15 settembre 2020 09:37
MuMAB: il Museo Mare Antico Biodiversità trova casa nel Podere Millepioppi, all’interno del Parco dello Stirone e del Piacenziano a Salsomaggiore Terme (PR). Inaugurato sabato 5 settembre 2020 all’interno del Polo Turistico ambientale Millepioppi a San Nicomede (PR) nel Parco dello Stirone e del Piacenziano, offre la possibilità di toccare con mano fossili che hanno circa 7 milioni di anni, di camminare sui resti di un mare antichissimo e di incontrare lo scheletro di una, anzi tre balene.
La nuova sede per il patrimonio di reperti fossili presenti in passato nel museo Mare antico di Salsomaggiore Terme, nel cuore di Visit Emilia (www.visitemilia.com), arricchito da nuove installazioni multimediali e da una sezione dedicata alla natura protetta dello Stirone, è infatti già di per sé un simbolo che merita di essere onorato. Confiscato alla criminalità, il Podere Millepioppi incarna una virtuosa storia di rinascita che ora restituisce alla collettività un progetto ambizioso, voluto da Parchi del Ducato, Comune di Salsomaggiore Terme, Regione Emilia-Romagna e Comune di Fidenza.
Il nuovo museo è diviso in una sezione geopaleontologica, allestita nell’edificio principale, e in una sezione naturalistica, ospitata nell’ex-stalla della casa colonica del podere. La prima conserva uno dei più ricchi e interessanti patrimoni paleontologici recuperati nel Bacino Padano, frutto di ricerche e scavi effettuati nell’alveo del torrente Stirone dalla seconda metà del 1960, che hanno portato all’istituzione, nel 1988, del Parco Fluviale Regionale dello Stirone. Quello proposto è un percorso, in parte interattivo, tra i processi evolutivi che hanno condotto alla creazione del Bacino Padano, governandone l’evoluzione in tempi remotissimi, quando queste terre erano letteralmente sommerse da un mare antico. Nello spazio dedicato alla biodiversità perduta, a spiccare è l’unico esemplare al mondo della balenottera “Plesiobalaenoptera quarantellii”, scheletro quasi integro risalente all’inizio del Tortoniano (10-11 milioni di anni fa) restituito grazie all’erosione del torrente Stirone nel 1985. È il preludio ideale all’ingresso nella sala immersiva, mimetico regno sottomarino dominato dallo scheletro della balenottera “Matilde”, tra le cui vertebre sono stati ritrovati i denti di uno squalo. Nella successiva sala, un monitor touchscreen consente di approfondire i temi della biodiversità marina di ieri e di oggi, illuminando reperti e attivando un video-racconto. La visita continua con la storia del ritiro delle acque, alla base della nascita della Pianura Padana, e dell’arrivo dell’uomo, con una particolare attenzione alla parentela tra l’antico mare e le acque saline termali che oggi sono una delle grandi ricchezze di Salsomaggiore. Nella Sezione naturalistica, gli spazi dedicati al “tempo attuale” offrono una spiegazione delle dinamiche attraverso cui la storia più remota di questi luoghi ha plasmato l’ambiente attuale e i suoi habitat fluviali, determinandone la grande biodiversità. Diorami naturalistici, pannelli illustrati ed exhibit sono gli strumenti che favoriscono la scoperta della ricchezza di varietà biologica che caratterizza oggi il Parco. Inoltre il MuMAB è collegato con il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino da un bellissimo percorso ben segnalato, in mezzo alla natura. Nel Medioevo i pozzi per l’estrazione del sale erano tutti sotto la giurisdizione del Castello di Scipione, costruito da Adalberto Pallavicino prima dell’anno Mille.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494145
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Dopo la ricchezza storica e gastronomica di Lione e il fascino e i sapori dell’area del Beaujolais il percorso di scoperta della regione dell’Auvergne-Rhone-Alpes, nella Francia orientale, raggiunge il dipartimento di Ain: il primo dei 101 dipartimenti francesi, al confine con la Svizzera.
È una terra di grande bellezza naturale, arricchita da siti storici unici e dalla testimonianza delle due produzioni che hanno caratterizzato l'area nel corso del tempo: il rame e la seta. Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.
Il Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.
Oggi la struttura - monumento storico dal 2013 - ospita un museo immersivo con preziose testimonianze storiche. Interessante l'intreccio tra la fonderia e la vicina fabbrica della seta: nella Cuivrerie venivano prodotti i bacini in rame dove si bollivano i bozzoli di seta per poter estrarre il filo. Ogni bozzolo forniva dagli 800 ai 1500 metri di seta. Il Musée de Soieries Bonnet, nel comune di Jujurieux, fu costruito nel 1847 e raccoglie preziosi telai. Il signor Bonnet fu un precursore quando decise di garantire accoglienza e formazione ai propri lavoratori, insegnando loro un mestiere.
Curioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.
Per il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.
Chiara Ambrosioni
[gallery ids="494147,494155,494149,494152,494153,494154"]
[post_title] => Auvergne-Rhone-Alpes: dal fascino del monastero Reale di Brou ai sapori di Bresse
[post_date] => 2025-07-09T11:35:23+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752060923000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494164
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L'Ambasciatori Place hotel di Fiuggi ha sviluppato una proposta estiva che concentra in un'unica destinazione il meglio di ogni esperienza di vacanza, trasformando Fiuggi nella meta ideale che mette d'accordo tutti, con un microclima favorevole anti-afa.
«Vogliamo che i nostri ospiti scoprano il volto inedito di Fiuggi – precisa Francesca Bonanni, titolare dell'Ambasciatori Place hotel - L'estate da noi ridefinisce il concetto di vacanza: qui l'active tourism prende vita grazie alla nostra posizione strategica. Senza più dover scegliere tra relax e avventura, abbracciando un'esperienza completa»
Fiuggi offre un microclima favorevole. Il nucleo storico, situato a 750 metri sul livello del mare, garantisce aria fresca e rigenerante, mentre la zona termale, a 621 metri, è circondata da boschi di castagni che creano una zona di frescura naturale. Un vero sollievo per chi cerca una pausa dalle temperature estive.
La forza di Fiuggi risiede anche nella sua posizione strategica: solo ad un'ora da Roma e dalla costa tirrenica e appena un'ora e mezza da Napoli, nonché poco lontana dai Monti Ernici. La cittadina termale diventa così il punto di partenza ideale per esplorare quattro ecosistemi completamente diversi nel raggio di pochi chilometri:
La Ciociaria si trasforma in un museo a cielo aperto, dove ogni borgo medievale racconta secoli di storia, come Anagni, famosa per aver dato i natali a quattro pontefici, Alatri con le sue spettacolari mura megalitiche, Fumone dominato dal suo castello e Guarcino ai piedi dei Monti Ernici.
Tra i siti religiosi spiccano l'Abbazia di Montecassino, l'Abbazia di Casamari e la vicina Certosa di Trisulti, luogo di tranquillità e punto di partenza di numerosi trekking.
Non da ultimo il centro storico di Fiuggi sorprende con 13 murales che raccontano l'anima di Anticoli attraverso la street art contemporanea.
A soli 60 minuti, il mare di Terracina o Sperlonga con le sue acque cristalline. E per chi vuole osare di più, l’arcipelago delle Isole Pontine sono a portata di gita giornaliera.
A soli 40 minuti da Fiuggi si ergono Monti Ernici, con sentieri che si snodano sempre in cresta regalando panorami da cartolina a un’altitudine di circa 2000 metri. L'active tourism trova qui la sua dimensione ideale, per trekking indimenticabili.
Punto di forza dell'Ambasciatori è il "benessere a 5 dimensioni", a partire dalla Spa da 1000 mq fino alle storiche acque termali celebrate fin dal XIV secolo. Grazie al Tangerine Spa & Wellness Centre, un autentico centro di ricerca dedicato al benessere integrato, viene offerto un soggiorno a cinque dimensioni, five dimensions wellness™, che stimola corpo, mente, spirito, ambiente e relazioni sociali attraverso l'innovativa wellness card.
»Il benessere multidimensionale - conclude Bonanni - non è solo un servizio, è la nostra filosofia del “make your wellness”, rendendo l’ospite protagonista del proprio star bene attraverso uno stile di vita sano. Vogliamo contribuire con concretezza a diffondere scelte, comportamenti e sane abitudini. Questa visione del benessere desideriamo diventi parte integrante della nostra vita quotidiana, sia a livello personale sia professionale, incarnando questo approccio nel nostro modo di vivere».
Il soggiorno si arricchisce anche con una proposta sportiva e rigenerante: attività indoor e outdoor, per ogni livello di preparazione, abbracciando la tendenza sempre più diffusa di un turismo lento e sostenibile in una meravigliosa natura. Inoltre, la struttura propone un ricco planning settimanale di attività gratuite incluse nel soggiorno: risveglio muscolare, passeggiate rigeneranti
Infine, le fonti Bonifacio VIII e la più frequentata fonte Anticolana di Fiuggi, immerse nel verde e circondate da boschi secolari, offrono un'atmosfera tranquilla e rilassante per gustare la rinomata acqua celebrata per i suoi poteri curativi dal XIV secolo.
[post_title] => Ambasciatori Place Fiuggi, la proposta che unisce mare, montagna, città d'arte e benessere
[post_date] => 2025-07-09T10:35:26+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752057326000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494115
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Agrigento, la Valle dei Templi ospita a Villa Aurea, da luglio a novembre la mostra Tesori d’Arte dai Musei Nazionali Italiani, 22 opere provenienti dalle 20 regioni italiane.
Prodotta da Consorzio progetto museo e promossa da regione Sicilia in collaborazione con musei generali italiani del Mic, la piccola ma preziosa esposizione riunisce 22 dipinti di altrettanti artisti, noti e meno noti, dello straordinario patrimonio artistico e culturale italiano, attraversando 6 secoli di storia, di bellezza e di arte.
Il progetto raccoglie una selezione di opere d’arte proveniente da tutte le 20 regioni italiane, per raccontare e valorizzare la storia e l’identità culturale delle opere, risalenti ad un ampio arco di tempo, dal Quattrocento al Novecento. Tutti provenienti da musei nazionali di diverse città italiane, e da alcuni depositi museali, questi tesori nascosti simboleggiano la riscoperta necessaria e inesauribile di una pluralità di collezioni presenti nei musei della Penisola.
A partire dalle tavole quattrocentesche del maestro di Castel Sardo e Antonello da Messina fino ai vertici del cinquecento con giganti come Perugino, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Pordenone e Andrea Previtali, il percorso espositivo prosegue con uno sguardo sul Seicento e la potenza dei dipinti di Tanzio da Varallo, Sassoferrato e Ludovico Carracci, per poi esplorare la grandezza della pittura barocca attraverso le opere di Giovanni Baglione, Luca Giordano, Francesco Fracanzano, Mattia Preti e Valerio Castello. La delicatezza e la grazia del settecento prendono forma nelle tele di Pompeo Batoni, Nicola Maria Rossi e Paul Troger, mentre il realismo ottocentesco è rappresentato dai lavori di Filippo Palizzi. Infine, le inquietudini novecentesche di Carlo Levi chiudono il viaggio in questo inedito mosaico di personalità, offrendo uno sguardo completo sull'evoluzione artistica e culturale del paese.
La mostra rappresenta anche l’ultima delle tre sessioni del più ampio progetto I Tesori d’Italia, che ha già visto realizzate due precedenti sessioni nella stessa Villa Aurea, con altre opere dell’arte italiana, e prende il nome sulla base del Protocollo d’intesa siglato tra il dipartimento regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e la direzione generale musei del ministero della cultura.
La mostra, realizzata con il disegno voluto dal comitato scientifico presieduto dal direttore generale musei del Mic, Massimo Osanna, gode del patrocinio della regione siciliana assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana e di città di Agrigento.
[post_title] => Agrigento, fino al 30 novembre la mostra "tesori d'arte dai musei nazionali italiani"
[post_date] => 2025-07-08T12:54:07+00:00
[category] => Array
(
[0] => incoming
)
[category_name] => Array
(
[0] => Incoming
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751979247000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494078
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Trainline, piattaforma indipendente leader in Europa nella prenotazione di treni e pullman, vuole comprendere come i nuovi strumenti digitali stiano rivoluzionando il modo in cui ci spostiamo. Per fare questa analisi Trainline ha creato dei momenti di incontro con i principali attori del settore della mobilità ed esperti, uno spazio per discutere di come la tecnologia - in particolare con l'Ia e il machine learning - stia cambiando le abitudini di spostamento.
Il 3 luglio si è svolto a Milano il primo Trainline Talk italiano intitolato: "Smart travel: la nuova era del trasporto digitale". All’evento hanno partecipato alcuni tra i principali protagonisti del settore, tra cui Paola De Filippo (Ceo di Sabre), Leonardo Cesarini (Cco di Trenord), Mario Ferretti (Co-founder di Wayla) e Simone Lini (Ceo di Navifare). Insieme hanno discusso del ruolo crescente della tecnologia nella mobilità, tra innovazione, sostenibilità e integrazione dei servizi.
«Trainline Talk è un format itinerante che ci porta in diverse città d'Europa per parlare dei temi caldi del mondo dei trasporti insieme con personalità del settore. - ha sottolineato Andrea Saviane, country manager Italia di Trainline - Milano è una città molto importante per Trainline: perché è la nostra sede italiana e anche per l'innovazione nel mondo dei trasporti e dei viaggi che testimonia. Abbiamo condotto lo studio “Ia e mobilità” con Doxa, che ci ha confermato come le abitudini dei viaggiatori stiano cambiando molto rapidamente. Secondo l’indagine l'86% degli italiani utilizza piattaforme digitali per pianificare i viaggi.
Il risparmio ha un ruolo importante nell’innovazione: il 51% degli intervistati cerca il confronto tra i prezzi e ben il 29% dei viaggiatori dichiara che può viaggiare di più grazie alle maggiori possibilità offerte dalle tecnologie digitali in termini di risparmio e di praticità nella pianificazione del viaggio. In questo contesto si inserisce il tema dell'Ia. Il 73% degli intervistati prevede che cambierà il proprio modo di viaggiare. C’è una forte consapevolezza del fatto che stia succedendo qualcosa di importante. Abbiamo chiesto agli italiani cosa si aspettino dall’Ia per quanto riguarda il mondo del viaggio in treno. Il 91% dei viaggiatori ha affermato che si fida dell'intelligenza artificiale per migliorare la propria esperienza di viaggio.
L’86% utilizza piattaforme digitali per pianificare gli spostamenti e l’84% desidera poter acquistare anche i biglietti regionali e locali da un’unica app. Ci sono ottimismo e fiducia nei confronti dell’Ia, dalla quale gli italiani si aspettano vantaggi molto pratici e tangibili: suggerimenti per tratte più economiche, indicazioni sul momento migliore per viaggiare e per percorsi alternativi da seguire in caso di disservizi. In qualità di operatori del settore, sappiamo che quanto si aspettano oggi i viaggiatori sarà solo una porzione dell’evoluzione che l’Ia porterà al nostro modo di viaggiare. In questo contesto - conclude Saviane - le piattaforme di biglietteria digitale stanno svolgendo un ruolo chiave nel miglioramento dell’esperienza dei viaggiatori, facilitando l’accesso a servizi più personalizzati e ottimizzando la pianificazione dei tragitti, contribuendo così a un modello di trasporto più accessibile e connesso».
Chiara Ambrosioni
[post_title] => Trainline: a Milano uno dei Talk con esperti per comprendere come la tecnologia stia trasformando il viaggio
[post_date] => 2025-07-08T10:23:57+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751970237000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494007
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Nell’anno della capitale italiana della cultura e soprattutto, nell’anno del Giubileo, la fondazione Agrigento2025 e il museo diocesano di Agrigento hanno costruito insieme una mostra iconografica di grande valore scientifico e devozionale che riunisce sotto un unico “cappello” testimonianze forti – da Agrigento, dalle chiese della provincia, dal resto d’Italia - di quanto la figura della peccatrice abbia saputo penetrare i cuori e coinvolgere gli artisti.
"Il fuoco dell'amore. Maria Maddalena. Testimone di speranza al femminile" accoglierà capolavori dai grandi musei italiani, a partire dalla collezione del Vaticano. Un inedito percorso iconografico, biblico e culturale attraverso le opere di Giovanni Di Pietro da Napoli, Giovanni Portaluni, Guercino, Cecco del Caravaggio, Nicolas Regnier, Mattia Preti, Pietro D’Asaro, Andrea Vaccaro, Mariano Rossi, Fra’ Felice da Sambuca, Francesco Hayez, provenienti dai Musei Vaticani, da Palazzo Barberini, dai Musei Diocesani Carlo Maria Martini di Milano e San Matteo di Terni, dal Museo Nazionale San Matteo di Pisa, da Palazzo Abatellis, Fondazione Carit. Tele in stretto dialogo con opere dell’Arcidiocesi di Agrigento, in arrivo da Cammarata, Racalmuto, Sciacca e Sambuca di Sicilia.
L’esposizione, patrocinata dal dicastero per la cultura della Santa Sede, sarà ospitata al museo diocesano di Agrigento dal 7 luglio al 30 ottobre.
Tra le interpretazioni della Maria Maddalena offerte da artisti di epoche e contesti culturali diversi sono state scelte opere significative dal punto di vista iconografico e stilistico, dal Medioevo al XIX secolo. Apre la mostra un prezioso dipinto su tavola tardogotico di Giovanni di Pietro da Napoli, protagonista assoluto della pittura in Toscana tra trecento e quattrocento: la Maddalena è in rosso ai piedi della croce, simbolo della fede.
Seguono autentici capolavori dell’arte barocca: Guercino, Cecco del Caravaggio, Regniér e Mattia Preti, maestri che con la loro arte seppero indirizzare il gusto del proprio tempo.
Agrigento da qualche mese ha sposato un’ottica “green” per quanto riguarda gli spostamenti dentro il centro storico, e verso la Valle dei Templi e viceversa. Navette sostenibili, non inquinanti, riescono ad essere il miglior passaporto per una fruizione corretta del bene comune. Le mostre green theme – come questa – lanciano un preciso messaggio green. Raggiungere la mostra con i mezzi elettrici stimola la riflessione sul cambiamento di tendenza da generare nella logica della transizione ecologica.
[post_title] => Agrigento, da luglio fino ad ottobre un concentrato di capolavori per la mostra"Maria Maddalena. Arte e fede"
[post_date] => 2025-07-07T11:19:22+00:00
[category] => Array
(
[0] => incoming
)
[category_name] => Array
(
[0] => Incoming
)
[post_tag] => Array
(
[0] => nofascione
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => nofascione
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751887162000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 493938
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La regione francese del Beaujolais, a nord di Lione, è conosciuta per la produzione vinicola e la bellezza naturale. Copre 160mila ettari e produce ogni anno 1mln di ettolitri di vino, di cui il 97% dal vitigno del Gamey, la parte restante dallo Chardonnay. Secondo un rituale avviato nel 1985 il terzo giovedì di novembre di ogni anno prendono il via la degustazione e la commercializzazione del Beaujolais Noveau. Da diversi anni la regione lavora alla restituzione del giusto riconoscimento al suo vino: se il Beaujolais Noveau dev’essere consumato rapidamente, il Beaujolais - rosso, bianco e rosato - è un vino di grande qualità. Nell’area tenute come lo Château des Jaques offrono visite guidate delle cantine, seguite da momenti di degustazione che rivelano gli attenti processi di produzione e invecchiamento del vino, oltre alla continua ricerca e la capacità di rinnovarsi. La regione del Beaujolais, dalla ricca conformazione geologica, rivela altri aspetti nel Museo Fossilea che espone preziosi fossili, strumenti di indagine tecnologici, schermi interattivi e diverse varietà di roccia che testimoniano la ricchezza del terreno della regione. Nel Beaujolais si trovano infatti 50 dei 600 tipi di roccia esistenti al mondo (www.fossilea.fr). Nei secoli le cave - di cui alcune ancora in attività - hanno fornito materiale per costruire chiese, castelli e abitazioni. La caratteristica pietra dorata del territorio è stata utilizzata per edificare paesi come Oingt, uno dei Les Plus Beaux Villages de France. La cittadina, situata nel dipartimento del Rodano è ottimamente conservata e ancora viva con una chiesa, la scuola e tante attività. Le strette vie caratteristiche si inerpicano sulla collina fino a raggiungere la torre. Salendo 73 gradini si può ammirare un panorama a 360° del Beaujolais. Nei mesi di luglio e agosto ogni sabato è anche possibile partecipare all’Unusual Aperitif con una degustazione di vini accompagnata da salumi e formaggi - da prenotare rivolgendosi al locale ufficio turistico. Durante l’anno si possono visitare i castelli della zona e i loro vigneti facendo un picnic o dedicandosi all’hiking. Il museo della città accoglie un’interessante raccolta di organi a manovella: il 6 e 7 settembre prossimi è in programma la 44esima edizione del Festival d’Orgues de Barbarie de Oingt. Si possono scoprire i sapori della regione nelle sale antiche e curate dello Château Les Loges, delizioso anche nella cura dei piatti e con una bella cantina dove assaggiare diversi vini locali. Les Maritonnes Hôtel è il luogo ideale dove pernottare, anche in famiglia: la prima ala allungata ospita le camere accoglienti e la piscina, la seconda uno dei 6 ristoranti de L’Esprit Blanc Collection dello chef 3 stelle Michelin Georges Blanc: una vivace esperienza culinaria da vivere nei caratteristici spazi bianchi e rossi. Tra le due ali un giardino spazioso, intorno solo i vigneti del Beaujolais.
Chiara Ambrosioni
[gallery ids="493942,493940,493941,493943,493946,493944"]
[post_title] => Auvergne-Rhone-Alpes: il Beaujolais tra vigneti, Château e geologia
[post_date] => 2025-07-07T09:15:40+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751879740000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 493895
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Battesimo ufficiale a Genova per Gnv Orion, il 26esimo traghetto di nuova generazione della compagnia del Gruppo Msc, gemella di Gnv Polaris. Madrina d’eccezione, Federica Pellegrini mentre le note dell’Orchestra dell'Opera Carlo Felice di Genova ha scandito i momenti salienti delle celebrazioni, insieme ai fischi delle sirene delle navi, dalla tradizionale bottiglia che si infrange sulla fiancata del traghetto alla parata degli ufficiali di Gnv Orion.
“Orion e Polaris sono il primo decisivo passo di un importante programma di rinnovamento della flotta - per un totale di otto nuove unità - che ha richiesto oltre 1 miliardo di euro di investimenti - ha dichiarato Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di Gnv -. Nel giro di cinque anni, una parte rilevante della flotta sarà interamente rinnovata. Con l’aggiunta di circa il 60% di tonnellaggio. È un dato significativo, che conferma il forte impegno del Gruppo Msc a favore non solo di Gnv, ma dell’intero sistema italiano dei trasporti. Di esso, lo shipping rappresenta una dorsale molto importante, anche per i collegamenti con gli altri paesi”.
Al comando di Salvatore Provenzano e con i suoi 109 membri dell’equipaggio, Gnv Orion è un esempio di innovazione nel settore dei traghetti. Realizzata nel cantiere navale Guangzhou Shipyard International di Canton in Cina, la nuova unità ha una stazza lorda di circa 52.000 tonnellate, una lunghezza di 218 metri, una larghezza di 29,60 metri e può raggiungere una velocità massima di 25 nodi. Con le sue 433 cabine, ha una capacità di carico di 1.700 passeggeri e 3.080 metri lineari che la rendono una delle navi ro-pax tra le più capienti e spaziose in servizio nel Mediterraneo.
Al pari delle altre 7 nuove unità che fanno parte del piano di rinnovamento della flotta Gnv anche Orion è dotata di tecnologie ambientali avanzate che le consentono di tagliare le emissioni di CO2 di oltre il 30% per carico trasportabile rispetto alle unità di precedente generazione.
Il prosieguo del piano di rinnovo
Dopo Polaris e Orion, il piano di rinnovamento ed espansione di Gnv prevede l’ingresso di altre due unità di nuova costruzione entro l’inizio del 2026: Gnv Virgo e Gnv Aurora, entrambe alimentate a Gnl, che consentiranno una riduzione delle emissioni di CO₂ del 50% per carico trasportabile rispetto alle unità di precedente generazione.
Seguiranno altre quattro navi ro-pax tutte alimentate a Gnl (per un totale di 8 nuovi traghetti entro il 2030) e dotate di tecnologie ambientali all’avanguardia. L’inizio dei lavori di questa seconda commessa è previsto per il 2026 e la consegna della prima nave avverrà entro i primi mesi del 2028 a seguire le altre con una cadenza semestrale. Le unità avranno una stazza lorda di circa 71.300 tonnellate, una lunghezza di 237 metri e una larghezza di 33 metri, potranno ospitare fino a 2500 persone (tra passeggeri ed equipaggio) e saranno dotate di oltre 500 cabine e 3500 metri lineari di garage. Per stazza saranno le navi più grandi della compagnia e le più capienti sul Mediterraneo.
[post_title] => Gnv Orion: battesimo a Genova per la 26esima unità di una flotta all'avanguardia
[post_date] => 2025-07-04T09:57:56+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751623076000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 493769
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => New entry nella Grecia di Going Resort con il 5 stelle Amada Colossos Resort, struttura affacciata sulla spiaggia di Kallithea, nella costa orientale dell’isola di Rodi. Si trova nel territorio di Faliraki, a soli 3 km dalle sorgenti termali di Kallithea.
Il resort rappresenta la sintesi della Going Stylosophy: un’accoglienza curata in ogni dettaglio, attenzione ai diversi target e con l’Amada Colossos una visione responsabile dell’ospitalità.
La struttura si distingue per un concept trasversale che guarda sia al relax delle coppie sia al divertimento delle famiglie. Tutto è progettato per rispondere in modo specifico alle esigenze dei due pubblici: un’area del Main Restaurant è riservata agli adulti che desiderano privacy e tranquillità anche durante i pasti, mentre una sezione della piscina principale – una delle tre presenti – è riservata esclusivamente agli Over 16, con bar a bordo vasca.
Per le famiglie, il resort mette a disposizione un’area dedicata con kids club, piscina separata e un parco acquatico con cinque scivoli, articolato per fasce d’età: bambini, adolescenti e adulti. Completano l’offerta sportiva campo da tennis, beach volley e una palestra attrezzata, mentre all’interno dell’hotel è presente anche una boutique.
La proposta culinaria spazia attraverso cinque ristoranti, oltre a bistrot, snack bar e pool bar.
I collegamenti aerei diretti per Rodi proseguono fino a fine agosto da Napoli (domenica), mentre sono fino a fine settembre da Roma Fiumicino e da Milano Malpensa, il sabato.
Da segnalare l'impegno green dell'Amada Colossos, che ha ottenuto la certificazione internazionale Travelife Gold per la sostenibilità delle strutture ricettive, a cui si aggiungono tre certificazioni Iso a garanzia della qualità e delle pratiche ambientali adottate. Il resort aderisce, inoltre, a iniziative solidali, tra le quali particolarmente significativo è il progetto di rinaturalizzazione delle foreste dell’isola. Infine, la Bandiera Blu assegnata alla spiaggia di Kallithea è la conferma dell’eccezionale qualità dell’acqua e della pulizia del litorale
[post_title] => Going Resort Amada Colossos: new entry a Rodi nel segno della sostenibilità
[post_date] => 2025-07-03T09:29:17+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751534957000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 493593
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => A Bruxelles, che quest'anno celebra l'Art Déco, l’offerta culturale vede protagonista il Museo di Arte e Storia, situato nel Parco del Cinquantenario, che inaugura due nuove gallerie permanenti dedicate alle arti decorative del XIX secolo, all’Art Nouveau e all’Art Déco, per un’estensione complessiva di 1.200 metri quadri.
Un intervento storico per il museo che rende così accessibile al pubblico un patrimonio di opere fino ad oggi inedito: fondato nel 1835, il Museo di Arte e Storia ospita collezioni incentrate sull’antichità, sulle arti figurative europee, sulle civiltà non europee e una sezione focalizzata sull'archeologia nazionale.
La prima galleria, di 500 metri quadri, propone una lettura articolata dell’arte figurativa del XIX secolo, spaziando dallo stile Impero al Neogotico, dal Giapponismo fino ai primi segnali dell’Art Nouveau. Il percorso mette in luce le trasformazioni della società borghese in un contesto segnato dall’industrializzazione, dal progresso dei trasporti e dalla ridefinizione degli spazi domestici e del tempo libero. Tra i pezzi più significativi, si segnalano i mobili realizzati dalla celebre dinastia di ebanisti francesi Jacob – attiva tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo – utilizzati anche in occasione del ballo della Duchessa di Richmond alla vigilia della battaglia di Quatre Bras. Di particolare pregio anche i candelabri firmati Odiot, provenienti dalla collezione della Fondazione Re Baldovino.
La seconda galleria, estesa su 715 metri quadri, è interamente concentrata all’evoluzione delle arti decorative in Belgio tra il 1900 e il 1940, con un focus su Art Nouveau e Art Déco. Il percorso si apre con una panoramica sulle diverse declinazioni dell’Art Nouveau, rappresentate da capolavori di Victor Horta e Henry van de Velde, accanto alle opere di architetti e designer come Paul Hankar, Léon Sneyers, Paul Hamesse, Gustave Serrurier-Bovy e Oscar van de Voorde. Tra gli elementi di maggior rilievo, il Giardino d’Inverno progettato da Horta per l’ingegnere Jean Cousin, smantellato negli anni Sessanta e oggi restituito al pubblico dopo un accurato restauro. La sezione riservata all’Art Déco documenta invece lo slancio modernista e decorativo sviluppatosi a partire dall’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 attraverso oggetti, arredi e opere che raccontano l’eleganza e l’innovazione di un’epoca di grandi trasformazioni.
[post_title] => Bruxelles: il Museo di Arte e Storia celebra l'Art Déco con l'apertura di due nuove gallerie
[post_date] => 2025-06-30T15:20:47+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751296847000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "mumab un museo del mare nel parco dello stirone del piacenziano"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":52,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":471,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494145","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dopo la ricchezza storica e gastronomica di Lione e il fascino e i sapori dell’area del Beaujolais il percorso di scoperta della regione dell’Auvergne-Rhone-Alpes, nella Francia orientale, raggiunge il dipartimento di Ain: il primo dei 101 dipartimenti francesi, al confine con la Svizzera.\r\n\r\nÈ una terra di grande bellezza naturale, arricchita da siti storici unici e dalla testimonianza delle due produzioni che hanno caratterizzato l'area nel corso del tempo: il rame e la seta. Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.\r\n\r\nIl Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.\r\n\r\nOggi la struttura - monumento storico dal 2013 - ospita un museo immersivo con preziose testimonianze storiche. Interessante l'intreccio tra la fonderia e la vicina fabbrica della seta: nella Cuivrerie venivano prodotti i bacini in rame dove si bollivano i bozzoli di seta per poter estrarre il filo. Ogni bozzolo forniva dagli 800 ai 1500 metri di seta. Il Musée de Soieries Bonnet, nel comune di Jujurieux, fu costruito nel 1847 e raccoglie preziosi telai. Il signor Bonnet fu un precursore quando decise di garantire accoglienza e formazione ai propri lavoratori, insegnando loro un mestiere.\r\n\r\nCurioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.\r\n\r\nPer il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n[gallery ids=\"494147,494155,494149,494152,494153,494154\"]\r\n\r\n ","post_title":"Auvergne-Rhone-Alpes: dal fascino del monastero Reale di Brou ai sapori di Bresse","post_date":"2025-07-09T11:35:23+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1752060923000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494164","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" L'Ambasciatori Place hotel di Fiuggi ha sviluppato una proposta estiva che concentra in un'unica destinazione il meglio di ogni esperienza di vacanza, trasformando Fiuggi nella meta ideale che mette d'accordo tutti, con un microclima favorevole anti-afa.\r\n\r\n«Vogliamo che i nostri ospiti scoprano il volto inedito di Fiuggi – precisa Francesca Bonanni, titolare dell'Ambasciatori Place hotel - L'estate da noi ridefinisce il concetto di vacanza: qui l'active tourism prende vita grazie alla nostra posizione strategica. Senza più dover scegliere tra relax e avventura, abbracciando un'esperienza completa»\r\n\r\nFiuggi offre un microclima favorevole. Il nucleo storico, situato a 750 metri sul livello del mare, garantisce aria fresca e rigenerante, mentre la zona termale, a 621 metri, è circondata da boschi di castagni che creano una zona di frescura naturale. Un vero sollievo per chi cerca una pausa dalle temperature estive.\r\n\r\nLa forza di Fiuggi risiede anche nella sua posizione strategica: solo ad un'ora da Roma e dalla costa tirrenica e appena un'ora e mezza da Napoli, nonché poco lontana dai Monti Ernici. La cittadina termale diventa così il punto di partenza ideale per esplorare quattro ecosistemi completamente diversi nel raggio di pochi chilometri:\r\n\r\nLa Ciociaria si trasforma in un museo a cielo aperto, dove ogni borgo medievale racconta secoli di storia, come Anagni, famosa per aver dato i natali a quattro pontefici, Alatri con le sue spettacolari mura megalitiche, Fumone dominato dal suo castello e Guarcino ai piedi dei Monti Ernici. \r\nTra i siti religiosi spiccano l'Abbazia di Montecassino, l'Abbazia di Casamari e la vicina Certosa di Trisulti, luogo di tranquillità e punto di partenza di numerosi trekking. \r\nNon da ultimo il centro storico di Fiuggi sorprende con 13 murales che raccontano l'anima di Anticoli attraverso la street art contemporanea.\r\n\r\nA soli 60 minuti, il mare di Terracina o Sperlonga con le sue acque cristalline. E per chi vuole osare di più, l’arcipelago delle Isole Pontine sono a portata di gita giornaliera.\r\n\r\nA soli 40 minuti da Fiuggi si ergono Monti Ernici, con sentieri che si snodano sempre in cresta regalando panorami da cartolina a un’altitudine di circa 2000 metri. L'active tourism trova qui la sua dimensione ideale, per trekking indimenticabili.\r\n\r\nPunto di forza dell'Ambasciatori è il \"benessere a 5 dimensioni\", a partire dalla Spa da 1000 mq fino alle storiche acque termali celebrate fin dal XIV secolo. Grazie al Tangerine Spa & Wellness Centre, un autentico centro di ricerca dedicato al benessere integrato, viene offerto un soggiorno a cinque dimensioni, five dimensions wellness™, che stimola corpo, mente, spirito, ambiente e relazioni sociali attraverso l'innovativa wellness card. \r\n»Il benessere multidimensionale - conclude Bonanni - non è solo un servizio, è la nostra filosofia del “make your wellness”, rendendo l’ospite protagonista del proprio star bene attraverso uno stile di vita sano. Vogliamo contribuire con concretezza a diffondere scelte, comportamenti e sane abitudini. Questa visione del benessere desideriamo diventi parte integrante della nostra vita quotidiana, sia a livello personale sia professionale, incarnando questo approccio nel nostro modo di vivere». \r\n\r\nIl soggiorno si arricchisce anche con una proposta sportiva e rigenerante: attività indoor e outdoor, per ogni livello di preparazione, abbracciando la tendenza sempre più diffusa di un turismo lento e sostenibile in una meravigliosa natura. Inoltre, la struttura propone un ricco planning settimanale di attività gratuite incluse nel soggiorno: risveglio muscolare, passeggiate rigeneranti\r\n\r\nInfine, le fonti Bonifacio VIII e la più frequentata fonte Anticolana di Fiuggi, immerse nel verde e circondate da boschi secolari, offrono un'atmosfera tranquilla e rilassante per gustare la rinomata acqua celebrata per i suoi poteri curativi dal XIV secolo.\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Ambasciatori Place Fiuggi, la proposta che unisce mare, montagna, città d'arte e benessere","post_date":"2025-07-09T10:35:26+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1752057326000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494115","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Agrigento, la Valle dei Templi ospita a Villa Aurea, da luglio a novembre la mostra Tesori d’Arte dai Musei Nazionali Italiani, 22 opere provenienti dalle 20 regioni italiane.\r\n\r\nProdotta da Consorzio progetto museo e promossa da regione Sicilia in collaborazione con musei generali italiani del Mic, la piccola ma preziosa esposizione riunisce 22 dipinti di altrettanti artisti, noti e meno noti, dello straordinario patrimonio artistico e culturale italiano, attraversando 6 secoli di storia, di bellezza e di arte.\r\n\r\nIl progetto raccoglie una selezione di opere d’arte proveniente da tutte le 20 regioni italiane, per raccontare e valorizzare la storia e l’identità culturale delle opere, risalenti ad un ampio arco di tempo, dal Quattrocento al Novecento. Tutti provenienti da musei nazionali di diverse città italiane, e da alcuni depositi museali, questi tesori nascosti simboleggiano la riscoperta necessaria e inesauribile di una pluralità di collezioni presenti nei musei della Penisola.\r\n\r\nA partire dalle tavole quattrocentesche del maestro di Castel Sardo e Antonello da Messina fino ai vertici del cinquecento con giganti come Perugino, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Pordenone e Andrea Previtali, il percorso espositivo prosegue con uno sguardo sul Seicento e la potenza dei dipinti di Tanzio da Varallo, Sassoferrato e Ludovico Carracci, per poi esplorare la grandezza della pittura barocca attraverso le opere di Giovanni Baglione, Luca Giordano, Francesco Fracanzano, Mattia Preti e Valerio Castello. La delicatezza e la grazia del settecento prendono forma nelle tele di Pompeo Batoni, Nicola Maria Rossi e Paul Troger, mentre il realismo ottocentesco è rappresentato dai lavori di Filippo Palizzi. Infine, le inquietudini novecentesche di Carlo Levi chiudono il viaggio in questo inedito mosaico di personalità, offrendo uno sguardo completo sull'evoluzione artistica e culturale del paese.\r\n\r\nLa mostra rappresenta anche l’ultima delle tre sessioni del più ampio progetto I Tesori d’Italia, che ha già visto realizzate due precedenti sessioni nella stessa Villa Aurea, con altre opere dell’arte italiana, e prende il nome sulla base del Protocollo d’intesa siglato tra il dipartimento regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e la direzione generale musei del ministero della cultura. \r\n\r\nLa mostra, realizzata con il disegno voluto dal comitato scientifico presieduto dal direttore generale musei del Mic, Massimo Osanna, gode del patrocinio della regione siciliana assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana e di città di Agrigento. \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Agrigento, fino al 30 novembre la mostra \"tesori d'arte dai musei nazionali italiani\"","post_date":"2025-07-08T12:54:07+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1751979247000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494078","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Trainline, piattaforma indipendente leader in Europa nella prenotazione di treni e pullman, vuole comprendere come i nuovi strumenti digitali stiano rivoluzionando il modo in cui ci spostiamo. Per fare questa analisi Trainline ha creato dei momenti di incontro con i principali attori del settore della mobilità ed esperti, uno spazio per discutere di come la tecnologia - in particolare con l'Ia e il machine learning - stia cambiando le abitudini di spostamento.\r\n\r\nIl 3 luglio si è svolto a Milano il primo Trainline Talk italiano intitolato: \"Smart travel: la nuova era del trasporto digitale\". All’evento hanno partecipato alcuni tra i principali protagonisti del settore, tra cui Paola De Filippo (Ceo di Sabre), Leonardo Cesarini (Cco di Trenord), Mario Ferretti (Co-founder di Wayla) e Simone Lini (Ceo di Navifare). Insieme hanno discusso del ruolo crescente della tecnologia nella mobilità, tra innovazione, sostenibilità e integrazione dei servizi. \r\n\r\n«Trainline Talk è un format itinerante che ci porta in diverse città d'Europa per parlare dei temi caldi del mondo dei trasporti insieme con personalità del settore. - ha sottolineato Andrea Saviane, country manager Italia di Trainline - Milano è una città molto importante per Trainline: perché è la nostra sede italiana e anche per l'innovazione nel mondo dei trasporti e dei viaggi che testimonia. Abbiamo condotto lo studio “Ia e mobilità” con Doxa, che ci ha confermato come le abitudini dei viaggiatori stiano cambiando molto rapidamente. Secondo l’indagine l'86% degli italiani utilizza piattaforme digitali per pianificare i viaggi.\r\n\r\nIl risparmio ha un ruolo importante nell’innovazione: il 51% degli intervistati cerca il confronto tra i prezzi e ben il 29% dei viaggiatori dichiara che può viaggiare di più grazie alle maggiori possibilità offerte dalle tecnologie digitali in termini di risparmio e di praticità nella pianificazione del viaggio. In questo contesto si inserisce il tema dell'Ia. Il 73% degli intervistati prevede che cambierà il proprio modo di viaggiare. C’è una forte consapevolezza del fatto che stia succedendo qualcosa di importante. Abbiamo chiesto agli italiani cosa si aspettino dall’Ia per quanto riguarda il mondo del viaggio in treno. Il 91% dei viaggiatori ha affermato che si fida dell'intelligenza artificiale per migliorare la propria esperienza di viaggio.\r\n\r\nL’86% utilizza piattaforme digitali per pianificare gli spostamenti e l’84% desidera poter acquistare anche i biglietti regionali e locali da un’unica app. Ci sono ottimismo e fiducia nei confronti dell’Ia, dalla quale gli italiani si aspettano vantaggi molto pratici e tangibili: suggerimenti per tratte più economiche, indicazioni sul momento migliore per viaggiare e per percorsi alternativi da seguire in caso di disservizi. In qualità di operatori del settore, sappiamo che quanto si aspettano oggi i viaggiatori sarà solo una porzione dell’evoluzione che l’Ia porterà al nostro modo di viaggiare. In questo contesto - conclude Saviane - le piattaforme di biglietteria digitale stanno svolgendo un ruolo chiave nel miglioramento dell’esperienza dei viaggiatori, facilitando l’accesso a servizi più personalizzati e ottimizzando la pianificazione dei tragitti, contribuendo così a un modello di trasporto più accessibile e connesso».\r\nChiara Ambrosioni","post_title":"Trainline: a Milano uno dei Talk con esperti per comprendere come la tecnologia stia trasformando il viaggio","post_date":"2025-07-08T10:23:57+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1751970237000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494007","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nell’anno della capitale italiana della cultura e soprattutto, nell’anno del Giubileo, la fondazione Agrigento2025 e il museo diocesano di Agrigento hanno costruito insieme una mostra iconografica di grande valore scientifico e devozionale che riunisce sotto un unico “cappello” testimonianze forti – da Agrigento, dalle chiese della provincia, dal resto d’Italia - di quanto la figura della peccatrice abbia saputo penetrare i cuori e coinvolgere gli artisti. \r\n\r\n\"Il fuoco dell'amore. Maria Maddalena. Testimone di speranza al femminile\" accoglierà capolavori dai grandi musei italiani, a partire dalla collezione del Vaticano. Un inedito percorso iconografico, biblico e culturale attraverso le opere di Giovanni Di Pietro da Napoli, Giovanni Portaluni, Guercino, Cecco del Caravaggio, Nicolas Regnier, Mattia Preti, Pietro D’Asaro, Andrea Vaccaro, Mariano Rossi, Fra’ Felice da Sambuca, Francesco Hayez, provenienti dai Musei Vaticani, da Palazzo Barberini, dai Musei Diocesani Carlo Maria Martini di Milano e San Matteo di Terni, dal Museo Nazionale San Matteo di Pisa, da Palazzo Abatellis, Fondazione Carit. Tele in stretto dialogo con opere dell’Arcidiocesi di Agrigento, in arrivo da Cammarata, Racalmuto, Sciacca e Sambuca di Sicilia.\r\n\r\nL’esposizione, patrocinata dal dicastero per la cultura della Santa Sede, sarà ospitata al museo diocesano di Agrigento dal 7 luglio al 30 ottobre. \r\n\r\nTra le interpretazioni della Maria Maddalena offerte da artisti di epoche e contesti culturali diversi sono state scelte opere significative dal punto di vista iconografico e stilistico, dal Medioevo al XIX secolo. Apre la mostra un prezioso dipinto su tavola tardogotico di Giovanni di Pietro da Napoli, protagonista assoluto della pittura in Toscana tra trecento e quattrocento: la Maddalena è in rosso ai piedi della croce, simbolo della fede. \r\n\r\nSeguono autentici capolavori dell’arte barocca: Guercino, Cecco del Caravaggio, Regniér e Mattia Preti, maestri che con la loro arte seppero indirizzare il gusto del proprio tempo.\r\n\r\n \r\n\r\nAgrigento da qualche mese ha sposato un’ottica “green” per quanto riguarda gli spostamenti dentro il centro storico, e verso la Valle dei Templi e viceversa. Navette sostenibili, non inquinanti, riescono ad essere il miglior passaporto per una fruizione corretta del bene comune. Le mostre green theme – come questa – lanciano un preciso messaggio green. Raggiungere la mostra con i mezzi elettrici stimola la riflessione sul cambiamento di tendenza da generare nella logica della transizione ecologica. \r\n\r\n ","post_title":"Agrigento, da luglio fino ad ottobre un concentrato di capolavori per la mostra\"Maria Maddalena. Arte e fede\"","post_date":"2025-07-07T11:19:22+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":["nofascione"],"post_tag_name":["nofascione"]},"sort":[1751887162000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493938","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La regione francese del Beaujolais, a nord di Lione, è conosciuta per la produzione vinicola e la bellezza naturale. Copre 160mila ettari e produce ogni anno 1mln di ettolitri di vino, di cui il 97% dal vitigno del Gamey, la parte restante dallo Chardonnay. Secondo un rituale avviato nel 1985 il terzo giovedì di novembre di ogni anno prendono il via la degustazione e la commercializzazione del Beaujolais Noveau. Da diversi anni la regione lavora alla restituzione del giusto riconoscimento al suo vino: se il Beaujolais Noveau dev’essere consumato rapidamente, il Beaujolais - rosso, bianco e rosato - è un vino di grande qualità. Nell’area tenute come lo Château des Jaques offrono visite guidate delle cantine, seguite da momenti di degustazione che rivelano gli attenti processi di produzione e invecchiamento del vino, oltre alla continua ricerca e la capacità di rinnovarsi. La regione del Beaujolais, dalla ricca conformazione geologica, rivela altri aspetti nel Museo Fossilea che espone preziosi fossili, strumenti di indagine tecnologici, schermi interattivi e diverse varietà di roccia che testimoniano la ricchezza del terreno della regione. Nel Beaujolais si trovano infatti 50 dei 600 tipi di roccia esistenti al mondo (www.fossilea.fr). Nei secoli le cave - di cui alcune ancora in attività - hanno fornito materiale per costruire chiese, castelli e abitazioni. La caratteristica pietra dorata del territorio è stata utilizzata per edificare paesi come Oingt, uno dei Les Plus Beaux Villages de France. La cittadina, situata nel dipartimento del Rodano è ottimamente conservata e ancora viva con una chiesa, la scuola e tante attività. Le strette vie caratteristiche si inerpicano sulla collina fino a raggiungere la torre. Salendo 73 gradini si può ammirare un panorama a 360° del Beaujolais. Nei mesi di luglio e agosto ogni sabato è anche possibile partecipare all’Unusual Aperitif con una degustazione di vini accompagnata da salumi e formaggi - da prenotare rivolgendosi al locale ufficio turistico. Durante l’anno si possono visitare i castelli della zona e i loro vigneti facendo un picnic o dedicandosi all’hiking. Il museo della città accoglie un’interessante raccolta di organi a manovella: il 6 e 7 settembre prossimi è in programma la 44esima edizione del Festival d’Orgues de Barbarie de Oingt. Si possono scoprire i sapori della regione nelle sale antiche e curate dello Château Les Loges, delizioso anche nella cura dei piatti e con una bella cantina dove assaggiare diversi vini locali. Les Maritonnes Hôtel è il luogo ideale dove pernottare, anche in famiglia: la prima ala allungata ospita le camere accoglienti e la piscina, la seconda uno dei 6 ristoranti de L’Esprit Blanc Collection dello chef 3 stelle Michelin Georges Blanc: una vivace esperienza culinaria da vivere nei caratteristici spazi bianchi e rossi. Tra le due ali un giardino spazioso, intorno solo i vigneti del Beaujolais.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n[gallery ids=\"493942,493940,493941,493943,493946,493944\"]","post_title":"Auvergne-Rhone-Alpes: il Beaujolais tra vigneti, Château e geologia","post_date":"2025-07-07T09:15:40+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1751879740000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493895","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Battesimo ufficiale a Genova per Gnv Orion, il 26esimo traghetto di nuova generazione della compagnia del Gruppo Msc, gemella di Gnv Polaris. Madrina d’eccezione, Federica Pellegrini mentre le note dell’Orchestra dell'Opera Carlo Felice di Genova ha scandito i momenti salienti delle celebrazioni, insieme ai fischi delle sirene delle navi, dalla tradizionale bottiglia che si infrange sulla fiancata del traghetto alla parata degli ufficiali di Gnv Orion. \r\n\r\n“Orion e Polaris sono il primo decisivo passo di un importante programma di rinnovamento della flotta - per un totale di otto nuove unità - che ha richiesto oltre 1 miliardo di euro di investimenti - ha dichiarato Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di Gnv -. Nel giro di cinque anni, una parte rilevante della flotta sarà interamente rinnovata. Con l’aggiunta di circa il 60% di tonnellaggio. È un dato significativo, che conferma il forte impegno del Gruppo Msc a favore non solo di Gnv, ma dell’intero sistema italiano dei trasporti. Di esso, lo shipping rappresenta una dorsale molto importante, anche per i collegamenti con gli altri paesi”.\r\nAl comando di Salvatore Provenzano e con i suoi 109 membri dell’equipaggio, Gnv Orion è un esempio di innovazione nel settore dei traghetti. Realizzata nel cantiere navale Guangzhou Shipyard International di Canton in Cina, la nuova unità ha una stazza lorda di circa 52.000 tonnellate, una lunghezza di 218 metri, una larghezza di 29,60 metri e può raggiungere una velocità massima di 25 nodi. Con le sue 433 cabine, ha una capacità di carico di 1.700 passeggeri e 3.080 metri lineari che la rendono una delle navi ro-pax tra le più capienti e spaziose in servizio nel Mediterraneo. \r\nAl pari delle altre 7 nuove unità che fanno parte del piano di rinnovamento della flotta Gnv anche Orion è dotata di tecnologie ambientali avanzate che le consentono di tagliare le emissioni di CO2 di oltre il 30% per carico trasportabile rispetto alle unità di precedente generazione.\r\nIl prosieguo del piano di rinnovo\r\nDopo Polaris e Orion, il piano di rinnovamento ed espansione di Gnv prevede l’ingresso di altre due unità di nuova costruzione entro l’inizio del 2026: Gnv Virgo e Gnv Aurora, entrambe alimentate a Gnl, che consentiranno una riduzione delle emissioni di CO₂ del 50% per carico trasportabile rispetto alle unità di precedente generazione. \r\nSeguiranno altre quattro navi ro-pax tutte alimentate a Gnl (per un totale di 8 nuovi traghetti entro il 2030) e dotate di tecnologie ambientali all’avanguardia. L’inizio dei lavori di questa seconda commessa è previsto per il 2026 e la consegna della prima nave avverrà entro i primi mesi del 2028 a seguire le altre con una cadenza semestrale. Le unità avranno una stazza lorda di circa 71.300 tonnellate, una lunghezza di 237 metri e una larghezza di 33 metri, potranno ospitare fino a 2500 persone (tra passeggeri ed equipaggio) e saranno dotate di oltre 500 cabine e 3500 metri lineari di garage. Per stazza saranno le navi più grandi della compagnia e le più capienti sul Mediterraneo. \r\n ","post_title":"Gnv Orion: battesimo a Genova per la 26esima unità di una flotta all'avanguardia","post_date":"2025-07-04T09:57:56+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1751623076000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493769","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"New entry nella Grecia di Going Resort con il 5 stelle Amada Colossos Resort, struttura affacciata sulla spiaggia di Kallithea, nella costa orientale dell’isola di Rodi. Si trova nel territorio di Faliraki, a soli 3 km dalle sorgenti termali di Kallithea.\r\nIl resort rappresenta la sintesi della Going Stylosophy: un’accoglienza curata in ogni dettaglio, attenzione ai diversi target e con l’Amada Colossos una visione responsabile dell’ospitalità.\r\nLa struttura si distingue per un concept trasversale che guarda sia al relax delle coppie sia al divertimento delle famiglie. Tutto è progettato per rispondere in modo specifico alle esigenze dei due pubblici: un’area del Main Restaurant è riservata agli adulti che desiderano privacy e tranquillità anche durante i pasti, mentre una sezione della piscina principale – una delle tre presenti – è riservata esclusivamente agli Over 16, con bar a bordo vasca.\r\nPer le famiglie, il resort mette a disposizione un’area dedicata con kids club, piscina separata e un parco acquatico con cinque scivoli, articolato per fasce d’età: bambini, adolescenti e adulti. Completano l’offerta sportiva campo da tennis, beach volley e una palestra attrezzata, mentre all’interno dell’hotel è presente anche una boutique.\r\nLa proposta culinaria spazia attraverso cinque ristoranti, oltre a bistrot, snack bar e pool bar.\r\nI collegamenti aerei diretti per Rodi proseguono fino a fine agosto da Napoli (domenica), mentre sono fino a fine settembre da Roma Fiumicino e da Milano Malpensa, il sabato.\r\n\r\nDa segnalare l'impegno green dell'Amada Colossos, che ha ottenuto la certificazione internazionale Travelife Gold per la sostenibilità delle strutture ricettive, a cui si aggiungono tre certificazioni Iso a garanzia della qualità e delle pratiche ambientali adottate. Il resort aderisce, inoltre, a iniziative solidali, tra le quali particolarmente significativo è il progetto di rinaturalizzazione delle foreste dell’isola. Infine, la Bandiera Blu assegnata alla spiaggia di Kallithea è la conferma dell’eccezionale qualità dell’acqua e della pulizia del litorale","post_title":"Going Resort Amada Colossos: new entry a Rodi nel segno della sostenibilità","post_date":"2025-07-03T09:29:17+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1751534957000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493593","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"A Bruxelles, che quest'anno celebra l'Art Déco, l’offerta culturale vede protagonista il Museo di Arte e Storia, situato nel Parco del Cinquantenario, che inaugura due nuove gallerie permanenti dedicate alle arti decorative del XIX secolo, all’Art Nouveau e all’Art Déco, per un’estensione complessiva di 1.200 metri quadri. \r\n\r\nUn intervento storico per il museo che rende così accessibile al pubblico un patrimonio di opere fino ad oggi inedito: fondato nel 1835, il Museo di Arte e Storia ospita collezioni incentrate sull’antichità, sulle arti figurative europee, sulle civiltà non europee e una sezione focalizzata sull'archeologia nazionale. \r\n\r\nLa prima galleria, di 500 metri quadri, propone una lettura articolata dell’arte figurativa del XIX secolo, spaziando dallo stile Impero al Neogotico, dal Giapponismo fino ai primi segnali dell’Art Nouveau. Il percorso mette in luce le trasformazioni della società borghese in un contesto segnato dall’industrializzazione, dal progresso dei trasporti e dalla ridefinizione degli spazi domestici e del tempo libero. Tra i pezzi più significativi, si segnalano i mobili realizzati dalla celebre dinastia di ebanisti francesi Jacob – attiva tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo – utilizzati anche in occasione del ballo della Duchessa di Richmond alla vigilia della battaglia di Quatre Bras. Di particolare pregio anche i candelabri firmati Odiot, provenienti dalla collezione della Fondazione Re Baldovino.\r\n\r\nLa seconda galleria, estesa su 715 metri quadri, è interamente concentrata all’evoluzione delle arti decorative in Belgio tra il 1900 e il 1940, con un focus su Art Nouveau e Art Déco. Il percorso si apre con una panoramica sulle diverse declinazioni dell’Art Nouveau, rappresentate da capolavori di Victor Horta e Henry van de Velde, accanto alle opere di architetti e designer come Paul Hankar, Léon Sneyers, Paul Hamesse, Gustave Serrurier-Bovy e Oscar van de Voorde. Tra gli elementi di maggior rilievo, il Giardino d’Inverno progettato da Horta per l’ingegnere Jean Cousin, smantellato negli anni Sessanta e oggi restituito al pubblico dopo un accurato restauro. La sezione riservata all’Art Déco documenta invece lo slancio modernista e decorativo sviluppatosi a partire dall’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 attraverso oggetti, arredi e opere che raccontano l’eleganza e l’innovazione di un’epoca di grandi trasformazioni.","post_title":"Bruxelles: il Museo di Arte e Storia celebra l'Art Déco con l'apertura di due nuove gallerie","post_date":"2025-06-30T15:20:47+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1751296847000]}]}}