenzie autorizzate.
Milani (Ft0)
“Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto ai clienti truffati in Sicilia da un’agenzia di viaggi che ha incassato denaro per crociere mai effettivamente prenotate, per poi cessare l’attività senza onorare gli impegni presi. Anche se non si trattava di un nostro iscritto, ci mettiamo a disposizione per supportare i malcapitati e fornire tutte le informazioni utili sulla normativa di riferimento”, lo riferisce in una Milani.
"Non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio, ma di fronte a vicende del genere tutto il settore ci rimette e diventa parte lesa. Ogni anno le nostre imprese sostengono costi significativi per assicurazioni e fondi di garanzia a copertura della propria eventuale insolvenza: strumenti che rappresentano un unicum nel panorama economico italiano. Solo il turismo organizzato offre ai clienti una tutela così strutturata”.
“Sarebbe paradossale penalizzare l’intero comparto per un singolo episodio e spingere i viaggiatori verso il ‘fai da te’ che peraltro aumenta i rischi di truffe e priva di sicurezza e assistenza professionale quando si organizzano viaggi in Italia e nel mondo. Ecco perché ci amareggiano le dichiarazioni di pseudo-osservatori che speculano sulle disgrazie altrui, alla ricerca disperata di un briciolo di visibilità”, rincara il direttore di Fto.
“Da anni chiediamo con forza l’istituzione di un registro pubblico, operativo e accessibile, delle agenzie di viaggi in regola, un presidio di trasparenza a beneficio di tutti i cittadini. Finalmente, grazie al proficuo dialogo con il ministero del Turismo, questo strumento è in fase di realizzazione e ci auguriamo che sarà presto operativo», conclude Milani
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Anche Maavi interviene. "È fondamentale che venga chiarito che non si può continuare a fare comunicazione generica e confusionale, assimilando tutte le agenzie di viaggio, arrivando addirittura a sollecitare i consumatori verso acquisti in proprio online, come il signor Adinolfi ha più volte ripetuto, sottolineato e consigliato, come se tutte le agenzie di viaggio siano inaffidabili ed imprecise", si legge in una nota.
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[post_content] => La Sagat, società di gestione dell’aeroporto Pertini di Torino, tira la somme al giro di boa del 2025. Un anno positivo, consolidato dai dati positivi del 2024 e dall’annuncio, pochi giorni fa, di nuovi piani di investimenti di Ryanair. Andrea Andorno, ad di Torino Airport, ha concesso a Travel Quotidiano una breve intervista che sintetizza un andamento che, seppure con fisiologici picchi e flessioni stagionali, è in costante progressione.
«L’anno è partito bene in termini di performance. La winter season si è chiusa con una crescita a doppia cifra che ha superato il 10%, la summer in corso regista un incremento lievemente inferiore allo scorso anno ma comunque positivo, ma solo a settembre potremo fare un bilancio reale. I charter neve fino a marzo hanno dato risultati più che apprezzabili. In novembre poi, ci attendiamo una super crescita che ci fa sperare di avvicinarci sempre più ai 5 milioni di passeggeri annui. Obiettivo non così lontano. Soprattutto se si considera che potremmo assistere con elevati standard di qualità fino a 8/9 milioni di passeggeri».
Ryanair, prima low cost operativa da Caselle – seguita da Wizz Air – ha un ruolo più che significativo nella crescita dell’aeroporto torinese. L’offerta della compagnia irlandese per la prossima stagione sarà molto bilanciata, con incremento di voli sia su scala domestica che internazionale. Alcune sono rotte già servite riformulate secondo frequenze ed orari che vanno maggiormente incontro sia alle esigenze di chi viaggia per lavoro, sia a quelle dei turisti. Voli che permetteranno a un numero ancora maggiore di turisti di visitare Torino e il Piemonte, oltre ad offrire combinazioni di viaggio più comode per chi vi risiede, a vantaggio di un turismo attento ad una crescita della rotta nei due sensi.
Nel segnalare una significativa crescita di destinazioni come Madrid e Siviglia, Andorno afferma: «L’aumento delle frequenze, i nuovi voli attivi dalla prossima stagione e l’arrivo di una nuova macchina dall’ultimo week end di ottobre fanno di Ryanair un partner ormai consolidato con cui abbiamo un dialogo continuo e che cambia numeri dell’aeroporto. Ma noi parliamo con tutti i vettori e l’idea è di ampliare il network».
«Negli ultimi anni è cambiato il modo di viaggiare ad anche l’approccio dell’utenza – conclude Andorno con una visione ad ampio raggio - Gli avvenimenti degli ultimi anni, dal Covid alle crisi politiche, hanno certo influito. Abbiamo perso i voli su Russia e Ucraina, sono cambiati i target, ma la voglia di viaggiare permane. Molti sono ora più orientati a fare una esperienza. E i grandi eventi di caratura internazionale che Torino sempre più organizza e supporta – dal Kappa Futur Festival che ha portato molto pubblico da Olanda e Gran Bretagna, agli Atp Finals, da Artissima a la Vuelta che quest’anno per la prima volta partirà dall’Italia - sono un’ottima vetrina e aprono a più mercati, ma è un trend che deve essere finalizzato e sostenuto tutto l’anno, e che può rivelarsi un invito a tornare.
E forse non è un caso se fra i voli di maggior successo, Sardegna e Sicilia a parte, il grande fenomeno è la Spagna con grande richiesta per Alicante e Madrid. In crescita anche Oporto».
Molti studi dicono che sta cambiando target dei viaggiatori. La terza età è più attiva e dinamica rispetto a qualche decennio fa, chi viaggia per affari ora sceglie più frequentemente i voli low cost e spesso al lavoro unisce qualche giorno di puro svago.
L’ultima grande novità, nel luglio 2024, era stata la ripresa del volo per Istanbul operato da Turkish Airlines che consente di raggiungere in coincidenza oltre 300 destinazioni in Medio ed Estremo Oriente, Africa e Americhe. Andorno non dice di più, ma l’impressione è che qualcosa bolla in pentola e che l’operazione di Ryanair su Torino potrà fare da traino ad investimenti di altri vettori.
(Federica De Luca)
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[post_content] => Agrigento, la Valle dei Templi ospita a Villa Aurea, da luglio a novembre la mostra Tesori d’Arte dai Musei Nazionali Italiani, 22 opere provenienti dalle 20 regioni italiane.
Prodotta da Consorzio progetto museo e promossa da regione Sicilia in collaborazione con musei generali italiani del Mic, la piccola ma preziosa esposizione riunisce 22 dipinti di altrettanti artisti, noti e meno noti, dello straordinario patrimonio artistico e culturale italiano, attraversando 6 secoli di storia, di bellezza e di arte.
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[post_content] => E' positiva la vision di Armando Brunini, ceo di Sea Milan Airports, in vista del periodo più caldo dell'anno, anche per il traffico passeggeri negli scali milanesi.
Un traffico che performa «bene, dopo un 2024 in fortissima crescita, durante il quale abbiamo abbondantemente superato i livelli pre-Covid - evidenzia Brunini, a margine dell'inaugurazione della nuova rotta Milano Malpensa-Hanoi di Vietnam Airlines -. E quest’anno la crescita continua, sfiorando il +10%».
Assodata l'ottima offerta verso Oriente «l'Asia è il primo mercato extra-europeo in termini di volumi di traffico», non mancano le aspettative per ulteriori sviluppi, «dall'India, ma in questo caso è un investimento nel lungo periodo cui stiamo lavorando» conferma il ceo, ma anche e soprattutto dal «Nord America, da cui attendiamo qualche notizia positiva, nei prossimi 12 mesi».
La gestione della summer
Rinnovato, anno dopo anno, l'impegno per gestire al meglio i mesi estivi: «Per farlo occorre lavorare a sistema perché quello del trasporto aereo è un ecosistema ampio a livello europeo, un network interconnesso in cui si crea un effetto domino. Lavoriamo tantissimo a livello europeo con i vari operatori, compagnie aeree, gestori aeroportuali, Atc per mitigare al massimo eventuali problematiche.
Un quadro che potrebbe essere complicato «da corridoi di volo ristretti a causa dei conflitti tuttora in corso» puntualizza il ceo, segnalando dunque «un'estate in crescita, anche se non come i primi mesi dell'anno, la domanda qui è tonica, ma rimane il problema legato alla consegne di aeromobili alle compagnie, e a volte è dunque l'offerta che non riesce a tenere il passo della domanda». Il tutto «al netto delle tensioni geopolitiche, che fino ad oggi non hanno ancora avuto un impatto reale sulla domanda di viaggio».
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Ci sono i solidi punti fermi di un prodotto che non smette di affascinare - dall’unicità della cultura aborigena allo straordinario contesto naturale - e che beneficia degli ottimi collegamenti aerei (incluso il diretto di Qantas sulla Roma-Perth). Poi, c’è l’accento su una nuova Luxury experience, declinata in sette ambiti diversi (Luxury Lodges, Great Walks, Discover Aboriginal Experiences, Cultural Attractions, Great Golf Courses, Ultimate Winery Experiences e Australian Wildlife Journeys) accomunati dall'esclusività, che vada oltre il mero lusso.
L'Australia vuole presidiare il mercato Italia e lo fa presentandosi così nel nostro Paese, un bacino molto caro a Tourism Australia e che «benché non conti numeri elevatissimi» è preziosi poiche «dall'Italia giungono visitatori di ottima qualità e il nostro settore ama molto il mercato italiano», come spiega Phillipa Harrison, managing director dell'ente, che dopo 8,5 in in Tourism Australia, il prossimo ottobre lascerà l'incarico per dedicarsi «ad una nuova avventura overseas».
Insieme a Eva Seller, regional general manager Europa Continentale e Matteo Prato (ceo di Tourism Hub, che rappresenta l'ente in Italia), ha ricordato che nell'ultimo anno - chiuso lo scorso 31 marzo - gli arrivi italiani sono stati circa 67.000, pari ad una crescita del +4,5%: un incremento che coinvolge tutti i target di turisti, inclusi i working holiday makers: anzi, in questo segmento siamo addirittura oltre i numeri pre-Covid, siamo al 147% rispetto al passato con circa 17.700 lavoratori italiani che vengono in Australia ogni anno. Numero che fa dell'Italia, in Europa, il quinto mercato per le vacanze-lavoro. Resta comunque il segmento leisure quello su cui attualmente concentriamo le nostre attenzioni in Italia».
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Sulla possibilità di un nuovo volo diretto verso l'Italia, Harrison conferma: «I progetti ultra long haul di Qantas con il nuovo, atteso A350 sono inizialmente pensati su Londra, ma sì, Roma è nel radar e potrebbe dunque decollare un collegamento diretto fra la East Coast l'Italia».
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Poi, c’è l’accento su una nuova Luxury experience, declinata in sette ambiti diversi (Luxury Lodges, Great Walks, Discover Aboriginal Experiences, Cultural Attractions, Great Golf Courses, Ultimate Winery Experiences e Australian Wildlife Journeys) accomunati dall'esclusività, che vada oltre il mero lusso.\r\n\r\nL'Australia vuole presidiare il mercato Italia e lo fa presentandosi così nel nostro Paese, un bacino molto caro a Tourism Australia e che «benché non conti numeri elevatissimi» è preziosi poiche «dall'Italia giungono visitatori di ottima qualità e il nostro settore ama molto il mercato italiano», come spiega Phillipa Harrison, managing director dell'ente, che dopo 8,5 in in Tourism Australia, il prossimo ottobre lascerà l'incarico per dedicarsi «ad una nuova avventura overseas».\r\n\r\nInsieme a Eva Seller, regional general manager Europa Continentale e Matteo Prato (ceo di Tourism Hub, che rappresenta l'ente in Italia), ha ricordato che nell'ultimo anno - chiuso lo scorso 31 marzo - gli arrivi italiani sono stati circa 67.000, pari ad una crescita del +4,5%: un incremento che coinvolge tutti i target di turisti, inclusi i working holiday makers: anzi, in questo segmento siamo addirittura oltre i numeri pre-Covid, siamo al 147% rispetto al passato con circa 17.700 lavoratori italiani che vengono in Australia ogni anno. Numero che fa dell'Italia, in Europa, il quinto mercato per le vacanze-lavoro. Resta comunque il segmento leisure quello su cui attualmente concentriamo le nostre attenzioni in Italia».\r\n\r\nGli sforzi di marketing puntano a «convincere le persone a fare quel passo in più per venire in Australia» tendenzialmente ancora percepita come destinazione 'dall'altra parte del mondo' e dunque difficile da raggiungere, «ma con l'aumento dei collegamenti aerei - il diretto di Qantas ma anche il potenziamento di capacità di vettori quali Turkish Airlines, Singapore Airlines, Cathay Pacific oltre a Emirates ed Etihad - è tutto molto più semplice e dunque ci ci concentriamo su cosa c'è di diverso, di caratteristico nell'Australia che non si può trovare da nessun'altra parte. Questo è il punto focale e fulcro dei nostri sforzi di marketing. Per noi si tratta di una connessione autentica con la natura, con la fauna selvatica unica e un benvenuto caldo e accogliente».\r\n\r\nSulla possibilità di un nuovo volo diretto verso l'Italia, Harrison conferma: «I progetti ultra long haul di Qantas con il nuovo, atteso A350 sono inizialmente pensati su Londra, ma sì, Roma è nel radar e potrebbe dunque decollare un collegamento diretto fra la East Coast l'Italia».\r\n\r\nSposi in viaggio di nozze, famiglie, amici e senior, la tipologia dei turisti italiani nel Down Under è variegata, attraverso tutto il Paese e, soprattutto, «oggi conta un 50% di viaggiatori repeaters, a dimostrazione che ormai l'Australia non è più solo \"il viaggio da fare una volta nella vita\" e a conferma che occorre venire più volte per scoprire il paese del quale altrimenti si rischia di scalfire solo la superficie». Un esempio è quello del Western Australia, fino a poco tempo fa classica meta da repeaters e che oggi, «grazie al volo diretto di Qantas, è destinazione a sé di un viaggio. Una tendenza che anche i tour operator hanno recepito e che sta funzionando molto bene per il trade».\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Tourism Australia presidia il mercato Italia: «Il 50% dei turisti sono repeaters»","post_date":"2025-07-01T15:06:26+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1751382386000]}]}}