23 December 2025

Spagna, che pasticcio: 258 milioni spesi in treni che non entrano in galleria

La Spagna ha speso 258 milioni di euro per treni troppo grandi per entrare nelle gallerie della sua rete ferroviaria. Da quando il quotidiano locale El Comercio ha denunciato l’errore alla fine del mese scorso, due capi dei trasporti sono stati licenziati.

I 31 treni per pendolari sono stati ordinati da Renfe nel 2020. Essi sostituiranno una flotta che sta invecchiando nelle regioni autonome settentrionali scarsamente collegate delle Asturie e della Cantabria. Originariamente previsto per il 2024, l’aggiornamento tanto necessario dovrebbe ora essere posticipato almeno fino al 2026.

È emerso anche che il produttore, CAF con sede nei Paesi Baschi, ha segnalato l’errore nel marzo 2021. Il presidente della Cantabria Miguel Ángel Revilla lo ha definito “un disordine indicibile”, aggiungendo che “cadranno delle teste”.

Diverse parti hanno contribuito alla disfatta, tra cui l’operatore ferroviario nazionale spagnolo Renfe, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria Adif, il costruttore di trasporti CAF e l’Agenzia statale per la sicurezza ferroviaria (AESF).

Licenziamenti

Dopo aver aggiudicato il contratto di produzione alla CAF, Renfe afferma di aver fornito misure basate sulle specifiche dell’infrastruttura fornite da Adif. Il CAF ha poi avvertito che le specifiche potrebbero non essere corrette.

Costruita nel XIX secolo, la rete ferroviaria della regione attraversa un paesaggio montuoso. Ha diverse dimensioni delle gallerie che non aderiscono alle dimensioni moderne standardizzate. Finora, due alti funzionari sono stati licenziati: un manager di Renfe e il responsabile dell’ispezione e della tecnologia di Adif.

Il ministro spagnolo dei trasporti Raquel Sanchez afferma di essere venuta a conoscenza del problema solo di recente. Ha avviato un audit interno su chi conosceva il problema e perché non è stato sollevato prima.

 

Non è la prima volta che si verifica un simile fiasco. Nel 2014 l’operatore ferroviario francese SNCF ha ordinato 2 000 treni regionali troppo larghi per i binari della rete.

Ancora una volta, l’errore è stato causato da dati provenienti dal gestore dell’infrastruttura che non tenevano conto delle strutture precedenti.

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