19 May 2024

Venaria Reale, meta insolita da scoprire sulla scia del Giro d’Italia

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Sarà l’elegante Venaria Reale, gioiello nel cuore del Piemonte, la protagonista della grande partenza della 107° edizione del Giro d’Italia 2024 il prossimo 4 maggio.

La città, che nel 2025 sarà anche Capitale europea dello sport, offre una combinazione unica di patrimonio culturale e natura, da scoprire in occasione del grande appuntamento sportivo (e non solo) con itinerari da percorrere a piedi o in bici.

Si parte all’esplorazione della città dalla Reggia di Venaria Reale, grandioso complesso che con i suoi 80mila metri quadrati di edificio monumentale e 60 ettari di giardini, è uno dei luoghi iconici del nostro Paese. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1997, è aperta al pubblico dal 2007 dopo essere stata il cantiere di restauro più rilevante d’Europa per i beni culturali. La Reggia vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale: l’incantevole scenario della Sala di Diana progettato da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con l’immenso complesso delle Scuderie, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni, il celebre Bucintoro e la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d’onore rappresentano la cornice ideale del Teatro di Storia e Magnificenza, il percorso espositivo dedicato ai Savoia che accompagna il visitatore lungo quasi 2.000 metri, tra piano interrato e piano nobile della Reggia. In occasione della partenza del Giro d’Italia la Reggia di Venaria propone per la visita delle tariffe speciali.

La visita prosegue nel centro storico: uscendo dalla Torre dell’orologio della Reggia, si attraversa Piazza a Esedra (oggi Piazza della Repubblica) e ci si incammina lungo via Mensa, animata da locali e caffè dove sostare per uno spuntino o assaggiare i prodotti enogastronomici del territorio.

Da qui si giunge nella Piazza della SS. Annunziata, elegante piazza e cuore del seicentesco borgo di Venaria Reale. La piazza è dedicata all’Annunciazione di Maria, rappresentata dalle due statue, opera di Giuseppe Maria e Giovanni Domenico Carlone (1678), scultori luganesi, autori anche delle statue dei quattro Evangelisti collocate sempre sulla piazza. Sulla piazza un tempo si affacciavano due locali: Nuova Cernaia (tutt’oggi in attività) e Vecchia Cernaia (ora scomparso), denominati così in ricordo della guerra di Crimea, poiché l’artiglieria impegnata nel conflitto era partita proprio da Venaria.

E’ possibile spingersi alla scoperta delle vie che si snodano dal centro, cercando i molti scorsi ancora autentici della cittadina. In particolare Via Boglione, che era la sede di alcune attività artigianali com il maniscalco, la tipografia e l’erboristeria, e Via Pavesio, dove ci si immerge ancora una volta nel tempo passato camminando lungo l’edificio delle Corte pagliere, le scuderie e la Cavallerizza Lamarmora.

In alternativa chi ama passeggiare nel verde urbano può percorrere i sentieri lungo la Ceronda, l’ampio torrente affluente della Stura che bagna Venaria.

Un’esperienza totally green è il Parco della Mandria, un vasto parco naturale che offre splendide opportunità per escursioni, e osservazione della fauna selvatica e rappresenta il principale polmone verde dell’area torinese. Si tratta del più antico e conservato esempio di bosco planiziale (cioè in pianura) del Piemonte.

Per la sera non mancano le proposte, tra cui spicca il Teatro della Concordia, cuore culturale dell’intero territorio nord ovest di Torino che compie venti anni di attività proprio nel 2024. Il suo cartellone spazia dalla stand up comedy alla grande prosa, dagli spettacoli per famiglie ai concerti.

Ma non manca una tappa per i più golosi. Impossibile partire da Venaria Reale senza aver assaggiato il Canestrello di Altessano, dolce povero ma saporito che già un secolo fa faceva parlare di sé politici e letterati come Michele Lessona, venariese doc e senatore del Regno.

 

 

 

 

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