12 novembre 2021 09:31
Manca poco all’ avvio della BTO- Be Travel onlife, evento che unisce turismo e tecnologia dal 24 al 30 novembre in presenza e on line per la sua 13/a edizione. 100 appuntamenti, 5 giornate tematiche un viaggio tra innovazione e ospitalità che porterà a Firenze alcuni tra i più importati player del settore mentre altri interverranno in collegamento o si presenteranno davanti agli ospiti in forma di ologramma.
La manifestazione promossa da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze e organizzata da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana prevede un fitto programma, che è stato presentato a Roma. Il taglio del nastro partirà dal cuore di Firenze, a Palazzo Vecchio, da mercoledì 24 novembre. Sarà una giornata che farà da cappello ai circa 100 appuntamenti che si alterneranno tra Nana Bianca e Camera di Commercio e che seguiranno quattro temi principali: strategie digitali, destinazione, ospitalità e food con la presenza anche di speaker di rilievo che non hanno mai presenziato eventi in Italia.
Un’edizione che è un auspicio, per un “new frictionless world“, un mondo senza attriti, che semplifichi i contatti e renda estremamente semplice l’uso degli strumenti digitali e delle piattaforme come spiega il direttore scientifico di BTO2021, Francesco Tapinassi: “Era necessario fare il punto sulle strategie e tendenze dopo la pandemia, contribuendo a dare vita ad un contesto internazionale. Non sarà solo una conferenza ma uno stimolo per le aziende a guardare avanti e vedere il futuro e possiamo cominciare a pensare come il reale e virtuale si possano mescolare. New frictionless non è uno slogan, ma un pensiero: significa rendere facili le cose complicate. Tante le novità quest’anno: sono passati 22 mesi dalla scorsa edizione, un’era geologica per ciò che è successo nel mezzo. Il programma è molto vasto, con eventi in presenza e non. Abbiamo ridotto del 70% il costo di ingresso e offriamo la possibilità di scegliere i temi e le giornate più interessanti per andare incontro a un settore che ha sofferto. Non vogliamo maestri ma solo chi racconta la propria esperienza sulla competitività e propone strategie per confrontarsi”.
Turismo digitale e uso delle piattaforme al centro del dibattito che vede proprio Firenze, città turistica per eccellenza, come modello da cui ripartire. “Il primo strumento utile per tornare a viaggiare è il digitale – spiega Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana – La Toscana è l’unica regione italiana dotata di una piattaforma digitale in grado di indirizzare i flussi turistici. Siamo protagonisti nel confronto con i big player del turismo”. E i segnali di ripresa per il settore ci sono, soprattutto nelle città d’arte come Firenze che più hanno sofferto. “Firenze ha subito un calo verticale del turismo a causa della pandemia, ma il 2021 è in ripresa – Giuseppe Salvini, Segretario Generale Camera di Commercio – Siamo passati da 16 mln di pernotti del 2019, a 3,3 mln nel 2020, ci attendiamo 6/7 milioni nel 2021, dato fortemente influenzato dall’andamento della pandemia. Le nostre stime si attestano a un +60% di presenze straniere rispetto al 2020 annus orrobilis per la chiusura d’anno per Firenze.
Forte l’impegno della Regione Toscana, in prima linea per rilanciare il turismo e le nuove tendenze “Noi proviamo a declinare ciò che siamo- ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Leonardo Marras, nel corso della presentazione – con l’obiettivo di avvicinare la promessa pubblica della promozione all’esperienza concreta fatta grazie agli operatori. La prospettiva è rendere ancora più forte il partenariato tra pubblico e privato per consolidare quella che alcuni chiamano industria turistica, ma che per esserlo ha bisogno di una grande consapevolezza della rete”.
Tra i temi, ampi spazio dedicato al food, basti pensate che la presenza di esperienze legate all’enogastronomia risulta importante per il 71% delle persone quando scelgono la meta di viaggio. Si indagherà inoltre sulle nuove esigenze dalla distribuzione OTA, sull’uso dei social nel turismo e ci sarà uno spaccato dedicato alla formazione nel settore Hospitality.
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[post_content] => Nuovi record operativo e finanziario nell'esercizio 2024 di Starhotels, che si è concluso con ricavi totali per 314,8 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al 2023; ebitda per 102,7 milioni, pari al 32,6% dei ricavi e un utile netto di 34,3 milioni, pari al 10,9% dei ricavi, con un incremento del 9% rispetto al 2023.
A perimetro costante, senza considerare le ristrutturazioni che hanno ridotto la disponibilità di alcune strutture, i ricavi sarebbero stati pari a 312,5 milioni e l’ebitd a €104,5 milioni, con incrementi rispettivamente del 6,2% e del 4,3% rispetto al 2023.
«Il 2024 conferma la solidità del nostro modello di business e la capacità di generare crescita anche in scenari complessi - ha commentato Elisabetta Fabri, presidente e ad di Starhotels -. Il miglior utile della nostra storia, mantenendo margini di eccellenza. Questa performance ci proietta verso una fase di espansione ambiziosa, con l’obiettivo di guidare l’evoluzione dell’ospitalità italiana di alto livello e qualità.”
Il gruppo imprime quindi un'accelerata ai piani di espansione: recentemente è stato finalizzato un finanziamento di 350 milioni di euro di durata decennale, riducendo il precedente di €460 di durata quinquennale. L'operazione consente a Atarhotels di dotarsi di una maggiore efficienza finanziaria e destinare i fondi al miglioramento dell’attuale portafoglio immobiliare, all’acquisizione di nuove strutture alberghiere e alla stipula di nuovi contratti di gestione con la formula lease e management.
Novità 2025
L'estate 2025 vede protagoniste due inaugurazioni: l'Hotel Gabrielli a Venezia, storico albergo in Riva degli Schiavoni, che riaprirà come 5 stelle con 66 camere e suite dopo un eccezionale restauro conservativo.
Teatro Luxury Apartments a Firenze: uno dei più grandi progetti di recupero e sviluppo immobiliare della città realizzato da Hines e Blue Noble, due realtà del settore immobiliare internazionale, insieme a Savills Investment Management Sgr, gestore del fondo “Future Living”. Il progetto offrirà una nuova proposta residenziale di 156 unità di altissima gamma.
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[post_content] => Investimenti in crescita del 50% per il mercato alberghiero italiano, che nel 2024 ha registrato volumi prossimi ai 2,2 miliardi di euro. Non solo: l’interesse e le strategie dei capitali si stanno spostando verso nuove località e nuovi prodotti immobiliari: Firenze, Milano, Roma, con una decina di operazioni e circa un quarto dei volumi complessivamente allocati nel 2024, insieme a Venezia continuano a essere le destinazioni privilegiate, affiancate però da mercati quali Bologna, Genova, Napoli, Palermo e Verona, nonché da alcune mete lacustri e marittime.
Sono alcune delle evidenze contenute nel Rapporto 2025 sul mercato immobiliare alberghiero realizzato da Scenari Immobiliari in partnership con Castello sgr. Nel 2024 gli investitori internazionali sono tornati inoltre a essere maggioritari, rappresentando più del 60% delle attività complessive. I profili dei capitali italiani sono per contro quelli degli individui dagli elevati patrimoni netti (Hnwi), dei family office, dei private equity e degli operatori alberghieri. Sul mercato si registra infatti da qualche anno la sempre più forte presenza di acquirenti owner-operator, che investono i ricavi derivanti dalle ottime performance delle proprie strutture in strategie di ampliamento dei portafogli.
Valori
La consueta analisi dei valori a camera ha poi ulteriormente evidenziato l’ampliamento della forbice tra le categorie più elevate e quelle inferiori: i 4 stelle si attestano poco al di sotto dei 175 mila euro a camera (+8% rispetto al 2023); i 3 stelle, che continuano a rappresentare poco più del 45% degli hotel complessivi e circa il 40% delle camere, esprimono al contrario sempre valori notevolmente inferiori anche di oltre il 50% (82.500 euro/camera).
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Primo semestre
Le performance del primo semestre confermano il ruolo strategico di questo comparto nell’economia nazionale e una progressiva diversificazione geografica degli investimenti, che oggi coinvolgono tanto le grandi città quanto destinazioni emergenti. In questo scenario, le classi luxury e upper upscale si confermano motori fondamentali della crescita, intercettando una domanda internazionale sempre più esigente e orientata verso esperienze di soggiorno ad alto valore aggiunto. Per rendere strutturale questa traiettoria di sviluppo e consolidare il posizionamento dell'Italia tra le destinazioni più attrattive in Europa, serve però accelerare il processo di riqualificazione dell’offerta ricettiva, investendo in innovazione, sostenibilità e qualità architettonica».
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«L’Italia ha un grande appeal a livello internazionale nel settore dell’hotellerie di lusso. Tante le aperture in programma, i brand in arrivo e le novità, che consentiranno al nostro paese di raggiungere il livello che merita e di rispondere a una domanda potenziale che, ancora, non riuscivamo a coprire».
È quanto evidenzia Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality e ideatore della Luxury Hospitality Conference, nel cui ambito è nato il Best Luxury Hotel Awards. Santinato aggiunge poi che «la grande potenzialità del nostro paese è dimostrata dalla recente riapertura dell’Aman Rosa Alpina di San Cassiano, del W Florence di Marriot, del Romeo Roma firmato Zaha Hadid Architects, del luxury boutique Hotel Goethe, sempre nella capitale e di tanti alberghi 5 stelle - anche indipendenti - oltre che l’avvio di numerosi progetti annunciati. Abbiamo ancora molte aree che possono esprimere e cogliere queste opportunità.
Lo ha dimostrato il matrimonio di Bezos in laguna a fine giugno scorso: la meravigliosa Venezia non sarebbe stata scelta se non ci fossero degli alberghi di lusso. Il suo contesto di ospitalità le ha consentito di accogliere 200 ospiti prestigiosi. Questo ci deve incoraggiare a guardare al futuro del nostro sistema: perché il lusso fa da locomotiva e da traino per tutto il resto: laddove arrivano alberghi di lusso si alza immediatamente tutto il livello. Un albergo di lusso è un laboratorio che rilascia sul territorio un valore aggiunto: competenze, esperienze, professionalità… Anche l’arrivo di catene internazionali porta esperienze e know-how.
L’apertura a Firenze del Collegio alla Querce, della statunitense Auberge Resort Collection, dimostra che il nostro paese può esprimere anche nel lusso lo stesso potenziale e ingegno che esprimiamo nella moda, nel design, nella gioielleria e in tutti gli ambiti del lusso. La crescita è costante se si pensa a quanti alberghi hanno aperto e continuano ad aprire: nel biennio 2025/2026 sono annunciate una trentina di nuove aperture. E se in passato la crescita si concentrava solo nelle grandi città turistiche - le big-four Roma, Milano, Firenze e Venezia - oggi le catene internazionali guardano anche a destinazioni secondarie. C’è interesse per le destinazioni leisure e di vacanza: per il mare come per i laghi, quello di Como, il Lago Maggiore e il Lago di Garda, dove sono in via di realizzazione 5 nuovi progetti 5 stelle.
Ritengo sia un ottimo segnale. Faccio questo lavoro da 40 anni e non ho mai sentito il fermento di questi ultimi anni. Il prossimo 30 di ottobre faremo la quinta edizione della Luxury Hospitality Conference, a cui parteciperanno oltre 60 relatori internazionali e nell’ambito della quale verranno conferiti i 10 Best Luxury Awards. È un evento che conferma e testimonia il forte interesse di tutto il settore.
Il premio, un riconoscimento per chi fa bene e uno stimolo per chi vuole fare meglio, è alla sua seconda edizione e ha creato immediatamente una sana competizione che spinge a migliorare, è un incentivo a migliorare la qualità che ha creanto un circolo virtuoso. Avere degli esempi virtuosi è fondamentale, - conclude Santinato - perché anche il settore fa benchmark, si guarda. E l'innovazione, l'evoluzione avviene per emulazione: se vedo qualcuno che fa qualcosa di bello, tendo a copiarlo».
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Il governo portoghese ha formalmente approvato la parziale privatizzazione di Tap Air Portugal, avviando un processo che potrebbe vedere la vendita di una quota fino al 49,9% della compagnia di bandiera.
La mossa è stata confermata durante una riunione del Consiglio dei Ministri, in cui il primo ministro Luís Montenegro ha dichiarato che la vendita rappresenta il compimento di un impegno elettorale e governativo fondamentale.
Secondo il governo, il 44,9% del capitale di Tap sarà aperto a uno o più investitori strategici, con un ulteriore 5% riservato ai dipendenti, in linea con la legislazione vigente in materia di privatizzazione.
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Il primo ministro ambisce ad una compagnia aerea «redditizia, ben gestita, competitiva, finanziariamente sostenibile e al servizio degli interessi strategici del Paese».
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Si prevede che i principali gruppi aerei europei - Iag, Lufthansa Group e Air France-Klm - presenteranno tutti offerte per rafforzare la loro posizione nel mercato sempre più competitivo dell'Atlantico meridionale.
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[post_content] => «La chiave di volta per ogni azienda di lusso è avere il personale motivato; è quello che fa la differenza nel tempo». Lo ha affermato Ezio Indiani nell’ambito della presentazione della seconda edizione dei Best Luxury Hotel Awards, voluti dal presidente di Teamwork Hospitality Mauro Santinato e in programma il prossimo 29 ottobre. Ezio Indiani, general manager dell’Hotel Principe di Savoia Milano, delegato Ehma - European Hotel Managers Association - e consigliere di amministrazione di Altagamma - l'associazione che riunisce le aziende del mondo del lusso e che patrocina il premio - ha spiegato quali sono i valori, gli indicatori dell'eccellenza dell’ospitalità nel lusso e come si stanno evolvendo.
«Aprono molti nuovi alberghi, anche a Milano. A mio avviso quello che serve ed è sempre servito in un albergo di lusso è l'attitudine del personale: saper coinvolgere l’ospite e prevenire i suoi desideri. Oggi la tecnologia ci mette a disposizione tanti strumenti per poter conoscere il cliente ancor prima del suo arrivo, sin dal momento della prenotazione. Una prenotazione che si può personalizzare, preparando il wow-effect e sorprendendolo. Durante il soggiorno è poi fondamentale avere del personale totalmente dedicato e usare tutta la tecnologia disponibile per avere le informazioni relative all’ospite. È necessaria una struttura in grado di capire quale sia stata la sua esperienza grazie a dei survey inviati via internet e, in base ai risultati, possa intervenire su tutti i reparti, migliorando in continuazione il servizio offerto.
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[post_content] => The Travel Expert, con una rete che sfiora quota 100 Personal travel expert, consolida ulteriormente la struttura organizzativa con l’inserimento di quattro nuove risorse strategiche.
Luigi Porro, ceo e co-founder The Travel Expert, dichiara: “Abbiamo scelto di puntare su un poker di donne, per rispondere ad un’esigenza concreta: gestire con efficienza la crescita in corso da inizio anno sia in termini di volumi sia di penetrazione in nuove aree di business. I dati parlano chiaro: nel primo semestre abbiamo già superato il budget di inizio anno, che prevedeva per il 2025 una crescita del 25%, dopo un già ottimo 2024 che si è chiuso a +65%. Siamo partiti dal commerciale, con l’ingresso di Michela Borellini in qualità di responsabile, per potenziare poi anche l’ufficio rete, il booking e l’amministrazione”.
Professionista con un’esperienza trentennale nel mondo della distribuzione turistica, la nuova responsabile commerciale di The Travel Expert, Michela Borellini, conosce a fondo il settore anche dal punto di vista imprenditoriale. È stata titolare per oltre dieci anni di un’agenzia di viaggi di Varese e, più recentemente, ha coordinato un piccolo network di consulenti di viaggio, gestendo con successo un modello operativo simile a quello di The Travel Expert. La manager risponderà direttamente a Luigi Porro e si occuperà delle strategie di vendita, delle partnership operative e del coordinamento dei fornitori.
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A potenziare il reparto amministrativo, infine, è Lesly Gonzalez, giovane professionista con un solido percorso accademico alle spalle, specializzata nella gestione integrata dei processi aziendali. Dopo la laurea in Scienze del Turismo presso l’Università di Milano-Bicocca, ha recentemente conseguito un Master in Tourism Quality Management.
A restituire una fotografia chiara delle dinamiche evolutive di The Travel Expert, contribuiscono anche i dati relativi all’andamento delle destinazioni e delle aree di business nel primo semestre: sul fronte delle destinazioni più performanti, il Giappone si conferma per il terzo anno consecutivo al primo posto per tassi di crescita. Da registrare anche il buon andamento generale delle destinazioni asiatiche ed africane, Egitto incluso, e la sostanziale tenuta degli Stati Uniti, nonostante le iniziali aspettative di calo. Si dimostrano al momento particolarmente in crescita anche i Paesi del Medio Oriente: Emirati Arabi, Qatar, Oman e Giordania.
Il 2025 rappresenta inoltre l’anno di consolidamento di nuovi asset: le vacanze studio, introdotte recentemente, stanno già contribuendo al 5% del fatturato, mentre il comparto business travel e Mice, fino a poco tempo fa non presidiato, rappresenta attualmente tra il 10% e il 15% del volume d’affari complessivo. Soddisfazione infine per Stoviaggio, il brand di The Travel Expert nato dalla collaborazione tra Personal Travel Expert e travel blogger, che uniscono competenze e community per creare viaggi di gruppo tematici, con proposte esclusive e itinerari curati nei dettagli. In parallelo, l’azienda guarda con interesse a ulteriori investimenti in innovazione tecnologica e sviluppo di nuove verticali, con importanti annunci previsti per l’autunno.
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[post_content] => Un primo semestre 2025 in netta crescita per Aries Group, che centra un fatturato in crescita del +15,9% rispetto allo stesso periodo del 2024 con l’Ebitdar a +8% e l’Ebitda che segna un +35%. In particolare, i risultati più rilevanti arrivano dal segmento Mice (+22%), grazie al consolidamento della domanda per eventi corporate, congressi e incentive nelle strutture del gruppo.
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[post_content] => Una delle novità più vivaci della summer season di Air France è l’apertura, fino al 20 agosto, del ristorante pop-up “Le Restaurant” all’ottavo piano delle Galeries Lafayette di Parigi. In una location unica, da dove ammirare il migliore panorama sulla Tour Eiffel, su Montmartre e sui tetti della città, gli ospiti potranno gustare piatti e dessert creati appositamente per i clienti Air France dallo chef tre stelle Michelin Régis Marcon e dalla pastry chef Nina Métayer.
Gli eleganti arredi del ristorante - che con i suoi venti coperti e due servizi per il pranzo ricorda l'atmosfera delle lounge aeroportuali della compagnia - sono stati allestiti nei colori di Air France: blu navy, bianco e tocchi di rosso. Il menù viene preparato ogni giorno tranne il martedì dalle 11.30 alle 15:30. Il costo è di 93 euro incluse le bevande ed è richiesta la prenotazione.
In Italia, l'operativo della compagnia vede il quinto collegamento giornaliero tra Milano-Linate e Parigi-CharlesDeGaulle. Sono invece 7 i voli giornalieri tra Parigi-CharlesDeGaulle e lo scalo di Roma Fiumicino e quello di Firenze, da cui vola l’Airbus A220-300. Nell’estate 2025, Air France è operativa da 14 aeroporti italiani (compresi gli scali stagionali di Bari, Cagliari, Catania, Olbia, Palermo e Verona), con oltre 8000 voli. Da segnalare due imporanti compleanni per la compagnia nel nostro paese: i 75 anni della linea Milano-Parigi (a maggio) e i 35 anni della Bologna-Parigi (a settembre).
Dall’hub di Parigi è possibile muoversi sul network globale di Air France, con oltre 200 destinazioni. La cabina Première è il top di gamma della compagnia ed è considerata una delle migliori al mondo. Oltre ai servizi di bordo offre una lounge dedicata all'aeroporto di Parigi, una limousine che accompagna il cliente da casa all’aeroporto, quindi una macchina che lo porta dalla lounge all'aereo.
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(Chiara Ambrosioni)
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A segnare le celebrazioni del 75° anniversario di All Nippon Airways - nel dicembre 2027 - ci saranno anche le nuove uniformi per tutti i dipendenti, che verranno indossate a partire dalla seconda metà dell'anno finanziario 2027.
La compagnia giapponese ha scelto i designer che realizzeranno le uniformi, suddivise in tre categorie: Operazioni di volo (equipaggi di volo); Accoglienza (assistenti di volo e personale di terra); e Reparti funzionali (ingegneri, personale di assistenza a terra, personale di carico e catering). Ana ha scelto specificatamente partner che rispecchiano il suo brand e che insieme affronteranno le sfide globali.
L'uniforme per il personale di volo sarà disegnata da Naoki Takizawa della Naoki Takizawa Design, che ha creato numerose uniformi aziendali e costumi imperiali. La divisa per l'accoglienza sarà disegnata da Satoshi Kuwata di Setchu, vincitore all'unanimità del Premio LVMH 2023; infine, quelle per i reparti funzionali saranno realizzate da adidas, leader mondiale nel settore degli articoli sportivi.
[caption id="attachment_493883" align="alignright" width="300"] Satoshi Kuwata_ph.credit Stefano Galuzzi[/caption]
“Ana sta investendo in modo significativo nell'eccellenza del design delle sue nuove uniformi, collaborando con designer e marchi sportivi di primo piano - ha affermato il ceo del vettore, Shinichi Inoue -. Il nostro obiettivo è quello di creare un design che sia funzionale e adeguato alla natura del lavoro, che sostenga il morale dei dipendenti e che sia riconosciuto e apprezzato a livello globale dai nostri clienti. Abbiamo creato un team dedicato per guidare il processo di creazione delle uniformi e prevediamo una collaborazione produttiva con tutte le parti coinvolte”.
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