4 maggio 2017 09:50
Una suggestiva cerimonia organizzata dal Comune di Arona ha commosso le oltre 5 mila persone giunte lo scorso sabato sera in piazza San Graziano per vedere la riproduzione in 3D dell’Arco di Palmira, il celebre simbolo del sito archeologico siriano distrutto nel 2015 dai miliziani dell’Isis. All’evento hanno partecipato Waled e Omar Asaad, i figli dell’archeologo Khaled, ucciso sul sito di Palmira e al quale è stato intitolato il Civico Museo di Arona. Realizzata dall’Institute for Digital Archaeology di Oxford con il supporto di un’azienda di Carrara, l’arco sta girando il mondo (ha fatto tappa anche a Londra, New York, Dubai e Firenze) come simbolo globale del trionfo dell’ingegno dell’uomo sulla distruzione insensata. L’opera resterà ad Arona fino al 30 luglio, accompagnata ogni sera da un suggestivo spettacolo di suoni e luci ideato dallo scenografo Sebastiano Romano, che sarà riproposto tutte le sere a intervalli a partire dalle 21. «Tutti noi presenti oggi e quelli che verranno ad Arona nei prossimi tre mesi, nell’attraversare l’Arco ci lasceremo simbolicamente alle spalle qualsiasi negatività – ha raccontato il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, durante il suo discorso – e guarderemo al futuro con la voglia di raggiungere sempre nuove sfide e nuovi traguardi, tra questi la pace per i popoli». Dopo essere stati accolti dalla Filarmonica aronese, i presenti hanno assistito alla performance di Matilde Mirotti, che ha cantato “Damasco”, un brano scritto da lei in onore della città siriana, mentre il tenore Giorgio Casciarri ha eseguito “Nessun Dorma” e duettato con il soprano Sara Cervasio, con la direzione del maestro Paolo Beretta. La presenza dell’Arco di Palmira nella cittadina sarà accompagnata da numerosi eventi collaterali che animeranno l’estate aronese.
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[post_content] => BWH Hotels Italia & Malta si avvia verso l’ultimo trimestre del 2024 con risultati in crescita sul territorio nazionale e a Malta, nuova Country acquisita.
Dopo aver infatti chiuso il 2023 con 365 milioni di euro di fatturato, 4,5 milioni di presenze e 3 milioni di roomnights, anche nel 2024 si è osservata una crescita: nei primi 9 mesi il fatturato per camera disponibile (RevPar) è cresciuto del 2,5 % rispetto al 2023. Anche l’on the book del prossimo trimestre segue questo trend, con interessanti anticipi di prenotazione.
In questo contesto di espansione, il gruppo ha registrato ad oggi un totale di 14 nuove affiliazioni, tra attivazioni già avvenute nell’anno in corso e pipeline. Tra i nuovi hotel già prenotabili sui sistemi BWH: BW Premier Hotel Malta a Qawra, Shelley e Delle Palme, BW Signature Collection a Lerici (nel Golfo dei Poeti), il Best Western Hotel Green City a Parma, il Best Western Plus The Hub Hotel a Milano, Al Caminetto WorldHotels Crafted di Torri del Benaco sul Lago di Garda, l’Antico Sipario BW Signature Collection di Paciano (Perugia), il Muraless Art Hotel WorldHotels Crafted a Verona.
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Quattordici nuove strutture per un totale di 817 camere vanno quindi ad ampliare l’offerta del gruppo aderendo alle diverse soluzioni di brand. “Il nostro piano di sviluppo, oltre all’acquisizione di nuove strutture, prevede l’incremento del valore aggiunto per quelle già parte del gruppo – spiega Sara Digiesi, ceo di BWH Hotels Italia & Malta –. Distribuzione, visibilità, formazione e strumenti HR, tecnologia, acquisti, ESG: sono solo alcuni degli ambiti in cui Bwh supporta gli hotel per migliori risultati economici di lungo periodo. Inoltre, un focus sull’offerta upper-upscale accresce il valore della proposta WorldHotels”.
“Vogliamo arricchire la nostra offerta su tutto il territorio, dalle principali città, sfruttando il nostro ampio portafoglio di brand, alle destinazioni regional e leisure. Grazie alle Collection, abbiamo la capacità di diversificare ulteriormente l’offerta sia dal punto di vista di prodotto che di brand, guardando con interesse alle proposte più lifestyle e upscale - commenta Fabrizio Doria, chief of development -. Lo sviluppo di BWH Hotels si attua in partnership con imprenditori indipendenti, Operations Company e White Label più strutturate. Si aggiunge alle modalità consolidate, la possibilità di gestione degli hotel attraverso SIHO - Hotel Operations, neonata società di gestione, controllata da BWH Hotels e partecipata da soci albergatori".
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[post_content] => Dal primo aprile 2025 la compagnia Transavia (Gruppo Air France - KLM) comincerà per la prima volta ad operare con Trieste Airport con un collegamento con Rotterdam-L'Aia, 3 volte alla settimana (martedì, venerdì e sabato; quest'ultimo in luglio e agosto per favorire il mercato turistico sarà spostato alla domenica), considerato un mercato strategico per il Nord Est. Si tratta di una programmazione per la stagione estiva IATA 2025.
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"Doppia novità: Trieste Airport si arricchisce di un nuovo vettore (il quinto di linea operante sullo scalo) e per la prima volta il Friuli Venezia Giulia avrà un collegamento di linea diretto per Rotterdam", ha commentato l'a.d. di Trieste Airport, Marco Consalvo. Un'iniziativa che "amplia le possibilità di sviluppo del mercato turistico incoming in Fvg e dell'outgoing con destinazione la futuristica città di Rotterdam, il più grande porto europeo, a meno di un'ora dalla capitale Amsterdam". (ANSA)
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[post_content] => Il workshop “Germania, destinazione vacanza” si è svolto negli spazi storici di Villa Medici Giulini a Briosco. Agata Marchetti, direttrice dell’Entg, ha sottolineato che «la location è stata scelta pensando alla campagna del 2024 Cultureland Germany, che ha interessato diverse tematiche tra cui la musica, il design e l’architettura. Villa Medici Giulini accoglie infatti un’importante collezione di strumenti musicali e i visitatori possono sentirli suonare dal vivo e conoscerne la storia. È un legame con il patrimonio culturale della Germania con i suoi 54 siti Unesco e i 150 patrimoni immateriali, come la musica techno di Berlino». Proprio per raccontare questa ricchezza l’ente del turismo tedesco ha realizzato il canale podcast geolocalizzato “Itinerari Unesco, un viaggio tra i capolavori della Germania”: i primi 21 podcast sono online su tutte le piattaforme e hanno realizzato 10mila ascolti in un solo mese. Villa Medici Giulini ha dapprima accolto i partner tedeschi, che «insieme con l’esperto di turismo Roberto Gentile hanno indagato le evoluzioni del trade e l’andamento del mercato italiano e hanno vissuto un momento di formazione», quindi gli agenti di viaggio e i to italiani, «ai quali sono dedicati questi momenti di approfondimento sulla destinazione». Gli espositori presenti hanno raccontato la bellezza di Berlino (Vive Berlin, Jacopo Buonaguidi), il fascino di territori come quello delle miniere di carbone e acciaio della Ruhr con le sue cattedrali industriali patrimonio Unesco (Ruhr Tourismus, Andreas Wietheger) e il patrimonio culturale e artistico della Sassonia con Chemnitz (Capitale Europea della Cultura per il 2025), Dresda e Lipsia (TMG Sachsen, Chiara Panzeri). In questa nuova stagione l’opera di Dresda propone il primo ciclo completo delle opere sinfoniche di Gustav Mahler (Semperoper Dresda, Angela Incampo), mentre la Baviera è terra di foreste incontaminate, tradizione e cultura (Baviera Orientale, Stephan Moder). Nördlingen, con la sua pianta circolare e 2,7km di mura, trasporta nel passato con professioni antiche come quella dei conciatori (Tourist Information Nördlingen, Sara Wörz) e Ratisbona, anch’essa patrimonio Unesco, accoglie tra le sue mura 30mila studenti e monumenti pieni di fascino (Regensburg Tourismus, Elke Schmoll). Per sentirsi parte della vita sociale delle città tedesche si potrà pernottare negli hotel di H World International/Steigengerber Hotels (Bruno Desfrançais). Infine le connessioni con i voli diretti da Milano su Colonia, Düsseldorf, Amburgo e Stoccarda di Eurowings Aviation (Daria Koval) e l’accoglienza del Munich Airport: funzionale, pluripremiato e con un birrificio interno (Andreas Bauer). Sono numerosi gli Highlight della Germania per i prossimi mesi: il 9 novembre ricorrono i 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino; 250 anni fa nacque Caspar David Friedrich (l’ultima mostra celebrativa è in corso a Dresda fino al 5 gennaio 2025) e si ricorderanno il 250esimo anniversario della morte di J.S.Bach e i 50 anni della Strada delle fiabe, un itinerario molto amato, che attraversa la Germania da nord a sud. Tutti gli eventi sono disponibili sul sito www.germany.travel.
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Un’esperienza di rinascita, un esempio di riscatto professionale che accomuna tanti agenti di viaggio: quest’anno la partecipazione di Lab Travel Euphemia alla fiera di Rimini (pad A3; stand 410) è dedicata alle storie di chi ce l’ha fatta, alle testimonianze dei personal voyager, che hanno scelto di cambiare vita.
“I nostri 142 personal voyager sono il miglior biglietto da visita di Euphemia – dichiara Ezio Barroero, presidente Lab Travel –: ognuno di loro è protagonista di una storia di libertà, affermazione e autodeterminazione, perché ha scelto di aderire a un modello evoluto, che rappresenta un’alternativa ai costi fissi e alla burocrazia dell’agenzia tradizionale”. Un concetto sintetizzato nella storia di Mia, personaggio di fantasia protagonista dello stand e di tutta la comunicazione che accompagnerà Lab Travel Euphemia nei padiglioni di Rimini con lo slogan: "Io sono Mia". Mia racconta una storia di successo, nata dalla creatività della responsabile comunicazione e grafica Marta Barroero, che in anni di interazione con i personal voyager ha acquisito un profondo know-how.
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[post_content] => Nuova collezione di itinerari individuali per il brand Turisanda1924. Si chiama Travelling e mira a venire incontro a chi cerca un’alternativa ai tour di gruppo e vuole viaggiare in autonomia, senza rinunciare alla distintività e alle proposte autentiche. Nati dall’idea di rendere individuale l’esperienza dei Voyager, altra linea del brand, i programmi Travelling sono studiati in ogni minimo dettaglio: dalla definizione dell’itinerario alla prenotazione di trasferimenti, dai pernottamenti alle esperienze più esclusive.
I viaggiatori potranno partire in totale indipendenza, in compagnia di chi desiderano, seguendo i propri ritmi e interessi, vivendo la destinazione in totale libertà. Le partenze sono pensate per piccoli gruppi che, pur alloggiando nelle stesse strutture, potranno godere della massima autonomia e, in aggiunta a un programma di esperienze uniche già incluse nel pacchetto, avranno a disposizione tanto tempo libero da gestire a proprio piacimento. Presente pure un assistente dedicato, che accoglierà gli ospiti sin dal primo giorno, in hotel o in aeroporto, illustrando a ognuno le tappe del proprio viaggio e fornendo supporto in ogni momento della vacanza.
Le prime partenze Travelling prenderanno il via il prossimo dicembre, concentrandosi però maggiormente tra la tarda primavera e l’estate. Le mete protagoniste saranno gli Stati Uniti, con New York e la West Coast, il Messico, il Perù, l’Egitto, il Sudafrica, la Namibia, la Thailandia, il Giappone, l’Indonesia e Singapore. Dieci destinazioni e 21 itinerari concepiti per vivere un viaggio intimo ed esclusivo con esperienze autentiche attraverso la scoperta di nuove culture e l’incontro con le popolazioni locali, per conoscerne usi e costumi, accompagnati da servizi distintivi. Dalla visita in Sudafrica con Christo Brand, ex guardia carceraria e amico di Nelson Mandela, all’incontro e interazione con una giovane maiko (apprendista geisha) a Kyoto, fino all’aperitivo al tramonto all’interno di una capsula del Singapore Flyer...
Le novità Turisanda1924 per la nuova stagione però non finiscono qui e si arricchiscono di mete inedite, tra cui la Corea del Sud firmata Voyager, per un viaggio della durata di nove giorni e sette notti, con partenze previste da maggio a ottobre 2025, per un minimo garantito di due partecipanti e un massimo di 16. Altra destinazione che va ad aggiungersi al catalogo Turisanda1924 è l’isola di Rodrigues, al largo delle coste di Mauritius. Il prossimo anno vedrà anche il ritorno della Cina, con tre itinerari Voyager e partenze programmate da aprile a ottobre 2025. Infine, dopo il successo del grande basket Nba dello scorso anno, l’offerta di Made by Turisanda dedicata agli eventi sportivi si arricchisce, includendo anche tennis, Formula 1 e MotoGp.
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
Attivare concrete politiche di sostenibilità: promuovere azioni misurabili che portino un impatto positivo sul territorio Commercializzazione: selezione dei canali di distribuzione adeguati per promuovere l'offerta turistica
Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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Da una recente ricerca sulle vacanze degli italiani di YouGov (istituto di ricerca internazionale) emerge un viaggiatore anticipatore e sempre più digital.
Il 73% degli italiani raccoglie online le informazioni per prenotare le vacanze. A prediligere i canali digitali sono soprattutto i viaggiatori tra i 45 e 54 anni. I più giovani, tra i 25 e i 34 anni, preferiscono i social media per i contenuti di influencer e content creator. Sono 11 milioni gli italiani che tendono a prenotare con più di 3 mesi di anticipo e 11 milioni quelli che utilizzano le agenzie di viaggi. Gli over 55 prediligono il dialogo tra digitale e punto vendita fisico. I viaggiatori che acquistano un viaggio in agenzia sono alla ricerca di soluzioni migliori, servizio e consulenza di un esperto.
Le prenotazioni del Gruppo Bluvacanze, pianificate con un anticipo di 120 giorni, svelano le mete che gli italiani desiderano visitare per il prossimo anno. Secondo la ricerca, le tendenze sono principalmente in Europa centro meridionale (38%) ma anche in Italia (32%). Nel periodo di Natale e Capodanno si registra inoltre un incremento delle prenotazioni del 50% sul lungo raggio, Nord America, Oceano Indiano, Maldive, Caraibi e crociere. La prossima stagione estiva si conferma un advance booking del +25% rispetto al 2024.
Cambiamenti
Il cliente che si reca in agenzia sta cambiando. Nel secondo aspetto in esame, diventa interessante l'analisi sul processo d’acquisto. Ed è nel processo d’acquisto più costoso che si intersecano il digitale e l’offline con un orientamento verso itinerari di lungo raggio più complessi. “Su questa tipologia di viaggio, l’up grade sul pricing non è dettato dal prodotto ma dal servizio che viene erogato in termini di consulenza. Si tratta di quel target di italiani che finalizza online la ricerca per poi acquistare il viaggio in l’agenzia”, spiega Stefano Russo sales director di YouGov Italia.
“L’infrastruttura digitale che stiamo implementando ci insegna a profilare meglio il cliente e a conoscere comportamenti peculiari. Erogando contenuti, tracciamo un innovativo approccio al consumo di vacanze, una nuova cultura e un nuovo modello di relazione con i clienti integrando esperienze e vendita online e offline. Il risultato non tarda a mancare. Su sei persone che finalizzano la ricerca sul web, tre acquistano in agenzia”, conclude Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze.
“Instaurare una relazione dinamica con i viaggiatori creando un’esperienza di viaggio che faccia leva sull’omnicanalità e sull’accesso da diversi touch point digitali e fisici. Il futuro delle agenzie di viaggio si basa sull’interpretazione dei desideri dei consumatori per dialogare con loro e guidarli nella scelta e nelle prenotazioni”. Una lettura che nell’ottica della strategia del Gruppo Bluvacanze si traduce in “Il digitale è imprescindibile e il ruolo dell’agenzia viaggi è determinante”.
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Lombardia e turismo. Sport, enogastronomia, storia e territorio. Questo e molto altro è la 'Valle dei segni Wine Trail', presentata a Palazzo Lombardia dall'assessore regionale al turismo, marketing territoriale e moda Barbara Mazzali e dai promotori dell'iniziativa.
La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, si svolgerà quest'anno dal 25 al 27 ottobre in Valcamonica.
L'appuntamento dell'ultimo week end di ottobre, coinvolge 12 Comuni e 10 cantine locali e si compone di tre tracciati di differente complessità, rispettivamente da: 55, 18 e 8 km che si snodano tra vigne, uliveti, laghi e il parco delle incisioni rupestri, e 4 Cammini: Carlo Magno, Antica Via Valeriana, Ciclovia dell’Oglio e Via Decia.
«Ogni edizione della Wine Trail - sottolinea l'assessore Mazzali - dimostra come sport e turismo possano essere strumenti potenti per far conoscere il patrimonio naturale e culturale di quest'area. La partecipazione di atleti provenienti da 15 nazioni è la prova di quanto la Valle Camonica riesca a incantare e attrarre un pubblico internazionale, non solo per la competizione sportiva, ma anche per le sue bellezze e per l’ospitalità. Ogni tappa del percorso, che si snoda tra il Lago Moro e le cantine locali, racconta la storia di un territorio che ha saputo mantenere vive le proprie tradizioni, ma al tempo stesso si apre con entusiasmo al mondo».
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[post_content] => Un piccolo comune, il più piccolo della Provincia di Reggio Emilia, ma con grandi ambizioni che si fondano sul valore del territorio, inteso come accoglienza ed eccellenze gastronomiche.
Vetto, in totale 1.800 abitanti, è all’interno della Riserva MaB Unesco. Siamo nel territorio del Parmigiano Reggiano e nei pressi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
«Il nostro punto di forza è il territorio – spiega il sindaco Fabio Ruffini – con la sua storia e la sua cultura. Comprende alcuni piccoli Borghi che possono essere recuperati come Alberghi Diffusi per andare incontro ai viaggiatori che desiderano vivere a contatto con storia e tradizioni. Fare parte della Riserva MaB e del Paesaggio Protetto sono importanti riconoscimenti che testimoniano il valore ambientale di Vetto. Oggi i viaggiatori cercano itinerari meno battutati e Vetto può offrire molto. Basti pensare al Sentiero dei Ducati e agli anelli che i ciclisti possono percorrere».
Il territorio comprende alcuni hotel e B&B in grado di garantire ottimi servizi a chi sceglie Vetto e la sua montagna.
«La nostra offerta deve essere rafforzata – aggiunge il sindaco – I B&B sono in crescita e come Comune puntiamo a recuperare una struttura alberghiera. Il turismo e l’agricoltura sono strettamente collegati al territorio per questo vogliamo valorizzare sia l’accoglienza che le nostre eccellenze gastronomiche, in primis il conosciutissimo Parmigiano Reggiano insieme a tutti gli altri prodotti locali. Siamo convinti che le opportunità siano tantissime, ma è importante non snaturare il territorio. La nostra unicità va difesa e valorizzata».
Tra i punti di forza dell’offerta, oltre alla gastronomia, le Feste legate alle tradizioni locali, numerose in estate ma anche in altre stagioni.
«I turisti stranieri sono affascinati dalla Storia di Matilde di Canossa – conclude Fabio Ruffini – una figura che noi italiani conosciamo meno ma molto presente nelle Vallate in diversi percorsi che vale la pena scoprire».
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