26 maggio 2023 12:20

Dina Ravera
È stato stipulato oggi l’atto di fusione per incorporazione di Portale Sardegna e Destination Italia.
«In questi mesi di duro lavoro la valenza strategica di questa fusione ci ha convinto sempre di più e ora siamo pronti a creare un operatore leader nel settore incoming capace di creare valore per gli azionisti e per il Paese», ha commentato Dina Ravera, presidente di Destination Italia.
«Per l’azienda che ho avuto l’onore di fondare a Nuoro nel lontano 2000 è un lieto fine e uno straordinario inizio che ci vede protagonisti di un grande progetto guidato da top Mmnager di primissimo livello», ha dichiarato Massimiliano Cossu, fondatore di Portale Sardegna.
L’atto di fusione odierno dà esecuzione alle delibere assunte dalle assemblee straordinarie dei soci di Destination Italia e Portale Sardegna in data 20 marzo 2023 e iscritte presso i competenti Registri delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi e di Nuoro in data 23 marzo 2023.

Massimiliano Cossu
La fusione diverrà efficace il terzo giorno di mercato aperto successivo all’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione nei competenti registri. Ai fini contabili e fiscali, le operazioni di Portale Sardegna risulteranno imputate al bilancio di Destination Italia a decorrere dal 1° gennaio 2023.
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[post_content] => Finalmente qualcosa si muove, e chiaramente non si muove dal governo che continua a non intaccare gli interessi di big company e multinazionali. Infatti Firenze adotterà un provvedimento per il divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi, tipici delle piattaforme come Airbnb e simili, in tutta l'area Unesco del centro storico. Lo ha annunciato oggi il sindaco Nardella. Sarà varata una delibera di giunta per introdurre una modifica al Piano operativo comunale. L'obiettivo è sostenere la residenza nel centro storico.
«Ci rendiamo conto che è una norma ardita - ha detto ancora il sindaco -, giuridicamente ardita, ma siamo consapevoli di poterla difendere giuridicamente. Se noi non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale».
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La nuova area si caratterizza per l'atmosfera fatata e le creature magiche che ne fanno parte: i visitatori si ritrovano in un mondo parallelo che copre una superficie di 1,2 ettari, dove è stato creato un incredibile universo di fantasia composto da 1,5 milioni di mattoncini Lego e che ha visto un investimento di oltre 15 milioni di euro. Un’esperienza creata per incantere tutti, dai bambini in età prescolare ai teenager.
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Il Sarawak punta a diventare una leader per l'ecoturismo e gli eventi business nel quadro dei Paesi Asean. Alla recente Imex di Francoforte lo stato del Borneo malese ha presentato il 'Legacy Impact Master Action Plan' che - in linea con i macro obiettivi messi in luce dalla Strategia di sviluppo post Covid-19 2030 (Pcds) e cioè prosperità economica, inclusione sociale e sostenibilità ambientale - supporta e incentiva gli organizzatori di eventi business a creare maggiore valore nella progettazione delle singole iniziative.
Il Legacy Map è una linea d'azione per i prossimi tre anni sviluppata da Business Events Sarawak (BESarawak) insieme al governo del Sarawak e al gruppo di consulenza GainingEdge, che definisce e indirizza le decisioni relative all'organizzazione di eventi aziendali nel Sarawak. L'obiettivo è quello di sfruttare la relazione tra gli eventi aziendali e l'impatto sul patrimonio culturale e ottimizzarlo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia di sviluppo post Covid-19.
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[post_content] => Si prospetta un'ottima estate per il gruppo Emerald Collection: "Su Zanzibar stiamo già registrando per i mesi di luglio e agosto occupazioni medie sopra l’80%, spesso con punte da full-booked. Per quanto riguarda le Maldive, invece, al momento l'andamento è leggermente più lento rispetto allo scorso anno. Una tendenza dovuta a diversi fattori, come per esempio il caro prezzi dei voli e quindi del pacchetto generale per il lungo raggio - spiega Simone Scarapicchia, chief commercial officer della compagnia italiana che gestisce una serie di resort a 5 stelle nelle due destinazioni africane e dell'oceano Indiano -. A sommarsi c'è poi pure la nuova tendenza delle prenotazioni last-minute: non più entro i 90-60 giorni ma addirittura entro i 40/30 giorni. Siamo comunque fiduciosi in una ripresa. Anche solo perché il Mediterraneo sta già registrando occupazioni molto alte in quasi tutte le destinazioni. Pensiamo quindi che un forte flusso si muoverà verso l’estero, incluse le Maldive".
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Prosegue la discussione sulla questione affitti brevi. Dopo la presa di posizione di Federalberghi sul disegno di legge in fase di preparazione da parte del governo, nonché la recente ricerca sul tema promossa dalla stessa associazione degli albergatori, arriva ora una nota del gestore Halldis, che mira a fare chiarezza in un mercato in cui operano una serie differente e distinta di operatori. Stando a una elaborazione della stessa compagnia su dati Istat e Scenari Immobiliari 2021, in Italia il mercato degli immobili destinati ad affitti bevi riguarderebbe circa 600 mila immobili. Il valore delle compravendite online del comparto extralberghiero nel nostro Paese, la terza piazza mondiale del mercato degli affitti brevi, preceduta solo da Usa e Francia, ammonta quindi a circa 3 miliardi di euro (fonte: Osservatorio digitale Politecnico Milano, 2021). Un comparto in cui si stima che operino 25 mila gestori professionali, il cui giro d’affari valore è pari a circa 1,2 miliardi.
Per Halldis è però fondamentale distinguere tra piattaforme (Airbnb, Booking e Vrbo), gestori professionali (property manager in inglese, come la stessa Halldis e poi Italianway, CleanBnb, Wonderful Italy) e proprietari privati. Le piattaforme digitali sono distributori del prodotto casa di cui non sono proprietari, si limitano a fare incontrare domanda e offerta e ricevono una fee che varia dal 15 al 20%. Sono tipicamente società internazionali che operano a livello mondiale. I property manager gestiscono invece per conto terzi il prodotto casa, pari a circa 25% del totale di quelle destinate degli affitti brevi, di cui anch’essi non sono proprietari: sono società italiane che operano nelle località dove sono presenti gli immobili. Per esempio, a differenza delle piattaforme, fanno l’accoglienza, le pulizie, gestiscono la burocrazia (tassa di soggiorno, cedolare secca...). Per la promozione, oltre che ai propri mezzi (sito, social...) possono utilizzare le medesime piattaforme online come distributori. La fee dei property manager varia dal 20% al 30%. I privati, che mettono sul mercato il restante 75% delle case destinate agli affitti brevi, fanno tutto da soli. Possono anche decidere di affidarsi a una piattaforma e/o a un property manager. In questo caso al guadagno viene sottratto il costo della piattaforma o del property manager.
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“Dall’assessore Pierfrancesco Maran a Milano al sindaco Dario Nardella - afferma Vincenzo Cella, managing director Halldis – dalle prese di posizione di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia a quelle di Matteo Lepore (Bologna) e Roberto Gualtieri (Roma), condividiamo appieno le loro istanze e preoccupazioni. Il nostro studio vuole essere uno stimolo sia sul fronte dell’informazione che della normativa. Sarebbe molto utile un confronto costruttivo tra le parti politiche e rappresentanze associative per chiarire eventuali dubbi. Sarà compito del legislatore nazionale definire bene le regole attuative della normativa comunitaria e su questo punto analizzare bene il mercato e dare un senso concreto ed equo a questa iniziativa.”
“Il settore degli affitti brevi in Italia – aggiunge Michele Diamantini, ceo Halldis - è estremamente variegato e composto da centinaia di migliaia di host proprietari di singoli appartamenti e centinaia di gestori di immobili in locazione breve, che con modalità diverse e in contesti differenti, si occupano di un numero variabile di appartamenti. L’attività di property management è un business a bassa marginalità e quindi impone la scalabilità di processi e dimensioni per fare ricavi e coprire costi fissi. La possibilità di scalare richiede un quadro normativo incentivante, stabile, non frammentato. Col nostro studio abbiamo voluto da un lato fare chiarezza e dall’altro proporre la nuova direttiva europea come punto di partenza per risolvere le tante problematicità. È importante non frenare un settore in forte crescita che riesce a dare valore agli investimenti immobiliari, creare posti di lavoro, avere forte ricadute sul territorio”.
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C'è Linate nel futuro prossimo di easyJet. E' Johan Lundgren, amministratore delegato del vettore, a confermare le mire sui preziosi slot del City Airport milanese, ora che l'affaire Lufthansa-Ita Airways passa al vaglio dell'Ue che - pressoché inevitabilmente - metterà dei paletti alla presenza sullo scalo per garantire la concorrenza.ù
"E' ovvio che la Commissione europea dovrà chiedere a italiani e tedeschi di rilasciare alcuni diritti di decollo e atterraggio - spiega il ceo in un'intervista a Il Corriere della Sera -. Ci aspettiamo che vengano liberati degli slot, noi vogliamo prenderne una parte così da offrire maggiore scelta ai consumatori perché riteniamo non ce ne sia abbastanza".
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Il network che prenderà eventualmente forma da Linate non sarà di solo respiro internazionale: "Quello che facciamo è volare negli aeroporti primari dell’Europa più di qualunque altra compagnia aerea. Quindi certo i voli punteranno sulla connettività con gli hub europei, ma anche su destinazioni nazionali". E a proposito del mercato Italia, Lundgren sottolina come sul fronte domestico "abbiamo registrato delle buone prestazioni e abbiamo già raggiunto i livelli del 2019" ma la domanda "è forte anche sui voli internazionali".
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[post_content] => Una struttura da 100 camere arredate in stile contemporaneo e con cromie delicate e moderne. Ha aperto ufficialmente martedì sera i propri battenti il nuovo boutique hotel Nh Milano Buenos Aires. Cuore della struttura è il Mash-up Cockatil Bar, concepito per diventare punto di attrazione della zona non solo per gli ospiti dell'albergo ma anche per i locali. L'hotel dispone poi di una terrazza e di una palestra panoramica.
“Siamo molto entusiasti di aggiungere l'Nh Milano Corso Buenos Aires al nostro portfolio milanese, in una città che è per noi una piazza strategica per i viaggi sia business, sia leisure - spiega l'operations director Nh, Italia e Usa, Marco Gilardi -. Inoltre, questa struttura ci permette anche di rivolgerci a un target giovane, cosmopolita, sempre alla ricerca di nuovi stimoli. In tre parole: pop, young e dynamic”.
A dimostrare la vocazione all'apertura dell'hotel verso l'esterno, il gruppo Nh ha persino commissionato ad AstraRicerche uno studio sui comportamenti degli italiani in merito alle uscite per drink, aperitivi o cocktail dopo cena. Dall'analisi emerge che oltre il 75% dei nostri connazionali esce almeno una volta al mese e, di questi, il 45% almeno una volta a settimana. A uscire di più, almeno una volta a settimana, è la gen Z (58%), seguita a ruota dai Millennials (50%), dalla generazione X (40%) e dai Baby Boomers (34%), che preferiscono uscire una o due volte al mese (35%).
Per quanto riguarda le location, quando si tratta del bar di un hotel è un sì per l’11,5% degli intervistati ed è un luogo più apprezzato dagli uomini e dalla gen Z che, insieme alla gen X, si dicono i più interessati a questa soluzione. Per gli intervistati, infatti, il bar di un hotel è garanzia di un ambiente più ricercato in termini di allestimento e frequentazione, offre una buona carta cocktail e vini e un servizio di alto livello. Emerge, comunque, per tutti i target una grande certezza: il momento preferito dagli italiani per bere qualcosa fuori casa è sicuramente l’aperitivo. Ben il 47% degli intervistati ha dichiarato che la sua serata ideale per bere qualcosa fuori sia questo, mentre il 26% ha indicato l’ora di cena e il 27% il dopo cena.
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[post_content] => Saranno 14,9 milioni gli italiani che approfitteranno della festa della Repubblica per aggiudicarsi un weekend lungo, o anche qualche giorno in più, fuori casa in vacanza. Molti però gli indecisi fino all’ultimo momento a causa del meteo instabile. Con una budget medio di 400 euro pro-capite messo a disposizione tutto compreso, il giro d’affari generato sfiorerà 6 miliardi di euro: una cifra sostanzialmente in linea con il resto dei “ponti” trascorsi del 2023.
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[post_content] => Saranno operativi dal prossimo 21 giugno i servizi all'insegna dell’intermodalità firmati Italo e nati dall'acquisizione di Itabus: al via le connessioni di viaggio treno-gomma, con la comodità di un unico biglietto valido per entrambi i mezzi. Già da oggi, le combinazioni sono aperte alle vendite su tutti i canali distributivi.
Novità che riguarderanno, al momento, le principali mete turistiche dell’estate in Campania, Puglia e Sicilia che saranno raggiungibili dalle grandi città del centro-nord. Ci sarà una linea dedicata a Pompei e Sorrento, effettuando il cambio presso la stazione di Napoli Afragola (2 viaggi di andata e 2 di ritorno).
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