25 febbraio 2008 08:45
Nuova apertura per Turismo Fiandre, che inaugura la sede di Milano ponendo nuove basi per lo sviluppo del flusso turistico dall’Italia verso la parte fiamminga del Belgio. Dopo la suddivisione di competenze territoriali, l’ente promuove così il proprio prodotto, puntando in particolare sul modello city break, proponendo week end nelle città fiamminghe come Anversa e Gand, città d’arte interessanti sotto il profilo del turismo culturale. «Il piano quinquennale sarà progressivamente accresciuto con nuove proposte – spiega Pier Paolo Solinas, direttore di Turismo Fiandre – considerando anche segmenti come il turismo natura, ad oggi ancora di nicchia. Lavoreremo anche in collaborazione con i tour operator, soprattutto per le prenotazioni, ma non faremo accordi esclusivi, se non per singoli eventi».
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[post_content] => Chi ha conosciuto, lavorato, collaborato o studiato con il Professor Giovanni Peroni ha avuto una grande fortuna. Ci ha lasciato un grande maestro nel mondo accademico del turismo italiano. Professore ordinario di marketing all’Università “La Sapienza” di Roma, direttore del Centro Interfacoltà per il Turismo, Territorio e Ambiente (CITTA), fondatore del Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo (CST) ad Assisi, è stato un grande professionista, un uomo lungimirante, appassionato del suo lavoro e dalla grande umanità.
Ci fa piacere ricordarlo con le parole di Antonio Percario, Membre d’Honneur di Skal International e amico di lunga data del Prof. Peroni.
“Giovanni è stato un vero innovatore. Ha avuto un ruolo cruciale nel ripensare l’approccio alla formazione turistica in Italia. La sua visione era molto chiara: il turismo non doveva essere trattato solo come un settore economico, ma come un sistema integrato che coinvolge il territorio, l’ambiente e la cultura. Ha sviluppato programmi interdisciplinari che hanno formato generazioni di professionisti, preparandoli ad affrontare sfide complesse e a cogliere le opportunità offerte dal settore turistico moderno. Giovanni credeva profondamente che il turismo fosse una chiave per la crescita economica, culturale e sociale dell’Italia, e questo è stato il suo grande lascito accademico. Era un professionista meticoloso. Quando coordinava un progetto, era in grado di ascoltare le esigenze di tutte le parti coinvolte, dalle comunità locali agli operatori privati, e di trovare soluzioni che riflettessero le peculiarità di ogni territorio. Era un grande fautore dello sviluppo turistico sostenibile, e credeva fermamente che ogni luogo dovesse essere valorizzato per ciò che lo rende unico”.
Un uomo stimato sia dal mondo accademico che dall’industria turistica internazionale a cui fu conferita la laurea honoris causa dall’Universidad Catolica de Salta e riconosciuto il ruolo di Presidente del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).
Ai suoi studenti insegnava quanto fosse importante partire dal basso e capire il lavoro di tutte le figure professionali per diventare un grande manager, in qualsiasi categoria turistica, dall’alberghiero, al tour operating, alla distribuzione.
Ci mancherai. Il Gruppo Travel si stringe alla famiglia.
Ciao Prof!
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Ha chiuso l’anno finanziario 2023/2024 con ricavi operativi pari a 24 milioni di euro Trinity ViaggiStudio, che mette a segno una crescita del 5,5% rispetto all’esercizio precedente: «I risultati positivi raggiunti premiano le scelte intraprese dalla nostra azienda, che puntano a elevare lo standard qualitativo di servizio e prodotto offerto - spiega Claudia Randazzo, ceo & founder del to -. In linea con questa strategia il gruppo Trinity si è allargato acquisendo la St. Andrews college language schools, società scozzese specializzata in campi estivi e programmi culturali, che gestisce di 18 centri nel Regno Unito. Attraverso questa importante operazione prevediamo di raggiungere un consolidamento di vendite di oltre 45 milioni di euro nell’esercizio 24/25, diventando così uno dei principali attori nel nostro segmento di mercato”.
Trinity ViaggiStudio lancia inoltre il catalogo Estate 2025, con 58 destinazioni in tutto il mondo: «Anche se offriamo molte lingue, le famiglie preferiscono investire sull’inglese, che è quella più richiesta dal mondo del lavoro. I nostri percorsi consentono di acquisire delle importanti qualifiche e sono riconosciuti dai maggiori enti preposti, per l’inglese principalmente dal British Council. Abbiamo una grande fidelizzazione, con un 60%/70% di repeater. Ci rivolgiamo alle famiglia italiane che cercano la qualità anche nell’accompagnatore, che in Trinity ViaggiStudio è una figura estremamente professionale: il valore aggiunto del nostro business-model. Nei college abbiamo dei supervisor-senior, aiutati nella quotidianità dai supervisor-junior e nei centri principali mandiamo anche un medico italiano. Trinity pensa all’inclusività: da dieci anni offriamo delle vacanze-studio per ragazzi dislessici, insieme con l’Associazione italiana dislessia. Supportati dall’Associazione dei ragazzi diabetici italiani portiamo con noi anche chi ha bisogno di questo monitoraggio, con i nostri viaggiatori sempre seguiti da un medico. Un’ulteriore attenzione è l’introduzione del programma Gluten friendly su alcuni specifici college e destinazioni».
Trinity ViaggiStudio è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi e soggiorni studio per la conoscenza delle lingue straniere, con sede a Milano, Roma e rappresentanza nel Regno Unito e Stati Uniti. Opera in oltre 13 Paesi nel mondo e in Italia, organizzando percorsi studio suddivisi per differenti fasce di età: a partire dai sette anni, ma con un focus tra i 12 e i 17 e con programmi individuali per i ragazzi più grandi.
«Siamo una nicchia di mercato all’interno del grande mondo delle vacanze. Nasciamo nel 1998 come specialisti sull’Irlanda. Ci chiamiamo Trinity per citare il noto college di Dublino, icona dell’Irlanda, e il Trinity College London Spoken Examination: un esame sulle competenze linguistiche. Nel corso degli anni ci siamo specializzati su altre destinazioni e oggi portiamo i nostri studenti nel mondo intero. I viaggi studio all’estero sono diventati una parte importante del nostro turismo, sia trade sia consumer: tante famiglie italiane investono sul futuro dei figli, sia durante le vacanze estive, sia durante l’anno scolastico. Riteniamo sia un tema di grande interesse dal punto di vista b2b e b2c. Il nostro obiettivo è quello che si parli sempre di più di questo settore come segmento del turismo».
Il core business di Trinity ViaggiStudio sono le vacanze-studio classiche: due settimane in college e campus universitari. Ma dopo il Covid è diventato molto importante il programma High school, la scelta di frequentare per tre, sei o 12 mesi l’anno accademico all’estero. Tra le destinazioni preferite dagli studenti è in testa l’Inghilterra (52,3%), seguita da Scozia (15,9%), Irlanda (15,4%) e Stati Uniti al 9,6%. Malta e Canada si attestano rispettivamente al 2,2% e il 2%, mentre l’Italia, sede dei Summer camp, copre l’1,2% delle pratiche fatturate.
«Abbiamo destinazioni in tutto il mondo, dal 2023 anche il Giappone - conclude Claudia Randazzo -. Per noi è importante l’emisfero sud del mondo, con Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina, dove è possibile organizzare il trimestre durante l’estate. Nel periodo post-pandemia abbiamo proposto con successo gli Emirati Arabi e quest’anno avremo anche Mauritius».
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
[post_title] => Santanchè: «Non c'è una catena d'alberghi italiana importante nel mondo». Ma il motivo c'è
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[post_content] => Negli ultimi anni, il turismo sostenibile è diventato una priorità per viaggiatori e operatori della travel industry. In un'epoca in cui la consapevolezza ambientale è in costante crescita, le agenzie di viaggio italiane hanno l'opportunità di distinguersi promuovendo viaggi brevi e sostenibili, con un particolare focus sui viaggi in macchina elettrica. Non solo questa soluzione riduce le emissioni di CO2, ma offre anche una serie di vantaggi economici, ambientali e di benessere per i turisti.
I viaggiatori oggi scelgono esperienze che possano combinare il piacere del viaggio con il rispetto per l'ambiente. Le agenzie di viaggio hanno un ruolo chiave nel fornire offerte che rispondano a questa esigenza, contribuendo a ridurre l'impronta ecologica del settore turistico. Viaggiare in auto elettrica è un'opzione ideale, soprattutto per le destinazioni brevi, che si collocano perfettamente all'interno di questa filosofia.
I benefici dei viaggi in macchina elettrica
Riduzione delle emissioni di CO2
I veicoli elettrici non producono emissioni di gas di scarico, contribuendo a migliorare la qualità dell'aria e a ridurre l'inquinamento. Questo è particolarmente importante per i viaggi brevi, dove l’uso dell’auto può essere preferito rispetto a mezzi più ingombranti come treni o aerei per comodità e flessibilità.
Costi operativi inferiori
Viaggiare in macchina elettrica può ridurre significativamente i costi associati ai carburanti tradizionali. I prezzi dell'elettricità per la ricarica dei veicoli sono spesso inferiori rispetto a quelli della benzina o del diesel, e molte stazioni di ricarica offrono tariffe competitive o sconti per i veicoli green. Inoltre, i veicoli elettrici richiedono meno manutenzione, grazie all'assenza di componenti come il motore a combustione interna.
Esperienze di viaggio autentiche
Le agenzie di viaggio possono sfruttare i viaggi in auto elettrica per promuovere esperienze di slow tourism, offrendo ai clienti l'opportunità di esplorare luoghi meno conosciuti, lontani dalle rotte turistiche tradizionali. Proponendo pacchetti di viaggio che prevedano strade panoramiche e piccoli borghi o parchi naturali, le agenzie di viaggio possono offrire al cliente un'esperienza più autentica e rilassante, sostenendo al contempo le economie locali.
Incentivi e agevolazioni
Molti Paesi, inclusa l'Italia, offrono incentivi per chi utilizza veicoli elettrici. I viaggiatori possono beneficiare di agevolazioni come l'accesso a zone a traffico limitato (ZTL), parcheggi gratuiti o scontati e, in alcune aree, anche la ricarica gratuita delle batterie. Le agenzie di viaggio possono integrare queste agevolazioni nelle loro offerte, rendendo i pacchetti più attraenti per i clienti.
Rete di ricarica in espansione
L'Italia ha visto una rapida crescita delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli ultimi anni, rendendo sempre più facile pianificare viaggi brevi in auto elettrica. Dalle aree urbane alle località più remote, l'accessibilità alle colonnine di ricarica continua a migliorare, permettendo ai viaggiatori di viaggiare in tutta tranquillità senza preoccuparsi dell’autonomia del veicolo.
Il turismo sostenibile non è solo una tendenza, ma una necessità per il futuro. Le agenzie di viaggio italiane che abbracceranno questa transizione verso viaggi brevi in macchina elettrica non solo contribuiranno a ridurre l'impatto ambientale, ma offriranno anche esperienze uniche e autentiche ai propri clienti. Promuovere questo tipo di turismo è un passo verso un futuro più verde, dove il piacere del viaggio può coesistere armoniosamente con la salvaguardia del nostro pianeta.
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[post_content] => Bilancio positivo per la joint venture fra Delta Air Lines e Latam a distanza di due anni dal lancio: la collaborazione ha infatti portato, dal 2022, ad una crescita del 68% in termini di numero di voli.
Ciò si traduce in 6 nuove rotte, più di 32.000 voli operati e 8 milioni di posti tra gli Stati Uniti e il Canada (Nord America) e il Sud America (Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù e Uruguay). E sono stati oltre 5 milioni i passeggeri trasportati.
«Questa crescita di capacità, unita alle oltre 200 destinazioni offerte da Delta negli Stati Uniti e in Canada e alle oltre 120 destinazioni servite da Latam in Sud America (Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù e Uruguay), rende la joint venture fondamentale nei collegamento della regione, offrendo il network più ampio e diversificato in termini di destinazioni e opzioni di viaggio» afferma Soledad Berrios, direttore alleanze strategiche del Gruppo Latam.
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Si è svolta ieri, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, la prima edizione di Frecciarossa & Partners. Un nuovo evento per raccontare le competenze, la filiera industriale, i partners e tutto ciò che gravita attorno a Frecciarossa, alla presenza degli ambassador dello sport e gli amici della cultura, dell’arte e della musica.
“Sono veri ambassador di Frecciarossa anche le agenzie di viaggio, rete capillare in tutta Italia, le aziende e il loro business, i partner industriali italiani da cui noi traiamo le competenze che mettiamo in campo e i viaggiatori che ci scelgono. In questi 15 anni di alta velocità sono cambiate le abitudini e il modo di viaggiare di tanti italiani. L’alta velocità è diventata la spina dorsale d’Italia. Accorciando i tempi di percorrenza, si creano tante opportunità di lavoro. Un prodotto made in Italy apprezzato in tutto il mondo. Tecnologia, sostenibilità, innovazione, maestranze su un prodotto fiore all’occhiello, tutto italiano, come la creatività realizzata da Giorgetto Giuggiaro” spiega Pietro Diamantini, direttore Business AV di Trenitalia.
Crescita e offerta
Il Frecciarossa continua a crescere. Un incremento passeggeri del 3-5% nella scorsa estate. Un prodotto realizzato da circa 2250 risorse su cinque impianti in Italia dove ruotano a loro volta diecimila persone, assicurando standard di sicurezza, comfort e affidabilità. L’innovazione e l’inclusività nel customer service si traduce in una maggiore offerta di servizi e ancillary per soddisfare il viaggiatore. Ridefinito il servizio negli hub fisici delle 22 stazione del network Av che sono stati implementati secondo 4 touch point principali con servizi di consulenza sempre più mirati nelle biglietterie, create nuove lounge con un servizio di accoglienza di eccellenza, installati i Frecciapoint a ridosso delle aree di partenza e di arrivo e attivati nuovi hub digitali per lo smart caring e smart refound. Cinema, musica e sport a bordo con Frecciaplay. 270 Frecciarossa al giorno percorrono l’Italia con 130 mila posti su 150 destinazioni. Nel 2025 la vendita dei biglietti passerà da 6 a 12 mesi di anticipo. Sono 50 mila le aziende partner di Frecciarossa, 12 mila agenzie di viaggio e 18 milioni i biglietti venduti nel 2023 a livello nazionale e internazionale. Presentato a Berlino, alla più grande fiera ferroviaria dei treni del mondo, qualche settimana fa, il nuovo Frecciarossa 1000 di Trenitalia che passerà a viaggiare sui binari italiani da settembre 2025.
Corradi
“Il Frecciarossa è un prodotto Italiano bello da vedere, bello da vivere, bello da portare all’estero. Siamo una grande famiglia che lavora insieme per dare un servizio sempre più di qualità – sottolinea Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia. - Il Frecciarossa è la metropolitana d’Italia ma il nostro sogno è che diventi la metropolitana d’Europa. É anche sostenibilità a 360 gradi. Sostenibile socialmente, diamo un grande servizio alla società. Sostenibilità economica, siamo una società di stato ma che si regge economicamente in autonomia. Per questo riusciamo a continuare a investire e creare sviluppo. Sostenibile a livello ambientale con materiali riciclabili e mezzi elettrici. Viaggiare in treno significa contribuire a salvaguardare anche il pianeta”.
Al Parigi–Milano, presente in Francia dal 2021, che verrà ripristinato a breve, si aggiungerà il Milano–Torino–Lione-Parigi a partire da marzo 2025 con ristorazione italiana di qualità e stesse classi di servizio del Frecciarossa: executive, business, premium e standard.
Dopo Napoli il sud Italia ritorna ad essere protagonista dell'alta velocità con la Napoli-Bari, nelle prossime realizzazioni. Con l’avvento del ponte sullo stretto, probabilmente l’alta velocità raggiungerà anche la Sicilia.
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[post_content] => Quest’anno il Jw Marriott Venice Resort & Spa festeggia il quarantesimo anniversario del brand di lusso del gruppo americano. Le celebrazioni si sono svolte nel suo Jw Garden, fulcro verde del resort situato sull'isola delle Rose a Venezia. Dal 1983, il format Jw Garden non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche simbolo di sostenibilità e benessere olistico, ispirato all’amore per il giardinaggio di Alice Marriott, la sua fondatrice: un gioiello che accompagna tutti i Jw Marriott del mondo. Lussureggiante e curato, il giardino a Venezia ospita un uliveto secolare da cui si produce olio d’oliva servito nei ristoranti del resort, insieme a un orto che fornisce ingredienti a chilometri zero per le cucine del ristorante stellato Agli Amici Dopolavoro, sotto la direzione dello chef Emanuele Scarello.
L’isola delle Rose è un’oasi di tranquillità, ideale per i visitatori che vogliono scoprire Venezia senza rinunciare al lusso e l'hotel copre lo spazio dell'intero isolotto, completamente dedicato al Jw Marriott Venice. Le sue aree verdi, che includono alberi da frutto e una coltivazione di rose eponime, incarnano un impegno verso la sostenibilità, con iniziative come il riciclo delle acque e l’uso di pannelli solari per ridurre l'impatto ambientale.
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La Lombardia celebrata dal National Geographic. La prestigiosa rivista, famosa anche per i suoi reportage esclusivi e le sue straordinarie fotografie che raccontano le meraviglie del pianeta, ha infatti dedicato un approfondimento alla nostra Regione. Nella sezione 'Viaggi' l'articolo 'Sette esperienze da fare in una sorprendente regione d'Italia, la Lombardia', esalta, in particolare, le bellezze naturali e culturali.
Nell'articolo si legge, fra l'altro «Panorami iconici come il Lago di Como e le Alpi come sfondo, incarnano la vera essenza della ‘Dolce vita’». E ancora: «Milano, con la sua moda e arte di fama mondiale, attira visitatori da ogni parte del globo: opere come ‘L’Ultima Cena’ di Leonardo da Vinci, eventi come il 'Salone del Mobile' e la 'Milano Design Week' sono solo alcune delle attrazioni imperdibili. Inoltre, pochi sanno che la Lombardia vanta il maggior numero di siti patrimonio Unesco rispetto a qualsiasi altra regione italiana, oltre a un numero impressionante di ristoranti stellati Michelin». Tra gli ultimi riconoscimenti lombardi entrati a far parte del patrimonio mondiale spiccano proprio le mura spagnole di Bergamo.
«Essere presenti sulle pagine di questa rivista - ha sottolineato l' assessore al turismo, marketing territoriale e moda di regione Lombardia Barbara Mazzal - è un onore e un riconoscimento al grande lavoro di squadra che abbiamo portato avanti per promuovere la nostra terra. Questo risultato premia quindi l'impegno di istituzioni, operatori del settore, strutture ricettive e comunità locali, che ogni giorno lavorano per rendere la Lombardia una meta irresistibile per i visitatori internazionali».
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[post_content] => Novità Oman per Giver Viaggi e Crociere. Sviluppata negli ultimi 12 mesi dalla product manager il Grande Nord Cristina Ferrando, in collaborazione e con il supporto del ministero della Cultura e del turismo del sultanato dell’Oman e con Turkish Airlines, il prodotto si presenta al mercato italiano con tre proposte di viaggio esclusive Giver, con accompagnatore esperto di lingua italiana, declinate in un catalogo distribuito nelle agenzie di viaggi dallo scorso mese di settembre.
“La nuova programmazione Oman - sottolinea la stessa Cristina Ferrando - prevede tre tour realizzati secondo il nostro stile e pensati per dare ai nostri clienti più affezionati la possibilità di viaggiare in altre destinazioni, ritrovando la formula che da sempre ci contraddistingue: tour esclusivi per piccoli gruppi con i nostri accompagnatori esperti. Un focus particolare del prodotto saranno i fiordi della penisola di Musandam, un angolo incontaminato dell’Oman che richiama idealmente gli scenari della Norvegia, destinazione regina della nostra proposta turistica”.
Le agenzie partner avranno la possibilità di vendere in esclusiva le singole partenze con le condizioni gruppo del to. “Il numero contenuto di passeggeri per ciascun viaggio offre la garanzia di un itinerario curato in ogni aspetto, per visitare i fiordi del Nord nella penisola del Musandam, una zona turisticamente meno conosciuta dell’Oman, oltre a un tour classico che si svolge attraverso il deserto, il mare e le oasi di montagna - aggiunge la responsabile commerciale Giver, Giorgia Paciotta -. Siamo certi che i clienti affezionati che hanno già avuto modo di apprezzare le nostre proposte di tour e crociere potranno individuare in questi programmi una nuova opportunità di viaggiare con Giver affidandosi alla nostra gestione attenta".
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