16 May 2025

Perù: dal lago Titicaca alla Biennale di Venezia, le isole galleggianti degli Uros

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peru titicacaIl Perù torna alla Biennale di Venezia con l’installazione “Living Scaffolding”, un padiglione che nasce tra le acque del Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo, e invita il mondo a scoprire l’intelligenza naturale e collettiva delle sue comunità ancestrali. 

Qui, la terra galleggia, le case respirano e l’architettura si intreccia con la natura in un equilibrio millenario: sono le isole galleggianti degli Uros, nel cuore del lago Titicaca, custodito nella Regione di Puno

Il progetto “Living Scaffolding” – curato dall’architetto Alex Hudtwalcker con Sebastian Cilloniz, José Ignacio Beteta e Gianfranco Morales – nasce dall’incontro tra due eccezionali tradizioni del lago Titicaca: da un lato, l’arte degli Uros, maestri delle isole galleggianti intrecciate a mano; dall’altro, la sapienza nautica del popolo Aimara, abile nella costruzione di imbarcazioni in totora capaci di affrontare l’oceano.

L’installazione, pensata come esperienza sensoriale e riflessiva, reinterpreta le isole degli Uros come architettura viva e in continua trasformazione. L’antica tecnica di intreccio della totora diventa simbolo di una costruzione collettiva, effimera e sostenibile, capace di generare connessioni profonde tra ambiente, cultura e comunità.

In un mondo che cerca nuove forme di abitare, il padiglione peruviano, sotto la curatela dall’architetto José Orrego, offre uno sguardo radicale e poetico su ciò che possiamo imparare da chi, da secoli, costruisce insieme per restare a galla. In dialogo con il tema di questa edizione della Biennale, “INTELLIGENS. NATURAL. ARTIFICIAL. COLLECTIVE.”, il padiglione peruviano esplora, infatti, la connessione tra sapere tradizionale e sostenibilità, tra cultura materiale e spiritualità. Attraverso un’imponente impalcatura in legno — che richiama le imbarcazioni transoceaniche degli Aimara, le strutture subacquee delle isole degli Uros e le palafitte di Venezia — il visitatore sarà invitato a immergersi “sotto la struttura”, in uno spazio che evoca le fondamenta invisibili su cui si reggono non solo le architetture, ma le civiltà stesse.

Accanto all’installazione fisica, il padiglione ospita contenuti audiovisivi realizzati direttamente sulle rive del Lago Titicaca, con immagini delle isole galleggianti, interviste ai maestri artigiani e ai custodi di un sapere antico che continua a vivere e innovarsi. 

Dopo Venezia, l’esposizione verrà ricreata in Perù nel 2026, accompagnata da un ciclo di conferenze e attività aperte al pubblico, rafforzando il legame tra cultura, architettura e turismo consapevole.

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