20 April 2024

Castelrotto: l’esperienza su due ruote per godersi valle, pascoli, montagna e sentieri

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L’imponente silouhette dello Sciliar

Castelrotto, all’ombra dello Sciliar, è una località sempre più nota nel comprensorio della provincia di Bolzano, prossimo all’alpe di Siusi,il cui turismo invernale ed estivo è sempre più importante.
Sta tornando popolato e vivace, l’Alto Adige, dopo il lockdown e ci si aspetta un buon proseguimento di stagione, soprattutto ora che stanno per essere riaperti i confini europei.
«Un bel modo di godersi l’estate è andar per sentieri e uno dei modi più divertenti, che consente di percorrere molta strada,

Benny Kompatcher

cambiare scenari, salire scendere – spiega Benny Kompatcher, guida – soprattutto se si sceglie un bici a pedalata assistita, una e-bike per scoprire le bellezze di Castelrotto e dei dintorni, dell’Alpe di Siusi».

Seguendo il suo suggerimento abbiamo noleggiato una Ebike da Gasko, un noleggio molto ben fornito, che ha due punti, uno nel centro di Siusi, e uno a Compatsch, con 100 mezzi di ultima generazione, quelli che hanno le batterie potenti oltre 600 watt erogati per una tenuta di quasi una giornata di tour.
E abbiamo sperimentato l’accompagnamento di Giuliano Mastrangelo che ci ha fatto fare una trentina di km attorno allo Sciliar, attraverso scenari incantati.

«Il giro panoramico fa parte di una gamma di 25 tour di varie lunghezze e difficoltà che proponiamo durante la stagione, a piccoli gruppi, accompagnati, per un massimo di 10 persone.

Giuliano Mastrangelo

In questo caso abbiamo unito un paio di tour partendo dal centro di Castelrotto – spiega Mastrangelo – siamo saliti a mezza costa e abbiamo percorso i sentieri paralleli fra i campi verso sud alla volta di San Valentino, per poi deviare verso Trotz, praticamente aggirando lo Sciliar che si può vedere da diverse posizioni, fino quasi di fronte alle rovine di un vecchio monastero, a mezza costa. Abbiamo pedalato sul pascolo di Marinzen fino al laghetto ed alla baita, poi abbiamo deviato verso un’altra “Hütte”, la Schafstall, per poi buttarsi nei boschi di Tagusa, con salite e discese per sentieri sterrati in mezzo una vegetazione che purtroppo ha subito un inverno con tantissima neve che  ha pesato sulle cime degli alberi facendone cadere moltissimi».
Alla fine il giro praticamente tutto fuori dalle strade di grande comunicazione, a parte un paio di raccordi di pochi metri, è stato attorno ai 26 km con un migliaio di mt. di dislivello coperto.
«Sono sempre più popolari questi tour – conclude Kompatcher – che consentono di esplorare in bici gli alpeggi, i sentieri di montagna e i passi più belli, soprattutto ultimamente con l’avvento della Ebike che consente di affrontare le salite più impervie con un piccolo, ma importantissimo aiuto. Le nostre guide che parlano tedesco, italiano e inglese, conoscono molto bene l’altipiano dello Sciliar che è il centro di tutto il nostro movimento, per far sì che il tour in e-Bike diventi un’esperienza indimenticabile».
Naturalmente Gasko oltre al negozio ha un’officina per riparazioni ai mezzi dei clienti, ma non va sottovalutato nemmeno il fatto che dopo una bellissima e faticosa giornata in bici, c’è un momento di ulteriore interesse e socializzazione: una rilassante e dissetante birra fredda servita nel bar interno al negozio. 

#altoadige #quellocheamo #suedtirol
Massimo Terracina

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