27 ottobre 2021 10:28
Domenica 31 Ottobre dalle ore 17,00 con partenza dalle Sale d’Arte di Via Macchiavelli 13 si terrà “Fantasmi e Misteri dei Palazzi di Alessandria”.
L’evento – che si avvale del coinvolgimento della Prefettura di Alessandria, della Provincia di Alessandria, dell’Amministrazione Comunale di Alessandria, è realizzato da CulturAle Costruire Insieme, azienda culturale della Città di Alessandria con l’obiettivo di creare una visita suggestiva, con esperte guide turistiche, alla scoperta dei segreti e le leggende nei luoghi storici della città sulla scia del progetto “Alessandria Incoming”, diretto alla valorizzazione di Alessandria come meta turistica.
L’evento sarà una visita itinerante e accompagnata nei palazzi principali della città alla scoperta dei segreti custoditi in anni di storia: Sale d’arte di Via Macchiavelli, Palazzo Ghilini e Palazzo Cuttica di Cassine in Via Parma.
Passeggiando in un breve percorso del Centro Storico della nostra città, i visitatori saranno coinvolti da un lato, dagli scenari dei palazzi storici e dalle collezioni storiche come Le Stanze di Re’ Artu’, l’atrio e il cortile del suggestivo Palazzo Ghilini, lo scalone e la Sala degli Arazzi di Palazzo Cuttica, dall’altro da storie di fantasmi, un tempo dame Alessandrine e altri personaggi, impersonati da figure vestite con abiti d’epoca.
Tra fruscii di sete, pizzi e damaschi, il Marchese Tommaso Ottaviano Antonio, l’Architetto Benedetto Alfieri, la bella Maria Cristina Ghilini, la malinconica Ginevra e tanti altri affascinanti personaggi coinvolgeranno i visitatori, stupendoli e incantandoli grazie alla magia dei loro racconti e alla bellezza dei loro costumi, vere opere d’arte da indossare. Nel vero senso del termine. Alcuni abiti infatti sono stati ispirati dalla sapienza del Maestro Michelangelo Pistoletto che ne ha voluto alcuni esemplari per le sue installazioni artistiche della Città dell’Arte ed esposte al MOMA e al Guggenheim di New York e nei più famosi Musei d’Arte Moderna internazionali.
Con la collaborazione del Centro Studi Valentina Visconti e lo staff prestigioso coordinato dalla Presidente di Costruire Insieme, Cristina Antoni, il laboratorio Principessa Valentina, basandosi su approfondite ricerche storiche e nel pieno rispetto delle fonti iconografiche relative alla storia di Alessandria, contribuirà a rendere unico un evento raffinato e poliedrico all’insegna dell’implementazione turistica nel centro storico di una città che molto può offrire ai visitatori.
In un viaggio emozionale tra Arte, Urbanistica, Letteratura, Teatro, Musica, Bellezza ed Eccellenze gastronomiche, tutti i sensi saranno coinvolti nella passeggiata guidata, stimolando l’approfondimento e la scoperta di spettacolari e rare suggestioni e attrattive del territorio.
Le letture e le piece in costume contestualizzato allo spirito dell’evento, saranno a cura delle performer Nicoletta MENSI, Daniela CASSINA e Cristina BRUNETTO del TeatrALlab.
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[post_content] => Un faccia a faccia per aprire a nuove prospettive di connettività aerea fra Italia e Cina: è stato questo il fulcro dell'incontro che si è svolto a Roma tra l'Enac e l’Autorità dell’aviazione civile della Repubblica Popolare Cinese (Caac).
Tra gli obiettivi anche quello di incentivare le relazioni aeronautiche e commerciali attraverso un graduale ampliamento delle facoltà operative e dei diritti di traffico. Il confronto, presieduto dal neo direttore generale Enac Alexander D’Orsogna, ha consentito discutere su nuove prospettive di collegamenti aerei e servizi all cargo tra i due Paesi, nonché su sinergie in campo tecnico, in linea con la green transition, soprattutto in termini di Saf e aviazione elettrica.
Una riunione che, in un clima di fattiva collaborazione e amicizia, costituisce la premessa per future trattative che potranno avere luogo entro la fine del 2025, una volta effettuati i necessari approfondimenti.
«Ringrazio la delegazione della Civil Aviation Administration of China, guidata dal Deputy Administrator Han Jun, per questo costruttivo momento di confronto, che si inserisce in un più ampio percorso di cooperazione aeronautica tra i nostri Paesi - ha commentato D'Orsogna -. Enac conferma il proprio impegno per rafforzare questo dialogo, già solido e costruttivo, che potrà avere nuove ricadute favorevoli a livello non soltanto commerciale, ma anche turistico e tecnologico, con un'interconnessione strategica tra l’industria cinese e quella italiana, a favore dell’innovazione e della sostenibilità del settore aereo».
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[post_content] => Nell’anno della capitale italiana della cultura e soprattutto, nell’anno del Giubileo, la fondazione Agrigento2025 e il museo diocesano di Agrigento hanno costruito insieme una mostra iconografica di grande valore scientifico e devozionale che riunisce sotto un unico “cappello” testimonianze forti – da Agrigento, dalle chiese della provincia, dal resto d’Italia - di quanto la figura della peccatrice abbia saputo penetrare i cuori e coinvolgere gli artisti.
"Il fuoco dell'amore. Maria Maddalena. Testimone di speranza al femminile" accoglierà capolavori dai grandi musei italiani, a partire dalla collezione del Vaticano. Un inedito percorso iconografico, biblico e culturale attraverso le opere di Giovanni Di Pietro da Napoli, Giovanni Portaluni, Guercino, Cecco del Caravaggio, Nicolas Regnier, Mattia Preti, Pietro D’Asaro, Andrea Vaccaro, Mariano Rossi, Fra’ Felice da Sambuca, Francesco Hayez, provenienti dai Musei Vaticani, da Palazzo Barberini, dai Musei Diocesani Carlo Maria Martini di Milano e San Matteo di Terni, dal Museo Nazionale San Matteo di Pisa, da Palazzo Abatellis, Fondazione Carit. Tele in stretto dialogo con opere dell’Arcidiocesi di Agrigento, in arrivo da Cammarata, Racalmuto, Sciacca e Sambuca di Sicilia.
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Agrigento da qualche mese ha sposato un’ottica “green” per quanto riguarda gli spostamenti dentro il centro storico, e verso la Valle dei Templi e viceversa. Navette sostenibili, non inquinanti, riescono ad essere il miglior passaporto per una fruizione corretta del bene comune. Le mostre green theme – come questa – lanciano un preciso messaggio green. Raggiungere la mostra con i mezzi elettrici stimola la riflessione sul cambiamento di tendenza da generare nella logica della transizione ecologica.
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[post_content] => La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre. L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”.
Il pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità.
Bizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali.
Il prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio.
Ne sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti».
Ma qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini.
Le criticità da affrontare
Tra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole.
La prof. Claudia Caneva (Università Ecclesia Mater) ha aggiunto alle criticità il problema della formazione non sempre all'altezza delle esigenze, oltre che quello della perdita di consapevolezza culturale nei luoghi sacri. «Servono percorsi formativi per gli operatori, come per esempio per le guide turistiche, che siano capaci di restituire senso e codici simbolici a chi accompagna e accoglie i pellegrini: una formazione ispirata, storica e umanistica».
Claudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli».
Modelli e visioni a confronto
Guardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini.
Il prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto.
Il contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni».
L’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita.
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[post_content] => Ha riaperto, dopo un intervento di rinnovo che ne ha esaltato il fascino autentico e l’anima storica, Masseria Panareo, nella campagna salentina, sul litorale tra Otranto e Porto Badisco.
Situata in una delle più suggestive cornici del Sud Italia, la struttura si conferma una destinazione d’eccellenza per viaggiatori in cerca di relax, autenticità e benessere a contatto con la natura nel cuore del Mediterraneo.
La sala interna completamente rinnovata, un cambio cromatico degli esterni, un nuovo concept per la piscina e un variegato servizio di concierge esperienziale sono alcune delle più importanti novità di un 2025 di puro charme. Tra le attività su misura originali ed esclusive previste, alcune delle quali prenotabili durante l’alta stagione e altre tutto l’anno, laboratori artigianali di cucina tipica, escursioni in barca, tour in scooter nei luoghi più iconici del territorio, rituali di benessere, cene romantiche con chef dedicato, tour enogastronomici; dulcis in fundo, una vera esperienza a contatto con la terra e le tradizioni contadine come la raccolta delle olive e la degustazione dell’olio nuovo, il cosiddetto “oro del Salento”.
Circondata da immense distese di ulivi, sentieri nascosti e muretti a secco, Masseria Panareo è infatti un prezioso scrigno della memoria salentina, in cui l’ospite trova servizi su misura efficienti e puntuali, attenzione al dettaglio e una calda accoglienza. Testimone di secoli di storia, è oggi un luogo in cui la tradizione incontra l’ospitalità contemporanea, peculiarità grazie alla quale nel 2008 ha ottenuto l’ambito premio “Ospitalità Italiana” come miglior Albergo d’Italia da parte di Union Camere.
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[post_content] => Basta con le statistiche, i numeri e le percentuali comunicati da aziende private. L'ho già detto una volte ma lo ripeto. Le redazioni sono invase da report di tour operator, vettori, aziende di turismo onlie, ota, carte di credito che ci mandano la loro parzialissima "analisi dei dati", che non può che essere limitata. Nel senso che loro si rivolgono ai loro punti di osservazione e poi lanciano questi numeri come se fossero prospetti generali di movimenti turistici.
Ebbene non possono esserlo strutturalmente. Ogni azienda guarda al suo bacino e quindi se se paragoniamo i dati ad un'altra azienda i numeri non coincidono. Non è che inseriscano numeri non veri. I numeri sono quelli reali, ma ognuno ha la sua ottica e quindi è l'ottica che produce risultati differenti.
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Solo chi è super partes può fare queste analisi. Associazioni dotate di un ufficio studi, organizzazioni che fanno questo di lavoro (cito l'Istat per raccoglierle tutte). Allora sì, considernado il margine di errore che è comune a tutte le analisi del dato, che si può parlare di analisi super partes.
Un ultima cosa. Queste aziende che inviano raccolte di dati, lo fanno solo per marketing. A loro interessa solo che si parli del marchio, del brend in un'accezione positiva. Che poi la raccolta dei dati preventiva venga considerata positiva, questo per me rimane un mistero. I conti si fanno alla fine. E' come uno che va al ristorante e il cameriere gli porta subito ciò che dovrà pagare. Non funziona così.
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[post_content] => Alpitour World è partner ufficiale del terzo World Summit on Accessible Tourism, in calendario a Torino dal 5 al 7 ottobre 2025: Un’azione che rappresenta un segnale concreto del crescente impegno del settore verso un turismo realmente accessibile e inclusivo, in linea con gli obiettivi del Summit.
«Questa collaborazione rappresenta per noi un’importante occasione di crescita condivisa, guidata da un obiettivo comune: migliorare l’esperienza di viaggio per ogni tipo di viaggiatore e rendere le destinazioni sempre più accessibili e inclusive - dichiara Maurizio Montagnese, presidente del Terzo World Summit sul Turismo Accessibile -. In questo senso, il World Summit costituisce un evento eccezionale e di portata storica, al quale Alpitour World apporterà sicuramente un contributo determinante nella diffusione e promozione di un turismo realmente For All. Per la prima volta in Italia, dopo le edizioni di Montréal e Bruxelles, coglieremo insieme l’opportunità di riunire esperti e operatori da tutto il mondo, con l’obiettivo di condividere buone pratiche e rafforzare una rete globale di destinazioni accessibili. La scelta di Torino, nominata European Capital of Smart Tourism 2025, sottolinea l’impegno della città nell’offrire un'accoglienza turistica innovativa, sostenibile e priva di barriere».
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«In Alpitour World crediamo da sempre nell’importanza di ridurre le barriere e consentire a tutti di scoprire il mondo - afferma Tommaso Bertini, chief corporate & tour operating marketing officer -. Il nostro impegno per l’accessibilità si traduce in azioni concrete su diversi fronti, tra cui il progetto Senza Barriere, nato nel 2010 in collaborazione con Handy Superabile, che ha verificato personalmente oltre 50 strutture Alpitour, Bravo e Francorosso, creando schede dettagliate che descrivono ogni fase del viaggio e le caratteristiche architettoniche delle aree principali. La collaborazione con Handy Superabile è tutt’oggi attiva, con nuove verifiche e aggiornamenti costanti delle strutture, a garanzia di informazioni sempre attuali e affidabili. In questo modo, i clienti con disabilità motoria hanno la possibilità di valutare autonomamente le opportunità di mobilità offerte dai nostri villaggi, prendendo una decisione informata e potendo scegliere la destinazione che preferiscono, tra cui Italia, Grecia, Spagna, Tunisia, Mar Rosso, Messico, Madagascar e Oman».
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[post_content] => Prenotazioni aperte per il Royal Beach Club Paradise Island: i viaggiatori che a partire da fine dicembre del 2025 faranno una crociera con scalo Nassau possono già acquistare in anticipo i pass giornalieri all-inclusive sul sito di Royal Caribbean, in vista dell'atteso debutto della destinazione a dicembre 2025.
Gli ospiti potranno prendere il sole su due spiagge incontaminate e a bordo di tre piscine, godendo delle vibes rilassate della piscina The Deep End o del ritmo dei dj di The Floating Flamingo, il più grande swim-up bar del mondo. In tutto il beach club, gli ospiti potranno rifocillarsi con piatti locali in tre grill sulla spiaggia e 10 bar, e immergersi nella cultura delle Bahamas con musica dal vivo, intrattenimento, negozi di artigianato locale e altro ancora. E anche tutto il resto è incluso: trasferimento via mare di andata e ritorno, giochi da spiaggia per tutta la famiglia, Wi-Fi, ombrelloni e sedie a sdraio, armadietti e asciugamani.
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[post_content] => Taglio del nastro questa mattina a Milano Malpensa per il primo volo di Vietnam Airlines sulla rotta verso Hanoi, unico collegamento diretto fra l'Italia e il paese del Sud-est asiatico. Sono tre le frequenze operate con un Boeing 787-9, che già dalla prossima stagione estiva saliranno a cinque.
«La rotta Hanoi-Milano non si limita ad accorciare la distanza tra le nostre due nazioni - afferma Dang Ngoc Hoa, presidente del Consiglio di amministrazione del vettore -, crea nuovo slancio per il turismo, il commercio e gli scambi culturali. L’Italia è uno dei mercati europei più promettenti, e questa rotta è una parte chiave della nostra strategia per supportare il Vietnam a raggiungere l’obiettivo di 22-23 milioni di visitatori internazionali entro il 2025».
A sottolineare il valore del debutto di Vietnam Airlines a Malpensa è Armando Brunini, ceo di Sea Milan Airports: «Abbiamo lavorato duramente per ottenere questa destinazione insieme a Regione Lombardia e questa decisione si inserisce perfettamente nella strategia di Sea di potenziare la connettività di qualità, con un focus particolare sui collegamenti di lungo raggio. Vietnam Airlines è la 30esima compagnia aerea asiatica che opera da Malpensa, che di fatto è l’aeroporto che cresce più velocemente in Europa sulle rotte verso il Far East. Il paese è in fase di boom turistico e siamo certi che il volo funzionerà bene, complice anche il settore cargo, particolarmente importante per la rotta». Un mercato asiatico sempre più «centrale per Malpensa, il primo tra quelli extra-europei per volumi di traffico, con oltre 3 milioni di passeggeri e una crescita del 24% trainata anche dall’espansione della connettività diretta, in aumento del 30%».
E a confermare la grande intesa Italia-Vietnam è anche Alessandra Priante, presidente Enit, presente all'inaugurazione del volo: «Oggi si apre un nuovo capitolo grazie al collegamento diretto fra Milano e Hanoi, simbolo di fiducia, cooperazione e visione condivisa tra i due paesi. Il Vietnam rappresenta un bacino dinamico e promettente per l'Italia e come Enit siamo pronti a supportare tutte le iniziative per rafforzare questo legame, accogliendo sempre più viaggiatori vietnamiti che vorranno scoprire l'Italia, ma anche a incentivare gli arrivi italiani in Vietnam».
Infine, Raffaele Cattaneo, sottosegretario alla Presidenza con delega alle relazioni internazionali ed europee sottolinea come «Il nuovo volo diretto rappresenta un risultato tangibile della missione istituzionale condotta da Regione Lombardia in Vietnam nell’ottobre 2023. La sua attivazione conferma l’elevata attrattività della Lombardia come snodo strategico per il turismo e il business, e testimonia la concretezza dei risultati generati dall’azione internazionale della Regione».
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La nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen si è impegnata a garantire competitività ed efficienza in Europa, ma continua a consentire ripetute cattive gestioni del controllo del traffico aereo che hanno conseguenze su voli e passeggeri. Ryanair conduce da tempo una campagna per la riforma dei servizi ATC dell'Ue e invita tutti i passeggeri a visitare la pagina web " il controllo del traffico aereo ha rovinato il tuo volo" e utilizzare il modello di e-mail per presentare un reclamo direttamente al ministro dei trasporti nazionale e chiedere la riforma dei servizi ATC.
"È inaccettabile che i passeggeri continuino a subire disagi dovuti ai servizi ATC a causa delle ripetute carenze di personale di controllo in tutta Europa e ora di un altro guasto tecnico, questa volta nel centro ATC di Milano lo scorso sabato (28 giugno) che ha costretto al ritardo/cancellazione di 60 voli Ryanair, che hanno colpito ingiustamente oltre 10.000 dei nostri passeggeri" ha dichiarato un portavoce della compagnia aerea.
Il vettore ha continuato attaccando l'Enav che: "dovrebbe essere preparata a guasti alle apparecchiature come questo, non chiudendo interi spazi aerei per ore e ore. Quando la Commissione Europea interverrà e prenderà provvedimenti per riformare i servizi ATC dell'Ue e proteggere i passeggeri da ripetute interruzioni dei servizi ATC come questa?
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Ryanair conduce da tempo una campagna per la riforma dei servizi ATC dell'Ue e invita tutti i passeggeri a visitare la pagina web \" il controllo del traffico aereo ha rovinato il tuo volo\" e utilizzare il modello di e-mail per presentare un reclamo direttamente al ministro dei trasporti nazionale e chiedere la riforma dei servizi ATC.\r\n\r\n\"È inaccettabile che i passeggeri continuino a subire disagi dovuti ai servizi ATC a causa delle ripetute carenze di personale di controllo in tutta Europa e ora di un altro guasto tecnico, questa volta nel centro ATC di Milano lo scorso sabato (28 giugno) che ha costretto al ritardo/cancellazione di 60 voli Ryanair, che hanno colpito ingiustamente oltre 10.000 dei nostri passeggeri\" ha dichiarato un portavoce della compagnia aerea.\r\n\r\nIl vettore ha continuato attaccando l'Enav che: \"dovrebbe essere preparata a guasti alle apparecchiature come questo, non chiudendo interi spazi aerei per ore e ore. 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