18 March 2025

Il coronavirus mette a rischio l’Itb di Berlino?

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Si addensano le nubi sulla più importante fiera del turismo europea. Nonostante le rassicurazione di ieri del chairman David Ruetz, aumentano infatti le pressioni sugli organizzatori dell’evento e cominciano a fioccare le prime rinunce degli espositori e le cancellazioni di eventi.

Fonti di stampa tedesche riportano che il ministro federale degli Interni, Horst Seehofer, avrebbe dichiarato ieri che la fiera non dovrebbe tenersi, mentre la testata economica Handelsblatt avrebbe esplicitamente richiesto la cancellazione dell’appuntamento in programma dal 4 all’8 marzo. Stando all’autore dell’articolo, in particolare, le autorità di Berlino avrebbero deciso di permettere l’entrata esclusivamente agli espositori che non sono stati esposti al rischio di contagio. Tuttavia la misura non si applicherebbe ai circa 160 mila visitatori previsti per la fiera di quest’anno. Proprio oggi è inoltre in programma una discussione tra la Fiera di Berlino (Messe Berlin) e  la squadra di crisi istituita presso i ministeri della Salute e dell’Interno tedeschi. 

Nel frattempo stanno cominciando ad arrivare le rinunce: la prima ad annunciare il ritiro è stata la Ota Hrs. La compagnia con sede a Colonia ha motivato la scelta come un atto dovuto per non esporre “clienti, partner e dipendenti a rischi non prevedibili. Conseguentemente abbiamo deciso pure di posticipare il nostro Hrs Corporate Lodging Forum, programmato per la giornata precedente l’inizio della fiera, a data da stabilirsi”. Anche i tradizionali appuntamenti mondani che come sempre costellano le fiere del turismo iniziano a rarefarsi: la compagnia di autonoleggio Sunny Cars ha annullato la sua consueta mega-festa berlinese, così come hanno fatto gli organizzatori del Travel Technology party: Giata, Amadeus e freshcells.

Insomma, non diversamente che in Italia, anche in Germania la confusione sembra regnare sovrana. Da una parte ci sono le comprensibili ragioni legate alla sicurezza e alla salute dei cittadini. Dall’altra le esigenze di un business che, stando al sito dell’Itb, vale qualcosa come 7 miliardi di euro di fatturato.

 

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