4 maggio 2023 10:46
In un’epoca che tende a sintetizzare le esperienze in versione digitale, quella di immergersi in una dimensione in cui le cose prendono letteralmente forma assume i connotati di un’avventura reale.
Nel cuore della Food Valley, Parma2064 apre allora alle famiglie e ai bambini le porte del caseificio di Fidenza, dove la Cooperativa Agrinascente produce oltre 30mila forme – appunto – di un pluripremiato Parmigiano Reggiano. È il luogo in cui avviene quel tipo di magia antica che porta il latte a diventare un formaggio unico al mondo, attraverso le fasi di un procedimento che lascia senza a bocca aperta chi ha la fortuna di scoprirlo e contemplarlo. Nella struttura accanto al casello dell’A1 di Fidenza, vicino al Fidenza Village, la visita comincia dall’alchemico sapore dell’ambiente delle caldere, dove tutto comincia con l’ipnotico momento della cagliatura, prosegue nell’imponente magazzino di stagionatura, tra mastodontiche torri casearie dal caratteristico colore giallo, e si conclude con il traguardo dell’immancabile e meritata degustazione.
Prezzi: Biglietto standard per singoli o gruppi 15 euro; Bambini fino a 6 anni 3 euro; Biglietto Famiglia 1 (2 adulti e 2 bambini 6-12 anni) 40 euro; Biglietto Famiglia 2 (2 adulti e 1 bambino 6-12 anni) 35 euro. Per prenotare: visite@2064.it
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Già dai primi mesi dell’anno moltissimi italiani – single, coppie, famiglie e gruppi di amici – iniziano a pianificare le proprie vacanze estive. Complici la chiusura delle scuole e quella di molti uffici e aziende, agosto è il mese preferito per concedersi una vacanza più o meno lunga in Italia o all’estero.
Chi decide di rimanere in Italia, sceglie sia località balneari (in regioni come Toscana, Puglia, Sicilia, Sardegna ecc.), sia località di montagna (in regioni come Trentino-Alto Adige, Val d’Aosta, Veneto, Piemonte ecc.). Vi sono poi coloro che decidono di soggiornare all’estero.
Le destinazioni sono le più disparate: c’è chi cerca spiagge incontaminate e acque cristalline, chi desidera immergersi nella natura selvaggia, altri che sono più interessati a città d’arte e altri ancora che ricercano località che combinano meraviglie naturali ad attrazioni culturali.
A influenzare le scelte ci sono fattori come il clima favorevole, il rapporto qualità-prezzo, la possibilità di combinare relax e avventura e, ovviamente, la voglia di esperienze fuori dall’ordinario.
Di seguito alcune brevi descrizioni di cinque delle mete estere più gettonate per le vacanze d’agosto.
Tanzania: il richiamo dell’Africa tra savana e mare
Nel mese di agosto la Tanzania offre il meglio di sé. È il momento perfetto per un safari nei grandi parchi del nord, come il Serengeti o il cratere di Ngorongoro, dove si può assistere alla Grande Migrazione, uno degli eventi faunistici più imponenti al mondo. Ma il viaggio non finisce qui: dopo giorni intensi nella savana, molti turisti scelgono di volare a Zanzibar per godersi il mare, tra spiagge bianche e tramonti sull’Oceano Indiano. Un mix perfetto tra avventura e relax.
Groenlandia: un’estate tra ghiacci, balene e silenzi artici
Chi cerca un’estate alternativa, lontano dal caldo di molte città e dalla folla tipica di molte località turistiche, trova nella Groenlandia una destinazione ideale. Ad agosto le temperature sono più miti e le giornate sono particolarmente lunghe (tra le 14 e le 17 ore di luce circa). Si possono esplorare i fiordi a bordo di piccole imbarcazioni, osservare le balene, ammirare i ghiacciai e scoprire i villaggi Inuit, custodi di una cultura antichissima. Un’esperienza autentica, ideale per chi vuole sentirsi davvero “fuori dal mondo”.
Galizia: natura e tradizione nel cuore della Spagna atlantica
Chi vuole restare in Europa senza rinunciare a paesaggi suggestivi può puntare sulla Galizia, nel nord-ovest della Spagna. Spesso lontana dai circuiti del turismo di massa, questa regione affacciata sull’Atlantico offre scogliere imponenti, spiagge selvagge e una gastronomia ricchissima. Città come Santiago de Compostela, Vigo e La Coruña sono mete che hanno moltissimo da offrire dal punto di vista storico e artistico, ma anche da quello naturale. La Galizia è insomma una meta perfetta per chi cerca autenticità e temperature più miti.
Seychelles: relax e bellezza in stile tropicale
Quando si pensa a una vacanza tropicale da sogno, le Seychelles sono spesso una delle scelte principali. E a ragione. Questo arcipelago dell’Oceano Indiano è famoso per le sue spiagge immacolate, i massi granitici scolpiti dal vento e le acque trasparenti. Agosto è un mese ottimo per visitarle: il clima è secco, i venti sono lievi e la natura è rigogliosa. Ideale per chi desidera un soggiorno all’insegna del relax, magari alternato a escursioni in barca, snorkeling o visite alle riserve naturali.
Slovenia: tra natura, laghi e grotte spettacolari
Per chi cerca una meta facilmente raggiungibile, ma ricca di fascino, la Slovenia è la soluzione perfetta. Il lago di Bled, con la sua isoletta e il castello affacciato sull’acqua, è una delle immagini più iconiche del Paese. Ma non è l’unica meraviglia: le Grotte di Postumia offrono uno scenario sotterraneo incredibile, mentre Lubiana, la capitale, conquista con la sua vivacità culturale e la sostenibilità urbana. Un mix di natura, storia e tranquillità, ideale anche per una vacanza in famiglia.
(Fonte: Travel365.it)
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La visita fa parte del progetto del comune di Varese “da globale a locale”: un percorso, gestito da Archeologistics, che permetterà di conoscere il Sacro Monte di Varese attraverso i suoi luoghi e le storie che nel tempo li hanno attraversati.
Fino a settembre al Sacro Monte di Varese sono in programma speciali visite guidate gratuite dedicate a questo luogo eccezionale e patrimonio dell'umanità dal 2003. Il programma è molto ricco e prevede visite nel borgo e lungo i percorsi storici di avvicinamento a Santa Maria del Monte, con ingresso anche all'interno di alcuni dei musei del borgo. Le visite sono gestite da Archeologistics, impresa sociale che gestisce i musei presenti nel borgo.
L'iniziativa del comune di Varese punta alla riscoperta e valorizzazione dell'identità di luoghi eccezionali, sostenuta dal ministero del turismo e volta alla valorizzazione dei comuni nel territorio del sito Unesco "Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia".
Giovedì 22 maggio alle 16 e sabato 24 maggio alla stessa ora è possibile partecipare a una visita guidata gratuita all’antico Borgo di Santa Maria del Monte. Il percorso prevede l’ingresso alla cripta del Santuario. Il percorso ha una durata di quasi due ore.
Il borgo di Santa Maria del Monte si è sviluppato nei secoli intorno al Santuario: nelle sue vie si conservano tracce dei secoli di storia. La passeggiata si concluderà con la visita all’antica Cripta, prima chiesa edificata sulla montagna nel IX –X secolo.
Le visite sono gratuite e racconteranno il Sacro Monte e il suo borgo attraverso i secoli: si parte dagli inizi del novecento, quando, grazie alla vista che si estende dal Lago Maggiore fino a Milano e non solo e alla funicolare che consentiva un accesso facile al borgo, è stato meta turistica di grande importanza, nonché resistenza dell’artista Lodovico Pogliaghi, di cui si visterà la dimora.
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[post_content] => Il parco naturale Fanes-Senes-Braies e il parco naturale Puez-Odle, parchi naturali protetti dichiarati Patrimonio mondiale delle Dolomiti dall'Unesco, incorniciano l’Excelsior Dolomites Life Resort di San Viglio di Marebbe. Dal resort partono 650 km di sentieri escursionistici e 600 km di percorsi per mountain bike, un vero paradiso per gli amanti della natura e degli sport all’aria aperta.
Le escursioni a piedi (6 giorni a settimana) e in sella alla bicicletta (5 giorni a settimana), accompagnati dai proprietari o dalle guide certificate, fanno parte del soggiorno. Per l’estate 2025 oltre al consueto programma di attività per andare alla scoperta del territorio, c’è la bella novità di “spring special”, la proposta che include più di 15 attività e offerte in gran parte gratuite o con imperdibili sconti, e per tutti i gusti.
Chi è in cerca di adrenalina può provare la Zip Line più lunga d’Europa, il volo in tandem, l’arrampicata, il rafting e il canyoning; gli amanti della natura possono dedicarsi alle speciali escursioni con le guide, sia a piedi sia in e-bike, oppure all’osservazione delle stelle con l’esperto. Spazio anche per i più piccoli con la visita al parco Gufi, in cui ammirare 80 rapaci di 30 specie diverse, o con le lezioni di equitazione; infine relax con lo yoga e ingressi e visite guidate ai musei che raccontano la storia della montagna e della cultura ladina.
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l Piano Strategico per il 2025-2029 prevede investimenti di oltre 100 miliardi di euro per innovare i trasporti e migliorare l’esperienza di viaggio, con l'obiettivo di diventare leader nella mobilità e migliorare la qualità del servizio ferroviario.
"L’Alta Velocità italiana è tra le più performanti d’Europa. Abbiamo un sistema intermodale all’avanguardia e siamo presenti in modo strutturato in diversi Paesi: Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Olanda, Grecia. Non è più solo una competizione interna, ma un confronto europeo. E oggi possiamo dire che l’Italia gioca da protagonista, non solo in Europa, ma anche negli altri continenti", ha aggiunto Donnarumma.
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Difficile da estirpare ma indispensabile da combattere: con questa logica dettata da principi etici la Fiavet Toscana-Confcommercio ha avviato anche quest’anno, come in passato, una campagna contro l’abusivismo. Il fenomeno, soprattutto nell’alta stagione, assume infatti preoccupanti dimensioni a danno dell’intera filiera del turismo organizzato. L’iniziativa, che vede l’associazione regionale soggetto attivo, consiste nella diffusione a tutte le agenzie di viaggi della regione, associate e non, di una scheda da compilare con i dati di ciascuna segnalazione: la scheda viene poi esaminata dallo studio legale di Fiavet e, qualora sufficientemente documentata, inviata alle autorità competenti.
Con questa operazione di legalità si vuole porre in evidenza come l’abusivismo nell’erogazione di servizi turistici, rappresenti un danno molteplice e sistemico per le comunità locali e per l’intero tessuto economico, come spiega nei dettagli il Presidente di Fiavet Toscana-Confcommercio, Pier Carlo Testa: “Innanzitutto gli operatori abusivi non emettono fatture né ricevute fiscali, non versano l’Iva, le imposte sul reddito, né tantomeno la tassa di soggiorno ed i contributi previdenziali.
«Di conseguenza lo Stato e i Comuni perdono risorse fondamentali che potrebbero servire nelle infrastrutture, nella promozione, nella tutela del patrimonio e nei servizi pubblici. Inoltre, rispetto agli operatori regolari che devono sostenere i costi per licenze, assicurazioni, sicurezza e formazione, e sono altresì soggetti a periodici controlli, si trovano a fronteggiare la concorrenza sleale di chi non ha alcun onere e pertanto può offrire prezzi inferiori, falsando il mercato e compromettendo la sopravvivenza degli operatori onesti.”
Gravi conseguenze
Accanto a queste priorità per lo Stato e per il sistema della distribuzione turistica, Fiavet Toscana-Confcommercio pone poi all’attenzione delle istituzioni locali e nazionali e dell’opinione pubblica altre gravi conseguenze legate al dilagare dell’abusivismo, quali il peggioramento nella qualità dei servizi gestiti da soggetti i quali, non rispettano standard di sicurezza e non sono in possesso di assicurazioni professionali. Pertanto la mancanza di questi requisiti e di coperture assicurative, in caso di incidenti o disservizi, penalizzano pi turisti recando anche un danno d’immagine all’intero settore.
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Il contrasto all’abusivismo entra dunque nel vivo perché, come spiegano i vertici dell’associazione regionale, è proprio in estate che i soggetti irregolari si palesano e presidiano in gran numero il mercato con i loro prodotti abusivi.
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RateHawk, piattaforma online B2B per la prenotazione di hotel, biglietti aerei e trasferimenti, ha annunciato una partnership strategica con GlobalStar Travel Management, organizzazione globale specializzata nella gestione dei viaggi aziendali. Questa nuova partnership garantisce, ai partner di GlobalStar, in tutto il mondo, l'accesso all’ampio inventario di RateHawk.
Il sistema all-in-one di RateHawk offre ai partner GlobalStar oltre 2,7 milioni strutture ricettive, oltre a diversi contratti con fornitori di fiducia per il noleggio auto, i trasferimenti e i biglietti ferroviari. Per aiutare i travel manager a orientarsi in modo efficiente nella vasta gamma di opzioni disponibili, gli strumenti alimentati da intelligenza artificiale (IA) della società mettono in evidenza i suggerimenti basati sulle tariffe più competitive disponibili.
"La nostra collaborazione ha lo scopo di potenziare ulteriormente i partner GlobalStar, aumentando la loro confidenza nelle operazioni quotidiane di prenotazione. La nostra vasta gamma di strutture ricettive proviene sia dagli accordi siglati con oltre 320 fornitori che dalle oltre 130.000 proprietà con contratto diretto. Questo ci permette di offrire aggiornamenti delle disponibilità in tempo reale e modifiche più rapide. Inoltre, la nostra procedura di verifica delle prenotazioni prima della conferma, basata sull’apprendimento automatico, riduce al minimo il rischio di possibile problematiche in loco. Inoltre, Il nostro team di supporto è disponibile in 32 lingue, per gestire qualsiasi richiesta", afferma Ilya Kravtsov, chief commercial officer di Emerging Travel Group, società madre di RateHaw
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[post_content] => Nell’anno del Giubileo, prende forma una nuova narrazione della Capitale: quella che si costruisce passo dopo passo, attraverso paesaggi naturali e quartieri urbani ancora poco conosciuti.
Piano Giubileo
Nell’ambito del vasto Piano Giubileo 2025, per la riqualificazione del patrimonio culturale e urbano di Roma, nasce il progetto Cammini verso Roma, finanziato dall’ufficio commissariale Giubileo 2025 e gestito da Zètema.
Al centro dell’iniziativa, il turismo lento come strumento di rigenerazione urbana, valorizzazione culturale e sviluppo sostenibile. In questo contesto, dal 20 al 24 maggio 2025 si svolgerà un evento esclusivo: un Media & Content Creator Trip lungo le ultime tappe di tre cammini storici – la Via Francigena del Nord, la Via di Francesco e la Via Francigena del Sud – da Castel Gandolfo a Velletri in direzione di Roma, attraverso aree protette e percorsi pedonali per raggiungere San Pietro. L’iniziativa è organizzata e gestita da SloWays, tour operator italiano di riferimento per i grandi cammini italiani ed europei.
Il viaggio vedrà protagonisti 15 giornalisti e content creator italiani e internazionali, selezionati per raccontare un volto nuovo della Capitale: più autentico, sostenibile, umano. Le giornate saranno scandite da dalla lentezza del cammino, arricchite da visite a borghi autentici, siti culturali minori, momenti di incontro con le comunità locali e degustazioni in collaborazione con produttori del territorio.
Il percorso attraversa paesaggi verdi, tratti poco noti del patrimonio storico-artistico e quartieri d’autore fuori dai tradizionali circuiti turistici. Il programma propone una visione inedita e integrata di Roma, dove architettura contemporanea, arte, religione, enogastronomia e natura convivono in armonia. Tra le tappe anche luoghi iconici della Roma meno conosciuta: il Maqxxi di Zaha Hadid, l’Auditorium Parco della Musicafirmato da Renzo Piano e i quartieri simbolo del cinema neorealista.
L’obiettivo è chiaro: offrire un modello di turismo culturale ed esperienziale che metta al centro la sostenibilità ambientale e socioeconomica. In quest’ottica nasce anche il portale www.camminiversoroma.it: una piattaforma digitale che raccoglie eventi, proposte, mappe e contenuti culturali per accompagnare viaggiatori e pellegrini nella scoperta dei percorsi verso Roma.
Cammini italiani in crescita
Il turismo lento in Italia continua a registrare una crescita significativa, affermandosi come uno dei settori più dinamici e sostenibili. Secondo il dossier “Italia, Paese di Cammini” pubblicato da Terre di Mezzo, nel 2024 sono stati registrati oltre 1,4 milioni di pernottamenti lungo i cammini italiani, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. Le stime parlano di più di 191.000 camminatori, in aumento del 29% rispetto al 2023.
Tra i percorsi più apprezzati si confermano la Via Francigena del Nord, che attraversa sette regioni italiane dal Colle del Gran San Bernardo a Roma; la Via Francigena del Sud, che collega la capitale a Santa Maria di Leuca lungo i territori del Mezzogiorno, e la Via di Francesco, itinerario spirituale che si snoda tra La Verna, Assisi e Roma. Cresce anche l’interesse per cammini alternativi e regionali come il Cammino di San Benedetto, il Cammino dei Briganti e le varianti locali delle vie principali, contribuendo allo sviluppo di un turismo diffuso e sostenibile in aree meno toccate dai flussi tradizionali.
L’identikit del camminatore italiano si conferma ampio e trasversale: la fascia tra i 45 e i 64 anni resta predominante, ma aumenta la presenza degli under 35, che oggi rappresentano circa il 15% del totale. Le donne continuano ad essere in leggera maggioranza, mentre la durata media dell’esperienza diminuisce a 7,5 giorni. Questi dati confermano una crescente domanda di percorsi accessibili e flessibili ma anche percorribili compatibilmente con i ritmi di vita contemporanei.
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[post_content] => Due elementi si sono messi in evidenza con forza in Obiettivo X , il maxi evento di Ota Viaggi, organizzato quest'anno in Sardegna a al Marina Beach di Orosei. Sono: da una parte una grande partecipazione di agenti di viaggio. Circa 300. E credetemi. Raggiungere questi numeri specialmente in questi tempi di disgregazione non è facile. Dall'altra: i dibattiti che si sono svolti e che hanno dato un'identità alle prospettive e alle sfide, sia personali che economiche al turismo organizzato. Da osservatore ho trovato tutto interessante. E vorrei partire dal concetto proprio di interesse. I tre convegni (due coordinati da un eccellente Remo Vangelista) che si sono succeduti hanno bloccato sulle sedie molti agenti e molti operatori del settore. Non solo per gli argomenti (serissimi e importanti) ma anche per la qualità dei relatori.
Ora il mantra comune di tutti e tre i Club Ota, cioè quegli spazi aperti alla riflessione e alle prospettive, è stato questo: gli agenti di viaggio devono cambiare. L'hanno detto gli operatori, i vettori, ma anche le istituzioni e i network.
Io su questo tema la penso esattamente dal contrario. Fermo restando che gli adv devono cambiare, secondo me la priorità è un'altra. Sono i tour operator che devono iniziare a cambiare. E in questo faccio mia un'intuizione di Massimo Diana, direttore commerciale Ota e vero deus ex machina di Obiettivo X. Lui sostiene che è più importante seguire l'agenzia che non vende Ota o la vende poco, invece di quella che vende molto. E ha ragione.
Per questo mi permetto di suggerire agli operatori che hanno invocato, alcuni anche con un certo senso di piccola superiorità, il cambiamento. Se avessi avuto la parola durante uno di questi panel, avrei detti che no, la situazione bisogna capovolgerla. Sono gli operatori che devono cambiare approccio con le agenzie. Eliminate le overcommission per le agenzie che vendono molto. Quelle già vi vendono. Dedicatevi invece a quelli che non vi vendono o vi vendono poco. Solo in questo modo riuscirete a recuperare nel mercato un bel numero di agenzie che invece in questo momento sono isolate, e in difficoltà.
Perché se voi non fate questo è naturale che alcuni agenti non potranno fare altro che chiudere. Altro aspetto: gli operatori (non tutti, ma alcuni sì) possono lavorare su risorse enormi e quindi i loro piani d'investimenti si reggono su una forza finanziaria eccezionale. Le agenzie di viaggio no. Le loro risorse sono limitate. E questo significa che se non vengono incentivate, alla fine, si danno per vinte. Quindi il primo cambiamento lo devono fare gli operatori. Poi le agenzie. Questa è la prospettiva che bisogna seguire.
Direttiva pacchetti
Secondo punto. La direttiva pacchetti che ha suscitato un sentimento di inquietudine sia negli ascoltatori che nei relatori. È una direttiva pericolosamente a sfavore del turismo organizzato. Che significa che se dovesse passare, molte aziende italiane, e specialmente gli agenti, verrebbero spazzati via per insostenibilità finanziaria. Ora a dirla tutta, a quanto mi si dice, l'Italia, e nella fattispecie il nostro ministero del turismo, sta lottando e lavorando per introdurre modifiche alla direttiva. Gli altri paesi sono schierati (in modo incomprensibile) sull'intoccabilità dei diritti dei consumatori.
Questo vuol dire, in parole povere che quando la direttiva andrà ai voti, a meno di ripensamenti dell'ultima ora, sarà approvata. In Europa si vota a maggioranza e in questo momenti, l'Italia è in minoranza. Capisco che non è una situazione piacevole. Ma confidiamo nell'arte aggregativa del nostro ministero.
In questo sono d'accordo con Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet e Gabriele Milani, direttore generale di Fto: il pareggio sarebbe ottimo. Pareggio inteso non come una rinuncia a lottare, ma una spinta a non toccare niente della vecchia direttiva che tutelava consumatori e turismo organizzato. I radicalismi in questa fase sono solo retorica. Non hanno niente a che fare con le battaglie che si devono affrontare a Bruxelles. Sono posizione che servono solo ad infiammare la platea ma rimangono vuote si significato.
Su questo argomento faccio mie le parole di Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group. Durante la sessione di Club Ota dedicata i network ha affermato: «Questa Direttiva è molto più seria del Covid. Sarebbe il caso di fare delle manifestazioni per farci sentire. E inoltre chiedo anche ai vettori a fare un lavoro comune, affinché, qualora la direttiva passi, possano supportarci nel rimborso al cliente».
Che sarebbe anche ora, aggiungo io. Perché i vettori dall'alto della loro intoccabilità ancora non hanno capito che o si lavora insieme o le cose andranno male per tutti. Per cui sarebbe necessario che anche le compagnie aeree iniziassero a pensare a un fondo di garanzia come ce l'hanno tutti. Andate a vedere nei vari report quante compagnie sono fallite negli ultimi anni e vi renderete conto che nessuno è immune dal default.
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Destagionalizzazione e mercato
Un altro punto: destagionalizzazione. Il discorso dell'assessore al turismo della regione Sardegna Franco Cuccureddu, è stato molto apprezzato perché parlava proprio di questo. Ed è stato ripreso un po' da tutti. Il fatto che gli italiani vadano in ferie a luglio e agosto, hanno detto, non ha più senso. Bisogna spalmare le vacanze in più periodi dell'anno. Bene. Questo a parole.
La verità è che mentre in Germania i lavoratori possono scegliere di fare viaggi durante tutto l'anno, per la composizione economica e legislativa del Paese, in Italia questo non è possibile. O quasi possibile. Le grandi aziende, ma anche le piccole chiudono a luglio o a agosto, per cui i lavoratori possono muoversi solo durante questo periodo. Se cambiamo mentalità la destagionalizzazione è possibile. Altrimenti è un'utopia. E francamente mi sono stancato di parlare di utopie.
Passiamo al mercato. Massimo Diana, che è ottimista sull'anno in corso di Ota, lancia un messaggio: «Bisogna che tutti noi del settore capiamo che la vendita e quindi le prenotazioni hanno un andamento che non si riesce a classificare. Ci sono periodi di grandi richieste e periodi più o meno morti. Coloro che non riescono a capire questi andamenti avranno mesi complicati.
Anche per la situazione economica delle famiglie italiane il cui potere d'acquisto (quindi gli stipendi in relazione al costo della vita) è fermo da 17 anni. Inoltre l'Europa sta inserendo, per esempio, la tassa ecologica sulle compagnia di navigazione. Per cui se il biglietto aumenta, una delle cause è proprio per l'ingiusta tassazione che poi si riversa sul cliente finale. Sarebbe il caso che queste imposizioni fiscali finissero una buona volta».
Un'ultima annotazione la partecipazione a Obiettivo X. Come dicevo si tratta di un'evento attrattivo al massimo per agenti e per gli operatori del settore. E consiglierei Massimo Diana, e naturalmente a Domenico e Mario Aprea, di riproporlo anche il prossimo anno. I momenti di confronto sono sempre pochi e questo invece spicca per originalità e interesse.
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Nota per la sua accoglienza calorosa - è soprannominata “Città dell’Amicizia” - e per la fede radicata della sua gente, la città è un luogo da scoprire come destinazione autentica, dove la dimensione spirituale si fonde con una cultura millenaria, una natura sorprendente e una cucina che parla al cuore.
Ecco allora la maestosa Cattedrale Santa Maria, con le sue colonne doriche e i capitelli corinzi, si erge come simbolo di fede e storia. La sua facciata elegante, che incornicia la Plaza de Armas, cuore pulsante della città, è il luogo dove Papa Leone XIV ha condiviso momenti di grande significato con la sua comunità.
Tra i luoghi di maggiore devozione nei dintorni di Chiclayo, spicca il santuario della Santísima Cruz de Motupe, situato sul Cerro Chalpón: nato dal ritrovamento miracoloso di una croce di legno alla fine dell’Ottocento, è oggi meta di una delle più importanti peregrinazioni religiose del Perù. A pochi chilometri dalla città, anche le testimonianze delle antiche civiltà Moche e Sicán raccontano un passato straordinario. A Huaca Rajada, a 35 chilometri da Chiclayo nel deserto di Batán Grande, si trova l’area di scavo dove venne portata alla luce la tomba del Signore di Sipán, importante reggente di epoca Moche.
Le Piramidi di Túcume, con le loro 26 strutture di adobe, si ergono imponenti, testimoniando la grandezza delle culture Sicán e Inca. Nel vicino Bosque de Pomac, altre necropoli della civiltà Sicán svelano i segreti di un popolo antico, custoditi nel Museo Sicán. Lungo la costa, i templi piramidali di Chotuna-Chornancap, legati alle leggende del popolo Moche, completano il quadro di una destinazione che offre uno spaccato unico della storia preincaica. Chiclayo e i suoi dintorni, inoltre, fanno parte della leggendaria Ruta Moche, un viaggio nel tempo che collega la storia del Perù alle sue meraviglie archeologiche.
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A breve distanza da Chiclayo si trovano spiagge di sabbia fine e acque tiepide. Pimentel è la meta balneare più celebre, a soli 11 km dal centro di Chiclayo, mentre la Caleta di Santa Rosa, baia di pescatori a 20 km dalla città, dove ancora oggi i pescatori artigianali solcano le onde a bordo dei tradizionali “caballitos de totora” – le tipiche imbarcazioni in totora che si muovono agili e leggere sulla superficie del mare.
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Dall'altra: i dibattiti che si sono svolti e che hanno dato un'identità alle prospettive e alle sfide, sia personali che economiche al turismo organizzato. Da osservatore ho trovato tutto interessante. E vorrei partire dal concetto proprio di interesse. I tre convegni (due coordinati da un eccellente Remo Vangelista) che si sono succeduti hanno bloccato sulle sedie molti agenti e molti operatori del settore. Non solo per gli argomenti (serissimi e importanti) ma anche per la qualità dei relatori.\r\n\r\nOra il mantra comune di tutti e tre i Club Ota, cioè quegli spazi aperti alla riflessione e alle prospettive, è stato questo: gli agenti di viaggio devono cambiare. L'hanno detto gli operatori, i vettori, ma anche le istituzioni e i network.\r\n\r\nIo su questo tema la penso esattamente dal contrario. Fermo restando che gli adv devono cambiare, secondo me la priorità è un'altra. Sono i tour operator che devono iniziare a cambiare. E in questo faccio mia un'intuizione di Massimo Diana, direttore commerciale Ota e vero deus ex machina di Obiettivo X. Lui sostiene che è più importante seguire l'agenzia che non vende Ota o la vende poco, invece di quella che vende molto. E ha ragione.\r\n\r\nPer questo mi permetto di suggerire agli operatori che hanno invocato, alcuni anche con un certo senso di piccola superiorità, il cambiamento. Se avessi avuto la parola durante uno di questi panel, avrei detti che no, la situazione bisogna capovolgerla. Sono gli operatori che devono cambiare approccio con le agenzie. Eliminate le overcommission per le agenzie che vendono molto. Quelle già vi vendono. Dedicatevi invece a quelli che non vi vendono o vi vendono poco. Solo in questo modo riuscirete a recuperare nel mercato un bel numero di agenzie che invece in questo momento sono isolate, e in difficoltà.\r\n\r\nPerché se voi non fate questo è naturale che alcuni agenti non potranno fare altro che chiudere. Altro aspetto: gli operatori (non tutti, ma alcuni sì) possono lavorare su risorse enormi e quindi i loro piani d'investimenti si reggono su una forza finanziaria eccezionale. Le agenzie di viaggio no. Le loro risorse sono limitate. E questo significa che se non vengono incentivate, alla fine, si danno per vinte. Quindi il primo cambiamento lo devono fare gli operatori. Poi le agenzie. Questa è la prospettiva che bisogna seguire.\r\nDirettiva pacchetti\r\nSecondo punto. La direttiva pacchetti che ha suscitato un sentimento di inquietudine sia negli ascoltatori che nei relatori. È una direttiva pericolosamente a sfavore del turismo organizzato. Che significa che se dovesse passare, molte aziende italiane, e specialmente gli agenti, verrebbero spazzati via per insostenibilità finanziaria. Ora a dirla tutta, a quanto mi si dice, l'Italia, e nella fattispecie il nostro ministero del turismo, sta lottando e lavorando per introdurre modifiche alla direttiva. Gli altri paesi sono schierati (in modo incomprensibile) sull'intoccabilità dei diritti dei consumatori.\r\n\r\nQuesto vuol dire, in parole povere che quando la direttiva andrà ai voti, a meno di ripensamenti dell'ultima ora, sarà approvata. In Europa si vota a maggioranza e in questo momenti, l'Italia è in minoranza. Capisco che non è una situazione piacevole. Ma confidiamo nell'arte aggregativa del nostro ministero.\r\n\r\nIn questo sono d'accordo con Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet e Gabriele Milani, direttore generale di Fto: il pareggio sarebbe ottimo. Pareggio inteso non come una rinuncia a lottare, ma una spinta a non toccare niente della vecchia direttiva che tutelava consumatori e turismo organizzato. I radicalismi in questa fase sono solo retorica. Non hanno niente a che fare con le battaglie che si devono affrontare a Bruxelles. Sono posizione che servono solo ad infiammare la platea ma rimangono vuote si significato.\r\n\r\nSu questo argomento faccio mie le parole di Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group. Durante la sessione di Club Ota dedicata i network ha affermato: «Questa Direttiva è molto più seria del Covid. Sarebbe il caso di fare delle manifestazioni per farci sentire. E inoltre chiedo anche ai vettori a fare un lavoro comune, affinché, qualora la direttiva passi, possano supportarci nel rimborso al cliente».\r\n\r\nChe sarebbe anche ora, aggiungo io. Perché i vettori dall'alto della loro intoccabilità ancora non hanno capito che o si lavora insieme o le cose andranno male per tutti. Per cui sarebbe necessario che anche le compagnie aeree iniziassero a pensare a un fondo di garanzia come ce l'hanno tutti. Andate a vedere nei vari report quante compagnie sono fallite negli ultimi anni e vi renderete conto che nessuno è immune dal default.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_490746\" align=\"alignleft\" width=\"236\"] Massimo Diana[/caption]\r\nDestagionalizzazione e mercato\r\nUn altro punto: destagionalizzazione. Il discorso dell'assessore al turismo della regione Sardegna Franco Cuccureddu, è stato molto apprezzato perché parlava proprio di questo. Ed è stato ripreso un po' da tutti. Il fatto che gli italiani vadano in ferie a luglio e agosto, hanno detto, non ha più senso. Bisogna spalmare le vacanze in più periodi dell'anno. Bene. Questo a parole.\r\n\r\nLa verità è che mentre in Germania i lavoratori possono scegliere di fare viaggi durante tutto l'anno, per la composizione economica e legislativa del Paese, in Italia questo non è possibile. O quasi possibile. Le grandi aziende, ma anche le piccole chiudono a luglio o a agosto, per cui i lavoratori possono muoversi solo durante questo periodo. Se cambiamo mentalità la destagionalizzazione è possibile. Altrimenti è un'utopia. E francamente mi sono stancato di parlare di utopie.\r\n\r\nPassiamo al mercato. Massimo Diana, che è ottimista sull'anno in corso di Ota, lancia un messaggio: «Bisogna che tutti noi del settore capiamo che la vendita e quindi le prenotazioni hanno un andamento che non si riesce a classificare. Ci sono periodi di grandi richieste e periodi più o meno morti. Coloro che non riescono a capire questi andamenti avranno mesi complicati.\r\n\r\nAnche per la situazione economica delle famiglie italiane il cui potere d'acquisto (quindi gli stipendi in relazione al costo della vita) è fermo da 17 anni. Inoltre l'Europa sta inserendo, per esempio, la tassa ecologica sulle compagnia di navigazione. Per cui se il biglietto aumenta, una delle cause è proprio per l'ingiusta tassazione che poi si riversa sul cliente finale. Sarebbe il caso che queste imposizioni fiscali finissero una buona volta».\r\n\r\nUn'ultima annotazione la partecipazione a Obiettivo X. Come dicevo si tratta di un'evento attrattivo al massimo per agenti e per gli operatori del settore. E consiglierei Massimo Diana, e naturalmente a Domenico e Mario Aprea, di riproporlo anche il prossimo anno. I momenti di confronto sono sempre pochi e questo invece spicca per originalità e interesse.\r\n\r\n[gallery ids=\"490734,490735,490736,490737,490738,490739,490740,490741,490742,490743\"]\r\n\r\n ","post_title":"Ota Obiettivo X: le grande sfide che aspettano il turismo organizzato al varco","post_date":"2025-05-19T13:01:52+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1747659712000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490706","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Chiclayo sotto i riflettori di PromPerù: il capoluogo della Regione di Lambayeque, nel nord del paese, acquista infatti un nuovo significato grazie al legame profondo con Papa Leone XIV.\r\nNota per la sua accoglienza calorosa - è soprannominata “Città dell’Amicizia” - e per la fede radicata della sua gente, la città è un luogo da scoprire come destinazione autentica, dove la dimensione spirituale si fonde con una cultura millenaria, una natura sorprendente e una cucina che parla al cuore. \r\nEcco allora la maestosa Cattedrale Santa Maria, con le sue colonne doriche e i capitelli corinzi, si erge come simbolo di fede e storia. La sua facciata elegante, che incornicia la Plaza de Armas, cuore pulsante della città, è il luogo dove Papa Leone XIV ha condiviso momenti di grande significato con la sua comunità.\r\nTra i luoghi di maggiore devozione nei dintorni di Chiclayo, spicca il santuario della Santísima Cruz de Motupe, situato sul Cerro Chalpón: nato dal ritrovamento miracoloso di una croce di legno alla fine dell’Ottocento, è oggi meta di una delle più importanti peregrinazioni religiose del Perù. A pochi chilometri dalla città, anche le testimonianze delle antiche civiltà Moche e Sicán raccontano un passato straordinario. A Huaca Rajada, a 35 chilometri da Chiclayo nel deserto di Batán Grande, si trova l’area di scavo dove venne portata alla luce la tomba del Signore di Sipán, importante reggente di epoca Moche.\r\nLe Piramidi di Túcume, con le loro 26 strutture di adobe, si ergono imponenti, testimoniando la grandezza delle culture Sicán e Inca. Nel vicino Bosque de Pomac, altre necropoli della civiltà Sicán svelano i segreti di un popolo antico, custoditi nel Museo Sicán. Lungo la costa, i templi piramidali di Chotuna-Chornancap, legati alle leggende del popolo Moche, completano il quadro di una destinazione che offre uno spaccato unico della storia preincaica. Chiclayo e i suoi dintorni, inoltre, fanno parte della leggendaria Ruta Moche, un viaggio nel tempo che collega la storia del Perù alle sue meraviglie archeologiche.\r\nDa non sottovalutare l'offerta gastronomica, che fonde sapori ancestrali e influenze coloniali. A pochi passi dal centro, il Mercado Modelo è un intreccio di bancarelle dove si mescolano spezie, prodotti locali, tessuti variopinti e manufatti artigianali. In estate, Chiclayo si anima con feste popolari: la musica, le danze tradizionali come la marinera e i sapori della cucina locale si uniscono in un’esperienza emozionante.\r\nA breve distanza da Chiclayo si trovano spiagge di sabbia fine e acque tiepide. Pimentel è la meta balneare più celebre, a soli 11 km dal centro di Chiclayo, mentre la Caleta di Santa Rosa, baia di pescatori a 20 km dalla città, dove ancora oggi i pescatori artigianali solcano le onde a bordo dei tradizionali “caballitos de totora” – le tipiche imbarcazioni in totora che si muovono agili e leggere sulla superficie del mare. ","post_title":"Chiclayo alla ribalta nella promozione del Perù grazie a Papa Leone XIV","post_date":"2025-05-19T11:00:05+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1747652405000]}]}}