2 novembre 2018 12:00
Camminare e girovagare è così che si scopre la Valle d’Aosta, scelta come sfondo delle vicende del vicequestore Rocco Schiavone.
E quale migliore occasione, se non la seconda serie di Rocco Schiavone per scoprire alcuni dei suoi angoli più nascosti. È infatti sulle tracce del celebre vicequestore romano che si può intraprendere un percorso alla scoperta della più piccola regione d’Italia,.
«A differenza di Rocco mi piace tanto Aosta, forse perché è la Roma delle Alpi. Mi trovo davvero bene, mi piace stare qui, camminare per il centro», dice Marco Giallini, l’attore che interpreta il vicequestore.
Percorrendo la via principale in direzione Piazza Chanoux ci si trova davanti al palazzo del Municipio e al primo luogo simbolo di Rocco Schiavone. Sotto il porticato della piazza sorge il Caffè Nazionale, il luogo dove il vicequestore è solito sedere per bere un caffè, sorseggiare e stuzzicare qualcosa: seduti al suo stesso tavolo si può ammirare la piazza da un’altra prospettiva e lasciarsi conquistare dalla signora che da anni gestisce lo storico locale e che accoglie i suoi ospiti facendogli scoprire la ‘Cappella’, una sala dal fascino antico e raffinato, che fa da sfondo ad alcune scene della fiction.
Lasciata la piazza, si arrivauestore Rocco Schiavone godersi l’Aosta romana. Un esempio dell’architettura romana l’Arco di Augusto, l’antico ingresso della città romana eretto nel 25 a.C.. Attraversato l’Arco si può raggiungere una delle tappe obbligatorie di questo percorso: Porta Praetoria. Un tempo accesso alla città Augusta Praetoria, oggi è attraversata da centinaia di valdostani Subito sulla destra, ci si trova in un altro luogo simbolo delle origini romane e del mondo di Schiavone: il Teatro Romano.
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
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Nuove declinazioni di prodotto per Easyweeks, che punta diversificare destinazioni e target di passeggeri. Sono le novità del tour operator marchigiano specializzato sul Nord Europa. «Abbiamo rilevato che aumentano le agenzie che ci danno fiducia – spiega la managing director Gianna Forlastro -, concedendoci numeri in crescita».
Tra le proposte inedite in arrivo, ecco allora sul sito il rilascio entro fine anno dell’area dedicata all’eco-Luxury. «Il Nord Europa, quest’anno, avrà inoltre una carta in più da giocare. Ci riferiamo alle spettacolari aurore boreali. Nel 2024 una impressionante e fortissima attività solare ha infatti generato esplosioni solari a 149 milioni di chilometri dalla terra. Non a caso in primavera sono state viste northern lights anche a latitudini molto inusuali, addirittura in Nord Italia. Ma quando sarà toccato il massimo solare? Impossibile predirlo con precisione, ma gli esperti sono concordi nel dire che si potrebbe verificare tra maggio 2024 e l'inizio del 2026. Il che ci pone in una situazione di allargamento dello spettro temporale per dare ancora più peso a una destinazione che ha così tanto da offrire».
«Ci piace pensare di avere investito sulla formazione e sulla riconoscibilità del nostro marchio – aggiunge l'a.d., Manila Salvatelli, – proprio per divenire padroni della materia su Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda, Danimarca: il Nord Europa che piace e che ha sempre così tanto da offrire al di là degli stereotipi classici che cerchiamo di bypassare con proposte di nuovi itinerari da scoprire come la rotta Artica in bus, le isole Lofoten e tanti altri tour che vi faranno conoscere un Nord unspoiled»
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Si parte dell'intermodalità, di cui Italo è ormai un esempio in Europa, con un'offerta di viaggi combinati treno e bus con un unico biglietto (che dal 16 ottobre debutteranno anche all’estero), mentre in fieri ci sono nuove sinergie. Anche grazie all’approdo di Msc come azionista di maggioranza: «Un’offerta di intermodalità che con l’ingresso di Msc nell’azionariato Italo si è ulteriormente arricchita grazie alle sinergie con Snav, Gnv e Msc Crociere oltre a quelle già esistenti con i bus di Itabus - spiega l'ad -. L’obiettivo è quello di offrire un servizio esteso e capillare per viaggiatori sempre più esigenti, che sia in grado di mettere in connessione tra loro le grandi città, le città di provincia, i porti e gli aeroporti in modo intuitivo e con un solo click».
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Sul fronte lavoro, La Rocca ritiene necessario far «appassionare le persone all’impresa, al progetto, facendoli sentire una parte importante del processo». E per trattenere talenti, oggi sempre più disposti a cambiare, uno dei cardini è «la formazione, che prima era un concetto verticale. Qualcuno decideva cosa dovevi imparare, e finiva lì. Noi invece formiamo le persone anche sotto il profilo della sicurezza personale, dell’impatto ambientale, della responsabilità sociale, dell’aggiornamento tecnologico. Valorizziamo persino la cultura dell’errore. Noi spieghiamo che da un errore si può imparare qualcosa e migliorare i processi aziendali».
Infine focus sulla sostenibilità, «unica strada percorribile per il benessere dell’azienda stessa, per un futuro migliore e uno sviluppo equo della comunità che ci circonda. In Italo la sostenibilità, intesa a 360 gradi, fa parte del suo dna».
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[post_content] => Un anno particolare, ricco di sfide ma anche di soddisfazioni per Arcadia Tour Operator & Dmc. “Grazie alle numerose partnership strette con clienti internazionali tra cui tour operator, network, Ota e bedbanks, durante l’estate abbiamo registrato una crescita dei volumi del 50%. Ma avremmo anche potuto raddoppiare i ricavi, se non fosse stato per il fallimento a fine maggio di Fti, storicamente il nostro cliente principale”, racconta Matteo Mambelli, portavoce dell’operatore con base a Cesenatico.
Anche per Arcadia il mercato ha inoltre mostrato una certa polarizzazione delle tempistiche di prenotazione: “Durante i primi mesi dell’anno viaggiavamo a un ritmo di 200-250 conversioni al giorno. A maggio e giugno siamo scesi a 150, mentre da luglio il trend ha ripreso decisamente a salire e ora registriamo già una domanda consistente anche per il 2025”.
Arcadia al momento lavora su quattro destinazioni. Oltre all’Italia, con 3 mila strutture alberghiere contrattualizzate, c’è la Croazia con 250, la Slovenia con 50 e Cuba con 300. “Serviamo il comparto turistico mondiale. In Europa i nostri principali bacini di domanda sono i paesi di lingua tedesca, la cosiddetta area Dach, nonché la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Spagna e l’Inghilterra. Ma è estremamente importante anche il mercato asiatico, che sviluppa con noi flussi di incoming veramente consistenti, così come avviene per Usa e gli Emirati Arabi”.
Nonostante i numeri positivi, in Arcadia non manca però la consapevolezza delle criticità che l’incoming Italia deve affrontare: “Oggi nel mondo esistono moltissime nuove destinazioni turistiche che fino a 20-30 anni fa erano praticamente inesistenti, ma che hanno saputo rinnovarsi e valorizzare l’offerta, aumentando notevolmente la concorrenza e attirando tra l’altro parte della nostra domanda domestica. Non solo: gli stessi alberghi oggi fanno sempre più fatica a far fronte ai costi, così come a reperire personale qualificato. L’offerta è in sofferenza. D’altra parte, però, possiamo contare su un prodotto unico, che varia dal mare alla montagna, passando per le più ricercate città d’arte, per una proposta termale che andrebbe ulteriormente valorizzata e soprattutto per le esperienze e le attrazioni turistiche del territorio: food and wine, sport, musei, arte in generale».
Non manca insomma la fiducia per un futuro che Arcadia affronta aumentando ogni anno di circa il 20% il proprio prodotto alberghiero: “A ciò si aggiungono le esperienze e le activities, che sono ormai un nostro tassello importantissimo: dai parchi divertimento nazionali come Mirabilandia a Ravenna, Magicland a Roma, Fiabilandia a Rimini e Poseidon a Ischia, alle grandi realtà espositive, fino ad arrivare a tutto il prodotto legato alla Motorvalley (Ferrari, Lamborghini, Ducati…), delle cui fabbriche e musei siamo esclusivisti e che distribuiamo in tutto il mondo, comprese realtà quali Booking, Expedia o TripAdvisor”.
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[post_content] => Aerolinee Siciliane ha sottoscritto un nuovo aumento di capitale sociale e punta ad avviare le prime operazioni di volo entro maggio 2025. Come riportato da Catania Oggi, il vettore dispone quindi di 1,1 milioni di euro, cifra che permette l’erogazione della prima trance del finanziamento che porta la liquidità della società a 4 milioni.
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[post_content] => Arnault e Costa Smeralda. Per ora si tratta solo di rumours. Ma raccolti da un giornalista olbiese molto bene informato sui fatti di Sardegna. Stando ad Augusto Ditel, autore del sito Moroseduto, il passaggio della gestione degli hotel Pitrizza e Romazzino al gruppo Lvmh di Bernard Arnault sarebbe solo il prologo di un progressivo disimpegno dagli investimenti turistici nel Nord della Sardegna dell'emirato del Qatar.
Questi aveva acquisito nel 2012 i 3.167 ettari del complesso noto come Costa Smeralda dal finanziere Tom Barrack per 750 milioni di dollari. Ora il Romazzino si chiama Belmond hotel Costa Smeralda, mentre il Pitrizza cambierà nome nel 2026 e acquisirà il marchio Cheval Blanc (entrambi marchi Lvmh)
Portfolio
Ma il gruppo di Arnault adesso starebbe per aggiungere al proprio portfolio anche la gestione del Cala di Volpe e del Pevero Golf Club.
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[post_content] => Una nuova piattaforma digitale basata sull’intelligenza artificiale. La presenterà alla fiera di Rimini (pad C7, stand 208) il tour operator salernitano Travel Before. Lo strumento è stato progettato per semplificare la creazione di itinerari su misura: qui l’agente di viaggi, utilizzando il linguaggio naturale, può richiedere la realizzazione di un itinerario che l’Ai provvederà a comporre sulla base delle offerte disponibili, proponendo piani di viaggio, voli, hotel e collegamenti. La novità mira a diventare un’importante risorsa per gli agenti di viaggio, consentendo loro di generare pacchetti completi, dai voli agli alloggi, fino alle attività in loco, in pochi passaggi e con un livello di personalizzazione mai visto prima.
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[post_content] => A un anno dalla presentazione ufficiale alla fiera di Rimini del 2023, gli obiettivi di Sicani Villages, il network di realtà sicane, rimangono quelli di promuovere le peculiarità del territorio in tutte le stagioni dell’anno, creando momenti di incontro e relazione. Quella dei Borghi Sicani è un’area della Sicilia che dalla costa sud si estende fino ai boschi dell’entroterra, abbracciando un comprensorio di 29 comuni riuniti sotto il distretto rurale di Qualità dei Sicani, vasta area geografica tra le province di Agrigento e Palermo. Una regione che invita i visitatori a scoprirne lentamente il patrimonio culturale, artistico, enogastronomico e naturalistico anche nell’imminente stagione autunnale, dove si potrà assaporare ancora un po’ della magia dell’estate.
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